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EMISSIONE 194 (cd in uscita il 09 febbraio 2009)
GIANMARIA TESTA
SOLO – DAL VIVO
ODD TIMES
8015948301487
OTR 006
2009
DIGIPACK
A un certo punto, un disco live ci vuole. Dopo tanti e
tanti concerti, su e giù in giro per il mondo, dopo
tanti viaggi, tante avventure musicali e umane, era
in qualche modo necessario provare a lasciare una
traccia concreta, un disco che da solo se ne
andasse in giro, testimoniando, nell’assenza, la
presenza e il calore del rapporto col pubblico.
SOLO-dal vivo è la registrazione integrale di un
concerto “in solo” tenuto all’Auditorium Parco della
Musica di Roma (Teatro Studio) il 3 maggio 2008.
Prodotto da Paola Farinetti per PRODUZIONI
FUORIVIA, SOLO-dal vivo esce in ITALIA il 15
gennaio 2009 (distribuzione EGEA MUSIC su
etichetta ODD TIMES RECORDS).
Il concerto di Roma non era stato pensato per
essere registrato e diventare un disco. Poi è
successo che quel concerto è stato una piccola
magia, una specie di miracolo di intensità e poesia,
una corrente di emozioni tra palco e platea. Per
fortuna la fondazione Musica per Roma registra
sempre ogni concerto per il suo archivio al solo
scopo di testimonianza, e proprio a partire da quella
registrazione “sporca” si è lavorato, non senza molta
fatica, per farla diventare il disco che ora viene
presentato. Il risultato è una sorta di “bootleg”
autorizzato dal suo artista che privilegia Anima ed
Emozione alla Tecnica.
Può sembrare curioso che proprio Gianmaria Testa,
uno degli artisti italiani più aperti alle collaborazioni,
agli incontri e ai progetti speciali che mescolano
generi e carte, scelga come suo primo live un
concerto IN SOLO, voce e chitarre. Nulla di più. Ma
a pensarci bene, strano non lo è poi così tanto. Da
sempre, infatti, Gianmaria parla di “forma canzone”,
di quell’equilibrio perfetto di testo, melodia ed
armonia che da solo sa reggere il tutto. Ripete
spesso che se le canzoni non vivono ed
emozionano da sole, suonate semplicemente alla
chitarra, non c’è arrangiamento, non c’è invenzione
che le possa salvare.
Ed ecco spiegato il motivo di questa operazione
coraggiosa che cerca di guardare alla sostanza
delle cose. SOLO-dal vivo è un disco che
restituisce alle canzoni di Gianmaria -alcune delle
sue più note- la stessa emozione di quando sono
nate.
E poi, ci sono pure due sorprese, una all’inizio e una
alla fine. Il disco si apre infatti con quella che si
definisce una cover, LA NAVE di Angelo Ruggiero,
pugliese, vincitore nel ‘91 dell’allora Premio
Recanati (oggi Musicultura); e si chiude con un
piccolo regalo: una canzone nuova, inedita,
registrata in studio, a Bologna, con due dei musicisti
più fidati di Gianmaria: Piero Ponzo (sax e
harmonium
indiano)
e
Nicola
Negrini
(contrabbasso). COME AL CIELO GLI AEROPLANI
è una canzone d’amore, intensa, struggente, di
quelle che sembrano sempre esistite.
SOLO-dal VIVO è stato mixato alla Fonoprint di
Bologna da Roberto Barillari /Mastering di
Maurizio Biancani.
