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EMISSIONE 194 (cd in uscita il 09 febbraio 2009) GIANMARIA TESTA SOLO – DAL VIVO ODD TIMES 8015948301487 OTR 006 2009 DIGIPACK A un certo punto, un disco live ci vuole. Dopo tanti e tanti concerti, su e giù in giro per il mondo, dopo tanti viaggi, tante avventure musicali e umane, era in qualche modo necessario provare a lasciare una traccia concreta, un disco che da solo se ne andasse in giro, testimoniando, nell’assenza, la presenza e il calore del rapporto col pubblico. SOLO-dal vivo è la registrazione integrale di un concerto “in solo” tenuto all’Auditorium Parco della Musica di Roma (Teatro Studio) il 3 maggio 2008. Prodotto da Paola Farinetti per PRODUZIONI FUORIVIA, SOLO-dal vivo esce in ITALIA il 15 gennaio 2009 (distribuzione EGEA MUSIC su etichetta ODD TIMES RECORDS). Il concerto di Roma non era stato pensato per essere registrato e diventare un disco. Poi è successo che quel concerto è stato una piccola magia, una specie di miracolo di intensità e poesia, una corrente di emozioni tra palco e platea. Per fortuna la fondazione Musica per Roma registra sempre ogni concerto per il suo archivio al solo scopo di testimonianza, e proprio a partire da quella registrazione “sporca” si è lavorato, non senza molta fatica, per farla diventare il disco che ora viene presentato. Il risultato è una sorta di “bootleg” autorizzato dal suo artista che privilegia Anima ed Emozione alla Tecnica. Può sembrare curioso che proprio Gianmaria Testa, uno degli artisti italiani più aperti alle collaborazioni, agli incontri e ai progetti speciali che mescolano generi e carte, scelga come suo primo live un concerto IN SOLO, voce e chitarre. Nulla di più. Ma a pensarci bene, strano non lo è poi così tanto. Da sempre, infatti, Gianmaria parla di “forma canzone”, di quell’equilibrio perfetto di testo, melodia ed armonia che da solo sa reggere il tutto. Ripete spesso che se le canzoni non vivono ed emozionano da sole, suonate semplicemente alla chitarra, non c’è arrangiamento, non c’è invenzione che le possa salvare. Ed ecco spiegato il motivo di questa operazione coraggiosa che cerca di guardare alla sostanza delle cose. SOLO-dal vivo è un disco che restituisce alle canzoni di Gianmaria -alcune delle sue più note- la stessa emozione di quando sono nate. E poi, ci sono pure due sorprese, una all’inizio e una alla fine. Il disco si apre infatti con quella che si definisce una cover, LA NAVE di Angelo Ruggiero, pugliese, vincitore nel ‘91 dell’allora Premio Recanati (oggi Musicultura); e si chiude con un piccolo regalo: una canzone nuova, inedita, registrata in studio, a Bologna, con due dei musicisti più fidati di Gianmaria: Piero Ponzo (sax e harmonium indiano) e Nicola Negrini (contrabbasso). COME AL CIELO GLI AEROPLANI è una canzone d’amore, intensa, struggente, di quelle che sembrano sempre esistite. SOLO-dal VIVO è stato mixato alla Fonoprint di Bologna da Roberto Barillari /Mastering di Maurizio Biancani. NOTIZIE UTILI Genere: cantautorato IL NUOVO ALBUM, IL PRIMO DAL VIVO, DI GIANMARIA TESTA TOURNEE ITALIANA: 20 gen 2009 20.45 Teatro Comunale FERRARA 21 gen 2009 21.00 Teatro Civico VERCELLI 23 gen 2009 20.30 Centre culturel Joel le Theule SABLE’ SUR SARTHE 24 gen 2009 20.30 Théatre de Cusset CUSSET 25 gen 2009 20.30 Centre des Loisirs et de la culture LE GUILVINEC 27 gen 2009 20.30 Théatre le Cadran BRIANçON 28 gen 2009 20.30 Centre Culturel George Pompidou VINCENNES 