Sintesi progettuale del CONVEGNO NAZIONALE OFS Settore
Transcript
Sintesi progettuale del CONVEGNO NAZIONALE OFS Settore
Sintesi progettuale del CONVEGNO NAZIONALE OFS Settore Evangelizzazione e Presenza Nel Mondo Il Convegno Nazionale OFS, Settore Evangelizzazione e Presenza nel Mondo, svoltosi a Roma lo scorso 2930 novembre e 1 dicembre 2013, ha riunito in un unico appuntamento i tre AMBITI della Famiglia, Missione, e Giustizia Pace e Salvaguardia del Creato. Questo ha permesso di vivere una tappa di crescita per tutto il settore che ha potuto fare tesoro delle varie esperienze, maturate in questi ultimi anni, in ciascun ambito. Il tema proposto: “Francescani secolari tra evangelizzazione/missione e nuove sfide sociali: progetti e prospettive”, ha stimolato la discussione su quale fosse il futuro dell’azione missionaria dell’OFS in Italia, partendo dalle sfide poste dalla società italiana nella quale viviamo la nostra vocazione francescana. La presenza di tutti i fratelli e le sorelle che hanno già vissuto, o stanno vivendo, un’esperienza di missione all’estero negli ultimi anni e di alcuni pronti invece a partire per nuovi orizzonti di missione nel corso del 2014, hanno dato slancio e vigore al settore EPM che sente, ora più che mai, la responsabilità di incarnare una vocazione missionaria ad intra e ad extra, alla quale i francescani secolari non possono più sottrarsi. Il tema principe su cui il convegno si è snodato, sorretto anche dal vento nuovo che sta soffiando sulla Chiesa di Cristo, è stato il riscoprire un Vangelo da annunciare con dolcezza ma soprattutto da proporre attraverso una condivisione delle storie personali di chi il Signore pone sulle nostre strade. Dobbiamo allargare gli orizzonti, aprire le nostre fraternità all’incontro e all’accoglienza, rendendo la nostra fede più manifesta in modo che divenga ANNUNCIO. Questa Nuova Evangelizzazione deve passare dalle coscienze e dal cuore delle persone per ridare significato e tono alla ri-consegna del Vangelo a tutti gli uomini. In questo, non dobbiamo credere che l’iniziativa sia appannaggio esclusivo della chiesa ministeriale; Papa Paolo VI lo aveva già affermato nella sua “Evangeli Nunziandi”: il pericolo di oggi è l’assuefazione che ci porta a perdere l’entusiasmo della fraternità e della giustizia (che sono tra esse correlate) “per un mondo più giusto e fraterno (Reg.)”. Dobbiamo cercare di non “mettere cerotti” ma “modificare le condizioni di vita” delle persone (Reg.) Come ci chiede Papa Francesco, la Nuova Evangelizzazione passa anche attraverso “l’immischiarsi” in politica, perché Dio ci chiederà conto del nostro fratello come nella Genesi si rivolge a Caino; a questo appuntamento non possiamo farci trovare impreparati con il rischio di rispondere anche noi “… sono forse io il custode di mio fratello ? ...”. La Minorità nasce solamente da una povertà scelta e condivisa ed ha bisogno delle opere per sussistere. Abbiamo bisogno di una visione complessiva che ci salvi, fatta da persone responsabili che si impegnano nella cosa pubblica. Un altro rischio che corriamo è quello di divenire “controllori della Grazia” anziché dei “buoni evangelizzatori…”, una religiosità che è diventata della “vestaglia” e delle “pantofole” e che può indurci a diventare giudici implacabili incapaci di convertirsi. Abbiamo invece il dono della FRATERNITA’ che è un luogo carismatico dove, come Zaccheo, riceviamo in “casa” il Signore e Zaccheo risponde “se ho rubato, rendo il maltolto”. Solo una fraternità che nasce dalla vera conversione del cuore, riesce a costruire le opere fraterne. Non è più sufficiente l’impegno singolo del confratello nelle varie opere della Chiesa, serve una testimonianza d’insieme, che offra l’abbraccio fraterno e sia luogo di vita per la costruzione di rapporti nuovi, che soccorrano le ferite di molta gente. Dobbiamo perseguire il bene comune possibile e arrivare a ciò che può essere permesso all’interno delle condizioni economiche e sociali in cui ci troviamo. La liturgia domenicale (non solo la “omelia”, ma anche l’accompagnamento liturgico) deve diventare il fulcro di tutto ciò, lasciando che la Parola “apra gli occhi e il cuore” sulle questioni…la nostra Chiesa deve aiutarci a leggere il Vangelo della Vita anche attraverso i gesti liturgici, verso gente che fa fatica. L’esperienza dell’amore deve divenire servizio