NOTIZIE UTILI
Genere: cantautorato
IL NUOVO ALBUM, IL
PRIMO DAL VIVO, DI
GIANMARIA TESTA
TOURNEE ITALIANA:
20 gen 2009 20.45
Teatro Comunale FERRARA
21 gen 2009 21.00
Teatro Civico VERCELLI
23 gen 2009 20.30
Centre culturel Joel le Theule
SABLE’ SUR SARTHE
24 gen 2009 20.30
Théatre de Cusset CUSSET
25 gen 2009 20.30
Centre des Loisirs et de la
culture LE GUILVINEC
27 gen 2009 20.30
Théatre le Cadran BRIANçON
28 gen 2009 20.30
Centre Culturel George
Pompidou VINCENNES
29 gen 2009 20.30
Théatre Duchamp-Hangar 23
ROUEN
4 feb 2009
20.15
Kaufleuten Restaurant
ZURICH
5 feb 2009
20.15
BMF Genf GENEVE
6 feb 2009
20.15
Spielboden DORNBIRN
7 feb 2009
20.15
Seeresidenz Alte Post
Seeshaupt
8 feb 2009
20.15
Turnhalle BERN
12 feb 2009
21.00
Teatro Comunale del Fiume
BORETTO (RE)
13 feb 2009
21.00
JORGE PARDO & EL BOLA
DESVARIOS
Jorge Pardo e Agustin Carbonell (El Bola) provengono
da distinte tradizioni musicali. Il primo è un musicista
eclettico a tutti gli effetti e che ama le contaminazioni più
improbabili. Il secondo appartiene a una famiglia
flamenca di lunga data come testimoniano nomi di
spicco come Sabicas o Agustin Montoya, padre di
Carbonell. L’etichetta iberica Karonte, da sempre
sensibile alle contaminazioni fra generi musicali, ci
propone “Desvarios”, una genuina perla di jazz
flamenco. Dodici brani dove fusione e lirismo spiccano
riecheggiando in un tutt’uno l’opera di Stan Getz,
Joaquin Rodrigo e Manuel de Falla.
NOTIZIE UTILI
Genere: flamenco jazz
DESVARIOS: UNA PERLA
DI QUEL GENERE
MUSICALE NOTO COME
JAZZ FLAMENCO
L’INCONTRO TRA JORGE
PARDO, UNA DELLE
FIGURE PIÙ
RAPPRESENTATIVE DEL
JAZZ IBERICO E AGUSTIN
CARBONELL,
DISCENDENTE DA UNA
FAMIGLIA FLAMENCA
KARONTE
8428353780011
KAR 7800
JEWEL + SLIPCASE
2008
MIGUEL ANGEL CHASTANG
FROM HARLEM TO MADRID VOL. 1
KARONTE
8428353780813
KAR 7808
JEWEL + SLIPCASE
2008
FROM HARLEM TO MADRID
UNISCE GIOVANI
PROMESSE DI ENTRAMBE LE
CITTA’ GRAZIE ALLE COMPOSIZIONI
DI CHASTANG E WILLIS
Questo è un disco frutto di un incontro fortuito, di una
straordinaria esperienza iniziata nel 1986 nella città di New York
e, più precisamente, ad Harlem. Fu allora che il contrabbassista
madrileno Miguel Angel Chastang e il pianista e compositore
newyorkese Larry Willis strinsero una profonda amicizia che li
ha portati a collaborare durante tutti questi anni. Una
collaborazione che oggi li vede insieme in un progetto quanto
meno ambizioso e che si prefigge di mettere in comunicazione
oltre a se stessi, diversi giovani talenti di Madrid e di Harlem.
Questo disco, il primo volume di un progetto più ampio, vede
insieme oltre a Chastang e Willis, il batterista madrileno Juanma
Barroso e il sassofonista cubano (madrileno di adozione) Ariel
Bringuez. I nove brani che lo compongono, oltre a due favolosi
standard di Miles Davis e ad “Alone Toghether” di Diez &
Schwarth, sono ripartiti tra i suoi due protagonisti ma sembrano
scritti a quattro mani tanto sono ormai intrecciate le proprie
carriere artistiche.
NOTIZIE UTILI
Genere: jazz
IL SODALIZIO
MUSICALE
INCOMINCIATO
NEL 1986
TRA IL MADRILENO
CHASTANG
E IL NEWYORKESE
WILLIS
AL CENTRO DI UN
GRANDE
PROGETTO
MUSICALE
MICHEL PETRUCCIANI
TRIO IN TOKYO [ristampa]
FLAMINGO [ristampa]
DREYFUS
3460503692527
FDM 46050369252
JEWEL
2008
DREYFUS
3460503692428
FDM 46050369242
JEWEL
2008
Quest'anno ricorre il decimo anniversario della scomparsa di
Michel Petrucciani, stroncato da un'infezione polmonare ad
appena 36 anni il 6 gennaio 1999 (era infatti nato a Montpellier il
28 dicembre 1962). La recente pubblicazione di vario materiale
tratto da differenti capitoli della sua parabola artistica fornisce
validi strumenti per una valutazione a mente fredda del suo
contributo alle vicende del jazz contemporaneo, maturato in una
ventennio scarso di fervida attività.
