Chiamami ancora amore
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Chiamami ancora amore
Carta per la navigazione (versione per p.c.) Unità didattiche, letture, attività, giochi, problem solving, per una comunità di apprendimento Ci sono momenti per divertirsi, momenti per conoscersi, momenti per cercare le domande, momenti per trovare le risposte, ci sono momenti per crescere, momenti per progettare, momenti per imparare, momenti per imparare ad imparare, ci sono momenti … A volte si diventa grandi restando in silenzio e … Classi II G ed H a.s. 2011-‘12 Progettazione e redazione Prof. Alberto Elia Ogni parola che non imparate oggi è un calcio in culo che prenderete domani. Don Milani 1 Indice P. Neruda – “Lentamente muore”. Saluti d’inizio anno Jovanotti – A te R. Vecchioni Chiamami ancora amore p. 4 p. 5 p. 7 Prima d’iniziare: Le competenze in una comunità d’apprendimento Competenze chiave di cittadinanza da acquisire Griglia per la valutazione delle competenze p. 9 p. 10 p. 11 Cap. 1 Qualche strumento per imparare come funziona la lingua che parliamo e scriviamo Competizione a gruppi sulla strutturazione dei periodi: tutti in tv p. 13 Cap. 2 Esprimere idee ed emozioni ed essere operativi mediante diversi strumenti: questionario, lettera formale ed informale, relazione, verbale, diario, intervista, testo normativo, testo espositivo, esposizione orale. Imparare a progettare Bando per l’organizzazione di una festa a scuola 24 ore di volley Destra e sinistra: imparare a riconoscerle Destra e sinistra (sintesi dal libro omonimo di N. Bobbio) Margherita dx sx Panel doppio destra sinistra In cucina per una ricetta della tua regione Ricette di cucina da “Afrodita” di Isabel Allende Scatena la fantasia: inventa un gioco Intolleranza e razzismo (esperienze, giochi e discussioni in più fasi) Arroganza, prepotenza, intimidazione, emarginazione: un gioco per discuterne p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. 15 18 20 22 26 27 30 31 34 35 42 p. p. p. p. p. p. p. p. 46 50 52 53 54 57 58 59 Cap. 3 Il testo poetico, la sua costruzione e le sue emozioni Il testo poetico: prima di iniziare Limerik, haiku, lipogrammi, acrostici, parodie Se La poesia ideata da noi Le figure retoriche A passeggio fra alcune delle liriche più note dell’800 e 900 Io e gli altri alla ricerca della felicità In difesa della poesia Cap. 4 Dall’informazione all’argomentazione mediante la progettazione 2 Approccio ai film “Il postino” p. 60 “L’attimo fuggente” p. 60 “Compagni di branco” p. 61 “Mery per sempre” p. 62 “L’onda” p. 62 La dittatura: ipotesi fra storia e contemporaneità p. 63 Dittature e totalitarismi p. 64 Tre minuti e mezzo per una sintesi: come collaborare per l’analisi di un articolo di giornale p. 66 Modello schedatura di un articolo p. 67 Lavoro cooperativo su ”Il male oscuro dei pigri attivi” p. 68 E. Bianchi ”Il male oscuro dei pigri attivi” p. 69 La guerra. Analisi per l’elaborazione di un testo argomentativi p. 71 Gioco di strategia in dieci manche a due squadre p. 72 J. Lac “Fuga dal Vietnam” da “Figlia della guerra” p. 73 E. Mauro “Un anno, 4 mesi, 21 giorni: viaggio dalla morte all’Italia p. 79 3 Come spalancare le porte della classe, far entrare il sole che riscalda i cuori e le menti, come dischiudere i sorrisi che a scuola sono banditi, perché li riservate a persone persone davvero importanti o per emozioni forti? Vorrei fosse un anno senza rancori, senza noia, noia, senza costrizioni, senza banchi, senza finestre, senza scarpe. Un anno che apra la nostra visione sul mondo, che ci faccia indagare sui noi stessi e sugli altri, che ci faccia crescere. Vorrei che condividessimo innnanzitutto la voglia di metterci in gioco. Per questo ho pensato di regalarvi questo testo poetico di Pablo nno Neruda che rappresenta il modo con cui vorrei approcciare la vita scolastica e non solo. Buon aanno scolastico a tutti voi. Alberto E. Lentamente muore chi diventa schiavo dell’ abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce. Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle “i” piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all’errore e ai sentimenti. Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l’incertezza, per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante. Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che non conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità Pablo Neruda 4 “A te” di Jovanotti A te che sei l’unica al mondo L’unica ragione per arrivare fino in fondo Ad ogni mio respiro Quando ti guardo Dopo un giorno pieno di parole Senza che tu mi dica niente Tutto si fa chiaro A te che mi hai trovato All’ angolo coi pugni chiusi Con le mie spalle contro il muro Pronto a difendermi Con gli occhi bassi Stavo in fila Con i disillusi Tu mi hai raccolto come un gatto E mi hai portato con te A te io canto una canzone Perché non ho altro Niente di meglio da offrirti Di tutto quello che ho Prendi il mio tempo E la magia Che con un solo salto Ci fa volare dentro all’aria Come bollicine A te che sei Semplicemente sei Sostanza dei giorni miei Sostanza dei giorni miei A te che sei il mio grande amore Ed il mio amore grande A te che hai preso la mia vita E ne hai fatto molto di più A te che hai dato senso al tempo Senza misurarlo A te che sei il mio amore grande Ed il mio grande amore A te che io Ti ho visto piangere nella mia mano Fragile che potevo ucciderti Stringendoti un po’ E poi ti ho visto Con la forza di un aeroplano Prendere in mano la tua vita E trascinarla in salvo A te che mi hai insegnato i sogni E l’arte dell’avventura 5 A te che credi nel coraggio E anche nella paura A te che sei la miglior cosa Che mi sia successa A te che cambi tutti i giorni E resti sempre la stessa A te che sei Semplicemente sei Sostanza dei giorni miei Sostanza dei sogni miei A te che sei Essenzialmente sei Sostanza dei sogni miei Sostanza dei giorni miei A te che non ti piaci mai E sei una meraviglia Le forze della natura si concentrano in te Che sei una roccia sei una pianta sei un uragano Sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano A te che sei l’unica amica Che io posso avere L’unico amore che vorrei Se io non ti avessi con me a te che hai reso la mia vita bella da morire, che riesci a render la fatica un immenso piacere, a te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande, a te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più, a te che hai dato senso al tempo senza misurarlo, a te che sei il mio amore grande ed il mio grande amore, a te che sei, semplicemente sei, sostanza dei giorni miei, sostanza dei sogni miei... e a te che sei, semplicemente sei, compagna dei giorni miei...sostanza dei sogni... Consegna: • Riscrivi sul quaderno il testo parola per parola spiegandone il significato • Scrivi un testo di almeno 10 righe in cui scrivi distintamente se questa dichiarazione d’amore ti piace o no e perchè 6 Chiamami ancora amore di Roberto Vecchioni e per la barca che è volata in cielo che i bimbi ancora stavano a giocare che gli avrei regalato il mare intero pur di vedermeli arrivare per il poeta che non può cantare per l’operaio che non ha più il suo lavoro per chi ha vent’anni e se ne sta a morire in un http://airdave.it deserto come in un porcile e per tutti i ragazzi e le ragazze che difendono un libro, un libro vero così belli a gridare nelle piazze perché stanno uccidendo il pensiero per il bastardo che sta sempre al sole per il vigliacco che nasconde il cuore per la nostra memoria gettata al vento da questi signori del dolore chiamami ancora amore chiamami sempre amore che questa maledetta notte dovrà pur finire perché la riempiremo noi da qui di musica e di parole chiamami ancora amore chiamami sempre amore in questo disperato sogno tra il silenzio e il tuono difendi questa umanità anche restasse un solo uomo chiamami ancora amore chiamami ancora amore chiamami sempre amore perché le idee sono come farfalle che non puoi togliergli le ali perché le idee sono come le stelle che non le spengono i temporali perché le idee sono voci di madre che credevano di avere perso 7 e sono come il sorriso di dio in questo sputo di universo chiamami ancora amore chiamami sempre amore che questa maledetta notte dovrà pur finire perché la riempiremo noi da qui di musica e parole chiamami ancora amore chiamami sempre amore continua a scrivere la vita tra il silenzio e il tuono difendi questa umanità che è così vera in ogni uomo chiamami ancora amore chiamami ancora amore chiamami sempre amore chiamami ancora amore chiamami sempre amore che questa maledetta notte dovrà pur finire perché la riempiremo noi da qui di musica e parole chiamami ancora amore chiamami sempre amore in questo disperato sogno tra il silenzio e il tuono difendi questa umanità anche restasse un solo uomo chiamami ancora amore 8 Prima d’iniziare: Le competenze nella comunità di apprendimento La scuola deve essere centrata sull’apprendimento. Apprendere significa acquisire delle conoscenze e delle abilità che possano essere utilizzate in tutte le situazioni concrete in cui vi sia richiesto di eseguire un lavoro o un’attività o di operare una scelta. Nella comunità di apprendimento è quindi necessario acquisire insieme delle conoscenze e saper esercitare delle abilità Conoscenze = insieme organizzato di dati e informazioni che ciascuno deve acquisire, archiviare e saper utilizzare in tutte le situazioni in cui risultino utili Abilità = atti concreti che ciascuno compie utilizzando alcune conoscenze; corrispondono a ciò che ognuno sa fare con le cose che sa Al termine dell’anno a ciascun di voi saranno certificate le competenze che avrete acquisito nel corso dell’anno che sono quelle che dovrete spendere nel corso di tutta la vostra vita futura. La comunità di apprendimento quindi ci sarà utile ad accrescere le nostre competenze. Vediamo che cosa sono. Competenza = la capacità dimostrata da ciascuno di utilizzare le conoscenze, le abilità e le attitudini (atteggiamenti) personali, sociali e/o metodologiche in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale. Esse dipendono dalla propria responsabilità e sono esercitate in modo autonomo Facciamo un esempio concreto. Se vi viene chiesto di costruire un muro per dividere una stanza voi dovete: 1. conoscere i materiali con cui può essere fatto (es. mattoni, cemento, cartongesso) le caratteristiche tecniche e le leggi fisiche per cui il muro sta in piedi, 2. ma anche essere concretamente capaci di fare il cemento di posizionare i mattoni, di rasare la parete. 3. Se però non avete voglia di farlo o non vi pagano non lo realizzerete. Anche la decisione di costruirlo con una porta per accedere in modo diretto da una stanza all’altra dipende da una vostra valutazione e decisione. Le questioni citate al punto 1 hanno a che fare con le conoscenze necessarie senza le quali non potete costruire un muro. Quelle del punto 2 sono le abilità senza le quali nessuno potrà mai costruire un muro. L’unione degli elementi citati nei tre punti (1, 2 e 3) costituisce la competenza, che è fondamentale perché con le sole prime due caratteriste non si ha certezza che si sappia e si voglia davvero operare. Si può sapere che rubare è reato ma non si ha certezza di un comportamento onesto se non si fanno concrete scelte personali. Perché si possano esercitare al meglio le competenze ciascuno deve trovare una o più motivazioni per agire: se si è motivati a fare una cosa si cerca di acquisire conoscenze, ci si esercita per diventare sempre più abili a farlo. Se voglio suonare il basso in una band studio musica mi esercito per acquisire la tecnica, mi attivo per cercare amici con cui suonare. Senza qualcuno di questi elementi non concluderò il mio progetto. Domande di riflessione: • Quando parlo di imparare penso alla scuola, solo alla scuola solo ad altro? • Come si impara? • Quanto possono essere utili le conoscenze le abilità e le competenze da sole? • Le cose descritte nelle righe soprastanti valgono solo per la scuola? • Come si ricercano le motivazioni? Ci si può automotivare? Chi può aiutarci a motivarci ed in che modo? • Che cosa sta alla base della comunità d’apprendimento? • Come si acquisiscono le competenze in una comunità d’apprendimento? Attivazione: • Inventa tre situazioni di vita reale (una in campo sportivo, una in campo culinario, una in campo tecnologico) in cui mostrare di aver compreso il rapporto fra conoscenze, abilità e competenze Costruisci una mappa concettuale che riporti tutti i concetti che ritieni utili per spiegare il contenuto di questa pagina in modo più ampio e completo 9 Competenze chiave di cittadinanza da acquisire Tramite la griglia che segue vi si chiede di valutare come cambia il vostro modo di esercitare le competenze che possedete. Le competenze si acquisiscono a livelli sempre più elevati e possono evolvere nel tempo. Al termine dell’anno ognuno dovrà aver imparato compiutamente ad autovalutare a che livello è in grado di esercitare le seguenti competenze. Costruzione del sé • Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro. • Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti. Relazioni con gli altri (il sé e gli altri) • Comunicare: o comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) o rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi (cartacei, informatici e multimediali). • Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri. • Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità. Rapporto con la realtà (il sé e le cose) • Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline. • Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica. • Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni. 10 Griglia per l’autovalutazione delle competenze Legenda per la valutazione: Livello A 9-10 Esercito la competenza in qualsiasi situazione con successo Livello B 7-8 Applico con buone probabilità di successo la competenza Livello C 6 In contesti semplici sono in grado di esercitare la competenza Livello D 4-5 Sono in difficoltà ma provo a fare la cosa richiesta Livello E 1-3 Non svolgo o non sono per nulla interessato a farlo Competenze di cittadinanza • Imparare ad imparare:. • Progettare: • Comunicare: Livelli di competenza Indicatori per la valutazione delle competenze Inizio Nov. Genn. Marz. Magg (sono utilizzati dagli studenti per l’autovalutazione e per imparare a riflettere su come apprendono e modificano i . loro comportamenti) Do importanza al metodo di studio, ne cerco uno e cerco di applicarlo Ascolto con attenzione, prendo appunti e li utilizzo Porto a scuola ed uso in modo adeguato gli strumenti didattici (ad es. diario, quaderni, libri, materiali per il disegno, ecc.) So usare i software più comuni Uso i testi scolastici in modo diverso a seconda delle richieste e delle esigenze Mi pongo delle domande quando studio e ho la pazienza di cercare le risposte So individuare i concetti più importanti di un testo So costruire mappe concettuali Dedico del tempo a pensare a come imparo e sui risultati positivi e negativi raggiunti Prima di iniziare a lavorare dedico sempre tempo a pensare a cosa mi viene richiesto e a come impostare l’attività Oltre alla valutazione dopo un compito o un lavoro osservo il modo con cui l’ho svolto per poter migliorare Sono capace di valutare ed autovalutare le mie prestazioni didattiche in relazione ai parametri dati dall’insegnante Prima di iniziare a lavorare mi pongo un obiettivo e cerco di tenerlo presente Per raggiungere un obiettivo penso con attenzione il modo più facile per conseguirlo Utilizzo tutte le conoscenze che ho e le risorse a disposizione (compagni insegnanti genitori, amici, libri, internet) per effettuare un lavoro Prima di iniziare ad operare, programmo i tempi del mio lavoro, cerco di rispettarli. Se sto sforando pongo dei correttivi Progetto il lavoro