LIBRO capitolo gf

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LIBRO capitolo gf
9. Il mio Reality, Valentina oggi
!
Dopo dieci anni, posso affermare con sicurezza che la donna che
sono
oggi
mi
superficiale
piace
caduta
molto
in
quel
di
più
della
burrone.
Le
ragazzina
frivola
consapevolezze
che
e
ho
raggiunto su me stessa, e sugli altri, non sarebbero mai state
così profonde, se avessi continuato su quella strada tutta in
discesa. I sogni d'infanzia sono mutati con il passare degli anni,
senza che me ne accorgessi, anche se fin da subito avevo smesso di
inseguirli.
Poco
tempo
dopo
il
mio
l'incidente
nel
2004,
arrivarono ad interessarsi alla mia storia diverse trasmissioni
televisive,
riviste
e
giornali
nazionali.
La
curiosità
quasi
morbosa di alcuni mi infastidì molto. Ed anche qualche anno dopo,
quando qualche trasmissione mi chiese di presenziare e raccontare
ciò che avevo vissuto, la mia risposta fu sempre negativa, non mi
andava di 'svendere' in qualche modo il mio dolore vissuto, per
farlo diventare un racconto fine a se stesso, non lo trovavo
utile. Gli unici riflettori nella mia vita post incidente, sono
stati quelli di un canale locale piemontese, il cui presentatore è
un mio carissimo amico fin dai miei primi passi nell'agenzia di
moda di Torino. Due ore divertenti, una volta a settimana, a
discutere di attualità e problematiche odierne con i miei amici di
sempre. L'unico programma televisivo in cui mi sarebbe piaciuto
raccontare la mia storia era un noto reality, il Grande Fratello.
La differenza da tutte le altre trasmissioni a cui ero stata
invitata, era che in quel particolare format non avrei raccontato
solo a parole la mia storia, ma dimostrato con i fatti quello che
si poteva fare anche nella mia condizione. Mi piaceva l'idea di
mostrare come si può essere totalmente indipendenti e come ci si
può rapportare con disinvoltura nella società, ed il GF è proprio
un
piccolo
spaccato
di
società.
Quell'anno,
però,
gli
autori
!1
scelsero infine di raccontare un storia diversa dalla mia. Nei
cinque anni successivi ho continuato a costruirmi una vita, passo
dopo passo, come oramai avevo ben imparato a fare. A settembre del
2013 mi si avvicinò una ragazza con il cartellino del Grande
Fratello. Eravamo in un centro commerciale, avevo le buste della
spesa in mano e stavo correndo in bagno a dirla tutta, la respinsi
e le dissi che non mi interessava. Lei insistette, ed allora le
raccontai che avevo un vissuto particolare e sapevo che questo non
interessava a quel programma, sperando di non dover trovare altri
modi per dire no. Lei invece chiamò immediatamente l'altro talent
scout che era con lei, ed insistettero più di prima per farmi il
provino. Arrivò a breve la telefonata della convocazione a Roma
per il provino ufficiale, e li mi assalirono mille dubbi. Ormai, a
33 anni, la mia voglia di mettere in standby la mia vita per
partecipare al GF, era stata completamente sovrastata dal sogno di
crearmi una famiglia con il mio Daniele. Un ragazzo semplicemente
eccezionale, il nostro amore era sbocciato e cresciuto ad una
velocità
pari
solo
all'intensità
con
cui
lo
vivevamo.
Questo
splendido giovane uomo, era entrato nella mia vita come un tornado
facendomi tornare a ricredere all’amore, quello vero, quello puro.
Bellissimo, moro, dolce e genuino, ricco di valori e concretezza
(cosa
rara
al
giorno
d’oggi)
Con
quel
suo
sorriso
pulito
e
disarmante, Daniele mi ha conquistato teneramente, corteggiandomi
con
fiori,
romantici
biglietti
d'amore
che
trovavo
ovunque
mi
girassi, circondata da continue piccole e meravigliose sorprese.
Stavamo vivendo a pieno la nostra storia d’amore, iniziando a
costruire
concretamente
le
basi
solide
per
il
nostro
futuro,
convivendo e iniziando a fantasticare sul nostro desiderio di un
bambino.