agli altri e la fraternità stessa può farsi servizio individuando necessità prossime nel luogo dove è chiamata da operare. Anche in questo l’OFS deve essere capace di guardare le necessità trovando soluzioni attraverso un dialogo con Dio e amando le persone, optando per scelte di minorità e di gratuità. In questa officina delle idee e dei progetti, l’OFS, attraverso gli ambiti Famiglia, Missioni e GPSC, trova il significato più profondo dell’andare per annunciare il Vangelo in un mondo che cambia, con la capacità di raccogliere il tutto in un unico progetto italiano. Bisogna, urgentemente ritrovare: • i motivi per alimentare una vita sociale più giusta e democratica, dopo il buio della crisi della politica e della corruzione cha ancora sta attanagliando il nostro paese e la nostra società. Va raccolta la domanda di partecipazione e buona pratica politica, partendo dai laboratori civici fraterni e dal lavoro e stimolo nelle Parrocchie. • la voglia di discutere e dibattere su temi etici e morali, sia a livello locale che nazionale, per affrontare argomenti anche scottanti, in particolare sulle questioni familiari, che tendono a dividerci; • la stima reciproca, il comune cammino che possono condurci ad una unione di intenti e condivisione delle scelte da operare e risposte da dare, soprattutto, alle persone portatrici di ferite. La democrazia è una pallida ombra di ciò che è la fraternità: il cammino di padri e figli, fratelli e sorelle, può insegnare molto alla democrazia. Ambito FAMIGLIA : Il documento “Linee Guida per una Pastorale Familiare Francescana” non è che uno stimolo e un invito a partecipare attivamente nei vari ambiti, parrocchiali e diocesani, per essere partecipi delle scelte di pastorale familiare. Nessuno si senta estraneo ai problemi familiari, non ci si può mettere “alla finestra”, occorre una formazione continua anche con le famiglie strutturate, servono momenti fissi di coppie (anche non sposate) , dove esse si fermano e si interrogano, pregano e fanno fraternità. In questo percorso: • • • debbono interrogarci tutte le situazioni di “cuore ferito”; alcuni nostri fratelli sono interessati da ricomposizioni di famiglie precedenti ed hanno passato tante difficoltà. Molte famiglie attraversano percorsi di abbandono ed emarginazione perché vivono situazioni di oggettiva difficoltà, fanno la comunione spirituale. Le fraternità possono organizzare gruppi di ascolto e di condivisione aperti a tutte le situazioni familiari e, in particolare, essere di appoggio alle nuove coppie in formazione. Una maggiore conoscenza delle questioni familiari nelle fraternità potrà permettere alle fraternità stesse di “parlarne”, di non ritenerne un tabù e di poter accogliere poi le situazioni. Tra le problematiche emergenti si annoverano anche le questioni sulla sterilità, la vedovanza, i single. La famiglia non deve essere solo oggetto ma anche soggetto della pastorale familiare. Partendo dall’esperienza già vissuta da molte fraternità si suggerisce l’organizzazione, a livello locale e regionale, di giornate o fine settimana per le famiglie dei terziari, con una particolare attenzione alla presenza dei figli. E’ una occasione per i coniugi o parenti dei terziari, per comprendere la vocazione che si sta vivendo. Possono diventare occasioni per parlare di famiglia in senso più ampio anche il coinvolgimento di: persone sole, i fidanzati dei figli, i nonni ecc. E’ utile seguire una metodologia di approccio alle diverse strutture familiari all’interno della fraternità. Anche l’animazione di gruppi di spiritualità familiare aperto a tutti, può divenire un occasione di incontro per chi è alla ricerca di una risposta ad una “ferita aperta” o semplicemente vuole sentirsi accolto, amato, accettato. PROPOSTE : - Appuntamento annuale per famiglie con figli in età di araldinato (da viversi in contemporanea con il convegno nazionale araldini). Messa in rete (sito OFS d’Italia) di iniziative locali e regionali che affrontano, con uno stile francescano, temi specifici sulla famiglia, delicati per la condivisione di esperienze. Offerta formativa alla Gi.Fra., a livello regionale / nazionale, su tematiche relative all’affettività, educazione all’amore ed accoglienza alla vita. Marcia Francescana per le famiglie (già collaudata lo scorso anno e che ha visto allargare il numero dei partecipanti) Ambito