prima di eseguirlo Quando leggo mi impegno sempre a comprendere quanto ho letto, non tralascio le parti non chiare Comprendo messaggi semplici di varia tipologia (capisco sia testi letterari sia testi d’uso sia grafici e tabelle) Uso l’italiano in modo semplice, ma corretto Uso l’italiano cambiando il mio modo di esprimermi in relazione a chi mi ascolta o allo scopo per cui parlo o scrivo (so cambiare registro in situazioni diverse) 11 Collaborare e partecipare: • Agire in modo autonomo e responsabile:. . • Risolvere problemi: • Individuare collegamenti e relazioni: • Acquisire ed interpretare l’informazione. Conosco ed uso le principali strutture grammaticali dell’inglese sia in forma scritta che oralmente Conosco ed uso procedimenti logico matematici Comprendo testi complessi e so utilizzarli Comprendo ed uso in modo appropriato i linguaggi specifici delle diverse materie So utilizzare diversi strumenti per comunicare (mail, lettere, articoli, comunicazioni orali ecc.) Capisco cosa vuol dire chi non la pensa come me ed accetto i diversi punti di vista Partecipo attivamente alle discussioni almeno in piccolo gruppo Lavoro in gruppo attivamente (intervengo, propongo soluzioni, porto il materiale) Durante i lavori cerco di spendere al meglio le mie capacità, valorizzo quelle altrui e cerco di sfruttare le attitudini di tutti Sono disponibile ad aiutare i compagni in difficoltà e a farmi aiutare So gestire i contrasti che possono sorgere in classe Utilizzo le abilità sociali in varie situazioni e sempre quando si lavora in gruppo Cerco di eseguire al meglio gli incarichi che prendo o mi vengono assegnati Rispetto sempre le regole ed i patti stipulati Mi piace assumere incarichi e portarli avanti Agisco in modo riflessivo e personale Conosco i miei diritti, mi informo e cerco di farli rispettare Rispetto compagni, insegnanti e personale non scol. e cose Cerco di manifestare le mie esigenze, le mie difficoltà e quelle del gruppo Affronto situazioni e problemi cominciando la riflessione dai dati e dalle risorse disponibili Utilizzo tutte le mie conoscenze e abilità per risolvere problemi di studio e non Costruisco e verifico ipotesi nelle svariate situazioni in cui serve Propongo soluzioni, ma le discuto e so cambiare idea Individuo collegamenti fra i concetti analizzati in diverse materie So costruire insiemi e cogliere analogie e differenze Mi accorgo quando un argomento viene trattato in diverse materie anche se in modo diverso Uso le conoscenze che acquisisco a scuola nella pratica quotidiana So analizzare fenomeni nelle varie zone del mondo e e come cambiano nel tempo So individuare le cause dei fenomeni e loro effetti So individuare rapporti di proporzionalità dirette ed inverse So mettere in rapporto vari concetti studiati So distinguere le fonti dell’informazione So acquisire informazioni da diversi ambiti So distinguere i fatti dalle opinioni Sono in grado capire l’utilità e l’attendibilità dei testi Sono in grado di selezionare nei testi le informazioni che mi sono utili per uno scopo 12 Cap. 1 Qualche strumento per imparare come funziona la lingua che parliamo e scriviamo Competizione a gruppi sulla strutturazione dei periodi: tutti in tv Obiettivi didattici: saper riconoscere vari tipi di proposizioni saper distinguere fra l’esposizione mediante coordinazione o subordinazione Obiettivi cooperativi: • Saper socializzare in modo chiaro le informazioni • Saper chiedere aiuto se non si è compreso • Sapersi esercitare ed auto allenare per una prova Competizione a gruppi sulle caratteristiche della lingua italiana Situazione Dovete partecipare ad una trasmissione televisiva che si occupa dell’uso corretto della lingua italiana. Una delle prove a squadre è sulla struttura del periodo complesso. Le squadre sono composte da un minimo di 3 ad un massimo di 4 componenti e in ciascuna squadra giocano solo 2 componenti scelti dal computer (in questo caso dall’insegnante). Gli studenti inseriti nelle caselle 1 e 2 parteciperanno attivamente al gioco, gli altri fungeranno semplicemente da allenatori. Gruppo A Gruppo B Gruppo C Gruppo D Gruppo E Gr uppo F 1. 2. 3. 4. • Il conduttore della trasmissione televisiva (l’insegnante) risulterà, durante la settimana, l’allenatore di tutte le squadre che dovranno attivarsi nel modo che credono più opportuno per apprendere quanto spiegato (proposizioni principali e coordinate, implicite ed esplicite). Tempo 2 h • I partecipanti al gioco dovranno inoltre, con il meccanismo che segue, imparare a distinguere le seguenti proposizioni subordinate: I giocatori 1 di ciascuna squadra dovranno prepararsi individualmente al meglio, al fine di spiegare le seguenti proposizioni ai compagni di gruppo: modale, causale, finale I giocatori 2 allo stesso modo si prepareranno per spiegare le proposizioni: temporale, condizionale, relativa I giocatori 3 si prepareranno su proposizioni consecutiva, concessiva e avversativa I giocatori 4 su proposizioni soggettiva, oggettiva, dichiarativa Tempo 1 h 13 Ogni studente imparerà a casa al meglio le proposizioni da studiare e predisporrà i materiali che riterrà più opportuno offrire ai suoi compagni di gruppo (fotocopie, file, registrazioni vocali, cartelli murali) Tempo q.b. • All’interno dei gruppi ciascun giocatore relazionerà spiegando ai compagni nel modo migliore le proprie tre subordinate Tempo 2 h • Ciascuno studente studia il materiale spiegato in gruppo ed al termine del lavoro casalingo deve conoscere per la gara televisiva: o Principale o Coordinata o Reggente o Esplicita o Implicita o Subordinata modale, o causale, o finale o temporale, o condizionale o relativa o consecutiva, o concessiva o avversativa o soggettiva, o oggettiva, o dichiarativa o interrogativa indiretta Dovrà cioè saper distinguere tali proposizioni sia in periodi già costruiti (lettura), sia saperli costruire (scrittura) Tempo q. b. a casa • L’allenatore al termine del lavoro, prima della gara riepiloga le proposizioni soggettiva, oggettiva, dichiarativa e spiega l’interrogativa indiretta. Tempo 1 h • Svolgimento della trasmissione televisiva nella quale ciascun concorrente dovrà mostrare di conoscere l’argomento interamente. Il voto del gruppo sarà pari alla media del punteggio conseguito dai due concorrenti partecipanti del gruppo più un voto per il gruppo vincitore Tempo 1 h • Al termine si svolgerà un compito scritto come verifica finale individuale (un eventuale voto individuale più elevato annullerà il voto precedente. I voti insufficienti andranno comunque rimediati Tempo 1 h 14 Cap. 2 Esprimere idee ed emozioni ed essere operativi mediante diversi strumenti: questionario, lettera formale ed informale, relazione, verbale, diario, testo normativo, testo espositivo, esposizione orale. Imparare a progettare Bando per l’organizzazione di una festa a scuola (appunti, lettera formale, relazione, testo normativo, esposizione orale) L’Istituto Majorana ha deciso di organizzare una grande festa per gli studenti ideata e realizzata da loro stessi. Ha emanato un bando per gruppi di quattro studenti di varie classi finalizzato all’organizzazione dell’evento. Per facilitare la progettazione della festa ha organizzato un incontro fra gli esponenti delle varie componenti della scuola (in questo contesto rappresentato dal gioco di ruolo) Chi vincerà il bando avrà diritto a realizzare la festa cosiccome ha progettato. I progetti saranno valutati in base ai seguenti punteggi: Contenuto della festa p. 10 Coerenza rispetto alle richieste delle varie componenti p. 10 Chiarezza espositiva p. 5 Costi (punteggio più alto per il costo più basso) p. 5 Competenze da esercitare o comunicare o avere metodo ossia saper procedere o collaborare e partecipare o progettare o risolvere problemi o esercitare le competenze linguistiche quindi saper utilizzare codici diversi o esercitare competenze personali come l’usare le proprie attitudini, la propria autostima, la capacità di autovalutarsi Obiettivi didattici: 1. saper impostare una lettera formale 2. saper impostare una relazione 3. saper scrivere un testo normativo 4. saper eseguire un intervento complesso e progettato davanti ad un pubblico (senza leggere) Situazione di partenza Vi viene concesso un locale a scuola per organizzare una grande festa per studenti. Il salone per ragioni di sicurezza può contenere solo 99 persone. Si forma una commissione di studenti per progettare l’evento che si terrà di sera fra le ore 20 e le 23. L’evento dovrà gravare il meno possibile sulle casse della scuola altrimenti non verrà approvato dal Consiglio d’Istituto. Gioco di ruolo 15 Il gruppo organizzatore degli studenti organizza, prima di scrivere il progetto, un incontro di tutte le componenti per ascoltare quali siano le esigenze di ciascuno. Partecipanti (scelti fra i membri della classe): 5 studenti in rappresentanze delle prime, seconde, terze, quarte e quinte. un insegnante un bidello un genitore, il Preside. La discussione sarà sul tema: “quale festa studentesca al Majo?”. Dovrà durare massimo 30’. Gli studenti che non sono fra i 10 citati dovranno prendere appunti sui problemi di cui tenere conto e sulle questioni di maggior rilevanza, in mododa poterle utilizzare durante il lavoro di gruppo). Ciascun attore del gioco di ruolo sosterrà ciò che crede più opportuno nell’ottica del personaggio che rappresenta e le posizioni che gli saranno fornite dall’insegnante Al termine del gioco di ruolo la classe verrà divisa nei seguenti gruppi di quattro componenti ciascuno: Gruppo A Gruppo B Gruppo C Gruppo D Gruppo E Gruppo F Ruoli all’interno dei gruppi: 1. Coordinatore del metodo di lavoro (è attento all’uso degli appunti su ciò che è emerso nella discussione, propone forme di organizzazione per svolgere meglio il compito, facilità la distribuzione degli incarichi ecc.) 2. Coordinatore della discussione (dà la parola, tutela gli interventi di tutti stimola chi è silenzioso ad intrervenire, mantiene basso il volume di voce, ecc.) 3. Coordinatore del tempo (propone i tempi per ogni sottofase, li misura, li fa rispettare o propone correttivi, fa in modo che si rispettino i tempi di consegna, ecc.) 4. Coordinatore ei materiali e del look del lavoro (si preoccupa che tutti abbiano i materiali, che in caso di assenza il lavoro proceda, ricordagli gli impegni e propone soluzioni ed impostazioni grafiche accattivanti, ecc.) Fasi di lavoro e tempi: 1. Progettazione (un’ora di tempo per concordare il progetto 2. Stesura materiali (un’ora per produrre ciascun documento richiesto) 3. Controllo dei materiali di tutti e correzione (un’ora per la lettura e le correzioni collettive) 4. Produzione al computer dei materiali (a casa) 5. Esposizione da parte degli studenti che svolgono la relazione orale (un’ora) 6. Consegna (entro il giorno stabilito) Tempo totale per il modulo 4 ore esclusa la spiegazione iniziale Ciascun gruppo di quattro deve produrre i seguenti materiali: Un progetto scritto che indichi: o Descrizione dell’evento o Tipo di partecipanti o Tipo di pubblicizzazione o Costi per i partecipanti e per l’Istituto Un regolamento che salvaguardi la scuola con indicazione di chi lo fa rispettare 16 Una lettera di richiesta di autorizzazione alla festa ed alla spesa da indirizzare al presidente del consiglio d’istituto che indichi anche di quali problematiche si è tenuto conto nell’organizzare l’evento Una relazione orale da tenere in consiglio d’istituto nel tempo massimo di 8 ‘ per presentare la festa in tutti i suoi aspetti Ciascuno dei materiali dev’essere curato e firmato da uno dei componenti del gruppo. I compagni dovranno migliorare detto materiale, apportando correzioni e dando consigli nella stesura. Valutazione Ciascuna delle quattro prestazioni richieste sarà valutata con un voto in base al contenuto (3 punti), alla coerenza (2 punti) e alla forma (3 punti), nonché in base alla puntualità della consegna (1 punto) e all’estetica o alla spigliatezza dell’esposizione (1 punto).Il gruppo avrà inoltre un valutazione collettiva data dalla media dei quattro voti individuali e dal punteggio conseguito nel bando rapportato a dieci decimi. Le posizioni di ogni componente durante il gioco di ruolo. Nel partecipare al dibattito, oltre a tutte le questioni che vorrete sostenere dal punto di vista del personaggio che rappresentate, dovrete sostenere le seguenti posizioni: 5 studenti in rappresentanze delle prime, seconde, terze, quarte e quinte. La festa dev’essere divertente Deve coinvolgere le ragazze Ciascun ragazzo dice che la festa deve coinvolgere il proprio tipo di classe ad eccezione di quello di quinta che sostiene che i ragazzi grandi preferiscono uscire fino a tardi la sera e non stare a scuola. L’insegnante sostiene che si debbano coinvolgere soprattutto gli allievi più in difficoltà e che amano meno la scuola e che quattro colleghi sono disponibili a fare sorveglianza gratuita. La bidella è preoccupata per la sporcizia che si lascerà nel locale, per il disordine, per il cattivo uso dei bagni. Il genitore teme che si fumi nei locali e dice che non si devono poter bere alcolici di nessun genere. Inoltre richiama l’attenzione sul pericolo droga e chiede controlli molto severi Il Preside ricorda che la festa si svolgerà a scuola e quindi sarebbe opportuno non concedere l’ingresso ad esterni. Segnala anche le scarsissime risorse a disposizione del Consiglio d’Istituto e ricorda che le spese potranno essere effettuate soltanto in presenza di un progetto con relativi costi e richiesta al consiglio stesso di un contributo, nonché di una delibera favorevole. 