Rassegna Stampa FIMP_Maggio 2015
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RASSEGNA STAMPA FIMP FIMP conferma lo sciopero del 19 maggio FareComunicazione 15 [RASSEGNA STAMPA FIMP] 11 maggio 2015 I pediatri Fimp confermano sciopero il 19 maggio. “Sisac prosegue con atteggiamento di chiusura” Il presidente Chiamenti evidenzia di “aver preso atto della mancanza di qualsiasi intenzione che potesse soddisfare o almeno venire incontro alle nostre richieste, o aprire uno spiraglio alla soluzione delle criticità emerse”. - “Avevamo delle aspettative per l’incontro convocato da Claudio Montaldo, speravamo che le Regioni riconoscessero i contenuti e le specificità dell’assistenza pediatrica discussi il 4 marzo scorso e definiti in un Accordo politico firmato con il Presidente del Comitato di Settore Regioni-Sanità, ma purtroppo sono andate deluse”. Così Giampietro Chiamenti, Presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp) dopo l’incontro di ieri con la parte pubblica in vista del rinnovo della Convenzione. 08 MAG “Non accogliere alcune richieste della Pediatria di Famiglia da parte delle Regioni – continua la nota ha un significato particolare, che preoccupa non tanto per le legittime aspettative della categoria, ma per una assistenza ai soggetti in età pediatrica che così come è oggi non sarà più garantita. La conferma dello sciopero è un grido di allarme che Fimp vuole lanciare a tutti i cittadini e soprattutto vuole farlo con le famiglie che come i pediatri hanno a cuore la salute dei loro figli. Le prospettive di riduzione ulteriore del finanziamento pubblico che si prospettano nei prossimi anni e il tentativo di mettere in discussione il rapporto fiduciario all’interno del quale si è sviluppata con efficacia l’assistenza fino ad oggi sono secondo Fimp i presupposti per il venir meno di un Servizio sanitario nazionale equo, solidale e garantito uniformemente a tutti gli italiani che le Regioni sembrano voler sempre più mettere in discussione. Durante il confronto con la parte pubblica, dopo una apparente conferma dei contenuti 2 [RASSEGNA STAMPA FIMP] 11 maggio 2015 dell’Accordo del 4 marzo scorso da parte del Presidente Montaldo, è seguita la dichiarazione del Coordinatore della Sisac Franco Rossi che ha confermato l’atteggiamento di chiusura verso un’accettazione formale, di fatto disconoscendo le indicazioni politiche già condivise. Infatti non è stata accolta nemmeno la proposta della Fimp di inserire quell’Accordo politico come allegato all’Atto di Indirizzo, confermando nei fatti la volontà di non dare una tracciabilità formale a quel Documento non andando oltre le dichiarazioni di comodo”. “Abbiamo preso atto - prosegue Chiamenti - della mancanza di qualsiasi intenzione che potesse soddisfare o almeno venire incontro alle nostre richieste, o aprire uno spiraglio alla soluzione delle criticità emerse e rappresentate nella mozione conclusiva del Consiglio Nazionale della Fimp che ci hanno portato alla proclamazione dello sciopero. La nostra protesta contro la volontà delle Regioni di mettere a rischio l’assistenza pediatrica ai bambini italiani - conclude Chiamenti - è pertanto confermata”. Da oggi Fimp “utilizzerà tutti i mezzi possibili per aprire un dialogo con i genitori, con le famiglie, con tutte le associazioni che hanno a cuore il mantenimento e la garanzia di un livello di salute, di prevenzione e di assistenza a tutti i bambini e gli adolescenti italiani adeguato alle loro specifiche esigenze”. 3 [RASSEGNA STAMPA FIMP] 11 maggio 2015 Fimp conferma sciopero, «si rischiano venti pediatri territoriali» TAGS: PEDIATRIA TERRITORIALE «Confermiamo lo sciopero del 19 maggio, stessa data scelta dai medici di famiglia Fimmg. L'interpretazione delle regioni sul nostro futuro non ci lascia opzioni, per ora: si rifiuta il modello organizzativo unitario, che fin qui aveva funzionato, specie per la pediatria territoriale». Giampietro Chiamenti leader della Fimp il sindacato principale dei pediatri di libera scelta dopo l'incontro con la Sisac spiega anche perché il suo sindacato sciopererà in una giornata che Wonca, associazione mondiale dei medici di famiglia, ha riservato in tutti i paesi alla medicina generale: «Come i medici di famiglia noi vogliamo denunciare il tentativo di portare avanti, con l'atto d'indirizzo propostoci per la convenzione, modelli di assistenza diversi a seconda delle possibilità economiche di ciascuna regione. Nell'incontro preteso come chiarificatore, alla presenza di Claudio Montaldo, vertice del comitato di settore che redige l'Atto