PROGRAMMA DI DISEGNO E STORIA DELL`ARTE

Transcript

PROGRAMMA DI DISEGNO E STORIA DELL`ARTE
PROGRAMMA DI DISEGNO E STORIA DELL’ARTE SVOLTO NELLA
CLASSE 2a sez. A LICEO SCIENTIFICO STATALE DELL’ I. S. I. S.
“PITAGORA” DI POZZUOLI (NA) NELL’ANNO SCOLASTICO 2015-16
Per ottenere dagli allievi una partecipazione consapevole, responsabile e produttiva sono
stati dichiarati da subito: obiettivi cognitivi ed operativi, finalità educative e formative, prerequisiti
generali e specifici, contenuti, mezzi, metodologie, tempi, strumenti e criteri per la valutazione del
sapere, del saper fare e dell’essere.
Riconoscendo il ruolo baricentrico degli studenti, questo curricolo è stato modellato sulle
loro specifiche esigenze ed aspettative con la necessaria disponibilità al cambiamento, anche in corso
d’opera, con la duttilità e pluralità metodologica utili a ristorare le specifiche esigenze individuali o le
necessità contingenti di recupero, consolidamento e rinforzo dell’apprendimento ma, anche, alla
valorizzazione delle punte d’eccellenza.
I soli prerequisiti richiesti agli allievi per il percorso didattico svolto sono stati: avere
disponibilità e capacità di ascoltare, osservare e comprendere; possedere capacità induttive e/o
deduttive; essere capaci di avvalersi delle conoscenze di base della disciplina, ma non solo, desunte dai
primi argomenti svolti per effettuare nuove elaborazioni.
Tra gli obiettivi che la materia si è prefissa di conseguire vi è quello di dotare gli studenti di
consone metodologie atte al reperimento - nelle correnti, personalità ed opere oggetto di studio - dei
valori del "bello" e del "buono", nonché del loro formarsi e commutarsi nell'ambito di uno specifico
ambito geografico e temporale.
In considerazione della presenza di notevoli e diffuse carenze pregresse in alcuni studenti
provenienti da altre classi, altre scuole ed altri indirizzi, nel primo periodo, sono stati espletati, in forma
diretta o indiretta, mirati interventi di recupero, a sostegno degli alunni più svantaggiati e dell’intera
classe, per il consolidamento e l’accrescimento delle conoscenze, per favorire le idonee acquisizioni
metodologiche e per colmare particolari deficit di scolarizzazione e motivazione. Inoltre, per tutto ciò,
si è preferito tralasciare il disegno per evitare di rendere ancor più gravoso il carico di lavoro per un
gruppo già afflitto da carenze comportamentali, motivazionali e da gravissime lacune pregresse. In tal
modo si sono canalizzate le risorse cognitive e le abilità disponibili su obiettivi più circostanziati e, in
prospettiva dell’esame finale, più fruibili.
Per evitare la cronicizzazione delle carenze riscontrate, e già esposte, si è svolto, in classe,
un paziente lavoro di analisi, chiarimento e riflessione preliminare, al quale doveva far seguito il semplice
consolidamento delle conoscenze mediante l’esercizio personale, affidato alla cura e all’individuale senso di
responsabilità, da compiersi a casa attraverso lo studio, l’elaborazione e la rielaborazione dei contenuti.
In itinere sono stati attivati degli appositi percorsi di recupero e potenziamento, con attività
di gruppo e quesiti e chiarimenti, anche individualizzati. Inoltre, quando richiesto, è stato approntato,
distribuito e svolto il piano di lavoro per il recupero afferente quanto svolto nel primo quadrimestre.
Per rendere più proficuo tutto ciò è stata sollecitata la partecipazione di coloro che, già nella prima parte
dell’anno, avevano palesato maggiori difficoltà. Purtroppo, proprio i più bisognosi di recupero hanno
spesso disertato la richiesta applicazione rendendo parzialmente o del tutto vani gli interventi didattici
predisposti per loro, cosi come si evince anche dai risultati delle verifiche svolte a conclusione dei
percorsi di recupero. Ciononostante, sempre per loro, fino agli ultimi giorni dell’anno scolastico, sono
stati espletati, durante l’orario curriculare, ulteriori e mirati interventi integrativi.
PROGRAMMA DI STORIA DELL’ARTE
Le tematiche affrontate e gli argomenti oggetto di studio, trattati durante l’anno in classe,
sono di seguito trascritti in un elenco settato in unità di apprendimento omogenee, sebbene, tali
fenomeni, siano stati reiteratamente accostati e comparati in modo mirato, sistematico e progressivo
secondo indirizzi ed obiettivi conformi alla programmazione didattica.
prof. Gianfranco Pignatelli
PROGRAMMA DI DISEGNO E STORIA DELL’ARTE SVOLTO NELLA
CLASSE 2a sez. A LICEO SCIENTIFICO STATALE DELL’ I. S. I. S.
