Rosato, Budin e Cuperlo: un posto per tre

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Rosato, Budin e Cuperlo: un posto per tre
10 FEB 2008
Il Piccolo Nazionale Regione
pagina 8
Corsa contro il tempo per definire le liste nazionali e regionali. Malattia riunisce a Roma le liste civiche: puntiamo anche alle politiche
Rosato, Budin e Cuperlo: un posto per tre
Nel Pd «ressa» di candidati per il Parlamento. Honsell accetta di presentarsi come sindaco di Udine
di Ciro Esposito
TRIESTE Ogni discorso sulle
candidature «è ancora prematuro». Questo è il messaggio lanciato dai vertici regionali del Pd nel giorno in cui
risolvono il nodo Udine con
il sì di Furio Honsell per la
corsa a sindaco. La bagarre
non si è ancora scatenata
ma l’accelerazione del percorso che porterà i cittadini a
esprimersi per politiche e regionali il 13 e 14 aprile mette il nuovo soggetto politico
del centrosinistra a dura prova. Esigenze di rappresentanza territoriale e di natura politica (l’equilibrio tra ex
Ds e ex Margherita) e le
«quote rosa» complicano non
di poco il lavoro delle segreterie. Soprattutto per le politiche. Una delle criticità più
evidenti è quella su Trieste.
C’è un solo posto per almeno
tre possibili pretendenti, gli
uscenti Milos Budin, Ettore
Rosato e Gianni Cuperlo, nonostante le ultime scelte di
Willer Bordon, eletto al Senato nel 2006, lo mettano
fuori gioco. E la situazione
può ulteriormente complicarsi se gli eletti del Pd saranno
sei (4 deputati più 2 senatori
nel caso in cui il Pd arrivi attorno al 27%) e non sette, come è successo due anni fa.
Cuperlo è a rischio perchè
non è nell’entourage di Walter Veltroni, ma soprattutto
perchè non ha un rapporto
consolidato con il territorio,
dopo un ventennio di emigrazione a Roma. Rosato, dopo
aver perso l’incarico di sottosegretario agli Interni, è candidato a restare nella capitale in uno dei due rami del
Parlamento. Ma il triestino
potrebbe essere costretto a
duellare per un posto in lista
con l’ex diellino Flavio Pertoldi. Disoccupato, dopo la
caduta del governo Prodi, resta anche il sottosegretario
Budin. E rischia pure lui:
l’ipotesi di una candidatura
dell’ex diessina Tamara Blazina, già consigliere regionale, sembra perfetta per accontentare la minoranza slovena e al tempo stesso per
garantire la rappresentanza
di genere. «I criteri saranno
indicati dall’assemblea costituente e dalla segreteria nazionale - spiega il segretario
regionale Bruno Zvech -. Già
nel direttivo di domani a livello regionale cominceremo
a lavorare sulla questione
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
candidature». «Ogni discorso
è prematuro - dà man forte
il segretario triestino Cristiano Degano - ma dovremo trovare un efficace forma di consultazione del territorio».
Tra le donne, oltre alla Blazina, in prima fila ci sono due
pordenonesi come Francesca
Cardin, attuale presidente
del Pd, e Renata Bagattin,
già ai vertici dei pensionati
della Cgil. Ma non è escluso
che anche il sindaco di Pordenone Sergio Bolzonello stia
pensando a Roma. Lui nega
decisamente ogni coinvolgimento ma Bolzonello, assie-
me al deputato Alessandro
Maran, è l’uomo di fiducia di
Veltroni nel Friuli Venezia
Giulia. «Non penso nè alle
politiche, nè alle regionali afferma, però, Bolzonello ma soltanto a fare il sindaco
di Pordenone». Sui candidati
per le politiche il Pd sembra
orientato a dare fiducia ai
parlamentari uscenti. Ma solo per Maran, Ivano Strizzolo e Carlo Pegorer la riconferma appare quasi scontata.
Sul fronte delle regionali
le poche certezze dentro il
Pd sono le rinunce di Cristiano Degano, Antonio Martini
e probabilmente Alessandro
Carmi, mentre avanza la
sua candidatura l’ex diellino
Francesco Russo. Non si ricandida per scelta nemmeno
Bruno Malattia, capogruppo
dei Cittadini, che ammette:
«L’election day ci ha un po’
spiazzati e la coincidenza
delle due consultazioni potrebbe penalizzare il risultato delle civiche offuscate dai
grandi partiti e penalizzati
dalla prevedibile proliferazione di liste e simboli. Sulle
candidature mi pare che tutti siano in alto mare. Noi ripartiamo dai consiglieri
uscenti che hanno fatto bene
e sarebbero peraltro tutti appena al secondo mandato. Il
nostro obiettivo è comunque
di presentare liste competitive sul territorio». Proprio ieri, peraltro, Malattia ha convocato a Roma la rete nazionale delle civiche che, a differenza di quanto accaduto nel
2006, stanno lavorando per
presentarsi alle politiche.
«Ritengo che l’esperienza del
Friuli Venezia Giulia possa
essere esportata - commenta
Malattia - e mi auguro che i
partiti romani questa volta
lascino da parte il loro egoismo. Veltroni potrebbe abbracciare questa novità che
può essere decisiva per il
centrosinistra».
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10 FEB 2008
Il Piccolo Nazionale Regione
Ettore Rosato con Francesco Rutelli e Rosy Bindi
pagina 8
Il rettore udinese Furio Honsell
Gianni Cuperlo e Milos Budin
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
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10 FEB 2008
Il Piccolo Nazionale Regione
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