Luigi Lagnerini - Corsi Omceo Parma

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Luigi Lagnerini - Corsi Omceo Parma
Casa di Cura Città di
Parma
La gestione riabilitativa post
operatoria del paziente
operato di PTG
Dott. L.Lagnerini
Il ginocchio è l’articolazion
intermedia dell’arto inferiore
possiede principalmente
un grado di libertà
ermette all’estremità dell’arto
i avvicinarsi o di allontanarsi
dalla sua radice
ovvero di modificare la
distanza del corpo in
rapporto al suolo
Lavora essenzialmente in
compressione, cioè sotto l’azione
della gravità
ginocchio deve conciliare due imperativi
in contraddizione:
possedere grande stabilità in
tensione completa, posizione
nella quale è sottoposto
gravose sollecitazioni dovute al
so del corpo ed alla lunghezza
dei bracci di leva
2) acquisire grande mobilità a pa
da un determinato angolo di
flessione, ampiezza
di movimento necessaria duran
corsa e per un sicuro appoggio
piede in rapporto alle asperità d
terreno.
grazie a dispositivi meccanici
estremamente ingegnosi
articolazione di tipo trocleare
superfici articolari , condizione
necessaria per una
grande mobilità, lo espone a
rischio di lussazioni e distorsioni
E’ dunque per queste sue peculiarità che
la patologia del ginocchio rappresenta un
capitolo importante per chi si occupa di
riabilitazione ortopedica, traumatologica
e sportiva
Oltre a rappresentare, secondo dati
epidemiologici, una delle più frequenti sedi
di traumatologia:
Della strada
Del
lavoro
Dello
questa articolazione è particolarmente colpit
anche da patologie degenerative sia primarie
che secondarie ed è frequentemente sede di
patologia reumatica
quindi necessario per chi si occupa
di riabilitazione di questa
articolazione
possedere una ampia e versatile varietà
risposte da poter dare in specifico ad ogn
patologia si presenti alla nostra
Dopo un intervento
hirurgico di artroprotesi d
ginocchio,gestiamo il
sanguinamento tramite
diversi mezzi,sia fisici che
farmacologici:
nell'articolazione durante l'intervento
rurgico ed anche nel post operatorio
reparto
Posizionamento dell'arto
perato in scarico e a 90 grad
flessione da tre a cinque or
osizionamento di drenaggio
aspirazione fino alla prima
giornata post-operatoria
Alla rimozione del drenaggio
posizioniamo sull’arto operato
una calza elastocompressiva,mentre nell’arto
controlaterale la calza elastocompressiva viene posizionata
prima dell’intervento:questo
come prevenzione di eventuali
Dopo la rimozione del
drenaggio e il
posizionamento delle
calze elastocompressive,si inizia
la movimentazione
Nella prima giornata post-operatoria,si
inizia la mobilizzazione passiva del
paziente
che,mediante il principio della
compressione e del freddo,permette d
ontrollare l'edema del ginocchio e del
gamba
Si insegna al paziente a
deambulare con due bastoni
antibrachiali
Durante la seconda giornata
post-operatoria continuiamo la
mobilizzazione passiva ed attiva,
posizioniamo l'apparecchiatura
per la crio-pressoterapia.
Insegnamo anche la
deambulazione libera (ovvero
senza l'uso di bastoni
n terza giornata agli opera
viene insegnata la corretta
esecuzione delle scale.
Continuiamo la
mobilizzazione passiva ed
Esecuzione Scale
ginocchio
(da eseguire in modo dolce e
graduale)
n quarta giornata,si valut
la deambulazione del
paziente (con o senza
stampelle).
i esegue la kinesi passiv
con il mobilizzatore,se
Nella quinta giornata pos
peratoria,viene valutata l
imissione del paziente da
reparto,ed in
Sesta giornata il paziente
iene dimesso,se necessario
n strutture riabilitative,in cas
contrario viene inviato a
domicilio,dove proseguirà il
otocollo riabilitativo (ulterio
recupero ROM + trofismo
Nei casi di ginocchia
rigide si ricorre alla
riabilitazione in acqua
La riabilitazione in acqua
rappresenta una fonte veramente
inesauribile …
decenni ha dimostrato sperimentalmente
e cioè:
he i tessuti lesi, osso, muscolo, tendine,
cartilagine;
guariscono meglio (elemento
ualitativo), più rapidamente (elemento
quantitativo)
con meno rischi di complicanze e
recidive, se sono sollecitati
gradualmente con
“stress meccanico crescente e
programmato (Akeson WH, Amihe
Quindi la precocità del carico e del
movimento, protetti e graduati
nell’acqua,
ermette da un lato, di
liorare “l’outcome “ e
quindi il recupero
dall’altro di eludere le
funzionale,
complicanze e gli esiti
l’autonomia della
sfavorevoli, già presenti
sona e la qualità della
negli anni precedenti,
vita
la rigidità articolare
Noi ci occuperemo del protocollo inerente
all’idrokinesiterapia in seguito ad intervento di
artroprotesi di ginocchio.