29 gen 2009 20.30 Théatre Duchamp-Hangar 23 ROUEN 4 feb 2009 20.15 Kaufleuten Restaurant ZURICH 5 feb 2009 20.15 BMF Genf GENEVE 6 feb 2009 20.15 Spielboden DORNBIRN 7 feb 2009 20.15 Seeresidenz Alte Post Seeshaupt 8 feb 2009 20.15 Turnhalle BERN 12 feb 2009 21.00 Teatro Comunale del Fiume BORETTO (RE) 13 feb 2009 21.00 JORGE PARDO & EL BOLA DESVARIOS Jorge Pardo e Agustin Carbonell (El Bola) provengono da distinte tradizioni musicali. Il primo è un musicista eclettico a tutti gli effetti e che ama le contaminazioni più improbabili. Il secondo appartiene a una famiglia flamenca di lunga data come testimoniano nomi di spicco come Sabicas o Agustin Montoya, padre di Carbonell. L’etichetta iberica Karonte, da sempre sensibile alle contaminazioni fra generi musicali, ci propone “Desvarios”, una genuina perla di jazz flamenco. Dodici brani dove fusione e lirismo spiccano riecheggiando in un tutt’uno l’opera di Stan Getz, Joaquin Rodrigo e Manuel de Falla. NOTIZIE UTILI Genere: flamenco jazz DESVARIOS: UNA PERLA DI QUEL GENERE MUSICALE NOTO COME JAZZ FLAMENCO L’INCONTRO TRA JORGE PARDO, UNA DELLE FIGURE PIÙ RAPPRESENTATIVE DEL JAZZ IBERICO E AGUSTIN CARBONELL, DISCENDENTE DA UNA FAMIGLIA FLAMENCA KARONTE 8428353780011 KAR 7800 JEWEL + SLIPCASE 2008 MIGUEL ANGEL CHASTANG FROM HARLEM TO MADRID VOL. 1 KARONTE 8428353780813 KAR 7808 JEWEL + SLIPCASE 2008 FROM HARLEM TO MADRID UNISCE GIOVANI PROMESSE DI ENTRAMBE LE CITTA’ GRAZIE ALLE COMPOSIZIONI DI CHASTANG E WILLIS Questo è un disco frutto di un incontro fortuito, di una straordinaria esperienza iniziata nel 1986 nella città di New York e, più precisamente, ad Harlem. Fu allora che il contrabbassista madrileno Miguel Angel Chastang e il pianista e compositore newyorkese Larry Willis strinsero una profonda amicizia che li ha portati a collaborare durante tutti questi anni. Una collaborazione che oggi li vede insieme in un progetto quanto meno ambizioso e che si prefigge di mettere in comunicazione oltre a se stessi, diversi giovani talenti di Madrid e di Harlem. Questo disco, il primo volume di un progetto più ampio, vede insieme oltre a Chastang e Willis, il batterista madrileno Juanma Barroso e il sassofonista cubano (madrileno di adozione) Ariel Bringuez. I nove brani che lo compongono, oltre a due favolosi standard di Miles Davis e ad “Alone Toghether” di Diez & Schwarth, sono ripartiti tra i suoi due protagonisti ma sembrano scritti a quattro mani tanto sono ormai intrecciate le proprie carriere artistiche. NOTIZIE UTILI Genere: jazz IL SODALIZIO MUSICALE INCOMINCIATO NEL 1986 TRA IL MADRILENO CHASTANG E IL NEWYORKESE WILLIS AL CENTRO DI UN GRANDE PROGETTO MUSICALE MICHEL PETRUCCIANI TRIO IN TOKYO [ristampa] FLAMINGO [ristampa] DREYFUS 3460503692527 FDM 46050369252 JEWEL 2008 DREYFUS 3460503692428 FDM 46050369242 JEWEL 2008 Quest'anno ricorre il decimo anniversario della scomparsa di Michel Petrucciani, stroncato da un'infezione polmonare ad appena 36 anni il 6 gennaio 1999 (era infatti nato a Montpellier il 28 dicembre 1962). La recente pubblicazione di vario materiale tratto da differenti capitoli della sua parabola artistica fornisce validi strumenti per una valutazione a mente fredda del suo contributo alle vicende del jazz contemporaneo, maturato in una ventennio scarso di fervida attività. A rendersi protagonista nella discografia di Petrucciani è la label francese Dreyfus. L'osteogenesi imperfetta da cui Petrucciani era affetto prima ne aveva