MISSIONI: Nel contesto degli interventi dell’ambito Missioni è stato ricordato come già Giovanni Paolo II ricordava alla Chiesa Universale e sottolineava questo compito, sempre attuale, per la profonda convinzione che esso costituisce «il primo servizio che la chiesa può rendere a ciascun uomo e all'intera umanità nel mondo odierno, il quale conosce stupende conquiste, ma sembra avere smarrito il senso delle realtà ultime e della stessa esistenza» (RM n. 2). Nei diversi interventi dei vari rappresentanti delle regioni è stata evidenziata la necessità, anche alla luce delle esperienze di nuova evangelizzazione (Centri Ascolto della Parola, Missioni Popolari, Animazione francescana dell’OFS delle realtà parrocchiali non più conventuali…), della formazione e della diffusione dei metodi di animazione missionaria per rivitalizzare il tessuto ecclesiale e sociale nelle diverse comunità di appartenenza e di cooperazione missionaria tra le chiese sorelle. In modo particolare sono state presentate tre proposte progettuali: 1. La promozione dei Cenacoli Francescani del Vangelo 2. La formazione missionaria congiunta per tutte le forme di cooperazione in un unico appuntamento annuale 3. La valorizzazione di esperienze pastorali dell’OFS nelle realtà ex-conventuali 1. I CENACOLI DEL VANGELO Alla luce di queste riflessioni e indicazioni pastorali, si ritiene più che mai utile favorire la diffusione di un metodo pastorale popolare e capillare quale impegno per la Nuova Evangelizzazione. Per questa ragione si ritiene opportuno, come ormai da tempo i vescovi italiani promuovono diffusamente, incrementare e qualificare i Cenacoli del Vangelo o Centri di ascolto della Parola nei diversi ambiti della vita ecclesiale e sociale, a partire dalle case dei fratelli e sorelle dell’OFS o dalle “case” delle fraternità locali. I Centri di ascolto della Parola (o Cenacoli francescani del Vangelo) sono anche “centri di ascolto della vita dei fratelli” dove «chi lo desidera possa trovare una persona alla quale “aprire” il cuore e sperimentare di non essere solo perché c’è una comunità pronta ad accoglierlo, a condividere sofferenze e disagi e ricercare insieme la strada della serenità. Il “centro di ascolto”, mentre aiuta a superare la solitudine, favorisce il crearsi e lo svilupparsi di relazioni nutrienti e ricche; rende la comunità più attenta ai silenzi, alle lacrime, alle presenze o alle assenze; contribuisce al consolidarsi dello stile di vita parrocchiale come stile di vita familiare»1. 1.1 Finalità Il presente progetto ha come finalità quella di diffondere una pratica di ascolto della Parola di Dio nei territori ecclesiali periferici (case, condominii, oratori…) e sociali (lavoro, associazioni, quartieri…), come opzione preferenziale per l’impegno di nuova evangelizzazione, mediante la pubblicazione di una piccola guida pratica e la programmazione di iniziative coordinate di promozione del metodo proposto. 1.2 Obiettivi 1. Raccogliere e valorizzare le diverse esperienze fraterne di nuova evangelizzazione mediante i Cenacoli del Vangelo o altre forme simili ai Centri di ascolto della Parola; 1 Paolo Urso (vescovo di Ragusa) Educhiamoci alla testimonianza della carità. Riflessioni e appuntamenti per camminare insieme. Programma pastorale 2009-2010. 2. Condividere un percorso di studio condiviso da più fratelli e sorelle a livello nazionale; 3. Elaborare una comune proposta esperienziale e pastorale come metodo indicativo (non esclusivo) e Pubblicare una piccola guida; 4. Promuovere il sussidio pastorale nelle regioni e nelle fraternità locali; 2. FORMARSI INSIEME ALLA COOPERAZIONE MISSIONARIA Un aspetto positivo di crescita interna all’OFS d’Italia è rappresentato dall’incremento della partecipazione di altri protagonisti della cooperazione missionaria tra le fraternità locali e regionali. Non solo si promuovono localmente iniziative per sostenere economicamente le missioni estere dell’OFS, ma si partecipa attivamente anche con altre forme come indicate nella tradizione della Chiesa, quali gemellaggi, viaggi missionari di conoscenza, visite alle missioni e campi di lavoro, adozioni a distanza, campeggi in Italia per ragazzi e giovani provenienti dalle missioni, scambi formativi… Alla luce di queste esperienze, che richiedono organizzazione e soprattutto preparazione specifica per vivere l’interculturalità e la capacità di scambio di prassi ecclesiali, si ritiene opportuno chiedere al Ce.Mi.OFS di farsi promotore di un momento unitario per tutti gli animatori e partecipanti alle diverse iniziative missionarie. 