Evoluzione dei prezzi dell`energia elettrica in Svizzera
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Evoluzione dei prezzi dell`energia elettrica in Svizzera
Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni DATEC Ufficio federale dell’energia Divisione Economia energetica Giugno 2011 Evoluzione dei prezzi dell’energia elettrica in Svizzera Rapporto del Consiglio federale in adempimento del postulato 08.3280 Stähelin del 4 giugno 2008 1/31 Indice 1 Introduzione ............................................................................................................................................... 3 2 Contesto..................................................................................................................................................... 4 3 Basi legali................................................................................................................................................... 5 4 Le componenti del prezzo dell’elettricità.................................................................................................... 6 4.1 5 6 7 8 Ripartizione delle componenti del prezzo dell’elettricità nel 2010 ..................................................... 7 Evoluzione delle singole componenti del prezzo dell’energia elettrica nella prima tappa di liberalizzazione del mercato ...................................................................................................................... 9 5.1 Corrispettivi per l’utilizzazione della rete ........................................................................................... 9 5.2 Prezzo dell’energia .......................................................................................................................... 11 5.3 Tributi e prestazioni a enti pubblici .................................................................................................. 13 5.4 Promozione delle energie rinnovabili (RIC) ..................................................................................... 15 Evoluzione dei prezzi dell’elettricità in Svizzera (1995 – 2011)............................................................... 16 6.1 Osservazioni preliminari sulla comparabilità dei prezzi dell’elettricità ............................................. 16 6.2 Evoluzione dei prezzi dell’elettricità in Svizzera dal 1995 al 2011 .................................................. 16 6.3 Dove si colloca la Svizzera nel confronto internazionale? .............................................................. 20 Come evolverà in futuro il prezzo dell’elettricità? .................................................................................... 23 7.1 Corrispettivi per l’utilizzazione della rete ......................................................................................... 23 7.2 Prezzo dell’energia .......................................................................................................................... 24 7.3 Tributi e prestazioni a enti pubblici .................................................................................................. 27 7.4 Promozione delle energie rinnovabili (RIC) ..................................................................................... 28 Riassunto ................................................................................................................................................. 28 8.1 Come evolverà il prezzo dell’energia elettrica in Svizzera a breve, medio e lungo termine? ......... 28 8.2 Quali componenti influiscono sul prezzo dell’elettricità e in quale misura? ..................................... 29 8.3 Come evolveranno la domanda e, l’evoluzione del fabbisogno di elettricità nonché la sicurezza di approvvigionamento? ...................................................................................................................... 29 8.4 Quali ripercussioni avrà la prevista evoluzione dei prezzi dell’elettricità sull’economia svizzera? .. 30 2/31 1 Introduzione Il 4 giugno 2008, il Consigliere agli Stati Philipp Stähelin ha depositato il postulato 08.3280 «Evoluzione dei prezzi dell’energia elettrica» con un testo del seguente tenore: «Il Consiglio federale è incaricato di presentare un rapporto sull’evoluzione dei prezzi dell’energia elettrica che dovrà illustrare: • l’evoluzione dei prezzi dell’elettricità a breve, medio e lungo termine in Svizzera; • i fattori che influiranno sui prezzi e in che misura; • le ripercussioni della domanda e dell’evoluzione del fabbisogno di energia elettrica nonché gli effetti della sicurezza dell’approvvigionamento; • le ripercussioni che l’attesa evoluzione dei prezzi dell’energia elettrica avrà sull’economia svizzera.» L’intervento è stato motivato come segue: «Attualmente, da diversi elementi emerge che in Svizzera i prezzi dell’energia elettrica aumenteranno nei prossimi anni. Al momento manca una visione d’insieme della futura evoluzione. Se il previsto aumento dovesse verificarsi, gli effetti sull’economia svizzera sarebbero ingenti. In particolare, potrebbero subirne le conseguenze anche ambiti chiave del settore terziario o della chimica ecc. L’approvvigionamento di energia elettrica dipende in buona misura anche dalle condizioni quadro definite dallo Stato. È per questo motivo che occorre occuparsi tempestivamente dei possibili scenari e delle possibili alternative.» Il 3 settembre 2008 il Consiglio federale ha preso posizione sul postulato. Ha proposto di accoglierlo adducendo la seguente motivazione. «Stimare l’evoluzione dei prezzi dell’energia elettrica in Svizzera (unicamente i prezzi dell’energia per la rete ad altissima tensione) è un compito arduo che dipende da numerosi fattori endogeni ed esogeni. Per principio, secondo la teoria economica, i prezzi dell’energia elettrica sono determinati dal rapporto tra la domanda e l’offerta. Per la fissazione delle tariffe sono pertanto decisivi i costi marginali dell’ultima unità prodotta. A breve termine, le quotazioni future sull’European Energy Exchange (EEX) possono fornire indicazioni circa la prevedibile evoluzione del prezzo dell’elettricità sul mercato tedesco. Per contro, non è possibile fare previsioni a medio e lungo termine. È però sensato, sulla base di diversi scenari europei relativi alla domanda e all’offerta, riflettere sul possibile sviluppo dei prezzi dell’elettricità in Svizzera. Poiché il nostro Paese è ben integrato nel mercato europeo dell’energia elettrica, quanto alle tariffe non costituirà un’eccezione ma, in funzione delle capacità di produzione e di rete, praticherà prezzi analoghi a quelli della Germania e della Francia, o dell’Italia. A seconda dello scenario considerato, è pure possibile che, a medio termine, il livello dei prezzi applicati in Germania si allinei a quello italiano. Pur non essendo escluse, le ripercussioni di quest’evoluzione sulla sicurezza di approvvigionamento e sull’economia svizzera dovrebbero rimanere di portata limitata.» Il postulato è stato accolto dal Consiglio degli Stati il 1° ottobre 2008. Nel quadro delle deliberazioni parlamentari sono inoltre state sollevate altre questioni che costituiscono parimenti oggetto del presente rapporto. Si tratta segnatamente dei seguenti quesiti: • Come evolveranno in futuro i costi di rete, tenendo conto della rivalutazione delle reti nel quadro della liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica nonché dell’evoluzione dei costi per le prestazioni di servizio relative al sistema (PSRS)? • Come evolveranno in futuro le tasse di concessione a città e Comuni? Il presente rapporto in adempimento del postulato risponde a tali quesiti inerenti alla futura evoluzione dei prezzi dell’elettricità. Gli sviluppi relativi alla domanda e all’offerta di energia elettrica sono invece trattati nel 3/31 rapporto in adempimento del postulato 08.3522 «Rapporto del Consiglio federale sulla sicurezza energetica» (depositato dal gruppo liberale-radicale). Il tema dell’evoluzione dei prezzi dell’energia elettrica viene considerato anche nel quadro dei lavori, attualmente in corso, per la revisione della legge sull’approvvigionamento elettrico. Il 18 novembre 2009, il Consiglio federale ha constatato che gli obiettivi dichiarati della liberalizzazione del mercato – la creazione di un approvvigionamento elettrico competitivo e sicuro, con prezzi trasparenti – non sono ancora stati raggiunti e ha incaricato il DATEC di procedere a una revisione della legge sull’approvvigionamento elettrico. Detta revisione prevede anche misure di contenimento dei costi a lungo termine: la messa a punto di una regolazione tramite incentivi tesa a indurre i gestori di rete ad aumentare la loro produttività e a ridurre i costi deve tradursi a lungo termine in un contenimento dei corrispettivi per l’utilizzazione della rete, senza incidere sulla qualità dell’approvvigionamento elettrico. Inoltre, vengono esaminate misure che mirano a promuovere il rendimento elettrico nelle imprese industriali e di servizi. Il rendimento elettrico può sortire un effetto di contenimento sull’evoluzione della domanda di energia elettrica. Queste tematiche non hanno tuttavia un legame diretto con il postulato «Evoluzione dei prezzi dell’energia elettrica» e non saranno approfondite nel presente rapporto. 2 Contesto Il rapporto in adempimento del postulato si fonda sulle Prospettive energetiche 2035 del gennaio 2007 e sulla strategia energetica del Consiglio federale del 2007. Nel 2004 sono stati avviati i lavori per le Prospettive energetiche 2035, i cui risultati hanno costituito la base per la discussione politica sul futuro orientamento della politica energetica e climatica svizzera. In particolare, in virtù di suddette Prospettive, il 21 febbraio 2007 il Consiglio federale ha deciso di fondare la propria strategia energetica su quattro pilastri: efficienza energetica, energie rinnovabili, impianti di grande potenza e un’attiva politica estera in materia energetica. Nell’ottica di concretizzare questa strategia, il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni DATEC ha elaborato dei piani d’azione tesi a promuovere l’efficienza energetica e le energie rinnovabili, approvati dal Consiglio federale il 20 febbraio 2008. Essi costituiscono tuttora la base dell’attuale politica energetica. In seguito agli eventi verificatisi in Giappone, il 23 marzo 2011 il Consiglio federale ha incaricato il DATEC di esaminare tre varianti di offerta per l’energia elettrica: • Variante 1: mantenimento dell'attuale mix di corrente elettrica ed eventuale sostituzione anticipata delle tre centrali nucleari più vecchie, a garanzia della maggiore sicurezza possibile. • Variante 2: le centrali nucleari esistenti non verranno sostituite al termine del loro ciclo di vita. • Variante 3: abbandono anticipato del nucleare; le attuali centrali nucleari verranno disattivate prima del termine del loro ciclo di vita, stabilito in funzione di criteri di sicurezza tecnici. In questo contesto, il DATEC ha aggiornato le attuali Prospettive energetiche 2035, adeguando le condizioni generali alla situazione attuale. L’aggiornamento era imperniato su: − Dati quadro (sviluppo demografico, sviluppo del PIL) − Costi di produzione dell’energia elettrica dai vettori energetici − Prezzo dell’energia − Evoluzione del clima (surriscaldamento climatico) − Scenari di traffico − Nuovi strumenti di politica energetica introdotti dal 2007 − Ampliamento delle prospettive all’orizzonte 2050 (con algoritmi progressivi). In base a questi dati è stata studiata l’evoluzione della