fatalmente pregiudicato il normale sviluppo, quindi minato irrimediabilmente il fragile equilibrio fisico. Nella sua condizione di predestinato ad una morte prematura, era in grado di creare autentica bellezza nel suo rapporto con la tastiera, quasi per compensare ciò che la natura sembrava avergli crudelmente negato. Con tutto ciò, non è il caso di privilegiare visioni pateticamente romantiche sul significato ed i presupposti della creazione artistica. Petrucciani era invece solito fare dell'umorismo sulla sua condizione. Inoltre, una volta raggiunta la celebrità, era diventato suo malgrado un ingranaggio del mastodontico apparato che regola l'industria discografica ed i circuiti concertistici. Indipendentemente dal contesto e dalle formazioni che lo affiancavano, ogni suo concerto era un avvenimento ed attirava vaste platee, incantate dal suo magistero pianistico, ansiose di vederlo impegnato nel suo febbrile approccio alla tastiera, che sotto le sue mani diveniva, più che un tramite, quasi un'appendice. Michel l'affrontava con energia prodigiosa, come se fosse posseduto da un furore dionisiaco, riuscendo a coprirne l'intera estensione a dispetto della menomazione fisica, sostenuto dal pedale di rinvio collocato sotto la tastiera. Al termine dei suoi concerti, o in occasione di alcune sue uscite discografiche, non mancavano naturalmente le critiche, com'era giusto che fosse, da parte di chi avrebbe preferito apprezzarne il lato più intimista o valutarne le capacità di analisi introspettiva, una volta tanto a discapito della tecnica prodigiosa e del fraseggio scintillante e torrenziale. Non erano neanche così rari i casi in cui, negli anni '90, gli si rimproverava un certo autocompiacimento, una certa qual tendenza a specchiarsi nelle proprie capacità. In questo atteggiamento qualcuno addirittura intravedeva il tentativo di mascherare una stasi creativa. D'altronde, per quanto iscrivibile a pieno titolo nell'ambito del pianismo jazz contemporaneo, il suo stile era alimentato da una profonda consapevolezza della tradizione che lo aveva preceduto. Non a caso, Petrucciani citava spesso Erroll Garner come suo principale ispiratore, il che giustificava pienamente il tocco percussivo, la concezione orchestrale e quel sentore di stride che si coglievano nel suo linguaggio. Al tempo stesso, si avvertiva fra le righe il retaggio della tradizione romantica europea ed in particolare della corrente impressionista, il cui influsso era stato introdotto in modo sottile e geniale da Bill Evans nella sintassi del jazz moderno. Al culmine del successo Petrucciani appariva in scena sorreggendosi sulle stampelle ed instaurando col pubblico (con il quale amava confrontarsi) un dialogo disinvolto, eppure garbato e spiritoso, privo di aspetti istrionici. Il trio rimane probabilmente il contesto in cui l'arte di Petrucciani si esprimeva al meglio, specie quando ad affiancarlo era una coppia ritmica pronta a recepire e ritrasmettere segnali proficui per lo sviluppo dell'impianto ritmico-armonico. Finalmente arriva anche sul mercato italiano la ristampa di Trio In Tokyo rimasterizzata 24 bit con 1 BONUS TRACK: “Take The A Train”. Registrato nel novembre '97, documenta il periodo finale della purtroppo breve, ma intensissima carriera di Petrucciani. Questo è uno dei massimi livelli raggiunti in un trio Jazz, non solo come interplay tra i musicisti, ma anche come qualità della registrazione, tanto che è uno dei più famosi dischi