Dall`alto della torre Eiffel sembra diverso ma non lo è!
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Dall`alto della torre Eiffel sembra diverso ma non lo è!
Dall'alto della torre Eiffel sembra diverso ma non lo è! di Fabrizio Romagnoli Ho sempre desiderato essere in alto. Sopra tutto e tutti. Poter vedere e sentire il mondo sotto di me. Ci sono. In alto. Tanto in alto. Che strano. Che bello. Da quassù sembra tutto così piccolo. Oh... Che sensazione strana, che brivido, che adrenalina. È come se il sangue corresse più veloce nelle vene, lo posso sentire. E senti come batte forte il cuore! Lo sento, lo sento alla gola. Sono in alto, proprio in alto e se guardo giù... Beh... Sì! Ci si sente forti, grandi, potenti. E se guardo dritto di fronte a me... Lo sguardo si perde nell'orizzonte e... E non c'è niente da fare, gli occhi vogliono guardare verso il basso. Le persone, le macchine, le case, i parchi, il fiume... Sembra tutto piccolo. Sembrano delle costruzioni Lego. Ho sempre desiderato vedere il mondo dall'alto e finalmente sono quassù! Sono sulla torre Eiffel. Ed essere quassù è proprio come lo immaginavo. Il vento che sale dal basso e ti soffia in faccia. Le gambe che tremano per lo strano formicolio nell'interno cosce e quella voglia malsana di saltare fuori, di volare. Spiccare il volo nella convinzione che sia possibile volare via e non atterrate più. Nel tempo che ci vuole per salire quassù, ci si sente felici come un bambino di fronte a un pacco regalo da scartare. Una volta arrivati in cima, con l'andare dei minuti, la felicità si trasforma in ansia, per poi divenire angoscia, vuoto e, nel tempo che si osserva il mondo sottostante, si inizia a riflettere e a vedere la propria vita che scorre davanti agli occhi. Dopo un po', ci si sente pervasi da una grande energia e voglia di rivalsa e si inizia a fare l'elenco dei buoni propositi da fare in futuro. L'elenco dei buoni e dei cattivi propositi. Della gente che, per essere felici, dovrebbe sparire dalla faccia della terra. E allora ti fermi a riflettere e, con lo sguardo perso nel vuoto, inizi a progettare un modo per farli fuori. Mentre osservi Parigi dall'alto, nella tua testa avviene una carneficina di gente inutile e inconsapevolmente inizi a sorridere e ti senti felice, veramente felice. Continui a osservare il panorama dall'alto e poi inizi a fare le foto. Foto che non guarderai mai più per il resto della tua vita e che riporrai in una cartella in una pennetta usb che perderai chissà in quale cassetto di casa. Ti fermi di nuovo a pensare e ti accorgi di avere fame. Ti giri e vedi la lunghissima coda per scendere dalla torre e allora ti metti in fila. Sei in fila come tutti gli altri. I sogni di gloria svaniscono. Scendi in strada. Ti senti stanco. Ti rendi conto che dopo aver visto il mondo dall'alto non è cambiato niente: hai solo visto il mondo dall'alto di una torre. Sembra diverso ma non lo è, è solo più distante. Ok! Ciao.