Henry Schiowitz - VersiliaProduce

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Henry Schiowitz - VersiliaProduce
Che inizio!
La fiera non fiera
Personaggi
Il consulente di Obama
di Stefano De Franceschi
Pietrasanta
L’indubbio successo dei due eventi organizzati da Carrarafiere,
Stone Style e Welcome Angels, ci conduce ad alcune riflessioni
sul tema “fiera” e sui suoi intrinseci significati.
I due appuntamenti, nati per essere “gregari” e tirare la volata
a Marmotec del prossimo anno, hanno in realtà assunto un
proprio valore a sé, ritagliandosi un proprio spazio indipendente
che merita un approfondimento. L’apprezzamento che il pubblico
ha mostrato per queste iniziative deriva da tre fattori principali:
novità, flessibilità e contenimento delle spese. Vediamoli uno
per uno.
L’allestimento di uno show “by night” in cava costituisce un
tema a prima vista riciclato, che spesso abbiamo sentito
accennare negli anni passati; in realtà, dire “questa volta lo
facciamo davvero” e dunque la conseguente effettiva
realizzazione, ha rivelato una “freschezza” inaspettata ed un
sincero entusiasmo fra gli spettatori che hanno condiviso la
volontà di dare una svolta epocale al modo di presentare i nostri
prodotti e materiali. La suggestione del mix fra musica e immagini
proiettate sulle pareti bianche delle bancate nella cava Gioia,
ha dato vita ad uno spettacolo emozionante che ritornerà in
mente ai presenti ogni volta che avranno a che fare con il nostro
marmo, obiettivo subliminale degli organizzatori.
In questo 2009 ancora difficile, le aziende hanno ritenuto
importante evitare il dilemma “presenza sì, presenza no “in
veste di espositore alla fiera, eludendo i gravosi impegni
economici in caso di risposta positiva.
continua a pag.9
Grande successo
di Welcome Angels
lo show sulla strada
di Carrara 2010
"Marmisti,
cambiate
strategia"
Pag.
La nuova opera
di Renzo Maggi
Sapienti mani
sulla pietra
"Marmi & Pietre della Versilia"
Molto vicino allo scopo
Si arrivava in classe come ad ogni seminario, che fosse
sulla pietra, CAD, lingua o quant'altro. Bella l’aula, gli spazi
disponibili e le persone convocate a spiegare a presentare
o illustrare;
continua a pag.2
Il report a pag. 4&5
Terza protagonisti
Pagina
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S
Henry
2
La Dar Al Handasah Consulting (Shair and Partners)
- società internazionale di ingegneria, architettura,
pianificazione del territorio, sviluppo e project
management - ha commissionato allo scultore
Renzo Maggi un busto in marmo Bianco di Kalal
Shair (defunto fondatore e presidente della Dar AlHandasah). L’opera sarà collocata nella sede
principale di Beirut.
Maggi, vero artefice
Renzo Maggi è nato a Seravezza nel 1944. Vive e lavora
in Versilia. Il nostro periodico gli ha dedicato la terza pagina
sul numero del Luglio 2007
continua dalla prima
Si può contestare magari che il colore delle
immagini del video-proiettore fossero un
po’ "gialle", ma per il resto non posso
veramente fare una parola di contestazione
per quel magnifico seminario sul marmo
proposto dal COSMAVE. In classe siamo
stati tra dodici e quindi a frequentare, per
sei volte su tre settimane, tra i venerdì e di
sabato. Abbiamo visto le cave della zona,
la riscoperta materiali ed origini della storia
del nostro settore, abbiamo studiato la
città, le culture ed altro, tutto quanto ci
serve ad essere un po’ più abili, usando il
nostro "charme" nel riuscire a trasmettere
con un brivido d'emozione a chi viene a
"comprare" ciò che realmente è il "valore
aggiunto" del nostro localismo del Made in
Italy.
Credo che questo viaggio nella pietra sia
stato ancora più vicino al suo scopo che
non addirittura il ben più ricco "Welcome
Angels", dove ogni possibile ente di
promozione territoriale ha collaborato con
specialissimi consulenti a rinnovare la
percezione della Marmotec, della tradizione
di Filippo Ceragioli - CERAGIOLI Inc. Marketing & Project Management
Pietrasanta
lapidea ed espressiva connessa alle tipicità
di Carrara e Pietrasanta. Per chi non avesse
partecipato alla conferenza stampa o alle
serate sù in cava, posso raccontare che in
quell’occasione team di architetti e
contractor da tutto il mondo sono
intervenuti all'incontro con la cultura e
tradizione territoriali a 360° e che per
un'intera settimana sono stati ospitati e
trasportati ovunque da Carrara a Pietrasanta
per scoprire e capire le nostre tipicità di
produzione. Ebbene l'ho fatto anch’io, in
un giorno di meno, guidato passo-passo
fin'oltre dove loro potessero mai vedere.
Non credo che alla fine quei "visitatori
esotici" possano aver capito tutto, ma
almeno ci hanno provato. Magari quelli che
non ci hanno provato sono state le aziende
del comprensorio del lapideo versiliese che
effettivamente non hanno preso parte al
seminario del Cosmave.
Se faccio un paragone con me stesso, dovrei
riuscire ad immaginare che tutte le aziende
del nostro comprensorio siano dotate negli
uffici vendite di superuomini con almeno
tre lauree e due master, e ciò dovrebbe
praticamente renderli "invincibili" alla crisi,
e quindi magari queste mie parole saranno
sprecate quando nell'occasione di questo
temuto settembre vedrò la rinascita del
nostro comparto di produzione. Nel caso
in cui poi le mie aspettative fossero tradite,
mi verrebbe quasi da chiedermi come mai,
per questa occasione di studio non troppo
lontana da nessuno, così poche aziende
pietrasantesi hanno partecipato ai seminari
in questione offerti dal proprio consorzio.
Sinceramente credo che ci fossero anche
poche possibilità nel dire che non lo si
sapeva, visto che l'informazione dei corsi
ha girato su newsletter e giornali quasi
quanto il caso "Corona".
Ritengo che questo seminario abbia
veramente fatto centro, sono arrivato così
vicino a quello che avrei dovuto conoscere
fino a rendermi conto che non ne sapevo
abbastanza. Diciamo che è stato il via per
molto altro. Ho imparato finalmente a
capire e vedere quello che abbiamo che
rende unico questo posto, forse quello che
le poche generazioni che stanno riuscendo
a dare il "cambio generazionale" non sono
riusciti a vedere nitidamente, e quanto la
vecchia guardia potrebbe non essere
riuscita a trasmettere con le parole di oggi.
