Barzellette e peluche ma il vertice va in frantumi

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Barzellette e peluche ma il vertice va in frantumi
Barzellette e peluche ma il vertice va in frantumi
GIOVED 31 OTTOBRE 2002
Pagina 7 - Economia
IL RETROSCENA
Clima surreale a Palazzo Chigi nella riunione governo-parti sociali
Barzellette e peluche ma il vertice va in frantumi
Chi era stato escluso dalle riunioni preparatorie della vigilia si ribellato: "Basta con queste
messe cantate"
LUISA GRION
ROMA - I pi educati parlano di clima «surreale», altri di «presa per i fondelli». Ma a parte la
barzelletta offerta dal premier e il coniglietto di peluche che ad un certo punto si materializza
nelle mani di Pezzotta, l´incontro di ieri sulla Finanziaria fra governo e parti sociali non ha
prodotto che sfuriate. Non poteva essere altrimenti: tutto quello che c´era da dire era stato gi
detto nei vertici separati del giorno prima fra il ministro dell´Economia, Confindustria, Cisl e
Uil. Chi ieri c´era - ma il giorno prima no - si ribellato al rito della «messa cantata»: Cgil se n´
proprio andata e i «piccoli» - Confcommercio e Confesercenti in testa - hanno fatto interventi
di fuoco. Peccato che quando i loro leader hanno preso la parola ad ascoltarli ci fosse solo
Gianni Letta: il premier e Fini se n´erano giandati. Tremonti c´era ma era come se non ci
fosse: dopo una veloce presentazione delle «aggiunte» al documento si messo in un angolo
della Sala verde parlottando con i vicini.
Dunque la barzelletta: Berlusconi parla da ministro degli Esteri intrattenendo le parti sociali sul
suo incontro con i libici. Poi per adocchiata la delegazione Cgil, non resiste alla tentazione di
prodursi in una storiella. Questa: «Un tale, dopo aver letto un´inserzione nella quale si
cercava un esperto di informatica con conoscenza della lingua araba, si presenta presso
l´azienda. «Lei e´ un esperto di informatica?», gli chiedono. Dice: «No, assolutamente no».
«Ma conosce la lingua araba?» «No, io conosco solo il romanesco». «Allora perchsi
presentato?», gli chiedono stupiti. Il giovanotto risponde: «Sono venuto solo per dirvi che
qualunque cosa vi serve non contate su di me».
Fine del siparietto: Berlusconi guarda negli occhi Nerozzi, segretario confederale Cgil e
commenta: «Quindi, io su di voi, proprio non contavo». Nerozzi poco dopo si alza dal tavolo.
Per via dei contenuti della manovra, certo, («Non aspettatevi che ci facciamo carico di questa
crisi dove voi ci avete cacciato» precisa), ma pure in dissenso da un vertice finito in
barzelletta.
Prima della Cgil perse n´era giandato lo stesso Berlusconi, non senza aver lanciato un
messaggio preciso: la Finanziaria blindata. «Le risorse non ci sono quindi gli emendamenti
non si possono fare. Al massimo ogni partito della coalizione ne potrpresentare due. Ma non
detto che passino: sono disponibili solo 200 miliardi di lire per quelli del Senato e 200 per
quelli della Camera». L´euro questo sconosciuto. Finita la souspence creata dalla storiella
nella sala si scatena la confusione. Letta pi volte costretto a richiamare all´ordine la «classe».
Finalmente la parola alle parti: Bille Venturi polemizzano sugli incontri del giorno prima. «Il
metodo da voi usato assai scorretto - contesta Confcommercio - non so nemmeno se sia
legittimo». Da ricordare resta il coniglietto di Pezzotta. Il leader della Cisl dopo averlo firmato e
fatto confezionare in pacchetto regalo lo dona a Marigia Maulucci della Cgil che, poche ore
prima, aveva ironizzato su alcune prese di posizione Cisl definendole «il ruggito del coniglio».
«Lo terrsulla scrivania cosmi ricordersempre di lei» dice la Maulucci. Potrebbe essere un
inizio.