“PITAGORA” DI POZZUOLI (NA) NELL’ANNO SCOLASTICO 2015-16
1^
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
UNITA’ DI APPRENDIMENTO (richiami):
i caratteri generali dell’arte greca;
i connotati evolutivo ed antropocentrico della civiltà ellenica;
la radice della cultura occidentale dal mito alla storia, dall’economia alla politica, dall’elaborazione
ideale a quella tecnica;
classico e classicismo, la storia e il mito, l’uomo misura di tutto e il suo rapporto con gli dei olimpici;
la creatività e la necessità di dare ordine, simmetria e proporzione al prodotto artistico;
l’arte come creazione disciplinata e finalizzata, i canoni e la ricerca del bello d’arte;
l’uomo tra bello d’arte e bello di natura;
2^ UNITA’ DI APPRENDIMENTO (richiami):
8. lo sviluppo e le caratteristiche urbanistiche delle città greche;
9. le prime utopie della città ideale e la polis come cristallizzazione dell’ordine politico, dalla politica
secondo Aristotele al tracciato di Ippodamo di Mileto, fino alla molteplicità delle variabili ellenistiche;
10. l'architettura greca, dai tre ordini alle diverse tipologie architettoniche greche, tra rigore formale e
rigore strutturale e funzionale, la costruzione tra città e natura;
11. i principi vitruviani di firmitas, utilitas e venustas;
3^ UNITA’ DI APPRENDIMENTO (richiami):
12. la scultura arcaica tra ricerca ideale, tecnica e formale;
13. le correnti dorica, ionica ed attica dell’età arcaica;
14. i kouros e i leoni delle diverse scuole;
15. il rapporto tra materia e luce, tra forma e natura;
4^ UNITA’ DI APPRENDIMENTO (richiami):
16. la scultura classica;
17. i bassorilievi e gli effetti pittorici nella scultura ellenica;
18. le composizioni paratattiche e sintattiche, ad Egina ed Olimpia;
19. gli espedienti introdotti dal Maestro di Olimpia per accrescere l’interesse visivo e quello intellettuale,
dal nodo plastico allo scorcio, dal rapporto dialogico al pathos euripideo, ecc.;
20. il pondus nella plastica bronzea;
5^ UNITA’ DI APPRENDIMENTO (richiami):
21. i virtuosi della teoria e del movimento; Policleto di Argo e Mirone di Euletere;
22. l’apogeo storico e culturale: l’età di Pericle e quella di Fidia;
23. il Partenone come materializzazione di un disegno politico e ideale ma anche artistico;
24. natura e storia nella figuratività fidiaca;
25. classicismo e manierismo: caratteristiche, ragioni e sviluppi;
26. l’inviluppo storico ed il conformismo della maniera dopo Pericle e Fidia;
27. il manierismo: caratteristiche, raggio di azione e protagonisti;
28. l’incursione delle grandi personalità e il diverso modo di sentire: Skopas e Prassitele;
6^ UNITA’ DI APPRENDIMENTO (richiami):
29. l’occasione e la memoria nell’opera di Lisippo di Sicione, dall’Apoxyomenos ai filosofi;
30. la ritrattistica ed il passaggio dal bello d’arte del cittadino ideale al bello morale del personaggio
insigne;
31. il virtuosismo ellenistico e la realizzazione delle opzioni aristoteliche;
32. la scultura dell’età ellenistica dalla narrazione continua alle strane combinazioni di umano e belluino
dell’Ara di Pergamo;
prof. Gianfranco Pignatelli
PROGRAMMA DI DISEGNO E STORIA DELL’ARTE SVOLTO NELLA
CLASSE 2a sez. A LICEO SCIENTIFICO STATALE DELL’ I. S. I. S.
“PITAGORA” DI POZZUOLI (NA) NELL’ANNO SCOLASTICO 2015-16
33. il virtuosismo tecnico del “barocco antico”, dal Galata morente all’Afrodite di Deodalsas, dal
Supplizio di Dirce alla Nike di Samotracia, dal gruppo del Laocoonte alla Vecchia ubriaca, ecc.;
34. la pittura greca, dalle megalografie alla produzione vascolare, dai celebrati maestri ai sapienti
artigiani.
7^ UNITA’ DI APPRENDIMENTO:
35. i caratteri generali della civiltà etrusca: origini, ambito geografica e temporale, usi, costumi, credenze;
36. l’assetto urbanistico della città etrusca e i sistemi costruttivi adottati in architettura;
37. l’arte etrusca, con particolare riguardo a quella funeraria, alle necropoli e ai sarcofagi;
38. la ritrattistica etrusca e le ragioni del suo realismo;
39. l’anticlassicismo, il carattere più superstizioso che religioso dell’arte etrusca come remota
espressione di una cultura popolare e conservatrice;
40. la pittura etrusca e, in particolare, la finalità e le prerogative di quella funeraria.