d'Indirizzo, il coordinatore Sisac Rossi ci ha detto che nel nuovo Atto, del tutto insoddisfacente, non può essere allegata l'intesa politica che mette in chiaro, tra le altre cose, che i soldi dei medici non possono essere utilizzati per finanziare le nuove aggregazioni». «A noi pediatri - continua Chiamenti - oggi non sono garantiti i punti soddisfatti dall'intesa di marzo: possibilità di partecipare alle aggregazioni Aft anche da soli, 4 [RASSEGNA STAMPA FIMP] 11 maggio 2015 mantenendo lo studio decentrato per garantire capillarità del servizio; tenuta del profilo giuridico di professionisti convenzionati; valorizzazione dei nostri assetti organizzativi più mirati alla prevenzione che alla gestione delle cronicità; sostegno delle peculiarità (quale servizio dare all'adolescente); e causa finanziamento Aft non è garantito nemmeno il mantenimento dei livelli retributivi. La frase laconica dedicata alla pediatria nell'Atto lascia libera ogni regione di agire secondo le esigenze contingenti e lo ha ammesso lo stesso Montaldo». Ci sarebbe scollatura tra le posizioni delle regioni. «Ci era stato ventilato da Montaldo uno sforzo di rilettura dell'atto d'indirizzo; invece i rappresentanti regionali hanno chiesto a noi sindacati che cosa avevamo da dire di nuovo; è possibile che le regioni non abbiano preso ancora una posizione unitaria sul nostro destino; se è così, si capirebbe perché l'accordo di marzo tra noi e il comitato di settore sulla lettura dell'atto d'indirizzo è stato quasi sconfessato da Sisac». Sulle posizioni di Fimp c'è il Cipe, altro sindacato pediatri che ha proclamato lo sciopero, diversamente da Simpef e Ump; ma tutte le sigle - come per la medicina generale, dove sciopera solo Fimmg - appaiono critiche e riluttanti verso l'Atto, e l'atmosfera è del tutto diversa rispetto al tavolo della specialistica ambulatoriale, categoria che parasubordinata lo è già e per la quale, essendo meno penalizzanti gli aspetti paventati da mmg e pediatri, ci si potrebbe avviare alla firma della convenzione in poco tempo. © RIPRODUZIONE RISERVATA 5 [RASSEGNA STAMPA FIMP] 11 maggio 2015 MINORI. PEDIATRI, LA FIMP CONFERMA LO SCIOPERO DEL 19 MAGGIO CHIAMENTI: DOBBIAMO DIFENDERE ASSISTENZA A BAMBINI E ADOLESCENTI (DIRE) Roma, 8 mag. - La Federazione italiana medici pediatri (Fimp)conferma lo sciopero del 19 maggio: "Avevamo delle aspettative per l'incontro convocato da Claudio Montaldo, speravamo che le Regioni riconoscessero i contenuti e le specificita' dell'assistenza pediatrica discussi il 4 marzo scorso e definiti in un accordo politico firmato con il presidente del comitato di settore Regioni-Sanita', ma purtroppo sono andate deluse". Lo dice Giampietro Chiamenti, presidente della Fimp, dopo l'incontro di ieri con la parte pubblica in vista del rinnovo della convenzione. "Non accogliere alcune richieste della pediatria di famiglia da parte delle Regioni- aggiunge- ha un significato particolare, che preoccupa non tanto per le legittime aspettative della categoria, ma per un'assistenza ai soggetti in eta' pediatrica che cosi' com'e' oggi non sara' piu' garantita". Le prospettive di "riduzione ulteriore del finanziamento pubblico che si prospettano nei prossimi anni e il tentativo di mettere in discussione il rapporto fiduciario all'interno del quale si e' sviluppata con efficacia l'assistenza fino ad oggi, sono- precisa la Federazione dei pediatri- i presupposti per il venir meno di un Servizio sanitario nazionale equo, solidale e garantito uniformemente a tutti gli italiani, che le Regioni sembrano voler sempre piu' mettere in discussione".(SEGUE) (Com/Rac/ Dire) MINORI. PEDIATRI, LA FIMP CONFERMA LO SCIOPERO DEL 19 MAGGIO -2(DIRE) Roma, 8 mag. - Durante il confronto con la parte pubblica, "dopo una apparente conferma dei contenuti dell'accordo del 4 marzo scorso da parte del presidente Montaldo- spiega Chiamentie' seguita la dichiarazione del coordinatore della Sisac, Franco Rossi, che ha confermato l'atteggiamento di chiusura verso 6 [RASSEGNA STAMPA FIMP] 11 maggio 2015 un'accettazione formale, di fatto disconoscendo le indicazioni politiche gia' condivise. Infatti, non e' stata accolta nemmeno la proposta della Fimp di inserire quell'accordo politico come allegato all'Atto di Indirizzo, confermando nei fatti la volonta' di non dare una tracciabilita' formale a quel documento, non andando oltre le dichiarazioni di comodo". Il presidente della Fimp continua: "Abbiamo preso atto della mancanza di qualsiasi intenzione che potesse soddisfare o almeno venire incontro alle nostre richieste, o