Ho visto quello che ha fatto l'Italia e quanto
c'e per portarla fuori dalla crisi. Ho visto il
valore di tutto quello che c'e. Io non sono
esattamente un marmista, ma ho fatto
come un viaggio dentro di me a riscoprire
le origini di quanto mi dà vivere e la
completezza della nostra offerta.
Diciamo che forse in questo seminario, ho
visto anche troppo, ho anche rubato
qualche buona idea durante lo studio dei
materiali sostitutivi ai marmi da rimettere
nel network dei miei contatti e mi sono
addirittura aggiornato sulle ultime
nanotecnologie per il trattamento chimico
per la pietra. Non resta da dire che ho anche
avuto occasione di conoscere le persone
che c'erano e di trarre pure da quello
contatti e vantaggi per future collaborazioni.
Si ringrazia nuovamente il COSMAVE per
questa bellissima sessione di seminari.
VersiliaProduce, periodico d'informazione a cura di Cosmave
Direttore Responsabile
Vittorio Armani
Il Presidente del Consorzio
Giuliano D'Angiolo
Comitato di Redazione:
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Registrato al Tribunale di Lucca al nr. 592, il 6 Agosto 1992
Fotocomposizione e stampa: Grafic-Art DI.NI srl Pietrasanta
Numero chiuso in redazione:
il 9 Luglio 2009 Tiratura: 1300 copie
Stefano
De Franceschi
3
A proposito
di Henry
Dagli States a Pietrasanta
"vera università del marmo"
Per la prima volta sento
parlare di Pietrasanta...
"A 17 anni stavo studiando arte a Filadelfia, ma senza troppa
convinzione. Avevo intenzione di venire in Italia per studiare
scultura e un professore dell’Università mi diede il nome di
due persone, Padre Thomas McGlynn, sacerdote e scultore­
che abitava a Pietrasanta, e Sem Ghelardini dello Studio SEM,
personaggio che diventerà un figura chiave per il mondo della
scultura versiliese. Una volta arrivato a Pietrasanta, Sem mi
portò nell suo studio e mi presentò Alfio Quadrelli, un smodel­
latore grazie al quale comincio la mia carriera:
mi mise davanti ad un blocco con subbia e
martello e mi insegnò le prime tecniche. Dopo
un paio d’anni andai nello Studio di Pio Pasquini
& Figli, dove perfezionai la conoscenza del
marmo. Ennio Pasquini e suo fratello Ivo, scul­
tore, mi hanno passato grandi insegnamenti,
per esempio a “vedere” dentro il marmo; a
quell’epoca i blocchi erano, infatti, tutti informi,
non squadrati come
oggi. Era importante
Henry Schiowitz è nato nel 1955
scandagliare il mar­
a Wilkes-Barre, Pennsylvania (USA).
Ha lavorato in California, Florida,
mo per capirne le
New York, Grecia, India, Messico.
caratteristiche ed i
Da anni vive stabilmente a
difetti. Ho fatto così,
Pietrasanta.
un apprendistato
lungo e completo sul
"materiale marmo”. E' stata questa la mia vera università e
non quella che avevo lasciato anni prima".
Questo nome ritorna
alle mie orecchie...
"Dopo aver girovagato per il mondo, fra Londra,
Medio Oriente e Italia, un bel giorno andai
all'Accademia delle Belle Arti di Firenze e chiesi
un angolino dove poter scolpire. Il Direttore mi
chiese se volevo studiare, e quando seppe che
invece volevo lavorare, mi suggerì di recarmi in un posto dove
avrei potuto scolpire in tutta libertà, Pietrasanta. Ecco di
nuovo questo nome che mi ritorna nelle orecchie dopo la
prima volta che lo sentii all'Università a Filadelfia".
Il feeling con questa terra
"Non so spiegare il feeling che mi lega a questa terra: potrei
dire “I felt like I died and went to heaven” (ero morto ed ero
andato in paradiso), oppure citare un esempio:
ho vissuto a Los Angeles e lì si parla solo di attori
e di cinema. Alle cene e alle feste, anche se la
conversazione inizia su altri temi, invariabilmente
poi si torna a parlare di show business. Se ti
chiedono qualcosa è per sapere dove abiti o cosa
guidi. Questa “fissazione” esiste anche a
Pietrasanta, ma per il marmo! E la domanda che
ti fanno non è in quale quartiere esclusivo vivi
o quale macchinona possiedi; qui ti chiedono molto
semplicemente “cosa fai”. E’ questa attenzione per la capacità
manuale di lavorare le pietre il motivo per cui alla fine ho
scelto di abitare in Versilia".
Il granito nero durissimo dell'India
"Jorgen Sorensen è uno scultore danese che una volta tornato
dall’India, mi raccomandò caldamente quel paese, dicendomi
che si trattava di un posto molto “naturale” dove si lavorava
il granito a mano, senza nessuna macchina. Affascinato da
questa rivelazione, sono partito per Madras, una località del
sud, vicino allo Sri Lanka. Ho costruito uno studio-sgabuzzino
con legno e palme e mi sono messo a lavorare a mano questo
granito nero durissimo, così duro che tutte le sere veniva il
fabbro a rifilare gli attrezzi - oltre cento ferri - che dopo poche
ore si spuntavano".
Il prossimo lavoro
"Una scultura in marmo bianco ricavata da un blocco di 35
tonnellate, un lavoro “concettuale” che si concluderà entro
l’anno e di cui torneremo a parlare su queste pagine...".
"Ho conosciuto Andrea Raffo, il
capostipite di una delle famiglie più note
nel mondo del marmo, un vero
gentiluomo, grande amante dell’arte, e
suo figlio Giovanni, a sua volta un
imprenditore creativo e di successo. Un
giorno, tornato a salutare la famiglia,
chiesi della vecchia segheria alle porte di
Pietrasanta: mi dissero che per onorare
la memoria di Giovanni, potevo andare a
lavorare lì. Un tempio con migliaia di
tonnellate di antichi marmi versiliesi
scavati oltre 40 anni fa. Questi blocchi mi
sono oggi di grande ispirazione tutte le
volte che li guardo".
"Mytosis (pietra Aurisina), scolpita più di
30 anni fa, anticipa il tema oggi attuale
della clonazione. Come la mitosi, ovvero la
riproduzione cellulare in natura, anche
l’uomo si riproduce, dando vita ad una
evoluzione continua senza razionalità".
