scuola scuola delle scienze umane e del patrimonio culturale anno

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scuola scuola delle scienze umane e del patrimonio culturale anno
SCUOLA
SCUOLA DELLE SCIENZE UMANE E DEL PATRIMONIO CULTURALE
ANNO ACCADEMICO OFFERTA
2015/2016
ANNO ACCADEMICO EROGAZIONE
2015/2016
CORSO DILAUREA MAGISTRALE
TEORIE DELLA COMUNICAZIONE
INSEGNAMENTO
ECDOTICA E FILOLOGIA ROMANZA
TIPO DI ATTIVITA'
C
AMBITO
21051-Attività formative affini o integrative
CODICE INSEGNAMENTO
13458
SETTORI SCIENTIFICO-DISCIPLINARI
L-FIL-LET/09
DOCENTE RESPONSABILE
DEJURE ANTONELLA
Professore a contratto
Univ. di PALERMO
ALTRI DOCENTI
CFU
9
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
162
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLA
DIDATTICA ASSISTITA
63
PROPEDEUTICITA'
ANNO DI CORSO
1
PERIODO DELLE LEZIONI
1° semestre
MODALITA' DI FREQUENZA
Facoltativa
TIPO DI VALUTAZIONE
Voto in trentesimi
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
DEJURE ANTONELLA
Lunedì
18:00
19:00
Aula multimediale (VII piano, Ed. 15)
DOCENTE: Prof.ssa ANTONELLA DEJURE
Lezioni frontali
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
VALUTAZIONE DELL'APPRENDIMENTO Prova orale.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione
Conoscenza del dominio romanzo sul piano linguistico e culturale. Capacità di
mettere a fuoco i problemi delle origini della lingue e delle letterature neolatine
attraverso le nozioni di grammatica storica e attraverso la lettura e l’analisi di
una rassegna di testi documentari e letterari delle singole aree geografiche e
linguistiche del Medioevo romanzo. Maturazione della conoscenza delle
questioni relative alla trasmissione dei testi, attraverso il fondamentale
contributo fornito dalla filologia nelle sue varie articolazioni (storia della
tradizione, critica del testo, interpretazione).
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Essere in grado di orientarsi nella contestualizzazione, nell’inquadramento delle
dinamiche di trasmissione, nella lettura, nell’analisi linguistica e
nell’interpretazione di un testo romanzo. Capacità di comprensione dei processi
storici e culturali che favoriscono la formazione dell’Europa romanza.
Autonomia di giudizio
Attraverso l’analisi comparata dei fenomeni linguistici romanzi e delle letterature
neolatine, lo studente possiede le nozioni per valutare autonomamente i
processi culturali diacronici e sincronici dell’Europa medievale e per muoversi
con consapevolezza e senso critico nello studio di un testo documentario e
letterario.
Abilità comunicative
Capacità di comunicare in modo chiaro ed efficace le questioni trattate,
dimostrando di muoversi adeguatamente tanto nell’analisi quanto nel possesso
sintetico dei processi linguistici e culturali affrontati nel corso.
Capacità di usare con pertinenza e competenza i termini tecnici e specialistici
della disciplina.
Capacità d’apprendimento
Acquisizione delle competenze necessarie alla corretta visione dei rapporti fra le
diverse varietà linguistiche (siano esse lingue o dialetti) nate dalla
differenziazione del latino attraverso l’analisi di campioni di testi documentari e
letterari dell’Europa romanza.
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso si propone di stimolare l’interesse per il Medioevo romanzo e di far
conoscere i lineamenti fondamentali, i metodi e gli strumenti della filologia e
della linguistica romanza, con specifico riferimento alle origini delle lingue
neolatine, alla loro formazione e classificazione e alle loro più antiche
attestazioni scritte. L’illustrazione di tali argomenti e problematiche si comporrà
in una visione d’insieme dei sistemi fonologici, morfologici e sintattici delle lingue
romanze, in rapporto alla loro derivazione dal latino volgare. L’obiettivo sarà
infatti quello di fornire una chiave di lettura diacronica della situazione linguistica
dell’Europa romanza e di mostrare la stretta relazione esistente tra storia
linguistica e fenomeni storico-culturali. Accanto alle conoscenze di ordine
linguistico e dialettologico, si presenterà, attraverso la lettura diretta di un
campione testuale, il quadro dei principali generi delle letterature neolatine. Si
offrirà poi un corredo di nozioni relative alla critica testuale e alle culture
manoscritte medievali. Lo scopo di questa porzione del corso sarà quello di far
conseguire una sensibilizzazione e uno speciale interesse verso l’arte di
pubblicare i testi letterari romanzi. La particolare attenzione rivolta all’analisi dei
più antichi codici che tramandano i testi della Scuola poetica siciliana, sarà
infine occasione per stimolare una riflessione sulle dinamiche linguistiche e
culturali che si verificano nell’ambito della trasmissione e della diffusione dei
testi.
