05/09/2014 - «Per la pace in Medio Oriente ascoltare la voce delle

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05/09/2014 - «Per la pace in Medio Oriente ascoltare la voce delle
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Venerdì
5 Settembre 2014
www.avvenire.it
Colori contro la malattia: il murale (con il writer Bros)
dei ragazzi dell’Istituto dei Tumori di Milano
IDEE
3
Appello del deputato e medico ai gruppi
INTERVISTA AL PATRIARCA LATINO DI GERUSALEMME
ETEROLOGA: CORAGGIO
DIBATTA IL PARLAMENTO
«Per la pace in Medio Oriente
ascoltare la voce delle Chiese»
L’ospite
di Paola Binetti*
C
aro direttore,
vorrei chiedere attraverso le pagine del giornale
che lei guida un dibattito serio sulla fecondazione
eterologa, non solo nel merito della questione, ma
anche sulle modalità concrete in cui si sta
organizzando un non-confronto tra le parti politiche su di un
tema così delicato... Sembra proprio che si stia facendo di tutto
per evitare di affrontare nella sede propria, le aule parlamentari,
una problematica che qualche anno fa invece ha impegnato in
modo coraggioso, con accenti spesso vivaci, tutte le
componenti politiche, nessuna esclusa. Ognuna ha potuto
esprimere il proprio punto di vista, cercando margini di dialogo
con gli altri e sottoponendo le proprie idee al vaglio della
votazione. In questo momento, purtroppo, mi sembra che,
ancora una volta, si stia lasciando alla magistratura l’onere di
alcune decisioni di squisito profilo legislativo e si tenda ad
aggirare il Parlamento anche su aspetti regolatori concreti, per
esempio attraverso il documento tecnico predisposto della
Conferenza Stato-Regioni. Insomma: non si può non prendere
atto della velocità con cui si sta cercando di attivare una
procedura, quella della fecondazione artificiale eterologa, che
oggettivamente non rappresenta una priorità per il Paese,
affetto da ben altri mali e toccato da ben altre urgenze.
L’abituale prudenza con cui la Conferenza Stato-Regioni
affronta le questioni che le vengono sottoposte impegna spesso
tempi ben più lunghi di quelli utilizzati mercoledì per
approvare le linee guida per la fecondazione eterologa. Si sono
lette dichiarazioni e commenti di ogni tipo, spesso entusiastici
su tali sviluppi. Credo che la superficiale sbrigatività di certe
posizioni in tema di biopolitica e di famiglia sia criticabile tanto
quanto certe forme di integralismo assoluto. Come "Avvenire"
non manca mai di ricordare, su questioni che toccano i grandi
princìpi etici e sulle decisioni riguardanti la vita essere prudenti
e non precipitosi è segno di saggezza. Questa volta dopo la
sospensione del decreto Lorenzin, voluta dallo stesso
presidente del Consiglio Renzi, che ha auspicato una iniziativa
parlamentare per questioni così delicate, si sono subito
mobilitate le Regioni. A cominciare dalla Toscana, seguita a
ruota dall’Emilia Romagna, che hanno affermato di non voler
attendere una legge ad hoc, perché del tutto «inutile» per
l’applicazione della fecondazione eterologa nei loro centri
regionali. Toscana ed Emilia Romagna hanno fatto da capofila
nel dibattito della Conferenza Stato-Regione e i criteri
sottoscritti sono gli stessi proposti dalla Toscana, che ha
immediatamente consentito al "Careggi" di Firenze le prime
visite necessarie per applicare il protocollo. Un ulteriore modo
di scavalcare il Parlamento e, a mio avviso, quello di
accantonare le legittime esigenze di una democrazia
parlamentare che si sente spesso delegittimata non solo dalla
decretazione d’urgenza, ma anche dalle sentenze della
magistratura e ora dalle iniziative della conferenza StatoRegioni. Non credo che sia possibile, e a ben vedere non credo
neppure che sia lecito, tacere davanti a questa molteplicità di
interventi che tendono a schiacciare il dibattito parlamentare
tanto più urgente quando più delicate sono le questioni in
esame. So bene che qualcuno ha cercato di rendere obsoleto il
cencetto di «questioni eticamente sensibili», perché evoca
diversità di opinioni e possibili conflittualità tra gli schieramenti
e negli schieramenti. Ma è proprio questa diversità quella che
conferisce valore a una autentica democrazia, che non
accantona i problemi, ma li affronta permettendo a tutti di
poter esporre il proprio punto di vista argomentando le proprie
ragioni. Le recenti sentenze introducono di fatto cambiamenti
molto forti nella cultura della vita e della famiglia e non si
possono accettare senza aprire un confronto parlamentare
chiaro e forte, su temi che vanno alla radice della vita del Paese.
C’è una parte importante dell’opinione pubblica favorevole alla
fecondazione eterologa e alle adozioni gay, perché vede in
queste sentenze il riconoscimento di "nuovi diritti". Ma c’è
anche un’ampia parte dell’opinione pubblica che nutre forti
dubbi in tal senso e continua a credere che una famiglia esista e
funzioni al meglio quando ci sono il padre e la madre. O, in ogni
caso, pensa che sarebbe più utile semplificare le leggi
sull’adozione o ancora venire incontro a quelle coppie che pur
desiderando intensamente avere un figlio, non ne hanno i
mezzi: a loro mancano casa e lavoro... Caro direttore,
"Avvenire" è da sempre sensibile a questi temi, le chiedo di
aiutarci ad aprire il dibattito parlamentare ben sapendo che
molti ne farebbero volentieri e meno, e serve coraggio per non
sottrarsi al confronto, non si tratta solo di una questione
eticamente sensibile, ma della stessa etica della politica! Grazie
*Deputato Udc
Twal: estremisti creati dalla comunità internazionale
abbattere il regime di
Assad la comunità
internazionale aveva
supportato questi gruppi
estremisti. La comunità
di Stefania Falasca
internazionale e l’America
ci hanno poi "regalato"
tutti gli estremisti, tutti
Occidente dovrebbe intervenire in
questi pazzi dell’Europa
modo logico, non intervenire solo
che hanno trovato rifugio
quando i suoi interessi sono
in Siria per combattere
minacciati… La comunità
contro un regime che non
internazionale e l’America ci hanno
piaceva all’America, non
"regalato" tutti gli estremisti, tutti questi pazzi dell’Europa
piaceva a Israele e alla
che hanno trovato rifugio in Siria». Così Fouad Twal,
comunità internazionale.
patriarca latino di Gerusalemme, commenta riguardo alla
Il regime sta ancora in
questione irachena e in questa intervista con efficace
buona salute e i morti
chiarezza richiama l’attenzione sulla tragedia di Gaza e sulla
aumentano di numero. È
voce inascoltata dei patriarchi delle Chiese in Medio
una politica cieca.
Oriente.
Si è considerato però
Dopo l’accordo per il cessate il fuoco si pensa ora alla
anche il silenzio di molti
ricostruzione di Gaza. Per chi rimane nella Striscia quale
leader del mondo arabo
possibilità di cambiamento vede in prospettiva?
sia per quanto avvenuto
In questi giorni il vescovo ausiliare e l’amministratore del
a Gaza sia rispetto al
patriarcato di Gerusalemme hanno ottenuto il premesso di
conflitto per il potere
visitare Gaza. La tregua va bene, ma è un risultato raggiunto
jhaidista in Iraq...
dopo la morte di oltre duemila palestinesi e una distruzione
Non sono mancati articoli
quasi totale. Non è la prima volta che la popolazione della
di intellettuali islamici, di
Striscia paga simili conflitti. Ora abbiamo davanti una nuova
singoli musulmani che
costosa ricostruzione in termini di denaro, in termini umani.
hanno espresso la loro
Ma io mi chiedo: distruggere Gaza, distruggere tutto un
contrarietà di fronte agli
popolo e poi pensare di ricostruirlo… perché si è dovuto
arrivare a questo? Chi curerà le ferite interiori? Chi quelle di
Una casa palestinese distrutta dai bombardamenti israeliani su Gaza
(Reuters) attacchi, alle violenze e
all’ideologia degli
tanti bambini che hanno visto l’orrore e la morte dei loro
jhaidisti. Ma da parte di molti governi dei Paesi arabi è
familiari? Io dico che se le condizioni sono e restano le stesse
La Comunità internazionale dovrebbe quindi, secondo lei,
mancata e manca totalmente una chiara e netta
di prima della guerra, se queste condizioni non cambiano,
ascoltare anche la voce delle Chiese del Medio Oriente?
dichiarazione e posizione. Non c’è. Anche questi governi
noi continueremo ad avere gente disperata, prostata,
Consultare il parere dei pastori delle Chiese che stanno, che
hanno evidentemente i loro interessi da proteggere.
frustrata. Continueremo ad allevare odio ed estremisti. E
vivono sul posto potrebbe contribuire a prendere giuste
Il problema del fondamentalismo comunque resta. A suo
pagheremo tutti il risultato di questa politica.
decisioni, potrebbe evitare tanti passi sbagliati. Non
parere come si può combattere?
Come si può arrivare ad un giusto accordo e a una
ascoltare la voce dei patriarchi delle Chiese ha portato a
La nostra domanda è: chi è dietro, chi alimenta il fanatismo?
pacificazione?
tanti sbagli. Purtroppo la politica che si persegue nell’area è
Ma chi esalta in nome di Dio la violenza può essere
Per arrivare a un punto d’accordo giusto e a una giusta pace
una politica di interessi. Una politica che elude il grido dei
neutralizzato solo da una buona e sana educazione. Se
nella Striscia di Gaza occorre che ciascuna delle parti si
pastori. La nostra presenza o la nostra non presenza qui, per
questa educazione non c’è si pagano i risultati. Il punto è
metta un po’ al posto dell’altro. Tocca soprattutto ai grandi,
la comunità internazionale, dice poco.
questo. Tutto dipende da cosa s’insegna ai nostri bambini.
ai politici, ai dirigenti avere un briciolo di logica e ad agire e
Può fare un esempio di questa politica?
Una cattiva educazione predispone al fanatismo, una buona
lavorare realmente a favore di una pacificazione costruttiva.
Basta pensare a Gheddafi. Per quarant’anni è stato trattato
educazione prepara le basi per un dialogo vero che tutti
Anche la comunità internazionale da fuori deve avere
come amico. Dopo quarant’anni hanno scoperto che era
vogliamo. Il fanatismo, il fondamentalismo si trovano in
questo sguardo e avere il coraggio di dire la verità, seppure
cattivo. Ma c’erano altri che erano anche peggio di Gheddafi
diverse parti, non è una
non piace a tutti. Il fatto cioè
caratteristica solo degli
che tutti abbiamo la stessa
islamisti, di fanatici
dignità, tutti abbiamo gli
Purtroppo nell’area si persegue
Chi esalta in nome di Dio
rappresentanti dell’Islam. Ci
stessi diritti e doveri. C’è una
una politica di interessi,
la violenza può essere
sono anche da parte
legge chiave della politica
internazionale che si chiama
che elude il grido dei pastori.
neutralizzato solo da una buona israeliana.
Lei si riferisce a quei gruppi
"reciprocità". Bisogna che si
L’Occidente dovrebbe
e sana educazione.
di coloni che in Israele si
applichi questo principio.
"price tag" e
La Chiesa in Terra Santa può
intervenire in modo logico,
Fanatismo e fondamentalismo firmano
compiono attacchi contro
favorire questa prospettiva?
non solo quando i suoi interessi
si trovano in diverse parti,
cristiani e musulmani?
Credo che tutte le Chiese
Ho sofferto molto lo scorso
cristiane che da secoli sono
sono minacciati
non solo tra gli islamisti
anno per gli attacchi e le
qui abbiano elementi in più
scritte ingiuriose e offensive
per aiutare ad avere una
Fouad Twal
(Ap)
contro di noi, da parte di
visione completa. Possono
questi gruppi, apparse sui muri delle nostre chiese. Le
aiutare ad avere quel giudizio equilibrato e quello sguardo
e non sono stati toccati. Si cambiano i regimi e si
autorità hanno deprecato e denunciato simili atti. Ma non
orientato al bene di tutti, che le parti coinvolte nel conflitto
distruggono Paesi solo per favorire certi interessi.
serve deprecare se poi non si porta in giudizio chi commette
faticano ad avere. La presenza delle Chiese cristiane è una
Ma cosa deve fare l’Occidente per difendervi e difendersi
questo e non si mette il problema anche in seno
presenza che è lontana dal fanatismo politico o religioso che
dagli estremisti?
all’educazione. E mi chiedo allora se sia appropriata l’opera
si vedono nell’una o nell’altra parte.
Intanto l’Occidente dovrebbe intervenire in modo logico,
di educazione e prevenzione da parte delle istituzioni
Il parroco di Gaza è stato ricevuto e incoraggiato dal Papa.
non intervenire solo quando i suoi interessi sono minacciati.
israeliane per contenere tali fenomeni. Ho ricevuto diverse
Il fatto che il parroco sia rimasto lì durante il conflitto ha
In uno dei discorsi pronunciati in Giordania, rivolgendosi ai
telefonate da alcuni professori universitari che hanno
quindi un significato non solo per la Chiesa in Terra Santa?
popoli della Siria il Santo Padre definiva "criminali" quelli
condannato totalmente tali atti e sinceramente mi
Noi rimaniamo accanto alla nostra gente, siamo dentro alla
che vendono armi.
chiedevano: «Che cosa si può fare?» Ho risposto: «Voi siete a
realtà, qualsiasi essa sia. Stiamo dentro alle sofferenze della
Nell’omelia che lei di recente ha tenuto a Siracusa ha
contatto con tanti giovani, tanti studenti, per favore
gente e le nostre chiese sono sempre aperte a tutti. Questo
affermato che «l’Isis inizialmente è stato supportato dalla
insegnate loro che cosa significa il rispetto degli altri, la
mostra chiaramente chi siamo, qual è la nostra autentica
comunità internazionale». Può spiegare questa
democrazia, la libertà». Sono cose che ogni nazione
identità. A Gaza come in Siria, come in Giordania, come
affermazione?
equilibrata può e deve condannare e non permetterne lo
anche in Iraq.
Io ritorno alla Siria, perché tutto è cominciato da lì. Per
sviluppo attraverso l’educazione.
E cosa pensa riguardo alla proposta di arruolamento dei
cristiani arabi nelle esercito d’Israele?
A livello individuale ognuno è libero di agire come crede. Ma
penso che questa chiamata persegue il fine di dividere la
comunità araba nel suo interno, di lacerare la comunità
composta da musulmani e cristiani che da sempre
coabitano, per affermare che i cristiani non sono arabi. I
cristiani di qui, come lo sono anch’io, sono al cento per
cento cristiani e al cento per cento sono arabi. Nessuno può
nipotente, ma deve seguire l’equilibrio del52 Comuni a cavallo fra tre province. M’è
scana, dove si sta discutendo animatacambiare questo e fare carte false. Nessuno può far credere
la natura. Perché la natura porta sempre
capitato di sorvolare quest’area in elicotmente del piano paesaggistico regionale,
altro. Se qualcuno ha accettato questa proposta se ne
giustizia e soprattutto ci riporta coi piedi
tero e l’immagine della vite in collina è
proposto dalla Regione e in attesa di una
assumerà la responsabilità. Si trovano purtroppo sempre
per terra». Secondo Walter, le vigne ben estruggente. Meno struggente è l’ingordigia
soluzione entro fine mese. Quel piano non
alcuni deboli che sotto pressione o sotto promessa di denaro
sposte, che stanno dove devono essere, ben
di chi "colto da un improvviso benessere"
piace per niente ai produttori agricoli, acpossono fare questo.
gestite, non avranno problemi. E c’è da creha piantato la vigna dove i "vecchi" nepcusati, anche se non direttamente, di moRecentemente lei ha potuto incontrare i profughi iracheni
derci, anche perché sulla vendemmia, che
pure si sognavano, ossia nei fondovalle. La
nocoltura e di esagerata viticoltura. Sarà,
in Giordania. Che cosa ha potuto vedere e ascoltare?
racconta la storia di un processo vivo, biqualità non risiede in quei siti e la venma non s’era mai letto che la vite fosse un
Ho visitato il centro aperto dalla Caritas di Giordania per i
sogna andar cauti coi giudizi. Annate condemmia 2014, che risulta problematica, didanno per il paesaggio, quasi a rimpiangere
profughi di Mosul. Ho visto una situazione molto
siderate scarse, poi col tempo si sono rivemostra che in natura, prima o poi, arriva il
le aree boschive di un tempo. E torna il tordrammatica. Tanti non hanno voluto parlare per il dolore,
late eccellenti.
momento della verità.
mentone che un mese fa mise fra gli imper lo strazio di aver lasciato in Iraq figli o figlie. Non
Bisogna solo capire come interagire con la
Walter Massa è un vignaiolo di Monleale,
putati il Prosecco. Ora, sembra che pure
sappiamo al momento quale può essere il loro futuro. Se
natura, che non è mai un fattore meccanisui colli Tortonesi, salito agli onori delle
Montalcino non se la passi bene: ma che
resteranno lì o no. Indietro non vogliono tornare perché non
co: ha bisogno di essere letta, con intellicronache per la riscoperta di un antico vicosa sarebbe senza le viti?
è rimasto più niente. Noi come patriarcato ci siamo
genza e moralità. Questa, in fondo, è la letigno, il timorasso, il cui vino bianco oggi
Anche Gavi, che nello scorso week end ha
impegnati a dare loro aiuto materiale e morale. Faccio
zione del vino. Una lezione virtuosa, che
svetta nelle carte dei vini dei migliori rifesteggiato i 40 anni della doc è un giardiappello di solidarietà anche alle comunità internazionali e
racconta molto di più, a ciascuno di noi, di
storanti. E dice che quella di quest’anno è
no pettinato di vigne di uve cortese, che
alle diocesi italiane per aiutare queste anime.
quello che si possa immaginare.
semplicemente una vendemmia diversa
stanno assumendo il colore oro, come
«che fa capire quanto l’uomo non sia onquelle di moscato, coltivate addirittura in
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«L’
La lezione della vendemmia: seguiamo la natura
i contorni
del cibo
di Paolo Massobrio
G
li acini gonfi, più del solito, non sono
un segnale di grande conforto a inizio
vendemmia: l’estate anomala ha portato
più acqua di quanto ce ne fosse bisogno
ed ora i produttori di vino, soprattutto al
Nord, sono in attesa del colpo di scena, positivo s’intende, di settembre. La parola
d’ordine che serpeggia nelle cantine è "salasso", che non è un genere fiscale, ma una pratica di cantina per cui si sottrae mosto, per favorire una maggiore concentrazione anche di colore, nei vini rossi.
Ma la parola salasso echeggia anche in To-