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Zika, il rischio di microcefalia (EDISAN, 26 gennaio 2016)
Una trasmissione attiva del virus Zika è attualmente effettiva (negli ultimi due mesi) in 25 paesi o territori:
22 nelle Americhe, 3 fuori (Samoa, Isola di Capo Verde, Thailandia). Nelle Americhe, lo sviluppo della virosi
Zika si è accompagnato ad una recrudescenza anormale della sindrome di Guillain-Barré, come quella che
era stata precedentemente osservata in Polinesia francese, e sopratutto ad un notevole aumento del
numero di nascite di neonati colpiti da microcefalia, fenomeno nuovo ed estremamente preoccupante.
La virosi Zika nelle Americhe [1] [2] [3] [4] [5]
Finora i paesi o territori che hanno notificato casi autoctoni sono 20:
- tutta l’America del sud tranne Cile, Argentina, Uruguay e Perù;
- tutta l’America centrale tranne Costa Rica, Nicaragua, Belize;
- nei Caraibi, da Est a Ovest: Barbade, Martinica, Guadalupe, Saint-Martin, Isole Vergini americane,
Porto-Rico, Repubblica dominicana, Haiti.
I paesi ancora indenni non lo sono necessariamente, in attesa di un’eventuale conferma.
Allo stesso modo, è impossibile conoscere con esattezza l’incidenza dell’infezione nei paesi colpiti. Molti i
motivi: l’80% delle infezioni da Zika sono asintomatiche, altre sono pauci-sintomatiche e non richiedono
cure, tra le forme cliniche manifeste alcune sono simili alla dengue e non viene effettuata la diagnosi
differenziale in un contesto di forte endemia di dengue o chikungunya, i mezzi diagnostici della virosi Zika
sono insufficienti e non ugualmente ripartiti nei paesi e nelle rispettive regioni.
La valutazione del tasso di attacco dell’epidemia potrà essere fatta in un secondo momento attraverso
indagini sierologiche (a condizione di avere test sierologici abbastanza specifici per evitare reazioni crociate
con altre arbovirosi).
In [6] si può trovare la lista dei casi notificati, sospetti o confermati (al 21 gennaio) nei vari paesi d’America.
- Il Brasile è il più colpito: il Ministero della Salute stima che nel 2015 nel paese si siano verificati tra
440.000 e 1,3 milioni di casi di virosi Zika. Hanno segnalato casi 21 delle 27 unità federali brasiliane. Le
6 unità federali attualmente mancanti sono: Acre e Amapa nella regione Nord, Sergipe nella regione
Nord-Est, Goias nella regione Centro-Ovest, Rio grande do Sul e Santa Cantarine nella regione Sud.
- La Colombia è al secondo posto: al 1° gennaio 2016, sono stati notificati 135.321 casi autoctoni.
La sindrome di Guillain-Barré (SGB) [6]
Dall’arrivo del virus Zika è stato rilevato un incremento significativo dell’incidenza di SGB in Brasile,
Venezuela, Salvador. In Martinica è stato recentemente notificato un caso di SBG associato a una virosi Zika
dalla Direzione generale francese della Sanità. [7]
Microcefalia
Attualmente, le nascite di neonati colpiti da microcefalia in un territorio dove circola attivamente il virus
Zika sono segnalate soltanto in Brasile (ma si sta osservando anche un caso alle Hawai, in un bambino nato
da una donna che aveva soggiornato in Brasile a maggio 2015 durante la sua gravidanza [NY times, 17
gennaio]).
Nel suo bollettino epidemiologico settimanale [8], il Ministero della salute segue l’evoluzione di questo
fenomeno: sono stati notificati 3.983 casi in Brasile per il 2015 e i primi 15 giorni di gennaio 2016 [9] (di cui
49 morti in utero o poco dopo la nascita, cioè 1,3%), incidenza molto superiore a quanto osservato prima
dell’arrivo del virus Zika; l’87,4% di questi 3.983 sono stati notificati negli Stati del Nord Est, i più colpiti dal
virus Zika.
Non si possono fare dei paragoni precisi con il passato, ma si sono avanzate stime:
- prima di Zika: 0,5 casi per 10.000 nati vivi in Brasile [10];
- dopo Zika [9]: 15,5 per 10.000 nati vivi per tutti gli Stati del Brasile, ma con cifre molto più elevate
specialmente nelle regioni del Nord-Est: 114,2 nello Stato di Paraìba, 93,1 in quello di Pernambouco.