Che si tratti di una PTG o di una protesi
monocompartimentale il tipo d’intervento
riabilitativo in acqua è il medesimo.
post-operatorio è la prevenzione delle
complicanze post-intervento. Fra le precoci elenchiamo:
) le trombo-venulopatie, inizialmente prevenute con profilassi farmacolog
a base di anticoagulanti, con calza elastica, con l’uso di bende
elastocompressive pneumatiche ed in seguito con idromassaggio e
idrokinesiterapia;
post-operatorio è la prevenzione delle
complicanze post-intervento. Fra le precoci elenchiamo:
a) le trombo-venulopatie, inizialmente prevenute con profilassi
farmacologia a base di anticoagulanti, con calza elastica, con l’uso di
bende elastocompressive pneumatiche ed in seguito con idromassaggio
idrokinesiterapia;
b) contratture in flessione, determinate da un fattore biomeccanico
quale il protratto mantenimento di una posizione antalgica o lo
stiramento sui legamenti collaterali da parte di un impianto debordante
La retrazione dei tessuti molli, di solito, già presente antecedentemente
all’ intervento
post-operatorio è la prevenzione delle
complicanze post-intervento. Fra le precoci elenchiamo:
a) le trombo-venulopatie, inizialmente prevenute con profilassi
farmacologia a base di anticoagulanti, con calza elastica, con l’uso di
bende elasto-compressive pneumatiche ed in seguito con idromassaggio
e idrokinesiterapia;
b)
contratture in flessione, determinate da un fattore biomeccanico
quale il protratto mantenimento di una posizione antalgica o lo
stiramento sui legamenti collaterali da parte di un impianto debordante
La retrazione dei tessuti molli, di solito, già presente antecedentemente
all’ intervento
c)
La riduzione antalgica dell’escursione articolare nonostante la
protesi articolare abbia un range articolare superiore: Protesi
post-operatorio è la prevenzione delle
complicanze post-intervento. Fra le precoci elenchiamo:
d) Lussazione o sublussazione della rotula, che si manifesta evidente
nella flessione del ginocchio , soprattutto sotto carico e rappresenta un
grave ostacolo alla normale cinematica della protesi;
post-operatorio è la prevenzione delle
complicanze post-intervento. Fra le precoci elenchiamo:
d) Lussazione o sublussazione della rotula, che si manifesta evidente
nella flessione del ginocchio , soprattutto sotto carico e rappresenta un
grave ostacolo alla normale cinematica della protesi;
e) Calcificazioni periarticolari, complicanza peraltro rara, che si
manifesta solitamente dalla sesta settimana dopo l’intervento;
post-operatorio è la prevenzione delle
complicanze post-intervento. Fra le precoci elenchiamo:
d) Lussazione o sublussazione della rotula, che si manifesta evidente
nella flessione del ginocchio , soprattutto sotto carico e rappresenta un
grave ostacolo alla normale cinematica della protesi;
e) Calcificazioni periarticolari, complicanza peraltro rara, che si
manifesta solitamente dalla sesta settimana dopo l’intervento;
f) Mobilizzazione di una delle componenti dell’impianto, che
rappresenta una grave complicanza tardiva e che impone rispetto
dell’evoluzione biologica dell’ancoraggio, evitando di sottoporre la
protesi ad eccessive sollecitazioni e forze di taglio
Il perseguimento degli obiettivi riabilitativi,
ha reso estremamente semplici l’adozione
dell’idrokinesiterapia che grazie alle sue
caratteristiche fisiche,
favorisce la risoluzione ad ognuno dei problemi elencati
mperatura dell’acqua in vasca deve essere di almeno 33° e con una profon
che può variare da 100 cm a 130cm
Il programma deve essere concordato con il chirurgo ortopedico
he deve dare indicazioni circa il tipo di protesi impiantata, la tecnica chirurg
eseguita ed alla presenza di esiti cicatriziali;
Proprietà fisiche
dell’elemento acqua
Galleggiamento
Pressione idrostatica
Viscosità
ARCHIMEDE
La spinta di galleggiament
una forza diretta verso l’al
che lavora in senso contrar
alla forza di gravità.
Un corpo totalmente o parzialmente
immerso in un fluido, riceve una spinta in
verticale, dal basso verso l’alto ,uguale al
LEGGE DI PASCAL
La pressione idrostatica è
la pressione esercitata
sugli oggetti immersi in
acqua
La pressione del fluido è esercitata equamente su tutte
porzioni della superficie di un corpo immerso a ripos
ad una data profondità, la P aumenta con la densità de
VISCOSITA'
a viscosità è l’attritto che si
manifesta tra molecole di
liquido e che provoca la
resistenza al fluido
La resistenza derivante dalla
viscosità è proporzionale alla
velocità di movimento attraver
il liquido
La viscosità dell’acqua
crea resistenza a fronte di
tutti i movimenti attivi
Aumentando l’area della superficie che si
In più
Un estremità che si muove
attraverso la superficie compirà
una maggiore quantità di lavoro
All’aumentare della velocità
rispettodi
ad un’estremità mantenuta
movimento attraverso l’acqua, sott’acqua
aumenterà la resistenza al moto
L’acqua trattiene il calore 1000 volte più del
Differenza di temperatura tra un oggetto imm
l’acqua vanno incontro a compensazione
L’acqua conduce la temperatura 25 volte più
velocemente dell’aria
Più si è immersi nell’acqua maggiore è la spinta idrostatica e minore è il
peso del corpo
LIVELLO DI IMMERSIONE
% PESO TERRESTRE
Caviglie
95%
Coscia (metà circa)
70-80%
Bacino (creste iliache)
60%
Ombelico
50%
Petto
40-30%
Spalle
20%
(con sedute giornaliere)
eambulazione in un
lo senso di marcia
Automobilizzazione
l recupero del range
rticolare residuo
tretching degli ischiocrurali e adduttori
Mobilizzazione attiva
della caviglia
imi esercizi di carico
Dal 36° al 55° gg dopo l’intervento
(con sedute trisettimanali)
Deambulazione in tutte le
direzioni
) Automobilizzazione con
galleggianti
sercizi contro resistenza ad
mento di carico graduale
Nuoto pinnato a stile
ro ( per chi è in grado)
5) Esercizi di carico
monopodalico ai gradini