aprire uno spiraglio alla soluzione delle criticita' emerse e rappresentate nella mozione conclusiva del Consiglio nazionale della Fimp, che ci hanno portato alla proclamazione dello sciopero. La nostra protesta contro la volonta' delle Regioni di mettere a rischio l'assistenza pediatrica ai bambini italiani- conclude- e' pertanto confermata". Da oggi la Fimp utilizzera' "tutti i mezzi possibili per aprire un dialogo con i genitori, con le famiglie, con tutte le associazioni che hanno a cuore il mantenimento e la garanzia di un livello di salute, di prevenzione e di assistenza a tutti i bambini e gli adolescenti italiani adeguato alle loro specifiche esigenze". (Com/Rac/ Dire) 7 [RASSEGNA STAMPA FIMP] 11 maggio 2015 8 [RASSEGNA STAMPA FIMP] 11 maggio 2015 FIMP: confermato lo sciopero di redazione | 9 maggio 2015 in Professione · 0 Commenti Giampietro Chiamenti, presidente FIMP Non ha avuto i risultati sperati l’incontro con la parte pubblica per il rinnovo della Convenzione, e la Federazione italiana medici pediatri (FIMP) conferma lo stato di agitazione con lo sciopero del 19 maggio. «Abbiamo preso atto della mancanza di qualsiasi intenzione che potesse soddisfare o almeno venire incontro alle nostre richieste, o aprire uno spiraglio alla soluzione delle criticità emerse e rappresentate nella mozione conclusiva del Consiglio Nazionale della FIMP che ci hanno portato alla proclamazione dello sciopero» spiega Giampietro Chiamenti, presidente della FIMP. «La nostra protesta contro la volontà delle Regioni di mettere a rischio l’assistenza pediatrica ai bambini italiani è pertanto confermata». Il rischio segnalato dalla Federazione è che venga meno un Servizio sanitario nazionale equo, solidale e garantito a tutti. Con lo sciopero l’intenzione della FIMP è lanciare l’allarme a tutti i cittadini e farlo con le famiglie, e la Federazione userà i diversi mezzi possibili per aprire un dialogo con i genitori, le famiglie, le associazioni che vogliono mantenere e garantire a tutti i bambini e gli adolescenti una salute, prevenzione e assistenza adeguate. 9 [RASSEGNA STAMPA FIMP] 11 maggio 2015 Pediatri in sciopero il 19 maggio «Avevamo delle aspettative per l’incontro convocato da Claudio Montaldo,, speravamo che le Regioni riconoscessero i contenuti e le specificità dell’assistenza pediatrica discussi il 4 marzo scorso e definiti in un accordo politico firmato con il presidente del Comitato di settore Regioni-Sanità, Sanità, ma purtroppo sono andate deluse». deluse Così Giampietro Chiamenti, presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp) commenta l'ultimo incontro con la parte pubblica per il rinnovo della Convenzione son il Servizio sanitario, confermando quinsi lo sciopero del prossimo 19 maggio: «Un «Un grido di allarme», spiega la Fimp, secondo la quale le prospettive di ulteriori riduzioni del finanziamento pubblico nei prossimi anni e «il tentativo di mettere in discussione il rapporto fiduciario all’interno del quale si è sviluppata con efficacia l’assistenza l fino ad oggi» sono «i presupposti per il venir meno di un Servizio sanitario nazionale equo, solidale e garantito uniformemente a tutti gli italiani che le Regioni sembrano voler sempre più mettere in discussione». 10 [RASSEGNA STAMPA FIMP] 11 maggio 2015 «Abbiamo preso atto - sottolinea Chiamenti - della mancanza di qualsiasi intenzione che potesse soddisfare o almeno venire incontro alle nostre richieste, o aprire uno spiraglio alla soluzione delle criticità emerse e rappresentate nella mozione conclusiva del Consiglio nazionale della Fimp che ci hanno portato alla proclamazione dello sciopero. La nostra protesta contro la volontà delle Regioni di mettere a rischio l’assistenza pediatrica ai bambini italiani - conclude Chiamenti - è pertanto confermata». La Fimp preannuncia quindi che utilizzerà «tutti i mezzi possibili per aprire un dialogo con i genitori, con le famiglie, con tutte le associazioni che hanno a cuore il mantenimento e la garanzia di un livello di salute, di prevenzione e di assistenza a tutti i bambini e gli adolescenti italiani adeguato alle loro specifiche esigenze». La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti specificate all'interno degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di rassegna stampa per uso interno è compiuta sotto la responsabilità di chi la esegue. Si declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio dello strumento o comunque non conforme a quanto specificato. I materiali contenuti in questa rassegna stampa sono per esclusivo uso privato. 11