17 Gioco di ruolo: 24ore di volley (Lavoro a tappe sul genere lettera) Sintesi del gioco Il vostro gruppo simula di essere un gruppo di lavoro dell’associazione SuperMajo il cui Consiglio Direttivo ha deliberato l’organizzazione di una manifestazione sportiva di pallavolo a squadre miste (3 maschi e 3 femmine) della durata di 24 ore per Sabato 2e Domenica 3 maggio 2003 con inizio alle ore 18, in cui varie squadre si alternano giocando consecutivamente per tutta la durata dell’evento. Il C.D. dell’associazione ha stanziato per l’organizzazione dell’evento € 1000, i restanti fondi necessitanti per l’evento dovranno essere reperiti dal gruppo di lavoro ricercando sponsor, chiedendo finanziamenti agli enti locali, imponendo delle quote d’iscrizione ai partecipanti. Regole da rispettare: la manifestazione si svolge presso gli impianti del nostro istituto è prevista la partecipazione di 48 atleti (24 per ogni squadra) è prevista una quota d’iscrizione è previsto un premio per gli atleti vincenti la cena, la colazione ed il pranzo sono da offrire ai partecipanti (compresi nel costo d’iscrizione) è da prevedere l’assicurazione degli atleti Il pernottamento avverrà con sacchi a pelo nei locali della scuola È da prevedere la pubblicità (si devono trovare gli atleti) Consegna Dovete elaborare un progetto ed un ipotetico bilancio preventivo della manifestazione Dovete consegnare: Un verbale della riunione della vostra commissione nel quale evidenziate: - come vi siete divisi i ruoli (vedi parte sottostante) - come vi siete divisi le lettere da scrivere - chi effettua il verbale in questione - chi reperisce le informazioni sui costi - chi dattiloscrive al computer - quanto tempo destinate ad ogni fase di gioco Attenzione i materiali prodotti da ciascuno devono essere simili per tempo utilizzato per produrli una lettera per il C.D. di SuperMajo che riferisca del progetto e dell’ipotesi di bilancio lettere ad enti locali di richiesta di patrocinio, di contributi in denaro, dell’uso della palestra a tariffa agevolata lettere a ditte, associazioni, gruppi per richiedere premi, cibi, intero catering, polizza assicurativa, ecc lettera o volantino pubblicitario Talvolta le lettere possono essere inviate via fax o via mail (in tal caso il materiale deve possedere il look conforme e i testi di accompagnamento) Tutti gli interlocutori devono essere scelti in modo adeguato, ma possono essere inventati (es. bisognerà scrivere al settore vendite e non al direttore del personale di una ditta, ma nomi ed indirizzi potranno essere di fantasia). Potete quindi inventare tutti gli interlocutori (enti locali, possibili sponsor, ditte cui commissionare singole prestazioni, organismi scolastici, ecc.) cui richiedere quanto vi serve per l’organizzazione dell’evento. Obiettivi didattici: 1. Imparare ad affrontare un compito complesso che implica la scelta di strategie 2. Controllare che il progetto sia rispondente alla consegna (richieste del C. D.) 3. Apprendere la consequenzialità delle operazioni nell’organizzazione pratica di un lavoro 4. Saper formulare lettere con tipologie diverse e registri differenti a seconda degli interlocutori 18 Abilità sociali: 1. Dare direttive al gruppo in modo che sia chiaro l’obiettivo da conseguire 2. Saper integrare le idee di tutti per scrivere un progetto completo e coerente Fissare i tempi delle varie fasi di lavoro e ricordare il tempo disponibile 3. Indicare le procedure che consentono di eseguire meglio il compito 4. Stimolare il gruppo a domandarsi se il materiale prodotto è chiaro, adeguato allo scopo, stilisticamente coerente con il destinatario. I componenti del vostro gruppo devono dividersi i seguenti ruoli: 1. Coordinatore delle fasi di discussione (cura che tutti si esprimano, che sia rispettato il contributo di tutti…) 2. Cronometrista (cura che vengano fissati e rispettati i tempi) 3. Responsabile del progetto (cura la stesura del progetto e del bilancio, nonché verifica che vi sia tutto il materiale che si è concordato di produrre) 4. Responsabile dello stile (cura l’uniformità delle comunicazioni inviate e ne verifica la forma) Tempi Fasi di lavoro Tempi Spiegazione del lavoro da parte dell’insegnante con attenzione agli obiettivi ed 50’ esemplificazione da parte degli studenti delle loro modalità attuative Riunione preliminare per fissare incarichi e ruoli 30’ Riunione simulata del gruppo di lavoro per decidere il progetto 50’ Verifica dei conti economici q.b. a casa Termine progetto economico e verifica della sua coerenza 30’ Stesura dei materiali q.b. a casa Controllo dei materiali e revisione di gruppo 100’ Stesura definitiva a computer q.b. a casa Breve revisione prima della consegna 20’ Totale tempo del modulo Circa 6 h da 50’ Verifica e valutazione L’insegnante curerà una griglia di osservazione dei singoli al lavoro nei gruppi. Valuterà inoltre: il lavoro delle lettere firmate dai singoli componenti del gruppo secondo questi parametri (chiarezza p. …/2, contenuto e completezza …/4, stile …/1, ortografia e sintassi …./3 Totale ……/10) mediante voto individuale il complesso del materiale consegnato secondo i seguenti parametri o completezza rispetto alla richiesta ………../100% (in caso di materiale mancante il punteggio finale sarà moltiplicato per la percentuale indicata) o coerenza e fattibilità del progetto ……../20 o contenuto dei materiali consegnati ……/20 o possibilità teorica di uso reale dei materiali prodotti (lo stile, la forma la chiarezza li renderebbe realmente inoltrabili) ……../20 o somma del voto dei 4 componenti del gruppo ……./40 (se sono 5 proporzione per riportare il totale a 40) o totale punteggio …/100 voto in decimi 19 Destra/Sinistra: imparare a riconoscerle per poter scegliere Obiettivi Saper individuare i caratteri salienti di un fenomeno descritto in forma discorsiva Saper rappresentare mediante mappe concettuali testi suddivisi in vari paragrafi Saper esprimere oralmente il contenuto di mappe concettuali elaborate dal gruppo Divisione in gruppi La classe viene divisa in gruppi di 4 persone con gruppi da 3 in caso di resti per le fasi I e II. In quattro gruppi per le fasi III e IV Svolgimento dell’attività: fasi e tempi Fase I II III IV Descrizione Dopo aver letto individualmente a casa le pagine seguenti (riduzione dal testo di Norberto Bobbio “Destra e sinistra”) e la voce di wikipedia “Spettro politico” e visionato il video www.youtube.com/watch?v=vRIWTP7r8-g ogni studente prepari degli appunti che gli consentano di descrivere la destra e la sinistra o di fare domande su ciò che non hanno compreso. I gruppi individuino dieci caratteristiche salienti per ognuna delle parti politiche e spieghino in forma scritta per ognuna la sua importanza (si lavora su cartelloni o power point) Dei quattro membri uno resta “a casa” e spiega le ragioni della scelta del proprio gruppo, gli altri vanno ciascuno in un gruppo diverso e fanno gli osservatori del lavoro altrui, che viene presentato dal “padrone di casa”. Chi osserva il lavoro altrui prende appunti sulle differenze rispetto al proprio e offre critiche e consigli, chi resta a casa prende appunti sui consigli altri. Al termine tutti tornano “a casa”, riferiscono sulle cose interessanti viste e correggono il lavoro I gruppi in base all’argomento assegnato riassumono il testo mediante una mappa concettuale (che verrà consegnata a tutti in fotocopia dopo essere stata corretta e valutata dall’insegnante) e mediante questa espongono l’argomento alla classe con un membro a sorteggio. Argomenti (con letture dal testo ”Il presente come storia”): - Liberalismo e neoliberalismo pp293-298 - Comunismo e socialismo – Fine del socialismo pp.299-312 - Pacifismo – Ecologismo pp.320-334 - Capitalismo pp.355-362 Dopo aver ascoltato le spiegazioni, e con tutti i materiali a disposizione, ogni gruppo formula 6 quesiti (per ogni argomento) che ritiene fondamentali per mostrare conoscenze adeguate mediante le risposte. Tempo 1h 20’ + 30’ 50’ mappa + 50’ esercit. espos. + 25’ espos. per gruppo 1h Durante la fase di preparazione alla discussione ciascun gruppo si dividerà i seguenti ruoli: Esperto di sintesi (colui che lavora con un manifesto o foglio di carta da pacchi davanti a sé ed annota le idee chiave che emergono dalla discussione) Addetto alle risorse (colui che cerca di invitare il gruppo a procurare elementi su cui discutere e ad utilizzare al meglio i materiali che ha a disposizione) 20 Facilitatore (è colui che tira le fila della discussione, facilitando l’esecuzione del compito) Relatore (colui che farà il primo intervento introduttivo per la sua parte politica, facendo attenzione a non esaurire le argomentazioni del gruppo) Verifica e valutazione Fasi I e II. Al termine ogni gruppo consegnerà il materiale prodotto e sarà valutato collettivamente dall’insegnante. Fase III Ogni mappa consegnata avrà una valutazione che farà media con la valutazione del membro che esporrà il lavoro Fase IV L’insegnante sceglierà cinque quesiti significativi a cui ciascuno studente dovrà saper rispondere in una verifica scritta individuale 21 22 23 24 25 26 Panel doppio destra/sinistra Obiettivi Sapersi immedesimare nelle ragioni dell’altro Saper argomentare Saper applicare le nozioni apprese in una U.D. ad un contesto differente Divisione in gruppi La classe viene divisa in 6 gruppi, possibilmente di numero equivalente di componenti. Svolgimento dell’attività I gruppi a due a due discuteranno i seguenti tre temi: La salvaguardia dell’ambiente Lo stato sociale Il fisco o l’intervento militare della nazione in un’operazione bellica ritenuta necessaria da altri Stati (il caso deve essere esplicitato) Durante la discussione di ognuno dei temi ciascun gruppo interpreterà tesi contrapposte, simulando di rappresentare a turno le posizioni della destra e della sinistra. A metà della discussione si ribalteranno i ruoli e gli studenti che hanno rappresentato le ragioni della sinistra, difenderanno quelle della destra e viceversa. Mentre i due gruppi discuteranno, gli appartenenti ad altri due faranno gli osservatori ed altri due i verbalizzatori Preparazione A ciascun gruppo verrà chiesto di scegliere un argomento sul quale vorrà discutere. In caso di più di due richieste per argomento si procederà all’estrazione a sorte. Abbinati gli argomenti ai gruppi nelle giornate successive, così ciascuno potrà anche ricercare materiale o raccogliere informazioni dai genitori, verranno concessi 50’, durante i quali gli allievi di ogni gruppo cercheranno di enucleare le ragioni dei due schieramenti politici sull’argomento che dovranno affrontare. Durante la fase di preparazione alla discussione ciascun gruppo si dividerà i seguenti ruoli: Esperto di sintesi (colui che lavora con un manifesto o foglio di carta da pacchi davanti a sé ed annota le idee chiave che emergono dalla discussione) Addetto alle risorse (colui che cerca di invitare il gruppo a procurare elementi su cui discutere e ad utilizzare al meglio i materiali che ha a disposizione) Facilitatore (è colui che tira le fila della discussione, facilitando l’esecuzione del compito) Relatore (colui che farà il primo intervento introduttivo per la sua parte politica, facendo attenzione a non esaurire le argomentazioni del gruppo) Regolamento del gioco La discussione è intesa come una competizione nella quale i gruppi si sfidano nell’essere più convincenti. Questo non dipenderà dalla loro ideologia politica poiché interpreteranno le due parti, ma dalla loro capacità espositiva, di analisi, di argomentazione. Durate la discussione di ciascun argomento nei primi 25’ un gruppo rappresenterà la destra, l’altro la sinistra. Poi le posizioni saranno ribaltate. I gruppi saranno dotati di 2 cartoncini per ogni allievo che saranno appoggiati ogni volta che ognuno interverrà nella discussione. Non potrà essere effettuato il terzo intervento da qualcuno prima che tutti abbiano parlato due volte. Per evitare di bloccare la discussione occorre che ciascuno studente si prepari minimamente un pensiero e che si proceda anche solo con interventi del tipo “sono d’accordo con … perché …”. Il primo intervento del relatore è escluso dal computo. Modererà la discussione l’insegnante. 27 Al termine dei 50’ gli osservatori esprimeranno le loro considerazioni (tempo 15’ per la discussione) e tutti i gruppi che non avranno preso parte alla discussione dovranno votare (tempo 5’ per la scelta di vittoria o parità) quale sia stato il gruppo migliore secondo questi parametri: Contenuto degli interventi Chiarezza espositiva Capacità di motivare Sommate le valutazioni dei 4 gruppi più quella dell’insegnante con valore doppio si determinerà il vincitore o lo stato di pareggio Valutazione Al termine del gioco coloro che hanno discusso verranno valutati dall’insegnante in base ai parametri della griglia di osservazione con un voto aumentato di 1 punto per i componenti dell’eventuale gruppo vincitore. Verrà ritirato altresì il verbale a coloro che saranno stati di turno e sarà valutato in base a: Contenuto ……../40 Ortografia, sintessi, lessico ……../40 Tecniche (stile e rispetto delle caratteristiche del verbale) ……../20 Tempi L’intera unità didattica consta di una preparazione di 50’ e di tre blocchi di discussione da 1 ora e mezza, per un totale di circa 5 ore e mezza. Gruppo A Gruppo C Gruppo D Gruppo E Gruppo F Data: Data: Data: Data: Data: Data: Data: Data: Data: Data: Data: Data: Data: Data: Data: Data: Data: Data: Discussione Osservazione Verbalizzazione Griglia di osservazione della discussione Parametri di osservazione 1 Gruppo 2 3 4 5 Gruppo 6 7 8 Rispetta il turno di parola, non interrompe / contrario Non è intemperante, non insulta / contrario Non deride gli altri/ contrario Appare sicuro e documentato/ contrario Si esprime in modo chiaro / contrario Esprime bene la motivazione di ciò che sostiene/ contrario Suffraga con esempi le proprie idee/ contrario Parte dalle considerazioni dell’avversario per rispondere compiutamente/ contrario Discute con serietà interpretando correttamente il gioco/ contrario Mette in difficoltà l’avversario, che fatica a 28 rispondergli nel merito / contrario Appare in difficoltà nell’intervenire perché non sa cosa dire / contrario Valutazione globale Nomi allievi: 1. ………………………………………………… 2. ………………………………………………… 3. ………………………………………………… 4. ………………………………………………… 5. ………………………………………………… 6. ………………………………………………… 7. ………………………………………………… 8. ………………………………………………… 29 In cucina per una ricetta della tua Regione Il testo normativo Individualmente a casa 1. Dopo aver letto con attenzione le caratteristiche dei testi normativi scarica da internet o ritaglia da una rivista una ricetta di un piatto qualsiasi. 2. Incollalo sul quaderno. 3. Consulta i tuoi genitori e fatti descrivere alcuni piatti della tradizione culinaria della loro Regione spaziando tra antipasti, primi, secondi e dolci. 4. Scegline due (uno per Regione e due della stessa in caso di uguale provenienza). 5. Sulla base dell’esempio fissato scrivi al computer due testi normativi che descrivano le ricette ingredienti, procedure, modalità di consumo, bevande da accompagnare). 6. Fanne due stampe: una incollata al quaderno, l’altra portala in classe per il lavoro in gruppo In gruppo a scuola (due ore) 7. Nell’arco di un’ora correggete tutti i lavori individuali, depurandoli di errori ortografico sintattici e rendendoli congruenti al genere normativo. 8. Scegliete quattro ricette e componete un menu per una cena a due cucinata da ciascuno di voi per conquistare una ragazza che ha accettato il vostro garante invito (le ragazze considerano la situazione a generi rovesciati). 9. Elaborate un testo che descriva la sala da pranzo, l’atmosfera di casa, il tavolo apparecchiato, la musica di sottofondo, l’illuminazione e l’abbinamento con i piatti serviti. Materiali da consegnare a) Due ricette per ciascun componente b) Il menù della cena c) La descrizione del contesto Ora il tuo lavoro letterario è terminato. Ti va di esperimentarti in cucina? Produci uno dei piatti da far assaggiare a tutti. Alle 13,20 pranzeremo insieme! Un sincero grazie per la collaborazione ed un caloroso invito a non avvelenarci! 30 31 32 33 Scatena la fantasia: inventa un gioco Il testo normativo Individualmente a casa 1. Prova ad inventare un gioco realizzabile da un minima di due ragazzi della tua età ad un massimo di venti 2. Descrivi brevemente il gioco, ma in modo chiaro se possibile scrivendo il testo al computer e incollando una delle due copie sul quaderno 3. Nello spazio sottostante elenca tutte le regole cui bisogna attenersi per poterlo giocare (scopo, luogo di gioco, numero giocatori, eventuali turni, materiali, durata ecc.) In gruppo a scuola (due ore) 4. Mettete in comune leggendoli tutti i giochi ideati 5. Scegliete senza votare il gioco che ritenete più fantasioso, interessante, realizzabile concretamente, divertente da giocare 6. Correggete il testo che lo descrive depurandolo di errori ortografico sintattici e rendendolo congruente al genere normativo Materiale da consegnare d) Un testo normativo con l’invenzione di un gioco per ogni componente del gruppo e) Il testo prescelto dal gruppo corretto e rielaborato Il gioco scelto dalla classe che possa essere svolto da tutti in una sola ora di lezione verrà sperimentato in classe e nel prato della scuola. 