3. SERVIZI PASTORALI DELL’OFS IN AREE TERRITORIALI Alcune esperienze in Veneto, Lombardia e Toscana hanno evidenziato come la riduzione di clero o il venire meno della presenza dei frati del Primo Ordine in un determinato territorio, parrocchia hanno rappresentato occasione di crescita del senso di responsabilità rispetto al carisma francescano e di impegno missionario per le Fraternità dell’OFS locale. Alcuni casi segnalati sono motivo di speranza e di incoraggiamento e questo deve essere portato a conoscenza di tutti. In modo particolare queste esperienze di fraternità OFS locali che si ritrovano “soli” nella responsabilità di rendere presente il carisma francescano presentano tuttavia due necessità fondamentali per un autentico sviluppo della propria capacità missionaria: • Il riconoscimento ecclesiale per un’efficace presa a carico di responsabilità pastorali che non possono essere riferite e delegate alle sole fraternità religiose, in primo luogo da parte dei vescovi; • Una formazione specifica degli animatori pastorali e in generale delle fraternità OFS che vivono in questi nuovi o modificati contesti ecclesiali e territoriali. Dai lavori di gruppo viene pertanto evidenziata la necessità di approfondire e studiare un approccio nuovo e di maggiore responsabilità da parte di tutti i fratelli e le sorelle dell’OFS, come dei consigli ai vari livelli, per favorire carismi, proposte progettuali, reale presa a carico di precise azioni pastorali e di nuova evangelizzazione per attuare concretamente la vocazione propria del francescano secolare rispetto al compito. In tale direzione utile sarebbe studiare e promuovere un protocollo d’azione (o linee guida) per le fraternità locali interessate e coinvolte in queste sempre più frequenti realtà francescane in continua trasformazione. Ambito GPSC: Dal lavoro dei delegati presenti per l’ambito GPSC, sono emersi, in sintesi, i seguenti punti ritenuti qualificanti: • • favorire la formazione dei rappresentati sulle tematiche di settore ( giustizia, pace, lavoro, giustizia, economia, salvaguardia ambiente,etc); a tal proposito viene comunicato che a breve verrà diffuso dall'OFS nazionale un opuscolo su queste tematiche, redatto dalla commissione GPSC e curato nella sua stesura grafica dalla segreteria EPM; sperimentare un percorso di formazione e azione socio-politica attraverso la progettazione di un corso ad hoc o partecipando ad iniziative simili proposte dalla varie Diocesi, nonché la partecipazione a laboratori già esistenti in diverse realtà regionali (es. Lazio, Lombardia, Campania, etc); • • • elaborare iniziative a sostegno della tutela dell'ambiente e del territorio, date anche le frequenti emergenze ambientali che sconvolgono il nostro territorio (terremoto in Abruzzo ed Emilia, alluvione in Sardegna, emergenza inquinamento in Campania “Terra dei Fuochi”). Sulla scia dell’ottimo esito delle iniziative di solidarietà economica promosse dal Consiglio Nazionale OFSItalia a favore delle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo e in Emilia, si stanno continuando a raccogliere i fondi per la recente alluvione in Sardegna; i contributi saranno poi gestiti dall'OFS regionale sardo per le necessità degli alluvionati; mantenere un’attenzione privilegiata al problema degli immigrati che provengono soprattutto dall'Africa, pensando non solo alla loro accoglienza, ma anche alla eventuale adesione a progetti di sviluppo economico e lavorativo nei luoghi di origine e partenza (Africa). Elaborazione di un progetto di accoglienza e solidarietà dell’OFS-Italia per gli immigrati che sbarcano in Italia e le comunità civili e religiose che sono coinvolte in questa opera di assistenza, attraverso un contatto e coordinamento con le Diocesi, i Comuni e le Associazioni di Volontariato (Caritas, Croce Rossa, Protezione Civile) attualmente impegnate nei comuni di Lampedusa e Rosarno (Calabria). A cura di: Umberto Virgadaula Ambito Missioni Anita Petti Ambito Missioni Luigi Giliberti Ambito Famiglia Riccardo Farina Ambito Famiglia Gianluca Lista Consigliere Nazionale Settore EPM-Ambito gpsc Alfonso Petrone Consigliere Nazionale coordinatore Settore EPM