Caro Collega,
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Caro Collega,
Caro Collega, ad un mese dal prossimo Congresso Nazionale Elettivo che si terrà a Roma il 14 febbraio p.v., nel corso del quale saranno rinnovate tutte le cariche nazionali venute a cessare con le dimissioni della Segreteria Nazionale in occasione del Consiglio Nazionale del 16/ novembre scorso, ritengo opportuno inviare a tutti i Segretari provinciali un resoconto aggiornato dello stato dell’arte affinché possano estenderlo, per conoscenza, agli iscritti delle loro provincie. Per i particolari si rimanda agli articoli apparsi sul numero di dicembre del Timone. E’ apparsa subito evidente, dopo gli eventi dell’ultimo Consiglio Nazionale, la necessità di individuare un nuovo leader cui affidare la conduzione della FIMP in una fase così drammaticamente delicata come quella attuale di paralisi del Sindacato. Il nome da più parti e da subito proposto per ricoprire la carica di Presidente e che sta raccogliendo i maggiori consensi è quello del nostro Segretario Regionale G. Pietro Chiamenti. Non vi è dubbio che egli sia la figura oggi più adatta a ricoprire un incarico così difficile per capacità, esperienza, trasparenza, lealtà e fedeltà alla Mission del sindacato ed alle sue istituzioni, costantemente dimostrate nel corso della sua lunga militanza sindacale, in ogni incarico ricoperto ad ogni livello. Per noi tutti che da anni condividiamo con lui le fatiche dell’impegno sindacale è motivo di grande soddisfazione ed orgoglio constatare che, finalmente, molti esponenti sindacali del maggior numero di Regioni, spontaneamente e senza condizionamenti, si siano affidati al nostro Segretario per mettere “ in mani sicure “ le sorti del Sindacato. Pur tuttavia non mancano i detrattori, critici, incerti, dubbiosi, peggio i soliti “tentennieri” in trepida attesa di vedere quale sarà con maggior probabilità il carro del vincitore per scaraventarglisi sopra e far man bassa dei soliti benefici riservati ai leccapiedi di ogni regime. Le motivazioni di coloro che sembrano non gradire Chiamenti presidente sono le più varie e pittoresche: dal principio “di genere” che oggi sembra di gran moda per il quale è meglio una donna, a quello dell’età perche giovane = nuovo = meno condizionamenti e meno incrostazioni vetero sindacali. Ma quelli che non mancano mai sono coloro che antepongono sempre e comunque il loro tornaconto e sono pronti ad accreditarsi in cambio di vantaggi personali; quante volte abbiamo assistito in questi ultimi anni al mercimonio indecoroso nascosto dietro la facciata di eventi, collaborazioni con ditte di ogni genere, congressi vetrina in luoghi affascinanti e spesso con relatori di spicco, utili a chi li organizza ed ai baroncelli rampanti sempre desiderosi di esserci magari solo con una moderazione (vedi Caprimed e Paidoss.) A questi Piero Chiamenti non piace perché – cito le sue parole- “…Credo di essere inviso ad alcuni proprio perché non avendo interessi da difendere né condizionamenti a cui sottopormi non sono incline a compromessi personali, ma solo ad azioni dichiarate ed utili alla sopravvivenza della nostra Federazione a cui ho dedicato molti anni della mia attività professionale. Se scelgo una squadra, avulsa da strumentali questioni di genere, età o pregiudizi lo faccio perché ritengo che sia funzionale al sistema per competenza ed esperienza favorendo la crescita, la competenza e il senso dei appartenenza dei colleghi più giovani che sono l’ossigeno della Federazione”. Per chiunque arriverà vincitore al prossimo Congresso l’impegno che dovrà assumere non sarà una passeggiata In sintesi le emergenze sindacali che la nuova Segreteria dovrà assolutamente affrontare nell’immediato per prepararsi al confronto politico che precederà il rinnovo contrattuale sono: 1. La definizione e la messa a punto del progetto della pediatria di famiglia all’interno delle cure primarie in linea e coerenza con i contenuti del decreto Balduzzi; 2. La puntuale identificazione e difesa del nostro profilo giuridico, contro ogni tentativo di destabilizzazione del nostro rapporto di lavoro: il che significa anche difesa del valore economico della nostra professione, con particolare attenzione agli aspetti previdenziali ed assicurativi; 3. La revisione dei progetti formativi oggi decentrati, parcellizzati, avulsi da obiettivi di crescita professionale della categoria perché destinati a pochi e selezionati colleghi. 4. Ultimo ma non meno importante degli altri la messa in ordine del bilancio nel senso di una moralizzazione e razionalizzazione delle spese, una attenta riformulazione di tutte le iniziative economiche e delle società di servizi più o meno controllate, la eliminazione di ogni iniziativa onerosa non funzionale al buon funzionamento del sindacato che costringa alla ricerca di risorse esterne ad ogni costo come è avvenuto in passato in una spirale continua di circoli viziosi. Colgo l’occasione per fare un cenno al problema dell’informatizzazione, ovvero al riconoscimento degli oneri connessi alla trasmissione dei flussi informativi, ricetta elettronica ecc. che come ormai ampiamente noto non deve comportare oneri per il pediatra. In questi giorni alcune Aziende si sono attivate a seguito del recepimento della DGR 1753/13 inviando un modulo ricognitivo per sapere se i pediatri siano più interessati all’organizzazione in proprio ( Software house ) dei fattori produttivi con conseguente ripiano economico dall’Azienda o intendano affidare a quest’ultima la produzione e manutenzione degli stessi. Come sempre la situazione si presenta a macchia di leopardo tra Aziende che hanno deciso in proprio di garantire il quantum economico ( arretrati dal 1/1/13 + quota a regime), altre che stanno valutando le risposte dei pediatri, altre che hanno formulato una loro proposta ed altre che non si sono minimamente poste il problema perché non sanno nemmeno di che si tratta ( sic ). Al momento il consiglio è di optare per la gestione diretta da parte del pediatra dell’onere dei fattori produttivi, perché il contributo ci venga riconosciuto integralmente anche in considerazione del fatto che la dichiarazione al momento non è vincolante e potremo rivalutare ogni decisione in merito. Continueremo comunque a monitorare da vicino lo sviluppo degli eventi e vi terremo tempestivamente informati. Un cordiale saluto a tutti Renato Savastano Presidente Regionale FIMP