Notiziario del 15/06/2011

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Notiziario del 15/06/2011
PROGETTO
EDAD DE ORO
MONTECRISTO
GIUGNO 2011
Educare a Monte Cristo è diverso da ciò che si fa in un’altra scuola, collegio o istituzione
EDUCARE AL RISPETTO DI Sè
PER RISPETTO DEGLI ALTRI
Carissimi sostenitori,
in tutte le lezioni e in tutte le materie, dal Programma giornaliero fino al Piano annuale e strategico, secondo l’idea che tutti - dalla direttrice fino
all’uomo che lavora la terra, dalla cuoca all’infermiera- apportano qualcosa nel processo, siamo
cioè educatori di modelli di vita. Tutti impariamo
da tutti e tutti concepiamo l’educazione come un
servizio.
Monte Cristo nasce dopo gli accordi di Pace e
promuove un’autentica riforma educativa. Il fare
educazione a Monte Cristo è cioè diverso da ciò che
si fa in un’altra scuola, collegio o istituzione. Noi
stessi siamo consapevoli del senso politico con cui
il Progetto si è andato consolidando passo a passo.
Come siamo convinti che questa educazione sarà
capace di creare l’uomo nuovo, cambierà la realtà,
porterà qualità di vita ai più bisognosi.
Il nostro maggiore investimento educativo, infatti, sta nel miglioramento della qualità di vita e in
un reale cambiamento (come nel caso del Piano di
sviluppo Monte Cristo avviato grazie al progetto finanziato dall’Unione Europea).
Naturalmente questo processo pedagogico richiede un gruppo di lavoro multidisciplinare, umile
e semplice, con coscienza sociale e attitudine critica,
capace anche di mettere e mettersi in discussione.
I principi sui quali si lavora a Monte Cristo sono:
un’alimentazione adeguata e corretta, attività di
prevenzione e cura per quanto riguarda la salute,
un’educazione di alto livello accademico e integrale,
una formazione tecnica nei laboratori con il coinvolgimento anche di genitori e membri della comunità;
alfabetizzazione per adulti; una fattoria per l’autoconsumo (carne, uova, pesce ecc.); una produzione
ortofrutticola anche ai fini della vendita; un’offerta di
servizi (come corsi e seminari, o catering), la vendita
di prodotti di gastronomia, artigianato, mobili; l’affitto di strutture e strumentazioni.
I punti di forza che, trasversalmente, arricchiscono queste attività sono le conoscenze storiche; l’attenzione per i diritti umani nella vita quotidiana; il
rispetto per la natura a partire dal rispetto per noi
stessi, ma anche per il vivaio e i boschi che provvediamo a mantenere, fino al riciclaggio; l’amore e
promozione della nostra cultura, l’insegnamento
della lingua Kaqchikel e della conoscenza millenaria della cosmovisione in onore dei nostri nonni; la
promozione del rispetto di genere, l’uguaglianza
tra uomo e donna, la lotta al machismo; il rafforzamento del vincolo alunno/genitori e gruppo di lavoro di Monte Cristo. Il tutto, sempre per il bene del
maggior numero di persone.
Micaela Zamora de Cárdenas
direttrice educativa Centro Monte Cristo
A 1.700 metri di altitudine il ritardo delle piogge ha provocato la morte delle piantine di granoturco appena seminate dai contadini
CONTRO LA CRISI ALIMENTARE, UN PASTO PER TUTTI
è cominciato in Guatemala il periodo delle piogge. Quest’anno si è fatto attendere e, a
dire il vero, sembra essere peggio di quello del
grande caldo: maggiore umidità e un mare di
mosche che fanno saltare i nervi. Ma il ritardo
delle piogge ha significato molto altro: a 1.700
metri di altitudine i contadini di Chimaltenango che, rispettando il calendario della semina,
avevano piantato il granoturco confidando
nelle prime piogge, al contrario le hanno viste
morire per la siccità.
Ancora è presto per tirare bilanci ma di sicuro basta vedere la situazione attuale per capire,
ancora una volta, quanto la crisi mondiale si sia
riverberata in questo Paese. Il prezzo del petrolio è salito e porta a un rialzo generalizzato dei
costi di produzione, di trasporto e dei beni alimentari. Il prezzo di mais e grano è anche salito
e, con esso, anche il prezzo di pane e tortillas
di mais, alimento base di molte famiglie della
zona rurale dell’altopiano. E del Centro Monte Cristo, che ha dovuto fare un grande sforzo
per non ridurre la fornitura di pane e tortillas
e quindi l’alimentazione dei bambini e ragazzi
del Progetto.
