lombardia esodo
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lombardia esodo
Lombardia 13 Corriere della Sera Giovedì 30 Maggio 2013 MI Frontiere Cresce il numero di coloro che fuggono all’estero: America e Australia le mete preferite MILANO — Sono i nuovi emigranti. E non arrivano dall’Africa o dall’Asia. Nel 2012, secondo il registro degli italiani residenti all’estero, sono stati oltre 21 mila lombardi (57 al giorno) che hanno deciso di espatriare: tanti quanti sono gli abitanti di Sondrio o Magenta, un record mai raggiunto negli ultimi vent’anni, con una tendenza che ha iniziato ad acutizzarsi nel 2002 e che dal 2008 ha visto andar via ogni anno una media di 19 mila lombardi: in Europa, in America e fino in Australia, la nuova frontiera. Adesso sono quasi 350 mila i lombardi ufficialmente residenti all’estero. «Il problema — spiega Claudio Lucifora, docente di economia del lavoro dell’Università Cattolica di Milano — è che in Italia entra immigrazione con basse qualifiche mentre esce chi ha alti livelli di istruzione. È il brain drain, drenaggio dei cervelli». In pratica, siamo in passivo sull’import/export di intelligenze e professionalità. «Si tratta — aggiunge Lucifora — di capire perché esista un fenomeno ciclico, ma questa è anche la crisi di mancata crescita di un sistema che non riesce a creare posti di lavoro e opportunità per i giovani». In Lombardia, secondo una rilevazione di Unioncamere, il tasso di disoccupazione è salito in un anno dal 7,5 all’8,3 per cento: e adesso anche qualche immigrato straniero ha deciso di tornare al proprio Paese d’origine. «Non vedono più tante possibilità — spiega Fulvia Colombini, responsabile per la Cgil Lombardia delle politiche del lavoro. — Nell'ultimo anno ci sono stati quasi 4 mila rimpatri assistiti». Secondo la Cisl, la crisi in Lombardia si è mangiata fra i 350 mila e i 400 mila posti di lavoro. «E se non si rimette in moto questa parte del Paese — commenta Gigi Petteni, segretario regionale della Cisl — non riparte neppure il resto d'Italia». Intanto ci si arrangia. «Sta emergendo un nuovo pendolarismo di artigiani, imbianchini, stuccatori, muratori che trovano appalti nei Paesi dell'est: partono il lunedì da Orio al Serio e rientrano il venerdì o il sabato, un po’ come Brevi CREMA È un minorenne il maniaco in bici Da ieri è ai domiciliari, con l’accusa di violenza sessuale, un 17enne residente in un paese del Cremasco che — in diversi occasioni — ha colpito lungo la pista ciclabile che collega Crema a Cremosano. Vittime delle morbose attenzioni del minorenne almeno quattro donne. Il giovane studente è stato riconosciuto dalle sue vittime, una delle quali ha dovuto anche ricorrere alle cure dei medici del pronto soccorso dell'ospedale cittadino. L’esercito dei nuovi emigranti Ogni giorno 57 lombardi scelgono di lasciare l’Italia facevano le squadre di manovali bresciani e bergamaschi che anni fa sui furgoncini si spostavano la mattina presto dalle valli per andare a lavorare in città» aggiunge Petteni. Però c'è chi parte per non tornare. «L’ultima tendenza è l'Australia — spiega Colombini. — Ma molti si trasferiscono in Francia o in Germania». Tanto che al centro culturale Nel 2012 partiti in 21.322 Una città come Sondrio Su 349.976 lombardi iscritti al registro Aire (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero), 137.437 sono compresi nella fascia d’età tra i 18 e i 44 anni. Nel 2012 si sono trasferiti all’estero 21.322 lombardi, tanti quanti gli abitanti di una città come Sondrio. Gli italiani iscritti all’Aire (al 31-12-2012) sono 4.341.156. Goethe Institut di Milano gli iscritti alle lezioni di tedesco sono aumentati del 20% e più. «Abbiamo medici, infermieri, ingegneri o economisti — spiega Annette Kramer, insegnante e coordinatrice dei corsi. — Alcuni vanno in Germania solo per un periodo, altri per restare. Rispetto al 1989, quando sono arrivata per la prima volta in Italia, ho l’impressione che le persone si sentano più schiacciate dalla situazione. I giovani non vedono futuro. Una signora di 41 anni, ingegnere, mi ha confessato che non ha molte opportunità: le dicono che è troppo vecchia. A me invece dicono che