PREREQUISITI
TESTI CONSIGLIATI
Studenti frequentanti:
- L. Renzi - A. Andreose, Manuale di linguistica e filologia romanza, Bologna, Il
Mulino, 2009 (andranno preparate le pp. 17-29; 33-60; 69-100; 109-143;
167-201; 233-263).
- Testi commentati durante le lezioni riuniti in dispensa.
- P.G. Beltrami, A che serve un'edizione critica? Leggere i testi della letteratura
romanza medievale, Bologna, Il Mulino, 2010.
Non frequentanti:
- L. Renzi - A. Andreose, Manuale di linguistica e filologia romanza, Bologna, Il
Mulino, 2009.
P.G. Beltrami, A che serve un’edizione critica? Leggere i testi della letteratura
romanza medievale, Bologna, Il Mulino, 2010.
F. Brugnolo - R. Capelli, Profilo delle letterature romanze medievali, Roma,
Carocci, 2011.
V. Formentin, Poesia italiana delle Origini, Roma, Carocci, 2007, pp. 179-263.
PROGRAMMA
ORE
Lezioni
1
Storia e definizione della filologia romanza (delimitazione del campo di pertinenza della disciplina, illustrazione
del metodo storico-comparativo, paradigma formale)
2
Il concetto di variazione in ambito sociolinguistico: la variazione diacronica, diatopica, diafasica, diastratica,
diamesica
1
Le lingue del Medioevo: il latino, le lingue germaniche, il greco, le lingue romanze
5
L’origine delle lingue romanze (la diffusione antica del latino, le varietà del latino, i sostrati del latino, gli adstrati
del latino, il latino volgare, attestazioni del latino volgare. La frammentazione linguistica della Romània,
«Lingua latina» e «Rustica romana lingua», il latino medievale)
4
Profilo linguistico dell’Europa romanza e il concetto di dominio romanzo:
•Il dominio gallo-romanzo: lingua d’oc e lingua d’oïl. L’affermazione del dialetto dell’Île de France sugli altri
dialetti galloromanzi.
•Il dominio ibero-romanzo: gli Arabi nella penisola iberica e la Reconquista. Il castigliano.
•Il dominio italo-romanzo: quadro dell’Italia dialettale. Fiorentinità dell’italiano.
8
I mutamenti del sistema fonologico dal latino alle lingue romanze (il sistema delle vocali toniche e atone, il
dittongamento, l’accento e la sua posizione, la palatalizzazione, la lenizione, la sorte delle consonanti finali
latine)
7
I mutamenti del sistema morfo-sintattico dal latino alle lingue romanze (la declinazione, il sistema del plurale, i
generi, l’articolo e il dimostrativo, sistema verbale e perifrasi, ordine delle parole, subordinazione)
5
Analisi linguistica dei primi testi romanzi: l’«Indovinello veronese»; i «Giuramenti di Strasburgo»; il «Graffito
della catacomba di Commodilla»; il «Glossario di Monza»; i «Placiti cassinesi»; la «Nodicia de kesos»; le
«Glosse emilianensi»; la documentazione delle khar ât mozarabiche; le «carte» provenzali, franco-provenzali,
sarde, catalane e portoghesi; documenti del dalmatico e del romeno.
12
La circolazione culturale nella Romània e la nascita delle letterature romanze:
-Gli sviluppi di generi di ambito religioso (Sant’Eulalia, Saint Alexis, Boeci, Sancta Fides, la linea dei tropi).
-Il genere epico: la «chanson de geste» (Chanson de Roland, Poema de mio Cid).
-Il romanzo cavalleresco e il romanzo cortese (Roman de Thèbes, Roman de Troie, Eneas, Alexandre, Roman
de Brut, i romanzi di Chrétien de Troyes; la leggenda di Tristano e Isotta in Béroul e in Thomas).
-La poesia lirica: forme e temi della poesia occitanica, la metrica dei trovatori, la musica, l’irradiazione del
linguaggio lirico dei trovatori in area romanza e la produzione della Scuola poetica siciliana (Guglielmo IX, Ab
la dolchor del temps novel; Jaufré Rudel, Non sap chantar qui so non di; Lanquan li jorn son lonc en mai;
Bernart de Ventadorn, Can vei la lauzeta mover; Chantars no pot gaire valer; Lo tems vai e ven e vire;
Giacomo da Lentini, Meravigliosamente; Giacomino Pugliese, Resplendïente; Stefano Protonotaro, Pir meu
cori allegrari).
10
Lineamenti di critica testuale e introduzione alle culture manoscritte del Medioevo romanzo.
5
Le vicende linguistiche e culturali della trasmissione dei testi della scuola poetica siciliana: confronto
codicologico e linguistico dei più antichi canzonieri italiani (i manoscritti Palatino, Laurenziano e Vaticano).