“CAPPUCCETTO ROSSO, VERDE, GIALLO, BLU E BIANCO” di

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“CAPPUCCETTO ROSSO, VERDE, GIALLO, BLU E BIANCO” di
“CAPPUCCETTO ROSSO, VERDE, GIALLO, BLU E BIANCO”
di Bruno Munari (Einaudi ed)
« C'è sempre qualche vecchia signora che affronta i bambini facendo delle smorfie da far
paura e dicendo delle stupidaggini con un linguaggio informale pieno di ciccì e di coccò e
di piciupaciù.
Di solito i bambini guardano con molta severità queste persone che sono invecchiate
invano; non capiscono cosa vogliono e tornano ai loro giochi, giochi semplici e molto seri»
(Bruno Munari, Arte come mestiere, 1966)
Tutti noi conosciamo Cappuccetto Rosso, ma esistono anche
Cappuccetto Verde, Cappuccetto Giallo e Cappuccetto Bianco.
Come Cappuccetto Rosso, questi Cappuccetti hanno il compito di
recapitare alla nonna un cestino pieno di cose verdi, gialle,
bianche. Il lupo nero, cattivo e affamato, li aspetta nascosto nel
bosco, nel traffico della città, nel candore della neve. Riuscirà ad
individuarli e prenderli?
Con queste favole, pubblicate per la prima volta nella storica
collana Einaudi "Tantibambini", un colore diventa protagonista
nei disegni, nel testo e nei personaggi.
Bruno Munari ha regalato alla fiaba tradizionale una nuova vita,
allargandone gli orizzonti e creando personaggi e storie nuove.
Età di lettura: da 5 anni.
Bruno Munari (Milano, 24 ottobre 1907 – Milano, 30 settembre
1998) è stato un artista e designer italiano, "uno dei massimi
protagonisti dell'arte, del design e della grafica del XX secolo".
La sua poliedricità è stata un elemento essenziale che ha portato grandi innovazioni in diversi campi
dell'espressione visiva (pittura, scultura, cinematografia, disegno industriale, grafica) e non visiva
(scrittura, poesia, didattica). In particolare Munari si occupò della ricerca sul tema del movimento,
della luce e dello sviluppo della creatività e della fantasia nell'infanzia attraverso il gioco.