Il prossimo incontro a Ełk
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Il prossimo incontro a Ełk
COMENIUS PRIMA DELL’INCONTRO IN POLONIA… EŁK Ełk è un paradiso per gli amanti degli sport acquatici, dove l’unione tra fiumi e ruscelli offre un paesaggio lacustre, e le piccole isole invitano a raggiungerle con barche a remi o in pedalò. Sulle pittoresche spiagge è possibile svolgere molte attività come il beach volley, che vanta grande successo. L’offerta di attività per il tempo libero comprende anche sci acquatico, bungee jumping e molto altro. Ełk si trova nel cuore del polmone verde della Polonia, uno dei più importanti ecosistemi della Polonia e dell’Europa. La città di Ełk è l’ideale per chi ha bisogno di qualche cambiamento e di una pausa dalla frenesia delle grandi città. Qui è possibile rilassarsi nella natura incontaminata, respirando aria pura. La varietà dei paesaggi attira un gran numero di turisti che con un po’ di fortuna possono imbattersi non soltanto in rane, anatre selvatiche e cormorani ma anche in cervi. Durante la ricerca della natura incontaminata è facile trovare nidi di cicogne che con la loro presenza testimoniano la purezza dell’ambiente. La città conta oggi circa 55 000 abitanti e prima del 1945, sotto il dominio prussiano, si chiamava Lyck. Conosciuta come “ la capitale spirituale della Masuria”, ospitava circa 17 000 abitanti. Circa 30 000 abitanti vivono oggi in oltre 100 villaggi presenti già nel XV secolo. Molti di essi sono piccolissimi contando pochi abitanti e nel corso degli anni stanno perdendo il loro carattere agricolo. A nord del distretto di Ełk si trova la foresta Borecka, caratterizzata da paesaggi di origine morenica, ad ovest la regione confina con la “Terra dei grandi laghi”, dove vivono numerose specie di pesci come la carpa e il lucioperca e nei boschi si posso trovare vari tipi di funghi e frutti di bosco. La prima chiesa di Ełk fu costruita nel XV secolo, mentre la prima chiesa evangelica venne edificata al suo posto nel XIX secolo. Le bellissime strade di Ełk sono diventate famose per le dispute tra abitanti, costruttori di strade ed associazioni mondiali per la salvaguardia del paesaggio, la causa di questi contrasti è la presenza di file di alberi lungo le strade, che creano sicuramente un suggestivo paesaggio ma le rendono anche poco sicure per pedoni e ciclisti. La maggior parte della superficie del distretto di Ełk è coperta da 88 diversi laghi. Alcuni di loro sono collegati da fiumi e torrenti e creano cosi pittoreschi percorsi per canoe. Nel periodo tra le due guerre la cittadina ha festeggiato il 500° anniversario della fondazione, 20 anni dopo soltanto alcune centinaia di abitanti nativi vivevano ancora li. Anche le tracce materiali del passato sono poco numerose a causa delle guerre e dei materiali di costruzione inadatti a durare nel tempo; è difficile, infatti, trovare antichi monumenti anche a causa dei numerosi incendi. L’invenzione della rete ferroviaria, dopo aver cambiato il mondo, ha raggiunto presto Ełk, rendendola per un secolo una città importante. Il ricordo più rilevante di quei tempi è il treno con binario a scartamento ridotto, considerato un monumento della tecnica a partire dal 1991, il quale attrae ancora oggi una miriade di turisti, trasportati nelle minuscole carrozze. Un edifico simbolo della città è la Torre dell’Acqua costruita nel 1895, ancora oggi una delle costruzioni più alte di Ełk, al cui interno si trova un piccolo museo chiamato Museo della Goccia d’Acqua. LE SPECIALITA’ LOCALI Viaggiando attraverso la Polonia si ha spesso la sensazione di essere trasportati indietro nel tempo, quando sulla Vistola vivevano gli Ebrei, Lituani, Ucraini e Tartari. Ognuno di questi popoli ha lasciato nella tradizione culinaria polacca, piccoli frammenti della propria cucina. Un viaggiatore