The Offering (granito nero). Camminavo
per le strade di Madras in India, quando
vidi un uomo seduto in terra che vendeva
trecce di capelli umani. Incuriosito mi feci
raccontare la storia: c’è un tempio con al
suo interno un pozzo molto profondo, in
cui le donne dimostrano la loro fedeltà
rasandosi i capelli, facendone una lunga
treccia e gettandola nel vuoto.
One Hundred Strangers (marmo Statuario
Altissimo). Il significato iniziale trova
origine il giorno in cui chiesi a mia nonna
(emigrata in USA nel 1906 ma europea di
origine) quanti parenti morirono nei campi
di concentramento e mi rispose 106. Ho
messo 100 teschi soli perché volevo mettere
in risalto non la mia storia personale dei
parenti uccisi, ma la storia generale dei
genocidi in Cambogia, Bosnia, Ruanda,
Darfur, tutte stragi inutili che riguardano
tutta l’umanità.
Broken Wish Bone (Trani). Il wish bone è lo
sterno, quell’osso fatto a “v” che assume
significati diversi in varie culture del mando.
In alcuni paesi si usa per individuare fonti
d’acqua, in America si usa come scommessa
fra due persone che lo tirano da due parti.
A chi rimane in mano la parte centrale avrà
fortuna. E’ un’opera in massello, ricavata
da uno spessore di circa 35 cm. di un unico
blocco di Botticino.
Reclamation of a Classical Torso (marmo Bianco
Carrara). Questo è il tema del riciclaggio, posso
modificare la superfice, in questo caso stropicciarla,
ma il torso rimane sempre uguale. Dunque una
cosa che diventa diversa ma nello stesso tempo
rimane la stessa. L’arte stessa cambia in
continuazione, ritorna al passato per andare al
futuro e rendere questa idea col marmo è una sfida.
Intervista a cura di Stefano De Franceschi
Foto di Stefano Sabella, Henry Schiowitz
4
Welcome Angels alle cave di Gioia
di Giorgio Bianchini
Carrara
Il film dell'evento organizzato da Carrarafiere
Polvere... di stelle
I risultati delle fiere specializzate svolte negli ultimi
mesi non sono stati positivi. Questo è quanto
affermano, con sfumature diverse, le aziende che
hanno esposto e quanti hanno partecipato agli eventi
nei primi sei mesi del 2009. È la dimostrazione
concreta e indiscutibile delle difficoltà che attraversa
il comparto del marmo a livello internazionale.
Alla luce di questa considerazione credo che la
d e c i s i o n e d i d a re cad e n za b i e n n a l e a
CarraraMarmotec si sia rivelata, in modo forse
casuale, ancora più opportuna perché, in una
situazione generale di gravi difficoltà per le aziende,
avremmo corso il rischio di realizzare un’edizione
Oltre 3.500 persone nelle 4 serate
“
Cadenza biennale
della fiera scelta
opportuna
“
I giovani più attenti
alla comunicazione
non cartacea
sottotono, di bassa qualità e perciò scarsamente
utile al settore e agli espositori che investono per
promuovere i loro prodotti verso una platea più
ampia possibile.
Questa premessa, necessaria e doverosa, ci porta
a una riflessione più ampia sul concetto di fiera e
di promozione e sugli strumenti per far avvicinare
il mondo dei progettisti e dei professionisti
dell’architettura al marmo e, più in generale, alla
pietra naturale. La fiera resta uno strumento unico
e insostituibile per far incontrare domanda e offerta,
per informarsi e per far conoscere i propri prodotti,
dunque indispensabile, ma che deve essere
aggiornato costantemente per poter raggiungere
un target di operatori e professionisti sempre più
interessato e qualificato.
continua a pag. 5
"Zona Tortona, Stone Style e Wel­
come Angels sono nati per
fare da “ponte” a Marmotec
2010. Hanno assunto poi una
valenza a sè. Questo è un
fatto che ci deve fare
riflettere".
Giorgio Bianchini
Presidente di Carrarafiere
5
Un progetto curato da Paolo Armenise e Silvia Nerbi
Welcome Angels
Abbiamo scelto questo percorso perche siamo consapevoli che negli
studi di progettazione, soprattutto in quelli più grandi, operano architetti
di una generazione che si è formata con i nuovi strumenti telematici,
che progetta con computer strumenti avanzatissimi, che ha abbandonato,
anche concettualmente, il progetto cartaceo. Si tratta di una generazione
attentissima ai nuovi materiali e alle nuove forme della progettazione
ma che non sfugge al fascino della pietra e alle suggestioni che essa
può offrire se impiegata correttamente attraverso una conoscenza
diretta del materiale. Per raggiungerli e attirarli verso il marmo, e
indirettamente verso la fiera, abbiamo deciso di percorrere strade di
comunicazione nuove, con strumenti aggiornati, pur senza abbandonare
i metodi tradizionali della comunicazione e puntando sempre più su un
elemento: il fascino del marmo e, più in generale, “l’appeal della pietra
naturale”. Per dispiegare questa strategia, basata sul fascino del confronto
con la materia e sul contatto con i luoghi della produzione, abbiamo
intrapreso scelte che si stanno rivelando efficaci:
“
Strategia che unisce
la materia naturale
ai luoghi
della produzione
“
Promozione evoluta
che ha bisogno
delle stesse aziende
partecipando con Natural Stone Vision alla Design Week di Milano,
realizzando assieme all’ICE la mostra Stone Style e offrendo ad un gruppo
di architetti selezionati il rapporto con il mondo della cava che, con l’evento
Welcome Angels, è divenuto uno spettacolo unico e alla portata di tutti.È
una promozione evoluta , che ha caratteristiche diverse da quella
tradizionale, che si basa sulla qualità della comunicazione, sulle suggestioni
del rapporto con il marmo e sul livello dei destinatari del messaggio.
Naturalmente abbiamo organizzato tutto questo in funzione di
CarraraMarmotec 2010 che vogliamo sia una grande fiera, di altissimo
profilo, soprattutto in termini di qualità. Ma è un obiettivo che non
possiamo raggiungere da soli: è indispensabile che, assieme a noi, siano
le aziende a crederci e che, in questo breve anno che ci separa dalla
prossima edizione, programmino la loro presenza per proporsi, assieme
ai loro materiali, con metodi e strumenti che siano apprezzati e
“riconosciuti” anche dal nuovo target che stiamo intercettando. Se il
territorio e le aziende sposeranno questa filosofia, se si faranno parte
attiva di una promozione costante anche della fiera riusciremo, come noi
auspichiamo, a “fare squadra” ed a riconfermare il suo ruolo insostituibile
nei confronti di vecchie e nuove generazioni di visitatori.