domanda di energia fino al 2020, 2035 e 2050. Le curve di questa evoluzione sono successivamente state confrontate con le tre varianti di offerta di energia elettrica del Consiglio federale. Ciò ha consentito di esaminare per ognuna delle tre varianti se, portando 4/31 avanti l’attuale politica energetica e mantenendo l’odierno parco di centrali elettriche (di tipo nucleare, idraulico, energie rinnovabili e impianti di cogenerazione), sarebbe possibile far fronte alla domanda di elettricità fino al 2050. Gli accertamenti svolti dal DATEC hanno messo in luce che, con l’attuale parco di centrali elettriche, nessuna delle varianti elaborate dal Consiglio federale consente di far fronte alla domanda di energia elettrica del nostro Paese fino al 2050. In altre parole, ogni variante presenta un fabbisogno che deve essere coperto con la costruzione di nuove centrali e, in parte, con l’importazione di energia elettrica. Per questa ragione sono state esaminate, per ogni variante di offerta di elettricità, le opzioni e le misure a breve, medio e lungo termine che consentono di coprire detto fabbisogno. In base a questi dati, il 25 maggio 2011 il Consiglio federale ha deciso che è necessario continuare a garantire un elevato livello di sicurezza dell’approvvigionamento elettrico in Svizzera, tuttavia senza ricorrere all’energia nucleare a medio termine. Le centrali nucleari esistenti dovranno essere disattivate alla fine del loro ciclo di vita e non saranno sostituite. Per garantire la sicurezza di approvvigionamento, il Consiglio federale punta, nel quadro della nuova strategia energetica 2050, a un maggiore risparmio energetico (efficienza energetica), al potenziamento dell'energia idroelettrica e delle nuove energie rinnovabili, alla produzione di energia elettrica a partire da combustibili fossili (in primo luogo impianti di cogenerazione, in secondo luogo centrali a gas a ciclo combinato) e alle importazioni. Inoltre, occorre ampliare in tempi brevi le reti di trasporto dell'energia elettrica e incentivare la ricerca in campo energetico. Con l’attuale parco di centrali, la forza idraulica contribuisce alla produzione di elettricità per il 56,5%, il nucleare per il 38,1%, gli impianti termici convenzionali e gli altri impianti per circa il 5,4% (stato 2010). Le prospettive energetiche aggiornate mostrano che il progressivo abbandono dell’energia nucleare è tecnicamente possibile ed economicamente sostenibile. Poiché l’ormai obsoleto parco europeo delle centrali elettriche deve essere in larga misura rinnovato, l’energia elettrica subirà un rincaro anche a livello europeo, il che attenua le conseguenze di un abbandono pianificato dell’energia nucleare sul piano della competitività internazionale dell’economia svizzera. Secondo i primi calcoli sommari, i costi economici per la trasformazione e il rinnovamento del parco di centrali elettriche nonché per le misure di riduzione della domanda di elettricità ammontano dallo 0,4% allo 0,7% del prodotto interno lordo (PIL). Le modalità di applicazione, in particolare i calcoli dettagliati, devono essere ulteriormente approfonditi e incorporati in un progetto legislativo. 3 Basi legali Costituiscono le basi legali del mercato svizzero dell’elettricità la legge sull’approvvigionamento elettrico (LAEl; RS 734.7), l’ordinanza sull’approvvigionamento elettrico (OAEl; RS 734.71) come pure la legge sull’energia (LEne; RS 730.0) e l’ordinanza sull’energia (OEn; RS 730.01). La legge sull’approvvigionamento elettrico costituisce il quadro legale della liberalizzazione del mercato svizzero dell’energia. Essa prevede due tappe di apertura del mercato: nei primi cinque anni (2009–2013) i consumatori finali con un consumo annuo di energia superiore ai 100 MWh hanno libero accesso al mercato. Alla fine di questo periodo, anche i nuclei familiari e i piccoli consumatori possono scegliere liberamente il proprio fornitore di energia elettrica; i consumatori finali con un consumo di energia superiore a 100 MWh si collocano, per legge, nel libero mercato. La completa liberalizzazione del mercato avviene tramite decreto federale, sottoposto a referendum facoltativo. Conformemente alla LAEl, la rete di trasporto (rete ad alta tensione) è gestita da una società di rete nazionale, Swissgrid, con partecipazione maggioritaria svizzera. Al più tardi cinque anni dopo l’entrata in vigore della legge, la rete di trasporto deve passare nelle mani della società di rete nazionale. L’applicazione della LAEl è coadiuvata da un’autorità di regolazione indipendente, la Commissione federale dell’energia elettrica (ElCom). La ElCom verifica il rispetto della legge sull’approvvigionamento elettrico, prende le decisioni necessarie ed emana disposizioni; verifica l’ammontare dei corrispettivi per l’utilizzazione della rete come pure il prezzo dell’energia dei clienti fissi e, in quanto autorità di regolazione, decide in merito alle vertenze riguardanti l’accesso alla rete, a tematiche inerenti alla rimunerazione a copertura dei 5/31 costi per l’immissione in rete di energia elettrica per le fonti rinnovabili, nonché in merito a questioni che interessano il trasporto transfrontaliero e il commercio di elettricità. Per i piccoli consumatori, che fino al 2014 non hanno la possibilità di scegliere liberamente il proprio fornitore di energia elettrica, come pure per i grandi consumatori che non hanno accesso al mercato, la ElCom verifica tutte le voci che compongono la tariffa dell'energia elettrica (cfr. capitolo 4: Le componenti del prezzo dell’elettricità). Le imprese di approvvigionamento energetico sono tenute a indicare sulle proprie fatture l’ammontare dei costi dell’energia, di quelli per l’utilizzo della rete di elettricità (corrispettivi per l’utilizzazione della rete), così come eventuali tributi e prestazioni a enti pubblici. Dal 1° gennaio 2009 i grandi consumatori possono scegliere liberamente il proprio fornitore di energia. Qualora un grande consumatore non concordi sul prezzo dell’elettricità del proprio fornitore, gli è consentito cambiarlo. Per questa ragione, la ElCom non verifica il prezzo dell’energia fatturato ai consumatori finali che si avvalgono del libero accesso al mercato. Per i grandi consumatori con accesso al mercato, l’autorità di regolazione verifica a posteriori solo i costi per l’utilizzo delle reti elettriche e i corrispettivi per l’utilizzazione della rete degli operatori di rete. I gestori di rete possono così riversare i propri costi sui consumatori (regolazione delle reti orientata ai costi). In generale, nel mercato libero dell’elettricità (commercio di elettricità e consumatori con accesso al mercato) continuano a esercitare le proprie competenze la Commissione della concorrenza e la Sorveglianza dei prezzi. 4 Le componenti del prezzo dell’elettricità Il prezzo dell’elettricità per i consumatori finali è costituito da quattro componenti: 1. Corrispettivi per l’utilizzazione della rete: comprendono i costi per il trasporto di elettricità dalla centrale al consumatore finale. Gli introiti servono a finanziare, fra l’altro, la manutenzione e il potenziamento della rete (p. es. linee aeree, piloni e cabine di trasformazione). 2. Prezzo dell’energia: corrisponde al prezzo per l'energia elettrica fornita. Le imprese di approvvigionamento di elettricità producono l’energia elettrica nelle proprie centrali oppure la acquistano da altri produttori di energia (prefornitori). 3. Tributi e prestazioni a enti pubblici: comprende tutti i tributi e le prestazioni federali, cantonali e comunali, le tasse di concessione o le tasse sull’energia locali come pure le prestazioni a enti pubblici (p. es. energia gratuita o illuminazione stradale). 4. Tributi per la promozione di fonti energetiche rinnovabili: nel caso della rimunerazione a copertura dei costi per l’immissione di energia (RIC) si tratta di una tassa federale volta a promuovere le energie rinnovabili. L’UFE ne stabilisce annualmente l’ammontare, identico in tutta la Svizzera. Per il 2011 è rimasto invariato ed è pari a 0,45 cent./kWh. 6/31 Figura 1: Componenti del prezzo dell’elettricità per i consumatori finali (fonte: ElCom). La ripartizione del prezzo dell’elettricità in quattro componenti rispecchia peraltro la suddivisione già menzionata e prevista a livello legislativo dell’approvvigionamento di elettricità in un settore aperto alla concorrenza e un settore monopolistico. Se da un lato è previsto di liberalizzare completamente in due tappe il mercato della produzione e del commercio di elettricità fino al 2014, dall’altro i corrispettivi per l’utilizzazione della rete continuano a essere oggetto di regolamentazione. Perché il settore delle reti viene regolamentato? Le reti di elettricità costituiscono un monopolio naturale, che si contraddistingue per il fatto che un solo fornitore riesce ad approvvigionare il mercato offrendo costi inferiori rispetto ad altri fornitori, come è spesso il caso. In Svizzera si contano circa 800 gestori di rete. Tuttavia, essendo legati a un’area geografica ben precisa, né i fornitori né i consumatori di elettricità possono scegliere liberamente il proprio gestore di rete. Ciò sarebbe plausibile solo nel caso in cui si costruisse una seconda rete di elettricità, il che si tradurrebbe in una maggiorazione dei costi e non si rivelerebbe sensato. Tuttavia, per impedire ai gestori di rete di sfruttare la loro posizione monopolistica, per esempio esigendo corrispettivi per l’utilizzazione della rete eccessivamente elevati, il monopolio naturale che vige nel settore delle reti viene regolamentato. Le tasse e i tributi come pure i tributi per la promozione di fonti energetiche rinnovabili (RIC) vengono fissati dallo Stato (a livello federale, cantonale o comunale). 4.1 Ripartizione delle componenti del prezzo dell’elettricità nel 2010 La figura 2 fornisce una panoramica della ripartizione delle quattro componenti del prezzo dell’elettricità nel 2010, per le seguenti categorie di consumatori: nuclei familiari (H4; appartamento di 5 locali con un consumo energetico annuo di 4500 kWh, allacciamento al livello di rete [LR] 7), aziende del settore commerciale (C2; piccole aziende con un consumo energetico annuo di 30 000 kWh, allacciamento al LR 7) e industria (C5; grandi aziende con un consumo energetico annuo di 500 000 kWh, allacciamento al LR 5). L’allacciamento delle imprese industriali a un livello di rete superiore si traduce in corrispettivi per l’utilizzazione della rete più modesti. 