di test per audiofili. Sfortunatamente il disco dura un’ora soltanto, ma un’ora di una intensità e di un piacere di ascolto sublimi, in certi momenti la velocità di esecuzione di Michel è pari solo alla sua precisione, ogni nota è sempre ben definita e caratterizzata nel forte e sicuro tocco. Tutti i brani sono di Petrucciani ad eccezione di una fantastica “So What” e della bonus track, che da sola vale l’acquisto del disco. Che dire poi dei suoi due compagni di avventura, perfetti in ogni attacco, grandissimi in ogni dettaglio, all’inizio la scelta fu criticata, ma di fronte ad una serata memorabile come questa, non si può che essere felicissimi di poterla ascoltare anche noi, e in più registrata in maniera così superba. Sempre parlando delle sue ritmiche più importanti in un alveo strettamente aderente alla tradizione opera con swing impareggiabile la coppia George Mraz-Roy Haynes in Flamingo, che mette Petrucciani a confronto con il decano del jazz francese (e pioniere del jazz europeo), il violinista Stéphane Grappelli. Come per il precedente anche questa è una ristampa con ben 3 BONUS TRACKS, rimasterizzata 24 bit. La dialettica fra due generazioni diverse del jazz d'Oltralpe produce spunti melodici pregnanti, condensati in curve sinuose. Il terreno di incontro prescelto è in massima parte quello degli standard, reinterpretati con una sensibilità armonica spiccatamente europea e con un'impronta ritmica moderna, grazie al contributo determinante di Mraz e Haynes. In questa versione sono incluse le seguenti bonus tracks: “Pennies From Heaven”, “Blues” e “Night And Day”. NOTIZIE UTILI Genere: world music A 10 ANNI DALLA PREMATURA SCOMPARSA DEL LEGGENDARIO PIANISTA MICHEL PETRUCCIANI ARRIVANO DUE RISTAMPE LA RISTAMPA DI TRIO IN TOKYO RIMASTERIZZATA IN 24 BIT CON 1 BONUS TRACK: “TAKE THE A TRAIN”. LA RISTAMPA DEL DISCO CHE MISE PETRUCCIANI A CONFRONTO CON IL DECANO DEL JAZZ FRANCESE (E PIONIERE DEL JAZZ EUROPEO), IL VIOLINISTA STÉPHANE GRAPPELLI. WAED BOUHASSOUN LA VOIX DE L’AMOUR NOTIZIE UTILI INSTITUT DU MONDE ARAB 0794881913923 L’Institut du Monde Arabe ci presenta il disco d’esordio di una delle più promettenti vocalist del mondo mediorientale : Waed Bouhassoun. Nata in Siria nel 1979, questa giovane artista sorprende per la sua suadente voce che accompagna esclusivamente con il suono delicato dell’oud offrendoci momenti di raffinata quanto essenziale musicalità. « La voce dell’amore », è questo il soprannome che Waed si è guadagnata per via del suo avvolgente timbro vocale, è un disco genuinamente intimista che risalta, grazie anche a una accurata scelta di canzoni, spesso veri e propri poemi cantati, il carattere poetico a tratti mistico della musica siriana. Un disco d’esordio davvero incantevole per una voce che riecheggia le grandi cantanti mediorientali del passato, da Fayrouz a Kalsoum, dandoci la cifra delle potenzialità della musica mediorientale del ventunesimo secolo. 321.071 DIGIPACK 2008 Genere: world music DIRETTAMENTE DALLA SIRIA ARRIVACON IL SUO DISCO D’ESORDIO WAED BOUHASSOUN NOTA CON IL SOPRANNOME DE “LA VOCE DELL’AMORE” WAED È UNA DELLE GIOVANI PROMESSE DELLA MUSICA MEDIORIENTALE VARIOUS ARTISTS MUSIC FROM BAVARIA OCORA 0794881903627 C 600020 JEWEL BOX 2008 Proseguendo il consueto viaggio di riscoperta musicale che da diversi anni l’etichetta transalpina Ocora Radio France ha intrapreso con successo, giungiamo nella regione tedesca della Baviera. In particolare nel sud di