Tipe italiane per l`enogastronomia: le dieci donne

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Tipe italiane per l`enogastronomia: le dieci donne
Tipe italiane per l’enogastronomia: le dieci donne con le palle
del 2010
5 novembre 2010
Angelina Jolie, Tomb Raider
Un segnale di modernità e vivacità dell’enogastronomia italiana è sicuramente la forte presenza
femminile anche ai posti di comando. Ecco quelle che hanno segnato questa stagione in
chiusura
Clara Barra (foto Maffi)
Clara Barra
Lo scorso anno finì in cabina mentre l’aereo picchiava senza pilota, ha assicurato l’atterraggio.
Si è presa una valanga di critiche per colpe non sue senza reagire e replicare, vera donnaazienda. Ha risposto l’anno dopo con una bella edizione della Guida dei Ristoranti Gambero
Rosso, la migliore di sempre.
Emanuela Cattani Pierangelini (foto Maffi)
Emanuela Cattani Pierangelini
Ha superato un momento personale e professionale travagliato, quelle storie in cui forse è
persino difficile trovare una motivazione per andare avanti. Ha riaperto da sola il mitico
Gambero Rosso di San Vincenzo guardando dritto il destino negli occhi. Eccezionale
Arianna Occhipinti (Foto Marina Alaimo)
Arianna Occhipinti
E’ lei il volto nuovo della Sicilia offesa e banalizzata dal gusto omologante del merlot’avola.
Partendo da Vittoria ha dimostrato come sia possibile esprimere un terroir unico, forse il più
straordinario che il Signore, se esiste, ha concepito per l’uomo. Occhi d’acciaio pinti dietro il
sorriso simpatico e coinvolgente.
Sigrid Verbert
Sigrid Verbert, alias Cavoletto di Bruxelles
Il suo food blog ha fatto storia e detta i temi, pieno di imitazioni. Non è italiana ma una piccola
belga come Poirot: per questo si tiene scrupolosamente fuori dalle baruffe seguendo il suo
percorso. Ora è in libreria il suo secondo libro, stavolta edito da Giunti, Regali Golosi.
Isabella Pelizzatti Perego (fot Mauro Erro)
Isabella Pellizzati Perego
In lunghi anni di duro lavoro con il fratello Emanuele ha rilanciato l’azienda dopo la morte del
padre. Vini da nebbiolo in Valtellina con agricoltura eroica strappata alla montagna: dopo il tifo
del web (Ziliani, Giuliani, Cimmino, Erro), la consacrazione con la Chiocciola nella Guida
Slow Wine. Attenzione, sono vini Pink Floyd da dipendenza, come le Marlboro per i fumatori:)
Elena Martusciello
Elena Martusciello
La prima donna del Sud nominata presidente delle Donne del Vino. Rimasta vedova
prematuramente, ha tirato su l’azienda (Grotta del Sole) e i figli favorendo il rilancio dei vini
dei Campi Flegrei, del Gragnano, dell’Asprinio e del Lacryma Christi. Acciaio inox purissimo:)
Elena Fucci (foto Monica Piscitelli)
Elena Fucci
Questa piccola giovane donna lucana ha fatto cappotto: il suo vino è al vertice per tutte, dico
tutte, le guide. Il padre Salvatore ha creato le condizioni, lei si è laureata in Enologia a Pisa,
prima al Sud. Nel Suo Aglianico del Vulture 2008 c’è la assoluta bellezza del silenzio del
Vulture e il fascino storico dei castelli del grande Federico II.
Marianna Vitale
Marianna Vitale
Giovanissima, realizza il sogno di aprire il ristorante Sud a Quarto aiutata dal marito Pino, nella
difficile periferia nord di Napoli offesa da un cemento impudente che sfida l’ira della terra
vulcanica. Anche lei mette d’accordo tutti: la promessa c’è, la grinta per andare avanti pure.
Cristina Bowerman (foto Luigi Cremona)
Cristina Bowermann
In un mondo gastronomico romano da caserma maschile è uno dei pochi volti femminili.
Insieme a Fabio Spada Glass Hostaria sprizza divertimento, ricerca, novità divenendo un punto
di riferimento per i gourmet in transito per la Capitale. E non parla romanesco:-)
Mia madre Aurora
Aurora Mosca Pignataro
La decima, se permettete, è mia madre che si è esibita anche quest’anno nella sua
indimenticabile parmigiana di zucchine:-)
Ah, adesso da qualche stagione ha anche piacere che si dica la sua età: è nata nel 1927!
La prossima lista è per gli uomini senza palle, ma prima devo comprare una decina di Giga per
avere lo spazio:-)