7/31 25.00 Totale: 21.29 cent./kWh Totale: 19.11 cent./kWh 0.43 20.00 2.43 0.43 0.85 Totale: 14.34 cent./kWh cent./kWh 15.00 8.42 0.45 0.56 8.62 10.00 5.00 7.94 10.02 9.21 5.40 0.00 Nucleo familiare H4 (IVA inclusa) Azienda del settore commerciale C2 (IVA esclusa) Utilizzazione della rete Energia Tributi Industria C5 (IVA esclusa) RIC Figura 2: Composizione delle tariffe per i nuclei familiari, le aziende del settore commerciale e industriale nel 2010 (categorie di consumatori H4, C2, C5, valori medi ponderati per il numero di abitanti). Tributi: H4 compresa IVA, C2 e C5 IVA esclusa (fonte: ElCom). Per un tipico nucleo familiare svizzero, si osserva che i corrispettivi per l’utilizzazione della rete rappresentano attualmente circa il 47%, il prezzo dell’energia il 40%, i tributi e le prestazioni a enti pubblici al livello della distribuzione finale l’11% e la RIC il 2% del prezzo dell’energia. Se si considera l’intera catena di creazione di valore aggiunto (produzione, trasporto e distribuzione ai consumatori finali), la quota dei tributi e delle prestazioni costituisce circa un quarto della tariffa dell’elettricità (cfr. paragrafo 5.3.1). Per un tipico nucleo familiare svizzero (categoria di consumatori H4), i costi annui dell’elettricità ammontano a circa 960 franchi, per un’azienda del settore commerciale (C2) a circa 5700 franchi e per un’impresa industriale (C5) a circa 72 000 franchi. Componenti del prezzo dell’elettricità • Il prezzo dell’elettricità è costituito da quattro componenti: corrispettivi per l’utilizzazione della rete, prezzo dell’energia, tributi e prestazioni a enti pubblici e rimunerazione a copertura dei costi per l’immissione in rete di energia (RIC). • Nucleo familiare e azienda del settore commerciale: per queste categorie di consumatori la quota dei corrispettivi per l’utilizzazione della rete incide sul prezzo dell’elettricità nel modo più significativo: nel 2010 rappresentava circa il 50% del prezzo dell’elettricità. • Industria: per questa categoria di consumatori i costi per l’utilizzazione della rete costituiscono più di un terzo del prezzo dell’elettricità. • Le componenti tributi e prestazioni e RIC incidono complessivamente in misura più modesta (complessivamente dal 10% al 15% per i nuclei familiari) sulle tariffe dell’elettricità. • Il divario minore si registra tra le diverse categorie di consumatori nel prezzo dell’energia. 8/31 5 Evoluzione delle singole componenti del prezzo dell’energia elettrica nella prima tappa di liberalizzazione del mercato 5.1 Corrispettivi per l’utilizzazione della rete I corrispettivi per l’utilizzazione della rete sono regolamentati e controllati dalla ElCom. In conformità alla LAEl, essi non possono superare l’importo dei costi computabili nonché dei tributi e delle prestazioni a enti pubblici. Per costi computabili si intendono i costi di esercizio e i costi del capitale di una rete sicura, performante ed efficiente. Essi comprendono un utile di esercizio adeguato. Nei costi di esercizio rientrano in particolare i costi per le prestazioni di servizio relative al sistema (servizi ausiliari necessari per una gestione sicura delle reti) e per la manutenzione delle reti. I corrispettivi per l’utilizzazione delle reti al massimo livello di tensione vengono imputati ai gestori delle reti di distribuzione allacciati alla rete di trasporto e ai consumatori finali direttamente allacciati alla rete di trasporto. I gestori delle reti di distribuzione riversano questi costi sui consumatori finali. Alcune imprese di approvvigionamento di elettricità imputano ai propri consumatori finali anche un prezzo di base fisso per l’utilizzazione della rete. Conformemente alla OAEl (art. 18 cpv. 2), la tariffa per l’utilizzazione della rete a livelli di tensione inferiori a 1 kV deve consistere per almeno il 70% in una tariffa di lavoro (cent./kWh), vale a dire che il prezzo di base fisso per allacciamento può rappresentare al massimo il 30% dei corrispettivi per l’utilizzazione della rete. 5.1.1 Aumento dei corrispettivi per l’utilizzazione della rete Con la prima tappa di liberalizzazione del mercato, il 1° gennaio 2009 sono aumentati i corrispettivi per l’utilizzazione della rete, per i seguenti motivi: • Aumento dei costi di rete in ragione della rivalorizzazione dell’infrastruttura di rete: in passato, molti gestori di rete hanno ammortizzato una parte dei propri impianti in modo assai più rapido di quanto non fosse necessario da un punto di vista economico. Per il calcolo dei corrispettivi per l’utilizzazione della rete hanno valutato i propri impianti al massimo livello consentito dalla legge, il che ha comportato le seguenti conseguenze: o Gli impianti già ammortizzati sono stati oggetto di un secondo ammortamento a livello calcolatorio, imputato ai consumatori. o Il valore residuo dell’infrastruttura e quindi la base di calcolo degli interessi hanno subito un aumento, con la conseguenza che le imprese di approvvigionamento di elettricità registrano dei tassi di interesse calcolatori più elevati, anch’essi imputati ai consumatori. Quanto all’eventualità e all’entità della rivalorizzazione, ciò dipende in primo luogo dalla modalità con cui finora sono stati effettuati gli ammortamenti e, secondariamente, dalle scelte operate dai proprietari dell’infrastruttura, per la maggior parte Comuni e Cantoni. • Aumento dei costi per le prestazioni di servizio relative al sistema (PSRS): le prestazioni di servizio relative al sistema sono necessarie per un funzionamento stabile della rete e, di conseguenza, per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento. Si tratta in particolare di riserve di potenza che devono essere messe da parte per eventuali guasti delle centrali elettriche o oscillazioni dei consumi. All’inizio della liberalizzazione del mercato, i costi delle PSRS sono palesemente aumentati, tuttavia nel frattempo sono notevolmente diminuiti. • Costi di liberalizzazione del mercato: la liberalizzazione del mercato richiede l’adeguamento di diversi processi e strutture dei gestori di rete, il che si traduce in costi unici che confluiscono 9/31 principalmente nei costi di rete. I costi di adeguamento incidono in misura maggiore nelle piccole imprese di approvvigionamento dell’elettricità, in quanto ripartiti su un numero più modesto di clienti. 5.1.2 Interventi della ElCom sui corrispettivi per l’utilizzazione delle reti Nell’autunno 2008, il Consiglio federale ha deciso, in ragione degli aumenti tariffari annunciati dal settore dell’energia elettrica, di sottoporre a una revisione a breve termine l’ordinanza sull’approvvigionamento elettrico. Inoltre, nel marzo 2009, la ElCom ha disposto una diminuzione del 40% delle tariffe per la rete di trasporto. La revisione dell’OAEl era incentrata innanzitutto sui costi di rete computabili e sui costi per le prestazioni di servizio relative al sistema: • In ragione delle disposizioni riviste, i costi per le PSRS devono essere ricalcolati in base al principio di causalità. Durante un termine transitorio fino a fine 2013, ai consumatori finali potrà essere imputata solo una parte dei costi complessivi, vale a dire al massimo 0,40 cent./kWh. I costi rimanenti sono a carico dei gestori delle grandi centrali elettriche con una potenza superiore a 50 MW. • Nel luglio 2010, il Tribunale amministrativo federale ha tuttavia deciso che l’imputazione parziale dei costi per le prestazioni generali di servizio relative al sistema ai gestori delle centrali elettriche, prevista dalle nuove disposizioni dell’OAEl, non è conforme al diritto. Di conseguenza, i costi generali per le PSRS devono essere trattati alla pari dei corrispettivi per l’utilizzazione della rete ed essere imputati interamente ai gestori delle reti di distribuzione nonché ai consumatori finali allacciati alla rete di distribuzione. Con la decisione del Tribunale amministrativo federale, da un lato è stato in parte annullato il contenimento previsto degli aumenti tariffari da parte del settore dell’elettricità, dall’altro la tariffa per le prestazioni di servizio relative al sistema decisa dalla ElCom è interamente a carico dei gestori delle reti di distribuzione e dei consumatori finali della rete di trasporto. Swissgrid ha dato seguito alla decisione del TAF fissando la tariffa PSRS per i gestori delle reti di distribuzione e i consumatori finali della rete di trasporto a 0,69 cent./kWh. Inoltre, viene prelevato un supplemento detto di correzione dell’ordine di 0,08 cent./kWh, per compensare l’imputazione illegale dei costi ai gestori delle centrali elettriche. Con una decisione a titolo preventivo, la ElCom ha operato una diminuzione delle tariffe della rete di trasporto per il 2010 e per il 2011 (2010: 13%, 2011: 8%). È stato presentato ricorso al Tribunale amministrativo federale contro tutte le decisioni relative alle tariffe della rete di trasporto. Tuttavia, le decisioni non sono ancora passate in giudicato. 10/31 Evoluzione dei corrispettivi per l’utilizzazione della rete • I corrispettivi per l’utilizzazione della rete sono regolamentati e controllati dalla ElCom. • La prima tappa della liberalizzazione del mercato ha segnato un aumento dei corrispettivi per l’utilizzazione della rete. • Le cause sono: maggiorazione dei costi di rete in ragione della rivalorizzazione dell’infrastruttura di rete, aumento dei costi nell’ambito delle prestazioni di servizio relative al sistema (PSRS), costi unici in relazione alla liberalizzazione del mercato. • Corrispettivi per l’utilizzazione della rete 2009: la ElCom ha deciso di ridurre del 40% le tariffe della rete di trasporto, in parte nuovamente aumentate a seguito di a una decisione del Tribunale amministrativo federale. • Corrispettivi per l’utilizzazione della rete 2010: la ElCom ha deciso una diminuzione delle tariffe di rete del 13%. La decisione è stata impugnata da Swissgrid e, di conseguenza, non è ancora passata in giudicato. • Corrispettivi per l’utilizzazione della rete 2011: la ElCom ha deciso una diminuzione delle tariffe di rete dell’8%. La decisione è stata impugnata da Swissgrid e, di conseguenza, non è ancora passata in giudicato. 5.2 Prezzo dell’energia La OAEl sancisce che la quota tariffaria per la fornitura di energia a consumatori finali con servizio universale si basa sui prezzi di costo. Se i prezzi di costo superano i prezzi di mercato, la quota tariffaria si basa su questi ultimi. Per i clienti con libero accesso alla rete si applica il prezzo di mercato. I prezzi di costo dipendono in larga misura dalla tecnologia impiegata nelle centrali. Nella produzione di elettricità in Svizzera predominano l’energia idroelettrica e nucleare. Impianti di produzione di questo tipo presentano prezzi di costo assai modesti che si collocano al di sotto dei prezzi di mercato, e questo perché le centrali svizzere registrano, rispetto alle centrali fossili all’estero, costi variabili più contenuti (fra cui i costi dei combustibili), che sono stati in gran parte ammortizzati nel corso del loro esercizio. 5.2.1 Formazione dei prezzi alle borse dell’elettricità I prezzi di mercato per l’elettricità possono essere determinati dai corsi delle borse dell’elettricità. Il commercio di elettricità a breve termine (mercato spot) per Germania, Francia, Austria e Svizzera si svolge all’European Power Exchange (EPEX Spot SE) di Parigi, mentre il commercio a termine tedesco e francese ha luogo all’EEX Power Derivatives di Lipsia. Lo Swiss Index (Swissix) dell’EPEX consente di ripercorrere l’evoluzione storica dei prezzi dell’energia elettrica sul mercato svizzero. All’EPEX vengono negoziate di volta in volta le tariffe per 24 fasce orarie del giorno successivo per la fornitura di elettricità sulla rete svizzera ad alta tensione. Come si evince dalla figura 3, lo Swissix esiste come indice di carico di base (Swissix Base) e come indice di carico di punta (Swissis Peak). Il carico di base corrisponde alla fornitura di una determinata quantità di elettricità con potenza costante a tutte le ore del giorno successivo, mentre il carico di punta corrisponde a una fornitura di elettricità tra le ore 8 e 20. La media mensile del carico di punta comprende unicamente le tariffe dal lunedì al venerdì. 11/31 A B C Figura 3: Evoluzione temporale dello Swissix dall’inizio della negoziazione (A) e l’anno scorso (B). Linea rossa: carico di punta. Linea nera: carico di base. Il grafico B mostra inoltre l’evoluzione dei prezzi mensili medi. Il grafico C mette a confronto l’evoluzione dei prezzi sui mercati tedesco e austriaco (Phelix Index). Fonte: www.eex.com/de (stato 26.1.2011). Come si evince dalla figura 3, nel 2010 le medie mensili dei prezzi dell’elettricità a breve termine (mercato spot) all’EEX per il mercato svizzero (Swissix) si collocano in una forbice che va all’incirca da 40 a 65 EUR/MWh (carico di base) e da 45 fino a quasi 75 EUR/MWh (carico di punta), vale a dire circa da 5 a 9 cent./kWh (carico di base) e da 6 a 10 cent./kWh (carico di punta). 