34 Intolleranza e razzismo Obiettivi didattici Apprendere lo stile di esecuzione di un verbale, di una lettera e di una pagina di diario, di un questionario Saper partecipare ad una discussione esprimendo il proprio pensiero e motivandolo Sapersi esprimere in modo chiaro ed il più possibile sintetico Saper decodificare i messaggi di un testo scritto o filmico e saperli connettere dal punto di vista logico fra loro. Abilità sociali da acquisire 1. Non interrompere o attaccare le persone che esprimono idee diverse, ma essere disponibili all’ascolto 2. Essere disponibili a cambiare idea se altri esprimono ragioni più fondate delle proprie 3. Non reiterare lo stesso concetto al fine di imporlo, ma portare sempre nuovi argomenti 4. Parafrasare l’intervento dei compagni per verificarne la comprensione da parte di tutti Fasi di lavoro 1. Spiegazione generale del modulo e delle sue finalità. (tempo 30’) 2. Lettura individuale dei testi proposti in fotocopia (tempo q.b.) 3. Formulazione scritta di domande di studio individuali e ricerca sul testo delle risposte (a casa tempo q.b.) 4. Lavoro di socializzazione delle domande e delle risposte a coppie (a coppie l’insegnante gira fra i banchi e controlla il lavoro di tutti sanziona chi non ha svolto. Tempo 30’) 5. Elaborazione di una mappa concettuale che contenga le principali considerazioni dei vari brani letti e li unisca in un unico schema logico (a gruppi di 4 componenti unendo le coppie. Tempo 65’) 6. Spiegazione da parte dell’insegnante di come si imposta un testo argomentativi (tempo 50’) 7. Brain storming sulle definizioni dei seguenti concetti: razzismo, intolleranza, discriminazione (ciascun allievo prepara individualmente una definizione e la sottopone alla classe che la valuta. Chi interviene è obbligato a parafrasare l’intervento del compagno precedente). Tutti verbalizzano. (tempo 50’) 8. Composizione di un testo dal titolo “Evidenzia, nella società in cui vivi, fenomeni o atti che ti sembra di poter definire di razzismo, intolleranza, discriminazione e spiega perché” (da svolgere a casa con correzione individuale da parte dell’insegnante) 9. Case work con dibattito a posizioni predefinite ed incarichi diversi 10. Case work con dibattito a posizioni libere ed incarichi diversi 11. Visione di film 12. Giochi di ruolo (fase I, II, III), in alternativa, per chi non è autorizzato, lettura di Pap Kouma “Io venditore di elefanti” 13. Analisi collettiva dell’andamento dell’U,D. 14. Componimento dal titolo “Spiega gli elementi positivi e negativi dell’U.D. dal punto di vista didattico, della crescita personale e delle relazioni fra i componenti della classe” con discussione della scaletta a coppie in classe e svolgimento a casa 15. Verifica scritta sull’argomento 35 L’intervista Competenze trasversali relative all’asse linguistico: • Lingua italiana: o Leggere e comprendere testi scritti di vario tipo o Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi Competenze di cittadinanza: 1. acquisire e interpretare l’informazione - acquisire ed interpretare criticamente l’informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni. 2. individuare collegamenti e relazioni - individuare e rappresentare, elaborando argomenti coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica. 3. comunicare - rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc utilizzando linguaggi diversi e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti. Contesto e problema Sei un giornalista del giornale settimanale locale “Echi di valle”. Chiedi un’intervista al nuovo Presidente del Centro intercofessionale piemontese sul tema del razzismo, della tolleranza, delle identità e delle differenze, delle ragioni dei pregiudizi che caratterizzano l’approccio fra persone diverse. Ti risponde che accetta volentieri, ma non parla molto bene l’italiano e che non ha tempo di incontrarti e che ti manda via mail alcuni scritti che rappresentano bene il suo pensiero. Ti chiede di trasformarli in un’intervista e di inviargliela affinché lui possa controllare che contenga le informazioni principali e corrisponda al suo pensiero.. Ti invita a non utilizzare gli stessi vocaboli poiché gli articoli non sono di sua produzione. Il direttore del tuo giornale ti concede dieci domande e uno spazio massimo di 45 righe scritte con carattere corpo 12. Fasi e tempi Num. Descrizione delle fasi di lavoro 1 Presentazione della prova e consegna del materiale (allegato 1) (Estratto da M. Giordano “Le razze non esistono” da “Dimensioni nuove” n. 2 , 1997; Estratto da T. B. Jelloun Estratto da “Il razzismo spiegato a mia figlia”, Bompiani, 1998; Estratto da R. Kapuscinski “L’altro”, Feltrinelli, 2007) Tempi 10 min 2 Lettura dei materiali (allegato 1) e identificazione degli argomenti chiave mediante la compilazione della scheda riepilogativa (allegato 2) 50 min 3 stesura dell’intervista secondo la consegna 120 min 4 Consegna del modulo di autovalutazione (Allegato 3). Autovalutazione del proprio lavoro da parte dello studente e giustificazione delle proprie scelte (in questa fase lo studente non può correggere il proprio elaborato ma solo compilare il Modulo di autovalutazione). 20 min 5 6 In un giorno successivo: Consegna degli elaborati degli studenti corretti da parte dell’insegnante Discussione collettiva del lavoro: gli studenti presentano oralmente le proprie opinioni sul tema e l’esito della propria autovalutazione 30 min 36 Criteri di valutazione 1. Comprendere le argomentazioni dei documenti 2. Identificare le argomentazioni principali dei diversi autori 3. Utilizzare la modalità espositiva richiesta in modo coerente 4. Esporre in forma corretta dal punto di vista ortografico e morfologico sintattico i pensieri 5. Usare un lessico adeguato ma non uguale a quello dei documenti 6. Impostare una grafica piacevole ed accattivante 7. Autovalutare la propria prestazione individuandone punti di forza ed elementi di debolezza Griglia di criteri di valutazione ed autovalutazione – Allegato 4 1. strutture di interpretazione (abilità passiva) 2. strutture di azione (abilità attiva) 3. strutture di autoregolazione (abilità metacognitiva) al livello avanzato Padroneggia gli strumenti per comprendere i testi forniti e coglie il senso delle varie argomentazioni proposte al livello intermedio Possiede gli strumenti per comprendere i testi forniti e il senso delle argomentazioni principali Dopo aver compreso in profondità i testi scritti forniti in allegato, sa cogliere un ampio numero di argomentazioni pertinenti al proprio scopo Dopo aver compreso nel complesso i testi scritti forniti in allegato, sa cogliere le fondamentali argomentazioni pertinenti al proprio scopo Sa variare la modalità espositiva dando prova di versatilità e di coerenza nelle varie parti del testo Tenta di variare la modalità espositiva pur rimanendo legato alla forma espositiva dei documenti di base Sa scrivere in modo corretto, scorrevole e chiaro Sa scrivere in modo per lo più corretto, il pensiero è talvolta faticoso ma la maggior parte delle considerazioni effettuate sono chiare Padroneggia il lessico usando adeguatamente vocaboli non comuni e sinonimi E’ in grado di utilizzare vocaboli in parte diversi da quelli del testo senza perdere il senso del messaggio Dal punto di vista grafico imposta la pagina dando prova di saper utilizzare alcune delle opportunità fornite dal programma Dal punto di vista grafico imposta la pagina in modo elegante, coerente e mostrando di saper utilizzare tutti gli accorgimenti utili Autovaluta il suo lavoro individuando elementi di efficacia e margini di miglioramento sia in ambito linguistico che contenutistico e strutturale Autovaluta il suo lavoro individuando gli elementi di efficacia e le strategie attuate ma non sempre individua margini di miglioramento al livello base Dimostra di possedere gli strumenti per comprendere nelle linee generali i testi forniti e di cogliere nella maggior parte dei casi il senso delle argomentazioni principali Dopo aver compreso nel complesso i passaggi più significativi dei testi scritti forniti in allegato, sa cogliere alcune argomentazioni ed utilizzarle al proprio scopo Tenta di variare la modalità espositiva ma non sempre riesce ad ad essere coerente e a discostarsi dai testi originari Scrive in modo non sempre corretto, sia dal punto di vista dell’ortografico sia da quello sintattico. Il pensiero non è sempre chiaro Riproduce per lo più il pensiero con lo stesso linguaggio e gli stessi vocaboli dell’autore Dal punto di vista grafico imposta la pagina con una coerenza minima accettabile rispetto alla necessità del testo da produrre Riflette solo in modo parziale sulle strategie messe in atto per il compito 37 Scheda riepilogativa Griglia di controllo post lettura (allegato 2) 1. Quali questioni sul tema della razza puoi trarre da Mario Giordano? _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ 2. Quali sono i principali concetti espressi da Jelloun? _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ 3. Quali sono le componenti nella visione dell’altro secondo Kapuscinski? _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ 38 Modulo di autovalutazione (Allegato 3) Rivedi il tuo elaborato e rispondi alle seguenti domande: ” e quali solo “probabili”? Nella fase di lettura dei documenti hai cercato di cogliere i concetti base, gli scopi degli autori utilizzando una lettura orientativa e veloce? Potresti fare meglio? In che modo? _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ Nella fase interpretativa dei documenti hai analizzato a fondo le argomentazioni e hai saputo compararle e integrarle opportunamente traendo le notizie utili al tuo scopo? Cosa potresti fare per migliorare questa parte? _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ Hai badato a che l’intervista realizzata avesse domande plausibili e desse l’idea di un pensiero unitario e coerente? In che modo hai cercato di farlo? Cos’altro avresti potuto fare? _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ Hai controllato la chiarezza del tuo pensiero e la coerenza delle risposte rispetto alle domande? Come hai effettuato l’analisi? _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ Durante la prova hai badato a non utilizzare parti di frasi attribuibili ai tre autori, hai cioè riscritto i concetti secondo una tua modalità espositiva? Ritieni di averlo fatto sempre? Hai operato un controllo in questo senso? Se non l’hai fatto per nulla o pienamente perché? _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ Hai utilizzato tutti gli accorgimenti che conosci per rendere accattivante e coerente l’impaginazione dell’intervista? _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ 39 GIOCO DI SIMULAZIONE (FASE I) Diario di tre giornate a Torino prive di riferimenti Immagina di giungere a Torino, città che ti è sconosciuta, alle 6 del mattino del 10 dicembre e di doverci rimanere per cercarti un lavoro. Sei nelle seguenti condizioni: non parli l’italiano, ma conosci un po’ il francese e l’inglese non hai amici a Torino disponi di una sola borsa nella quale poi immaginare di avere ciò che vuoi, ma non denaro, né nulla che venduto possa procurarti del denaro dopo i soldi spesi per il biglietto del treno disponi ancora di £. 7.500 disponi dei documenti di un paese straniero, che potrai decidere se usare o no non hai un permesso di soggiorno regolare Regole della simulazione: - puoi andare in qualsiasi posto (tenendo conto che non conosci la città) - puoi procurarti qualsiasi cosa (lecitamente o illecitamente) indicando come te la procuri, con quale spesa, con quali rischi (devi spiegare come calcoli i rischi) - puoi farti aiutare da chiunque descrivendo in che modo, con quali probabilità di riuscita (percentuale. Più è bassa più il tuo punteggio di gioco si abbassa), dopo quanti tentativi - non puoi inventare condizioni che contraddicano quanto detto nella premessa Scopo del gioco: dimostrare di essere in grado di sopravvivere per almeno due settimane senza essere sopraffatti dal freddo, dalla fame, dalla solitudine e dallo sconforto, senza incappare in problemi che mettano a repentaglio la tua vita nei rapporti con la malavita locale e straniera, senza finire in carcere o incorrere nell'espulsione per clandestinità. Esecuzione materiale del gioco Inventa un diario (attenzione allo stile ed al registro linguistico da utilizzare, il codice è comunque la lingua italiana di livello medio), nel quale esporre nel modo più dettagliato possibile come trascorri le giornate: a quali attività ti dedichi per cercare lavoro quali persone frequenti (volontariamente o involontariamente) e che tipo di relazioni hai con queste in che zone della città o della cintura ti dirigi (perché?) come ti sposti come ti procuri il cibo, che cosa mangi dove alloggi, dove ti riscaldi, dove ti lavi Per ognuna delle cose descritte saranno valutate con un punteggio: il rispetto delle regole date, la coerenza nel designare le difficoltà, i pericoli e le possibilità di riuscita di ciascuna azione messa in atto (nel diario dovranno essere scritte tra parentesi ed in verde per mostrare che non hanno a che fare con il testo). l’impegno nella costruzione del diario e la precisione nella descrizione delle giornate il corretto uso della lingua italiana e l’originalità espositiva l’adesione e la coerenza al genere letterario diario 40 Gioco di simulazione (fase II) Relazione su un pomeriggio alla ricerca di un lavoro Questa simulazione segue quella relativa al diario di un ragazzo immigrato a Torino. Poiché da alcune vostre descrizioni sembra facile trovare un occupazione: eccovi al lavoro! Provare per credere! La simulazione dovrebbe farvi capire i problemi di un ragazzo/a immigrato della vostra età. Avete di per sé alcuni punti a vostro vantaggio: conoscete già la città parlate l’italiano avete la pancia piena se anche doveste fallire la vostra permanenza a casa al caldo, nelle prossime notti sarà garantita: Scopo del gioco: riuscire a trovare un lavoro, per un periodo di almeno una settimana, in due ore e mezza di tempo, senza usare alcun tipo di conoscenza di persone o ditte Modalità generali di simulazione: 1. scegli una zona precisa della tua città o un luogo dove ti sia semplice realizzare quanto richiesto dal testo che segue, ma dove sei certo che nessuno ti conosca; 2. fingi di dover cercare un lavoro, il più sicuro, stabile, onesto, remunerativo possibile (inventa, quando è necessario, un motivo per cui sei alla ricerca di un lavoro); 3. contatta quante più aziende, negozi, liberi professionisti ti sia possibile nell’arco di due ore e mezza (scegli quindi luoghi vicini tra loro), spiegando le tue reali competenze, ciò che sai fare ed il tuo titolo di studio; 4. se qualcuno ti offrirà veramente opportunità lavorative interrompi il gioco: hai vinto! In tal caso spiega che si trattava di una simulazione ad uso scolastico, ringrazia e non accettare alcuna forma di contratto o accordo; 5. al termine di due ore e mezza di gioco interrompi in ogni caso l’attività. Modalità esecutive del lavoro da consegnare. Stendi un verbale delle ore di simulazione che preveda: 1. indicazione precisa della zona in cui hai realizzato l’esperienza (città, quartiere, vie, numeri civici) 2. trascrizione di tutti gli enti contattati indicandone nome, indirizzo, tipo di attività 3. indicazione per ciascuno delle persone con cui hai parlato (proprietario, dipendente, ufficio del personale, sei stato cacciato prima di capirlo) 4. verbalizzazione, a grandi linee, relativa alla richiesta che hai formulato, all’andamento del colloquio e all’esito finale Regole da rispettare - Non dire mai inizialmente che si tratta di un gioco o di una simulazione per la scuola - Non accettare in nessun caso proposte di qualsiasi genere relative a tue possibili mansioni. Accertato che qualcuno sarebbe disponibile ad offrirti un lavoro, cerca di capire bene quale dovrebbe essere la tua mansione, per quante ore al giorno saresti impiegato, con quale retribuzione ed infine spiega che si tratta di una simulazione ad uso scolastico 41 Gentili genitori i giochi di simulazione che ho ideato sul nostro prossimo argomento di studio sono stati effettuati al Majorana con più classi in passato e sono risultati ampiamente realizzabili. Poiché però il secondo ed il terzo implicano un impegno che va al di là di un normale compito scolastico vi richiedo una specifica autorizzazione all’esecuzione. In caso non gradiste l’esecuzione da parte dei vostri figli vi pregherei di verificare che questi realizzino il lavoro alternativo richiesto. In caso di autorizzazione al gioco vi pregherei viceversa di controllare che l’attività sia davvero eseguita dai vostri figli e non divenga quindi semplice esercitazione letteraria. I tre giochi e le loro attività alternative costituiscono il lavoro per le vacanze natalizie dei ragazzi e forniranno la prima valutazione d’italiano a ciascun allievo nel secondo quadrimestre (per coloro che dispongono di computer e stampante è gradita l’esecuzione dattiloscritta) Prof. Alberto Elia Il sottoscritto……………………………genitore di ……………………………… autorizza / non autorizza (cancellare l’opzione non prescelta) suo figlio a prendere parte al gioco di simulazione (fase II), svolgendo l’indagine in esterno come da descrizione e di conseguenza effettuando il compito richiesto. Eventuale motivazione dell’esonero dall’attività didattica ………………………………………………………………..