A rendersi protagonista nella discografia di Petrucciani è la label
francese Dreyfus.
L'osteogenesi imperfetta da cui Petrucciani era affetto prima ne
aveva fatalmente pregiudicato il normale sviluppo, quindi minato
irrimediabilmente il fragile equilibrio fisico. Nella sua condizione di
predestinato ad una morte prematura, era in grado di creare
autentica bellezza nel suo rapporto con la tastiera, quasi per
compensare ciò che la natura sembrava avergli crudelmente
negato. Con tutto ciò, non è il caso di privilegiare visioni
pateticamente romantiche sul significato ed i presupposti della
creazione artistica. Petrucciani era invece solito fare
dell'umorismo sulla sua condizione. Inoltre, una volta raggiunta la
celebrità, era diventato suo malgrado un ingranaggio del
mastodontico apparato che regola l'industria discografica ed i
circuiti concertistici.
Indipendentemente dal contesto e dalle formazioni che lo
affiancavano, ogni suo concerto era un avvenimento ed attirava
vaste platee, incantate dal suo magistero pianistico, ansiose di
vederlo impegnato nel suo febbrile approccio alla tastiera, che
sotto le sue mani diveniva, più che un tramite, quasi
un'appendice. Michel l'affrontava con energia prodigiosa, come se
fosse posseduto da un furore dionisiaco, riuscendo a coprirne
l'intera estensione a dispetto della menomazione fisica, sostenuto
dal
pedale
di
rinvio
collocato
sotto
la
tastiera.
Al termine dei suoi concerti, o in occasione di alcune sue uscite
discografiche, non mancavano naturalmente le critiche, com'era
giusto che fosse, da parte di chi avrebbe preferito apprezzarne il
lato più intimista o valutarne le capacità di analisi introspettiva,
una volta tanto a discapito della tecnica prodigiosa e del fraseggio
scintillante e torrenziale. Non erano neanche così rari i casi in cui,
negli anni '90, gli si rimproverava un certo autocompiacimento,
una certa qual tendenza a specchiarsi nelle proprie capacità. In
questo atteggiamento qualcuno addirittura intravedeva il tentativo
di
mascherare
una
stasi
creativa.
D'altronde, per quanto iscrivibile a pieno titolo nell'ambito del
pianismo jazz contemporaneo, il suo stile era alimentato da una
profonda consapevolezza della tradizione che lo aveva
preceduto. Non a caso, Petrucciani citava spesso Erroll Garner
come suo principale ispiratore, il che giustificava pienamente il
tocco percussivo, la concezione orchestrale e quel sentore di
stride che si coglievano nel suo linguaggio. Al tempo stesso, si
avvertiva fra le righe il retaggio della tradizione romantica
europea ed in particolare della corrente impressionista, il cui
influsso era stato introdotto in modo sottile e geniale da Bill Evans
nella sintassi del jazz moderno.
Al culmine del successo Petrucciani appariva in scena
sorreggendosi sulle stampelle ed instaurando col pubblico (con il
quale amava confrontarsi) un dialogo disinvolto, eppure garbato e
spiritoso, privo di aspetti istrionici.
Il trio rimane probabilmente il contesto in cui l'arte di Petrucciani si
esprimeva al meglio, specie quando ad affiancarlo era una coppia
ritmica pronta a recepire e ritrasmettere segnali proficui per lo
sviluppo dell'impianto ritmico-armonico.
Finalmente arriva anche sul mercato italiano la ristampa di Trio In
Tokyo rimasterizzata 24 bit con 1 BONUS TRACK: “Take The A
Train”. Registrato nel novembre '97, documenta il periodo finale
della purtroppo breve, ma intensissima carriera di Petrucciani.
Questo è uno dei massimi livelli raggiunti in un trio Jazz, non solo
come interplay tra i musicisti, ma anche come qualità della
registrazione, tanto che è uno dei più famosi dischi di test per
audiofili. Sfortunatamente il disco dura un’ora soltanto, ma un’ora
di una intensità e di un piacere di ascolto sublimi, in certi momenti
la velocità di esecuzione di Michel è pari solo alla sua precisione,
ogni nota è sempre ben definita e caratterizzata nel forte e sicuro
tocco. Tutti i brani sono di Petrucciani ad eccezione di una
fantastica “So What” e della bonus track, che da sola vale
l’acquisto del disco. Che dire poi dei suoi due compagni di
avventura, perfetti in ogni attacco, grandissimi in ogni dettaglio,
all’inizio la scelta fu criticata, ma di fronte ad una serata
memorabile come questa, non si può che essere felicissimi di
poterla ascoltare anche noi, e in più registrata in maniera così
superba.