12/31 Evoluzione del prezzo dell’energia • Conformemente all’OAEl, il prezzo dell’energia per i consumatori finali nel servizio universale deve orientarsi ai prezzi di costo. • Se i prezzi di costo superano il prezzo del mercato dell’elettricità, si applica il prezzo di mercato. • In un confronto internazionale, il parco svizzero di centrali elettriche si distingue per modesti prezzi di costo. I prezzi di costo dell’energia idroelettrica e nucleare sono inferiori rispetto a quelli delle centrali fossili. Inoltre, il parco di centrali elettriche della Svizzera (p. es. centrali nucleari) è già stato in gran parte ammortizzato. • Il prezzo dell’energia viene negoziato alle borse internazionali dell’elettricità. Le principali sono la EEX di Lipsia e la EPEX di Parigi. • Nel 2010, i prezzi all’ingrosso per la Svizzera si collocano in una forbice che va da 5 a 9 cent./kWh (carico di base) e da 6 a 10 cent./kWh (carico di punta). 5.3 Tributi e prestazioni a enti pubblici Conformemente alla LAEl, i tributi e le prestazioni a enti pubblici non sono sottoposti alla sorveglianza della ElCom. La determinazione del loro ammontare è in larga misura di competenza dei Cantoni e dei Comuni, tuttavia la Sorveglianza dei prezzi può raccomandare alle autorità competenti di ridurre i crediti non fiscali o di rinunciarvi. 5.3.1 Aumento dei tributi e delle prestazioni a enti pubblici In collaborazione con l’UFE, l’Associazione delle aziende elettriche svizzere (AES) ha commissionato la realizzazione di uno studio sul carico finanziario dell’elettricità svizzera dovuto ai tributi e alle prestazioni a enti pubblici nel 2009 («Finanzielle Belastung der Schweizer Elektrizität durch Abgaben an die Gemeinwesen im Jahr 2009»). Il rilevamento dei dati è avvenuto su un campione rappresentativo di aziende elettriche e successivamente i dati sono stati estrapolati al consumo finale di elettricità in Svizzera. Sono stati rilevati tutti i tributi e le prestazioni a livello di approvvigionamento elettrico, dalla produzione al trasporto fino alla distribuzione di energia elettrica ai consumatori finali. Gli autori dello studio hanno ottenuto i seguenti risultati: • Nel 2009, su un consumo medio di elettricità di 15,2 cent./kWh, circa 4,2 cent./kWh sono stati destinati a enti pubblici. • 1,4 cent./kWh sono stati prelevati da imposte ordinarie, non specifiche per l’elettricità, che ogni impresa è tenuta a pagare (imposte di vario tipo). • 0,7 cent./kWh sono stati destinati al canone per i diritti d’acqua, vale a dire 0,4 cent./kWh a concessioni e tributi affini, riserve a carattere di capitale proprio, utili versati a proprietari pubblici e 0,9 cent./kWh ad altri tributi. • Inoltre, dal 2009, deve essere versata la rimunerazione a copertura dei costi per l’immissione in rete di energia (RIC) dell’ordine di 0,45 cent./kWh. • Gli oneri che gravano sull’elettricità imposti dagli enti pubblici riguardano principalmente la produzione e la distribuzione di elettricità. Per contro, gli oneri a carico del trasporto di elettricità nella rete ad alta tensione sono modesti. Un confronto con le cifre dello studio pubblicato l’anno scorso dall’AES e dall’UFE relativo all’anno 2007 (precedente alla prima tappa di liberalizzazione del mercato) mostra che i contributi versati a enti pubblici sono aumentati del 13%, un incremento principalmente riconducibile all’introduzione della rimunerazione a copertura dei costi per l’immissione in rete di energia (RIC). 13/31 5.3.2 Il Consiglio federale auspica maggiore trasparenza Nel gennaio 2010, la Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio nazionale (CAPTE-N) ha depositato la mozione 10.3001 «Utili straordinari delle aziende elettriche pubbliche». Con questo intervento, la Commissione chiedeva di limitare una parte dei tributi e delle prestazioni consistenti nel versamento di utili ai Cantoni e ai Comuni che sono azionisti o proprietari di imprese di approvvigionamento di elettricità. L’8 marzo 2010 il Consiglio nazionale ha respinto la mozione, adducendo la motivazione che la richiesta della CAPTE-N è probabilmente in contrasto con l’uguaglianza giuridica sancita dalla Costituzione come pure con il diritto comunale. Tuttavia, nella sua presa di posizione, il Consiglio federale ha sottolineato l’importanza degli studi in corso come base per un dibattito generale sui tributi e sulle prestazioni a enti pubblici nel settore dell’elettricità. Il governo chiede pertanto di esaminare regolarmente e di dichiarare in maniera trasparente i tributi e le prestazioni a carico dell’approvvigionamento di elettricità. La richiesta di svolgere in modo regolare un rendiconto in materia di tasse e prestazioni era stata già espressa anche nei due postulati accolti alla fine del 2008, rispettivamente della CAPTE-S (Po. 08.3756 «Modifica della legge sull’approvvigionamento elettrico») e della CAPTE-N (Po. 08.3758 «Misure contro l'aumento delle tariffe elettriche. Modifica della legge e dell'ordinanza sull'approvvigionamento elettrico»). Il Consiglio federale esorta inoltre i Cantoni e i Comuni a dare prova di moderazione nella riscossione di tributi e prestazioni sul prezzo dell’elettricità. 5.3.3 Confronto a livello cantonale dei tributi sull’elettricità Dal settembre 2009, la ElCom pubblica sul suo sito Internet (www.elcom.admin.ch) le tariffe elettriche delle imprese di approvvigionamento elettrico. Questa procedura permette una maggiore trasparenza nell’ambito delle differenze regionali delle singole componenti del prezzo dell’elettricità. Essa consente segnatamente di comparare l’ammontare dei tributi e delle prestazioni tra i Cantoni e i Comuni, come è illustrato nella figura 4. Figura 4: Confronto dei tributi e delle prestazioni dei nuclei familiari per l’anno 2010 (in cent./kWh, categoria di consumatori H4). Fonte: ElCom. Nel 2010 si osservano significative differenze regionali a livello dei tributi versati a enti pubblici: i Cantoni Basilea Città (6,2 cent./kWh) e Ticino (0,2 cent./kWh) si situano palesemente sopra la media svizzera, mentre in altri Comuni, p.es. nella regione di Zurigo, vengono riscossi tributi a enti pubblici assai modesti oppure non vengono riscossi affatto. Nel Cantone BS, i tributi elevati superiori alla media sono riconducibili al «Basler Fördermodell», una tassa d’incentivazione sull’elettricità introdotta nel 1998. 14/31 Evoluzione dei tributi e delle prestazioni a enti pubblici • La ElCom non è legittimata a controllare i tributi e le prestazioni a enti pubblici. • Nel 2009, i tributi e le prestazioni a enti pubblici rappresentavano circa un quarto del prezzo medio dell’elettricità per i consumatori finali. • Dal 2007, il prezzo medio dell’elettricità per i consumatori finali è aumentato del 5% in valore nominale, mentre il carico imposto dagli enti pubblici nello stesso lasso di tempo – anche a seguito dell’introduzione della rimunerazione a copertura dei costi per l’immissione in rete di energia (RIC) – è aumentato del 13%. • Gli oneri imposti al settore dell’elettricità da parte degli enti pubblici riguardano principalmente la produzione e la distribuzione di elettricità. Il trasporto di elettricità sulla rete di trasporto è interessato solo in misura marginale. • Dal 2009, la ElCom pubblica sul suo sito Internet i prezzi dell’elettricità di tutte le imprese di approvvigionamento elettrico. La pubblicazione consente di confrontare l’ammontare dei tributi e delle prestazioni cantonali e comunali, da cui risulta che nel 2010 si sono registrate notevoli differenze regionali nei tributi versati a enti pubblici. • Il Consiglio federale chiede che i tributi e le prestazioni gravanti sull’approvvigionamento elettrico siano esaminati regolarmente e dichiarati in maniera trasparente, e che i Cantoni e i Comuni diano prova di moderazione nella riscossione dei tributi e delle prestazioni sul prezzo dell’elettricità. • La Sorveglianza dei prezzi può raccomandare ai Cantoni e ai Comuni di ridurre i crediti non fiscali o di rinunciarvi. 5.4 Promozione delle energie rinnovabili (RIC) Per quanto riguarda la promozione delle energie rinnovabili, con la revisione della legge sull’energia (LEne) il 1° gennaio 2009 è stata introdotta la rimunerazione a copertura dei costi per l’immissione in rete di energia (RIC), che ha sostituito la promozione delle energie rinnovabili fino ad allora in vigore tramite lo strumento del finanziamento dei costi supplementari (FCS). L’aliquota della tassa per il finanziamento dei costi supplementari da parte dei consumatori finali ammontava a 0,05 cent./kWh nel 2005 ed è stata aumentata a 0,08 cent./kWh fino al 2008. La rimunerazione a copertura dei costi per l’immissione in rete di energia è tesa a promuovere le seguenti tecnologie: • Energia idroelettrica (fino a 10 megawatt) • Energia fotovoltaica • Energia eolica • Geotermia • Biomassa e rifiuti della biomassa La RIC viene finanziata grazie a un supplemento sul prezzo dell’elettricità, attualmente pari a 0,45 cent./kWh. L’Ufficio federale dell’energia stabilisce ogni anno l’ammontare di tale supplemento. Un eventuale incremento del supplemento RIC massimo necessita dell’approvazione del Consiglio federale. Il 18 giugno 2010 il Parlamento ha approvato un aumento massimo a 0,9 cent./kWh a partire dal 2013. 15/31 6 Evoluzione dei prezzi dell’elettricità in Svizzera (1995 – 2011) Il capitolo 5 illustra l’evoluzione delle singole componenti del prezzo dell’elettricità dal 2008 al 2010. Il presente capitolo intende invece rispondere alle seguenti domande: qual è stata l’evoluzione generale del prezzo dell’elettricità in passato? E dove si colloca la Svizzera con le sue tariffe elettriche nel confronto internazionale? 6.1 Osservazioni preliminari sulla comparabilità dei prezzi dell’elettricità Per avere una panoramica dell’evoluzione dei prezzi dell’elettricità in Svizzera, al momento sono disponibili le seguenti fonti: • Ufficio federale di statistica (UST): nel quadro dell’indice nazionale dei prezzi al consumo (IPC) e dell’indice dei prezzi alla produzione (IPP), l’UST effettua rilevamenti dei prezzi presso le 30-40 maggiori imprese di approvvigionamento elettrico. Il campione comprende più del 50% delle vendite di elettricità in Svizzera. I rilevamenti sono concepiti in primo luogo per individuare le variazioni dei prezzi dell’elettricità. In via aggiuntiva, vengono calcolati e presentati anche i prezzi medi per chilowattora. Per il rilevamento dei prezzi dell’elettricità vengono definite diverse categorie di consumo: 8 tipi di nuclei familiari e 6 tipi di aziende del settore commerciale, industriale e di servizi. Per ogni categoria di consumo il prezzo dell’elettricità viene convertito in un dato profilo di potenza e riportato in cent./kWh/anno (valore annuo). • Ufficio federale dell’energia (UFE): nel quadro di un sondaggio finanziario annuo, l’UFE calcola per circa 170 aziende elettriche il prezzo medio per ogni chilowattora, dividendo il prodotto totale della vendita di elettricità per il consumo finale (numero di chilowattora). • Commissione federale dell’elettricità (ElCom): nel 2010, la ElCom ha pubblicato per la prima volta sul suo sito Internet, a titolo comparativo, le tariffe elettriche di tutti i gestori di rete, che a tale scopo le hanno fornito le loro tariffe per 15 profili tipici di consumo di nuclei familiari, clienti di aziende del settore commerciale e industriale. • Sorveglianza dei prezzi (SPR): nel 2010, la Sorveglianza dei prezzi ha pubblicato un rapporto sull’evoluzione delle tariffe elettriche in Svizzera nel periodo 2004-2009, che illustra l’evoluzione dei prezzi nelle imprese svizzere di approvvigionamento elettrico e nei Comuni in questo lasso di tempo. È stata data particolare importanza allo sviluppo antecedente (2004-2008) e successivo (2008-2009) alla liberalizzazione parziale del mercato. La valutazione e le rappresentazioni si basano su dati rilevati dalla Sorveglianza dei prezzi tra il 2003 e il 2009 nei tariffari di tutte le imprese svizzere di approvvigionamento elettrico. • Ufficio statistico dell’Unione europea (Eurostat): per il rilevamento dell’evoluzione dei prezzi dell’elettricità nell’Unione europea, Eurostat mette a disposizione dati sulle tariffe e statistiche. Sussistono differenze metodologiche rispetto alle statistiche svizzere. Il prezzo dell’elettricità è influenzato in maniera determinante dal metodo di rilevamento e dalla scelta delle categorie di consumo. Eventuali divergenze possono essere senz’altro motivate, in quanto i risultati descrivono realtà diverse. Non si può quindi affermare che gli uni siano corretti e gli altri errati, semplicemente forniscono informazioni diverse. Ciononostante, le fonti dei dati menzionate consentono di definire le tendenze generali di evoluzione dei prezzi dell’elettricità in Svizzera. 