La «commédie humaine» nella rappresentazione degli
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La «commédie humaine» nella rappresentazione degli chansonniers: da George Brassens a Fabrizio De André Dati: 2012, 82 p. Autore: Zulì Maria Rosaria Formato: PDF, ePUB, DOC Scarica La «commédie humaine» nella rappresentazione degli chansonniers: da George Brassens a Fabrizio De André: • La «commédie humaine» nella rappresentazione degli chansonniers: da George Brassens a Fabrizio De André.pdf • La «commédie humaine» nella rappresentazione degli chansonniers: da George Brassens a Fabrizio De André.epub All'indomani della Seconda guerra mondiale gli avvenimenti bellici rivoluzionarono al punto tale la società da alimentare la nascita di una nuova coscienza morale ormai capace di denunciare con forza e coraggio le atrocità e le ingiustizie conseguenti al conflitto. La Francia incontra ed entra in contatto con questa grande ondata di contestazione anticonformista attraverso un'effervescenza ideologica che trova espressione in movimenti culturali di notevole rilievo. Attraverso il breve percorso tracciato dal presente studio, ritorneremo proprio sulle note interpretate dalla musica degli "chansonniers", gruppo di auteurs-compositeurs-interprètes apparso per la prima volta in Francia nel 1950. L'opera di artisti come Jacques Brel, Leo Ferré e Georges Brassens, fiorita in concomitanza con un momento di profonda crisi per tutta l'Europa, intende esprimere mediante la "chanson", un sentimento di solidarietà e vicinanza verso tutti coloro i quali la nuova società post-bellica disprezza e mette ai margini. Una solidarietà che rifiuta e respinge in maniera ormai del tutto radicale quei falsi dettami borghesi. Il pensiero emerso da questo genere di composizioni musicali, abbraccia così un universo popolato da ladri, traditori e traditi, poliziotti, prostitute, preti, grazie ai quali ogni volta rivive e prende forma un piccolo frammento di quella "Commédie humaine". Intorno alla fine degli '60 tale fenomeno artistico, inizia a far vibrare anche le corde della cultura musicale italiana, influenzando lo spirito di uno fra i più importanti artisti di quest'epoca: Fabrizio De André. Ripercorrendo il cammino tracciato da Georges Brassens, le canzoni e i testi del cantante genovese si trasformano nella testimonianza vera ed autentica di quegli angoli bui e malfamati che la società ha lasciato scivolare in una disperata solitudine.