Cultura, arte e turismo: così i Navigli lombardi si preparano a rinascere
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Cultura, arte e turismo: così i Navigli lombardi si preparano a rinascere
LA SFIDA MARTEDÌ 2 SETTEMBRE 2014 XIX •• IL PUNTO Visite Itinerari alla scoperta dei tesori nascosti del territorio lungo i 5 canali artificiali più antichi d’Europa: già in via di definizione quelli leonardeschi 241 FASCINO Una caratteristica imbarcazione d’epoca scivola lungo le acque del Naviglio Grande a Milano — MILANO — SUL TAVOLO, in Regione, ci sono stanziamenti per 1,5 milioni di euro e 13 progetti. Tutti concentrati sul rilancio, dal punto di vista infrastrutturale, dei Navigli lombardi e sulla loro connessione in rete col territorio e i percorsi turistici, culturali e commerciali in vista di Expo 2015. «Spesso, quan- VOCAZIONE FLUVIALE Oltre mille chilometri di vie navigabili, cinque porti e duecento porti turistici do si pensa alla Lombardia, si pensa a una terra di industria, alla pianura o alle sue montagne: eppure questa è la prima regione italiana per estensione fluviale e per numero di vie navigabili, con oltre 1.000 chilometri, 200 porti turistici e 5 porti», ricorda l’assessore regionale Alberto Cavalli aprendo, a Palazzo Lombardia, la prima giornata della ventisettesima edizione della World Canals Conference. Organizzata dalla Navigli Lombardia Scarl, che è riuscita a portarla per la prima volta a Mila- Commercio Importanti sviluppi anche per il trasporto delle merci che richiede bassi consumi e ha un minore impatto ambientale rispetto a quello su gomma Cultura, arte e turismo: così i Navigli lombardi si preparano a rinascere In Regione 13 progetti e fondi per 1,5 milioni no, la Conferenza internazionale è una «piattaforma» che coinvolge Enti di governo a diversi livelli, organizzazioni, esperti, accademici. «I cinque navigli lombardi sono i più antichi canali artificiali d’Europa», sottolinea Cavalli. Per questo sono stati inseriti in un programma di valorizzazione diviso in 13 progetti, che dovranno essere realizzati in tempo per l’avvio dell’Expo. ISTITUZIONI L’assessore regionale a Infrastrutture e Mobilità, Alberto Cavalli «RICORDO l’impegno per l’attuazione dell’accordo di programma per il Piano Integrato d’Area per i Navigli - precisa ancora Cavalli - Nel dicembre 2013 abbiamo intrapreso la seconda fase del progetto con l’avvio di 13 interventi finanziati dalla Regione per 1,5 milioni di euro che dovranno concludersi proprio per l’Expo. Proprio in vista dell’appuntamento del 2015 va ricordato anche il Progetto Via d’acqua, nato con l’obiettivo di connettere il sito, la città di Milano e il resto del territorio». Varie anche le iniziative in L’APPUNTAMENTO In questi giorni a Milano si sta svolgendo la prestigiosa World Canals Conference cantiere per riscoprire, risalendo le acque dei Navigli, alcuni tesori nascosti della Lombardia. Già in via di definizione il percorso degli itinerari leonardeschi. CULTURA, turismo, ambiente, ma non solo. «Particolare importanza riveste anche - conclude Cavalli - il sistema del trasporto delle merci su acqua che può presentare vantaggi rispetto a quello su ferro o gomma. Richiede bassi consumi energetici, è più sicuro e ha un minor impatto ambientale». L’ACCORDO ESENTATE ANCHE LE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI Via tutte le tasse per i Paesi stranieri — MILANO — ZERO IRAP, Irpef, Tasi e Imu. E sopra i 300 euro, si cancella anche l’Iva. È il tappeto rosso che l’Agenzia delle entrate ha steso ai 147 tra Paesi stranieri e organizzazioni internazionali che parteciperanno all’Expo. Un’esenzione pressoché totale. Un programma dettagliato in una circolare divulgata nelle ultime settimane dall’Agenzia delle entrate, che recepisce punto per punto le regole stabilite dall’accordo tra il Governo italiano e il Bureau international des Expositions (Bie), l’ente che coordina le esposizioni universali. Nei sei mesi dell’evento, dal primo maggio al 31 ottobre 2015, il Fisco italiano non potrà AGENZIA DELLE ENTRATE Niente Irap, Irpef, Tasi e Imu L’Iva sarà applicata solo su importi inferiori a 300 euro imporre nessuna tassa diretta, quindi niente Ires, Irpef, Irap e affini, né le indirette «sui beni, gli averi e i redditi» che i partecipanti guadagneranno dalla loro attività espositiva. PER L’IVA è previsto un gradino: chi acquista o importa beni in Italia sotto i 300 euro paga l’imposta, al di sopra si è esenti. E considerato che la maggior parte delle transazioni sarà legata all’allestimento e ai servizi all’interno dei LAVORI Il futuro padiglione della Gran Bretagna padiglioni, quindi con volumi d’affari almeno a quattro zeri, ça va sans dire che anche l’Iva è di fatto cancellata. Il Comune di Milano rinuncerà all’Imu sui palazzi costruiti all’interno del perimetro del sito di Rho-Pero, alla Tasi e a tutte le imposte che fioriscono su procedure catastali e affini. L’UNICO riflettore che il Fisco potrà accendere è sulle attività commerciali nei padiglioni, come la vendita di gadget, i servizi di ristorazione o gli spettacoli a pagamento, solo se il reddito è generato attraverso una stabile organizzazione. Un concetto tributario, quest’ultimo, che identifica la sede con cui un’impresa opera in un Paese straniero. L’applicazio- ne delle tasse dipenderà perciò dalle forma di gestione che sceglieranno gli ospiti dell’Expo. Anche la società che organizza l’evento potrà avvantaggiarsi delle agevolazioni fiscali messe in campo per i 147 partecipanti, considerati i fondi pubblici in cassa per finanziare la realizzazione dell’evento. Così come di sconti sulle tasse, in particolare sui contributi degli enti locali, potrà beneficiare Arexpo, la società che possiede le aree di Rho-Pero che ospitano l’Esposizione, una spa controllata da Regione Lombardia e Comune di Milano. Luca Zorloni