DUE O TRE COSE CHE SO DI CIRO

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DUE O TRE COSE CHE SO DI CIRO
DUE O TRE COSE CHE SO DI CIRO
Pitti Immagine presenta un evento speciale dedicato a Ciro Paone:
ritratto e tributo a uno degli imprenditori più carismatici
dello stile italiano
“Due o tre cose che so di Ciro” è l’evento che Pitti Immagine dedica a Ciro Paone, fondatore
e anima di Kiton e imprenditore illuminato della moda italiana. In occasione di Pitti Uomo n.91,
un progetto espositivo a cura di Angelo Flaccavento, che inaugurerà martedì 10 gennaio
dalle 17 alle 19 a Palazzo Gerini e rimarrà aperto nei giorni di mercoledì 11 e giovedì 12
(orario 11-19).
“Per noi di Pitti Immagine, Ciro Paone è sempre stato un riferimento di simpatia, eleganza,
visione e coraggio” - dice Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine –
e il suo lavoro un esempio di ricerca e al tempo stesso di salvaguardia della tradizione.
Rappresenta il meglio della sartoria contemporanea, e al tempo stesso uno degli imprenditori
più illuminati della moda italiana: una storia che parte da Napoli e da qui va alla conquista del
mondo. Due o tre cose che so di Ciro sarà un’immersione nel gusto, nella passione e
nell'indefessa dedizione alla causa del bello, che attraversano la vita e la carriera di Ciro Paone.
Un ringraziamento dovuto a lui e alle persone che con lui condividono questa storia aziendale,
per quanto hanno fatto e faranno in futuro.”
“Da parte mia e di tutta la famiglia Paone – aggiunge Antonio De Matteis, CEO di Kiton –
confermo che questa mostra dedicata a mio zio è un onore immenso, perché Ciro Paone è la
persona che più di ogni altra ha influito sulla nostra vita, sul nostro modo di pensare e ci ha
insegnato con dedizione e passione il suo credo. Ringraziamo Pitti Immagine, tra le
manifestazioni internazionali leader per la moda Uomo, per aver creduto in Kiton dagli esordi e
per averci offerto uno scenario così prestigioso. Il modo in cui Pitti ha saputo rinnovarsi negli
ultimi anni conferma che chi la gestisce ha fatto un lavoro davvero eccezionale.”
Il progetto
“Due o tre cose che so di Ciro” è un percorso unico nel suo genere, capace di trasmettere al
pubblico la passione, il savoir-faire, la grande dedizione alla bellezza che attraversano la vita e
il lavoro di Ciro Paone. Un viaggio tra i valori e le motivazioni che muovono il marchio, e
insieme i caratteri che definiscono la forte personalità dell’uomo e dell’imprenditore. Dalla
perfezione dei dettagli sartoriali all'accuratezza del mondo Kiton fuori dalla sartoria. L'idea è
coinvolgere fisicamente gli spettatori in un percorso esperienziale, offrendo a ciascuno
l'occasione di un click personale e irripetibile. Per trasferire la sensazione di leggerezza e di
perfezione che si ha indossando una giacca Kiton. All’interno di Palazzo Gerini - dimora
fiorentina per la prima volta aperta al pubblico - il succedersi di stanze e ambienti
determina il percorso, nel quale gli oggetti sono indizi, giochi e sensazioni.
Un invito a toccare, scoprire, ma anche annusare e assaporare.
Il percorso espositivo
Una luce che scende dall'alto, insieme caravaggesca e felliniana, illumina un percorso
dall’atmosfera onirica che si snoda attraverso sei stanze, sei temi fondamentali del lavoro e
della visione di Ciro Paone. Questa la sequenza degli ambienti:
La FAMIGLIA: la dimensione domestica come luogo delle grandi decisioni. Il numero UNO:
“The Best of the Best plus One”, una delle espressioni celebri di Paone. NAPOLI: la città dove
tutto è iniziato. La SARTORIA: la fucina creativa dove suoni, luci e odori scolpiscono lo spazio;
L'INDOSSAGGIO: accanto alla frase: “TUTTE UGUALI, TUTTI DIVERSI”, una serie di giacche
blu identiche, ma diverse per taglie e drop. La QUALITÀ: una bandiera italiana, realizzata con
tessuto Kiton, reca la cimosa "selected by Ciro".
L'esperienza sarà accompagnata da un piccolo dossier di parole e disegni.
DUE O TRE COSE CHE SO DI CIRO
Credits:
Cura, direzione creativa, parole: Angelo Flaccavento
Co-direzione creativa, disegni: Antonio Pippolini
Set design: Alessandro Moradei
Grafica: Diego Soprana
Suoni: Mara Micciché
Design olfattivo: Klara Ravat
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