Sempre parlando delle sue ritmiche più importanti in un alveo
strettamente aderente alla tradizione opera con swing
impareggiabile la coppia George Mraz-Roy Haynes in Flamingo,
che mette Petrucciani a confronto con il decano del jazz francese
(e pioniere del jazz europeo), il violinista Stéphane Grappelli.
Come per il precedente anche questa è una ristampa con ben 3
BONUS TRACKS, rimasterizzata 24 bit.
La dialettica fra due generazioni diverse del jazz d'Oltralpe
produce spunti melodici pregnanti, condensati in curve sinuose. Il
terreno di incontro prescelto è in massima parte quello degli
standard,
reinterpretati
con
una
sensibilità
armonica
spiccatamente europea e con un'impronta ritmica moderna,
grazie al contributo determinante di Mraz e Haynes. In questa
versione sono incluse le seguenti bonus tracks: “Pennies From
Heaven”, “Blues” e “Night And Day”.
NOTIZIE
UTILI
Genere: world
music
A 10 ANNI DALLA PREMATURA
SCOMPARSA DEL LEGGENDARIO
PIANISTA MICHEL PETRUCCIANI
ARRIVANO DUE RISTAMPE
LA RISTAMPA DI TRIO IN TOKYO
RIMASTERIZZATA IN 24 BIT
CON 1 BONUS TRACK:
“TAKE THE A TRAIN”.
LA RISTAMPA DEL DISCO CHE
MISE PETRUCCIANI A CONFRONTO
CON IL DECANO DEL JAZZ FRANCESE
(E PIONIERE DEL JAZZ EUROPEO),
IL VIOLINISTA STÉPHANE GRAPPELLI.
WAED BOUHASSOUN
LA VOIX DE L’AMOUR
NOTIZIE UTILI
INSTITUT DU MONDE ARAB
0794881913923
L’Institut du Monde Arabe ci presenta il disco d’esordio di una
delle più promettenti vocalist del mondo mediorientale : Waed
Bouhassoun. Nata in Siria nel 1979, questa giovane artista
sorprende per la sua suadente voce che accompagna
esclusivamente con il suono delicato dell’oud offrendoci
momenti di raffinata quanto essenziale musicalità. « La voce
dell’amore », è questo il soprannome che Waed si è
guadagnata per via del suo avvolgente timbro vocale, è un
disco genuinamente intimista che risalta, grazie anche a una
accurata scelta di canzoni, spesso veri e propri poemi cantati, il
carattere poetico a tratti mistico della musica siriana. Un disco
d’esordio davvero incantevole per una voce che riecheggia le
grandi cantanti mediorientali del passato, da Fayrouz a
Kalsoum, dandoci la cifra delle potenzialità della musica
mediorientale del ventunesimo secolo.
321.071
DIGIPACK
2008
Genere:
world music
DIRETTAMENTE
DALLA SIRIA
ARRIVACON IL
SUO DISCO
D’ESORDIO WAED
BOUHASSOUN
NOTA CON IL
SOPRANNOME DE
“LA VOCE
DELL’AMORE”
WAED È UNA
DELLE GIOVANI
PROMESSE DELLA
MUSICA
MEDIORIENTALE
VARIOUS ARTISTS
MUSIC FROM BAVARIA
OCORA
0794881903627
C 600020
JEWEL BOX
2008
Proseguendo il consueto viaggio di riscoperta musicale che da
diversi anni l’etichetta transalpina Ocora Radio France ha
intrapreso con successo, giungiamo nella regione tedesca della
Baviera. In particolare nel sud di questa regione, dove i
paesaggi alpini caratterizzati da vette innevate e da folte foreste
di abeti hanno modellato i popoli che la abitano, si trova una
ricca tradizione musicale che va dai canti del yodel e del
almlieder alle fanfare bavaresi. Strumento principe in questa
regione è la cetra spesso suonata nelle feste popolari ma anche
nelle taverne e nei ritrovi tra amici. Una musica che nasce
quindi dal mondo contadino e che accompagna le stagioni e le
diverse festività che le accompagnano. Un disco in ventiquattro
brani che ci permette di avvicinarci alla tradizione di uno dei
popoli più caratteristici dell’Europa continentale.