6.2 Evoluzione dei prezzi dell’elettricità in Svizzera dal 1995 al 2011 Dalla metà degli anni Novanta, l’economia e i nuclei familiari hanno beneficiato di un continuo ribasso dei prezzi dell’elettricità (valore nominale e reale), che nel 2007 hanno raggiunto il livello più basso (cfr. figura 5). 16/31 Così, stando alla statistica svizzera dell’elettricità pubblicata ogni anno dall’UFE, il prezzo nominale medio corrisposto dal consumatore finale per l’elettricità tra il 1996 e il 2007 è diminuito del 16%. L’evoluzione dei prezzi si iscrive nel contesto della liberalizzazione del mercato dell’elettricità nello spazio europeo e dell’incremento del commercio transfrontaliero, che hanno notevolmente aumentato l’efficienza del sistema. Di conseguenza, e anche in ragione dell’offerta eccedente di elettricità in Europa, tra il 1996 e il 2007 i prezzi in Svizzera sono diminuiti. Dal 2007, le tariffe dell’elettricità sono nuovamente aumentate in maniera lieve, e questo fra l’altro a causa dell’incremento degli investimenti nel settore delle linee e delle centrali, ma anche degli oneri più elevati prelevati dagli enti pubblici. Le statistiche sui prezzi dell’elettricità dell’Ufficio federale di statistica (UST) e dell’AES come pure il rapporto sull’evoluzione dei prezzi dell’elettricità tra il 2004 e il 2009 pubblicato dalla Sorveglianza dei prezzi mettono in luce una situazione analoga. 17/31 evoluzione dei prezzi nominali 25 cent./kWh 20 15 10 5 0 A evoluzione dei prezzi reali 30 25 cent./kWh 20 15 10 5 0 UFE ELSTAT prezzo medio corrisposto dai consumatori finali UST IPC categoria di consumo III (nuclei familiari) AES prezzo dell’elettricità H4 (nuclei familiari) SPR prezzo dell’elettricità H4 (nuclei familiari) AES prezzo dell’elettricità C2 (aziende del settore commerciale) SPR prezzo dell’elettricità C2 (aziende del settore commerciale) AES prezzo dell’elettricità C5 (industria) ElCom prezzo dell’elettricità H4 (nuclei familiari) ElCom prezzo dell’elettricità C2 (aziende del settore commerciale) ElCom prezzo dell’elettricità C5 (industria) B Figura 5: Evoluzione dei prezzi dell’elettricità nominali (A) e reali (B, depurato dell’inflazione su base 2010) per i consumatori finali in cent./kWh. Fonti: Indice nazionale dei prezzi al consumo UST, statistica dell’elettricità UFE (prezzi senza imposte e tributi al livello dei consumatori finali), rilevamento dei prezzi dell’elettricità AES, rapporto sui prezzi dell’elettricità SPR, rilevamento dei prezzi dell’elettricità ElCom (cfr. figura 2). 6.2.1 I prezzi dell’elettricità nel 2009 La prima tappa della liberalizzazione del mercato nel gennaio 2009 ha definitivamente messo fine alla tendenza al ribasso dei prezzi dell’elettricità. Infatti, i prezzi dell’elettricità annunciati dalle imprese di approvvigionamento elettrico per il 2009 si collocavano in media dal 10% al 20% sopra i valori dell’anno precedente. Come detto, l’annuncio di detti aumenti (le imprese di approvvigionamento elettrico pubblicano le proprie tariffe per l’anno successivo sempre a fine agosto) è sfociato nell’autunno 2008 in numerosi 18/31 interventi parlamentari, che chiedevano un urgente adeguamento della legge e dell’ordinanza sull’approvvigionamento elettrico, al fine di contenere gli aumenti del prezzo dell’energia entro un limite ragionevole. Nel dicembre 2008, il Consiglio federale ha approvato una prima revisione dell’ordinanza. In virtù di essa e congiuntamente alla decisione della ElCom del marzo 2009 (l’autorità di regolazione ha deciso una diminuzione dei costi computabili della rete di trasporto) gli aumenti annunciati delle tariffe per il 2009 sono stati ridotti di circa il 40%. Tuttavia, nell’estate 2010 il Tribunale amministrativo federale ha giudicato che le disposizioni transitorie della revisione dell’OAEl rivista erano in parte illegali. Con questa decisione, la riduzione dei corrispettivi per l’utilizzazione della rete per il 2009 è stata parzialmente annullata. Conformemente allo studio citato della Sorveglianza dei prezzi, le tariffe dell’elettricità nel 2009 sono aumentate dal 2% al 12% a seconda della categoria di consumatori. Stando a uno studio sui tributi e le prestazioni del 2009 (v. paragrafo 5.3.1), tra il 2007 e il 2009 il prezzo medio dell’elettricità per il consumatore finale ha registrato un aumento nominale del 5%, passando da 14,5 a 15,2 cent./kWh. 6.2.2 I prezzi dell’elettricità nel 2010 Nel 2010, i prezzi dell’elettricità sono rimasti stabili oppure sono leggermente diminuiti rispetto al 2009. La ElCom è giunta a questa conclusione dopo aver analizzato i dati delle imprese di approvvigionamento elettrico. Il regolatore ritiene tuttavia che, in singoli Comuni, il prezzo dell’elettricità ha continuato ad aumentare fino al 10%. La ElCom ha inoltre potuto constatare che i prezzi dell’elettricità sono ancora assai differenziati a livello regionale e che il dislivello tra la Svizzera occidentale e la Svizzera orientale è tuttora presente. Come illustra la figura 6, l’elettricità è generalmente più onerosa nella Svizzera romanda e nella Regione del Mittelland rispetto alla Svizzera nord-orientale, dove i vantaggi in termini di costi delle centrali locali si ripercuotono in misura maggiore sui consumatori finali. Figura 6: Confronto fra le tariffe dell’elettricità per i nuclei familiari per il 2010 (prezzo totale in cent./kWh, categoria di consumatori H4). A sinistra: confronto fra i Cantoni. A destra: confronto fra i Comuni del Cantone dei Grigioni (fonte: ElCom). 6.2.3 I prezzi dell’elettricità nel 2011 Alla fine di agosto 2010, le imprese di approvvigionamento elettrico hanno pubblicato le proprie tariffe per il 2011: i prezzi annunciati aumentano in media del 2% per i nuclei familiari e dal 3% al 4% per le aziende del settore commerciale. Secondo la ElCom, nella maggior parte dei casi gli aumenti sono riconducibili a un rincaro dei prezzi dell’energia, che hanno registrato in media un incremento dal 5% all’8%. I corrispettivi per l’utilizzazione della rete sono invece rimasti in media immutati, come pure i tributi e le prestazioni a enti pubblici. 19/31 Evoluzione dei prezzi dell’elettricità tra il 1995 e il 2011 • Da metà degli anni Novanta, i nuclei familiari, le aziende del settore commerciale e le industrie hanno beneficiato di una diminuzione dei costi dell’elettricità. • Dal 2007, le tariffe dell’elettricità sono lievemente aumentate in ragione di tributi e prestazioni a enti pubblici più elevati nonché dell’aumento dei costi fatti valere dalle imprese di approvvigionamento elettrico. • 2009: il primo anno successivo alla prima tappa di liberalizzazione del mercato, i prezzi dell’elettricità sono aumentati dal 2% al 12% a seconda delle categorie di consumatori (fonte: Sorveglianza dei prezzi). L’intervento del Consiglio federale (revisione OAEl) e una decisione della ElCom hanno consentito di moderare gli aumenti delle tariffe dell’elettricità annunciate dalle imprese di approvvigionamento elettrico. • 2010: rispetto al 2009, le tariffe dell’elettricità sono rimaste stabili oppure, in parte, sono lievemente diminuite. La ElCom constata che, nonostante il primo passo verso la liberalizzazione del mercato, il dislivello osservato in passato tra le tariffe dell’elettricità nella Svizzera occidentale e la Svizzera orientale è tuttora presente. Ne consegue che l’elettricità è generalmente più costosa nella Svizzera romanda e nella Regione del Mittelland rispetto alla Svizzera nord-orientale, dove i vantaggi in termini di costi delle centrali locali si ripercuotono in misura maggiore sui consumatori finali. • 2011: le tariffe dell’elettricità per i nuclei familiari aumentano in media del 2%, quelle per le aziende del settore commerciale e industriale dal 3% al 4%, in ragione dell’aumento dei prezzi dell’energia. I corrispettivi per l’utilizzazione della rete come pure i tributi e le prestazioni a enti pubblici rimangono invece stabili. 6.3 Dove si colloca la Svizzera nel confronto internazionale? Come già menzionato, è difficile comparare i prezzi dell’elettricità in diversi Paesi, tanto più che le categorie di consumatori vengono denominate in modo diverso. Nel confronto internazionale dei prezzi dell’elettricità per le diverse categorie di clienti in Svizzera bisogna tenere conto di tale difficoltà. Inoltre, i differenti regimi fiscali dei Paesi e le fluttuazioni del corso di cambio costituiscono un ulteriore ostacolo alla comparabilità. Dall’inizio degli anni Novanta, in ambito energetico l’UE ha progressivamente liberalizzato il mercato europeo dell’energia grazie a tre pacchetti di regolamentazione. La liberalizzazione del mercato interno europeo dell’elettricità è stata avviata nel 1997 con la direttiva 96/92/CE concernente norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica (GUCE L 27 del 30.1.1997, pag. 20). Oggi si applica la direttiva 2009/72/CE emanata con il terzo pacchetto di liberalizzazione del mercato dell’energia relativa a norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica (GUCE L 211 del 14.8.2009, pag. 55), che gli Stati membri dell’UE hanno dovuto applicare entro il 3 marzo 2011. La direttiva è integrata dal regolamento (CE) n. 714/2009 relativo alle condizioni di accesso alla rete per gli scambi transfrontalieri di energia elettrica (GUCE L 211 del 14.8.2009, pag. 15). Se si confrontano i prezzi dell’elettricità in Svizzera con quelli in Europa, bisogna tenere conto della differente situazione di partenza: in Europa, il mercato dell’elettricità è completamente liberalizzato da molto tempo, mentre in Svizzera la prima fase di liberalizzazione del mercato risale al 2008. Il confronto dei prezzi dell’elettricità nel nostro Paese con quelli degli Stati membri dell’UE mostra un quadro di questo tipo: • Nuclei familiari: come si evince dalla figura 7, le tariffe dell’elettricità per i nuclei familiari si collocano leggermente al di sotto della media europea. I Paesi limitrofi come Austria, Germania e Italia presentano un livello notevolmente più elevato, per contro più modesto in