………………………………………………………………………… In alternativa al gioco di simulazione (fase II) per gli studenti che non avessero autorizzazione all’esecuzione è obbligatoria la lettura del testo di “Tutta un’altra musica in casa Buz” o del testo di Pap Kouma “Io venditore di elefanti”. Per il testo letto sarà obbligatoria la predisposizione della scheda libro Firma …………………………………….. Il sottoscritto……………………………genitore di ……………………………… autorizza / non autorizza (cancellare l’opzione non prescelta) suo figlio a prendere parte al suddetto gioco di simulazione (fase III), consentendogli (eventualmente aiutandolo) di preparare e di assumere i cibi come da descrizione e di conseguenza effettuando il compito richiesto. Eventuale motivazione dell’esonero dall’attività didattica ….……………………………. …………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………… In alternativa al gioco di simulazione (fase III) per gli studenti che non avessero autorizzazione all’esecuzione è obbligatoria la lettura del testo di “Il razzismo spiegato a mia figlia” di Ben Jelloun e predisposizione della scheda libro Firma …………………………………….. 42 Gioco di simulazione (fase III) Questa ulteriore fase di simulazione della vita di uno straniero è ambientata in un villaggio molto povero di un paese dell’Asia o in Africa dove il personaggio che tu rappresenti viveva prima di giungere in Italia La simulazione è limitata all’alimentazione, aspetto molto facile da riprodurre nelle nostre case. Il gioco consiste nel simulare i pasti di una giornata in un villaggio isolato ed esclusivamente agricolo, povero, ma nel quale non si soffre la fame. Prima o dopo i “bagordi natalizi” italiani non potrà che farci bene sperimentare una dieta, certamente squilibrata per chi è costretto ad utilizzarla per molti mesi, ma salutare per “disintossicarsi” dal troppo cibo. Regole da seguire per la simulazione: pesate mezzo chilo di riso (nelle zone povere e più aride dell’Africa prevale il miglio) e fatelo bollire in abbondante acqua non salata (minuti di cottura a vostro piacimento) nella giornata successiva effettuate tre o quattro pasti (colazione, pranzo, cena ed una merenda facoltativa) alimentandovi solo con il riso da voi cotto, distribuendolo coscienziosamente fra i vari pasti. se il cibo dovesse sembrarvi intollerabile potrete aggiungervi un po’ di sale (sapendo che nei villaggi tale ingrediente non c’è poiché costoso) ed in due dei pasti accompagnarlo con una cipolla bollita, ma non potrete condirlo non assumete alcun altro alimento per l’intera giornata bevete solo acqua naturale a temperatura ambiente (non conservata in frigorifero) Esercitazione 1. Sotto forma di relazione narra tutte le operazioni pratiche che hanno caratterizzato la tua esperienza 2. Sotto forma di relazione rispondi ai quesiti che seguono: descrivi minuziosamente il sapore e la consistenza del riso descrivi compiutamente le sensazioni che precedono e seguono il pasto se hai gli strumenti calcola di quante calorie sono composti i tuoi pasti medi di una giornata e quante ne genera mezzo chilo di riso indica come ti senti fisicamente in diverse parti della giornata e giudica il tuo rendimento fisico (potrebbe essere inaspettatamente superiore a quello solito) descrivi tutte le sensazioni provate nel corso della giornata che abbiano a che fare con la simulazione dai conto di eventuali discussioni fatte in famiglia sull’argomento prova ad immaginare gli obiettivi che si potrebbe essere posto l’insegnante nel proporre questa attività ed indica se ti sembrano stati raggiunti 43 Arroganza, prepotenza, intimidazione, emarginazione: un gioco per discuterne Obiettivi: 1. analizzare un testo dal punto di vista del contenuto 2. riflettere collettivamente su un fenomeno 3. scrivere un testo espositivo ed argomentativo dal contenuto ampio e coerente Obiettivi cooperativi 1. confrontare opinioni costruendo sintesi comuni 2. prendere decisioni condivise senza votazioni né colpi di maggioranza Gruppo A 1. 2. 3. 4. Gruppo B Gruppo C Gruppo D Gruppo E Gruppo F Fase preliminare 1. lettura da parte dell’insegnante del brano “Il prepotente” di Ian McEwan 2. Mediante la tecnica del round robin rispondere a questi quattro quesiti (ogni componenti del gruppo prende un foglio e scrive uno dei quesiti, al via dell’insegnante risponde, poi piega il foglio in modo che si veda la domanda ma non la risposta e lo fa ruotare verso destra. Così fino al termine delle quattro rotazioni) a. Descrizione delle caratteristiche di Peter b. Descrizione delle caratteristiche di Barry c. Indicazione dell’elemento concreto e di riflessioneche ribalta le sorti del racconto e sua descrizione d. Riflessioni sul racconto e sul tema dell’arroganza e della prepotenza in questo contesto 3. lettura dei fogli e sintesi scritta da parte di ogni gruppo delle risposte condivise (da consegnare all’insegnante) Contesto Siete un gruppo di animatori dell’Estate Ragazzi, organizzata dall’associazione “Ragazzacci” per ragazzi di scuola media. Nel vostro gruppo di venti ragazzi con cui fate attività da 15 giorni, uno è stato preso di mira e subisce scherzi continui da parte dei quattro ragazzi più svegli e scalmanati. Gli altri non partecipano, ma ridono moltissimo e lo prendono un po’ i giro quando lo vedono con gli occhi lucidi. Notate che il ragazzino si sta isolando e nessuno parla con lui nel corso delle giornate. Inoltre una ragazzina piuttosto grassottella, un po’imbranata, non essendo dotata per nessuno sport ed alcuna attività motoria perde ogni competizione e nessuno la vuole più in squadra. Ovviamente ci rimane male e si rifiuta di giocare con gli altri. Non ultimo vi siate appena accorti che i quattro bulli del gruppo hanno organizzato il rachet della merenda e, minacciando a turno gli altri, si fanno consegnare il loro cibo e mangiano razione doppia. Fase esecutiva 1. Predisponete una riunione di staff per elaborare quali strategie utilizzerete nei prossimi giorni di animazione con i ragazzi, cercando di sviscerare i pro e i contro di qualsiasi intervento (gioco di ruolo) 44 2. Prendete una decisione condivisa su ciascuno dei tre casi, senza votare 3. Dovete elaborare un testo scritto che dia conto della discussione, dei problemi emersi nel cercare delle soluzioni e delle decisioni prese (una copia per ogni studente) 4. Dovete esporre alla classe le vostre modalità di intervento in un discorso sintetico, ma dia conto delle difficoltà (predisporre una scaletta per un intervento orale) 5. Dovete essere in grado di rispondere alle domande ed alle critiche dei vostri compagni Ruoli a. Coordinatore della riunione (assegna la parola, cura che tutti intervengano e che ciascuno parla pressappoco lo stesso tempo e numero di volte degli altri) b. Coordinatore del tempo e del metodo di lavoro (fa in modo che si rispetti il tempo complessivo e che il gruppo discuta il modo più efficace per svolgere il lavoro richiesto c. Responsabile del materiale da consegnare (cura la grafica ed il rispetto dei tempi di consegna) d. Responsabile della relazione orale (predispone la scaletta ed espone l’argomento) Tempi Attività Spiegazione del moduo da parte dell’insegnante Lettura da parte dell’insegnante del brano “il Prepotente” Round robin Sintesi Gioco di ruolo Testo scritto Esposizioni orali dei gruppi Testo argomentativi di verifica Totale Tempo 15’ 25’ 30’ 20’ 50’ 30’ 50’ 150’ circa 8 h Valutazione del lavoro di gruppo Saranno valutati i seguenti materiali: Sintesi scritta della fase preliminare p. 3 Documento sulle strategie di intervento dello staff p. 3 Intervento orale di esposizione delle strategie p. 3 Risposte ai quesiti della classe p. 1 La valutazione terrà conto del contenuto, della coerenza logica delle proposte, delle modalità espositive. Prova di verifica individuale A ciascuno studente verrà chiesto di svolgere il seguente testo espositivo ed argomentativi con una fase adeguata di progettazione “I fenomeni di intolleranza, prepotenza, prevaricazione sembrano in aumento e sembrano colpire una fascia sempre più ampia di giovani. Tenendo conto delle riflessioni fatte, come giudichi il problema e come credi dovrebbe essere affrontato, dai giovani stessi nei gruppi di amici, a scuola, durante l’attività sportiva e dagli adulti che più sono vicini ai problemi dei ragazzi? Credi sia opportuno fare qualcosa, essere semplici spettatori o addirittura subire o far subire ad altri atti violenti o intimidatori? ” Valutazione della prova individuale Ortografia, morfologia e sintassi Progettazione, adesione al genere, linguaggio Contenuto p. 4 p. 2 p. 4 Adesione alla traccia % 45 Di cosa e di chi stiamo parlando? Leggi con attenzione, cercando di rispondere alle seguenti domande: 1. di che cosa si parla? 2. di chi si parla? 3. dov’è ambientata la narrazione? 4. a quale periodo storico si riferisce (cerca di indicare una data)? 5. chi potrebbe aver scritto questo testo? Riscrivi il testo con tuoi commenti e cercando di esplicitare meglio per chi legge la situazione ed il contesto, senza cambiare i dati. “ Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura. Non amano l’acqua, molti di loro puzzano anche perché tengono lo stesso vestito per molte settimane. Si costruiscono baracche di legno e alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri. Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci. Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti. Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l’elemosina ma sovente davanti alle chiese donne vestite di scuro o uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi o petulanti. Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti fra di loro. Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti. Le nostre donne li evitano non solo perché poco attraenti e selvatici ma perché si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro. I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare fra coloro che entrano nel nostro Paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali”. GLI ITALIANI VISTI DA UN ISPETTORE AMERICANO (1912) 46 Da una relazione dell’Ispettorato per l’immigrazione del Congresso americano (ottobre 1912): “ Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura. Non amano l’acqua, molti di loro puzzano anche perché tengono lo stesso vestito per molte settimane. Si costruiscono baracche di legno e alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri. Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci. Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti. Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l’elemosina ma sovente davanti alle chiese donne vestite di scuro o uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi o petulanti. Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti fra di loro. Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti. Le nostre donne li evitano non solo perché poco attraenti e selvatici ma perché si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro. I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare fra coloro che entrano nel nostro Paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali”. La relazione prosegue così: “Propongo che si privilegino i veneti e i lombardi, tardi di comprendonio e ignoranti ma disposti più di altri a lavorare. Si adattano ad abitazioni che gli americani rifiutano pur che le famiglie rimangano unite e non contestano il salario.Gli altri, quelli ai quali è riferita gran parte di questa prima relazione, provengo dal sud dell’Italia. Vi invito a controllare i documenti di provenienza e a rimpatriare i più. La nostra sicurezza deve essere la prima preoccupazione”. Fonte: On the Road Rileggi ora il testo completo e rispondi agli stessi quesiti 1. di che cosa si parla? 2. di chi si parla? 3. dov’è ambientata la narrazione? 4. a quale periodo storico si riferisce (cerca di indicare una data)? 5. chi potrebbe aver scritto questo testo? Sulla base delle considerazioni scritte nel questionario del testo precedente e della fonte ora esplicitata spiega le ragioni dello scarto fra la tua risposta precedente e quella attuale scrivendo un nuovo testo Cap. 3 47 Il testo poetico, la sua costruzione e le sue emozioni Il testo poetico: prima di iniziare Fasi di lavoro Ogni studente del gruppo scelga l’abbinamento con una delle seguenti lettere A,B,C,D. In 30’ ogni studente deve completare la parte di foglio che lo riguarda in base all’abbinamento con la lettera e nei successivi 10’ spiegare ai compagni le sue scoperte. Dopo aver socializzato i risultati ogni componente farà una verifica a casa della correttezza di quanto ipotizzato. Il gruppo a scuola correggerà eventuali errori nel tempo di 15’ Ogni componente del gruppo compilerà il foglio di verifica individuale Obiettivi di base 1. saper distinguere le parole in base all’accento in tronche, piane, sdruccuiole e bisdrucciole 2. saper dividere le parole in sillabe 3. saper riconoscere le parole in rima 4. saper distinguere la struttura ipotattica o paratattica di un periodo 5. saper riconoscere le ellissi in un testo 6. saper individuare la differenza fra significante e significato in un termine 7. saper identificare in un testo poetico le parole non utilizzate con un significato uguale a quello di base 8. saper distinguere il linguaggio di prosa da quello poetico Studente A Identifica come devono essere classificati i seguenti vocaboli in relazione all’accento Tronche Piane Sdrucciole bisdrucciole Andiamocene, ancorati, caffè, mutilato, pulviscolo, ambasciatore, anziché, accorgersene Per ciascuna delle categorie di parole dai una definizione ed inventa tu un esempio: Tronche ……………………………………………………………………………… ………………………………………… Es. ………………………………. Piane …………………………………………………………………………………. ………………………………………….. Es. ……………………………….. Sdrucciole …………………………………………………………………………….. ………………………………………. Es. ……………………………….. Bisdrucciole …………………………………………………………………………... ……………………………………...Es. ……………………………….. Riconosci nei brevi versi poetici seguenti se vi è ellissi del verbo del soggetto o dell’oggetto …zeppo il granaio; il vin canta nei tini … (Pascoli) Si tratta di un ellisse del ……………………………….. 48 Tre casettine/ dai tetti aguzzi/ un verde praticello/ un esiguo ruscello/ Rio Bo/ un vigile cipresso (Palazzeschi) Si tratta di un ellisse del ……………………………….. Studente B Identifica come devono essere divisi in sillabe i seguenti vocaboli separando ogni sillaba con una barra Fratellanza ………………………………………. Mostruosità ………………………………………. Astenersi ………………………………………. Obesità ………………………………………. Cantine ………………………………………. Albeggiare ………………………………………. Acquisto ………………………………………. Ambivalente ………………………………………. Elenca le regole che è necessario conoscere per poter dividere in sillabe correttamente e per ognuna fai un esempio ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… Dai conto della differenza fra significante e significato nei seguenti vocaboli Cantilena Significante …………………………………………………………… Significato …………………………………………………………… Straniero Significante …………………………………………………………… Significato …………………………………………………………… Emblema Significante …………………………………………………………… Significato …………………………………………………………… Ti sembra che in poesia i vocaboli siano sostituibili con dei sinonimi? Perché? (la risposta ha a che far con i concetti di significante e significato? ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… Studente C Cerca fra i seguenti vocaboli quelli che pensi possano rimare e ponili in coppia sulla stessa riga della tabella Vigile, pugile, invisibile, utensile, bile, piede, accade, accede, risiede, sardina, illumina, carina, consuma, chiama, chioma, schiuma, Inserisci i due termini che rimano nelle due colonne sulla stessa riga 49 Cerca una definizione di rima che dia conto delle scelte che hai fatto nel collocare i termini ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… Nel seguente testo cerca di cogliere tutti i vocaboli che sono stati utilizzati con un significato differente da quello di base, scrivili in ordine nello spazio sottostante evidenziando il loro significato in questo contesto E come potevamo noi cantare/ con il piede straniero sopra il cuore/… Alle fronde dei salici, per voto,/ anche le nostre cetre erano appese/oscillavano lievi al triste vento. (Quasimodo) Es. La cetra è il simbolo della poesia classica Cantare……………………………………………………………………………….. Piede straniero.……………………………………………………………………….. Cuore…………………………………………………………………………………. Per voto……………………………………………………………………………… Triste vento…………………………………………………………………………… Studente D Scrivi accanto a ciascuno dei brevi testi proposti se la sua struttura è paratattica o ipotattica e spiega perché E nella notte nera come il nulla/ a un tratto, col fragor d’arduo dirupo/che frana, il tuono rimbombò di schianto:/ rimbombò, rimbalzò, rotolò cupo,/ e tacque poi rimaneggiò rinfranto/ e poi svanì. Soave allora un canto/ s’udì di una madre, e il moto di una culla. (Pascoli) Struttura ………………………….. Perché? ………………………………………………… ………………………………………………….…………………………………………….. … e andando nel sole che abbaglia/ sentire con triste meraviglia/ com’è tutta la vita e il suo travaglio/ in questo seguitare una muraglia/ che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia. (Montale) Struttura ………………………….. Perché? ………………………………………………… ………………………………………………….…………………………………………….. Dai una definizione di ipotassi ………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………… e di paratassi ………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………… Scrivi accanto a ciascuno dei brevi testi se si tratta di testi poetici o in prosa e spiega da che cosa lo capisci La donzelletta vien dalla campagna/ in sul calar del sole/ col suo fascio dell’erba; e reca in mano un mazzolin di rose e viole, onde, siccome suole,/ ornare ella s’appresta / dimani, al dì di festa, il petto e il crine. ……………………………………………. Dai campi avanza una ragazzina ,/ sul fare del tramonto,/ con un fascio d’erba e un mazzo di rose e viole/ con cui, com’è solita fare, il giorno dopo,/ che sarà di festa,/ si adornerà i il petto ed i capelli. ……………………………………………. Sera, forse mi sei così cara/ poiché rappresenti la fine della vita/ Sia d’estate quando sei accompagnata/ dalle nubi estive e dai venticelli sereni,/ sia d’inverno quando porti notti 50 lunghe e tempestose/ mi giungi sempre gradita ed invocata/ e rassereni le parti più nascoste del mio animo. ……………………………………………. Forse perché della fatal quiete/ tu sei imago, a me si cara vieni/ o sera! E quando ti corteggian liete/ le nubi estive e i zeffiri sereni,/ e quando dal nevoso aere inquiete/tenebre e lunghe all’universo meni, sempre scendi invocata , e le secrete/ vie del mio cor soavemente tieni. ……………………………………………. Limerik, haiku, lipogrammi, tautogrammi, parodie 51 Obiettivi: 1. Saper riconoscere la struttura di un componimento poetico, famigliarizzando con la metrica 2. Saper comporre un testo intrecciando il piano del significante a quello del significato Limerick www.bibliolab.it/LIMERICK/limerick.html Consegna: Dopo aver appreso com’è costruito un limerick componi tu due limerick uno dedicato ad un insegnante a tua scelta ed uno dedicato ad un compagno di classe Haiku Haiku wikipedia www.scriveregiocando.it/haiku.html Consegna: Dopo aver appreso com’è costruito un haiku componi tu due haiku uno dedicato all’ambiente cittadino e uno dedicato ad un ambiente naturale Lipogramma Lipogramma wikipedia http://www.repubblica.it/2003/g/rubriche/lessicoenuvole/12-feb/12-feb.html http://fc.retecivica.mi.it/rcmweb/sestaora/lipo/spiegazioni.htm Consegna: lavoro a coppie Scegliete un ambiente in cui collocare una storia (es. bosco, bar, chiesa) ed un personaggio (es. gigante, mago, scolaro, monello). Concordate una vocale da eliminare a scelta fra a o e i Ognuno inventa un racconto di almeno quindici righe. Successivamente si leggono i racconti e si integrano se possibile o se ne amplia insieme uno a scelta della coppia. Tautogrammi Tautogrammi wikipedia www.amicigg.it/tautogrammi/tautogrammi.php Tautogramma in m Mi manca molto mia moglie. Mi manca molto mia moglie. Matrimonio meraviglioso: Marito modello, monogamia, mangiate memorabili, maggiordomi, moda, Maldive, montagna... Mai mugugni, mai manfrine ma maliziosi momenti massaggiando maiuscole mammelle... menàge melodioso, marciava magnificamente. Ma musica mutò man mano. Maturati molti mesi, malauguratamente , mi mollò, ma modestamente mostrai minimo malore. Manifestavo menefreghismo, minor moderazione, meno malanni. Mistificavo morette mozzafiato, mentre mascheravo magrezza mimando misteriose malattie motorie. Maria mi minacciò maligna: “Mascalzone , mantienimi mensilmente!!” “Meretrice... Mai, meglio monaco!!” mormorai masticando male... Minimizzai, millantando mansioni manageriali, mitizzando magiche manovre monetarie... ma mentivo... manco mia madre mi misericordiava. Mediarono magistrati, massoni, marescialli magnanimi... ma mi mancavano milioni, miliardi, mezzo mutuo!! Messi ministeriali mi monitoravano... moltiplicavo morosità, multe mostruose, missive minatorie, messaggi mafiosi. 52 Mercenari malavitosi mi mazzolarono marchiandomi. Menato, malridotto, mendicavo mimetizzato, mercanteggiando merdosi menù Mcdonald’s. Macroscopiche magagne mi massacravano moralmente, mi martirizzavano mille masturbazioni mentali. Malgrado mie manchevolezze, meritavo meno meschinità. Ma mai mollare... “Mi modificherò, mescolerò misture miracolose. Maturando metamorfosi molecolari, materializzerò mondi migliori. Magari morirò, ma meglio metterci mano!!!” Morsi morbosamente marijuana messicana. Maggiormente motivato, misi maglieria maschile marrone, maison marocchina, mezza manica, malandata ma maestosa; mi mossi meccanicamente, maneggiando minuziosamente materiali molli. Mischiai mandarino , mentuccia montenegrina , mantidi maschi mezzi morti , midollo marcio, morfina mai manipolata ,magnesio , malva medicinale, mosto macinato , melo macerato ma malato… Miscela micidiale, malefica... mangiai, metabolizzai... mentre massicci muscoli mascellari mietevano martellate, minuscole membra mummificavano; macabri miraggi mi mortificavano...metteva male. Manco mezzo minuto... malinconicamente... morivo marmorizzato. Consegna: lavoro a coppie Scegliete una lettera con cui costruire il tautogramma. Ideate un argomento su cui comporre il testo e cominciate a scrive un testo il più lungo possibile seguendo le regole del tautogramma. Parodia Parodia wikipedia Fiesta di J. Prevert E i bicchieri eran vuoti e la bottiglia infranta E il letto spalancato e l'uscio era sprangato E tutte le stelle di vetro della felicità e della bellezza lucevano nella polvere della stanza mal spazzata Ed ero ubriaco morto ed ero fuoco di gioia ed eri ebbra vivente nuda tra le mie braccia Festino (a Palazzo Grazioli) - di Anna Bottini E i blister di viagra eran vuoti e la dentiera in pezzi E il premier appagato e la escort sfiancata e tutte le squillo là dietro biliose per la mancata gioia rosicavano nella polvere dell’anticamera del maiale E manco il suino se n’era accorto Che maledetta troia la baldracca avesse una videocamera tra le braccia Consegna: lavoro a coppie Scegliete una poesia fra quelle dell’antologia e provate a realizzare la parodia prendendo spunto da quella delle righe precedenti Se di Rudyard Kipling 53 Se riesci a non perdere la testa, quando tutti intorno La perdono, e se la prendono con te; Se riesci a non dubitare di te stesso, quando tutti ne dubitano, Ma anche a cogliere in modo costruttivo i loro dubbi; Se sai attendere, e non ti stanchi di attendere; Se sai non ricambiare menzogna con menzogna, Odio con odio, e tuttavia riesci a non sembrare troppo buono, E a evitare di far discorsi troppo saggi; Se sai sognare - ma dai sogni sai non farti dominare; Se sai pensare - ma dei pensieri sa non farne il fine; Se sai trattare nello stesso modo due impostori - Trionfo e Disastro - quando ti capitano innanzi; Se sai resistere a udire la verità che hai detto Dai farabutti travisata per ingannar gli sciocchi; Se sai piegarti a ricostruire, con gli utensili ormai tutti consumati, Le cose a cui hai dato la vita, ormai infrante; Se di tutto ciò che hai vinto sai fare un solo mucchio E te lo giochi, all'azzardo, un'altra volta, E se perdi, sai ricominciare Senza dire una parola di sconfitta; Se sai forzare cuore, nervi e tendini Dritti allo scopo, ben oltre la stanchezza, A tener duro, quando in te nient'altro Esiste, tranne il comando della Volontà; Se sai parlare alle folle senza sentirti re, O intrattenere i re parlando francamente, Se né amici né nemici riescono a ferirti, Pur tutti contando per te, ma troppo mai nessuno; Se riesci ad occupare il tempo inesorabile Dando valore a ogni istante della vita, Il mondo è tuo, con tutto ciò che ha dentro, E, ancor di più, ragazzo mio, sei Uomo! Consegna • Progetta un testo in prosa di massimo dieci righe e poi trascrivilo che equivalga (voglia dire le stesse cose) a quello poetico • Dopo la lettura del testo inventa tu un testo analogo nella struttura che abbia come titolo un vocabolo solo a scelta fra “forse, ma, però, perché, vorrei, potrei, dovrei, anche se, malgrado, che fatica, dimmi La poesia ideata da noi 54 Possiamo approcciare la poesia girovagando fra vari siti internet, da cui trarre varie idee. Vediamone alcuni: www.giramondo.com/fia/danae/ho_arch.htm (il sito dedicato alla poesia è articolato in sezioni: autori, riviste, concorsi, libreria) www.clubpoeti.it (dedicato alla poesia contemporanea contiene migliaia di poesie e autori www.italian-poetry.org/index.htm (dedicato ai poeti italiani contemporanei) www.geocities.com/Athens/Olympus/5659/Homepage.htm (ritrovo per appassionati di poesia che vogliono leggersi e confrontarsi) www.poetidellaluce.net (dedicato ai giovani che scrivono poesie http://victorian.fortunecity.com/cloisters/488/Poeti/homepage.htm (antologia di poeti italiani e stranieri) www.club.it/antologia (antologia di poesia italiana con poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti) Giocare poetando (dal testo “Leggendo e scrivendo” di R. Alfieri e V. Campo della casa editrice Zanichelli) IL TESTO POETICO: le figure retoriche 55 Gruppi I gruppi base sono costituiti da minimo tre persone o da quattro in caso di resti. Ogni componente del gruppo sceglie una tematica su cui lavorare e partecipa al gruppo esperti su quell’argomento. Anche i gruppi esperti saranno formati da un minimo di tre componenti ad un massimo di quattro. Gruppo A Gruppo B Gruppo C Gruppo D Gruppo E Gruppo F Gruppo G Gruppo H 1. 2. 3. 4. Obiettivi cooperativi del modulo: 1. spostarsi velocemente nel formare i gruppi ed in silenzio 2. parlare a basso volume 3. mantenere una postura corretta e motivante per i compagni di gruppo 4. Chiedere aiuto per ciò che non si è compreso 5. Essere disponibili ad aiutare gli altri 6. Mantenere viva l’attenzione agli obiettivi cooperativi Obiettivi generali 1. Comprendere e saper esporre al gruppo le principali caratteristiche delle figure retoriche da analizzare 2. Saper distinguere fra loro le figure retoriche 3. Saperle individuare in un testo Materiali Tutti gli allievi hanno a disposizione il loro libro di testo da pag. 44 a 50 e le pagine da 28 a 34 del volume di Barberi Squarotti (Atlas) Oggetto di studio e ripartizione All’interno di ogni gruppo base ciascuno studente, in base al suo numero (1, 2 o 3) dovrà prendersi carico di uno dei tre argomenti di cui al titolo delle tre colonne della tabella sottostante ed analizzare tutte le figure retoriche indicate nelle righe della colonna prescelta n. 1 Figure fonetiche Allitterazione Assonanza Consonanza Onomatopea Paronomasia n. 2 Figure dell’ordine Anafora Antitesi Chiasmo Enumerazione Climax Anastrofe e iperbato n. 3 Figure del significato Similitudine Metafora Analogia Metonimia Sineddoche Ossimoro Sinestesia Iperbole Litote 56 Fasi e tempi Fasi Breve spiegazione del lavoro da parte dell’insegnante Lettura analitica del presente foglio di istruzioni da parte del gruppo Studio casalingo individuale della propria parte (scelta per il gruppo esperti) Lavoro di analisi nel gruppo esperti Studio casalingo individuale dell’argomento degli altri gruppi esperti per predisporre quesiti su ciò che non si è compreso bene Lavoro di sintesi nel gruppo base relazionando gli argomenti del gruppo esperti Verifica individuale comprensiva anche dell’U.D. precedente Tempi 15’ 10’ q.b. 2h q.b. 2h 2h L’intero modulo non deve superare il tempo di 7 ore da 50’ a scuola (compresa la verifica) ed implicare un lavoro casalingo equilibrato fra gli studenti del gruppo Istruzioni per l’esecuzione del lavoro Nessun materiale deve essere consegnato all’insegnante Ogni studente dovrà tornare dal gruppo esperti con il proprio materiale elaborato (appunti sul quaderno, libro scritto, fotocopie sottolineate ed integrate) Gli studenti privi di materiale potranno essere valutati dall’insegnante dopo il controllo con il voto minimo. Al termine del tempo ogni partecipante ad un gruppo esperti dovrà aver spiegato ai propri compagni le figure studiate in modo che divengano comprensibili a tutti. Verifica La verifica di questa unità e di quella precedente avverrà in forma scritta ed individuale. Il compito consisterà in una prova pratica in cui tramite esercizi lo studente dovrà dare prova di aver compreso gli argomenti studiati in gruppo. 57 A passeggio fra alcune delle liriche più note dell’’800 e ‘900 Obiettivi 1. Saper analizzare un testo poetico secondo i vari livelli studiati con l’ausilio di più testi esplicativi 2. Saper spiegare in modo accattivante ai compagni una lirica 3. Saper prendere appunti, fare domande su ciò che non si è compreso, organizzare il materiale per la comprensione dei testi poetici 4. Saper analizzare individualmente un testo senza l’ausilio di altri strumenti Testi da preparare a coppie Foscolo “Alla sera” Leopardi “Il sabato del villaggio” Carducci “San Martino” Pascoli “X agosto” D’Annunzio “La pioggia nel pineto” Palazzeschi “Lasciatemi divertire” Gozzano “Le cose che fanno la domenica” Ungaretti “San Martino del Carso” Montale “Meriggiare pallido e assorto” Saba “Goal” Quasimodo “Uomo del mio tempo” P. Levi “Se questo è un uomo” Modalità di lavoro Gli studenti della classe vengono divisi a coppie e viene loro attribuito una delle liriche del paragrafo precedente. A ciascuna coppia viene offerto del materiale che consenta di approfondire l’analisi del testo e viene richiesto di studiare la poesia secondo vari livelli: metrico ritmico retorico stilistico tematico in relazione al periodo storico, alla corrente letteraria del suo autore e alle altre opere. Ciascuna coppia dovrà preparare la spiegazione orale alla classe del testo che affronterà. Potrà distribuire materiale fotocopiato, preparare schemi alla lavagna, presentare il testo in modo multimediale. Valutazione L’esposizione ed i materiali saranno valutati al termine dell’esposizione con un voto di coppia. Nel corso delle giornate di esposizione saranno effettuate interrogazioni individuali sulle poesie presentate nelle lezioni precedenti, per valutare sia la bontà della spiegazione precedente, sia lo studio individuale dei testi. Al termine del lavoro sarà svolto un compito scritto di verifica sugli autori presentati.. 