L`obiettivo primario della Giornata nazionale del fiocchetto lilla è

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L`obiettivo primario della Giornata nazionale del fiocchetto lilla è
L’obiettivo primario della Giornata nazionale del fiocchetto lilla è promuovere la comprensione di queste
patologie che molto spesso vengono fraintese e travisate. Ancora oggi tali disturbi sono purtroppo ritenuti
frutto di un capriccio anche da parte del personale sanitario: molto spesso succede che le rare lucide
pazienti che chiedono aiuto o che accettano a fatica di recarsi presso un pronto soccorso, vengano
rimandate a casa senza una diagnosi precisa e senza ricevere cure adeguate.
Se dunque, come affermava J.W.Goethe, «non si possiede ciò che non si comprende», il primo passo per
avvicinarsi in modo efficace e sensibile ai Dca è proprio la loro comprensione, da intendere nel senso
etimologico del termine: comprendere con l’intelletto, fare propria una nozione o un ragionamento, avere
la capacità di capire con la ragione un contenuto conoscitivo che, nel nostro caso, sono appunto i Dca.
Questi devono perciò essere compresi nella loro dignità di malattia per far sì che le persone che ne soffrono
possano avere gli stessi diritti alle cure di tutte le altre persone affette da una qualsiasi patologia.
Rispettarne la dignità significa soprattutto accettare di parlare di una malattia che colpisce la mente con la
stessa naturalezza con cui si parla di quelle che colpiscono il corpo.
Già Antifonte, filosofo ateniese del V secolo a. C. sosteneva che «in tutti gli uomini è la mente che dirige il
corpo verso la salute o verso la malattia, come verso tutto il resto». Dare importanza e cura a tutte le
malattie mentali e psichiatriche, tra cui appunto anche i Dca, sarebbe decisamente un atto di grande civiltà
e progresso: comprendere e capire, ragionando e interiorizzando tutto ciò, sarebbe un vero passo in avanti,
porterebbe cioè a non vergognarsi nell’ammettere di avere un figlio, una figlia o un fratello ammalati di
anoressia, così come di fatto non ci si vergogna di essere, per esempio, diabetici, ipertesi o cardiopatici e di
doversi curare per questo.
Soltanto dopo aver compreso che anoressia e bulimia sono disturbi della mente e sapendo che mente e
anima possono essere curate, ci si può incamminare verso l’esplorazione delle ragioni, antiche e nuove,
biologiche, emotive e sociali, che le hanno generate. Questo è il presupposto fondamentale per avviare il
meritato processo di cura e presa in carico di chi soffre di Dca divulgando il forte messaggio che anche dalle
malattie psichiatriche di questo genere si può guarire.
Per questo nell’affrontare i Dca non si può prescindere dal tema della comprensione, e questa giornata ha
proprio la funzione di ricordarlo sia ai membri delle associazioni interessate in quanto investiti di una
mission specifica di sensibilizzazione e divulgazione, sia alle istituzioni e ai cittadini in quanto destinatari di
un messaggio di cui c’è estremo bisogno. Consult@noi ha anche presentato al ministero della Salute il
progetto D.c.a. (Divulgazione, Conoscenza e Approfondimento) che proprio a partire dal 15 marzo 2014,
Giornata nazionale del fiocchetto lilla non istituzionalizzata ma di già grande rilevanza, prevederà eventi che
rispecchino questo obiettivo: sensibilizzare l’opinione pubblica attraverso la divulgazione, la conoscenza e
l’approfondimento.
I Dca, come confermano i dati, costituiscono al giorno d’oggi un’emergenza sanitaria di crescita
esponenziale e i sintomi e campanelli d’allarme non sono di facile lettura. Lo dimostra molto bene, tra le
tante, questa testimonianza di una paziente: «Sentivo che quelle persone non notavano in me il dolore che
provavo, perché fuori non si vedeva (...) non sopportavo che gli altri non potessero vedere quanto io stavo
soffrendo (...) Quando raccontavo che soffrivo di anoressia-bulimia e mi si diceva che non si notava, che ero
una ragazza normalissima... il ritratto della salute, inizialmente era per me un grande dolore. Poi ho capito
che nessuno poteva comprendere ciò che non gli era stato profondamente spiegato».
Mariella Falsini (presidente Consult@noi e portavoce nazionale della Giornata del fiocchetto lilla