Non
potevo
che
continuare
a
ripetermi:
"Proprio
ora
dovevano chiedermi di partecipare al Grande Fratello? Non solo con
il mio lui i miei equilibri erano assolutamente perfetti, anche il
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mio lavoro in ospedale aveva avuto le sue evoluzioni e procedeva
alla grande da un paio di anni. Solamente 4 mesi prima, era nata
la figlia di Alice, ed io, assistendo anche al parto, mi sentivo a
tutti gli effetti di essere diventata zia per la prima volta.
Perché
mai
avrei
dovuto
rinunciare,
anche
se
per
un
tempo
limitato, a tutto questo? In quegli stessi giorni mi ritrovai a
guardare un film che mi ero ripromessa di guardare già da qualche
tempo: Soul Surfer. Il film è basato sulla storia vera della
surfista Bethany Hamilton, che all'età di 13 anni perse il braccio
sinistro a causa di un attacco di uno squalo, il 31 ottobre del
2003, esattamente 20 giorni dopo il mio incidente. Sicuramente una
storia
eccezionale,
e
che
sentivo
particolarmente
vicina,
ma
quello che mi colpì, in quei giorni di dubbi, fu una delle frasi
sentite proprio nel film: "non vorrei cambiare quello che mi è
successo, perché non avrei mai avuto questa possibilità di fronte
a tutti voi, questa possibilità di abbracciare più persone di
quanto non avrei potuto fare con due braccia". Io e lei avevamo
visto la nostra vita trasformarsi negli stessi giorni, affrontando
emotivamente e fisicamente nello stesso periodo la nostra sfida, e
ora tornava attraverso il suo film a darmi consiglio. In quel
momento ho pensato che partecipando al GF, anche io avrei potuto
essere in qualche modo di conforto a qualcuno là fuori, che non
avrei mai potuto raggiungere in altro modo, mi ricordai anche
perché
offerta
avevo
la
tentato
il
possibilità
provino
di
cinque
dimostrare
anni
che
un
prima.
Mi
invalidità
veniva
non
è
invalidante nella società. Potevo e dovevo coglierla. Ne parlai
ancora a lungo con Daniele, lui veniva al primo posto, e non avrei
mai partecipato senza il suo appoggio. Anzi, anche con il suo
appoggio era per me davvero difficile pensare di allontanarmi da
lui. Ma dopo lunghe riflessioni, decidemmo insieme che era la cosa
giusta da fare. L'esperienza nel GF in sé, è sicuramente qualcosa
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di unico e di straordinario sotto molti aspetti, ma anche più dura
di quello che mi aspettassi. Stare lontana dai miei cari, reclusa
per 24 ore al giorno mi è costato più energie di quello che
credessi.
Per
fortuna
all'interno
della
casa
ho
trovato
delle
persone eccezionali che sono felice e fiera di poter chiamare
Amici
anche
fuori
dalla
Casa.
Volevo
dimostrare
che
una
menomazione non rappresentava un blocco nel confrontarsi con le
altre persone, e quanto potesse essere facile rapportarsi agli
altri,
mettendoli
a
proprio
agio,
fino
a
fargli
dimenticare
completamente qualsiasi diversità, e mostrare che si poteva essere
indipendenti nelle azioni di tutti i giorni, pur non avendo due
braccia. Nonostante il GF sia pur sempre un programma televisivo,
con i suoi meccanismi interni, uscita da quella casa, seppur non
da vincitrice del gioco, mi aspettava una vittoria più grande di
quella che potessi sognare. Sono riuscita a dare quel messaggio a
cui tanto tenevo in una forma ancora più grande di come avrei mai
sperato
prima.
Ho
ricevuto
moltissimi
messaggi
da
persone
che
vivono situazioni analoghe alla mia, ma con mio grande stupore ed
infinita gioia, ho scoperto che sono state ancora più ampie le
corde
del
cuore
che
sono
riuscita
a
raggiungere.
Vorrei
condividere con voi, qualcuno dei miei 'tesori' (come li chiamo
io), alcune delle meravigliose parole ed incredibili storie di
vita che queste persone eccezionali hanno voluto inviarmi:
"Ciao Valentina, ti scrivo questo messaggio solo per dirti grazie.