NOTIZIE UTILI
Genere: world
music
LA REGIONE
ALPINA
DELLA BAVIERA
È AL CENTRO DEL
NUOVO DISCO
DELLA
OCORA RADIO
FRANCE
UN DISCO CON AL
CENTRO
LO STRUMENTO
PRINCIPE
DELLA TRADIZIONE POPOLARE
ALPINA: LA CETRA
SEAMUS BLAKE
LIVE IN ITALY
NOTIZIE
JAZZEYES
8033201460078
JE 005
2 CD DIGIPACK
Seamus Blake è un musicista ricco di brillanti idee, aperto a
molteplici influenze contemporanee ma con forti radici nella
storia del jazz, in possesso di un’eccellente tecnica e di un
suono carismatico. Sassofonista di doti tecniche e pensiero
musicale superiori, che coniuga a una grande sensibilità e a
una non comune sapienza espressiva, Blake è considerato
uno dei migliori esponenti al mondo del sax tenore. Le sue
qualità risaltano grazie anche alla stretta collaborazione
iniziata diversi anni fa con il pianista David Kikoski, con il
batterista Rodney Green e con il contrabbassista Danton
Boller. Oggi l’etichetta palermitana JazzEyes presenta « Live
in Italy », un doppio cd che ci permette di assaporare
appieno l’arte di questi straordinadari musicisti rivivendo i
momenti salienti della tournee italiana che questo quartetto
tenne nel febbraio del 2007. Oltre cento minuti di musica
frutto delle registrazioni di tre concerti tenutisi a Palermo,
Senigallia e Cesenatico.
2008
UTILI
Genere:
jazz
UN DOPPIO CD ALLA
SCOPERTA
DI SEAMUS BLAKE,
UNO DEI PIÙ
BRILLANTI
SASSOFONISTI
DEGLI ULTIMI ANNI
LIVE IN ITALY
RIPERCORRE
I TRE CONCERTI CHE
SEAMUS BLAKE
TENNE IN ITALIA NEL
FEBBRAIO DEL 2007
IN COMPAGNIA DEL
PIANISTA DAVID
KIKOSKI,
DEL BATTERISTA
RODNEY GREEN E DEL
CONTRABBASSISTA
DANTON BOLLER
FONTANAMIXENSEMBLE
LIVE
NOTIZIE
UTILI
PROMO MUSIC
8033837110026
PM 0917
DIGIPACK
2009
Il FontanaMIXensemble ha debuttato nel 2002 con un
concerto per il Bologna Festival e da allora ha
collaborato con le più importanti istituzioni musicali
quali il Teatro Comunale di Bologna, il Festival REC di
Reggio Emilia, l’Istituto di Cultura giapponese di
Roma, il Festival Milano Musica, l’Associazione Nuova
Consonanza di Roma, gli Amici della Musica di
Palermo. Lo studio e l’interpretazione del repertorio
del Novecento assieme alle proposte di nuove opere,
spesso appositamente commissionate, rappresentano
lo spazio musicale nel quale agisce FontanaMIX.
Fondamentale la collaborazione dell'ensemble con i
compositori
Kaija
Saariaho,
Fausto
Romitelli,
Jonathan Harvey, Klaus Huber, Sylvano Bussotti,
Toshio Hosokawa, Gilberto Cappelli, Francesco
Carluccio, Giorgio Magnanensi, Paolo Aralla, Atli
Ingolfsson, Paolo Perezzani, Giulio Castagnoli. Con il
FontanaMIXensemble, diretto dalla sua fondazione da
Francesco La Licata, hanno collaborato i direttori
Yoichi
Suiyama
e
Giorgio
Magnanensi,
il
mezzosoprano Monica Bacelli, il basso Nicholas
Isherwood,
il
pianista
Mauro
Castellano,
i
violoncellisti Frances-Marie Uitti e Francesco Dillon, la
flautista Thuridur Jónsdóttir, il violinista Paolo
Chiavacci, il contrabbassista Stefano Scodanibbio, il
coreografo Luca Veggetti. Dal 2004 il FontanaMIX,
“ensemble in residenza” presso il Dipartimento
Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna, ha
ideato la rassegna musicale “EXITIME” con lo scopo
di offrire uno spazio di creatività permanente alla
città di Bologna. Nel l’ultimo anno l'ensemble ha
dedicato tre progetti di particolare rilievo a Mauricio
Kagel, con l'esecuzione de "La rosa dei venti", a John
Cage, con la creazione presso il MAMbo, Museo d’Arte
Moderna a Bologna, di uno spettacolo multimediale
su "Variation III", e a Wolfgang Rihm, al quale ha
dedicato
tre
concerti
nell'ambito
della
programmazione della quinta edizione della rassegna
EXITIME.