Il Progetto Edad de Oro che lavora proprio
sui temi alimentazione e salute che, per primi,
risentono della crisi, ha fortunatamente ottenuto nuovi finanziamenti dall’8x1000 dello
Stato Italiano per i prossimi due anni. Ciò significa che si potrà intervenire in un’area in cui
si registrano dati molto preoccupanti sulla de-
L ’ I N I Z I A T I VA
Particolarmente importante il contributo dei due nostri volontari nel lavoro con i ragazzi
COINVOLTI IN PRIMA PERSONA PER ESSERE PIÙ PROTAGoNISTI
Sono oramai passati alcuni mesi dall’arrivo dei due nuovi Caschi Bianchi, Edoardo Buonerba e Marco Ferrero, in
servizio civile presso il Progetto Edad de Oro Monte Cristo. La
loro integrazione all’interno del Progetto è stata rapida e il lavoro
da svolgere non manca.
I due volontari hanno così integrato l’attività educativa con i ragazzi del Centro con corsi pomeridiani di inglese e si sono anche offerti di promuovere attività di comunicazione, attraverso la
redazione di un giornalino mensile, l’aggiornamento del blog e
attraverso il recupero della memoria storica del Centro.
In questo Paese, l’esercizio di recupero della memoria storica ha
un significato speciale: non solo offre le basi teorico-didattiche in
ambito educativo ma, proprio per la filosofia su cui si basa, completa il quadro di valori. In questo senso, vengono adesso organizzate ogni settimana attività mirate su temi quali la motivazione, la
fratellanza, il rispetto per le persone e per l’ambiente che ci circonda.
In queste attività diventa allora particolarmente importante il contributo dei due nostri volontari quali accompagnatori dei gruppi di ragazzi che, in questo modo, si vedono coinvolti in prima persona e stimolati alla partecipazione e alla creatività.
Ad esempio, in vista delle elezioni presidenziali in Guatemala del prossimo autunno, il Centro ha deciso di sensibilizzare i propri ragazzi con un esercizio di cittadinanza attiva, attraverso elezioni studentesche, la cui campagna
elettorale è stata ricca di momenti di condivisione e riflessione. Ma questa è solo una piccola parte delle cose in
programma: si parla già di un laboratorio di cucina italiana e di molto altro ancora…
nutrizione infantile, la cui causa scaturisce da
redditi molto bassi, lavoro non specializzato,
mancanza di servizi sanitari e statali di base e
un’abitudine alimentare instupidita dai cartelli
internazionali e da un mercato alimentare poco
integrato e flessibile.
Il Progetto, il cui obiettivo è di ridurre il livello di denutrizione infantile nella zona di
Chimaltenango, grazie anche ai nuovi finanziamenti, si sviluppa su tre pilastri fondanti. Innanzitutto, appoggiandosi sulla rete di scuole
nelle zone rurali, porta avanti un programma di
integrazione nutrizionale, di formazione all’alimentazione attraverso la valorizzazione dei
prodotti locali e il miglioramento delle infrastrutture scolastiche, soprattutto in riferimento
agli ambienti di cucina. In secondo luogo, formando personale chiave della vita comunitaria
all’educazione alimentare, di fatto li promuove
a testimonial e guide perché vigilino sul territorio e vengano messi in atto gli insegnamenti.
Infine, si punta molto a realizzare una campagna di sensibilizzazione e di condivisione delle
conoscenze con il maggior numero di persone
facenti parte della comunità.
Già oggi, il Centro Monte Cristo, referente
in loco per la realizzazione del programma, ha
cominciato, anche grazie alla collaborazione di
due giovani in servizio civile, Edoardo e Marco,
a individuare i responsabili delle attività all’interno delle comunità beneficiarie di questa
parte del Progetto. Parallelamente, attraverso
le visite a tutte le realtà scolastiche del territo-
rio, si vogliono raccogliere meglio le esigenze
di tutti per poter rendere poi il più efficace possibile l’intervento. Non solo perché vada incontro alle necessità di una popolazione che soffre
della crisi e delle tante promesse che vengono
fatte in questo periodo di campagna elettorale,
ma soprattutto per garantire al Centro educativo delle gambe con cui camminare da solo
anche in futuro.
In questo senso, l’attenzione è principalmente puntata sul numero di studenti presenti
in una scuola e al servizio di mensa che viene
offerto loro. Oggi chiamarle mense è troppo. La
maggior parte delle scuole ha infatti un semplice stanzino, dedicato alla cucina, arredato con
una stufa a legna sopra la quale un grande pentolone fa ribollire al suo interno l’atol, una bevanda molto buona ma di certo non sufficiente
per tutta una mattinata di scuola. La colazione
difatti non è prevista e molti bambini, nonostante si alzino quasi sempre molto presto, digiunano fino al pranzo.
In questa situazione che dunque non garantisce una sicurezza alimentare, il progetto Edad
de Oro Monte Cristo rappresenta una vera e propria novità e offre una risposta concreta, basata su una rete sociale forte, a problemi strutturali della zona di Chimaltenango. I risultati
non mancheranno, ragione di più per essere
orgogliosi del fatto che dietro a un intervento
del genere ci sia lo Stato Italiano con ProgettoMondo Mlal e il Centro Monte Cristo.