Sono una mamma, mia figlia ha 5 anni ed è nata senza l'avambraccio
sinistro. Da quando è nata ho sempre portato dentro di me un peso,
preoccupata di come sarebbe stata la vita di mia figlia, e di
quante difficoltà avrebbe dovuto affrontare. Da quando ti abbiamo
vista
giorno
al
Grande
dopo
Fratello
giorno,
e
ora
le
mie
vedo
preoccupazioni
per
la
mia
sono
bambina
scomparse
un
futuro
luminoso, come prima non ero mai riuscita a fare. Oggi mi ha detto
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che da grande vuole essere come te! Grazie Valentina, quello che
ci hai dato non potrò mai dimenticarlo! Sei speciale." G.
!
"Cara Valentina, martedì la mia mamma verrà operata ad un brutto
tumore che le asporterà totalmente la voce e dovrà iniziare a
combattere con una deformazione fisica. Lei vede in te un grande
esempio e una grinta immensa, ed io continuo a dirle ogni giorno
che ci riuscirà anche lei come hai fatto tu. La sua forza più
grande gliela stai dando tu, oltre il bimbo che porto in grembo.
Ti sentiamo vicina"
!
M.
"Era parecchio che volevo scriverti per dirti solo una parola:
Grazie! Guardandoti ma soprattutto ascoltandoti e sentendoti ho
dato un nome ed un colore a qualcosa che può essere definito solo
come tetro, oscuro e spaventoso, cioè l'Hiv! É stato difficile
metabolizzare la situazione, ma anche grazie alla tua esperienza e
al tuo vissuto ho potuto trarne insegnamento! Senza un braccio o
con un ospite indesiderato in corpo, come nel mio caso, si può
vivere. C'é di molto peggio purtroppo! E la cosa peggiore nel mio
caso é l'eventuale pregiudizio che le persone potrebbero riservare
a
chi
ha
il
mio
stesso
ospite!
Ma
sempre
con
il
sorriso!
concludendo, ancora grazie per avermi dato involontariamente il
tuo prezioso aiuto. Quando il bene genera bene non può essere che
positivo! Anzi di più!" A.
!
"Non so se leggerai mai questo mio messaggio, ma dovevo scriverti
e spero che lo farai. Mi chiamo D. ho 41 anni e da 5 avevo smesso
di vivere, da quando ho perso l'uso del braccio destro anche se
non mi è stato asportato. Da quando mi era successo non avevo più
avuto la forza di uscire di casa se non per andare al lavoro, non
uscivo più. Da quando ti ho vista è scattato qualcosa in me, e ho
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ripreso a vivere, a vedere i miei amici, a portare fuori mia
moglie, mi sono messo pure a giocare con mio figlio a pallone. Ho
smesso di avere paura. Spero che leggerai questo mio messaggio,
perchè voglio dirti grazie, lo devo solo a te, al tuo esempio e
alla
tua
straordinaria
voglia
di
vivere.
so
che
può
sembrare
eccessivo, ma ti voglio bene, un abbraccio" D.
!
"Ciao
Vale,
ovviamente
tu
non
mi
conosci,
ma
a
me
sembra
di
conoscerti da molto tempo, come se fossi un’amica ormai, mi sono
affezionato a te fin dal primo momento che ti ho vista. Ovviamente
attratto dalla tua storia inizialmente, ma ho imparato sul serio,
giorno dopo giorno, a conoscerti per quello che eri e che sei. Non
riuscivo
a
staccarmi
dal
live,
era
ormai
diventato
una
droga
quando c’eri tu, sarei stato li ad ascoltarti per ore ed ore. Ero
come affascinato da questa donna che nonostante ne avesse passate
tante, stesse ancora affrontando la vita come il più grande dono
che le è stato concesso, sempre col sorriso, sempre con una parola
buona per i suoi Amici, pronta a difenderli in tutto e per tutto,
a lottare per loro, pur rischiando di passare per “scorretta”.
Vorrei soffermarmi sulla cosa più importante che hai fatto per me.
