Quali sono gli indicatori radiologici affidabili di instabilità
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Quali sono gli indicatori radiologici affidabili di instabilità
Quali sono gli indicatori radiologici affidabili di instabilità segmentale lombare? K. Hasegawa, H. Shimoda, K. Kitahara, K. Sasaki, T. Homma From Niigata Spine Surgery Centre, Niigata, Japan J Bone Joint Surg [Br] 2011;93-B:650-657. Abbiamo esaminato l'affidabilità dei risultati radiologici nel predire l'instabilità segmentale in 112 pazienti (56 uomini, 56 donne) con un'età media di 66.5 anni (da 27 a 84), che avevano una malattia degenerativa del rachide lombare. Hanno subìto una valutazione biomeccanica intra-operatoria utilizzando un nuovo sistema di misurazione. L’instabilità biomeccanica è stata definita come un segmento con una zona neutra > 2 mm/N. L’analisi dei fattori di rischio per prevedere l'instabilità è stato eseguito su radiografie (range di movimento segmentale, altezza del disco), RM (grado Thompson, tipo Modic), e l'aspetto della faccetta alla TC assiale (tipo, apertura, vuoto e presenza di osteofiti, erosione subcondrale, cisti e sclerosi) utilizzando un’analisi di regressione logistica multivariata graduale in avanti. Il tipo faccetta è stato classificato come orientata sagittalmente, orientata coronalmente, anisotropa o avvolta. L’analisi di regressione multivariata graduale ha rivelato che un aspetto aperto della faccetta era il più forte predittore di instabilità (odds ratio 5.022, p = 0.009), seguita da spondilolistesi, grado alla RM e sclerosi subcondrale. La regressione logistica multivariata graduale in avanti ha indicato che la spondilolistesi, il grado alla RM, l’apertura della faccetta e la sclerosi subcondrale della faccetta erano fattori di rischio. I sintomi valutati dalla Short-Form 36 e dalla scala analogica visiva hanno mostrato che i pazienti con un segmento instabile avevano significativamente più dolore rispetto a quelli senza. Inoltre, le procedure chirurgiche determinate con il sistema di misurazione intra-operatoria sono state efficaci, il che suggerisce che l'instabilità segmentale influenza i sintomi della malattia degenerativa lombare.