Il portolano in bottiglia

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Il portolano in bottiglia
Il portolano in bottiglia
Fari, fanali, mede dei porti italiani
e momenti di vita marinara
Aldo Codognato
miniaturista
“A favore dei navigatori, agli dei salvatori”
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Sostrato di Cnido
“Pharos” p.g.c. Museo Oceanografico di Monaco
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Aldo Codognato, nato a Bucarest nel 1933, ha trascorso infanzia e giovinezza tra Milano e Venezia, città nella quale ha frequentato con assiduità a passione squeri (cantieri navali), botteghe e calli, dove vecchi marinai ricreavano, con semplici arnesi, cose e
momenti della loro vita, realizzando opere delicatissime per gusto e sensibilità. Da loro ha appreso quest’arte della riproduzione in
bottiglia delle cose di mare reinventando poi secondo la propria particolare visione questa antica tradizione marinara, ma conservando lo stesso gusto e la stessa sensibilità dei vecchi esperti maestri.
Qualunque cosa può entrare in un contenitore di vetro, ma certo nulla più del faro, che
per il marinaio rappresenta il punto di riferimento sicuro, 1'approdo, il ritorno a casa e
agli affetti, poteva colpire fantasia.
E se poi riprodurre il faro realizzava il suo desiderio di esprimere il proprio amore per il
mare e la sua gente, nel racchiuderlo in bottiglia realizzava ciò che gli era sempre apparso
tanto difficoltoso da rasentare l'impossibile. Le bottiglie vengono scelte in base a criteri
di trasparenza del vetro, lunghezza e ristrettezza del collo, particolarità che aumentano la
difficoltà manuale, ma sopratutto vengono valutate in base alla forma, affinchè possano
amalgamarsi alla perfezione. I fari veri e propri, ma anche ambienti di vita a questi legati,
sono costruiti all'esterno, scomposti e rimontati all'interno del vetro con attrezzi adattati
di volta in volta alle necessità.
Con il suo "Portolano in bottiglia", frutto di anni di documentato lavoro Codognato propone la riproduzione di gran parte delle
segnalazioni marittime delle coste italiane, ricostruite con fedeltà oggettiva, ma con gusto tutto personale. Opere sue in collezioni
private e musei italiani ed esteri.
Sposato, con una figlia, vive e lavora ad Arese.
Aldo Codognato al suo tavolo di lavoro,visto dal pittore
Alfredo Acciarri (Olio su tavola, cm40x30)
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Il portolano in bottiglia
Fari, fanali, mede dei porti italiani
e momenti di vita marinara
miniature, diorami, ceramiche
Aldo Codognato
miniaturista
Sala esposizioni, Nuova Biblioteca Museo Frera
Via Zara 37, Tradate
data...............
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Centro Culturale Frera
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Città di Tradate
Culture, Identità
e Autonomie della Lombardia
Il portolano in bottiglia
Fari, fanali, mede dei porti italiani e momenti di vita marinara
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In copertina:
“Pharos” p.g.c.: Museo Oceanografico di Monaco (particolare)
Catalogo a cura di Margherita Codognato
Comune di Tradate Sezione Cultura
Nessuna parte di questo libro.....
Supervisore Aldo Martinetto
Progetto grafico e stampa: Tipografia Zaffaroni snc - Mozzate (Co)
Studi fotografici:
Maggi Antonio Milano
Maggi & Maggi Milano
Muscatello Andrea Milano
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Lettera del Sindaco
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Sommario
“Centro Culturale Frera” La Biblioteca Civica Laura Freyria Fava
“I fari di Aldo Codognato” Capitano di Fregata Vincenzo Malandrino
“Miniature di segnalamenti marittimi e momenti di vita marinara” Bianca Melzi d’Eril
“I 150 fari di Codognato” Giuliano Pennisi (già Presidente Fiera di Genova)
“Bottiglie come ampolle alchemiche in Codognato” Ester Monachino
“Quando i fari parlano al pubblico” Com. Flavio Serafini
“Fari: il lume dei naviganti diventa soggetto di un miniaturista” Laura Freyria Fava
“Il faro” Aldo Martinetto Condirettore di Barche
“Segnalamenti marittimi rivisitati in bottiglia” Franco Belloni, storico della vela
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pag. 30
pag. 238
“Centro Culturale Frera”
La Biblioteca Civica
La nuova sede della Biblioteca Civica, inaugurata nel dicembre 2005,
è stata realizzata all'interno degli ex capannoni della storica fabbrica di
motociclette Frera, che dal 1987 appartengono al Comune di Tradate.
