Tutti i trucchi per farleggerei bimbi

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Tutti i trucchi per farleggerei bimbi
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TEMPI LIBERI
Corriere della Sera Sabato 20 Giugno 2015
39
#
Controvetrina
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Famiglie
Un vigneto lontano da tutto, con un orizzonte di
campi di grano e il silenzio che avvolge ogni cosa, fa
da sfondo all’incontro fra Barbara e un uomo
innamorato del proprio vino e della propria terra. «La
nostra amicizia era stata coltivata con messaggi e
telefonate che ruotavano intorno a Dio, alle sue
creature, all’anima, come se io dialogassi con un
Claire, la donna
in carriera
e la lezione
delle dinosaure
M
a Jurassic World è
un film misogino?
Per certi versi
tanto. «Un gran
casino sessista», l’hanno
bollato negli States. Specie
paragonando la
protagonista a quella di
Jurassic Park. Stereotipo
della donna in carriera,
ambiziosa, egoista, frigida,
a Claire devono essere
impartite (la vera
«evoluzione») domesticità
e maternità. Non fa che
urlare spaventata; finisce
per terra, donzella da
salvare, col seno in bella
vista come nel King Kong
del ’33. Giurassica. Tutto il
contrario di Ellie/Laura
Dern. Che a Jeff Goldblum
(«L’uomo distrugge Dio,
crea i dinosauri») replicava
pronta: «I dinosauri
mangiano l’uomo, la donna
eredita la Terra». Tosta,
brillante, se Claire gira in
tacchi a spillo, con la gonna
che si strappa mostrandone
la coscia, Ellie vestiva per la
parte: stivali da trekking e
calzoncini cachi. Al
proprietario, che ha
scrupoli a mandarla sola,
chiosa, «Discuteremo di
sessismo quando torno».
Inarrivabile.
Tutto cambia, però, notava
il Guardian, con le
dinosaure. Che come in
passato sono tutte
femmine, ma in Jurassic
World restano tali, e hanno
più carattere e personalità.
C’è Indominus, più
imponente di un T. Rex, che
è intelligentissima e
un’ottima stratega, un genio
della mimetizzazione.
Soprattutto, se in
precedenza, la femminilità
del dinosauro era spiegata
con il cliché della difesa
della prole, Indominus
combatte solo per se stessa
(ma libera altre dinosaure).
Per non parlare della
mosasaura, che si pappa
uno squalo neanche fosse
un pesce caramella, o delle
velociraptor. Blue, vera
eroina: coraggiosa, leale,
capacità di analisi e di scelte
difficili; e poi Echo, Delta,
Charlie. Allenate da un uomo
(Chris Pratt), in una scena lo
mollano per seguire una
dinosaura alpha, poi
discuteranno se mangiarselo
o meno. Sono loro che
salvano l’isola e il
protagonista, uccidendo il
capo della sicurezza — e la
loro identità di genere è
ribadita con ammirazione.
Così, se Jurassic World tratta
malissimo le umane, le
dinosaure riequilibrano il
film. Quasi. P.S. Non è
proprio facilissimo correre
nel fango con i tacchi,
inseguita da dinosauri.
Ginger Rogers faceva gli stessi
passi di Fred Astaire, ma
all’indietro e con i tacchi alti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Tutti i trucchi per far leggere i bimbi
Regola numero uno: non scegliete solo libri che hanno a che fare con la scuola
E poi non criticate i loro gusti e, se il caso è davvero difficile, rilanciate sui fumetti
di Annalisa Strada
L
eggere è un verbo che
non sopporta l’imperativo, ma può capitare che
abbia urgente bisogno di
un esortativo. Ovviamente, il
problema non si pone per tutti:
i lettori medio-forti e forti
avanzano sulle loro gambe e
sanno scegliere. I lettori deboli
o quelli che si considerano negati, hanno bisogno di un’esortazione calibrata: se troppo
spudorata li farebbe ritrarre
anche solo per principio, se
troppo blanda potrebbe passare inosservata.
Ora che la scuola è finita,
frotte di studenti armati di liste
di lettura si aggirano un po’
spaesate tra librerie e biblioteche, e parecchio anche in Rete
alla ricerca di riassunti ben fatti. Partiamo proprio da questi
famigerati elenchi. Ci sono docenti attenti che formulano
proposte variegate, graduate e
allettanti. Molti altri si adagiano in atteggiamenti poco coraggiosi e fotocopiano liste degli anni precedenti (ignorando
che il mondo dei libri è vivo e
aggiorna i cataloghi con nuovi
titoli e persino con nuove traduzioni e curatele).