Francia. • Aziende del settore commerciale: i prezzi dell’elettricità imputati alle aziende del settore commerciale sono superiori alla media europea (figura 8). Questo confronto va considerato con una certa prudenza, in quanto i dati per la valutazione dell’ammontare delle tariffe corrisposte da questo tipo di 20/31 aziende in Svizzera non comprendono le tariffe speciali concesse dai fornitori di elettricità ai grandi clienti e ai clienti che beneficiano di particolari contratti. • Industria: in questa sede si rinuncia a effettuare un confronto europeo dei prezzi corrisposti dai clienti industriali che, conformemente alla LAEl, possono sin d’ora approvvigionarsi di elettricità sul mercato libero. È difficile operare un confronto delle tariffe imposte ai clienti industriali, da un lato perché i gruppi di clienti recensiti in Europa e in Svizzera sono estremamente diversi tra loro, dall’altro perché le imprese di approvvigionamento elettrico offrono ai grossi clienti tariffe speciali negoziabili, che di norma non vengono pubblicate. corso del cambio: 1.42 CHF/EUR 35 30 25 cent./kWh 20 20 15 10 5 Danimarca Italia Germania Belgio Austria Malta Lussemburgo Cipro Norvegia Irlanda Portogallo Spazio europeo SE16 Svezia Spagna Unione europea UE27 Svizzera Paesi Bassi Regno Unito Ungheria Slovacchia Turchia Slovenia Polonia Repubblica Ceca Grecia Finlandia Francia Lituania Croazia Lettonia Estonia Romania Bulgaria 0 Figura 7: Prezzi medi dell’elettricità ponderati per i nuclei familiari nei Paesi membri dell’UE (categoria DC, 1° semestre 2010) e in Svizzera (categoria H4, 20 cent./kWh nel 2010) secondo Eurostat e ElCom. Le linee rosse orizzontali delimitano la forbice tipica dei prezzi per i nuclei familiari in Svizzera (ca. da 13 a 25 cent./kWh). 21/31 corso del cambio: 1.42 CHF/EUR 30 25 19 cent./kWh 20 15 10 5 Cipro Italia Malta Spagna Slovacchia Irlanda Paesi Bassi Svizzera Repubblica Ceca Germania Belgio Ungheria Spazio europeo SE16 Austria Unione europea UE27 Portogallo Grecia Slovenia Polonia Regno Unito Lituania Lussemburgo Croazia Norvegia Romania Danimarca Francia Lettonia Svezia Turchia Estonia Finlandia Bulgaria 0 Figura 8: Prezzi medi dell’elettricità ponderati per le aziende del settore commerciale nei Paesi membri dell’UE (categoria IB, 1° semestre 2010) e in Svizzera (categoria C2, 19 cent./kWh nel 2010) secondo Eurostat e ElCom. Le linee rosse orizzontali delimitano la forbice tipica dei prezzi per le imprese artigianali in Svizzera (ca. da 11 a 23 cent./kWh). Osservazione: ai fini del confronto internazionale, sono stati utilizzati valori medi ponderati dei prezzi dell’elettricità per ogni Paese. Le forbici e i valori medi indicati per la Svizzera si basano sul rilevamento dei prezzi dell’elettricità effettuato dalla ElCom nel 2010. Tutte le tariffe europee dell’elettricità sono state convertite in franchi svizzeri al corso medio dell’Euro per il primo semestre del 2010 (1 EUR = CHF 1,42). Bisogna tenere presente che il corso del cambio si è abbassato, in questo periodo, da circa 1,50 CHF/EUR a circa 1,30 CHF/EUR. Inoltre, i prezzi dell’elettricità indicati non comprendono l’imposta sul valore aggiunto. In ragione dei diversi tassi di IVA applicati nei vari Stati dell’UE e della dipendenza dal corso del cambio, occorre procedere con prudenza nella classifica degli Stati per quanto riguarda l’ammontare delle tariffe dell’elettricità. Confronto internazionale • I mercati europei dell’elettricità sono interamente liberalizzati già da molto tempo, mentre in Svizzera la prima fase di liberalizzazione del mercato è stata lanciata nel 2008. • Le tariffe dell’elettricità imposte ai nuclei familiari svizzeri si collocano al di sotto della media europea. • Per contro, i prezzi dell’elettricità per le aziende del settore commerciale sono leggermente superiori alla media europea. • Per i clienti industriali è difficile comparare i prezzi, in quanto i gruppi di clienti recensiti in Europa e in Svizzera sono estremamente diversi tra loro e le tariffe realmente corrisposte non sono pubblicate in modo completo. 22/31 7 Come evolverà in futuro il prezzo dell’elettricità? Per avere un’idea della possibile evoluzione futura del prezzo dell’elettricità, occorre osservare i diversi influssi esercitati a livello delle quattro componenti del prezzo dell’elettricità. 7.1 Corrispettivi per l’utilizzazione della rete Sui corrispettivi per l’utilizzazione della rete influiscono i seguenti fattori: • Investimenti nell’infrastruttura di rete / pagamento degli interessi (WACC): nel prossimo decennio, in Europa verranno investiti da 23 a 28 miliardi di euro nell’ampliamento della rete. Stando agli attuali dati forniti da Swissgrid nel quadro dell’esame della pianificazione pluriennale da parte della ElCom, nel prossimo decennio il fabbisogno di investimenti per il rinnovamento e il potenziamento della rete svizzera di trasporto ammonterà ad almeno 3,2 miliardi di franchi. Le aziende elettriche possono remunerare i propri investimenti al tasso fissato nell’OAEl (WACC) e far gravare detta remunerazione sui consumatori finali. • Quota della produzione di elettricità da energie rinnovabili: da un lato, occorre allacciare nuovi impianti di produzione alla rete, dall’altro la produzione di elettricità da impianti eolici e fotovoltaici rappresenta una nuova sfida per il trasporto di elettricità. Ad esempio, i parchi eolici situati sulle regioni costiere dell’Europa del nord devono essere collegati ai territori più popolati nel sud e alle centrali di pompaggio nelle Alpi. L’ampliamento della rete tra i parchi eolici e le centrali di pompaggio consente di equilibrare la produzione irregolare di elettricità eolica dipendente dalle condizioni atmosferiche. Tali evoluzioni si rifletteranno anche sull’aumento dei prezzi nei prossimi decenni. • Maggiori requisiti per la costruzione della rete: da un lato, tali requisiti scaturiscono da resistenze da parte della popolazione nei confronti delle linee aeree, motivo per cui in molte regioni e Comuni è richiesto il sotterramento delle nuove reti di elettricità. Si sono inaspriti anche i requisiti imposti alla rete elettrica in materia di sicurezza dell’approvvigionamento. Una migliore protezione contro eventuali black-out richiede un’architettura della rete maggiormente articolata. • Costi per le prestazioni di servizio relative al sistema (PSRS): tali costi tenderanno ad aumentare in ragione di una maggiore complessità nell’equilibrio delle reti (p. es. energia eolica, impianti di pompaggio, ma anche centrali nucleari) e di requisiti più severi a livello internazionale. Per contro, le esperienze maturate nel 2010 mostrano che l’approccio orientato al mercato dell’acquisto di PSRS si traduce in una diminuzione dei relativi costi. In futuro, ciò si tradurrà in un contenimento dei costi delle PSRS. • Contesto europeo: i negoziati in corso con l’Unione europea influiscono direttamente sui corrispettivi per l’utilizzazione della rete, in particolare sul transito e sui profitti derivanti dalla gestione delle congestioni. Nel caso in cui non si giunga alla stipula di un accordo, i corrispettivi per l’utilizzazione della rete in Svizzera potrebbero tendenzialmente aumentare. I lavori di revisione della legge sull’approvvigionamento elettrico mirano in particolare anche a ridurre i costi per l’utilizzazione della rete in due ambiti: • Costituisce una priorità della revisione la creazione dei presupposti giuridici per l’introduzione in Svizzera di una regolamentazione tesa a incitare i gestori di rete ad aumentare la propria produttività riducendo i costi. Questa regolamentazione tramite incentivi è concepita in modo tale che i gestori di rete continuino a essere incoraggiati a investire nell’estensione e nella qualità dell’infrastruttura di rete. • Un’altra parte della revisione rilevante ai fini dei costi di rete sono le disposizioni sulle prestazioni di servizio relative al sistema, allo scopo di elaborare le condizioni quadro necessarie per mettere a punto un sistema efficace di approntamento e acquisto di prestazioni di servizio relative al sistema (PSRS) da parte di Swissgrid 23/31 Evoluzione tendenziale dei corrispettivi per l’utilizzazione della rete • I corrispettivi per l’utilizzazione della rete continueranno tendenzialmente ad aumentare. • Nei prossimi anni, gli investimenti nella rete strategica di trasporto comporteranno elevati costi di finanziamento. • Attualmente, il livello generale dei tassi di interesse è assai modesto. In futuro gli interessi potrebbero aumentare, comportando un rincaro dei costi di rifinanziamento delle reti (WACC). • Maggiori requisiti per l’ampliamento delle reti: la quota di produzione di elettricità da fonti energetiche rinnovabili continuerà ad aumentare. Ciò comporta la necessità di allacciare i nuovi impianti di produzione alla rete elettrica. Ad esempio, la produzione di elettricità da impianti eolici o fotovoltaici rappresenta nuove sfide per il trasporto di elettricità. D’ora in poi, i cavi elettrici dovranno sempre essere sotterrati a seguito delle resistenze regionali. Inoltre, una migliore protezione contro eventuali black-out necessita di un’architettura di rete maggiormente articolata. • In occasione della revisione della legge sull’approvvigionamento elettrico, l’UFE esamina le misure che mirano, in futuro, a moderare l’aumento dei costi nel settore delle reti. Fra le altre cose, studia l’introduzione di una regolamentazione delle reti fondata su incentivi e rivede le disposizioni relative alle prestazioni di servizio relative al sistema. 7.2 Prezzo dell’energia Il prezzo dell’energia comprende i costi di produzione, acquisto e distribuzione dell’elettricità ai consumatori finali. Un’impresa di approvvigionamento elettrico si procura l’elettricità che vende ai consumatori finali mediante produzione propria, acquisto presso prefornitori o acquisto sul mercato (fra cui borse dell’elettricità). Queste tre tipologie di acquisto di elettricità presentano corrispondenti fattori di costo. 7.2.1 Produzione propria Gli esperti prevedono che, nei prossimi anni, la produzione propria di energia elettrica delle aziende elettriche subirà tendenzialmente un rincaro per i seguenti motivi: • Nuova costruzione o risanamento di centrali elettriche: in mancanza di nuove misure di efficienza energetica, il consumo di elettricità aumenta ogni anno dal 2% al 3%. In Svizzera, le aziende elettriche prevedono di aumentare la propria produttività di un ulteriore 30% entro il 2018 (fonte: AES). Le nuove centrali sono più costose di quelle costruite cinquant’anni fa, già ammortizzate. Ciò significa che i costi di produzione del parco svizzero di centrali elettriche aumenteranno. • Nuova regolamentazione in materia di protezione ambientale: per gli anni a venire bisogna mettere in conto un incremento dei costi di produzione delle centrali idroelettriche svizzere, in ragione di prescrizioni maggiormente restrittive in materia di deflussi residuali e rivitalizzazione delle acque. Stando a un recente studio sugli oneri finanziari imposti dagli enti pubblici al settore elettrico svizzero nel 2009, si stima che i costi supplementari futuri dovuti alla diminuzione della produzione a causa delle prescrizioni relative ai deflussi residuali (LPAc) ammonteranno da 0,25 a 0,50 cent./kWh. • Aumento della produzione di elettricità da fonti energetiche rinnovabili: la forte fluttuazione di elettricità da impianti eolici e fotovoltaici si traduce tendenzialmente in costi supplementari per la messa a disposizione di energia di compensazione e di regolazione. 