Gli indici dei prezzi al consumo in Italia

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Gli indici dei prezzi al consumo in Italia
Gli indici dei prezzi al consumo in Italia
In Italia l’ISTAT rileva tre diversi indici dei prezzi al consumo:
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l'Indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC): questo indice
viene calcolato con riferimento all’intera popolazione presente sul territorio nazionale ed
all’insieme di tutti i beni e servizi acquistati dalle famiglie ed aventi un effettivo prezzo di
mercato; tale indice, che considera i consumatori italiani come un unico insieme
omogeneo, misura quindi l'inflazione a livello dell'intero sistema economico e rappresenta
pertanto, per il governo, uno dei parametri di riferimento per la progettazione delle politiche
economiche: può, ad esempio, essere utilizzato per indicare nel DFP il tasso d'inflazione
programmata;
l'Indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI): tale
indice, basato sul medesimo paniere di beni e servizi del NIC, si riferisce, però, ai consumi
delle famiglie che fanno capo a un lavoratore dipendente (ad esclusione di quelli facenti
parte del settore agricolo) ed è l'indice che viene utilizzato come base per l'adeguamento
degli affitti o degli assegni di mantenimento (dovuti al coniuge separato);
a tali due indici è stato aggiunto, dal 1997:
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l'indice dei prezzi al consumo armonizzato per i Paesi membri dell'Unione europea
(IPCA): questo indice è stato sviluppato per assicurare una misura dell'inflazione che fosse
comparabile a livello europeo; l'indice, riferito alla stessa popolazione ed allo stesso
territorio dell'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività, è però calcolato in
relazione ad un paniere di beni e servizi costruito tenendo conto sia delle particolarità di
ogni paese sia di regole comuni per la ponderazione dei beni che compongono tale paniere
(ad esempio il paniere considerato esclude, sulla base di un accordo comunitario, le
lotterie, il lotto e i concorsi pronostici); l'IPCA è stato assunto come indicatore di verifica
della convergenza delle economie dei paesi membri dell'UE al fine dell'accesso all'Unione
monetaria e della permanenza nella stessa dei paesi aderenti.
Un'importante differenza fra i tre indici riguarda infine il tipo prezzo considerato nell'effettuazione
del calcolo dell'indice: mentre gli indici nazionali (NIC e FOI) considerano sempre il prezzo pieno di
vendita, l'indice europeo (IPCA) fa invece riferimento al prezzo effettivamente pagato dal
consumatore; così nel caso, ad esempio, dei medicinali i primi considereranno il prezzo pieno delle
confezioni mentre quest'ultimo utilizza, nel calcolo, la quota effettivamente a carico del
consumatore (il ticket) così come, per gli altri beni e servizi, tiene conto di saldi e promozioni.