58 Io e gli altri: alla ricerca della felicità Sintesi Il lavoro sul testo poetico è volto al confronto di molteplici liriche a cura degli studenti della classe con un’analisi prevalentemente dal punto di vista tematico, ma anche dal punto di vista sintattico e metrico. E’ finalizzato all’identificazione di un certo numero di testi da presentare in uno spettacolo pomeridiano aperto ai genitori durante il quale fare con loro un bilancio dei due anni scolastici trascorsi. Analisi dell’argomento “Io e gli altri: alla ricerca della felicità”. Sono ammissibili tutti i testi che riguardano l’analisi di sé, della propria vita e della propria condizione esistenziale (genere – uomo, donna - malattia, omosessualità, solitudine), dei rapporti con gli altri (amore, contrasto), della ricerca di un mondo migliore (condanna di ciò che ci allontana dalla felicità – guerra, discriminazione, emarginazione) Percorso operativo • Scelta di ciascuno studente fra molti testi conosciuti o letti (a ciascun verrà consegnato un volume di un testo scolastico sul linguaggio poetico) di una lirica che risulti per lui significativa rispetto a questo argomento • Analisi secondo lo schema allegato della lirica scelta e preparazione di un testo volto a spiegare il rapporto con il tema. Si immagina che il contenuto venga presentato da un amico seduto ad un tavolo che presenta il testo che verrà successivamente letto (ogni studente prepara un lavoro redatto al computer con il testo scelto e la sua analisi secondo le procedure indicate) • Analisi a gruppi del lavoro individuale al fine di migliorarne la qualità con il contributo di tutti (valutazione individuale e media di gruppo). Ogni testo viene redatto in due copie: una da consegnare all’insegnante, una da appendere in classe • Vision gallery. I lavori ed i testi su cui gli studenti hanno lavorato vengono appesi in aula e costituiscono la galleria in cui tutti gli studenti girano in senso orario e tramite appunti valutano i testi da scegliere da inserire nello spettacolo. • Scelte le liriche, gli autori della scelta di quella poesia impareranno a memoria il testo che verrà però letto e sceglieranno un compagno che desideri esporre la presentazione durante lo spettacolo • Tutti gli studenti verranno coinvolti nello spettacolo sia come attori sia come tecnici Contesto Lo spettacolo avrà inizio con una fila di sedie girate al contrario su cui saranno seduti altrettanti attori che simuleranno azioni quotidiane svolgibili da seduti e che illuminati da un faro si volteranno e pronunceranno una frase da “Quelli che” di J. Prevert che richiami la vita quotidiana mentre mimano la loro azione. Al termine verrà espresso il concetto che a tutti costoro è rivolto lo spettacolo. La fila di sedie verrà rimossa ed in scena resteranno: Un tavolo su cui sono appoggiati due bicchieri ed una caraffa di vino. Accostate vi sono due sedie. Su una delle due è in scena un attore che presenta l’amico che verrà a leggere il suo testo dal punto di vista della lirica che leggerà, l’altra verrà occupata da chi reciterà il testo prescelto. 59 In difesa della poesia …due minuti prima dell’estinzione, due minuti dopo l’ultima poesia letta… Il testo poetico innanzitutto è. Tu puoi scomporlo, romperlo, sezionarlo, passarlo al setaccio, scandirne il ritmo, isolarne i temi, indagare sull’autore, ma lui è lì, ti guarda dalla pagina su cui è scritto e continua a sfuggirti. Non cercare di imbrigliarlo, di imprigionarlo, di misurarlo, di sezionarlo, non farai che romperne la magia, che deformarlo, che renderlo sterile e muto. Non emettere sentenze definitive di assoluzione o di condanna per una poesia, non sei accanto a lei per giudicarla. Non sbarazzartene troppo presto, leggila con calma, rileggila, leggila ancora, lasciando scorrere la parole sulle labbra, libera i tuoi pensieri, dimenticati la scuola, dimenticati i banchi, la tua sedia, dimenticati di me e dei miei voti, dell’antologia e delle regole che vi sono scritte. Non leggere mai una poesia con i piedi in un paio di scarpe strette, non la paragonare alle parole crociate, non la gettare perché non si capisce. Una poesia si può portare al parco, ma non è un cane, al mercato ed accorgersi che grida fra le bancarelle, all’ospedale per sentirsi subito un po’ meglio, in riva al mare per commentarla con la voce della risacca. Il testo poetico è molto ambiguo, come ogni amico, si presenta con tanti volti, con mille sfaccettature, e ad ogni giorno che passa ti sembra di capirlo un po’ meglio. Sebbene sia immobile sulla carta, cambia nel tempo, si ricrea ogni giorno in base agli occhi di chi la legge. E che tormento la scuola! Potrà servirci solo a farci odiare la poesia? E se invece sapesse regalarci qualche occasione di lettura, qualche opportunità di riconoscimento di caratteri studiati che compariranno nei testi poetici della nostra vita? In quei pochi o tanti che accompagneranno in musica o sulla carta stampata le nostre ore d’amore, di solitudine, di felicità, di lotta … E allora facciamo lo sforzo insieme di comprendere le regole che caratterizzano la poesia, ossia di quelle regole che le sono proprie e vanno al di là di quelle della generica comunicazione. Cerchiamo di entrare in consonanza con il poeta e di cogliere i meccanismi che ha utilizzato per comunicarci le sue emozioni Andiamo alla ricerca della scoperta dei piani che caratterizzano il linguaggio letterario: cerchiamo di cogliere come il piano denotativo del linguaggio ordinario quotidiano, composto di una parte espressiva e di una parte contenutistica, divenga, come per magia, soltanto espressione nei testi poetici, generando uno scarto con la lingua parlata, che gli attribuisce dei sovrasignificati sul piano connotativo. Impariamo alcune regole per poterci abbandonare ad ascoltare il suono dei testi, la voce di chi li legge (livello soprasegmentale), per provare emozioni senza dover “scavare”, come quando si ascolta una lingua straniera che si conosce e non si pensa più alle regole grammaticali, mentre si ascolta qualcuno parlare. La poesia è un’esperienza interiore cui bisogna accostarsi con atteggiamento aperto e disponibile alla comprensione. Quando si è entrati in sintonia con le parole dei testi poetici è difficile liberarsene. Neruda nel film “Il postino” dice: “Vedi Mario io non so dire quello che hai letto con parole diverse da quelle che ho usato… Quando la spieghi la poesia diventa banale…” Ed ora puoi rileggere questo foglio, rileggerlo ancora e poi ancora, poi dirmi che cosa ne pensi ed infine accartocciarlo, portare con te qualche idea se ti è piaciuta, soprattutto non avere l’idea di usarlo per studiare. Oppure, se preferisci, scovare una poesia, una canzone, una filastrocca, leggerla e… Alberto Elia 60 Cap. 4 Dall’informazione all’argomentazione mediante la progettazione Approccio ai film IL POSTINO (questionario sul film) 1. Elabora una brevissima recensione del film 2. Quali sono i principali temi del film: individuali e commentali 3. Individua: il rapporto di Mario con la sua isola, con il lavoro, con l’amore, con l’ideologia comunista 4. Che cosa significa “molto meglio dire male ciò di cui si è convinti, piuttosto che dire bene ciò che vogliono farci dire gli altri” 5. Scegli alcune immagini del film atte a esemplificare il rapporto fra Neruda e Mario 6. Qual è la forza interpretativa di Troisi? 7. Che cos’è la poesia dei maltrattati? Perché Neruda va a cercare i suoi elettori fra i minatori di una terra povera come la pampa cilena? 8. Commenta il dialogo: “Come sono le reti, Mario? Mi manca un aggettivo”. “Tristi” E’ stata generata una figura retorica. Quale? 9. “La poesia non è di chi la scrive, ma di chi gli serve”. Qual è il significato della frase di Mario? 10. Quali personaggi in questo film sono visti in chiave ironica? Per ciascuna spiega perché 11. Qual è il rapporto di Mario con la politica? 12. Qual è il senso della registrazione dei rumori dell’isola? Che rumore fa il cielo stellato? Questionario de “L’attimo fuggente” 1. Che cosa significano i principi “tradizione, disciplina, ordine, eccellenza” del college americano in cui è ambientato il film? 2. Qual è generalmente il rapporto tra gli allievi del college ed i loro genitori? 3. Qual è il senso del “carpe diem”? 4. Che senso ha strappare l’introduzione del testo di poesia e che cosa vuol dire il verso di W. Whitman “…che il potente spettacolo continua e tu puoi contribuire con un verso”e che “i poeti estinti erano dediti a succhiare il midollo della vita” 5. Che interesse può avere vedere le cose da angolazioni diverse? Perché quindi salire sulla cattedra? 5. Quali sono i sentimenti ed i comportamenti che genera negli studenti il prof. Keating? 6. Che cosa significa nella vita che la coperta è sempre corta e ti lascia scoperti i piedi? Chi pronuncia questa frase? Perché per lui è importante? 7. Di che tipo sono le discussioni fra il Preside ed il prof. Keating? 8. Che cosa significa che la coperta nella vita è sempre corta e ti lascia scoperti i piedi? Chi pronuncia questa fra? Perché per lui è importante? 9. Qual è il rapporto fra l’allievo che ama recitare, Neal, e suo padre? E fra lui e Keating? 10. Quanta responsabilità attribuisci a Keating per il suicidio di Neal? Perché? 61 11. Che cosa pensi dell’immagine finale del film? Cerca di analizzarla sia dal punto di vista del contenuto sia da quello artistico 12. Qual è il rapporto fra la realtà del film e la scuola che frequenti? Cerca di comparare i due ambienti al di là delle ovvie differenze. 13. Che cosa ti ha suggerito questo film? COMPAGNI DI BRANCO (ragioniamo sul film) 1. Quali motivazioni ha l’insegnante rispetto alla vita, alla sua professione, al rapporto con le persone che ama? 2. Descrivi la IVF, le persone che la compongono (anche singolarmente), le dinamiche che la caratterizzano. Quali collegamenti vedi fra il film e la realtà? 3. Che differenza c’è fra lo studente nero ed i ragazzi di borgata? Secondo te questi ultimi sono delinquenti o disperati? Perché? Riproduce una situazione reale? In che senso? 1. Qual è il rapporto fra l’insegnante e le istituzioni, la preside, la donna che ama, la società in generale 2. Che cosa rappresenta nel film l’allievo Casagrande? Descrivilo in ogni suo aspetto. Quale valutazione ne dai? 3. Che cosa ha capito l’insegnante nel periodo in cui i ragazzi hanno smesso di frequentare la scuola? Descrivi i contatti con tutti gli studenti fuori da scuola. 4. Scrivi che cosa rappresentano i seguenti personaggi: - l’amico che riparte per il sud Italia - il professore - il bidello - la Preside - il barista - il carabiniere padre di Casagrande - Angela - l’ambulante nero amico del prof. - la ragazza dell’insegnante - il lavoratore del mercato ad inizio film 5. Cerca di spiegare tutte le valutazioni della scuola che emergono dai diversi genitori raccontati o ripresi. Esprimi il punto di vista di tutti i personaggi rispetto alla scuola 6. Tu non ti arrendere, non ti confondere, apri il tuo cuore all’universo, che questo mondo sai, bisogna prenderlo, solo così sarà diverso. Dimmi che credi, in questa vita, in questo cielo come ci credo io”. Venditti Secondo te qual è il senso di questa canzone? Perché Minardi la fa ascoltare ai suoi allievi? 7. Perché cambia il rapporto fra gli allievi e l’insegnante nel tempo? In che modo? In virtù di Che cosa? 8. Secondo te che tipo di visione della scuola ha il prof. Minardi? Che esempio vuole dare? Perché ad un certo punto provoca la classe dicendo che se ne va? Che senso ha da parte della sua ragazza urlare ai ragazzi che sono “degli stronzi, vigliacchi”? 12 Che cosa hanno imparato gli allievi dall’insegnante e questo dagli allievi? 13 Pensi che il film ti abbia insegnato qualcosa? Che cosa? Ti sei identificato con qualche personaggio? 62 “Mery per sempre” Due ipotesi di lavoro Ipotesi n. 1 1. Riassumi il contenuto del film individuando tutti i punti irrinunciabili della trama 2. Identifica dieci caratteristiche dell’insegnante e spiegale 3. Elenca dieci sentimenti provati dai ragazzi e commentali 4. Qual è la ragione profonda del litigio fra l’insegnante e le guardie del carcere in più momenti del film? 5. Che cosa significa per il ragazzo pestato in carcere non voler sporgere denuncia? 6. Esplicita tutti gli episodi di violenza del film divisi per categorie 7. L’insegnante come cerca di dimostrare ai ragazzi che la mafia non è una cosa buona come loro credono? 8. L’insegnante come affronta l’omosessualità di Mery? Cosa vuole dimostrare? 9. Prova ad affrontare il tema dell’omosessualità visto da Mery 10. Parla del concetto di paura che emerge dal film 11. Che cosa rappresenta il dialogo “Alessandro” “Assente” nell’economia del film? Ipotesi n. 2 1. Scrivi almeno dieci considerazioni sull’insegnante spiegandole in modo approfondito 2. Descrivi almeno cinque personaggi in modo ampio 3. Spiega come il film affronta i seguenti argomenti con almeno 10 righe di testo ciascuno: a. Violenza b. Omosessualità c. Rapporti d’amicizia d. Mafia e. Giustizia e Stato f. scuola L’Onda Prove di riflessione 1. 2. 3. Dai un giudizio dell’insegnante da vari punti di vista: a. Personale b. Didattico c. Della vicenda narrata (cioè di come gestisce questa situazione) Fai un parallelo fra la nascita di una dittatura e la situazione proposta dal film (scegli alcun i parametri e confrontali in un testo articolato) In che cosa trovi l’onda positiva ed in che cosa aberrante? Per ogni questione dai conto di ciò che pensi e delle motivazioni 63 La dittatura: ipotesi fra storia e contemporaneità Obiettivi didattici: 1. saper formulare ipotesi 2. essere in grado di discuterle reperendo dati 3. saper interconnettere elementi e costruire un testo argomentativi Obiettivi cooperativi 1. saper confrontare opinioni rispettando il parere di tutti 2. saper costruire sintesi 3. sapersi avvalere della cooperazione per fornire prestazioni individuali Fasi di lavoro 1. dato un foglio A3 con il quesito “quali elementi consentono e/o favoriscono la nascita di una dittatura?” ciascun componente del gruppo di quattro scrive la propria risposta in un cantone. Al termine dei 15’ ogni gruppo elabora al centro la propria sintesi in altri 15’. Nei restanti 20’ la classe socializza le risposte e le discute 2. dato un foglio A3 con il quesito “quali elementi caratterizzano una dittatura?” ciascun componente del gruppo di quattro scrive la propria risposta in un cantone. Al termine dei 15’ ogni gruppo elabora al centro la propria sintesi in altri 15’. Nei restanti 20’ la classe socializza le risposte e le discute 3. dato un foglio A3 con il quesito” quali elementi sono aberranti in una dittatura? Perché? Quali eventualmente positivi? Perché? Sul foglio ciascuno studente compila una riga di una tabella così composta. Elementi positivi/motivazioni Allievo Elementi negativi/motivazioni A B C D Al termine di 15’ nei successivi 15’i fogli di ciascun gruppo vengono appesi sui muri e gli studenti girano per l’aula appuntando tutte le considerazioni che ritengono utili e che pensano di condividere. Nei restanti 20’ si procede ad una presentazione a di alcuni lavori individuali 4. A casa viene chiesto agli studenti di progettare un testo dal titolo: “Quali caratteristiche delle dittature ne fanno governi inaccettabili e che devono essere combattuti da chi li subisce? Perché nonostante siano aberranti possono affermarsi e godere di un consenso? Le democrazie posso avere elementi di il liberalità ed assomigliare talvolta a dittature? In che modo e con quali caratteristiche?” Al termine della progettazione ciascun allievo scrive il testo argomentativo Criteri di valutazione Coerenza rispetto all’enunciato ………% Progettazione ……./2 Ortografia ……/1 Morfologia sintassi e lessico ………./1 Contenuto ………./6 Totale …………../10 Voto = totale x …..