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MEDICINA a cura del dr. Domenico Marra Emorroidi Emorroidi Nuove prospettive terapeutiche. Le emorroidi rappresentano uno dei tributi che l’uomo ha pagato per l’acquisizione della stazione eretta. L’aumento della pressione venosa nelle aree anatomiche declivi, legato alla perdita della posizione quadrupedica, non ha coinvolto soltanto le vene dell’arto inferiore ma anche i cuscinetti venosi (detti emorroidi), fisiologicamente presenti in sede anale per garantire la continenza ai gas e alle feci liquide. Analogamente a quanto avviene nell’arto inferiore, l’ipertensione venosa si rende responsabile di anomala dilatazione di tali strutture anatomiche che, aumentando il loro volume, protrudono dal margine anale, trascinando con sé la mucosa che le ricopre. Alcune condizioni fisiologiche, quali la gravidanza, la vita sedentaria (in particolar modo la posizione assisa per molte ore al giorno), la stitichezza cronica contribuiscono in modo significativo, in soggetti geneticamente predisposti, alla comparsa della patologia emorroidaria nella sua molteplice e, a volte misconosciuta, espressione clinica. La perdita di sangue rosso vivo con le feci, sia sporadica che persistente, è la manifestazione più frequente della malattia emorroidaria, la quale spesso è responsabile di percezione di peso anale, prurito e, in presenza di flogosi (tromboflebite emorroidaria) di dolore acuto e violento. Tale sintomatologia, nella sua espressione cronica quanto in quella acuta, interferisce in modo significativo con la vita di relazione e con le abitudini di vita, condizionandole drasticamente: basti pensare alle limitazioni dietetiche cui sono costretti a sottoporsi coloro i quali soffrono di emorroidi. La patologia emorroidaria viene sottovalutata dal paziente e non affrontata perché essa genera imbarazzo e vergogna e spesso non viene trattata perché non sono sufficientemente conosciute le possibilità terapeutiche. La necessità di una valutazione specialistica dei disturbi anali, frequentemente attribuiti alle emorroidi, scaturisce dalla possibilità che essi possano mascherare altre patologie, tra cui fistole, ascessi, polipi, ragadi e perfino il cancro del retto e dell’ano, le cui manifestazioni (perdite di sangue) sono spesso sovrapponibili a quelle delle emorroidi. Pertanto, una visita specialistica proctologica con eventuale anuscopia consente di diagnosticare con certezza la patologia emorroidaria e quindi trattarla in modo adeguato. Oggi sono disponibili svariate terapie mediche e chirurgiche per la cura delle emorroidi, tra cui: anestesia perché indolore) - trattamento laser (non richiede alcuna anestesia perché indolore); - la dearterializzazione emorroidara transanale (cosidetto metodo THD); -la escissione chirurgica delle emorroidi - tecnica di Longo* (nei casi di avanzato prolasso rettale muco-emorroidario con sindrome da ostruita defecazione). La scelta terapeutica dipende dal grado della patologia emorroidaria: i primi gradi sono suscettibili di ottimi risultati con le tecniche miniinvasive attuabili senza anestesia, in particolar modo la laser terapia e la legatura elastica dei noduli emorroidari. Una diagnosi in fase iniziale consente di bloccare la naturale evolutività della malattia verso i gradi più alti e di evitare la conseguenza più frequente del sanguinamento emorroidario, rappresentata dall’anemia da carenza di ferro. Presso la Diagnostica Medica, sita in Mercogliano in via Torrette 146, è stato attivato l’Ambulatorio per la patologia emorroidaria e le malattie ano-rettali, gestito dal dott. Domenico Marra, chirurgo presso la Casa di Cura Malzoni di Avellino. Nei mesi di aprile e maggio l’Ambulatorio sarà aperto per visite gratuite a tutti coloro che ne faranno richiesta contattando il Centro Prenotazioni, al numero: 0825 686 686 dalle ore 9.00 alle 15.00 dal lunedì al venerdi - il sabato sino alle ore 13.00 Tale iniziativa entra a far parte di un programma di screening gratuito delle patologie ano-rettali. - legatura elastica (non richiede alcuna 10 www.salutare.info www.salutare.info