"Un sistema di comunicazione
generato per suscitare
nuovi interessi"
Paolo Armenise, Art Director
6
Formazione tecnica per i marmi e le pietre della Versilia
7
Lezioni in aula, visite guidate in cava, nei laboratori di innovazione tecnologica e nei reparti produttivi delle aziende
Una iniziativa del nostro consorzio
Più cultura, più lavoro, meno problemi
vo
Lo scorso 29 maggio si è concluso con un consistente successo di pubblico
tti tti
e
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il ciclo di seminari dal titolo “Marmi e Pietre della Versilia” dedicati Ob hite isti
all’approfondimento della conoscenza dei materiali lapidei versiliesi Arcogett
r
e delle loro applicazioni nell’architettura e nel design
ep
Gli appuntamenti formativi, il cui progetto scientifico è stato
curato da Davide Turrini, ricercatore presso l’Università degli
Studi di Ferrara, si sono succeduti secondo un programma
articolato per tutto il mese di maggio, presso la sede del Consorzio
Cosmave di Pietrasanta.
Chi erano gli iscritti
Le visite in cava
Una giornata è stata dedicata alla vista guidata
presso le cave versiliesi, alle Cervaiole del
Monte Altissimo e a quelle in galleria del
Faniello di Arni (fra le più grandi d'Europa).
Qui i tecnici hannno spiegato il funzionamento
degli utensili e delle macchine e le innovazioni
che hanno riguardato i bacini estrattivi.
Architetti, ingegneri, geometri, addetti degli
uffici tecnici delle amministrazioni
pubbliche, commerciali, referenti marketing
e responsabili di produzione
Grande disponibilità
delle aziende
alla riuscita
dell'iniziativa
I segreti della posa
I posatori specializzati Giovanni
Ceragioli (a sin.) e Luca Viti
si sono gentilmente prestati ad
una simulazione di posa di
pavimenti e rivestimenti.
L'innovazione applicata al lapideo
Il 22 Maggio era in programma la visita a Lucca
presso i laboratori LUCENSE-PERCRO Scuola Sup.
S.Anna Pisa per calare i partecipanti nell'esperienza
della realtà immersiva 3D. Illustrati i modelli di
simulazione e realtà virtuale elaborati per rendering
avanzati e formazione a distanza che possono essere
applicati al settore del marmo.
Dal blocco
al prodotto
Dalla materia
al materiale
Aspetto, minera­
logia e caratteriz­
zazione dei mar­
mi e pietre tipici
delle Alpi Apua­
ne versiliesi, il te­
ma trattato da
Annamaria Fer­
rari
La Dr. Annamaria Ferrari è consulente
geologica e resposabile di GeoLab,
laboratorio scientifico di Tenax
Gli argomenti
Dal forte di Motrone ai mercati
contemporanei. Un excursus sulle
cave e pietre della Versilia tra sto­
ria e contemporaneità.
Ne ha parlato Davide Turrini che
L'Architetto Davide Turrini
è stato il curatore scientifico
del progetto seminari
Architettura
d'interni
ha tenuto anche una lezione sul design
applicato alle superfici litiche
L'Arch. Veronica Dal
Buono, Dottore di Ri­
cerca in Tecnologia
dell'Architettura presso
l'Università di Ferrara: il
suo intervento ha ri­
guardato il percorso tra
tradizione e mondo della produzione
odierna, a illustrare la ricomposizoone
dei materiali lapidei.
dei 3 seminari
Il Prof. Arch. Alfonso Acocella,
autore
del
volume
"L'Architettura di Pietra, ormai
un "must"di tutti i progettisti che
lavorano nel settore.
Suo i l seminario
sull'argomento "Pie­
tra, Spazio e Architet­
tura"
L'Arch. Paolo Camaiora ha portato la
sua esperienza professionale per
quanto riguarda il progetto, i mate­
riali più idonei per pavimenti e rive­
stimenti. Il suo intervento si è soffer­
mato sulle problematiche
che più spesso ricorrono
in cantiere nella posa
in opera. L'esempio di
casi concreti ha per­
messo ai parteci­
panti di dare ri­
sposta a tante in­
cognite
La pietra
strutturale
Davide Turrini e Veronica Dal Buono
hanno concluso il ciclo di seminari
con i temi "Le architetture in pietra
portante - Triliti, murature, pietra
armate" e "I moniliti ricomposti per
l'architettura contemporanea", una
disamina dell'orizzonte contempora­
neo del progetto in "pietra d'artificio"
osservato dalla superficie alle morfo­
logie tridimensionali.
Massima collaborazione delle aziende
socie del consorzio che hanno aperto le
porte dei reparti produttivi. Illustrato il
processo che dal blocco porta al prodotto
finito che va ad abbellire i più prestigiosi
edifici del mondo. Reso comprensibile il
funzionamento di scoppiatrici, water-jet
e dei sotftware CAD CAM che gestiscono
le macchine a controllo numerico.
Le testimonianze
Silvia Della Bona
Architetto
Filippo Ceragioli
Responsabile
Marketing
"Le lezioni mi han­
no permesso di
avere un miglior
dialogo con i forni­
tori. Ho una mag­
giore conoscenza
di materiali e
lavorazioni".
"Iniziative che apro­
no gli orizzonti del
lavoro, verso ap­
procci non abituali
ma che devono far
parte della nostra
professionalità".
“Marmi e Pietre della Versilia” è stato un progetto gestito dall’Agenzia Formativa Formetica in
convenzione con la Provincia di Lucca, in attuazione del Programma Bando Prov. Misura D1 –
residui 2000/2006, cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo
8
Zona Tortona e Stone Style Territorio & Design
Gli altri eventi "on the way on" Marmotec 2010
La fiera in notturna
Un'idea balzana
ma non troppo...
In Zona Tortona, crocevia del
design internazionale, la
Natural Stone Vision, progetto
lanciato lo scorso anno a
Carrara Marmotec 2008 per
avvicinare filiera del marmo
ed il mondo degli architetti e
dei progettisti, ha presentato
Sacro e Profano. Ed è stato un
successo: il nuovo allestimento
curato dagli architetti Paolo
Armenise e Silvia Nerbi è stato
visitato da oltre 3.500 persone
fra architetti, designer, studi
di progettazione, responsabili
di catene alberghiere.