% 64 Totalitarismi e dittature Argomenti trattati Fascismo, Nazismo, Stalinismo, Teocrazia Consegna Compilare in modo dettagliato la tabella sottostante, socializzando e rendendo chiare le informazioni contenute al fine di rendere ogni componente del gruppo in grado di svolgere una verifica individuale sulle caratteristiche dei totalitarismi. Parametri Fascismo Luogo Periodo storico internazionale) (anni e situazione Situazione politica, economica e sociale di partenza (inizio regime) Obiettivi principali del regime (conseguiti o non realizzati) Modalità di affermazione del regime Elementi che caratterizzano come moderno quel totalitarismo Realizzazioni ed elementi fondanti che il gruppo considera positivi Potrebbero non esistere, ma occorre spiegare perché (motivazioni) Realizzazioni ed elementi fondanti che il gruppo considera negativi (motivazioni) Nazismo Stalinismo Teocrazia islamica p.0.5 per risposta esatta p.1.5 per risposta esatta p. 3 per risposta completa p. 3.5 per risposta completa p. 3.5 per risposta completa p. 3.5 per risposta completa p. 3 per risposta coerente p. 3 per risposta coerente Quali sono le caratteristiche comuni alle varie dittature (minimo 5 tratti comuni)? ………………………………………………………………………………………………………… …………………………………… servono molte righe p. 14 Totale punteggio ………../100 Voto di gruppo ………………/10 Obiettivi didattici Saper individuare le principali informazioni di un testo Saper tabulare le informazioni dividendole in categorie, individuando similitudini e differenze Saper comparare le informazioni e collocarle correttamente nel contesto storico Saper elaborare una valutazione dei regimi secondo diversi parametri 65 Abilità sociali da esercitare con maggiore attenzione Chiedere aiuto quando non si è compreso Saper spiegare agli altri con diverse modalità espositive quanto si intende dire per consentire a tutti di comprendere Indicare le procedure che consentono di svolgere meglio il compito Alternarsi nel portare indicazioni sul lavoro individuale svolto (il gruppo deve scegliere la modalità che ritiene più adatta per realizzare l’obiettivo) Modalità di svolgimento Gruppi composti di massimo 4 elementi con interdipendenza di materiali Materiali consegnati: pagg. 47 – 82 P. Castagnetti “Il presente come storia” Clio (suddivisi in quattro parti) Lavoro in gruppi sia di base che esperti. Ogni gruppo di base deve consegnare al termine del lavoro una tabella contenente i dati richiesti e possederne tante copie quanti i componenti. Ogni gruppo esperti legge i testi di uno dei quattro argomenti a livello individuale e sceglie le informazioni da collocare in tabella Tempi di esecuzione 30 minuti di presentazione del lavoro da parte dell’insegnante e di riunione del gruppo di base per individuare le modalità di lavoro e gli esperti (ogni gruppo designa un esperto per ciascuno dei regimi totalitari) 20 minuti per riunire i gruppi esperti che decidono le modalità di lavoro e di selezione delle informazioni Tempo necessario per la lettura, la sottolineatura e la selezione dei materiali, svolta a livello individuale a casa 10 minuti in una giornata successiva per verificare che tutti abbiano svolto il compito a casa o per informare gli assenti 50 minuti per la socializzazione delle informazioni nel gruppo esperti e consentire ad ognuno di scrivere e capire 100 minuti perché gli esperti possano socializzare le proprie informazioni al gruppo base, perché siano chiariti i dubbi di tutti e il gruppo compili la tabella finale Revisione finale individuale casalinga Consegna in una giornata successiva con eventuale tempo supplementare per una revisione collettiva Correzione e valutazione degli elaborati da parte dell’insegnante con commento collettivo Studio individuale casalingo del materiale elaborato Verifica individuale (tempo 50’) Verifica e valutazione In itinere sarà valutato il comportamento degli allievi in base alle abilità sociali richieste Alla consegna del lavoro saranno valutati collettivamente gli allievi in base alla tabella compilata Al termine sarà somministrata una verifica individuale 66 Tre minuti e mezzo per una sintesi Come collaborare per l’analisi di un articolo di giornale Obiettivi Saper enucleare le idee chiave di un articolo Saperle sintetizzare e rappresentare in uno schema grafico Saperle esporre oralmente mediante un testo preparato e dalla lunghezza predefinita. Fasi di lavoro e consegna Dopo la consegna da parte dell’insegnante della fotocopia di un articolo per ogni allievo sui seguenti temi: 1. 2. 3. • Leggi mediante la lettura veloce l’articolo per intuire di cosa parla (a casa) • Rileggilo mediante una lettura analitica e sottolinea i concetti chiave (a casa) • Cerca di decodificare tutte le parti che non ti sono chiare (a casa) • Organizza una mappa concettuale o uno schema adatto a riassumere i concetti principali dell’articolo e a collegarli fra loro (a casa) • Prova ad esporre più volte l’intero contenuto dell’articolo in non più di 3’ e 30’’, facendo in modo che l’esposizione sia chiara e sciolta (a casa) • Leggete a rotazione gli articoli dei vostri compagni di gruppo (tempo 5’ per articolo), ascoltate la presentazione (di 3’ e 30’’) di ogni compagno e appuntatevi ogni dubbio considerazione domanda che vorreste fargli e pensate possa rendere migliore il suo lavoro. Al termine sottoponete al gruppo le considerazioni effettuate per scritto e consegnate un foglio ad ogni compagno con le osservazioni del gruppo (tempo totale 50’ a scuola) • Sulla base delle indicazioni fornite dagli altri membri del gruppo modifica eventualmente la tua relazione e ripetila cronometrandola molte volte in modo da essere sicuro di esporla nel modo migliore durante lo spazio concessoti in classe (a casa) • Esposizione in classe delle relazioni di ognuno con valutazione. Tutti i compagni prenderanno appunti perché il contenuto degli articoli potrà essere utilizzato per la scrittura di testi (tempo massimo 100’ a scuola) Parametri di valutazione • Rispetto del tempo dato Punti 10 • Completezza contenuto Punti 30 • Chiarezza scioltezza espositiva Punti 30 • Comprensione dell’articolo Punti 30 • Il totale del punteggio verrà trasformato in decimi per il voto 67 Modello schedatura di un articolo 1. Titolo dell’articolo 2. Occhiello 3. Sottotitolo o sommario 4. Autore 5. Data di pubblicazione 6. Tipologia dell’articolo 7. Tipologia della pagina 8. Argomento principale 9. Eventuali temi secondari 10. Tesi 11. Antitesi 12. Sintesi del contenuto (eventualmente secondo la regola delle cinque W) 13. Commento personale (facoltativo) 68 Il male oscuro dei pigri attivi dall’articolo di E. Bianchi de “La Stampa “ del 30/12/2007 Obiettivi: 1. Saper progettare un testo 2. Saper collaborare alla stesura di testi argomentativi Modalità esecutive Dati gruppi base di quattro studenti, dopo la lettura dell’articolo, viene chiesto a ciascuno di scegliere un lavoro da eseguire fra i quattro proposti: 1. Una mappa concettuale che sintetizzi il contenuto dell’articolo e risponda ai seguenti quesiti: Chi (identificare tutte le persone coinvolte) Che cosa (definizione e sintomi) Perché Rimedi Tesi di Enzo Bianchi 2. Lettera aperta a Enzo Bianchi, spiegando se condividete il suo pensiero e perché, facendo riferimento soprattutto alla condizione dei giovani 3. Articolo di giornale riguardante gli stessi argomenti, ma per quanto riguarda i giovani (identificare un titolo e badare che il contenuto sia centrato sui giovani) 4. Testo argomentativi a sostegno o contro la seguente tesi: “L’accidia è il male del nostro tempo e può colpire tutti indipendentemente dal luogo in cui si vive, dall’età, dalla condizione sociale ed economica” Si formano così quattro o otto gruppi esperti in modo da progettare ciascun testo con la collaborazione di almeno tre studenti. Nel tempo di un’ora si richiede di discutere ed elaborare un progetto in modo che ciascuno possa stendere a casa il proprio lavoro. A partire dal lavoro di ogni studenti i gruppi base avranno due ore di tempo per rielaborare e correggere i testi di ciascun componente Tempo L’U.D. si compone di tre ore (una da svolgere nei gruppi esperti, due nei gruppi base). Occorrerà dedicare tempo a casa per: La lettura dell’articolo La stesura del testo individuale La dattiloscrittura di ogni testo finale Valutazione Ogni testo avrà una valutazione individuale e la media di queste valutazioni costituirà il voto di gruppo 69 Il male oscuro dei pigri attivi Enzo Bianchi Un nuovo anno si affaccia sui fogli di agende e calendari, invitandoci silenziosamente a bilanci e promesse, a ripensamenti e nuove prospettive: potremmo dire che la banale domanda ”dove vai per l’ultimo dell’anno?”, diviene la domanda che ciascuno rivolge a se stesso: “Dove voglio essere quest’anno? Dove mi colloco, dove cerco di vivere, quale luogo può aiutarmi a ritrovare senso e voglia di vivere?”. E l’ansia o la svogliatezza con cui abbozziamo una risposta a questi interrogativi ci riconducono a un antico vizio, che i greci chiamavano akedia (lett: “assenza di cura” e che la tradizione occidentale ha accostato alla tristezza: un malessere che non mette alla prova solo coloro che vivono in solitudine, perché riguarda in profondità ogni persona; anzi, sono in molti oggi (Z. Baumann, U.Galimberti…) a chiedersi se l’acedia non sia il male del nostro tempo nella nostra società occidentale, quello che tocca più da vicino l’uomo contemporaneo. Se consideriamo alcuni sinonimi dell’acedia, ritroveremo più familiari ai nostri orecchi: sconforto, svogliatezza, pigrizia, scoraggiamento, tedio, noia, disgusto, male di vivere, torpore, superficialità, mancanza di resistenza, di profondità, di perseveranza in un luogo e in un lavoro; l’acedia è la nausea di cui parlava Jean Paul Sartre, è il non senso che ci assale e ciò che si avvicina pericolosamente allo stato di depressione. Chi è malato di acedia, nel desiderio rifuggire da se stesso, non sa concentrarsi, non sa prendere le cose sul serio, non sa andare fino in fondo, né portare a compimento ciò che intraprende, non sa essere “qui e ora”, ma sogna sempre di essere altrove. In radice l’acedia è dunque incapacità di perseverare, di dedicarsi, di avere cura. Come non discernere questa vera e propria malattia in molti ragazzi o giovani che faticano ad alzarsi al mattino, non riescono a portare a termine gli studi, non assumono con responsabilità un lavoro, non hanno passioni né forti interessi, praticano un nomadismo spento, che non insegna loro nulla né li soddisfa? Non è neanche un vivere alla giornata, ma all’istante, o, peggio un vegetare anziché vivere. Dietrich Bonhoeffer nelle sue lettere dal carcere parlava di questo male come di “perdita della memoria morale”: “non è forse questo il motivo dello sfaldarsi di tutti i vincoli, dell’amore, del matrimonio, dell’amicizia, della fedeltà? Niente si radica, niente permane. Tutto è a breve termine, tutto ha breve respiro. Ma beni come la giustizia, la verità, la bellezza e, in generale, tutte le grandi opere, richiedono tempo, stabilità, “memoria”, altrimenti degenerano. Chi non è disposto a portare la responsabilità di un passato e a dare forma a un futuro, costui è uno “smemorato”, e io non so come si possa toccare nel vivo, affrontare, far riflettere una persona simile”. Chi è preda di tale malattia sogna sempre di fare qualcosa di nuovo, ma in realtà sogni sempre di distrarsi e non riesce a perseverare né ad assumersi responsabilità: Giovanni Climaco, notando come chi ne era afflitto, mancasse di profondità, l’ha chiamata paresi psyches, “paralisi dell’anima”. L’acedia differisce dalla malattia sorella della tristezza per il fatto che non trae origine da una motivazione precisa o concreta: è una pulsione di morte che ispira all’uomo la stanchezza ed il disgusto per la vita intesa nella sua totalità. L’acedia fa crollare l’edificio della propria persone e, in particolare, provoca un enorme insofferenza verso lo spazio in cui si vive, a partire da quello del proprio corpo: non si sa più dove mettersi, si vorrebbe cambiar pelle. Nel quotidiano sorgono indifferenza, noia, disgusto per tutto quel che si fa, compreso lo sforzo spirituale, che appare sterile ed inutile. La domanda più frequente è: chi me lo fa fare? Ne vale la pena?” Davvero l’acedia porta a conoscere una sorta di inferno: le relazioni diventano frustranti, dove si era figli ci si sente schiavi, l’amore di un tempo appare una trappola, eppure 70 paradossalmente in questa situazione si pretende di avere una chiarezza su di sé mai conosciuta in precedenza. Va anche detto che l’acedia attacca più facilmente chi ha l’animo piccolo e gli orizzonti ristretti, chi vive in un mondo per così dire lillipuziano, e, di conseguenza, è incapace di nutrire interessi ampi, di esercitarsi al dialogo con gli altri, che dà sapore alla vita. Una particolare forma assunta da questo “demone di mezzogiorno” è poi quella che coglie l’uomo a metà del cammino della sua vita, la cosiddetta “crisi dell’età di mezzo” o dei quarant’anni, l’ora in cui si è portati a rimettere in discussione tutta la propria esistenza e la vita sembra una prigione. E’ in quel momento cheoccorre più che mai passare dagli idoli dell’avere e del fare alla realtà dell’essere o, come si esprimeva Jung , dalla prospettiva dell’affermazione dell’io alla sua “relativizzazione e integrazione nell’archetipo della totalità, il sé”. La lotta contro l’acedia è quella che meno di altre può essere affrontata con l’aiuto di strumenti generali, perché quando ci si trova immersi in questa condizione è assai difficile ricorrere a rimedi predefiniti. Cassiano, declinando l’acedia come pigrizia, suggeriva di resistervi soprattutto attraverso un’assunzione sana, equilibrata e soprattutto costante del lavoro, e ciò può essere indubbiamente utile soprattutto se inteso come esercizio per assumere l’arte del “qui e ora”: dedicarsi alla propria occupazione presente con cura, attenzione, giusta misura. Il primo e decisivo passo da fare per contrastare l’acedia è quello di riciniscerla e chiamarla per nome: forte di questa consapevolezza, si tratta allora di non disertare la lotta, di non pensare di potersela cavare rimandando costantemente all’indomani il confronto con gli assalti di questo male, per quando sia doloroso affrontarlo. E’ questo il terreno della perseveranza, l’arte di rimanere saldi, di pazientare e di non venir meno nell’ora cattiva. Ma questo è praticabile solo se si è saputo coltivare una vita interiore ricca e profonda. In questo senso la nostra società è malata di acedia: essa primeggia, emerge, domina la figura del “fannullone iperattivo” meravigliosamente descritto da Pascal Bruckner. L’uomo comune non è più capace di restare presso se stesso, di stare semplicemente nella propria camera in solitudine, di accogliere e leggere ciò che nasce nel suo profondo. Nervosità e agitazione insorgono prepotenti e così ritrovano ragioni per fuggire ciò che sembra un fantasma ma che, in realtà, è solo ciò che emerge, inatteso dal profondo… Blaise Pascal scriveva con ragione che “la sventura più grande degli uomini deriva da una sola cosa: dal fatto che non sanno rimanere in riposo nella loro camera”… Varrebbe allora la pena di attrezzarsi a dovere per questa lotta interiore: una battaglia che, affrontata e vinta fa nascere nel nostro cuore una pace e una gioia indicibili. Sì, dietro la temibile insidia costituita dall’acedia si cera la vera possibilità di una vita piena di senso, una vita che vale la pena di vivere, anno dopo anno. Da “La Stampa” 30-12-2007 71