attento non può quindi lasciarsi sfuggire le varie prelibatezze tipiche come: kartacze ( un tipo di gnocchi grossi), diversi tipi di tortelli (pierogi), varie zuppe (żurek), vari dolci (sękacz). Kartacze Ingredienti: - 3 Kg patate - ½ Kg macinato - odori - cipolla - qualche spicchio d’aglio - maggiorana, basilico, pepe, sale - 1 uovo - un pezzo di pancetta affumicata + cipolla Impasto: Cuocere la metà di patate con la buccia, sbucciare e grattugiare finemente l’altra metà. Lessare le patate sbucciate e macinarle, spremere le patate crude attraverso la garza e lasciare depositare l’amido, mescolare le patate crude con quelle cotte e aggiungere l’amido togliendo l’acqua, aggiungere il sale e mescolare bene. Ripieno: Lessare la carne insieme al sedano, carota e prezzemolo e lasciarle freddare. Macinare la carne insieme alla cipolla e l’aglio, aggiungere le erbe e l’uovo, soffriggerla leggermente in padella, aggiungendo un po’ di brodo finché l’impasto risulti umido. Formare le polpette con l’impasto, appiattirle sulla tavola infarinata, mettere un po’ di ripieno dentro e formare polpette rotonde, appiattite, oppure ovali. Buttare i kartacze nell’acqua bollente salata, quando vengono in superficie, cuocerli sulla fiamma bassa circa 30 min., è necessario stare attenti alla cottura per evitare la rottura delle polpette. Levare le polpette dall’acqua, tagliare a cubetti la pancetta e soffriggerla insieme alla cipolla, aggiustare con sale e pepe, e cospargerla sulle polpette. Ripieno ai funghi: - 1 kg funghi freschi - 1 cipolla - erba cipollina - timo, sale e pepe - 2 cucchiai d’olio - 3 – 4 cucchiai di pane grattugiato Procedimento: Pulire i funghi, lavarli e tagliarli finemente. Tritare la cipolla, soffriggerla in padella, aggiungere i funghi, friggere 20 min, diminuire la fiamma e far evaporare il liquido, aggiungere sale, pepe, l’erba cipollina ed il pane grattugiato. Riempire le polpette. Sękacz Sękacz (ted. Baumkuchen), una specialità tradizionale della Polonia nordorientale, è nato nel XV.sec. La ricetta più antica di questo “re delle torte” è stata ritrovata in un libro italiano di cucina del 1426. La ricetta tedesca più antica apparve nel 1450 in un manoscritto a Heidelberg. La particolare forma di questo dolce richiama il tronco di un albero con i suoi nodi (pol. sęk – it. nodo) e gli anelli ben visibili al taglio. Gli ingredienti dell’impasto sono uova, burro, zucchero, vaniglia, sale e farina. Il miele o il rum possono essere usati come aromatizzanti, è facoltativo l’uso di noci, nocciole o marzapane. L’impasto viene versato e cotto su un cilindro girevole, che colando forma le punte e le onde, gli strati possono essere da 10 a 20. La fiamma aperta del vecchio sistema di cottura è stata sostituita da forni elettrici con la resistenza verticale. Il lungo tempo di cottura rende possibile la lunga conservazione di questo dolce e permette la sua esportazione anche in Giappone o negli Stati Uniti. La ricetta tradizionale richiede il rapporto di peso 1:1:2 fra farina, burro e uova, ma oggi esistono tante altre versioni di sękacz. Questa è una ricetta più semplice: Ingredienti: 300 g di burro 300 g di zucchero a velo 12 uova 300 g di farina 150 g di fecola di patate 1 bustina di zucchero vanigliato Montare il burro con lo zucchero, aggiungendo un tuorlo per volta. Aggiungere successivamente le farine e zucchero vanigliato. Montare gli albumi (12) a neve molto ferma e mescolare delicatamente all’impasto. Mettere nella teglia rotonda di 26 cm di diametro un cerchio di carta da forno imburrata, versare 2-3 cucchiai di impasto e spalmarlo sul fondo. Cuocere nel forno 5 min. a 160° C per far prendere il colore al primo strato del dolce. Ripetere la stessa operazione fino all’esaurimento dell’impasto. Far freddare il dolce nella teglia e ricoprirlo con il cioccolato fondente fuso.