10_carbonio organico e metalli pesanti
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10_carbonio organico e metalli pesanti
Materiale organico POM (zooplankton, fitoplankton, batteri) DOM (acidi umici, fulvici, carboidrati, acidi grassi, amminoacidi) Sostanza Labile (facilmente aggredibile dai microorganismi) Sostanza Refrattaria (non subisce degradazione) Minore è la velocità di sedimentazione maggiore è la frazione refrattaria Filtrazione: tipi di filtri e problematiche In generale i fosfati a catena sono dei buoni agenti complessanti e formano complessi stabili persino con gli ioni dei metalli alcalini. La più importante classe di agenti complessanti naturali è costituita dalle sostanze umiche. Le sostanze umiche sono sostanze resistenti alla degradazione che si formano durante la decomposizione della vegetazione, che avviene nel suolo, nei sedimenti marci, torba, lignite, carbone o in qualsiasi altro luogo in cui grandi quantità di vegetazione si siano decomposte. Comunemente, vengono classificate in base alla solubilità: si estraggono con una base forte, poi, la soluzione risultante viene acidificata, i prodotti sono: a) Umina residuo vegetale non estraibile; b) Acido umico un materiale organico che precipita dopo acidificazione; c) Acido fulvico un materiale organico che resta in soluzione dopo acidificazione. Le sostanze umiche sono macromolecole polielettrolitiche ad alto peso molecolare. Struttura ipotetica dell’acido fulvico O OH OH O C O C H C C H H H C C OH H O OH O HO C C OH O CH3 O H H C C C CH2 C OH H OH H C H C OH H OH O Una delle più importanti qualità ambientali delle sostanze umiche è la loro capacità di legare gli ioni metallici. O O C O O Me C C O O Me C O Me O Si legano fortemente con Fe e Al, debolmente con Mg, con forza intermedia con Ni, Pb, Ca e Zn. Analisi sostanze umiche •Analisi elementare (% C,H,O,S) •Rapporto C/N (invecchiamento sostanze) e C/H (prevalenza di specie aromatiche o alifatiche). • IR e NMR Il ruolo dei complessi solubili di acidi fulvici e metalli non è ancora ben noto. Molto probabilmente portano in soluzione alcuni dei metalli di transizione biologicamente più importanti, in particolare sono coinvolti nella solubilizzazione e nel trasporto del Fe. Le sostanze umiche insolubili scambiano efficacemente i cationi con l’acqua e possono accumulare grandi quantità di metalli. Durante i processi di disinfezione per clorazione delle acque municipali si possono formare per reazione tra cloro e sostanze umiche i trialometani (THM) Come il cloroformio e il dibromoclorometano, che sono sostanze sospette cancerogene. La loro formazione può essere ridotta rimuovendo la maggior quantità di sostanza umica prima della clorazione. Metalli in acqua • Presenti come microelementi • Metalli essenziali (Cu, Zn, Mg) Essenziali per un corretto sviluppo Deficienza o eccesso determinano danni • Metalli tossici (Cd, Pb) Tollerabili entro un certo valore Determinano danni a qualsiasi concentrazione Metalli in acqua effetto essenziale [c] tossico Speciazione e tossicità dei metalli pesanti Metalli tossici (Hg,Cd, Pb, Cr, As) Il potere tossico esercitato dai metalli pesanti dipende dalla loro speciazione. La forme dei metalli maggiormente dannose sono: • Quelle che provocano una patologia immediata o la morte (dose elevata di ossido di arsenico), tanto che nessuna terapia è sufficiente • Quelle capaci di attraversare la barriera ematoencefalica o la barriera placentare. (Hg e Pb tossici se in catene alchiliche) Per fare uno studio dei metalli presenti in un sistema si usano i BIVALVI, sono filtratori e accumulano o meno i metalli. Pesce stazionario: vive a contatto con il sedimento Pesce non stazionario Studio del sedimento per conoscere la speciazione di un metallo. Sequenza di Tessier TOSSICITA’ DEI METALLI PESANTI Essenziali e non tossici: Ca, Mg Essenziali ma tossici ad alte concentrazioni: Fe, Mn, Zn, Cu, Co, Ni, Mo Tossici: Hg, Cd Per alcuni metalli la tossicità dipende dalla specie chimica in cui si trova più che dall’elemento in quanto tale. Inquinamento delle acque da parte di Metalli Pesanti I metalli sono introdotti nei sistemi acquatici come conseguenza dell'erosione di terreni e rocce, dalle eruzioni vulcaniche, e da diverse attività umane che coinvolgono estrazione mineraria, trattamento, o uso di metalli o sostanze che contengono metalli inquinanti. Gli inquinanti più comuni formati da metalli pesanti sono arsenico, cadmio, cromo, rame, nichel, piombo e mercurio. Quando il pH dell'acqua diminuisce, la solubilità del metallo aumenta e le particelle del metallo diventano più mobili. Esposizione dell’Uomo ai Metalli Pesanti assunzione d’acqua e alimenti contaminati inalazione dall’aria di polveri o vapori metalli pesanti appartengono