il terzo giorno dell`anno nuovo

Transcript

il terzo giorno dell`anno nuovo
Scritti di Nichiren Daishonin
volume 9
IL TERZO GIORNO DELL'ANNO NUOVO
Ho ricevuto sessanta dolci di riso, un contenitore di sakè raffinato, cinquanta
ignami, venti arance koji1 e una fila di cachi secchi che mi hai gentilmente inviato. Li
ho posti davanti al Sutra del Loto; e li ho offerti al Sutra del Loto il terzo giorno di
primavera2. Come i fiori sbocciano e producono fruiti e la luna appare e
invariabilmente diventa piena, come la lampada diventa più luminosa quando vi si
aggiunge olio e le piante e gli alberi prosperano con la pioggia, così gli esseri umani
prosperano immancabilmente se pongono buone cause.
Inoltre la sincerità che hai dimostrato nel celebrare il terzo giorno del nuovo
anno è ancor maggiore della sincerità che dimostrasti nel commemorare il
Capodanno. I dolci di riso sono come la luna piena. Ti scriverò ancora di altre
questioni.
Nichiren
L'11 gennaio del terzo anno di Koan (1280), segno ciclico
kanoe-tatsu
al signore di Ueno
===
1. Arancia koji: tipo di arancia resistente al freddo con scorza liscia, sottile e facile da sbucciare.
2. Secondo l'antico calendario giapponese la primavera cominciava con il primo mese lunare e cioè
a Capodanno, che cadeva all'incirca fra il 21 gennaio e il 19 febbraio del calendario occidentale.
275
Ueno Dono Gohenji
Gosho Zenshu, pag. 1562
Scritto l'11 gennaio 1280, a 59 anni, da Minobu
Destinato a Nanjo Tokimitsu, signore di Ueno
CENNI STORICI - Questa lettera fu scritta a Minobu l'11 gennaio 1280, in risposta ad
alcune offerte che Nanjo Tokimitsu, noto anche come il signore di Ueno, aveva
inviato per celebrare il terzo giorno del nuovo anno.
Erano passati pochi mesi dalla persecuzione di Atsuhara e Tokimitsu, che aveva
protetto la Legge e dato rifugio ai credenti, era stato punito dal governo con tasse
esageratamente alte. Di conseguenza era costretto a vivere in maniera estremamente
frugale ma, nonostante ciò, continuava a fare offerte al Daishonin come negli anni
precedenti.
276