8^ UNITA’ DI APPRENDIMENTO:
41. i caratteri generali della civitas romana e dell'arte romana;
42. dall’idealismo greco al pragmatismo latino, l’arte come strumento di governo in grado di conquistare
e consolidare il consenso;
43. le peculiarità dell'urbanistica e dell'architettura romana: tracciati, sistemi costruttivi, infrastrutture,
monumenti;
44. i principali tipi edilizi romani, tra decoro urbano e utilitas;
45. l’anfiteatro e il teatro romano visto in rapporto a quello greco;
46. gli enunciati di Vitruvio: principi, tipologie ed ordini dell’architettura;
47. dalla domus imperiale ai caseggiati popolari, dalla basilica, al tabularium, fino ai complessi termali;
48. l'arte figurativa a Roma e nelle province dell'Impero vista anche come strumento di governo
sia per la omologazione sia per l’espansione e il consolidamento del consenso;
49. la ritrattistica romana in rapporto a quella etrusca ed ellenistica;
50. dalla scultura di governo e quella dei sudditi: le statue degli imperatori, gli archi di trionfo e le
colonne coclidi;
51. i bassorilievi con i suoi effetti “pittorici” per narrazioni sintetiche (archi di trionfo) o continue
celebrative ma anche per i sarcofagi e i relativi raffronti con le opere greche;
52. la pittura compendiaria romana, le analogie e le differenze con l’Impressionismo francese.
9^ UNITA’ DI APPRENDIMENTO:
53. i primi secoli del Cristianesimo tra iconismo ed aniconismo;
54. l'arte delle catacombe: le prime figurazioni pittoriche e le sculture con motivi allusivi;
55. le prime basiliche cristiane: caratteristiche ed esempi in rapporto a quelle pagane, battisteri e martiria;
56. le nuove tipologie architettoniche e le prime espressioni figurative, le loro funzioni in rapporto agli
ideali ed alle esigenze del culto cristiano: da S. Pudenziana al Mausoleo di S. Costanza, da S. Maria
Maggiore a S. Cosma e Damiano, ecc.;
57. il tramonto della scultura, gli effetti serici e i dittici in avorio. L’avvento dei mosaici e le
implicazioni ideali connesse al loro impiego.
10^ UNITA’ DI APPRENDIMENTO:
58. altri centri della cultura tardo-antica, Milano: S. Lorenzo ed i mosaici di S. Aquilino, ecc.;
59. Ravenna capitale, dall’età di Onorio a quella di Teodorico e di Giustiniano: Mausoleo di Galla
Placidia, Chiesa di S. Giovanni Evangelista, Battistero Neoniano, S. Apollinare Nuovo, Mausoleo di
Teodorico, S. Vitale, ecc.;
60. i caratteri distintivi della cultura bizantina: ideali, modalità e finalità dell’artigianato orientale:
61. le influenze bizantine in Italia.
prof. Gianfranco Pignatelli
PROGRAMMA DI DISEGNO E STORIA DELL’ARTE SVOLTO NELLA
CLASSE 2a sez. A LICEO SCIENTIFICO STATALE DELL’ I. S. I. S.
“PITAGORA” DI POZZUOLI (NA) NELL’ANNO SCOLASTICO 2015-16
11^ UNITA’ DI APPRENDIMENTO:
62. l'arte romanica: inquadramento storico nelle culture romanze, ambiti geografici e temporali, caratteri
generali. I caratteri generali ed i connotati distintivi delle culture romanze;
63. le ripercussioni della innovativa riqualificazione ideale del lavoro nelle pratiche artistiche romaniche
viste anche in rapporto alle opzioni ideali ed alle scelte tecnologiche ed iconografiche bizantine;
64. le ragioni del ruolo guida della Chiesa in età romanica;
65. l’educazione dei figli all’arte dei padri come premessa del progresso occidentale nell’artigianato.
66. l'urbanistica medioevale: il rifiorire, dopo il 1000, delle città e delle attività in esse ubicate, le
conformazioni e le modalità di sviluppo ed integrazione nell’ambiente naturale;
67. i caratteri generali dell'architettura romanica e le divaricazioni tra le diverse espressioni locali e
personali.
12^ UNITA’ DI APPRENDIMENTO:
68. l'architettura romanica nelle diverse espressioni locali e personali: Milano (s. Ambrogio), Como (s.
Abbondio e s. Fedele), Pavia (s. Michele), Modena (il Duomo), Venezia (s. Marco), Firenze
(Battistero di s. Giovanni e chiesa di s. Miniato al Monte), Pisa (il Complesso monumentale con
Torre campanaria, Battistero, Cattedrale e Camposanto), ecc.; Lanfranco, Buschero, Rainaldo,
Diotisalvi, Bonanno Pisano, ecc.;
69. l’ibridismo dell’architettura romanica nell’Italia meridionale contaminata dalle influenze meridionali
e settentrionali.
Gli argomenti affrontati sono stati tratti dal volume n.1 Il Cricco di Teodoro – Itinerario nell’arte –
Dalla Preistoria all’età gotica - edizione Zanichelli e da contributi offerti dall’insegnante in classe sotto
forma di appunti e di testi delle presentazioni in PowerPoint impiegate durante le lezioni.
Pozzuoli, 1 giugno 2016
Gli studenti:
Il docente:
F.to Estrella Gomez
F.to Gianfranco Pignatelli
Francesco Signorino
Veronica Sorrentino
prof. Gianfranco Pignatelli