24/31 7.2.2 Acquisto di elettricità da prefornitori Di norma, le imprese di approvvigionamento elettrico stipulano con i prefornitori contratti di acquisto a lungo termine. La volatilità dei costi di acquisizione è perciò inferiore rispetto all’acquisto di energia elettrica nelle borse dell’elettricità. In futuro, le seguenti componenti influenzeranno i costi di acquisizione: • Scadenza dei contratti di acquisto di elettricità: nei prossimi dieci-quindici anni scadranno progressivamente i contratti di approvvigionamento elettrico a lungo termine del settore stipulati con i produttori di elettricità francesi. Sulla base di questi contratti, da circa vent’anni la Svizzera acquista energia elettrica a buon mercato dalle centrali elettriche francesi. Un approvvigionamento di elettricità sul mercato potrebbe rivelarsi maggiormente oneroso. • Accordo energetico con l’UE: Gli attuali contratti di acquisto di elettricità consentono ai relativi detentori di avere la precedenza nel momento in cui vengono aggiudicate le capacità assai limitate alle frontiere. Il conferimento della precedenza è in contrasto con la legislazione dell’UE. Nell’ambito dei negoziati bilaterali con l’UE si sta cercando una soluzione che sia eurocompatibile e, nel contempo, che tuteli gli investimenti effettuati in passato nel quadro dei contratti. La soluzione che verrà trovata potrebbe influire sui prezzi di importazione dei detentori dei contratti. 7.2.3 Acquisto di elettricità sul mercato internazionale I costi per l’acquisto di elettricità alle borse internazionali sono influenzati dai seguenti fattori: • Domanda / offerta: la domanda di elettricità sia in Europa che in Svizzera potrebbe continuare ad aumentare o, nella migliore delle ipotesi, stagnare, mentre il parco di centrali elettriche – anche all’interno dell’UE, deve essere sviluppato oppure sostituito. Se non vengono tempestivamente messe in esercizio nuove centrali elettriche, potrebbe registrarsi un eccesso di domanda, che sfocerebbe in un aumento dei prezzi di mercato. • Produzione di elettricità da vettori energetici fossili: circa la metà dell’elettricità in Europa viene prodotta da vettori energetici fossili come carbone, gas o petrolio. Di conseguenza, il prezzo dell’elettricità nel mercato internazionale dipende in larga misura dai prezzi di queste materie prime. Al momento questi prezzi sono relativamente stabili, tuttavia potrebbero aumentare, non da ultimo a causa di tasse e certificati sulle emissioni di CO2. • Produzione di elettricità da fonti energetiche rinnovabili: il previsto aumento della quota di produzione di elettricità da fonti energetiche rinnovabili nell’UE potrebbe influire sui costi di produzione per più del 30% fino al 2020 in base alla direttiva RES (Direttiva 2009/28/CE) e, di conseguenza, sul prezzo di mercato. A lungo termine bisogna tuttavia attendersi notevoli diminuzioni dei costi in funzione della tecnologia impiegata. Nel 2008, Avenir Suisse ha pubblicato uno studio sulle strategie di approvvigionamento svizzero di elettricità nel contesto europeo, da cui emerge che, finora, i produttori svizzeri di elettricità, la maggior parte dei quali di proprietà pubblica, ha allineato le tariffe applicate alle imprese di approvvigionamento elettrico e ai consumatori finali diretti più ai propri costi di produzione che ai prezzi all’ingrosso (internazionali). In questo modo, la quota di energia dei prezzi dell’elettricità in Svizzera si colloca in una forbice che va da circa 60% a 90% dei prezzi all’ingrosso all’EEX. Le quotazioni futures all’EEX possono fornire delle indicazioni sul possibile sviluppo a breve termine dei prezzi dell’energia per i mercati di Germania e Francia, tuttavia i dati borsistici non consentono di effettuare previsioni a medio e lungo termine in merito all’evoluzione dei prezzi. 7.2.4 Influsso sui prezzi all’ingrosso delle tecnologie di produzione e delle congestioni della rete È opportuno riflettere, in base ai differenti scenari europei di domanda e offerta, sull’orientamento che possono seguire i prezzi dell’elettricità in Svizzera. La prevista evoluzione della domanda di elettricità nel nostro Paese costituisce una condizione restrittiva importante per questo genere di considerazioni sul futuro. Stando alle prospettive energetiche dell’Ufficio federale dell’energia, la domanda di elettricità continuerà ad aumentare fino al 2020 e tutt’al più stagnerà fino al 2035 in tutti gli scenari, eccetto lo scenario «verso una 25/31 società a 2000 watt», che prevede misure incisive di riduzione del consumo. L’evoluzione della domanda di elettricità viene trattata in modo più esauriente nel rapporto in adempimento del postulato 08.3522 «Rapporto del Consiglio federale sulla sicurezza energetica» (depositato dal gruppo liberale-radicale). Al fine di contrastare questa tendenza, nella futura politica energetica devono essere esaminate misure legislative supplementari in materia di efficienza energetica. Con la liberalizzazione del mercato introdotta dalla legge sull’approvvigionamento elettrico, il mercato svizzero dell’elettricità si apre progressivamente alla concorrenza e acquista maggiore trasparenza. In questo contesto, sul livello dei prezzi all’ingrosso che si registrano in ogni Paese influiscono, oltre che le diverse tecnologie di produzione, anche possibili congestioni sulle reti di trasporto transfrontaliere. Questi prezzi potrebbero tuttavia tendere ad allinearsi in virtù dei meccanismi di mercato. Ci si attende che, in futuro, i prezzi dell’energia per i consumatori finali svizzeri si collochino, a seconda delle capacità di produzione e di rete, al livello dei prezzi dei Paesi limitrofi. Lo studio sulla strategia di approvvigionamento elettrico della Svizzera nel contesto europeo pubblicato da Avenir Suisse confronta diversi scenari di evoluzione europea a lungo termine, che prevedono sovracapacità oppure difficoltà di produzione e possibili strategie della Svizzera per far fronte alla crescente domanda (potenziare le importazioni, nuove energie rinnovabili, nuove centrali nucleari, nuove centrali a ciclo combinato [CCC] o nuove centrali a carbone). In Germania e in Francia, l’energia elettrica è prodotta principalmente in centrali nucleari e a carbone, che presentano costi di produzione relativamente modesti ed entrambi i Paesi esportano le eccedenze di elettricità. L’Italia, invece, dipende in larga misura dall’importazione di elettricità come pure dalla produzione in centrali a gas e petrolio con elevati costi di produzione. Nell’Unione Europea, la liberalizzazione del mercato dell’elettricità ha innanzitutto comportato una forte diminuzione dei prezzi, cui ha tuttavia fatto seguito un aumento. Ciononostante, la liberalizzazione non è stato il motivo decisivo per un nuovo aumento del prezzo dell’energia, dovuto piuttosto a un incremento internazionale del consumo di energia, alla maggiorazione dei prezzi dei vettori primari di energia (petrolio, gas, carbone) come pure alla crescita economica degli ultimi anni (fino all’estate 2008). La ragione è che i costi variabili di una centrale sono determinati in particolare dal prezzo del vettore energetico impiegato. Poiché la produzione di elettricità in Svizzera è innanzitutto di origine idroelettrica o nucleare, essa non è così strettamente legata al prezzo dell’energia. 26/31 Evoluzione tendenziale dei prezzi dell’energia • Gli esperti prevedono, per i prossimi anni, che la produzione propria delle aziende elettriche subirà tendenzialmente un rincaro. • Le ragioni sono: nuova costruzione o risanamento di centrali, nuove condizioni in materia di tutela dell’ambiente, costruzione di nuovi tipi di centrali per compensare la forte fluttuazione dell’immissione di energia elettrica da fonti rinnovabili e la produzione di energie rinnovabili (RIC esclusa). • Acquisto di elettricità da prefornitori: anche in questo caso gli esperti prevedono un aumento dei prezzi nel settore. Le ragioni sono la scadenza dei contratti di acquisto dell’elettricità a buon prezzo con la Francia come pure la pressione dell’UE sulla Svizzera per far giungere a scadenza quanto prima i contratti a lungo termine. • Prezzo alle borse dell’elettricità: gli esperti partono dal presupposto che i prezzi dell’elettricità subiranno tendenzialmente un rincaro. Infatti, il consumo di energia elettrica continua ad aumentare a livello europeo, nonostante l’introduzione di misure in materia di efficienza energetica. Inoltre, circa la metà dell’elettricità in Europa viene prodotta da vettori energetici fossili come carbone, gas e petrolio. In futuro, i prezzi di queste materie prime potrebbero tendenzialmente aumentare, il che si traduce in un rincaro della produzione di elettricità nelle centrali fossili. • Attualmente, la produzione di elettricità in Svizzera è soprattutto di origine idroelettrica e nucleare. Poiché i costi variabili di un parco di centrali dipendono fortemente dai prezzi dei vettori energetici impiegati per la produzione di elettricità, i produttori svizzeri di energia elettrica sono interessati in misura minore dall’aumento dei prezzi delle materie prime rispetto ai produttori europei. Per contro, la costruzione di nuove centrali comporterà un rincaro dei costi di produzione. • In futuro si prevede che i prezzi dell’energia in Svizzera si allineino a lungo termine più o meno al livello dei prezzi europei in funzione delle capacità di importazione, di produzione e di rete, sebbene le vendite all’asta delle capacità alle frontiere a seguito di congestioni della rete potranno continuare a determinare differenze a livello di prezzo. 7.3 Tributi e prestazioni a enti pubblici Per i prossimi anni bisogna mettere in conto una tendenza all’aumento dei tributi e delle prestazioni a enti pubblici. Infatti, il 18 giugno 2010, il Parlamento ha deciso, oltre a un incremento del supplemento massimo RIC, anche un aumento del limite massimo dei canoni idrici dai precedenti 80 CHF/kW di potenza lorda a 100 CHF/kW a partire dal 2011 e a 110 CHF/kW dal 2015. L’iniziativa parlamentare accolta l’11 dicembre 2009 «Protezione e utilizzo dei corsi d’acqua» (controproposta indiretta all’iniziativa popolare «Acqua viva») si ripercuoterà sui prezzi dell’elettricità tramite una tassa sui corrispettivi per l’utilizzazione della rete. I fautori dell’iniziativa intendono operare una rivitalizzazione delle acque nonché ridurre gli effetti negativi dello sfruttamento della forza idrica. La nuova regolamentazione è entrata in vigore il 1° gennaio 2011. I costi medi legati alla riduzione degli effetti negativi dell’impiego della forza idrica ammontano a circa 50 milioni di franchi all’anno e vengono finanziati tramite un supplemento massimo di 0,1 cent./kWh sui costi di trasporto della rete ad alta tensione. L’attuale progetto di modifica dell’ordinanza sull’energia prevede la riscossione di tale supplemento a partire dall’anno prossimo. 27/31 Evoluzione tendenziale dei tributi e delle prestazioni a enti pubblici • Per i prossimi anni bisogna mettere in conto una tendenza all’aumento dei tributi e delle prestazioni a enti pubblici. • I motivi sono, fra l’altro, l’aumento del limite massimo dei canoni idrici come pure altre misure decise dal Parlamento tese a ridurre gli effetti negativi dello sfruttamento della forza idrica (iniziativa parlamentare «Protezione e utilizzo dei corsi d’acqua»). 