alla categoria delle sostanze tossiche persistenti: non vengono degradati dai processi naturali vengono arricchiti dai meccanismi chimico-fisici e biologici (bioaccumulo) Effetti Nocivi L’uomo è esposto a questo pericolo direttamente o in quanto ultimo anello della catena alimentare e ciò può provocare danni acuti o cronici alla salute umana Avvelenamenti (As) Alterazioni del metabolismo Malformazioni Disturbi della crescita o dello sviluppo del sistema nervoso centrale Tossicità dei metalli pesanti Basandosi sulle proprieta chimiche o fisiche dei metalli, si possono distinguere tre meccanismi molecolari di tossicità: • 1) Produzione di specie reattive per autoossidazione • 2) Interazione con gruppi funzionali di biomolecole (es. Cd, Hg). • 3) Sostituzione di ioni (con funzioni di cofattori) nelle biomolecole. Cadmio Inquinante che può derivare da scarichi industriali e dai rifiuti dell’industria mineraria Largamente utilizzato nella placcatura dei metalli Gli effetti del cadmio sulla salute sono: innalzamento della pressione, danni ai reni e distruzione dei globuli rossi Molti degli effetti dannosi sono dovuti alla somiglianza del cadmio allo zinco. Questo fa si che questo metallo si sostituisca allo zinco in alcuni enzimi inibendone le funzioni. L’uomo è protetto dall’esposizione cronica a basse dosi di Cd dalle metallotioneine, proteine ricche di gruppi sulfidrilici, che regolano il metabolismo dello zinco. Le metallotioneine complessate con gli ioni Cd++ vengono eliminate con le urine La maggiore disponibilità di cadmio libero (Cd+2) si ha in acque in condizioni ossidanti dato che generalmente in condizioni riducenti il cadmio è precipitato sotto forma di solfuro (CdS) Piombo E’ più abbondante rispetto a Hg, Cd, As in natura, ha numerose applicazioni commerciali ed è quindi maggiormente disperso nell’ambiente Il piombo non rappresenta un problema ambientale, fintanto che non si dissolve nella sua forma ionica In natura la metilazione del piombo (a differenza di Hg) avviene in maniera limitata. Quasi tutto il piombo organico presente nell’ambiente è di origine antropica (benzine) Calo dei livelli di piombo libero (Pb+2) nelle acque negli ultimi decenni a causa della sostituzione delle tubature di piombo e dell’uso delle benzine senza piombo L’avvelenamento acuto da piombo porta a gravi disfunzioni dei reni, del sistema riproduttivo, del fegato e danni al sistema nervoso centrale L’avvelenamento leggero da piombo invece causa anemia, mal di testa, dolori muscolari, stanchezza e irritabilità Concentrazione In passato si avevano elevate concentrazioni di piombo in aree urbane soprattutto a causa dell’utilizzo della benzina al piombo Ora che si è passati alla benzina verde le concentrazioni sono scese anche al di sotto di 0,1 µg/m3 Tossicità del Piombo E’ uno dei metalli che ha gli effetti più negativi sulla salute umana. Non svolge alcuna funzione essenziale nel corpo umano Penetra nel corpo attraverso: -Via digerente: Assunzione di cibo (65%) (frutta, verdura, vino, frutti di mare ecc.) Acqua (20%) -Via inalatoria -Via cutanea: Rara (Osservata in lavoratori che manipolavano la benzina) A parità di dose il piombo ingerito è meno tossico di quello inalato poiché della quota ingerita ne viene assorbito solo un 20% mentre il rimanente viene eliminato con le feci. Il piombo attraversa tutte le barriere: . Placentare . Emato-encefalica . Mammaria Tossicità del Piombo Si lega agli eritrociti e viene distribuito dapprima ai tessuti molli (midollo osseo, cervello, fegato, rene) e successivamente si deposita nelle ossa, dove sostituisce gli ioni Ca++ Lo scheletro è il sito di deposito del 90% del piombo presente in un organismo. Aumentato assorbimento nelle persone con deficit di calcio e nei bambini. Rilascio dalle ossa in vecchiaia ed in alcune patologie. Emivita di pochi mesi nei tessuti molli, emivita di anni o decadi nelle ossa Tossicità Il Piombo induce danni al DNA, ne inibisce la sintesi e la riparazione, favorisce la formazione di radicali liberi ossidanti in grado di danneggiarlo. Il Piombo induce danni ai reni Il Piombo svolge un’azione neurotossica e riduce il quoziente intellettivo: tale effetto potrebbe essere causato anche dall’esposizione cronica a basse dosi a tutti quegli elementi che, come Pb, Cd, Cu, Zn, Ni, Co, As, e l’Hg, hanno un’elevata tendenza a formare complessi organometallici stabili con i gruppi fosforici dei fosfolipidi di cui sono ricche le cellule nervose Disturbi comportamentali nei bambini Mercurio Le sorgenti di questo inquinante sono gli scarichi di laboratori, industrie chimiche, batterie, termometri rotti, funghicidi, amalgami dentarie e alcuni prodotti farmaceutici Rispetto a gli altri metalli pesanti entra più facilmente nella catena