Design, pietra,
cibo e benessere
in sinergia
Milano ha dimostrato
che si può fare
A Milano hanno interagito
realtà prduttive del marmo
con partner prestigiosi del
mercato extrasettore, per
realizzare sinergie fra aree
diverse come il design,
l'architettura, il wellness, il
food, la tradizione e la
tecnologia. La progettualità
deve trovare forme espressive
nuove.
"Miscela esplosiva, parola di designer"
Denis Santachiara, curatore
della mostra:"L'aspetto fantastico
del vostro territorio è il mix
fra materia naturale, territorio,
tecnologia e capacità del saper fare.
Un tesoro inestimabile"
Si è conclusa il 22 Giugno Stone Style, Territorio & design, mostraevento che si è svolta nel Centro Arti Plastiche (ex convento di San
Francesco) dove sono stati esposti pezzi di design dei più importanti
autori contemporanei scelti dallo Studio Santachiara di Milano.
L’iniziativa è stata realizzata dall’ICE dalla regione Toscana, dall’IMM
e CarraraFiere, che si sono impegnate per portare a Carrara il
meglio del design in marmo realizzato da aziende toscane.
“Abbiamo lavorato - dice Giorgio Bianchini, presidente di
CarraraFiere - per dare a questo evento, di assoluto valore
internazionale, anche un forte legame con il territorio, legando il
marmo e la fiera alla cultura ed alla tradizione “del fare” che
costituisce connotato essenziale del nostro tessuto produttivo”.
La forte valenza internazionale di Stone Style è stata testimoniata
dalla presenza di circa sessanta architetti e designer provenienti
da paesi ed aree come Stati Uniti, Francia, Russia, Gran Bretagna,
Paesi arabi ed area del Golfo che costituiscono i mercati di
riferimento per il marmo e, più in generale, per un Italian Style
universalmente riconosciuto ed apprezzato.
La delegazione ha avuto modo di visitare una mostra che ha
presentato le eccellenze ma in stretto collegamento con i “ luoghi
del marmo” come le cave e le aziende che hanno prodotto i pezzi
esposti. Suggestiva la cornice degli spazi del Convento di San
Francesco a Carrara, finemente restaurato e sede della prestigiosa
biennale di Scultura.
Le aziende che hanno aderito all’iniziativa sono Manifesto (Ms)
Anzillotti (Pt); Bundles (Ms); Campolonghi (Ms); Euromarble (Ms);
Franchi Marmi (Ms) Henraux (Lu); Il Casone (Fi); Marmi Carrara
(Ms); MT&S (Ms) M+Q Italia (Ms); Riverstone (PIi; Savema (Lu);
TOR ART (Ms).
Il pubblico, costituito da
professionisti di diversi settori ha
visitato lo spazio "Sacro &
profano" sopratutto nella serata,
dopo la chiusura degli uffici.
Diversi i professionisti che si sono
detti soddisfatti dell'apertura
serale fino tarda ora. Questo ha
permesso loro di mantenere gli
appuntamenti quotidiani e visitare
in tutta tranquillità la mostra
dedicata all'interazione fra marmo
e design.
Un ambiente
unico al mondo
Lo Studio Santachiara
è uno dei più importanti
ed innovativi designer
contemporanei.
Nel 1999 riceve il Good Design
Award dal Chicago
Athenaeum Museum of
Architecture & Designe nel
2000 si aggiudica
il Design World.
9
Due iniziative a favore degli associati
1. I professionisti in visita a Carrara fanno tappa anche a Pietrasanta
Gli architetti di Stone Style
in visita anche a Pietrasanta
Contatti selezionati
per le aziende associate
La conferenza stampa di presetnazione dell'incoming a S. Agostino a Pietrasanta
Da sinistra: Carol Lucchesi di Luccapromos, l’Assessore alle attività produttive del Comune di Pietrasanta
Fabrizio Rovai, l’Assessore alle Finanze della Provincia di Lucca Alessandro Adami, il Presidente
di Luccapromos Osvaldo Bertuccelli, il Presidente Cosmave Giuliano D’Angiolo ed il Presidente
di Artigianart Adolfo Agolini
Stone Style ha avuto un’appendice anche a Pietrasanta. La delegazione di architetti, designer e progettisti provenienti
da Regno Unito, Francia, Germania, Paesi del Golfo, Russia e USA sono stati accolti nel Chiostro S. Agostino dove
era stata allestita una mostra allestita dal Comune di Pietrasanta, Luccapromos, Artigianart e Cosmave.
La visita nella nostra città dei professionisti è stata l’occasione per far conoscere il nome ed i prodotti delle aziende
associate, alcune delle quali hanno partecipato con il proprio personale per illustrare direttamente le eccellenze
produttive e l’elevato livello qualitativo che può essere garantito per i manufatti lapidei.
Il benvenuto è stato completato da un light lunch di prodotti tipici del nostro territorio, molto apprezzato dagli
ospiti esteri.
2. Le tre repubbliche baltiche e la Turchia protagoniste
I tavoli d’incontri bilaterali, una modalità
ormai collaudata molto apprezzata dalle
aziende per i bassi costi e la flessibilità
Cosmave si presenta a baltici e turchi
Lucca Promos, in collaborazione con ToscanaPromozione, Unioncamere Toscana, il Comune
di Pietrasanta, la Camera di Commercio di Massa-Carrara ed il Conzorzio Cosmave, ha
orgaizzato l’incontro fra 12 operatori lapidei provenienti da Estonia, Lituania, Lettonia e
Turchia e le imprese locali, a Pietrasanta dal 20 al 22 Aprile 2009. Obiettivo, rafforzare la
conoscenza delle specificità produttive apuo-versiliesi verso paesi che si stanno affacciando
alla ribalta dei mercati internazionali in modo sempre più convincente.
Lydia So, architetto dello
Studio Skidmore,
Owings & Merril LLP,
sede di San Francisco,
California,
si è detta entusiasta
delle capacità
delle aziende
nella lavorazione
dei marmi e graniti.
"Una realtà di cui avevo
sentito parlare - ha detto
- ma che non
conoscevo".
