Mercoledì 9 gennaio, ore 13.00 – 15.00 Aula 24

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Mercoledì 9 gennaio, ore 13.00 – 15.00 Aula 24
Mercoledì di Cultura e Formazione con Linguaggio Filmico
La partecipazione è aperta a tutti e approfondisce
i temi del Corso di Animazione e Cooperazione Missionaria.
Mercoledì 9 gennaio, ore 13.00 – 15.00 Aula 24
Dal padre di Kirikù, una nuova favola educativa.
Regia: Michel Ocelot
Sceneggiatura: Michel Ocelot
Musiche: Gabriel Yared
Anno: 2006
Nazione: Francia
Distribuzione: Lucky Red
Durata: 97'
Data uscita in Italia: 10 novembre 2006
Genere: animazione
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Michel Ochelot prosegue con questa fiaba evocativa e sognante il proprio discorso
sull'importanza dell’interculturalità, strumento indispensabile per il rispetto reciproco e per la
coesistenza pacifica dei popoli. Azur e Asmar sono due bambini di origine diversa: Azur di
provenienza europea mentre Asmar è arabo, però entrambi sono cresciuti dalla stessa nutrice,
che insegna all'uno la lingua dell'altro e viceversa. Inoltre racconta loro la leggenda della regina
dei Djinn, prigioniera in attesa che un principe la liberi riportando la pace sulla terra. Il destino
separa i due fanciulli, ma la fede nel loro sogno farà in modo di riunirli.
Come in molte fiabe, anche nel caso di Azur e Asmar viene data particolare rilevanza alla
conoscenza dell'altro, dello straniero, al di là di superstizioni, pregiudizi e apparenze. Così una
bambina può essere molto più saggia di un adulto ed un gatto nero può essere una bestiolina
molto affettuosa che non graffia e morde chi tenta di accarezzarlo. La nutrice dei due bimbi
afferma "io conosco due lingue, due paesi, due religioni, e per questo so il doppio rispetto a tutti
gli altri".
Ocelot, premiato per questo film dal Premio Unicef nel quadro della sezione "Alice nelle città"
alla Festa del cinema di Roma, dimostra di essere molto simile a questa donna di grande
intelligenza e bellezza per la sua capacità di unire due mondi che la storia recente vorrebbe
vedere separati
Dal punto di vista visivo Ocelot riunisce entrambe le culture, anche se la parte più cospicua della
pellicola è ambientata nella magica terra delle mille e una notte. L'animazione si avvale di
tecniche digitali che danno ai personaggi tridimensionalità e spessore, ma si può ugualmente
notare un forte legame con le precedenti realizzazioni dell'autore francese, nella stilizzazione
quasi liberty della vegetazione e nel raffinato citazionismo iconografico che rende gli ariosi
panorami del suo mondo animato inconfondibili e allo stesso tempo familiari perché molto
radicati nel nostro universo culturale.
Ocelot vede nell'unione delle culture l'avvenire del mondo e lo comunica con il suo tratto ispirato
tanto dai pittori fiamminghi che dalle miniature persiane e la sua tavolozza che mescola i colori
di Francia con quelli della Turchia, dell'Andalusia e del Maghreb.
Azur e Asmar è apprezzabile ed istruttivo per i più piccini, ma non mancherà di divertire e di
dare utili spunti di riflessione anche ai più grandi.