Edoardo Buonerba
Casco Bianco Guatemala
ProgettoMondo Mlal
Il 5 marzo scorso, con il sostegno di ProgettoMondo Mlal e di Apasci Onlus, la clinica medica
del Centro Monte Cristo ha promosso una giornata di sensibilizzazione e informazione sulla salute
presso la comunità di Paxorotot,
a mezz’ora da Chimaltenango, offrendo visite mediche e medicinali
gratuiti a un centinaio di persone,
tra anziani, mamme e bambini, che
normalmente non hanno accesso
alle cure necessarie.
Non è stata la prima attività di
questo tipo, né sarà l’ultima: cosciente del ruolo fondamentale
che ricopre, il Centro Monte Cristo, attraverso il progetto Edad de Oro, offre un servizio gratuito di visite
mediche nel proprio ambulatorio per le 300 persone circa appartenenti alla comunità di San José de
Monte Cristo, coinvolta nel Progetto, ma anche a beneficio delle comunità circostanti e delle più lontane
come Paxorotot. Si cerca in questo modo non solo di
aiutare, bensì di educare alla salute, consigliare e a
volte essere di conforto, a persone anziane sole che
risentono di anni di duro lavoro.
Parlando con i medici intervenuti in occasione
della giornata, la dottoressa Anabela Echeverrìa e il
dottor Mario José Cardenas, si ricava un quadro abbastanza preoccupante della situazione locale, legato da un lato alla carenza di educazione alla salute e
alla distanza anche fisica dai Centri di salute convenzionali, e dall’altro dovuto alle condizioni di vita precarie della comunità. Presso le persone adulte, così
B R E V I
primo piano
UNA GIORNATA DI VISITE MEDICHE
NELLA COMUNITÀ DI PAXOROTOT
come nei bambini, le patologie più riscontrate sono
le infiammazioni alle vie respiratorie, problemi gastrointestinali e articolari, questi ultimi soprattutto
presso le persone più anziane. Da rilevare, un diffuso
problema dermatologico, legato
alla alta esposizione ai fertilizzanti
utilizzati in agricoltura senza alcuna protezione, causa che contribuisce anche alla diffusione delle malattie respiratorie. La maggior parte
delle volte le condizioni di igiene e
l’utilizzo di acqua non purificata
presso i focolari famigliari sono la
causa principale dei problemi di
salute della zona.
Una nota a parte meritano le mamme venute in
occasione della visita: a molte sono state distribuite
vitamine e calcio per sopperire alle carenze nutrizionali in fase di allattamento, carenze che ovviamente
influiscono negativamente sulla salute della donna
e sulla salute del nascituro. Inoltre, molte presentano casi di infezione uterina a seguito di aborti naturali in casa, non seguiti da nessuna visita medica in
Centri di salute.
Per questo è così importante far arrivare un servizio di salute il più possibile vicino alla gente, per
rinforzare le comunità rurali del Guatemala e per
pensare a un miglior futuro per i bambini beneficiari
del Progetto.
Edoardo Buonerba
Casco Bianco Guatemala
ProgettoMondo Mlal
• CERIMONIE SOLIDALI DEDICATE AI PICCOLI DI EDAD DE ORO. La solidarietà nelle nostre città
è sempre più palpabile. Anche in questi primi mesi del 2011 abbiamo accolto la richiesta di alcune
famiglie che volevano festeggiare i momenti importanti dei propri figli con un sostegno ai bambini
meno fortunati del Sud del Mondo.
Ecco quindi che il battesimo della piccola Beatrice, di Volpago del Montello, è stato impreziosito dalla
scelta di donare agli invitati la nostra pubblicazione “Un giorno con Melita”, sostenendo così l’istruzione e il diritto all’alimentazione dei bambini del Centro Monte Cristo.
Per la sua comunione, invece, la veronese Margherita non ha chiesto regali, ma ha proposto ai parenti
di partecipare a questo Progetto, raccogliendo una preziosa somma che migliorerà le condizioni di
vita di tanti suoi coetanei guatemaltechi.
E sempre a favore di Edad de Oro Monte Cristo è stata festeggiata anche la comunione di Gioele, di
Buttapietra, che ha distribuito ai propri cari dei sacchettini di stoffa provenienti dal Guatemala e realizzati artigianalmente nei pressi del Centro. Ringraziamo di cuore tutti loro, e le rispettive famiglie,
per aver dato un ulteriore significato a queste feste, rendendo partecipi amici e parenti di una grande
iniziativa di solidarietà.
viale Palladio, 16 37138 Verona, tel. 045 8102105, e-mail [email protected] www.progettomondomlal.org
Versamenti Intestati a ProgettoMondo Mlal Onlus
c/c postale 12808374
c/c bancario, Banca Popolare Etica (IBAN IT 07 J 05018 12101 000000511320), causale Edad de Oro Monte Cristo