sembro l’unica che sta bene in Italia. Ma forse perché io qui ho sempre lavorato». Fabio Bonaccorso CANTON TICINO Blocco bis delle tasse La proposta non passa Per un solo voto, quello del rappresentante del Ppd Paolo Beltraminelli, il governo del Canton Ticino ha respinto ieri la proposta di bloccare nuovamente il versamento all’Italia delle tasse trattenute dalla busta paga dei lavoratori frontalieri. Il blocco, già attuato tre anni fa, era stato richiesto dalla Lega dei Ticinesi in segno di protesta contro il boom di lavoratori stranieri in Ticino e il conseguente crollo dei salari. © RIPRODUZIONE RISERVATA PAVIA Qui Melbourne Rapinatore incastrato nella porta di sicurezza Qui Londra Cervelli felici nell’altro emisfero «Partire? Una scelta obbligata «Al Belpaese solo in vacanza» Ora cucino per tutto il mondo» In laboratorio Arianna Nenci, 42 anni, di Mantova: biochimica, si è trasferita a Melbourne (Australia) nel 2009 MILANO — Arrivano da Milano, Varese, Bergamo, Brescia, Mantova e sono i lombardi d’Australia. Partiti fra il 2010 e il 2012 e quasi tutti rimasti dall’altra parte del mondo, a Melbourne, «perché qui — spiega Elisa Zaino, 22 anni, di Peschiera Borromeo — ho trovato tutto: inglese, lavoro e natura. L’Italia è un ricordo». «Ho lasciato l’Italia nel 2008 — spiega Karina Trapletti, 31 anni, di Trescore Balneario (Bergamo) — dopo la laurea al Dams Cinema di Bologna. Qui lavoro come commessa in una boutique e come cameriera la sera». Arianna Nenci, 42 anni, di Mantova, è il classico caso di cervello in fuga: dottorato in biochimica fra Italia e Boston, post dottorato all’European Molecular Biology Laboratory di Roma, nel 2009 si è trasferita con il marito a Melbourne dove è responsabile di uno dei laboratori di ricerca sulle cellule staminali alla Monash University: «Ho trovato un lavoro che in Italia non sarei mai riuscita ad avere». Alessandro Ossola, 30 anni, di Gavirate (Varese), invece si è trasferito a maggio 2012 con un dottorato di ricerca: «Il mio progetto ha lo scopo di valutare la biodiversità del verde urbano e di quantificare il loro ruolo nel sequestro di anidride carbonica. Il progetto terminerà nel 2015. Vorrei rimanere a Melbourne. Altrimenti Canada, Scandinavia o Asia». L’Italia va bene per le vacanze. In cucina Massimiliano Ferraris, 31 anni, pavese, lavora a Londra come cuoco per una catena di ristoranti MILANO — Quando il fisco gli ha mandato un assegno per rimborsargli le tasse pagate in più, Massimiliano Ferraris, 31 anni, cuoco, pavese di Rosasco, vicino Mortara, ha capito davvero che non era più in Italia, ma a Londra. «Sono partito il 18 gennaio 2012 — racconta. — Dopo che la Regione aveva tagliato i fondi alla scuola alberghiera dove insegnavo, quando dall’albergo dove facevo le stagioni mi hanno detto che non avrebbero più potuto permettersi uno chef, quando ho visto che nonostante 15 anni di lavoro nel settore non riuscivo a trovare opportunità, ho capito che l’Italia non mi offriva più nulla ed ho deciso di partire. Anche se ho vissuto questa scelta come un’imposizione dettata dallo stato delle cose». Massimiliano si è ritrovato in un ostello insieme ad altri italiani e stranieri e poi nelle cucine di una catena di ristoranti. Un anno e mezzo dopo, ha affittato una casa in periferia ma in 25 minuti di metropolitana è Piccadilly Circus. «Ho molti amici, c’è gente di tutto il mondo, anche tanti italiani. Ho imparato l’inglese, lavoro duro ma almeno ho delle opportunità. C’è qualche pregiudizio verso noi italiani, ma niente di particolare». Tornare? «Mi piacerebbe, ma per adesso il futuro dell’Italia mi sembra molto incerto». Fa. Bo. Fa. Bo. © RIPRODUZIONE RISERVATA Paderno D’Adda © RIPRODUZIONE RISERVATA Il caso Mano dura del pm al processo per il villaggio sorto in riva al lago di Varese Soffocato da un acino Grave bimbo di tre anni Case low cost abusive: «Vanno confiscate» LECCO — Un bambino di 3 anni di Paderno d’Adda (Lecco) ha rischiato di morire soffocato dopo aver inghiottito un acino d’uva, che gli ha ostruito le vie respiratorie. Il piccolo è ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Monza, le sue condizioni sono gravi, ma i medici ritengono