Riunite le associazioni comunali
E’ stato recentemente rinnovato il
Protocollo d’intesa voluto
dall’amministrazione comunale di
Pietrasanta e che vede l’adesione delle
associazioni degli albergatori, dei
balneari, di Artigianart e Cosmave.Per la
prima volta le rappresentanze territoriali
raggiungono l’intesa per attuare politiche
comuni di promozione e sviluppo
turistico, economico e sociale.
“Un risultato veramente importante sottolinea l’Assessore alle Attività
Produttive,Fabrizio Rovai – che ha
permesso già il raggiungimento di risultati
concreti, come l’incoming degli
operatori dai Paesi Baltici e Turchia
e la trasferta nella nostra città dei
professionisti protagonisti
dell’evento di Carrarafiere
“ S to n e S t y l e D es i g n &
Territorio”.
Intesa
sul tema
promozione
da sin.: D’Angiolo (Cosmave), Agolini
(Artigianart), Lombardi e Rovai
(Comune di Pietrasanta),
Canneva (albergatori)
e Belli (balneari)
continua dalla prima
L’elasticità di tutte le iniziative in appendice a Stone Style
e Welcome Angels, ha permesso di non perdersi in una
maratona di quattro giorni che avrebbe concretamente
corso il rischio – nell’edizione di quest’anno – di incontrare
soggetti poco “interessanti” dal punto di vista commerciale;
bensì, ottimizzare in un pomeriggio il contatto con operatori
qualificati, veramente interessati al valore aggiunto da dare
alla loro professione e, come noi, intenzionati a perdere
poco tempo.
Questo è avvenuto, e arriviamo al terzo punto, con una
spesa che si approssima allo zero, per un lasso di tempo
distolto dal lavoro ordinario che è possibile considerare
trascurabile; voci in capitolo, queste, a cui le imprese sono
oggi piuttosto sensibili.
Tutto ciò non significa che la fiera stia perdendo la sua
capacità promozionale: rimane e rimarrà l’evento principe,
la sede più adeguata per presentare a tutto il mondo le
nostre eccellenze. Competere in una economia globalizzata
presuppone un impatto che un distretto come quello lapideo
può esprimere solo grazie ad un polo espositivo organizzato
e collaudato come Carrarafiere. Ma il messaggio arrivato
dalla buona riuscita dei “surrogati” Marmotec della scorsa
primavera è arrivato forte e chiaro: ripensare al concetto
di fiera in senso tradizionale, cambiare la modalità di
approccio nei confronti del nuovo visitatore, rinunciare alla
mera esposizione di blocchi e lastre per dare nuovi contenuti
al prodotto-marmo, incuriosire il professionista già dai mesi
prima e sorprenderlo nel corso dell’evento. Il pacchetto
“fiera-non-fiera”, ovvero il main event accompagnato da
una serie di appuntamenti spot a corollario, mirati e
adattabili, che ne accentuano il “peso specifico”, è un lavoro
iniziato bene che deve essere proseguito. In questo senso,
ci pare che Carrarafiere abbia imboccato la strada giusta.
La particolare modalità di affluenza alla mostra “Sacro &
Profano” che si è tenuta lo scorso Aprile a Milano, Zona
Tortona, ci suggerisce un’ultima riflessione. Il pubblico che
ha visitato il padiglione allestito dagli art director Paolo
Armenise e Silvia Nerbi, ha registrato i picchi di presenza
dal tardo pomeriggio fino a sera inoltrata. La proposta choc
che buttiamo sul tavolo è questa: perché non pensare ad
una Marmotec aperta dalle 17 alla mezzanotte?
Forse troverebbero efficace realizzazione i famosi pacchetti
– anche in questo caso più volte discussi – “fiera+territorio”,
che da un parte farebbero contento il marmista nativo (non
perdere la giornata di lavoro), dall’altra per esercitare
un’attrattiva irresistibile nei confronti del visitatore che
abbinerebbe il viaggio di lavoro con la vacanza insieme alla
famiglia.
“Oggi andiamo al mare e domani a visitare Firenze, la sera
si va in fiera che c’è la cena a base di lardo di Colonnata e
vino di Candia. Cara, ti piace il programma?”
10
Un meeting di alto profilo a Carrarafiere
A che punto è l'economia americana
John Zogby è consulente dello staff
del Presidente degli Stati Uniti,
fra i maggiori sondaggisti
e prestigioso interprete del mondo
politico americano
"Vendete marmo?
Dateci un motivo
in più del lusso"
Il confronto con uno dei consulenti diretti del Presidente Obama ha
aiutato a chiarire dove sta andando oggi la società USA e quali sono le
tendenze della sua economia, così importante per le nostre esportazioni.
Sotto il fuoco di fila delle domande di Fausto Cruschelli, Zogby ha parlato
dei grandi mutamenti in atto nel modo di vivere dell’americano medio,
della ripresa dei mercati, della percezione del prodotto “marmo” e dei
punti forza de Made in Italy oltreoceano.
Fausto Cruschelli
è il caposervizio
de La Nazione
di Carrara
Esiste ancora il sogno USA?
“Il sogno USA non è interrotto, è solo in fase di ridefinizione. La crisi di
oggi è il peggior terremoto economico degli ultimi 35 anni che ha portato
grandi mutamenti economici e sociali. L’americano medio è stato costretto
a rivedere la sua interpretazione dell’”american dream” e a ricollocare i
propri obiettivi”.
L’americano ha vissuto sopra le proprie possibilità? E chi glielo ha
permesso?
“Solo il 7% circa della popolazione ha vissuto al di sopra dei propri mezzi,
ma non l’americano medio, ovvero il padre di famiglia che la mattina si
alza presto, porta i figli a scuola e si fa 150 km in auto per andare al
lavoro. Ma questo signore non è quello che fa le headlines, colui cioè che
detta i comportamenti. Le headlines sono fatte da quella piccola percentuale
di cui ho detto. La maggior parte della gente ha vissuto coscienziosamente”.
Si tratta di una crisi strutturale o di un semplice incidente?
“Non è un incidente di percorso, besì una crisi di struttura grave. Non solo
a livello economico ma anche governativo, perché proprio al governo
vengono addebitate molte colpe. Certi problemi devono essere risolti a
quel livello ed allarmanti evoluzioni economiche e sociali che si stavano
compiendo non sono state capite dalle autorità o male interpretate. Non
sono state imposte regole che forse avrebbero, se non evitato, attenuato
la crisi. Questo è quello che pensa la gente”.
Ma in USA, quali regole sono state infrante”
“Non è che l’economia USA manchi di regole precise, specie nel sistema
bancario; possiamo dire che i legislatori hanno “dormito” e non si sono
accorti del crescere della bolla economica. I leader hanno continuato a
pensare che tutto fosse ok, che l’economia tirasse, senza la necessità di
lavorare per il futuro. Quando questo futuro è arrivato, la bolla è apparsa
in tutta la sua gravità e la storia ci insegna che le bolle economiche hanno
sempre avuto effetti devastanti non solo sul piano economico ma anche
su quello sociale.L’americano ha creduto a chi gli diceva che poteva
comprare una casa più grande, una macchina più potente ed ha sempre
avuto fiducia nell’operatore del numero verde della carta di credito che
gli assicurava che poteva spendere quanto voleva”.
La crisi dipende anche dalle disuguaglianze sempre più evidenti a livello
globale?
“Si sono avute crescite spaventose in alcune zone soltanto del mondo,
mentre altre sono rimaste indietro. Questo ha fatto sì che il capitalismo
non potesse reggere ritmi di crescita esponenziali, tanto più che diversi
mercati avevano nel frattempo raggiunto il livello di saturazione”. Il vero
effetto devastante è stato che la crisi ha coinvolto la “middle class
”, ossia la maggior parte della popolazione.
Da questo deriva la necessità che si adottino regole nell’immediato futuro,
non solo localistiche ma globali, soprattutto per quanto riguarda il credito,
lo sviluppo sostenibile, l’ambiente. Questo è lo step successivo e
imprescindibile.
Possiamo parlare di germogli di ripresa?
“No. Non siamo nemmeno vicini a poter affermare questo. Gli effetti
sociali della crisi sono sotto gli occhi di tutti, non solo negli USA.
Dovete sapere che il 30% degli americani fa oggi un lavoro meno redditizio
di quello che svolgeva precedentemente. Non siamo ancora, dunque, alla
fine della recessione, fatto che comporterà una riduzione del tenore di
vita. Posso affermare che il trend sarà quello di un rifiuto del lusso inteso
come bene prezioso ma superfluo, con una netta tendenza al ribasso
“
Nemmeno vicini
a poter dire che
lo stallo è finito.
Crisi della middle
class devastante
“
Chi detta
i comportamenti
ha vissuto sopra
le righe, ma non
l'americano medio
“
Dovete far capire
che marmo non è
sinonimo di lusso,
ma di investimento
duraturo
dello stile di vita. I sondaggi -sapete bene quanta importanza l’
America attribuisca ad essi - parlano di 9/10 milioni di americani
che rifiutano la vita lussuosa, pensando di non aver bisogno di una
casa più grande, di un’auto più potente, dell’ultimo modello dell’IPhone”.
Cosa si dice del marmo in USA?
“Dovete far capire al mercato americano che si tratta - più che di
un superfluo bene di lusso – di un prodotto di alta qualità, duraturo,
da considerare come un investimento di lungo periodo. Per comprare
il vostro marmo, dateci più motivi che non siano quelli del lusso e
del prestigio!”
Quali i punti di forza italiani nel mercato USA?
“Ce ne sono molti, ne indico solo qualcuno a titolo di esempio: siamo
fissati col cibo salutare, come il buon vino, oppure con le scarpe di
buona qualità.
L’americano sa che in Italia ci sono ottime pelli e ottimi fabbricatori
e sa quanto sia importante per il benessere fisico indossare scarpe
di buona fattura che garantiscano una corretta postura ed un
perfetto comfort. Anche in questo caso ritorna il concetto di alta
qualità che non è sinonimo di lusso o stravaganza. E questo è un
dato a cui l’americano pone sempre più attenzione”.
La crisi del 2008 paragonata a quella del 1929.
“La crisi attuale è la peggiore degli ultimi 35 anni, ma quella del ’29
è stata più devastante. Oggi la disoccupazione è circa il 10%, prima
era del 25%, altri indicatori economici erano ben peggiori e sono
occorsi diversi anni prima di poter parlare di ripresa”.
L’elezione di Obama
“Una grande opportunità. Ha ottenuto il voto dei giovani e di gruppi
demografici molto importanti in America come gli ispanici; ha dato
voce, soprattutto, alla classe creativa, sempre più importante per
la soluzione della crisi per lo sviluppo economico, politico e sociale”.
11
Cosa succede negli USA
Dopo un periodo di crescita a ritmi
del 10% - 20% annuo, il mercato
residenziale di Manhattan è en­
trato in una nuova fase ricca di
opportunità. A fronte di uno svi­
luppo edilizio basato su proiezioni
di crescita elaborate negli anni del
boom, ci si è trovati in un mercato
che non ha mantenuto le attese,
entrando in fase recessiva con un
significativo ribasso dei prezzi. Per
comprendere il mercato immo­
biliare di Manhattan, vanno tenuti
presenti fattori che ne differen­
ziano il comportamento rispetto
al mercato del resto degli USA.
L’insularità di Manhattan e la
conseguente mancanza di spazio
per nuovi edifici fa sì che la do­
manda ecceda l’offerta. Il limitato
stock di investment properties
(Condo), il grande afflusso di ca­
pitali dovuto alla presenza di
professionisti altamente retribuiti,
i tassi d’interesse particolarmente
bassi, fanno comprendere le ra­
gioni del boom immobiliare degli
ultimi anni. Alcuni elementi
hanno frenato la crescita dei
prezzi e dato vita ad una crisi del
mercato di ampie proporzioni. La
crisi del credito e l’impossibilità
di finanziare l’acquisizione di asset
di qualsivoglia natura (inclusi
quelli immobiliari) ha creato
grossi problemi per un mercato
abituato ad un uso della leva fi­
nanziaria fino al 90% del valore
dell’immobile. La stretta creditizia
(le banche ormai raramente
prestano più del 65% del valore
dell’immobile e per ammontari
Il mercato immobiliare a Manhattan
La grande mela
torna appetibile
La Quinta Strada,
regno dello shopping
a New York city
di
Andrea Danese
e Gianluca Galletto
Il dopo Coverings
Meno espositori e pochi visitatori,
edizione della Coverings di Chicago
piuttosto dimessa. Alcuni padiglioni
registrano il 50% in meno di
espositori. INNOVATIVE MARBLE &
TILE LLC, grande distributore di Long
Island chiede la Chapter 11*,
problemi anche per le aziende
brasiliane e indiane. La primavera
porta, però, un vento nuovo: rispetto
alla totale immobilità di fine ed inizio
anno, pare avviata una leggera ripresa
delle vendite. Non si tratta ancora di
una netta ripresa delle importazioni
relativamente modesti) ha reso
difficile l’acquisto di immobili per
investitori che richiedono il fi­
nanziamento di una parte del
prezzo di acquisto. Altro ele­
mento di preoccupazione è il
numero di nuove unità abitative
in costruzione (circa 35.000 tra
il 2008 ed il 2010) che non rie­
scono ad essere assorbite da una
domanda che negli anni del boom
era pari a circa 12.000 unità al­
l’anno e oggi è a circa 7.000 unità.
