Dolore, amore e redenzione.

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Dolore, amore e redenzione.
Dolore, amore
e redenzione.
Essere Amore è sua inevitabile pena
(Turoldo)
Molte le esperienze, le immagini e le maschere
del dolore. Molte le interpretazioni. Ogni uomo
prova su se stesso la sofferenza fino alla estrema prova della morte, nessuno escluso. Non
tutti sono convinti del valore e della necessità
del dolore e della morte, anzi, si crede di dover
evitare in ogni modo la sofferenza e si vorrebbe
evitare anche la morte.
In realtà, al massimo riusciamo ad alleviare e a
procrastinare gli eventi dolorosi. La storia della
filosofia è piena di riflessioni sul dolore e sulla
morte (cfr. S. Natoli, L’esperienza del dolore,
ed. Feltrinelli, Milano 1986), come pure la storia della teologia e del magistero della chiesa
(cfr. Giovanni Paolo II, lettera apostolica Salvifici Doloris, 11 feb. 1984).
La riflessione, che vorrei proporvi, parte dalla
considerazione che le riflessioni non teologiche
lasciano sempre molta amarezza, e spesso la
riflessione sulla sofferenza e il dolore rimane
solo negativa.
Partendo invece dalla vita di Dio, dalla sua partecipazione alla vita dell’uomo attraverso il
Cristo, scopriamo che la sofferenza e la morte
fanno parte anche della vita di Dio, e del suo
amore per l’uomo. Non sono una specificità
delle creature, dolore e amore sono espressione della vita di Dio e della vita dell’uomo.
Noi cristiani crediamo in un Dio che soffre, affronta il mistero della morte e poi risorge alla
vita. Cosa lo ha spinto a farsi uomo e a patire?
Il suo amore per l’uomo.
È venuto a ridare la vita ad ogni uomo, perché
nella sua morte e risurrezione muore definitivamente ogni forma di male. La sofferenza fa
parte quindi del mistero salvifico di Dio, e
pertanto è espressione dell’amore di Dio per
l’uomo. Sofferenza e amore non possono essere
considerati separatamente, almeno parlando
della sofferenza e dell’amore di Cristo. Ma
spesso sono intrecciate anche nell’uomo, basti
pensare all’amore e alla sofferenza di una
madre per i propri figli.
Anche in Dio noi pensiamo che la sofferenza sia
un segno di amore. Certamente non un segno di
debolezza, come qualcuno ha tentato di dire.
Noi crediamo in un Dio che patisce per l’uomo,
come ha detto Gesù stesso: “Nessuno ha un
amore più grande di chi dà la vita per i propri
amici” (Gv 15,13).
Così dovrebbe essere anche per noi, come dice
l’apostolo Paolo: “Completo nella mia carne
quello che manca ai patimenti di Cristo” (Col.
1, 24).
Non solo la sofferenza umana trae senso dalla
partecipazione alla passione di Cristo, e quindi
dalla partecipazione all’amore di Cristo per
l’uomo, ma diventa a sua volta redentiva,
strumento di salvezza.
La sofferenza quindi legata all’amore è sempre
sofferenza che ci fa simili a Dio, e in questo caso la sofferenza diventa creativa, fa partecipare alla nuova creazione che si compie mediante
la passione-morte-risurrezione di Cristo.
Dovremmo imparare a comprendere il valore
salvifico della nostra personale sofferenza, in
quanto soggetti di forza soprannaturale di
Cristo:
“Unito misteriosamente a Cristo, l’uomo che
soffre con amore e docile abbandono alla
volontà divina diventa offerta vivente per la
salvezza del mondo” (Benedetto XVI, Messaggio
per la XVI giornata mondiale del malato, 11
febbraio 2008).
Così hanno senso i martiri, così ha senso che il
perseguitato sia strumento di salvezza per il
persecutore, così possiamo essere salvati ed
anche salvatori, pescatori di uomini (Mc, 1,17).
p. Cristiano
CALENDARIO
marzo
sabato 1:
* alle ore 9, nel salone del chiostro: riunione
dell’Associazione Donatori di Organi.
* ore 18.30, in santuario: Via Matris
domenica 2: sul sagrato del santuario, membri
dell’Asso-ciazione italiana sclerosi multipla (AISM)
offrono in vendita piante di gardenia per raccogliere
offerte per ricerche sulla malattia e aiuti ai malati.
Alle porte della basilica, i volontari del Forum delle
Associa-zioni familiari del Friuli Venezia Giulia
raccolgono firme per una petizione popolare “per un
fisco a misura di famiglia”.
mercoledì 5, ore 20.45, salone Paolino di
Aquileia (via Treppo): per il ciclo di incontri foraniali
sul tema dell’anno pastorale, conferenza di mons.
