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Affitti, crescono i canoni: +1,7% nel 2015
red
17/12/2015
Se le compravendite non ripartono, gli affitti
inevitabilmente diventano l’unica alternativa.
Il trend dei canoni d’affitto
Se a livello nazionale l’aumento dei prezzi d’affitto nell’ultimo anno risulta inferiore al 2%, ci
sono città dove l’incremento raggiunge la doppia cifra come a Bologna (+11,6%), Perugia
(+9%) e Bari (+8,5%). Oltre la media nazionale l’aumento a Napoli (+6,3%), Genova (+5,5%) e
Catanzaro (+5,2%). A Milano, che già nel 2014 aveva anticipato il trend in risalita sotto la
spinta dell’Expo, si registra un +2,4%. In alcune piazze tuttavia persiste il segno meno. A
Palermo la contrazione più consistente degli affitti: -7,7%. Seguono Potenza e Campobasso
(-5% ciascuno), Roma (-2,2%), Trieste (-1,9%) e Trento (-1,2%). Una generale stabilità si
rileva ad Aosta (+0,8%), Ancona (+0,1%) e Cagliari (-0,4%).
Le grandi metrature spingono il mercato locativo. I quadrilocali tirano soprattutto a
Bologna (+15,2%), Perugia (+14,3%), Bari (+11,6%), Genova (+11,5%) e Venezia (+10,4%). I
trilocali sono molto richiesti a Perugia (+11,4%), Bari (+11,3%) e Bologna (+10,6%). In altre
città gli appartamenti di maggiori dimensioni sono meno appetibili: i quadrilocali fanno
registrare canoni in calo ad Aosta (-5,9%), Campobasso (-4%) e Palermo (-3,9%), i trilocali a
Palermo e Potenza (-4,9% ciascuno), e Campobasso (-4,8%). Locazioni stabili per mono e
bilocali (+0,1% ciascuno).
La casa in affitto diventa abitazione principale
Il rapporto rileva un significativo cambio dei costumi da parte degli italiani rispetto
all’affitto, dovuto alla crisi economica di questi anni. Rispetto all’ultimo anno le famiglie che
prendono in affitto un appartamento come abitazione principale sono aumentate di quasi
10 punti percentuali, dal 50,3% del 2014 al 59,8% del 2015. Il trend è ancora più marcato in
città come Palermo e Trento (80% ciascuno), Campobasso (75%) e Roma (70,4%). Sotto la
media nazionale Trieste (45%), Milano (49%) e Genova (45%), dove più importante è la
richiesta di trasfertisti e studenti. Diminuisce leggermente, a livello nazionale, la quota di
richieste di locazione provenienti da lavoratori in trasferta (da 25,1% nel 2014 a 22,6% nel
Solo affitti
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1.618.219.668
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“Dal 2010 al 2014 i canoni d’affitto erano diminuiti del 12,5%, quest’anno registriamo una
ripartenza con prospettive migliori per il mercato – si legge nella ricerca. Le abitudini degli
italiani stanno cambiando e la locazione diventa sempre più una scelta permanente. Molte
famiglie, infatti, prendono casa in affitto come abitazione principale, anche per ragioni
economiche, orientandosi su ambienti più ampi e confortevoli per i loro bambini”.
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Dopo 5 anni di contrazione la media dei canoni
sarebbe a +1,7% nel 2015 trainati soprattutto da
quattro (+3,3%) e tre locali (+2,4%) adibiti
sempre più ad abitazione “principale” da famiglie
con figli. E’ quanto emerge dal rapporto sulle
locazioni 2015 di Solo Affitti, elaborato con il
supporto scientifico di Nomisma.
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2015) e studenti fuori sede (da 22,9% a 16,1%).
I prezzi della locazione
Per prendere in affitto un appartamento in Italia occorrono mediamente 516 euro, che
salgono a 558 euro se l’appartamento è ammobiliato e a 572 se dotato di garage. Milano si
conferma anche nel 2015 la città più cara per gli affitti (canone medio di 916 euro)
superando Roma (809) di oltre un centinaio di euro. Seguono Firenze (645 euro), Bologna
(568 euro), Venezia (566 euro), Napoli (546 euro). Vivere in affitto costa meno che altrove a
Potenza (379 euro), Campobasso (381 euro), Perugia (396 euro) e Catanzaro (399 euro).
La tassazione degli affitti
Anche nel 2015 la cedolare secca è stata preferita alla tassazione IRPEF, utilizzata ormai in
poco più di 1 contratto su 10 nei capoluoghi di regione. La nuova tassazione viene impiegata
mediamente nell’87% dei casi, con punte del 97% a Perugia, del 95% a Napoli, del 93%
ciascuno a Roma, Venezia e Firenze.
Il canone concordato
Da quest’anno i contratti di locazione con canone concordato sono diventati i più utilizzati
in Italia (dal 37,1% del 2014 al 43,1% del 2015) e superano per la prima volta quelli liberi
4+4, passati dal 39,8% dello scorso anno al 42,1% del 2015. Cala l’impiego di contratti
transitori, passati dal 20,9% del 2014 a 14,3% di quest’anno. Di pari passo al canone
concordato cresce l’utilizzo della cedolare secca al 10%: i proprietari di casa che la scelgono
in Italia sono il 58% con punte dell’83% a Firenze e Torino, dell’80% a Genova, del 75% a
Bologna e Perugia, e al 70% ciascuno a Roma e Trento. A Milano e Napoli il recente rinnovo
degli accordi territoriali dopo quasi 20 anni riapre la possibilità per i locatori di utilizzare il
canone concordato, anche se ancora nel capoluogo meneghino non si va oltre il 5% dei
contratti e non si supera il 6% in quello partenopeo.
I locatari
Aumentano le coppie senza figli che vivono in affitto (dal 36,9% del 2014 al 40,2% del 2015)
mentre diminuiscono quelle con figli che restano comunque numerose (25,8%). Stabile la
quota di single in affitto che rappresentano più di un quinto del totale (21,9%). In calo il
fenomeno della condivisione di uno stesso appartamento da parte di più persone (12,1% del
totale) che si mantiene vivo nelle città universitarie come Catanzaro (35%), Firenze (21,7%),
Bologna (21%) e Venezia (17,5%), così come a Milano dove quasi un appartamento locato
su cinque è utilizzato da tre e più soggetti (17%).
I tempi di locazione
Diminuisce rispetto allo scorso anno il tempo medio necessario a trovare un appartamento:
2,3 mesi. Se in centro e semicentro occorre un periodo inferiore per arrivare alla firma del
contratto (2 mesi), in periferia ci vogliono 2,7 mesi. Si trova casa più velocemente a Perugia
(1,5 mesi), Milano e Firenze (1,7 ciascuno) mentre la ricerca dura di più a Napoli (3,8), Bari
(3,5), Palermo e Aosta (3,3 ciascuno).
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