questa regione, dove i paesaggi alpini caratterizzati da vette innevate e da folte foreste di abeti hanno modellato i popoli che la abitano, si trova una ricca tradizione musicale che va dai canti del yodel e del almlieder alle fanfare bavaresi. Strumento principe in questa regione è la cetra spesso suonata nelle feste popolari ma anche nelle taverne e nei ritrovi tra amici. Una musica che nasce quindi dal mondo contadino e che accompagna le stagioni e le diverse festività che le accompagnano. Un disco in ventiquattro brani che ci permette di avvicinarci alla tradizione di uno dei popoli più caratteristici dell’Europa continentale. NOTIZIE UTILI Genere: world music LA REGIONE ALPINA DELLA BAVIERA È AL CENTRO DEL NUOVO DISCO DELLA OCORA RADIO FRANCE UN DISCO CON AL CENTRO LO STRUMENTO PRINCIPE DELLA TRADIZIONE POPOLARE ALPINA: LA CETRA SEAMUS BLAKE LIVE IN ITALY NOTIZIE JAZZEYES 8033201460078 JE 005 2 CD DIGIPACK Seamus Blake è un musicista ricco di brillanti idee, aperto a molteplici influenze contemporanee ma con forti radici nella storia del jazz, in possesso di un’eccellente tecnica e di un suono carismatico. Sassofonista di doti tecniche e pensiero musicale superiori, che coniuga a una grande sensibilità e a una non comune sapienza espressiva, Blake è considerato uno dei migliori esponenti al mondo del sax tenore. Le sue qualità risaltano grazie anche alla stretta collaborazione iniziata diversi anni fa con il pianista David Kikoski, con il batterista Rodney Green e con il contrabbassista Danton Boller. Oggi l’etichetta palermitana JazzEyes presenta « Live in Italy », un doppio cd che ci permette di assaporare appieno l’arte di questi straordinadari musicisti rivivendo i momenti salienti della tournee italiana che questo quartetto tenne nel febbraio del 2007. Oltre cento minuti di musica frutto delle registrazioni di tre concerti tenutisi a Palermo, Senigallia e Cesenatico. 2008 UTILI Genere: jazz UN DOPPIO CD ALLA SCOPERTA DI SEAMUS BLAKE, UNO DEI PIÙ BRILLANTI SASSOFONISTI DEGLI ULTIMI ANNI LIVE IN ITALY RIPERCORRE I TRE CONCERTI CHE SEAMUS BLAKE TENNE IN ITALIA NEL FEBBRAIO DEL 2007 IN COMPAGNIA DEL PIANISTA DAVID KIKOSKI, DEL BATTERISTA RODNEY GREEN E DEL CONTRABBASSISTA DANTON BOLLER FONTANAMIXENSEMBLE LIVE NOTIZIE UTILI PROMO MUSIC 8033837110026 PM 0917 DIGIPACK 2009 Il FontanaMIXensemble ha debuttato nel 2002 con un concerto per il Bologna Festival e da allora ha collaborato con le più importanti istituzioni musicali quali il Teatro Comunale di Bologna, il Festival REC di Reggio Emilia, l’Istituto di Cultura giapponese di Roma, il Festival Milano Musica, l’Associazione Nuova Consonanza di Roma, gli Amici della Musica di Palermo. Lo studio e l’interpretazione del repertorio del Novecento assieme alle proposte di nuove opere, spesso appositamente commissionate, rappresentano lo spazio musicale nel quale agisce FontanaMIX. Fondamentale la collaborazione dell'ensemble con i compositori Kaija Saariaho, Fausto Romitelli, Jonathan Harvey, Klaus Huber, Sylvano Bussotti, Toshio Hosokawa, Gilberto Cappelli, Francesco Carluccio, Giorgio Magnanensi, Paolo Aralla, Atli Ingolfsson, Paolo Perezzani, Giulio Castagnoli. Con il FontanaMIXensemble, diretto dalla sua fondazione da Francesco La Licata, hanno collaborato i direttori Yoichi Suiyama e Giorgio Magnanensi, il mezzosoprano Monica Bacelli, il basso Nicholas Isherwood, il pianista Mauro Castellano, i violoncellisti Frances-Marie Uitti e Francesco