Rinaldo Fabris su: “Io ti conob-bi nel deserto. Dio
educa oggi il suo popolo”.
venerdì 7, ore 16, in santuario: Via Crucis
sabato 8:
* ore 15, in oratorio: avrà inizio l’attività di animazione
“AMORDILIBRI”per ragazzi dagli 8 ai 13 anni. L’attività continuerà nei prossimi sabati.
* alle ore 20,30, in santuario: per il ciclo “il cammino,
percorsi tra cultura ed arte”, concerto della “Cappella
musicale Monteberico”, diretta da p. Ruggero Luigi Pitton,
sul salmo 137: “Super Flumina Babylonis”,dal gregoriano
alla musica contemporanea.
lunedì 10:
* ore 11 in santuario: mons. Pietro Brollo,
arcivescovo di Udi-ne, presiederà la solenne
concelebrazione per il precetto pa-squale dei membri
delle Forze Armate.
* ore 18, nel salone del chiostro, a cura del Centro
Ricerche e Attività Ecumeniche (CRAE) e del
Movimento ecclesiale di impegno culturale (MEIC),
si terrà un incontro su “Dov’è, o morte la tua
vittoria?” (in preparazione alla pasqua, ascolto di
voci della spiritualità di Oriente e dell’Occidente
cristiani). Relatrice: dott. Valentina Marchetti.
* ore 20.45, salone Paolino di Aquileia (via Treppo):
per il ciclo di incontri foraniali sul tema dell’anno
pastorale, confe-renza di mons. Lucio Soravito,
vescovo di Adria-Rovigo, sul tema: “Quale chiesa e
quale pastorale in questo tempo?”.
giovedì 13, ore18.30: concelebrazione comunitaria
presieduta da p. Anselmo M. Busatto, in occasione del suo
60° di ordinazione sacerdotale.
venerdì 14: festa di S. Maria presso la Croce
* alle ore 16, in santuario: Via Matris
* alle ore 18.30: concelebrazione comunitaria
sabato 15: solennità di S. Giuseppe, sposo della
Vergine e compatrono dell’osm
* in tutte le messe verrà fatta memoria del santo.
* alle ore 19: benedizione delle Palme e messa prefestiva.
domenica 16: delle Palme e Passione
* a tutte le messe distribuzione dei rami di ulivo benedetto.
* ore 10.40, in chiostro: benedizione delle palme e processione
lunedì 17: lunedì santo
alle ore 20,30, in santuario: per il ciclo “IL CAMMINO, PERCORSI TRA CULTURA ED ARTE”, lectio divina sui racconti della
Passione di p. Cristiano Cavedon.
mercoledì 19: mercoledì santo
in mattinata. comunione pasquale ai malati nelle case.
TRIDUO PASQUALE
giovedì 20: giovedì santo
* ore 8.00: canto delle Lodi
* ore 9.30, in Duomo: messa del Crisma presieduta
dall’arci-vescovo, mons. Pietro Brollo.
* ore 12.00: canto dell’Ora Media
* ore 19.00: messa in Coena Domini. Con i seguenti riti:
lavanda dei piedi, distribuzione del pane di condivisione,
riposizione del Ss.mo Sacramento.
venerdì 21: venerdì santo. astinenza e digiuno.
* ore 8.00: canto delle Lodi
* alle ore 9.00: giornata di ritiro e digiuno
Sono invitati i ragazzi delle medie e i giovani.
* ore 12: canto dell’Ora Media
* ore 15: celebrazione in Passione Domini. Con i seguenti
riti: adorazione silenziosa, liturgia della parola con il
racconto della passione secondo Giovanni, grande
preghiera universale, adorazione della croce, memoria di
Maria presso la croce, comunione.
* ore 18.00: Ora della Madre
* ore 20.30: VIA CRUCIS CITTADINA, dal Duomo alla chiesa di
S. Giacomo, presieduta dall’arcivescovo, mons. P. Brollo.
sabato 22: sabato santo
* ore 8.00: canto delle Lodi
* ore 9-11-45: incontro di preghiera dell’associazione
Comunione e Liberazione
* ore 12.00: canto dell’Ora Media
* ore 21: veglia pasquale. Con i seguenti riti: benedizione
del fuoco (in chiostro) e intronizzazione del cero; canto dell’EXSULTET; liturgia della Parola: liturgia battesimale; eucarestia pasquale; memoria mariana e benedizione e distribuzione dei fiori.
domenica 23: Pasqua di Risurrezione
Alle ore 11.00: messa solenne.
lunedì 24: Lunedì dell’angelo. Festa di devozio-ne.
Le messe seguiranno l’orario festivo.
venerdì 28, ore 20,30, nel salone del chiostro: per il
ciclo “IL CAMMNINO, PERCORSI TRA CULTURA ED ARTE”,
conferenza del prof. Giampaolo Gri su “I pellegrinaggi”.
sabato 29, ore 20.30, in santuario: Cenacolo
mariano.