mediterraneo. le sponde del dialogo
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mediterraneo. le sponde del dialogo
Introduzione MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO Mediterraneo. Le sponde del dialogo Chiunque voglia affrontare in maniera rigorosa i complessi nodi che l’attuale scenario geopolitico presenta nel Mediterraneo, scenario aggravato dalla crisi economica e finanziaria globale, e voglia gettare le basi per un mondo più prospero e pacifico, non può evitare di porsi il problema dell’integrazione fra i popoli del Mediterraneo, se essa sia effettivamente realizzabile, in primo luogo, ed eventualmente come. Su questo punto e lungo le sponde di questo mare l’umanità pone in essere le possibilità che ha ancora a disposizione per evitare che si produca il tanto esorcizzato conflitto di civiltà, che una volta esploso, potrebbe portare conseguenze devastanti per l’intero pianeta. Definito da Braudel “mille cose insieme. Non un paesaggio, ma innumerevoli paesaggi. Non un mare, ma un susseguirsi di mari. Non una civiltà, ma una serie di civiltà accatastate le une sulle altre”, il Mediterraneo, crocevia di popoli, culla dell’Europa, depositario di una delle civiltà più antiche del mondo, fecondata dalla cultura cristiana-occidentale, da quella greco-slava, da quella ebraica e musulmana, spazio principe all’interno del quale si è sviluppata ed è maturata la consapevolezza che le differenze sono ricchezza, è stato, è, e sarà luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di distinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità un ruolo di assoluta ed incontrastata centralità, dopo essere stato culla delle religioni monoteiste, baricentro della nascita dello sviluppo economico e tecnologico, dopo aver contribuito ad assorbire i contrasti tra gli Stati Europei in età moderna, il Mediterraneo è oggi nuovamente chiamato a svolgere un ruolo di primo piano come modello di coabitazione aperta e feconda, avendo come ambizioso obiettivo quello di realizzare uno spazio politico, economico, culturale, religioso forte, unito, propositivo, consapevole della propria identità, in grado di riproporre il valore antropologico, sto- rico ed ideale della civiltà mediterranea, e modello di civilizzazione capace di ricomporre le lacerazioni con il vicino Oriente. L’assetto prevalentemente Nord-centrico assunto dall’Europa, infatti, ha rivelato ormai tutta la sua inadeguatezza. E’ giunto, pertanto, il momento di guardare a Sud, al Mediterraneo ed alla valorizzazione della sua tradizione di civiltà multietnica, per raggiungere nuovi traguardi di prosperità, di sviluppo, di sicurezza e di pace. L’entrata in vigore nel 2010 dell’Area di libero scambio tra Europa e Africa del Nord, destinata a diventare, nelle intenzioni dei protagonisti della Conferenza di Barcellona del 1995 che l’hanno progettata, forse un po’ troppo ottimisticamente, una specie di mercato comune, che avrebbe dovuto coinvolgere circa 800 milioni di persone, si presenta come un’opportunità unica per rilanciare la centralità geo-politica del Mediterraneo, in quanto spazio privilegiato in grado di avvicinare le diversità, di aprirsi alla dimensione globale, di raccordare il Nord sviluppato del pianeta con il Sud che aspira a raggiungere un pari livello di benessere e di stabilità politica e sociale. L’Italia, in quanto collocata nel cuore del Mediterraneo, è geograficamente, storicamente, e culturalmente chiamata a svolgere il doveroso compito di ponte che collega le sue rive. Gli eventi che stanno segnando lo scenario economico e politico mondiale sembrano confermare lo spostamento verso Sud e verso Oriente del baricentro dell’egemonia planetaria, ed in questo contesto il Mediterraneo deve tornare a riaffermare la sua centralità, ed il ruolo di porta d’Oriente. Perché questo auspicio possa avere possibilità concrete di realizzarsi è necessaria almeno una pre-condizione imprescindibile: che esista la volontà tangibile e determinata di tutte le parti in causa di fare un decisivo passo avanti, dal riconoscimento delle diversità storiche e culturali ad un vero dialogo suscettibile di favorire una conoscenza reciproca nuova, in grado di produrre più intensi e fiduciosi rapporti interpersonali. Questa sfida potrà essere vinta se ciascuno si doterà dello strumento che ritengo più efficace, costituito dalla forza immateriale della cultura. Essa può divenire la vera carta vincente. Il linguaggio dell’arte, infatti, nelle sue molteplici espressioni, si presenta come il principale veicolo di comunicazione e di dialogo, poiché esso, massima manifestazione dello spirito creativo, geniale, fantasioso, ideale dell’uomo, appare in grado di superare le barriere ideologiche, le contrapposizioni contingenti, la diffidenza originata dall’ignoranza, per dare spazio alla profondità del cuore umano che è alla perenne ricerca di compagnia, di amicizia, di occasioni di arricchimento e di crescita. L’arte, il bello, la cultura divengono, così, veicoli straordinari capaci di avvicinare i singoli ed i popoli, preparando la strada per l’autentico dialogo, quello che non censura le differenze, ma privilegia ciò che è comune a tutti, cioè quel bagaglio di esperienze ed esigenze originarie che contraddistinguono la natura umana in ogni angolo del pianeta. E poiché il dialogo e l’incontro come sopra concepito devono avvenire innanzitutto tra uomini, più che tra gli Stati, è necessario che le élites di ciascun Paese siano consapevoli di quanto la cultura, i valori che la ispirano nei diversi luoghi, il senso religioso da cui essi traggono alimento, possano rappresentare il fondamento di un cammino di integrazione e di pacifica convivenza, nella prosperità e nella solidarietà. L'esperienza del dialogo interculturale ed interreligioso si prospetta, dunque, come la strada privilegiata per governare la complessità ed il pluralismo che ormai caratterizzano la società europea. Si avverte la necessità di far dialogare saperi diversi, ma soprattutto si fa viva l'urgenza di mettere in relazione il piano della riflessione teorica con quello del racconto esperienziale, dando così piena voce alla fatica e alla bellezza dell'incontro con l’altro. Come ha recentemente riaffermato Papa Benedetto XVI nella sua ultima enciclica “Caritas in veritate”, un dialogo, per essere efficace, deve avere come punto di partenza l'intima consapevolezza della specifica identità dei vari interlocutori, per non cadere nell’eclettismo culturale, che favorisce il cedimento ad un relativismo che non aiuta il vero dialogo interculturale, ovvero nell'appiattimento culturale e nell'omologazione dei comportamenti e degli stili di vita. Tutti siamo chiamati a questo difficile ma stimolante impegno, dando testimonianza concreta di come le barriere dell’intolleranza e della violenza possano essere superate, e di come sia possibile, oltre che doveroso, lavorare per costruire insieme un mondo più aperto, più giusto, più rispettoso della dignità di ognuno. Ci vogliono uomini con una esperienza viva, una cultura ed una tradizione alle spalle, figure che non temano l’umanità degli altri e che siano coscienti di portare in sé qualcosa capace di sostenere la sfida delle aspettative e delle esigenze di tutti gli altri uomini, al di sopra delle determinazioni culturali particolari. La Fondazione Roma Mediterraneo, nata nel 2008 per iniziativa della Fondazione Roma da me presieduta, concreta testimonianza di quel percorso di originale rinnovamento della propria mission da me fortemente voluto, che l’ha condotta a coniugare la tradizionale attenzione alle esigenze del territorio di riferimento, con la necessità di divenire anche un centro propulsivo e creativo di idee e di proposte in rapporto alle grandi sfide che coinvolgono le radici ideali e culturali, nonché il futuro della nostra civiltà, vuole essere uno strumento agile e aperto ad ogni collaborazione al servizio della costruzione di un mondo che possa diventare accogliente dimora dell’umanità. La nuova Fondazione, infatti, si prefigge lo scopo di promuovere lo sviluppo economico, sociale e culturale dei Paesi del Mediterraneo e di incoraggiare la realizzazione di iniziative comuni che conducano alla riscoperta di valori condivisi ed all’affermazione di un’unica identità mediterranea. Essa ha già avviato diversi interventi in questa direzione, tutti connotati da un comune tratto distintivo e qualificante: il carattere strutturale e sistematico dell’intervento, che si contrappone alla frammentarietà delle molte altre iniziative che, ad oggi, si proclamano a favore del Mediterraneo. La sfida che con questa nuova realtà abbiamo voluto affrontare sembra insostenibile, ma noi siamo figli di una delle più importanti tradizioni culturali che hanno segnato il Mediterraneo e, quindi, forti di questo passato, vogliamo provare a raccogliere il testimone trasmessoci dalla Storia, per contribuire a rinnovare nel nostro tempo la grandezza della civiltà che ha avuto origine sulle sponde di questo mare. Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele Arte e Dialogo Interculturale Contenitore per le offerte con l’incisione in ebraico Hevrat Bikkur Holim (Società per la visita agli ammalati), Reggio, 1830. Particolare de "La cura e il governo degli infermi" che fa parte del ciclo ad affresco del Pellegrinaio, opera di Domenico di Bartolo (1440-1441) Siena, Complesso museale di Santa Maria della Scala. MOSTRA VIRTUALE – “RELIGIONS AND PHILANTHROPY IN THE MEDITERRANEAN: ARTEFACTS, SYMBOLS AND CULTURE”. I risultati ottenuti nel laboratorio di ricerca del ‘Master in International Studies in Philantropy’(MISP), istituito dal Dipartimento di Discipline Storiche dell’Università “Alma Mater Studiorum” di Bologna, con il sostegno della Fondazione Roma, hanno costituito il punto di partenza per la realizzazione di un nuovo progetto teso a favorire il dialogo interculturale tra i popoli dell’area Mediterranea attraverso la conoscenza delle tradizioni religiose ed artistiche che li caratterizzano. Si tratta della creazione di una mostra virtuale su simboli, oggetti e pratiche religiose e filantropiche dei Paesi dell’area Mediterranea intitolata “Religions and Philanthropy in the Mediterranean: artefacts, symbols and culture”, avviato dal MISP con la partecipazione della Fondazione Roma – Mediterraneo. L’obiettivo della mostra virtuale è quello di promuovere e di incrementare gli studi filantropici, religiosi e di storia dell’arte e dell’architettura dell’area Mediterranea, operando un confronto tra la cultura e le tradizioni islamiche, quelle cristiane e quelle ebraiche e riconducendo le stesse nel comune alveo della Civiltà Mediterranea. La realizzazione della mostra virtuale consente, altresì, lo sviluppo di strategie di networking fra gli esperti coinvolti nella ricerca e la fruibilità dei risultati raggiunti da parte di una più vasta collettività di utenti attraverso la pubblicazione degli stessi on line. Sviluppo Economico - Sociale MASTER PER “ESPERTI IN POLITICHE DI PACE E COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO NELL’AREA DEL MEDITERRANEO” La Fondazione Roma – Mediterraneo ha realizzato, insieme all’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria, la prima edizione del Master Universitario di I° livello in politiche di pace e cooperazione allo sviluppo nell’area del Mediterraneo, volto alla formazione di esperti nella comunicazione degli strumenti politici di pace. Il corso ha l’obiettivo di formare una figura professionale in grado di svolgere la propria attività presso istituzioni pubbliche e private e nel settore del no-profit (Organizzazioni non governative, Organizzazioni internazionali ed altro) e dotata, al contempo, di competenze economiche tali da consentirgli lo svolgimento di attività di consulenza a carattere internazionale riguardanti il business e le questioni industriali. Il Master annovera, tra i suoi principi ispiratori, la ricerca e la diffusione di strumenti cognitivi idonei alla predisposizione di politiche di crescita e sviluppo delle aree economicamente e socialmente depresse, consentendo l’approfondimento delle conoscenze relative agli assetti geo-politici esistenti ed ai possibili scenari futuri dei Paesi appartenenti all’area mediterranea. Le competenze specialistiche acquisite sono spendibili all’interno delle principali organizzazioni internazionali, nella gestione delle odierne operazioni multifunzionali di pace e nell’ambito di interventi di tipo finanziario in aree extra comunitarie ed a fini di stabilizzazione democratica. Il Master prevede inoltre lo svolgimento di attività integrative e complementari consistenti in stages, partecipazioni a convegni tematici ed accessi presso enti, istituzioni, Università italiane e straniere ed altri soggetti privati. Arte e Dialogo Interculturale ARTE E CULTURA NEL MAGHREB Il volume M. L. PERILLI - L’Arte Contemporanea del Maghreb MARIA LAURA PERILLI L’Arte Contemporanea del Maghreb La Fondazione Roma – Mediterraneo, in sintonia con la pubblicazione dell’opera “Arte e Cultura del Mediterraneo nel XX secolo” da parte della fondazione madre, ha pubblicato il volume della giovanissima autrice Maria Laura Perilli, “L’Arte Contemporanea del Maghreb”, che analizza le interazioni tra gli artisti maghrebini e quelli occidentali e le reciproche influenze sulle loro produzioni artistiche. Il Mediterraneo, culla di tutte le civiltà, è un luogo di incontro all’interno del quale si sviluppa e matura la consapevolezza che le differenze sono ricchezza. La molteplicità delle culture è tratto costitutivo e caratterizzante dell’essenza stessa della civiltà mediterranea, sebbene i popoli che oggi abitano le opposte sponde del Mare sembrino aver dimenticato l’origine comune, lasciando emergere solo differenze dolorose, disuguaglianze e conflitti. Agli scopi di promozione dell’interculturalità e di diffusione dell’arte nelle sue multiformi espressioni, gli stessi scopi perseguiti dalla fondazione madre, la Fondazione Roma – Mediterraneo ne aggiunge uno più specifico: quello della valorizzazione e del progresso dei Paesi dell’area mediterranea, facendo risaltare il ruolo dell’arte che è veicolo in grado di traghettare i popoli verso obiettivi di integrazione e di pacifica convivenza. L’impegno profuso da una giovane nello studio delle tradizioni artistiche mediterranee, teso a permettere ad altri di acquisire la medesima conoscenza ha, indipendentemente dal valore scientifico dell’opera, un valore intrinseco altissimo. Sviluppo Economico - Sociale GIORNATA SU ‘IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA’ La Fondazione Roma – Mediterraneo, in collaborazione con Progetto “Mnemo” dell’Associazione Investire in Cultura che ha lo scopo di favorire lo scambio culturale e fornire ai cittadini immigrati informazioni e formazione gratuita, ha promosso la giornata ‘Immigrazione e Cittadinanza’ celebrata presso la Camera dei Deputati. La manifestazione, che ha reso noti i risultati concreti dei benefici del Progetto “Mnemo”, si è aperta con l’intervento del Presidente della “Fondazione Roma – Mediterraneo”, Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, al quale sono seguiti quelli di alcuni rappresentanti istituzionali quali il Sottosegretario di Stato del Ministero del Lavoro, on.le Eugenia Roccella e il Direttore Generale del Dipartimento sull’Immigrazione Maurizio Silveri Nel corso del convegno sono state premiate, con simbolica targa d’argento, sei strutture che nell’anno 2008 hanno svolto un’attività concreta per favorire l’inserimento e l’armonizzazione dei migranti all’interno del tessuto sociale del nostro Paese. Sviluppo Economico - Sociale “PROGETTO PER IL PROCESSO DI PACE AQABA – EILAT: ONE MORE STEP TOWARDS PEACE” Gruppo di studenti che partecipa al progetto Aqaba-Eilat È ormai evidente che, ad oggi, la politica da sola non è in grado di gestire un processo di pace. Il progresso civile e culturale di un popolo non può essere un progetto spontaneo e incontrollato, ma deve essere costruito con finalità ed obiettivi ben precisi, cioè deve far parte di un progetto educativo. È sempre più necessaria, dunque, una formazione orientata al “dialogo”. Per questo motivo la Fondazione Roma – Mediterraneo è impegnata nel progetto “Aqaba-Eilat: One more step towards Peace” promosso dall’Istituto per la Cooperazione Universitaria Onlus, ente morale dal 1966 che realizza progetti di sviluppo nei paesi del sud del mondo. L’obiettivo generale è di contribuire alla promozione del processo di pace nella regione mediorientale attraverso l’investimento nella formazione delle giovani generazioni. Nello specifico il progetto intende sostenere e rafforzare i contatti tra le comunità di Aqaba e di Eilat attraverso una serie di programmi di scambio tra studenti delle scuole di entrambe le comunità ed, in particolare, tra gli studenti del Rosary College di Aqaba (Giordania) e della Rabin High School di Eilat (Israele). Detti programmi di scambio prevedono un ciclo di attività della durata di tre anni, tra cui incontri tra gli studenti Arabi ed Israeliani, numerose attività sportive ed artistiche nonché la realizzazione di produzioni teatrali mirate e la gestione di sito web contenente un forum sul quale gli studenti possono discutere interessi condivisi al fine di favorire la comprensione delle prospettive divergenti. Arte e Dialogo Interculturale CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLA SALVAGUARDIA DELL’EREDITÀ CULTURALE E DEL PATRIMONIO STORICO-ARTISTICO DEI PAESI DEL BACINO DEL MEDITERRANEO Sabil – Kuttab of KatKhuda, uno dei monumenti islamici più importanti al Cairo, Egitto La Fondazione Roma – Mediterraneo sta organizzando, in collaborazione con l’AIC, associazione senza fini di lucro che opera a servizio del sociale, un Congresso sullo stato dell’arte della “Scienza e Tecnologia per la salvaguardia dell’eredità culturale del bacino mediterraneo” che si svolgerà nella capitale d’Egitto, Il Cairo. Riconoscendo l’importanza di favorire la condivisione di un momento di riflessione comune su una problematica di grande rilievo ed al fine di individuare soluzioni armoniche e condivise, il congresso ha l’obiettivo di favorire lo scambio di esperienze e di informazioni fra esperti e ricercatori provenienti dai Paesi del Mediterraneo in merito alle principali tecniche di conservazione e di salvaguardia dei beni culturali compresi nell’immenso patrimonio artistico dell’area. Il congresso persegue anche il fine di poter fornire un aiuto concreto alle Pubbliche Amministrazioni dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo nell’azione di conservazione e di miglior fruizione di questo immenso patrimonio. Arte e Dialogo Interculturale CONFERENZA INTERNAZIONALE DELLE ACCADEMIE DEL MEDITERRANEO L’Accademia Nazionale dei Lincei, insieme all’Académie des Science e l’Académie Hassan II (Maroc), ha costituito il “Group Inter-académique pur le Dévelopement (GID)” del quale fanno parte, attualmente, diciannove delle più prestigiose Accademie dei Paesi del Mediterraneo. “Siena, Complesso museale di Santa Maria della Scala, una generale della corsia del Pellegrinaio in cui venivano accolti i pellegrini, i viandanti e gli infermi”. In particolare, il GID partecipa alla realizzazione di un’iniziativa denominata “Parmenides” volta alla creazione di un’Area Scientifica Mediterranea. Nell’ambito di tale iniziativa l’Accademia Nazionale dei Lincei, con il sostegno della Fondazione Roma - Mediterraneo, sta organizzando una Conferenza Internazionale sul tema “Scienza e salute pubblica: malattie genetiche, epidemiologia e cambiamenti climatici”. La scelta di riunire intorno ad una Tavola Rotonda illustri esperti, appartenenti al campo delle scienze mediche ed esponenti dei governi dei diversi Paesi che si affacciano sul Mediterraneo è vitale anche perché consente di conoscere le esigenze di ciascuno di essi per pervenire all’elaborazione di soluzioni armoniche e facilmente praticabili e per favorire, così, la costruzione di un’identità mediterranea. Arte e Dialogo Interculturale Particolare di un’esibizione del Romaeuropa Festival ROMAEUROPA FESTIVAL La Fondazione Roma Mediterraneo partecipa con la Fondazione Romaeuropa alla realizzazione del Romaeuropa Festival, variegata rassegna di spettacoli di musica, danza e teatro ormai divenuta un appuntamento particolarmente atteso dell’autunno romano. Ogni anno il Festival riunisce nella capitale artisti di diverse nazionalità per dar vita ad una spettacolare manifestazione culturale che favorisce il dialogo interculturale tra diversi Paesi dell’Europa e del Mediterraneo. Tra gli spettacoli, incentrati sul confronto tra culture, vi sono quello di Israel Galvan, intitolato “Tabula Rasa”, che destruttura e reinventa il Flamenco e lo trasporta in una dimensione nella quale si coglie l’essenza di una danza nata dall’incrocio tra la cultura araba, il nomadismo dei gitani e le radici ebraiche che, solo successivamente, è stata acquisita dalla tradizione spagnola, e quello di Maria Pages e Sidi Larbi Cherakaui, intitolato “Dunas”, nel quale le due grandi personalità della danza manifestano le proprie radici e ricerche creative. Sviluppo Economico - Sociale CONFERENZA INTERNAZIONALE: MEDITERRANEO: PORTA D’ORIENTE La definizione del concetto di spazio Mediterraneo, il pluralismo religioso, la nascita di nuove forme di urbanizzazione, la formazione di un ceto imprenditoriale che unisce i principi etici e quelli economici, sono le principali tematiche intorno alle quali si articola il dibattito sul Mediterraneo. Un impegno efficace a favore dello sviluppo dell’area mediterranea impone, pertanto, un’esatta comprensione ed un approfondimento di tali tematiche. Di qui l’idea della Fondazione Roma Mediterraneo di realizzare la Conferenza internazionale “Mediterraneo: Porta d’Oriente” affidandone il compito alla Fondazione Censis. Il Convegno Mediterraneo Porta d’Oriente definisce alcuni principali campi entro cui sviluppare le relazioni fra l’Italia – e Roma in particolare – il Mediterraneo e l’Oriente, grazie alla partecipazione di esperti, di rappresentanti del mondo imprenditoriale e istituzionale e di studiosi, in grado di portare un punto di vista originale e nuove conoscenze dirette. L’obiettivo è quello di superare la frammentazione di iniziative che caratterizza l’attuale dibattito sul Mediterraneo. Un dibattito, per certi verso stanco e rituale, che in Italia è relegato a una stretta cerchia di specialisti e che fino ad ora non è riuscito a coinvolgere a pieno le istituzioni, il mondo dell’economia e l’opinione pubblica. Arte e Dialogo Interculturale PROGETTO “BIBBIA EDUCATIONAL” – ANNO 2009/2010 Abramo padre dei Credenti nel Dio Unico, Bibbia di Sauvigny, XII secolo Il progetto “Bibbia Educational” è un’iniziativa volta a favorire la conoscenza della Bibbia nelle scuole medie e superiori attraverso la proiezione e la distribuzione di 14 film prodotti dalla Lux Vide su un corrispondente numero di personaggi della Bibbia, corredati da un sussidio multimediale. Lo studio e l’approfondimento della conoscenza delle figure bibliche conduce ad acquisire la consapevolezza che tutti i popoli del Mediterraneo discendono da una comune origine. In ebraico è Avraham, (Padre di molti/dei popoli), in arabo, Ibrahim, per i Cristiani è Abramo. Si tratta di tre riferimenti ad un’unica personalità da cui discendono tutti i popoli del Mediterraneo. La discendenza comune da Abramo è l’elemento unificante intorno al quale verte e si sviluppa il progetto didattico di “Bibbia Educational”. L’opera consente ai docenti di religione, ma anche a quelli di filosofia e storia, lettere e storia dell’arte, di disporre di uno strumento culturale innovativo attraverso il quale introdurre gli studenti alla scoperta delle Sacre Scritture e, dunque, all’origine della nostra cultura. Bibbia Educational costituisce, allo stesso tempo, un’importante risposta alla multi etnicità che oramai caratterizza le scuole, attraverso il confronto tra i testi sacri delle tre grandi religioni. Il Progetto è stato avviato dalla Fondazione C.O.R. due anni fa ed è stato portato avanti in 176 scuole di Roma e del Lazio riscuotendo un grande successo. L’edizione verrà quest’anno distribuita in 20 scuole a Roma, con conferenze stampa, incontri tra i docenti e tra gli studenti. Sviluppo Economico - Sociale KEREN HAYESOD UNITED APPEALS OF ISRAEL INTERNATIONAL LEADERSHIP REUNION CONFERENCE (ROMA 1-3 NOVEMBRE 2009) La Fondazione Roma Mediterraneo ha partecipato alla realizzazione dell’International Leadership Reunion (ILR), che si è tenuta a Roma dal 1 al 3 novembre 2009. La Conferenza ILR, che rappresenta l’evento più prestigioso nel panorama ebraico mondiale, è stata organizzata dalla Keren Hayesod Israele in cooperazione con l’American UJC (Unione delle Comunità Ebraiche Americane), allo scopo di riunire le maggiori personalità che operano nel campo della filantropia e del volontariato, insieme ai massimi esponenti del mondo della politica, dell’impresa e delle comunicazioni, provenienti da diversi Paesi del Mondo, per creare un momento di riflessione comune e di confronto al fine di giungere a soluzioni condivise che facilitino il raggiungimento di obiettivi di integrazione e di pacifica convivenza tra i popoli. Sviluppo Economico - Sociale JARAMANA La Fondazione Roma Mediterraneo ha sostenuto il programma denominato “Progetto educativo per la realizzazione di strutture ed attività sportive in Siria per i rifugiati iracheni di Jaramana”, eseguito dall’ICU, su incarico dell’Ambasciata italiana a Damasco, nell’ambito del programma di emergenza IRIS. Il campo di calcio costruito nel quartiere di Jaramana L’ICU ha ad oggetto la realizzazione di progetti nel campo della formazione, educazione, cooperazione universitaria, formazione professionale, con lo scopo di favorire lo sviluppo dei Paesi del Sud del mondo e promuovere la solidarietà in ambito internazionale. Il Progetto ha consentito la realizzazione di un campo di calcio a Damasco, nel quartiere di Jaramana, fruibile da tutta la comunità irachena ivi rifugiata, oltre che dai siriani residenti, e l’organizzazione di attività sportive per ragazzi e ragazze. L’iniziativa enfatizza il grande valore dello sport quale strumento massimamente idoneo ed efficace per rispondere al disagio sociale, ed a prevenire le devianze giovanili per facilitare l’integrazione e l’aggregazione tra le persone di culture ed origini diverse, favorendo lo sviluppo sociale e personale degli individui. Arte e Dialogo Interculturale TAORMINA FILM FESTIVAL Nell’ambito del Taormina FilmFest, prestigiosa rassegna cinematografica che riunisce ogni anno, a Taormina, registi e cineasti di fama internazionale, la Fondazione Roma Mediterraneo ha istituito il premio “Fondazione Roma Mediterraneo Award” per il dialogo tra le culture. Il Festival ha assunto, infatti, negli ultimi anni, un’identità prettamente mediterranea, inserendo una specifica sezione destinata ad attori e registi provenienti dai Paesi che si affacciano sulle rive del Mare Nostrum. Il premio “Fondazione Roma Mediterraneo Award”, nato in collaborazione con “The Hollywood Reporter”, una delle più prestigiose riviste cinematografiche mondiali, intende valorizzare l’opera di una personalità del mondo del cinema che abbia contribuito allo sviluppo del dialogo interculturale ed all’affermazione di una specifica identità mediterranea. Nel corso della cerimonia di chiusura della 55esima edizione del Festival, svoltasi il 18 giugno 2010, nel Teatro Greco della città siciliana, il Presidente Emanuele ha consegnato il Premio “Fondazione Roma Mediterraneo Award” al regista Emir Kusturica, uno dei maggiori registi del panorama internazionale, distintosi con i suoi film per aver messo in luce la complessità del confronto tra le differenti culture. Sviluppo Economico - Sociale MEDITERRANEO SENZA HANDICAP La Fondazione Roma-Mediterraneo ha contribuito all’allestimento di due laboratori, per la riabilitazione di bambini affetti da handicap, in Gibuti e precisamente nelle cittadine di Ali Sabieh e di Arta. Questi laboratori hanno consentito di svolgere in loco, grazie alla presenza di un medico e di due fisioterapisti specializzati, un processo di formazione a favore di un gruppo di mamme, in modo da coinvolgerle attivamente nell’intervento riabilitativo dei propri figli. L’iniziativa è stata realizzata insieme all’Associazione Mediterraneo senz’handicap che progetta e realizza a livello nazionale ed internazionale, attività culturali, scientifiche, divulgative e di sensibilizzazione ed in particolare si impegna a mettere in atto, anche a titolo sperimentale , percorsi innovativi di formazione per le persone disabili e le loro famiglie, è attiva nel campo della formazione professionale, educazione, cooperazione universitaria, con lo scopo di favorire lo sviluppo dei Paesi del Sud del mondo e promuovere la solidarietà in ambito internazionale. Sviluppo Economico - Sociale MONASTERO DEIR MAR MUSA AL HABASHI La Fondazione Roma Mediterraneo ha contribuito al progetto per la costruzione di un’ala del Monastero “Mar Musa al Habashi” in Siria, per il tramite dell’associazione di diritto nazionale “Khalil Allah-l’amico di Dio”, un’associazione senza fine di lucro, avente lo scopo di sostenere le attività dei religiosi che appartengono alla confederazione monastica “Al Khalil” e dei laici che collaborano con la confederazione medesima. Il Monastero di Mar Musa el Habashi San Mosel Abissino, Siria L’associazione è impegnata nel favorire l’armonia islamico-cristiana dell’area mediterranea. Il Monastero siro-cattolico Mar Musa-al Habashi, anche noto come monastero di San Mosè l’Abissino, sorge nel Qalamun montagnoso e desertico a 1320 metri di altezza, 100km a Nord-Est di Damasco. Esso risale al sesto secolo dopo Cristo, è stato restaurato nell’undicesimo e nel quindicesimo secolo ed è successivamente caduto nuovamente in rovina nel diciottesimo secolo. Il monastero si muove su tre assi principali: la vita spirituale, il lavoro manuale e l’ospitalità. Decine di migliaia di visitatori e pellegrini raggiungono il monastero per settimane di formazione ed esercizio spirituale. Dal 1999 è iniziata la costruzione di una nuova ala del monastero. Ormai sono in funzione 35 stanze, la cucina ed un luogo rudimentale per le riunioni. L’intento dei monaci siriani è quello di rendere il monastero accessibile ad un numero sempre maggiore di credenti e di portatori di handicap. Con questo scopo, in particolare, si è creato un ascensore all’interno della torre del monastero. Formazione MASTER IN “TEOLOGIA DELLE RELIGIONI CON INDIRIZZO RELIGIONI E CULTURE DEL MEDITERRANEO” La Fondazione Roma-Mediterraneo sostiene il Master biennale in “Teologia delle Religioni con indirizzo Religioni e Culture del Mediterraneo”, organizzato dalla “Pontificia Università Gregoriana”, e rivolto a giovani studenti provenienti da diversi paesi dell’area mediterranea, con lo scopo di prepararli alla vita lavorativa e di trasmettere loro quei valori propri della civiltà mediterranea. La sfida consiste nel ricercare gli strumenti e le forme più adeguate per costruire la pace, ridurre i motivi di scontro e favorire l’incontro, l’integrazione, lo scambio e l’arricchimento reciproco fra le persone, le culture e le diverse fedi. Lo scopo è quello di superare le differenze dottrinarie tra le religioni e le varie tradizioni culturali dei popoli del Mediterraneo, in modo da favorire il passaggio da una società multiculturale ad una interculturale, dove le identità etniche, religiose e sociali non entrino in conflitto, ma creino la convivialità delle differenze. Arte e Dialogo Interculturale FESTIVAL DEI DUE MONDI DI SPOLETO La Fondazione Roma Mediterraneo ha assunto un intervento promozionale per la realizzazione, nell’ambito della venticinquesima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, delle mostre di nove artisti contemporanei, curate da Vittorio Sgarbi. Il Festival dei Due Mondi di Spoleto è una manifestazione culturale tra le più rinomate in Italia che, ad oggi, rappresenta uno dei più importanti eventi culturali a livello nazionale, europeo ed internazionale, con spettacoli afferenti ai diversi campi dell’arte e della cultura. Caratteristiche della manifestazione sono l’originalità, l’inusualità e l’esclusività degli spettacoli proposti. Inaugurate in occasione dell’apertura del Festival di Spoleto, a Palazzo Pianciani il 19 giugno 2010, le mostre degli artisti contemporanei si sono successivamente protratte a Salemi (TP) nei suggestivi locali del Castello normanno svevo e nella storica sede del Museo di Arte Sacra, fino ad ottobre 2010. Arte e Dialogo Interculturale MOSTRA DI IGOR MITORAJ La Fondazione Roma-Mediterraneo ha sostenuto l’esposizione delle opere di Igor Mitoraj, in mostra nella Valle dei Templi di Agrigento da aprile ad ottobre 2011. Lo stile di Mitoraj, anche se decisamente radicato nella tradizione classica con una svolta post-moderna, attinge al patrimonio storico del Mediterraneo, concepito come mare d’incontro tra popoli, civiltà e culture. Mitoraj guarda con attenzione anche l’Estremo Oriente, lo affascina, lo seduce come il tramonto di un mito mai scomparso, ma è sempre il ricordo costante della civiltà occidentale, indissolubile componente del Dna della sua arte, quell’elemento fondamentale che gli consente di