Dillon, la flautista Thuridur Jónsdóttir, il violinista Paolo Chiavacci, il contrabbassista Stefano Scodanibbio, il coreografo Luca Veggetti. Dal 2004 il FontanaMIX, “ensemble in residenza” presso il Dipartimento Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna, ha ideato la rassegna musicale “EXITIME” con lo scopo di offrire uno spazio di creatività permanente alla città di Bologna. Nel l’ultimo anno l'ensemble ha dedicato tre progetti di particolare rilievo a Mauricio Kagel, con l'esecuzione de "La rosa dei venti", a John Cage, con la creazione presso il MAMbo, Museo d’Arte Moderna a Bologna, di uno spettacolo multimediale su "Variation III", e a Wolfgang Rihm, al quale ha dedicato tre concerti nell'ambito della programmazione della quinta edizione della rassegna EXITIME. Genere: contemporanea IL FONTANAMIXENSEM BLE NASCE DALLA CONDIVISIONE, DA PARTE DEI MUSICISTI CHE NE FANNO PARTE, DI UN PROGETTO IN CUI INTERPRETI E COMPOSITORI LAVORANO IN STRETTA COLLABORAZIONE ALLA PRODUZIONE DI OPERE MUSICALI A CARATTERE ANCHE MULTIMEDIALE. EMANUELE CISI THE AGE OF NUMBERS NOTIZIE Pubblicato dall’etichetta Auand Records, “The Age Of Numbers” è l’ultimo lavoro del sassofonista Emanuele Cisi. Poco più che quarantenne Emanuele Cisi è ormai uno dei musicisti più apprezzati della scena jazz italiana ed europea e questo nuovo album testimonia quanto sia ancora viva la sua voglia di sperimentare e di mettersi in gioco. Accompagnato infatti da Roberto Cecchetto alla chitarra, da Paolo Biasi al basso e da Emanuele Maniscalco alla batteria, Cisi dà vita ad un lavoro originale e innovativo, un disco che lui stesso descrive così: AUAND 8031697901624 AU9016 DIGIPACK 2009 BATTERIA « Fortemente voluta, questa opera mette in luce per la prima volta appieno alcuni aspetti della mia personalità artistica che fino ad ora erano apparsi forse solo a tratti: un irrefrenabile attrazione per la libera improvvisazione, la ricerca di un sound molto “rarefatto” e a volte “astratto”, una ricerca di composizioni e idee tematiche lontane dai codici bop o mainstream. Il mio background infatti, pochi lo sanno, è sempre stato intriso, oltre che del più puro linguaggio jazzistico tradizionale, anche di amore e interesse per musicisti appartenenti ad aree espressive diverse e lontane dalla corrente “mainstream”. Anche se il mio stile sassofonistico personale è sempre riconoscibilissimo e in qualche modo “uguale” a prima, questa volta guida il quartetto alla ricerca di atmosfere e colori inusuali e sorprendenti. Fondamentale è stata la scelta dei musicisti per questo progetto: Roberto Cecchetto crea il fondale perfetto grazie a sapienza e sobrietà armoniche, e all’uso sapiente dell’elettronica; Paolo Biasi utilizza il basso elettrico come uno strumento “diverso”, cercando timbri e suoni funzionali alle situazioni; Emanuele Maniscalco esplora lo spazio dinamico “usando” la batteria, e non “suonandola” e basta. Ogni traccia ha un riferimento più o meno esplicito ai numeri: a volte nella stessa struttura interna dei brani, a volte nell’evocare immagini o suggestioni peculiari del lato più esoterico della numerologia (a cui mi sono appassionato recentemente) ». UTILI Genere: jazz IL NUOVO ALBUM DEL SASSOFONISTA EMANUELE CISI THE AGE OF NUMBERS SCHIERA UN QUARTETTO ARDITO CHE UNENDO ESPERIMENTAZI ONE E RICERCA STILISTICA SI ABBANDONA ALLA MAGIA DEI NUMERI CREDITS: EMANUELE CISI: SAX ROBERTO CECCHETTO: CHITARRA PAOLO BIASI: BASSO EMANUELE MANISCALCO: