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SPONDILOLISI E SPONDILOLISTESI
DEFINIZIONE: Il termine spondilolistesi fu coniato nel 1854 dall’ostetrico belga Dott. Herbinaux
(dispensa Lindsay). La spondilolisi generalmente è un difetto dell’arco neurale, più comunemente
della pars interarticularis. La spondilolistesi è la traslazione anteriore di una vertebra su un'altra o sul
sacro. La vertebra maggiormente coinvolta è L5, ma può verificarsi a qualsiasi livello [1].
PREVALENZA
Circa il 90% delle spondilolistesi evolvono a livello della quinta vertebra lombare [2].
Nella popolazione caucasica esiste una prevalenza del 5-7% di difetto della pars articularis [3].
Moreton [9] ha trovato una prevalenza del 7,2% di spondilolisi su 32.600 uomini asintomatici
compresi tra i 18 e i 35 anni.
Il più o meno recente uso di supporti verticali e di dispositivi di contenimento (busti) per bambini
vengono sconsigliati, in quanto predispongono degli stress meccanici prematuri a livello della parts
articularis. La marcia va scoraggiato fino a che il bambino non è in grado di camminare senza
assistenza.
EZIOLOGIA
 CONGENITA: Per molti anni sia alla spondilolistesi che alla spondilolisi si riferivano cause
derivanti da anomalie congenita [4, 5].
Fredrickson et al., esaminarono 500 neonati ed non trovarono alcuna prova che riconducesse
a spondilolisi e spondilolistesi [6].
Ad ogni modo, molti ritengono che la causa della spondilolisi è da ricercare in una mancata
fusione di 2 centri di ossificazione della vertebra o è derivante da un difetto nello sviluppo
della cartilagine, ma nessuna prova può dimostrare queste teorie [7].
 FRATTURA DA STRESS: La frattura a stress più comune interessa la pars articularis. Wiltse et
al., hanno proposto che la spondilolisi è una frattura da fatica causata dai ripetuti stress
meccanici [8].
Questo è stato poi dimostrato da uno studio in vitro svolto da Cyron e Hutton [9].
Inoltre i dati ottenuti da uno studio svolto da Rosemberg et al., rafforzano l'ipotesi che la
deambulazione e la postura bipede, con ripetuti stress meccanici, sono intimamente correlati
alla causa di spondilolisi [10].
Esiste una netta correlazione tra l'apparizione di difetti della pars articularis, l'apparizione
della lordosi nei bambini e le ripetute cadute in casi di deambulazione prematura [11]. I
genitori non devono promuovere la deambulazione dei propri figli se questi non sono ancora
pronti. Le ripetute iperestensioni lombari sono implicate come meccanismo nei difetti di
sviluppo della pars articularis [12, 13].
L'apparizione di spondilolisi e spondilolistesi è stata notata in giovani sportivi, soprattutto in
quelli che sottopongono le vertebre lombari a stress particolari. In marito Rossi, in un
rapporto del CIO (Comitato Italiano Olimpico) del 1978, osservò 1430 radiografie lombari di
atleti compresi tra i 16 e i 27 anni. Duecentotrentanove atleti (16,7%) presentavano
spondilolisi e/o spondilolistesi. Gli atleti più colpiti furono i ginnasti i quali sottopongono le
vertebre lombari a ripetuti stress in iperestensione [13].
CLASSIFICAZIONE SPONDILOLISTESI
 DISPLASICA: deriva da una malformazione congenita della parte superiore del sacro e/o
dell'arco neurale di L5. E' una forma di spondilolistesi non spondilolitica [14].


ISTMICA: è divisa in sottotipi
1. La causa sono gli stress biomeccanici, questi sfociano in una frattura da fatica della
pars interarticularis, è la causa più comune dopo i 50 anni [14].
2. Elongazione della pars articularis senza separazione [14].
3. Include una frattura acuta post traumatica della pars artiularis [15]
DEGENERATIVA: secondo Junchans è una pseudo spondilolistesi in quanto l'arco neurale resta
intatto [16] è dunque non spondilolitica. La sua apparizione è 10 volte più frequente a livello
di L4 piuttosto che L3 o L5. Colpisce principalmente le donne oltre i 60 anni, il rapporto con
gli uomini della stessa età è di 6:1 [17].
I fattori scatenanti sono artrosi zigoapofisaria, degenerazione discale e il rimodellamento
delle articolazioni e della pars articularis [18].


TRAUMATICA: è conseguente ad una frattura traumatica severa della pars aticularis o
dell'arco neurale [14].
PATOLOGICA: osteoporosi, metastasi vertebrali, malattia di Paget e altre patologie che
colpiscono le ossa e quindi anche le vertebre, queste cambiano la fisionomia delle pars
articularis e/o dell'arco neurale determinando la listesi della vertebra.
RADIOLOGIA: Dal un punto di vista radiologico qualsiasi scivolamento di L5 sul sacro, o L4 su L5, deve
essere valutato secondo la scala di Meyerding. Questa divide la percentuale di slittamento in cinque
categorie:
 Grado I lo scivolamento è < al 25% del piatto vertebrale.
 Grado II lo scivolamento è compreso tra il 25% e 50% del piatto vertebrale.
 Grado III lo scivolamento è compreso tra 50% e 75% del piatto vertebrale.
 Grado IV lo scivolamento è compreso tra il 75% e 100% del piatto vertebrale.
 Grado V lo scivolamento è > al 100% del piatto vertebrale, detta spondilo ptosi [11].
L’aspetto dello "Scottie dog" può essere utile per identificare un difetto della pars: lisi dell’istmo
vertebrale [46].
DATI CLINICI
La spondilolisi e/o spondilolistesi, può essere presente in soggetti asintomatici, nei quali la lesione
può comparire dall’età di 5/6 anni [6].
Alcuni studi dimostrano che approssimativamente una metà dei pazienti con segni radiologici di
spondilolistesi non ha mai sviluppato alcun sintomo [11, 15, 19, 20]. Nechemson, Schmorl e Junghans,
sostengono che non esiste alcun legame tra spondilolisi e/o spondilolistesi e dolore [16, 14]. Lo stesso
Fredrickson è convinto che molte spondilolisi con o senza listesi sono asintomatiche [6].
Non esiste correlazione tra il grado dello scivolamento anteriore e l’intensità dei sintomi [5, 21].
Il 25% dei pazienti con mal di schiena correlato a spondilolistesi presentano recenti antecedenti di
trauma [2].
L’esame dei pazienti con spondilolistesi, spesso rivela dei chiari cambiamenti posturali che consistono
nel grado di anterolistesi. Si notano natiche prominenti e iperlordosi. Un leggero click può essere
percepito a livello della zona interessata durante la flessione del busto o la flessione della coscia a
gamba estesa [22]. Da un punto di vista neurologico non esistono segni degni di nota, se si presenta
un dolore ad una gamba non è riconducibile ad una sciatica, ma si tratta presumibilmente di un
dolore riflesso derivante dalla sofferenza di un muscolo [23]. Le spondilolistesi spesso non sono
associate ad ernia discale [6].
Solo il 2/3% dei pazienti hanno una spondilolistesi progressiva [6]. La maggior parte di queste è
dovuta a dei cambiamenti degenerativi [16].
Principalmente tale progressione si nota nei soggetti tra i 5 e i 10 anni [6]. Sono molto rari i casi che
presentano un incremento dello scivolamento anteriore della vertebra dopo i 18 anni d’età [6].
Le autorità mediche che attestano una diretta correlazione tra spondilolistesi e lombalgia, basano le
loro conclusioni includendo anche la presenza di instabilità biomeccanica e dei deficit neurologici
derivanti da una stazione eretta mantenuta per un lungo periodo [11, 15]. Queste conclusioni
rappresentano una piccola percentuale della totalità dei pazienti presentanti spondilolistesi [11, 15].
Molti autori concordano sul fatto che giovani soggetti sotto i 10 anni d’età che presentano delle
spondilolisi e/o spondilistesi dovrebbe continuare una normale attività durante l’età infantile e
adolescenziale senza paura dello spostamento progressivo vertebrale o del dolore debilitante.
TRATTAMENTO E PROGNOSI
Il trattamento conservativo include una restrizione dell’attività fisica, rinforzamento della muscolatura
addominale e paraspinale[24] e la terapia di manipolazione spinale chiropratica [23], in quanto la
grande maggioranza di pazienti con spondilolistesi hanno un iperlordosi associata, possiamo quindi
ricondurre la lombalgia ad una sindrome delle faccette articolari zigoapofisarie e/o ad una fissazione
dell’articolazione sacro-iliaca [23, 25].
Secondo Illi il ristabilimento della normale mobilità articolare sacro-iliaca, può diminuire le tensioni a
livello della bassa colonna lombare avendo un effetto indiretto sulla lombalgia [26].
Cassidy, Potter, Kirkaldy-Willis eseguirono delle manipolazioni spinali chiropratiche su delle
spondilolistesi evolute. Essi trovarono che l’80% di questi pazienti rispose favorevolmente alla
specifica manipolazione della sacro-iliaca [23]. Conclusero che la manipolazione spinale offre rapida
soluzione a pazienti con mal di schiena concomitante ad una spondilolistesi.
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