Un salto in Francia
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Un salto in Francia
MA COSA C’È DENTRO? Spesso la nostra curiosità rispetto a quello che è stato pubblicato nelle varie testate dell’anteguerra punta principalmente su ciò che ha visto la luce in casa nostra. Questo spiega perché esistano fior di studi con tanto di cronologie e simili legati ad ogni giornale per ragazzi arrivato in edicola sino al 1944, ma che invece troviamo solo accenni a quello che è apparso sulla carta stampata in Belgio, in Spagna, in Francia… nello stesso periodo. Per questo abbiamo voluto dare un breve e sintetico sguardo, sperando possa fare venire l’acquolina in bocca a qualcuno che abbia voglia di macinare il fumetto classico in francese. Ci è Un salto in Francia di Luciano Tamagnini lizzo del colore, troviamo in cover una indimenticabile avventura di Popeye di Segar, in cui compare il mitico animale che predice il futuro, il Jeep, che qui viene chiamato Pilou-Pilou; se la seconda pagina presenta ai lettori il romanzo Il figlio di Tarzan di Bourroghs illustrato da Sourian (poche imamgini per pagina), è con la terza facciata che iniziano le sorprese: il primo personaggio a venirci incontro è Diane detective che altri non è se non la nostra amata Connie, che veniva presentata oltralpe con diversi anni d’anticipo rispetto a noi; ma stato segnalata da un nostro socio una testata gustosissima apparsa nel 1938 al prezzo di 35 centesimi, in Francia. Erano 8 facciate in stile giornale che davano vita ad Hop-Là!, un settimanale parigino che usciva alla domenica e che si indirizzava, come diceva il sottotitolo, alla gioventù moderna. Tra le sue pagine, stampate decisamente bene per l’epoca con un buon uti- 46 non contenti ecco che arrivano anche l’ottima La pattuglia delle aquile (ovvero Roy Powers di F. Godwin) che noi abbiamo incontrato nei periodici delle ed. Mondiali solo nei primi anni del dopoguerra. Poi è l’ora di un Mandrake di Falk e Davis e del Prince Valiant di Foster. Ma la più grossa scoperta è la presenza di Marc Orian. Voi vi chiederete chi sia questo strano eroe; beh, è un aviatore creato da F. Miller che, sotto il nome di Barney Baxter, ha lasciato la voglia di leggere il suo ciclo avventuroso in molti lettori che hanno potuto godere solo di alcuni stuzzichini delle sue gesta, sia tramite l’ed. Capriotti che sulla nostra rivista diversi anni fa. Bene per oggi ci fermiamo e speriamo di avere stuzzicato la curiosità di molti dei nostri lettori, promettendo altre curiosità per i prossimi numeri.