Nel 1997 l'Amministrazione Comunale ha avviato un'operazione di recupero dell'edificio principale, un pregiato esempio di stile Liberty risalente al 1905, per realizzarvi il nuovo centro culturale cittadino.
Si è proceduto a un recupero conservativo della struttura esistente, al
rifacimento e al restauro degli elementi decorativi, all'eliminazione delle superfetazioni e delle parti non significative per la caratterizzazione
della storia produttiva dell'edificio.
In questa struttura, oltre alla Biblioteca Civica, è ospitato anche il "Museo della Motocicletta Frera".
La nuova Biblioteca Civica di Tradate, con i suoi 1800 metri quadrati
destinati interamente all'esposizione libraria e alla consultazione, è la
più grande della Provincia di Varese.
Attualmente ha un patrimonio librario di più di 41 mila volumi, ma è
concepita per ospitare quasi 90 mila volumi.
Al suo interno la biblioteca è stata strutturata come un unico spazio
aperto a forma di "L".
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Gli arredi e le scaffalature (per i quali, come per i pavimenti, si è fatto un largo uso di legno) sono disposti in maniera accurata, divisi per sezioni tematiche e settori di età. Infatti, la biblioteca è ripartita in
settori ben distinti, ma non separati tra loro: bambini 0-5 anni, bambini 6-10 anni, ragazzi 11-13 anni,
giovani e adulti, novità librarie, narrativa, saggistica, emeroteca e area multimediale.
In ogni settore, per mettere l'utente a proprio agio,sono state ricavate isole per la consultazione informale, piani di appoggio per la lettura veloce, poltrone e divanetti per sfogliare libri.
Nelle aree destinate ai bambini si è voluto anche garantire il legame stretto tra gioco e lettura: scaffalature e arredi più bassi, tavolini componibili, cuscinoni colorati e un grande tappeto dove potersi sedere
e sdraiare.
Altro fiore all'occhiello della nuova struttura è la fornitissima emeroteca. In essa son presenti le copie di
12 quotidiani a copertura locale e nazionale, 3 quotidiani stranieri e quasi 80 riviste mensili o settimanali, di cui 3 in lingua straniera.
Inoltre, per essere al passo con i tempi, la biblioteca è dotata di un'ampia area multimediale in cui gli
utenti potranno accedere a internet, ascoltare cd musicali o visionare dvd.
L. F. F.
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“gira la luce del faro attorno ad un asse intagliato nell’aria e nella roccia,
alto fino alle altezze delle stelle del nord e del sud”
Ester Monachino
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COMANDO ZONA FARI A.T.
LA SPEZIA
IL COMANDANTE
Questa collezione ha il singolare pregio di presentare per la prima volta 95 Fari e segnalamenti marittimi minori nella forma e nei colori originali e con riprodotti i siti ove ubicati, spesso impervie scogliere o
scosciese rupi, che nel contesto rappresentano un angolo delle nostre coste ove l'armonica architettura
è ricostruita in forma miniaturizzata.
La rara raccolta possiede l'indiscutibile merito di offrire, attraverso il vetro delle varieformi bottiglie, la
più possibile fedele riproduzione dei nostri fari che abbracciano più di otto secoli di storia della navigazione, della cultura marinara e della tecnologia.
Alcuni pregievoli nei dettagli, rifiniti nei colori e fedeli nella proporzione sembrano essere opera non di
un appassionato hobbista, ma frutto di una approfondita conoscenza dei fari applicata all'arte popolare
e marinara del modellismo.
Tutto questo sembrerebbe autorizzare l'ipotesi di una bottega in cui una figura centrale "il faro", da il
"la" ad una appassionata attività creativa nella quale l'autore trova la forza di continuare solo per il profondo sentimento di amore che lo lega al mare e per il fascino, spesso tenebroso, che il Faro rappresenta.
Il guardiano del faro, uomo di mare, che compie il suo dovere di semplice e schietto marinaio contro le
avversità, le fatiche e i pericoli ed i fantasmi della navigazione, con compagna la solitudine, che nelle
notti buie e tempestose ha quale gioioso e ciarliero compagno un raggio di luce, è la romantica figura che
nel profondo "io" ne guida le mani per dare forma a quei piccoli capolavori; a quei Fari.
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