alimentare grazie alla sua capacità di formare composti mettalloorganici (CH3Hg+ e (CH3)2Hg) Gli effetti tossici sono soprattutto a carico del sistema nervoso con demenza e paralisi oltre a cecità e rottura dei cromosomi. Sintomi più leggeri sono depressione e irritabilità Tra il 1953 e il 1960 nell’area della baia di Minimata in Giappone ci furono 111 casi di avvelenamento da mercurio con 43 morti. Tutto questo per aver mangiato pesce pescato nella baia. I composti metalloorganici del mercurio infatti si accumulano nei tessuti lipidici dei pesci L’80% del mercurio immesso nell’ambiente deriva da fonti naturali, il rimanente 20% è di origine antropica Grosse quantità di vapori di mercurio si liberano in seguito alla combustione di petrolio e carbone, dall’incenerimento di rifiuti solidi che contengono mercurio e da perdite derivanti dall’uso di questo metallo nell’industria. Il mercurio è persistente nell’ambiente e va incontro al fenomeno del bioaccumulo. Concentrazione nelle acque tra 50 e 500 ng/litro Concentrazione negli alimenti non ittici fino a 20 mg/kg Concentrazione nel pesce può essere da 3000 a 30000 volte maggiore di quella dell’acqua Tossicità del mercurio La tossicità del mercurio si differenzia in funzione della forma chimica di assunzione. Allo stato elementare non è molto tossico e se ingerito è rapidamente eliminato I vapori di mercurio, dopo inalazione, diffondono dai polmoni al sistema circolatorio, attraversano la barriera emato-encefalica e e penetrano nel cervello. Danni al SNC con difficoltà di coordinazione, della vista e sensibilità tattile I sali di mercurio (Hg++) vengono assorbiti parzialmente (10%) Provocano inattivazione delle proteine. La tossicità si manifesta soprattutto a livello renale Tossicità del mercurio I derivati organici del mercurio vengono facilmente assorbiti (90%) (metilmercurio Hg(CH3)2 Sono liposolubili, quindi in grado di attraversare la barriera ematoencefalica e placentare. Si distribuiscono nel fegato, nel SNC e nel rene Nell’uomo l’emivita dei composti di metilmercurio è circa 70 giorni. Di conseguenza può accumularsi nell’organismo e provocare avvelenamento per accumulazione Arsenico L’arsenico è un elemento che si ritrova in natura nella crosta terrestre in piccole concentrazioni Ha avuto numerosi impieghi come costituente di prodotti commerciali ed industriali (veleni, pesticidi, agenti semiconduttori, conservanti per il legno, erbicidi ). Trisenox: Farmaco per la cura di leucemia promielocitica acuta (LPA) Esposizione per l’uomo attraverso cibo, acqua e aria I composti dell’arsenico vengono assorbiti facilmente dagli apparati respiratorio e gastrointestinale. La maggior parte dell’arsenico inorganico assorbito va incontro a mono e dimetilazione, principalmente nel fegato ed i composti che si formano vengono eliminati con le urine. Recentemente è stato dimostrato che, durante i processi di metilazione, l’As trivalente viene trasformato in composti trivalenti molto reattivi e tossici. Il metabolismo dell’As nell’uomo è rapido. In caso di intossicazione da As si ritiene che oltre la metà dell’As assorbito sia eliminata entro quarantotto ore. As URINARIO a) in una piccola percentuale come arsenico inorganico trivalente e pentavalente. b) in piccola percentuale come acido monometilarsonico (monometilato); questa frazione di arsenico è maggiore se vi è disfunzione epatica. c) in una percentuale maggiore come acido dimetilarsonico. c) sotto forma di composti arsenicali complessi, derivanti in prevalenza dai pesci, la cui percentuale varia a seconda del tipo di dieta (questi composti non sono metabolizzati ma escreti inalterati). ESPOSIZIONE ACUTA Arsenico inorganico In seguito ad ingestione di una quantità elevata di As si manifesta una gastroenterite con diarrea e vomito che può essere seguita da shock e collasso cardiocircolatorio. ESPOSIZIONE CRONICA a) Neuropatie periferiche ed encefalopatie. b) alterazioni vascolari c) Alterazioni cutanee come ipercheratosi ed iperpigmentazone; elevata incidenza di epiteliomi spinocellulari e basocellulari d) Neoplasie polmonari in aggiunta alle sopra citate neoplasie cutanee. I fonditori dell'As, categoria di lavoratori con più alta incidenza di neoplasie polmonari, presentano nei loro polmoni composti arsenicali complessi assunti per inalazione, non metabolizzabili ed irritanti. e) effetti sulla riproduzione f) Effetti sul sistema immunitario L’esposizione ad As può inoltre indurre lesioni epatiche (ipertensione portale senza cirrosi), disturbi gastrointestinali e modificazioni ematologiche . Tossicità dei metalli in acqua • Forma del metallo • • Organico/Inorganico Solubile – – – – • Ioni Complessi ionici Ioni chelati Molecole Insolubile – – – Colloidi Precipitati Adsorbiti