Mi hai fatto capire che la vita nasconde un’importanza più grande
di quella che siamo soliti darle, la vita è una sola, e va vissuta
lottando per ciò in cui si crede. Non dimenticherò mai un momento
in particolare, probabilmente dimenticato da tutti, ma che a me
tocca particolarmente da vicino. Eravate in giardino, seduti in
cerchio, ognuno di voi iniziò a turno a dire cosa significasse per
lui la parola 'libertà'. E tu, lì, mi sorpresi nuovamente. Non
ricordo le parole esatte, ma dissi che la libertà, secondo te, è
il poter amare chi si vuole, come si vuole, quando si vuole,
indipendentemente da ogni vincolo imposto dalla società. E poi
dissi 'Vi rendete conto cosa possa voler dire vivere senza poter
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amare liberamente qualcuno, per colpa di un pregiudizio?'. Lì, ho
iniziato a piangere. Sì, mi hai fatto piangere. L’avevi già fatto
in precedenza, ma queste erano lacrime diverse. Erano lacrime di
speranza.
Speranza
di
voler
cambiare
le
cose.
Mi
hai
smosso
qualcosa dentro, mi hai aiutato, di nuovo. Perché grazie a quelle
tue parole sono riuscito ad aprirmi con qualche Amico, finalmente,
dopo tanti anni passati a nascondere un qualcosa che da nascondere
non era. Perché non c’è niente di male nell’amore. L’amore, sotto
ogni sua forma, è il sentimento più puro e genuino che esista e
non può, non deve, essere vincolato da un misero pregiudizio. I
pregiudizi vanno superati, a partire dal nostro piccolo. E questo
l’ho capito grazie a te. Sei veramente stata un esempio per me, un
idolo, il mio idolo. Sei stata il regalo più bello che questo
Grande
Fratello
potesse
farmi.
Non
hai
vinto
il
programma,
e
quindi? TU VINCI NELLA VITA. Tu mi hai aiutato. Hai aiutato la
gente.
Ciao
Vale,
grande
Donna.
Sii
fiera
di
te
stessa,
sei
speciale. GRAZIE." M.
!
"Cara
Vale,
io
come
molti
ti
ho
conosciuta
tramite
uno
dei
programmi che ho sempre considerato trash e inutile. Un giorno
leggo
la
notizia
"La
prima
concorrente
ufficiale
del
Gf
è
Valentina, una ragazza con la protesi al braccio", rimasi così
incuriosito che decisi di seguire il programma… La clip, la tua
presentazione e rimasi subito colpito…quanta forza poteva avere
una ragazza che invece sarebbe dovuta essere arrabbiata con la
vita? Mentre passavano i giorni nella casa, incuriosito dai tuoi
discorsi, dai tuoi pensieri e sopratutto dal sorriso che avevi
sempre stampato sul tuo viso..Sei stata il cuore e l'emozione di
un programma da sempre superficiale..La tua forza la tua voglia di
vivere mi hanno insegnato a non mollare mai, mi hanno insegnato
che nella vita tutto si risolve e sopratutto che siamo noi a
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decidere cosa vogliamo essere nella vita! Iltuo percorso è stato
vero e il messaggio che hai portato è importante. La tua verità e
la
tua
tenacia
è
un
esempio
per
tutte
quelle
persone
che
si
lasciano manovrare e manipolare da un sistema corrotto e finto…
Non sarai ricordata come Valentina la concorrente del Gf, ma sarai
ricordata per la tua semplicità, per i tuoi consigli, per le tue
lacrime e per il tuo mondo che ha insegnato a me e a tante altre
persone che la vita ha un valore maggiore di quello che diamo… Il
tuo sorriso e la tua forza sono le armi che ti contraddistinguono,
sono le armi che sicuramente ti hanno portata qui dove sei adesso,
la tua vita è un bagaglio di esperienze che arricchisce le persone
che sanno ascoltarti, che riescono a capire che dietro a quel
bellissimo facchino si nasconde un libro fatto di vittorie e di
sconfitte,
di
lacrime
e
di
sorrisi,
fatto
di
successi
e
di
fallimenti, ma pur sempre un libro che racconta una vita vera, una
vita piena. Grazie per il tuo messaggio e per l'emozioni che sei
stata in grado di regalare… " M.
!
Questi sono solo alcuni dei messaggi che ho ricevuto, e mi sembra
ancora difficile da credere di essere riuscita 'per così poco' a
dare così tanto, ma nulla in confronto a quello che ho ricevuto
grazie a testimonianze come queste. Ora posso dire con ancora più
convinzione che non cambierei quello che mi è successo, non solo
per la donna che sono diventata, ma, 'per essere riuscita ad
abbracciare più persone di quante non avrei mai potuto fare con
due braccia'.
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