Il MMWR [10] analizza le osservazioni raccolte in Brasile su una coorte di 35 bambini microcefalici (con
microcefalia severa) nati da madri che hanno vissuto durante la gravidanza in una zona di trasmissione
attiva del virus: il 74% di queste (26/35) avevano presentato un’eruzione febbrile durante il primo trimestre
(n=21) o il secondo trimestre della gravidanza (n=5). Tutti gli esami volti a ricercare un’altra possibile
eziologia infettiva (sifilide, toxoplasmosi, rosolia, citomegalovirus, herpes) sono risultati negativi. I risultati
degli esami effettuati sul liquor dei 35 casi non sono ancora disponibili. È possibile che esistano anche delle
cause non infettive di microcefalia, ad esempio tossiche, non ancora esplorate e che abbiano potuto
giocare un ruolo come cofattore?
Diverse ricerche eseguite sulle gravidanze con microcefalia hanno mostrato che l’infezione fetale sia
realmente dovuta al virus Zika: test PCR positivo su dei campioni di placenta, nel liquido amniotico, nel
sangue o nei tessuti del feto o del neonato. [6]
Alla luce dei dati virologici ancora parziali già ottenuti, l’infezione da Zika in corso di gravidanza può essere
plausibilmente considerata responsabile della microcefalia. Per il momento, queste microcefalie da Zika
sono state contratte solo in Brasile, senza una spiegazione nota. Dalle analisi genomiche conosciute del
virus circolante in America del Sud sembra che questo sia molto simile a quello che circola o ha circolato
recentemente in Oceania [Lancet, 16 gennaio 2016].
Viaggi e soggiorni in zone di trasmissione del virus Zika
Il rischio di microcefalia fetale deve essere considerato in una donna che contrae il virus Zika durante la
propria gravidanza, principalmente nel 1° o 2° trimestre.
La Francia ha appena approvato delle raccomandazioni per le donne gravide o in età fertile che desiderino
recarsi in paesi con attiva trasmissione di Zika o che vi abitano come nel caso delle donne che risiedono
nelle Antille francesi o in Guyana ([10] [11]).
Per queste ragioni, la messa in pratica delle misure di protezione anti-zanzara deve essere ovviamente
rigorosa, ma occorre sconsigliare alle donne gravide il viaggio, come anche di intraprendere una gravidanza.
In caso di gravidanza insorta durante un soggiorno (o al ritorno), si dovranno effettuare sorveglianza
medica e presa in carico rinforzata della gravidanza, e in caso di anomalie riscontrate ecograficamente
dovrà essere effettuata una valutazione eziologica e prognostica della patologia fetale da un centro
pluridisciplinare di diagnosi prenatale.
FONTI
1. CDC. Zika virus. http://www.cdc.gov/zika/
2. PAHO,
Zika
virus
infection
http://www.paho.org/hq/index.php?option=com_topics&view=article&id=427&Itemid=41484&lang=en
3. Promed
4. Hennessey M et al. Zika virus spreads to new areas — Region of the Americas, May 2015–January 2016. MMWR Morbidity
Mortality Weekly Report 2016;65:1-4 http://www.cdc.gov/mmwr/volumes/65/wr/mm6503e1er.htm
5. ECDC Zika virus infection http://ecdc.europa.eu/en/healthtopics/zika_virus_infection/Pages/index.aspx
6. ECDC Zika virus disease epidemic: potential association with microcephaly and Guillain-Barré syndrome (first update) 21
january 2016 http://ecdc.europa.eu/en/publications/Publications/rapid-risk-assessment-zika-virus-first-update-jan-2016.pdf
7. Direction générale de la santé, 15 gennaio 2016 http://social-sante.gouv.fr/IMG/pdf/150116_cp_zika-2.pdf
8. Brasile. Microcefalia. Informazioni epidemiologiche. http://portalsaude.saude.gov.br/index.php/o-ministerio/principal/leiamais-o-ministerio/197-secretaria-svs/20799-microcefalia
9. Sorveglianza dei casi di microcefalia in Brasile. Settimana dal 10 al 16 gennaio 2016-01-25
http://portalsaude.saude.gov.br/images/pdf/2016/janeiro/21/COES-Microcefalias---Informe-Epidemiol--gico-SE-02-2016.pdf
10. Schuler-Faccini L et al. Possible association between Zika virus infection and microcephaly — Brazil, 2015 MMWR Morbidity
Mortality Weekly Report 2016;65:1-4 http://www.cdc.gov/mmwr/volumes/65/wr/mm6503e2er.htm
11. Francia. Ministero della Salute, 22 gennaio 2016. Epidémie de Zika : recommandations pour les femmes enceintes http://socialsante.gouv.fr/actualites/presse/communiques-de-presse/article/epidemie-de-zika-recommandations-pour-les-femmesenceintes
12. Francia HCSP. Avviso del 22 gennaio 2016: Personnes atteintes par le virus Zika. Actualisation des modalités de prise en charge
http://www.hcsp.fr/Explore.cgi/avisrapportsdomaine?clefr=532