Genere:
contemporanea
IL
FONTANAMIXENSEM
BLE
NASCE DALLA
CONDIVISIONE,
DA PARTE DEI
MUSICISTI CHE NE
FANNO PARTE, DI UN
PROGETTO
IN CUI INTERPRETI E
COMPOSITORI
LAVORANO IN
STRETTA
COLLABORAZIONE
ALLA
PRODUZIONE DI
OPERE MUSICALI
A CARATTERE
ANCHE
MULTIMEDIALE.
EMANUELE CISI
THE AGE OF NUMBERS
NOTIZIE
Pubblicato dall’etichetta Auand Records, “The Age Of Numbers” è
l’ultimo lavoro del sassofonista Emanuele Cisi. Poco più che
quarantenne Emanuele Cisi è ormai uno dei musicisti più
apprezzati della scena jazz italiana ed europea e questo nuovo
album testimonia quanto sia ancora viva la sua voglia di
sperimentare e di mettersi in gioco. Accompagnato infatti da
Roberto Cecchetto alla chitarra, da Paolo Biasi al basso e da
Emanuele Maniscalco alla batteria, Cisi dà vita ad un lavoro
originale e innovativo, un disco che lui stesso descrive così:
AUAND
8031697901624
AU9016
DIGIPACK
2009
BATTERIA
« Fortemente voluta, questa opera mette in luce per la prima volta
appieno alcuni aspetti della mia personalità artistica che fino ad
ora erano apparsi forse solo a tratti: un irrefrenabile attrazione per
la libera improvvisazione, la ricerca di un sound molto “rarefatto”
e a volte “astratto”, una ricerca di composizioni e idee tematiche
lontane dai codici bop o mainstream. Il mio background infatti,
pochi lo sanno, è sempre stato intriso, oltre che del più puro
linguaggio jazzistico tradizionale, anche di amore e interesse per
musicisti appartenenti ad aree espressive diverse e lontane dalla
corrente “mainstream”. Anche se il mio stile sassofonistico
personale è sempre riconoscibilissimo e in qualche modo
“uguale” a prima, questa volta guida il quartetto alla ricerca di
atmosfere e colori inusuali e sorprendenti. Fondamentale è stata
la scelta dei musicisti per questo progetto: Roberto Cecchetto
crea il fondale perfetto grazie a sapienza e sobrietà armoniche, e
all’uso sapiente dell’elettronica; Paolo Biasi utilizza il basso
elettrico come uno strumento “diverso”, cercando timbri e suoni
funzionali alle situazioni; Emanuele Maniscalco esplora lo spazio
dinamico “usando” la batteria, e non “suonandola” e basta. Ogni
traccia ha un riferimento più o meno esplicito ai numeri: a volte
nella stessa struttura interna dei brani, a volte nell’evocare
immagini o suggestioni peculiari del lato più esoterico della
numerologia (a cui mi sono appassionato recentemente) ».
UTILI
Genere:
jazz
IL NUOVO
ALBUM DEL
SASSOFONISTA
EMANUELE CISI
THE AGE OF
NUMBERS
SCHIERA UN
QUARTETTO
ARDITO CHE
UNENDO
ESPERIMENTAZI
ONE
E RICERCA
STILISTICA
SI ABBANDONA
ALLA MAGIA
DEI NUMERI
CREDITS:
EMANUELE CISI:
SAX
ROBERTO
CECCHETTO:
CHITARRA
PAOLO BIASI:
BASSO
EMANUELE
MANISCALCO: