la tartaruga e il legno di sandalo
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la tartaruga e il legno di sandalo
Scritti di Nichiren Daishonin volume 6 LA TARTARUGA E IL LEGNO DI SANDALO Il capitolo Anrakugyo nel quinto volume del Sutra del Loto, afferma: «Bodhisattva Monjushiri, in innumerevoli paesi non si può udire nemmeno il nome del Sutra del Loto». Questo passo significa che noi esseri umani trasmigriamo attraverso i sei sentieri del triplice mondo, nascendo a volte nel mondo degli Dei, a volte nel mondo degli Uomini, altre nel mondo d'Inferno, altre ancora nei mondi di Avidità e di Animalità. Siamo nati in innumerevoli paesi dove abbiamo sopportato infinite sofferenze e qualche volta abbiamo goduto, ma non siamo nati nemmeno una volta in un paese in cui era stato diffuso il Sutra del Loto. Oppure, anche se ci è accaduto di nascere in tale paese, non abbiamo mai recitato Nam-myoho-renge-kyo, non ci siamo mai sognati di recitarlo, né abbiamo udito altri recitarlo. Il Budda paragonò [l'estrema rarità di incontrare questo sutra] alla difficoltà per una tartaruga con un solo occhio di trovare la cavità di un tronco galleggiante. La tartaruga vive sul fondo dell'oceano a una profondità di ottantamila yojana1, === 1. Yojana: unità di misura dell'antica India. La distanza che l'esercito reale poteva coprire in un giorno di marcia, variabile da 9, 6, a 18 o a 24 km. 231 non ha né membra né pinne, la sua pancia scotta come un ferro rovente mentre lo scudo dorsale è freddo come la montagna nevosa. Ciò che la tartaruga desidera giorno e notte, mattina e sera - ciò che ripete in ogni momento - è di raffreddare la pancia e scaldare il dorso. L'albero di sandalo rosso è considerato un albero sacro, è come un saggio fra gli uomini. Tutti gli altri alberi sono alberi ordinari, sono come uomini ignoranti. Il legno del sandalo ha il potere di raffreddare la pancia della tartaruga e la tartaruga smania di salire sul suo tronco, mettere la pancia nella sua cavità per raffreddarla e allo stesso tempo esporre il dorso al sole per riscaldarlo. Tuttavia, per legge di natura, essa può salire alla superficie dell'oceano una sola volta ogni mille anni, per cui le è difficile trovare questo legno. L'oceano è vasto mentre la tartaruga è piccola e i tronchi che galleggiano sono pochi. Può trovare tronchi galleggianti di altri legni, ma raramente ne trova uno di sandalo. E anche se lo trova, raramente questo ha una cavità della misura della sua pancia: se [è troppo grande e] ci cade dentro, non può riscaldare il dorso e non c'è nessuno che la tiri fuori. Se la cavità è troppo piccola e non può introdurvi la pancia, le onde la trasportano via e la risospingono verso il fondo dell'oceano. Anche se, per miracolo, la tartaruga si imbatte in un tronco di sandalo con una cavità della misura giusta, avendo un solo occhio, la sua visione è distorta e perciò vede il tronco scorrere verso est quando invece la corrente lo trasporta verso ovest. Così, più si affretta a nuotare per salire sul tronco, più si allontana da esso. Quando il tronco è trasportato verso est, la tartaruga lo vede muoversi verso ovest, e allo stesso modo confonde il sud con il nord allontanandosi sempre più dal tronco e non riuscendo mai ad avvicinarsi. Il Budda spiegò in questo modo quanto sia difficile che una tartaruga con un solo occhio incontri un tronco di legno di sandalo con una cavità adatta, anche una sola volta in in 232 innumerevoli kalpa. Egli usò questa analogia per illustrare la rarità di incontrare il Sutra del Loto, ma bisogna comprendere che, anche incontrando il tronco di sandalo del Sutra del Loto, è ancora più raro trovare la cavità della Legge mistica del Daimoku, che è difficile poter recitare. L'oceano rappresenta il mare delle sofferenze di nascita e morte e la tartaruga rappresenta noi, esseri umani. La mancanza di arti indica la nostra mancanza di buone cause. Il calore della sua pancia rappresenta gli otto inferni roventi2 nei quali siamo condotti dalla nostra collera, e il gelo dello scudo dorsale gli otto inferni freddi3 che derivano dalla nostra avidità. Rimanere sul fondo dell'oceano per mille anni significa che, una volta caduti nei tre cattivi sentieri, è difficile riemergere. Riemergere in superficie una volta ogni mille anni indica quanto sia difficile emergere dai tre cattivi sentieri e nascere come esseri umani al tempo dell'avvento del Budda Shakyamuni in questo mondo, anche una sola volta in innumerevoli kalpa. Il fatto che sia facile incontrare altri tronchi galleggianti, di pino o di cipresso, mentre è difficile trovarne uno di sandalo, === 2. Otto Inferni roventi, detti anche otto inferni maggiori o otto inferni bollenti. Luoghi di sofferenza situati sotto la terra di Jambudvipa: 1) inferno della rigenerazione, 2) inferno delle funi nere, 3) inferno dello schiacciamento, 4) inferno dei lamenti, 5) inferno dei grandi lamenti, 6) inferno del calore bruciante, 7) inferno del gran calore bruciante, 8) inferno di sofferenza incessante. Ciascuno di questi otto inferni maggiori comprende sedici inferni sussidiari. Questi centoventotto inferni sussidiari con gli otto inferni maggiori, sono detti i centotrentasei inferni. 3. Otto inferni freddi: otto inferni in cui i dannati sono tormentati da un freddo intenso. Si dice siano situati accanto agli otto inferni caldi e sono: 1) inferno Hahava; 2) inferno Atata; 3) inferno Alala; 4) inferno Ababa; 5) inferno del loto blu; 6) inferno del loto rosso sangue; 7) inferno del loto scarlatto; 8) inferno del loto bianco. I nomi dei primi quattro riproducono i lamenti che i dannati emettono per il freddo insopportabile. I nomi degli ultimi quattro derivano dal colore che la carne congelata assume spaccandosi come un fiore di loto. 233 significa che è facile incontrare altri sutra, ma è difficile incontrare il Sutra del Loto. Il fatto che, anche se incontra un tronco di sandalo galleggiarne, è difficile che ne trovi uno con una cavità adatta, significa che anche incontrando il Sutra del Loto, è raro poter incontrare e recitare la sua essenza, i cinque caratteri di Nam-myoho-renge-kyo4. La tartaruga scambia l'est con l'ovest e il nord con il sud: i comuni mortali, illudendosi di essere intelligenti e saggi, considerano inferiori gli insegnamenti superiori e superiori gli insegnamenti inferiori; considerano una Legge senza potere come se avesse il potere [dell'Illuminazione], e dicono che una Legge non adatta alla capacità di comprensione della gente è una Legge adatta. Così credono che l'insegnamento Shingon sia superiore e il Sutra del Loto inferiore, che il primo sia adatto alla capacità della gente, il secondo no. Considera bene ciò che ho detto. Il Budda fece il suo avvento in India e predicò tutti i suoi sacri insegnamenti. Ma solo dopo quarantatre anni di predicazione iniziò a esporre il Sutra del Loto e per otto anni tutti i suoi discepoli abbracciarono il Sutra del Loto, la gemma che esaudisce i desideri5. Tuttavia, poiché è separato dall'India da duecentomila ri6 di mari e monti, in Giappone non si udì nemmeno il nome del Sutra del Loto. Milleduecento e più anni dopo la morte del Budda Shakyamuni, il Sutra del Loto fu introdotto in Cina, ma === 4. Cinque caratteri di Nam-myoho-renge-kyo: in senso stretto, i cinque caratteri si riferiscono a Myoho-renge-kyo. Comunque negli scritti di Nichiren Daishonin troviamo spesso Myoho-renge-kyo usato come sinonimo di Nam-myoho-renge-kyo, che è scritto con sette caratteri cinesi. 5. Gemma che esaudisce i desideri: un gioiello che si dice avesse il potere di esaudire qualsiasi desiderio. Simboleggia la grandezza e la virtù del Budda e delle scritture buddiste. 6. Ri: unità di misura lineare. Un ri corrispondeva a 6 cho (0,65 km), ma dal periodo Heian (794-118S) in poi, fu comunemente calcolato in 36 cho (3,93 km). 234 ancora non era stato trasmesso in Giappone7. Millecinquecento anni e più dopo la morte [dei Budda], il Buddismo è stato introdotto in Giappone dal regno di Paekche, durante il regno del trentesimo sovrano, l'imperatore Kimmei8. Inoltre nei settecento anni trascorsi da quando il principe Shotoku9 favorì l'introduzione del Buddismo dalla Cina, il Sutra del Loto e tutti gli altri sutra sono stati propagati, così che le persone dotate di comprensione, dal governante fino ai comuni cittadini, hanno ripagato il loro debito di gratitudine verso i genitori abbracciando il Sutra del Loto nella sua interezza o anche un solo volume o un solo capitolo, ma non hanno mai recitato Nam-myoho-renge-kyo: credono di abbracciare il Sutra del Loto, ma in realtà non lo fanno. È come se la tartaruga, dopo aver trovato il sacro sandalo così difficile da incontrare, non introducesse la pancia nella cavità: se non lo facesse, sarebbe === 7. Studiosi cinesi e giapponesi sostengono che Shakyamuni sia nato nel ventiquattresimo anno del regno di Lao della dinastia Chou (1029 a.C.) e morto nel cinquantaduesimo anno del regno di Mu della dinastia Chou (949 a.C.). Lo Sho Hokke kyo, la più antica delle versioni cinesi ancora esistenti del Sutra del Loto, fu tradotta nel 286 d.C. durante la dinastia Chin occidentale (265-316). Ne consegue che dal tempo in cui il Sutra del Loto fu tradotto in cinese per la prima volta sono passati "milleduecento e più anni". 8. Kimmei (509-571): secondo altri calcoli, ventinovesimo imperatore. Il Nihon shoki (Cronache del Giappone) riferisce che un'immagine del Budda Shakyamuni e numerose scritture buddiste furono mandate in Giappone dal re Songmyong di Paekche, uno degli antichi regni della penisola coreana, nell'ottobre del tredicesimo anno del regno dell'imperatore Kimmei (552). Questa fu la formale introduzione del Buddismo in Giappone, mentre secondo un'altra fonte si sarebbe trattato del 538. 9. Shotoku: (574-622): secondogenito del trentunesimo imperatore Yomei, famoso per aver applicato lo spirito del Buddismo al governo. In qualità di reggente dell'imperatrice Suiko, realizzò numerose riforme. Nel 604 promulgò la «Costituzione di ventisette articoli» e intraprese relazioni diplomatiche con la dinastia Sui in Cina, inviando Wake no Imoko come ambasciatore. Venerava in particolare il Sutra del Loto, i Sutra Shrimala e Vimalakirti, sui quali scrisse anche dei commentari. 235 stato vano incontrarlo e cadrebbe istantaneamente in fondo al mare. In questi più di settecento anni, il Sutra del Loto si è diffuso ampiamente nel nostro paese e coloro che leggono, insegnano, fanno offerte o abbracciano questo sutra sono più numerosi delle piantine di riso e di canapa, dei bambù e delle canne, ma nessuno di loro recita Nam-myoho-renge-kyo nello stesso modo in cui invoca il nome del Budda Amida, né esorta gli altri a recitarlo. Leggere i vari sutra o invocare i nomi dei vari Budda è come trovare un tronco di legno comune. Non essendo di sandalo, esso non può raffreddare la pancia della tartaruga. Non essendoci il sole, non può scaldare lo scudo dorsale. Tali insegnamenti gratificano gli occhi e rallegrano il cuore, ma non portano benefici, sono piante che fioriscono ma non portano frutti, sono solo parole senza alcuna funzione. Soltanto io, Nichiren, per primo ho recitato Nam-myoho-renge-kyo in Giappone. Nei venti e più anni dall'estate del quinto anno dell'era Kencho (1253)10, solo io ho recitato Nam-myoho-renge-kyo giorno e notte, mattina e sera. Quelli che recitavano il Nembutsu erano dieci milioni. Io non ho relazioni autorevoli, mentre gli aderenti del Nembutsu ne hanno e sono di nobili origini. Tuttavia, quando il leone ruggisce, tutti gli altri animali tacciono, e un cane è spaventato dall'ombra di una tigre. Quando il sole si leva a oriente, la luce di tutte le stelle svanisce. L'invocazione del nome di Amida ha una sua funzione solo dove non esista il Sutra del Loto, ma una volta che si leva l'invocazione di Nam-myoho-renge-kyo, il Nembutsu sarà come un cane davanti a un leone o come la luce delle stelle che impallidisce davanti al sole. Il Daimoku e === 10. Nichiren Daishonin proclamò Nam-myoho-renge-kyo per la prima volta al tempio Seicho-ji nella provincia di Awa il 28 aprile del 1253. Secondo il calendario lunare, aprile è il primo mese dell'estate. 236 il Nembutsu sono diversi come un falco e un fagiano. Questo è il motivo per cui le quattro categorie di persone11 mi guardano con gelosia e tutti, sia di alta che di bassa condizione, mi odiano. Il paese è pieno di gente che mi accusa infondatamente e sulla terra abbondano i malvagi. Perciò la gente sceglie quello che è inferiore e rifiuta ciò che è superiore. È come se uno asserisse che un cane è più forte di un leone o che le stelle brillano più del sole. Così la mia reputazione di uomo dalle idee errate si è diffusa in lungo e in largo e in un modo o nell'altro sono stato falsamente accusato, vilipeso, attaccato con spade e bastoni ed esiliato ripetutamente. Ma poiché tutte queste persecuzioni coincidono perfettamente con il brano del quinto volume del Sutra del Loto12, le lacrime riempiono i miei occhi e la gioia pervade il mio essere. Qui non ho vestiti sufficienti per coprirmi, né abbastanza cibo per sopravvivere. Vivo come Su Wu13 che quando stava fra i barbari del nord si sostentava mangiando neve, o come Po I14 che sul monte Shou-yang si teneva in vita con le felci. Chi, a parte i miei genitori, potrebbe scomodarsi a farmi visita in un posto simile? Come potrei mantenermi in vita per un solo === 11. Quattro categorie di persone: preti, suore, laici e laiche. 12. Brano del quinto volume del Sutra del Loto: i venti versi del capitolo Kanji (tredicesimo) che predicono le difficoltà che i devoti del Sutra del Loto dovranno affrontare. 13. Su Wu (140- 60 a.C.): ministro dell'imperatore Wu della dinastia Han anteriore. Nell'anno 100 a.C., l'imperatore lo inviò nella terra dei barbari del nord (tribù nomadi Hsiung-nu) per chiedere loro di sottomettersi all'impero cinese. Shan-yu, il loro capo, rifiutò e fece prigioniero Su Wu. Rinchiuso in una grotta, per un periodo fu costretto a sopravvivere cibandosi di neve e sopportò molte avversità prima che gli fosse consentito di tornare in patria diciannove anni più lardi. 14. Po I: figlio del governante dello stato di Ku-chu nell'antica Cina durante la dinastia Yin. Quando la dinastia fu rovesciata dalla Chou, Po I e il fratello minore Shu-ch'i, ritenendo non fosse giusto "mangiare il grano dei Chou", si ritirarono sul monte Shou-yang cibandosi di felci finché morirono di fame. 237 giorno o per un solo momento senza la protezione dei Tre tesori? È una cosa veramente meravigliosa che una persona mandi messaggeri così di frequente, pur non essendoci mai incontrati. Il quarto volume del Sutra del Loto afferma che il Budda Shakyamuni assumerà le sembianze di un comune mortale allo scopo di fare offerte al devoto del Sutra del Loto. Può essere che il Budda Shakyamuni sia entrato nel tuo corpo, oppure che sia la manifestazione dei meriti che hai accumulato nel passato? Una donna conosciuta come la figlia del re dei Naga raggiunse la Buddità attraverso la fede nel Sutra del Loto e si impegnò a proteggere le donne che abbracciano questo sutra nell'ultima era. Può essere che tu sia in relazione con lei? Che cosa nobile! Nichiren Il 26 marzo del secondo anno di Koan (1279), segno ciclico Tsuchinoto-u. 238 Moki fuboku sho / Matsuno Dono Goke Ama Gozen Gohenji Gosho Zenshu, pag. 1390 Scritto il 26 marzo 1279, a 58 anni, da Minobu Destinato alla vedova di Matsuno Dono CENNI STORICI - Nichiren Daishonin scrisse questa lettera da Minobu il 26 marzo 1279 alla moglie di Matsuno Rokuro Zaemon Nyudo, che viveva a Matsuno, distretto di Ihara della provincia di Suruga. La loro figlia aveva sposato Nanjo Hyoe Shichiro, padre di Nanjo Tokimitsu, e si pensa che si convertissero al Buddismo di Nichiren Daishonin per il loro rapporto con la famiglia di Nanjo. Nichiji, uno dei sei preti anziani del Daishonin, era uno dei loro figli. Matsuno Rokuro Zaemon, il marito, morì nel 1278, l'anno prima che fosse scritta questa lettera. A quel tempo, il paese era colpito da frequenti calamità e in particolare la carestia che durò per tutto l'autunno e l'inverno del 1278 provocò immense sofferenze. Nonostante queste avversità, la signora Matsuno continuò a fare offerte al Daishonin, anche se non lo aveva mai incontrato personalmente, e continuò a servirlo anche dopo la morte del marito. 239