enel apre le sue centrali ai grandi nomi della

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enel apre le sue centrali ai grandi nomi della
Rassegna Stampa
Cliente:
PARISSE
Testata: ANSA
Data:
12 NOVEMBRE 2011
PARISSE: LA MIA E’ MUSICA PER FARE L’AMORE
LA CANTAUTRICE ITALO-CANADESE SI ESIBIRA’ DOMENICA AL BLUE NOTE DI MILANO
Musica per fare l'amore. In senso lato, ovviamente. Parisse, cantautrice italo-canadese, debutta
domenica al Blue Note di Milano. Presentera' al pubblico italiano 'Vagabond': ''Vorrei che le mie canzoni
facciano da sottofondo quando si fa qualcosa che si ama, si desidera. Credo che sia l'augurio piu' grande,
per se stessi e per gli altri'', spiega l'autrice e interprete di un album ispirato al sound Motown e neo-soul,
scritto e ideato insieme al produttore Steve Galante (da Bocelli a Dee Dee Bridgwater) e masterizzato negli
studi Metropolis a Londra. Il terzo singolo, 'My Baby's Gone', e' suonatissimo in radio.
Venticinque anni, molto bella, talentuosa ed estremamente coinvolta in quello che fa, Valentina, questo il
suo vero nome, non ama i talent show (''si punta troppo sul privato e poco sulla musica'') e adora Marvin
Gaye, Billie Withers e Hall & Oates. E, ovviamente Joni Mitchell, con cui condivide l'origine canadese. Per
Gaye ha una vera predilezione: ''Quando vedo le sue performance live, penso che nonostante tutta la sua
sofferenza e il dolore, amava quello che stava facendo e donava se stesso e il suo sound agli altri. E' una
grandissima fonte di ispirazione''.
'Vagabond' la rappresenta in pieno, perche' esprime un vagabondare non solo fisico, ma anche mentale:
''Parla di quanto sia difficile affrontare una strada che non conosci, ma e' bello percorrerla'. Un mix di
contaminazioni soul, elettroniche, oltre al cantautorato anglosassone, il suo preferito. Anche se, ammette,
''la grande fortuna del nostro Paese e' l'amore per la parola. Ovvio quindi che questo si senta anche un po'
in quello che faccio''. Scrive e canta in inglese (ma ha firmato dei pezzi per Filippa Giordano), perche' ''la
mia scrittura nasce in maniera molto naturale, fin da quando avevo 14 anni. E' come nei colpi di fulmine,
non c'e' un perche'''. Ha trascorso l'adolescenza a Roma (dove ora vive, tra l'altro e' tifosa romanista):
''Stavo ore e ore in uno studio di registrazione con Steve Galante. Pochi giorni dopo il nostro primo incontro
mi regalo' una scatola con 10 cd di 10 artisti, dalle Destiny's Child ai Boyz II Men, che poi mi hanno molto
influenzato: un bellissimo regalo'', ricorda.
Ma con un background internazionale, perche' tentare di sfondare proprio in Italia, dove la meritocrazia
non e' propriamente di casa?: ''Mi auguro che musicalmente ci sia spazio per qualcosa di nuovo - risponde
-. I miei primi due singoli sono stati accolti con entusiasmo, molti network stanno suonando il terzo. E poi
ognuno ha un suo percorso, non c'e' una strada uguale per tutti''. La bellezza ti ha aiutata o ostacolata?
''Nessuna delle due. Ma - spiega - non e' quello che ha fatto e fara' la differenza. Il mio corpo e' un mezzo
per potermi esprimere''.
Inevitabile ricordare Joni Mitchell, leggendaria e tra le piu' celebrate artiste della musica che ha dato
addio alle scene in polemica con le case discografiche interessate solo alle artiste giovani e belle: ''E' una
grande perdita, per tutti. Uno dei miei obiettivi e' arrivare a un po' di quello che era lei. Perche' era
provocatoria, ma con estrema classe e garbo. E - conclude - anche se era cosi' lontana e austera, sapeva
parlare al cuore di tutti''.
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