Può darsi pure che alcuni abbiano dei propri studenti
un’immagine idealizzata (o
un’idea fossile del mondo) e
insistano in un’elencazione di
classici straordinari, uno di se-
E, in particolare, leggere per
missione scolastica non rende i
lettori veri lettori: leggere non è
un attività a cottimo. Bisogna
essere sensibili alla curiosità
dei più giovani e indicare loro
anche ciò che un adulto potrebbe non giudicare utile, interessante o proficuo, purché
sia di buona qualità. Tutto qui?
No, la conquista è il primo passo. La lettura è come invitare a
ballare: ci sono mille modi di
danzare e non ce n’è uno più
giusto dell’altro, ma una volta
che ti sai muovere puoi provare
la quadriglia e anche il rock’n’roll.
Divertimento
L’idea di fondo è che
passare un po’ di
tempo con un libro è
divertente
Proprio perché la lettura non
è solo una questione scolastica,
ecco qualche modesto suggerimento per i genitori.
Dimostrate che leggere non
è un’anomalia: prendete un libro anche per voi e raccontate
ai vostri figli che vi è piaciuto, e
che pensate possa piacere anche a loro. Non create gerarchie di generi o temi: i gusti
non si discutono. Chiedete se il
libro piace e accettate ogni tipo
di giudizio, senza fare commenti saccenti sui gusti dei
giovani d’oggi (oltretutto, vi farà sembrare meno vecchi). Se
trovate qualcosa che vi piace,
leggete ad alta voce anche se i
vostri figli sono grandi. Prendete in considerazione anche
le alternative: gli audiolibri sono belli quanto i libri e più facili per i lettori meno forti. E poi i
fumetti: leggerli non è peccato.
Ricordate, infine, di non contare i libri letti come fossero soldi
in banca: i libri valgono molto
di più e i conteggi annoiano.
Leggere non è una gara a chi finisce per primo, ma a chi si diverte di più.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
foto ©Alessandra Chemollo
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di Costanza Rizzacasa
d’Orsogna
emissario divino», scrive. Lei si racconta senza
schermi, senza maschere; lui la ascolta stupito,
imprigionato nella propria incapacità di parlare
d’amore. È il nuovo racconto di Amori Moderni
pubblicato sulla 27esima Ora, (27esimaora.corriere.it).
Dentro, c’è tutta la distanza che separa un uomo e una
donna quando si trovano faccia faccia con i sentimenti
ILLUSTRAZIONE DI ALBERTO RUGGIERI
Tendenze
Per i sentimenti, per il lavoro. Quante maschere abbiamo?
Versione audio
Gli audiolibri sono belli
quanto i loro «fratelli»
di carta e sono meno
impegnativi
guito all’altro senza via d’uscita. Sicuramente questi docenti
possono sostenere di sentirsi
mossi dalla necessità di elevare
il lettore a standard più alti. Il
guaio è che se lo iato tra l’ideale
e il reale supera una certa soglia critica, la sollecitazione è
solo un vano desiderio (o una
pigra fantasia) e si risolve in
una frustrazione del destinatario, che facilmente sposa la via
più breve: fare il conto alla rovescia degli anni che mancano
per sottrarsi definitivamente
all’umiliazione di un obiettivo
irraggiungibile.
Ma non possiamo permetterci di perdere lettori, soprattutto perché leggere significa
costruire la propria identità individuale e culturale, conoscere il mondo e costruirsene
un’immagine, indagare l’uomo
e le sue infinite potenzialità.
Serve a studiare e giova anche a
discipline tecniche e scientifiche.
Come si fa, allora, a invitare
alla lettura? Spezzando il vincolo di corrispondenza tra i temi di lettura e gli argomenti
dei programmi scolastici. I temi dei libri completano i programmi scolastici, li espandono, lasciano al lettore l’agio di
costruirsi un personale percorso di conoscenza e la proposta
di lettura deve essere adeguata.
A Napoli e a Pompei
in mostra
“Pompei e l’Europa 1748 — 1943”
a cura di
Massimo Osanna
Luigi Gallo
Maria Teresa Caracciolo
progetto di
Francesco Venezia
27.5 — 2.11.2015
Napoli,
Museo Archeologico Nazionale
Pompei, Anfiteatro
www.mostrapompeieuropa.it
Le mostre sono promosse da
In collaborazione con
École nationale supérieure
des Beaux-Arts