7.4 Promozione delle energie rinnovabili (RIC) Come già menzionato, la rimunerazione a copertura dei costi per l’immissione in rete di energia (RIC) viene finanziata con un supplemento sul prezzo dell’elettricità, attualmente pari a 0,45 cent./kWh. Il supplemento massimo autorizzato ammonta a 0,6 cent./kWh. Il 18 giugno 2010, il Parlamento ha approvato un incremento del supplemento massimo RIC a 0,9 cent./kWh a partire dal 2013. Sviluppo tendenziale della RIC • Se l’Ufficio federale dell’energia si avvale del supplemento massimo consentito di 0,9 cent./kWh dal 2013, nei prossimi anni bisogna mettere in conto un raddoppiamento di questo fattore del prezzo dell’elettricità. 8 Riassunto Alla luce del contesto e delle informazioni riportate nel presente rapporto, alle domande del postulato in questione si può rispondere come segue. 8.1 Come evolverà il prezzo dell’energia elettrica in Svizzera a breve, medio e lungo termine? Il prezzo dell’elettricità viene determinato da quattro componenti: corrispettivi per l’utilizzazione della rete, prezzo dell’energia, tributi e prestazioni a enti pubblici e rimunerazione a copertura dei costi per l’immissione in rete di energia (RIC), che si svilupperanno tendenzialmente a medio e lungo termine nel modo seguente: • Corrispettivi per l’utilizzazione della rete: tenderanno a continuare ad aumentare a lungo termine, in ragione fra l’altro dei cospicui investimenti effettuati nel rinnovo, nell’ampliamento e nella qualità delle reti. L’immissione in rete di energie rinnovabili nonché la messa a disposizione di energia di compensazione dovuta alla forte fluttuazione della produzione di elettricità, ad esempio quella eolica, rappresentano ulteriori sfide per la struttura della rete. Sortiscono un effetto di contenimento dei costi nel settore delle reti le misure pianificate nel quadro della revisione della legge sull’approvvigionamento elettrico (regolamentazione tramite incentivi e misure tese a ridurre i costi, in particolare nell’ambito delle prestazioni di servizio relative al sistema). • Prezzo dell’energia: gli esperti prevedono che, nei prossimi anni, la produzione propria di elettricità delle aziende elettriche tenderà piuttosto ad aumentare. Il parco svizzero di centrali è ormai obsoleto, vengono costruite nuove centrali (p. es. centrali ad accumulazione con pompaggio e impianti di produzione nell’ambito delle energie rinnovabili) e quelle esistenti vengono risanate oppure potenziate. Inoltre, anche l’acquisto di elettricità presso prefornitori, soprattutto all’estero, tenderà ad essere più caro, segnatamente in ragione del fatto che è ormai imminente la progressiva scadenza di contratti di acquisto di elettricità a buon prezzo (contratti a lungo termine) con la Francia. Anche nelle borse dell’elettricità bisogna mettere in conto una tendenza all’aumento dei 28/31 prezzi dell’energia elettrica, di conseguenza si innalzerà il livello dei prezzi dell’energia anche nello spazio europeo: nonostante misure ad ampio spettro in materia di efficienza energetica in tutta Europa, la domanda di elettricità continua ad aumentare. Inoltre, metà dell’energia elettrica prodotta in Europa è di origine fossile. Anche il prezzo delle materie prime tenderà ad aumentare in futuro, con ripercussioni negative sui costi di produzione. La Svizzera è interessata direttamente in modo marginale, in quanto la produzione di elettricità è principalmente di origine idroelettrica e nucleare e le attuali centrali sono già state ammortizzate in ragione della loro età. Nondimeno, i costi di produzione delle future nuove centrali elettriche si rifletteranno sul prezzo dell’energia. Ci si attende inoltre che i prezzi dell’energia in Svizzera si allineino più o meno con il livello dei prezzi europei a seconda delle condizioni d’importazione, di produzione e di rete. • Tributi e prestazioni a enti pubblici: anche in questo ambito bisogna mettere in conto una tendenza all’aumento nei prossimi anni, in ragione, fra l’altro, di un aumento del limite massimo dei canoni idrici dal 2011 come pure di altre misure decise dal Parlamento tese a ridurre gli effetti negativi dello sfruttamento della forza idrica (iniziativa parlamentare «Protezione e utilizzo dei corsi d’acqua»). • Promozione delle energie rinnovabili (RIC): se il Consiglio federale si avvale del supplemento massimo consentito di 0,9 cent./kWh, nei prossimi anni bisogna mettere in conto un raddoppiamento di questo tributo. Nei prossimi decenni, per il settore dell’elettricità si profilano importanti investimenti, necessari per continuare a garantire la sicurezza di approvvigionamento della Svizzera. Tali investimenti si ripercuoteranno sul prezzo dell’energia. Dal punto di vista internazionale, i prezzi dell’elettricità sono assolutamente concorrenziali in Svizzera: essi si collocano nella media per i nuclei familiari, ma al di sopra della media europea per le aziende del settore commerciale. Questa situazione cambierà ben poco in futuro, in quanto i Paesi limitrofi dovranno affrontare sfide analoghe a quelle delle aziende elettriche svizzere. Stando alle stime della Commissione dell’Unione europea, l’Europa dovrà ad esempio investire entro il 2020 più di 100 miliardi di euro nell’infrastruttura delle reti elettriche, compresi i nuovi impianti di produzione. 8.2 Quali componenti influiscono sul prezzo dell’elettricità e in quale misura? Nell’ambito della futura evoluzione dei prezzi dell’elettricità e dei loro effetti sull’economia, le componenti Prezzo dell’energia e Corrispettivi per l’utilizzazione della rete rivestono il ruolo più significativo, in quanto rappresentano complessivamente più dell’80% del prezzo totale dell’elettricità corrisposto dai nuclei familiari e dall’industria. Per entrambe queste componenti ci si attende tendenzialmente un aumento dei costi, poiché sarà necessario investire in nuove capacità. Attualmente, gran parte dell’elettricità svizzera viene prodotta da centrali nucleari e idroelettriche già ammortizzate. In futuro, i costi di produzione saranno più elevati se dovranno essere costruiti nuovi impianti destinati a sostituire le centrali ormai dismesse o a coprire l’incremento previsto della domanda di elettricità e se le centrali idroelettriche esistenti dovranno essere risanate. Nei prossimi anni sarà inoltre necessario aumentare le capacità delle reti elettriche per far fronte alle maggiori sfide poste dal commercio internazionale, dall’immissione in rete di energie rinnovabili e dalle nuove grandi centrali ad accumulazione con pompaggio. 8.3 Come evolveranno la domanda e, l’evoluzione del fabbisogno di elettricità nonché la sicurezza di approvvigionamento? Il rapporto in adempimento del postulato 08.3522 «Rapporto del Consiglio federale sulla sicurezza energetica» (depositato dal gruppo liberale-radicale) risponde a questa domanda. 29/31 8.4 Quali ripercussioni avrà la prevista evoluzione dei prezzi dell’elettricità sull’economia svizzera? Come già illustrato, la Svizzera è in una posizione favorevole nel confronto internazionale dei prezzi dell’elettricità. In tale contesto, la domanda di elettricità e la messa a disposizione di una propria produzione competitiva, reti comprese, sono determinanti. Non bisogna tuttavia partire dal presupposto che i prezzi dell’elettricità aumenteranno necessariamente solo in ragione di una domanda crescente. Anche nel caso in cui i prezzi dell’elettricità diminuiscano oppure rimangano stabili, l’aumentato fabbisogno può comportare un incremento dei costi dell’elettricità a livello macroeconomico, come mostra la figura 9: dal 1996, le spese dei consumatori finali per l’elettricità sono aumentate malgrado il calo dei costi dell’elettricità e a causa dell’evoluzione del consumo. 140 indicizzato (1990 = 100%) 130 120 110 100 90 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Consumo finale in Svizzera Prezzo medio per i consumatori finali (valore nominale) Spese dei consumatori finali (valore nominale) Figura 9: Evoluzione temporale del consumo finale globale in Svizzera, del prezzo medio per i consumatori finali e delle spese dei consumatori finali per l’elettricità. Fonti: Statistica globale dell’energia UFE e Statistica dell’elettricità UFE. In genere, un aumento dei prezzi dell’elettricità rappresenta una sfida per la competitività delle imprese svizzere, in particolare quando l’incremento è più massiccio rispetto all’estero. L’aumento dei prezzi dell’elettricità in Svizzera iniziato con la prima tappa di liberalizzazione del mercato ha avuto un certo ruolo per la competitività dell’economia svizzera, tuttavia i prezzi dell’elettricità nel nostro Paese sono comunque ancora competitivi rispetto a quelli dei Paesi limitrofi. Bisogna tuttavia attendersi un allineamento dei prezzi dell’elettricità in tutta Europa, così come tra la Svizzera e l’UE. Questa armonizzazione è dovuta, da un lato, alla forte interconnessione dei mercati dell’elettricità (commercio dell’elettricità) di cui la Svizzera sostanzialmente gode e, dall’altro, dall’aumentato fabbisogno di importazione della Svizzera. Le ripercussioni economiche di un adeguamento sono considerate moderate, in quanto attualmente la Svizzera si colloca leggermente sopra la media per quanto riguarda i prezzi fatturati alle aziende del settore commerciale. L’aumento dei prezzi dell’elettricità (e dell’energia in generale) può tuttavia gravare, specialmente in un periodo di recessione, sulle imprese ad alto consumo energetico, ancor più se esse esportano i propri prodotti e sono oltretutto esposte ai rischi di cambio come la debolezza dell’euro o del dollaro. Finora, l’economia svizzera è riuscita a sopportare l’aumento dei prezzi dell’elettricità, in quanto esso rappresenta, a seconda del settore, un fattore di costo relativamente limitato. Tuttavia è importante che 30/31 l’incremento dei prezzi non avvenga in modo brusco, così da consentire alle imprese di adeguarsi a un nuovo livello dei prezzi. Ciò vale fintantoché l’aumento dei prezzi non superi il livello dei prezzi europei. L’aumento dei costi dell’elettricità può essere contenuto complessivamente a livello macroeconomico (diminuzione della domanda), ma anche a livello di imprese (diminuzione della quota relativa ai costi dell’elettricità) tramite misure di efficienza energetica, a condizione che gli aumenti siano pianificabili e che gli investimenti possano quindi essere integrati nella pianificazione. In questo contesto si profilano anche delle opportunità per la piazza tecnologica svizzera e l’economia nazionale. La Svizzera vanta una forte tradizione in questo ambito ed è ben posizionata nella concorrenza internazionale. Inoltre, il consumo di elettricità pro capite in Svizzera è piuttosto elevato rispetto alla media internazionale e, di conseguenza, il potenziale di riduzione è notevole. Occorre prendere in considerazione un altro aspetto: oltre alla tendenza all’aumento dei prezzi dell’elettricità, l’adozione di nuove prescrizioni di legge e l’inasprimento di quelle in vigore, le mutate esigenze dei consumatori nonché una maggiore sensibilità alla tutela dell’ambiente e alla sicurezza di approvvigionamento, fanno sì che l’efficienza energetica diventi una tematica sempre più importante per l’industria. Anche in questo ambito si profilano grandi opportunità per l’economia svizzera: il DFE, congiuntamente al DATEC, sta elaborando un «Masterplan Cleantech Svizzera». Cleantech introduce una nuova forma di gestione tesa a preservare le risorse e prevede la produzione e la fornitura di prodotti e servizi con un impatto positivo e sostenibile sulla protezione del clima e dell’ambiente. Si tratta di un mercato di crescita per eccellenza, suscettibile di diventare uno dei principali vettori di valore aggiunto per l’economia svizzera. 31/31