relazione di laura senesi

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relazione di laura senesi
Coordinamento Pari Opportunità e Politiche di Genere Bolzano
Landeskomitee für Chanchengleichheit Bozen
2nd WORLD WOMEN’S CONFERENCE
Dakar, Senegal 19-21 novembre 2013
Dal 19 al 21 novembre 2013 si è tenuta a Dakar la Seconda Conferenza
Mondiale delle donne sindacaliste, alla
quale ho partecipato, insieme alla
responsabile nazionale del Coordinamento
Pari Opportunità e Politiche di Genere,
Maria Pia Mannino, e altre tre compagne
(Isabella Bonfiglio, Laura Pulcini e Isabella
Sette), in rappresentanza del sindacato UIL.
La conferenza è stata aperta dalla Primo
Ministro senegalese, Macky Sall, che si è
detta onorata di ospitare a Dakar le
delegate sindacali di tutto il mondo, perché
solo insieme si possono promuovere con
forza le rivendicazioni delle donne.
Negli interventi che si sono susseguiti
durante le tre giornate sono state
evidenziate le problematiche legate al
mondo femminile: la protezione salariale, le politiche di conciliazione, il diritto
alla maternità, la rappresentanza di genere nei luoghi decisionali, la
valorizzazione del lavoro di cura, la lotta agli stereotipi di genere, alle
discriminazioni, alla violenza di genere.
Il tema principale della Conferenza mondiale è stato la definizione e il
rafforzamento delle campagne sindacali delle e per le donne nei prossimi
quattro anni.
In particolare, gli obiettivi di questo convegno sono stati tre:
1. la promozione delle donne nei luoghi decisionali e nelle posizioni di
responsabilità all’interno delle organizzazioni sindacali, attraverso la
campagna “Count us in” (“Fate i conti con noi”), il cui scopo è migliorare la
capacità del sindacato di raggiungere, organizzare, mobilitare le donne e
per la loro promozione in posizioni di leadership;
2. l’organizzazione delle donne per conseguire posti di lavoro sostenibili,
reddito garantito e protezione sociale, attraverso la campagna “Labour
Rights for Women” (“Diritti lavorativi per le donne”), il cui scopo è
sviluppare la capacità delle donne di difendere i propri diritti sui posti di
lavoro e rafforzare le proprie capacità nella contrattazione e nel dialogo
sociale;
3. il sostegno delle giovani donne (18-25 anni), attraverso la campagna
“Decisions for Life” (“Decisioni per la vita”). I dati riportano l’aumento della
disoccupazione giovanile in tutto il mondo, il diffondersi di lavori
temporanei, precari, poco pagati e poco tutelati, soprattutto per le ragazze.
Lo scopo della campagna è di informare le giovani donne dell’importanza
di far sentire la propria voce e le proprie richieste in materia di parità
salariale, diritti di maternità, conciliazione famiglia-lavoro e di evidenziare il
ruolo che possono avere all’interno del sindacato.
Nel mondo le donne sono la metà della potenziale forza-lavoro, ma
rappresentano meno di un terzo degli attuali
lavoratori. La situazione della disoccupazione
femminile è particolarmente grave in Medio
Oriente e nel Nord Africa, dove quasi l’80%
delle donne in età lavorativa non partecipa al
mercato del lavoro. L’occupazione delle donne
aumenta nel lavoro informale, di bassa qualità
e sottopagato: le donne guadagnano meno
rispetto ai loro colleghi maschi, con un
differenziale retributivo (Gender Pay Gap) che
si attesta intorno al 18% nei paesi OCSE e
aumenta drammaticamente nei Paesi in via di sviluppo.
È stato evidenziato come a causa della crisi mondiale la situazione delle
donne è peggiorata, perché le risposte dei governi non solo non hanno
invertito i drammatici dati sulla disoccupazione, ma in molti paesi hanno
indebolito i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici. La progressiva riduzione
della protezione del lavoro va di pari passo con un disinvestimento in favore
dell’uguaglianza, attraverso lo smantellamento delle politiche del welfare e
dei tagli nei settori pubblici, che penalizzano le donne sia in quanto lavoratrici
che come fruitrici dei servizi.
Sarebbe necessario promuovere un’analisi sull’impatto di genere nelle
politiche economiche introdotte come risposta alle crisi economiche e
occupazionali, perché il rischio è che i progressi verso l’uguaglianza di
genere compiuti negli ultimi anni vengano cancellati. La crisi non deve essere
usata come scusa per creare nuove ulteriori disuguaglianze o per minare i
diritti acquisiti delle donne.
I numerosi interventi hanno raccontato le realtà dei diversi Paesi;
particolarmente interessanti sono state le riflessioni della rappresentante
sindacale dell’Egitto, che ha illustrato l’importante contributo delle lavoratrici e
delle donne egiziane prima e durante la rivoluzione, della loro costante
presenza in piazza Tahrir a fianco dei loro colleghi uomini e del loro sacrificio
(23 donne hanno perso la vita durante il primo mese della rivoluzione). Gli
ulteriori cambiamenti in corso in Egitto e negli altri paesi del nord Africa
dall’inizio del 2013, però, sono fonte di preoccupazione, in particolare per la
crescente presenza delle forze islamiche nelle istituzioni e per le riforme
costituzionali in atto che hanno un forte impatto sulla vita e sui diritti delle
donne. Si stanno verificando pericolosi arretramenti sul terreno della libertà
delle donne e del riconoscimento della
loro autonomia. Per questo ha
evidenziato l’importanza di acquisire e
consolidare maggiore sostegno dagli
altri sindacati in Europa e nel mondo,
per sviluppare percorsi di lavoro
comune e rafforzare la solidarietà su
base globale.
Dalla Conferenza mondiale di Dakar è
emersa la richiesta di un mondo diverso, un mondo possibile solo attraverso
una completa inclusione delle donne. Ciò richiede di organizzare a livello
mondiale la voce, i valori e i contributi delle donne: i nostri sindacati, i nostri
posti di lavoro e le nostre democrazia saranno così più forti e potremo vedere
il progresso.
Le donne possono contribuire a cambiare il mondo; quelle stesse donne che
detengono i primati della povertà e dello svantaggio devono diventare il
volano dell’economia mondiale.
Il prossimo appuntamento, è stato ricordato, sarà il Congresso di Berlino della
CSI a maggio del prossimo anno, dove si proseguirà a parlare del lavoro
femminile e dei differenziali salariali.
Laura Senesi
Alto Adige – Südtirol
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Laura Senesi
Responsabile Coordinamento P.O. e Politiche di Genere
Verantwortliche der Landeskomitee für Chanchengleichheit Bozen
tel. 339/7435131
Via Ada Buffulini Strasse, 4
39100 Bolzano Bozen
www.uilsgk.it
[email protected]