raggiungere il più estremo modernismo tecnologico della sua creatività. La mostra, realizzata dall’artista grazie all’intervento della Fondazione Roma-Mediterraneo, ha contribuito a valorizzare la bellezza del Parco Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento, incrementando, al contempo, il flusso dei visitatori e rafforzando il ruolo della Sicilia quale straordinario “contenitore d’Arte”. La Fondazione Roma-Mediterraneo persegue, infatti, lo scopo di favorire il dialogo e l’incontro tra i popoli attraverso la diffusione dell’arte e della cultura, straordinari veicoli di coesione in grado di preparare la strada per un autentico dialogo interculturale, senza dimenticare quel bagaglio di esperienze ed esigenze originarie che contraddistinguono la natura umana in ogni angolo del pianeta. Sviluppo Economico - Sociale Il Porto di Mazara del Vallo RIVALUTAZIONE DELL’ARTIGIANATO SICILIANO E MEDITERRANEO La Fondazione Roma Mediterraneo sostiene la Società Cooperativa Sociale Donne e Cultura Mediterranea, nella realizzazione del progetto “Rivalutazione dell’artigianato artistico siciliano e mediterraneo”, avviato nel 2008 con il coinvolgimento della Fondazione Roma Terzo Settore. Si tratta di un'iniziativa che mira a rivalutare l’artigianato artistico siciliano attraverso la realizzazione di corsi di formazione e lavoro destinati a donne maghrebine e siciliane, favorendone l’integrazione sociale e l’inserimento nel mondo del lavoro. Le donne vengono impegnate nella lavorazione del corallo e nel ricamo e producono manufatti di grande pregio, tipici della tradizione artistica siciliana, ma oramai quasi introvabili persino in quella Regione. Durante il primo anno di attività, sono state coinvolte nel Progetto circa sedici donne, per un terzo provenienti dai Paesi della riva nord del Mediterraneo e, ad oggi, il numero delle lavoratrici coinvolte supera già le venticinque unità. Le donne più esperte insegnano alle più giovani le tecniche del ricamo e del lavoro dei coralli, assicurando il perpetuarsi di una tradizione antica e preziosa ed offrendo loro, al contempo, un'opportunità di lavoro e di crescita professionale. Dettagli di alcuni lavori dell’artigianato artistico siciliano realizzati dalle socie lavoratici della Cooperativa Sociale “Donne e Cultura Mediterranea” Arte e Dialogo Interculturale MOSTRA DI “PIERO GUCCIONE. LE OPERE MONUMENTALI”. La Fondazione Roma-Mediterraneo ha contribuito alla realizzazione della mostra “Le opere monumentali di Piero Guccione”, ospitata presso il Palazzo Sant’Elia di Palermo, dal 25 febbraio al 18 aprile 2011. In esposizione le opere monumentali di Piero Guccione, insieme agli studi preparatori ed ai prodotti finali delle commissioni pubbliche che gli vennero affidate nel corso degli anni. Guccione è considerato il cantore del mare, di quel Mediterraneo che costeggia la Sicilia, e che ingloba parte della culla culturale dei due grandi continenti di Europa ed Africa. Attraverso la sua arte, egli riscrive la storia del passato e del presente, le vicende del Mediterraneo, ma anche la storia della Sicilia. La Fondazione Roma-Mediterraneo ha inteso fornire il proprio sostegno a questa iniziativa perché il linguaggio dell’arte, infatti, con i suoi svariati aspetti, si dimostra il miglior veicolo per comunicare e dialogare e con esso l’uomo appare in grado di superare le barriere ideologiche, le contrapposizioni contingenti, la diffidenza originata dall’ignoranza, per dare spazio alla profondità del cuore umano che è alla perenne ricerca di occasioni di amicizia e di crescita. Arte e Dialogo Interculturale MOSTRA “ESTROFLESSIONI FIGURATIVE” DI ALESSANDRO KOKOCINSKI Dal 7 dicembre 2011 all’8 gennaio 2012, nella cornice suggestiva di Palazzo Sant’Elia di Palermo, si è tenuta la mostra delle opere di Alessandro Kokocinski. La sua arte è permeata da un realismo visionario ed accattivante che unisce il mondo fantastico russo, il realismo sudamericano e il fascino luministico secentesco italiano alla passione ed alle contraddizioni tipiche del mondo mediterraneo, tra sacralità e dissacrazione. La mostra, un evento di indiscutibile valore artistico e culturale, è stata allestita nel piano nobile di Palazzo Sant’Elia dove è possibile ammirare dipinti, bassorilievi, monumentali pannelli scultorei in bronzo ed imponenti installazioni che rivelano l’originale arte del Maestro Kokocinski, sempre sospesa fra il dramma e la speranza. La Fondazione Roma-Mediterraneo, dando il proprio sostegno alla realizzazione di questa mostra, ha voluto contribuire alla diffusione dell’arte contemporanea nel Sud d’Italia e dimostrare che l’Italia diviene patria elettiva di molti artisti, indipendentemente dalla loro provenienza geografica, in quanto ne riconosce e promuove il talento.