che non sia in pericolo di vita. Il bimbo, ieri mattina, era in casa con la mamma quando ha afferrato un acino da un grappolo e l’ha ingerito senza masticarlo. Subito gli è mancato il respiro. Un gesto tanto repentino quanto inatteso, che la madre non è riuscita a fermare in tempo. Ma, non riuscendo più a respirare, il bambino è stato colto da un malore. I familiari hanno immediatamente lanciato l’allarme. La macchina dei soccorsi si è subito messa in moto; le condizioni del piccolo sono apparse fin dall’inizio gravi. Per salvarlo è stata fatta intervenire da Como con un elicottero un’equipe medica. Il bimbo è stato rianimato in casa e, quando si era parzialmente ripreso, è stato trasportato in ambulanza all’ospedale di Monza. VARESE — Mano pesante della procura. Un intero villaggio abitativo, ad Azzate, potrebbe essere spazzato via nei prossimi mesi. Se il tribunale di Varese darà ragione alla tesi dell’accusa, la cittadella «low cost» sul lago di Varese sarà confiscato: faranno le valigie per sempre i mille abitanti che vivevano, fino allo scorso settembre, tra i bungalow del camping «Settelaghi», che però era diventato una sorta di quartiere stanziale, e che la procura e il gip hanno sgomberato con un sequestro conservativo. Il pm Massimo Politi contesta in sostanza una lottizzazione abusiva per circa 500 piazzole, alcune delle quali era state affidate a persone (cassintegrati, padri separati e altre catego- P. Mar. © RIPRODUZIONE RISERVATA Richieste Confisca e pene fino a un anno e 8 mesi per la vicenda del camping di Azzate: sentenza attesa per il 12 giugno rie disagiate) che cercavano di risparmiare sugli affitti. Il pm è apparso molto deciso nelle sue richieste, ieri, durante il processo contro gli amministratori del camping, accusati di reati ambientali e urbanistici, e di avere edificato in sostanza un quartiere abusivo: 1 anno e 8 mesi al presidente del cda del camping Settelaghi Alessandro Scandroglio, e 1 anni e 2 mesi agli altri quattro soci. E poi la richiesta di confisca. La decisione del tribunale è attesa per il 12 giugno. La dife- sa chiederà probabilmente il proscioglimento. Sono infine ancora in corso cause civili e amministrative contro il comune. Il processo è stato celebrato a tempo di record. Il camping esisteva da almeno venti anni in quelle forme, ma negli ultimi anni le casette di vacanza avevano assunto la forma di vere e proprie abitazioni con pertinenze singole come, ad esempio, l’impianto fognario. Nel frattempo è cambiata l’amministrazione. Si è dimesso l’ex sindaco Giovanni Dell’Acqua, che era sostenuto da una lista civica vicina a Lega e Pdl, ed è stato eletto domenica il nuovo sindaco Gianmario Bernasconi di una lista civica progressista. Roberto Rotondo © RIPRODUZIONE RISERVATA Prima hanno finto di essere due coppie di clienti, poi hanno rapinato la 51enne titolare della gioielleria di Corteolona (Pavia). La merce sottratta ammonterebbe ad un valore di almeno 100mila euro. Nella fuga, però, uno dei rapinatori, Adrian Boston, 23anni, pregiudicato domiciliato a Vigevano, è rimasto bloccato tra le porte di sicurezza della gioielleria ed è stato arrestato dai carabinieri. I suoi tre complici si sono dileguati con un auto. LECCO Ricattato per la chat Presi due estorsori Hanno ingannato e ricattato un 52enne di Casargo (Lecco) facendogli credere di aver chattato non con due donne maggiorenni conosciute tramite una «hot line», ma con una ragazzina minorenne. E per il loro silenzio si sono fatti consegnare 1.700 euro. Due uomini della provincia di Varese, A.C., 40 anni, di Cuveglio, e G.M., 31 anni, di Cadegliano, sono stati arrestati dai carabinieri di Lecco per i reati di estorsione continuata e furto. MALPENSA Sexy-agriturismo con escort straniere Un agriturismo a Lonate Pozzolo, a pochi chilometri dall’aeroporto della Malpensa, era utilizzato in realtà come casa di tolleranza per escort di provenienza estera, a disposizione di clienti procacciati da un mediatore e da un taxista che li portava sul luogo. La squadra mobile ha denunciato cinque persone. Per prenotare una notte al sexy-agriturismo bisognava dire una frase in codice: «Vorrei un piatto particolare».