Questi fattori formano un quadro
negativo dell’andamento dei
prezzi a breve (6-12 mesi) e fanno
prevedere un periodo di 3-4 anni
prima che la domanda possa
eccedere nuovamente l’offerta
esaurendo l’inventario esistente.
Nel 4° trimestre del 2008 il nu­
mero di compravendite è sceso
del 10% rispetto al quarto tri­
mestre del 2007 e il numero di
immobili sul mercato è salito del
40%. È importante chiarire che il
mercato immobiliare di
Manhattan resta isolato da quello
che è l’andamento dei mercati
di Chicago, Illinois
– i magazzini sono ancora pieni e
devono essere smaltiti – ma i
distributori hanno ripreso a vendere,
e questo è il dato positivo. Le aziende
Cosmave presenti a Coverings
(Campolonghi, Factory Marble and
Stone, Henraux, Landi Group Import
Export, Savema e Tenax) confermano
la sensazione di una maggiore fiducia
fra gli operatori, come pure il fatto
che alcune zone mandano segnali di
risveglio dopo mesi di stand-by.
Tenax
Un mercato con
caratteristiche a sè
rispetto al resto
degli Stati Uniti
Crollo dei prezzi
e tenuta degli affitti
mix interessante
per l'investitore
suburban degli Stati Uniti. I pignoramenti di
immobili e le vendite fallimentari sono pratica­
mente inesistenti nell’area di Manhattan. Qui
l’investitore acquista in un mercato che è in
difficoltà ma che gode di un livello di ricchezza
nettamente superiore a quello delle grandi città
come Miami o Las Vegas (mercati fatti di seconde
o terze case) o di zone prevalentemente abitate
da ceti sociali medio bassi. Questo deve rassicu­
rare ulteriormente l’investitore che acquista in
un mercato che dal punto di vista economico e
geografico (un isola con limitate opportunità di
ulteriore sviluppo immobiliare), offre limitato
downside e speranze di ripresa.
La significativa discesa dei prezzi degli ultimi 12
mesi (ormai le transazioni su immobili residen­
ziali avvengono ad uno sconto del 25-30% ri­
spetto ai picchi del 2006-2007) offre
un’opportunità d’investimento che non si pre­
Ricchezza molto
superiore a città
come Miami
e Las Vegas
sentava dai molti anni. Il crollo dei prezzi ed una
sostanziale tenuta degli affitti offrono una com­
binazione molto interessante per l’investitore
di medio-lungo termine.
Sul “nuovo” è possibile ottenere sconti maggiori,
soprattutto se si compra in blocco più di un’unità
da costruttori con inventario invenduto.
Vediamo infine quali sono gli elementi di valu­
tazione dell’opportunità di investimento:
1.possibilita’ di acquistare al di sotto del valore
medio per piede quadrato ((11 piedi quadri =
circa 1mq): ad oggi circa $1,250 per il mercato
in generale e $1,900 per il mercato luxury), 2;
stabilità del mercato degli affitti: i rendimenti
lordi si aggirano intorno al 6%; 3. possibilità di
crescita di aree specifiche rispetto all’andamento
generale del mercato immobiliare; 4. durata
dell’investimento (dai 5 ai 7 anni); 5. finestra
di opportunità tra i 12 ed i 18 mesi.
Fiera quasi deserta ma segnali di "ripresina"
Padiglioni vuoti vuoti a Chicago
Fine del tunnel?
* Quando si parla di Chapter 11 si fa riferimento alla
procedura prevista dal capitolo 11 del Bankruptcy Code
statunitense (equivalente alla nostra legge fallimentare),
finalizzata alla soluzione della crisi dell'impresa attraverso
un piano di riorganizzazione e molto simile al nostro
concordato preventivo.
12
Il 30 Aprile scorso Loris Barsi, titolare della Barsimarmi
Sas e consigliere del nostro consorizo, è stato riconfermato
quale componente del Consiglio della Fondazione Cassa
di Risparmio di Lucca. L’avvocato Giovanni Cattani è stato
eletto Presidente, mentre il manager bancario Arturo
Lattanzi diventa il suo vice. La Fondazione indirizza la
propria attività nella promozione sociale, culturale ed
economica del territorio della Provincia di Lucca.
Ettore Riello è il nuovo Presidente Veronafiere. Lo ha
eletto lo scorso Aprile l’Assemblea dei Soci per il triennio
2009-2012. Ettore Riello, 53 anni, laureato in economia
aziendale, è Presidente e a.d. della Riello Group Spa,
realtà leader nel riscaldamento residenziale, nella
climatizzazione e nelle tecnologie di combustione e di
cogenerazione con particolare attenzione alle energie
rinnovabili.Una holding industriale da 600 milioni di
fatturato e 2200 dipendenti.
Il 19 Maggio a Norimberga, il Comitato Europeo di
Normazione ha eletto Paola Blasi nuovo Presidente.
Blasi è geologo responsabile del settore servizi alle
imprese per IMM. Importante l’assegnazione della
Presidenza ad un funzionario IMM; Carrara ha, in questo
modo, l’opportunità di rappresentare al meglio in sede
europea le necessità del nostro. Per il CEN ha inizio un
nuovo percorso che dovrà portare alla revisione e al
miglioramento delle norme già pubblicate.
Cna Lucca ha confermato alla guida dell’associazione il
presidente uscente Ugo Da Prato. E’ questo il verdetto
del congresso provinciale che si è tenuto a Lucca lo
scorso 12 Giugno. Da Prato è stato confermato per i
prossimi 4 anni a capo degli oltre 2500 artigiani di Cna.
Tra i primi compiti il cambiamento dei criteri di Basilea
2, l’ammorbidimento del patto di stabilità, e
l’adeguamento degli studi di settore ai numeri della
crisi.
Chi è
diventato
cosa
Importante
per il nostro
comprensorio
la nomina di Blasi
a capo del CEN