LAVORI SUL PARENT TRAINING
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LAVORI SUL PARENT TRAINING
LAVORI SUL PARENT TRAINING Riva Del Garda 15-16 ottobre 2012 Cesarina Xaiz, Laboratorio Psicoeducativo • Il parent training è un tema dominante nello studio e nell’esperienza di tanti anni di lavoro con Enrico Micheli che ci ha portato a scrivere il libro: “Lavorare con le famiglie dei bambini con autismo” • Continua ad essere un compito prioritario del Laboratorio Psicoeducativo, dove si svolgono parent training individuali, parent training di gruppo e corsi per insegnare agli operatori strategie, modalità e tecniche per costruire una collaborazione con i genitori • Questo workshop vuole essere un luogo di discussione tra esperti • Una messa in comune delle esperienze positive e delle difficoltà incontrate • Dando per scontata una filosofia di fondo condivisa • Negli ultimi anni osservo con piacere che in molti luoghi di Italia si comincia a lavorare con i genitori dando voce anche alle loro richieste e al loro sapere Il lavoro con i genitori • Dopo molti anni di lavoro continuiamo a chiederci cosa rende le fatiche e le tensioni degne di essere vissute • La risposta è sempre il lavoro con i genitori, con i papà e con le mamme con cui lavoriamo • La pratica clinica ci ha mostrato che l’insegnamento precoce intensivo che comprende anche l’insegnamento ai genitori degli speciali accorgimenti perché i bambini imparino ciò che possono imparare cambia la vita dei bambini e dei loro famigliari • I genitori si sentono capaci di aiutare il loro bambino in difficoltà in quanto genitori di un bambino speciale possono sentirsi fieri di fare il meglio possibile e ottenere anche risultati insperati Per poter lavorare con i genitori bisogna • conoscere le caratteristiche dei bambini autistici • Avere l’abilità di fare un buon trattamento • Insegnare solo cose che sappiamo fare e che abbiamo sperimentato essere efficaci • Il lavoro con i genitori è messo al primo posto nel trattamento psicoeducativo insieme al lavoro con la scuola • Il parent training nasce dalla collaborazione instaurata fin dal primo incontro Strumenti • Lo strumento principale che aiuta ad accompagnare il genitore è la persona del clinico, un VIRGILIO, una guida al percorso di scoperta del genitore • Non un MINOSSE che sentenzia ma un accompagnatore che sa consigliare e rivelare anche i suoi limiti e i limiti di comprensione della scienza • Alla fine del processo reso trasparente nei modi, nei tempi e negli strumenti usati allo sguardo del genitore raccoglie i dati e spiega E’ indispensabile: • Dare peso alla conoscenza unica e preziosa dei genitori, ai loro pensieri, alle loro esperienze e ai loro timori • Dare tempo alla spiegazione • Non contestare i loro pensieri ma offrire altre evidenze da guardare e soppesare • Spiegare solo cose che si sono capite • Usare lo specchio unidirezionale o telecamere per osservare il bambino in modo condiviso con i genitori • Conoscere la letteratura del campo, in particolare alla conoscenza rispetto al trattamento, farsi un’esperienza • Saper infondere ai genitori scintille di speranza realmente presenti nella diagnosi autismo • Mostrare punti di forza del bambino su cui fare leva • Dopo lo shock e la ribellione possibile avremo un genitore alleato e grato per avere ricevuto dal clinico un lavoro faticoso ma utile e pronto a cominciare un trattamento • Oggi sappiamo che un intervento precoce che include anche i genitori può fare la differenza • La diagnosi è il primo passo • La lettera di Daniela Storia di Daniela – anni sette-