Rota Imagna in festa con il «Miramonti»
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Rota Imagna in festa con il «Miramonti»
L’ECO DI BERGAMO Provincia 37 SABATO 18 LUGLIO 2015 Rota Imagna in festa con il «Miramonti» Rota d’Imagna L’hotel festeggia i suoi primi 50 anni con una giornata che coinvolge tutta la comunità e la grande famiglia Gritti L’Hotel Resort & Spa Miramonti compie mezzo secolo e stasera la comunità di Rota d’Imagna, insieme a centinaia di villeggianti e ospiti, aiuterà la famiglia Gritti a spegnere 50 candeline e a tagliare una grande torta. Sarà festa per tutto il giorno nel piccolo paese dove nacque «l’architetto degli zar» Giacomo Quarenghi e negli Anni ’60 soggiornò anche Renato Carosone, cliente affezionato del Miramonti. La Via Vittorio Emanuele, la strada principale, sarà animata da mattina a notte con musica, balli, happy hour grigliate e festa con Nella e Olimpia, due valdimagnine doc che con le loro famiglie hanno continuato in questi cinquant’anni, la tradizione di papà Pietro e mamma Pina Cicolari. «Abbiamo deciso di festeggiare questo compleanno nella strada dove prima i nostri bisnonni e poi i genitori iniziarono le attività alberghiera e di ristorazione – spiega Nella Gritti –, c’è ancora lo stabile del vecchio albergo con la scritta Miramonti e di fronte la trattoria, ora diventata pizzeria dedicata a mamma Pina. Negli Anni ’60 nostro padre decise di costruire poco distante dalla trattoria l’attuale hotel. Iniziato il cantiere, purtroppo lui morì a 47 anni lasciando la mamma Pina e tre ragazzine: la sottoscritta quasi 18enne, Olimpia 15 e Tiziana 13. Mamma non si è persa d’animo e, grazie al nostro desiderio di coronare il sogno di papà e a un contributo di 10 milioni di lire concesso dell’Ente provinciale del turismo, siamo riuscite in due a anni a completare e ad aprire l’Hotel Miramonti. Negli Anni ’70 con le nostre famiglie, io con Leonardo e Olimpia con Luciano, mentre Tiziana si è trasferita a Bergamo, ma ha sempre continuato a collaborare con noi, in un lampo siamo arrivati alla terza generazione con i figli che hanno studiato e ancora La famiglia Gritti festeggia i 50 anni di gestione dell’hotel Miramonti tutti lavorano o ci aiutano nell’attività. La nipote Daniela, forte dell’esperienza del Miramonti, ha aperto il ristorante Osteria Zanini a Bergamo. In tutti questi anni abbiamo sem- pre migliorato la ricettività dell’hotel per soddisfare le esigenze degli ospiti e stare al passo con i tempi. Con l’impegno diretto da mio figlio Giampiero con la moglie Ilse, mia figlia Cristina e le nipoti Chiara e Claudia, si è fatto il salto di qualità realizzando con un notevole sforzo finanziario la Bio-spa Caréra, che da 5 anni è diventata un’oasi di benessere naturale per gli ospiti del resort e per le persone che vogliono trascorrere dolci momenti di relax». Nella è la chef dell’hotel e prende tutti gli ospiti per la gola con i suoi prelibati piatti. Giampiero, Cristina Chiara e Claudia, dopo il diploma della scuola alberghiera di San Pellegrino e anni di esperienza all’estero in hotel internazionali, hanno deciso di fermarsi per proseguire con l’attività di famiglia: «Creare la Bio-spa Carèra è stata una nuova sfida, nata dalla filosofia che ha sempre ispirato la nostra famiglia: l’accoglienza all’insegna della qualità e del continuo miglioramento per offrire sempre ai nostri clienti un valido motivo per tornare a trovarci nel contesto della nostra meravigliosa Valle Imagna» Caccia, guerra di ricorsi fra Regione e l’Ispra Caccia, la Regione contesta l’Ispra In tribunale Contesa sulle deroghe, per la cattura dei richiami vivi e il prelievo di fringuello, peppola e storno Di nuovo tavole imbandite questo fine settimana a Tavernola. Nella verde e ariosa location di Gallinarga è ripresa la seconda tornata della nota Sagra della sardina. Agoni essiccati al sole, conservati sott’olio, leggermente abbrustoliti sulla griglia e accompagnati da una fetta di polenta. Questo il piatto principe da cui prende il nome l’affollata rassegna gastronomica del pesce di lago cucinato dai numerosi chef della Pro loco, promotrice dell’evento. Si possono infatti degustare delicati filetti di persico, alborelle fritte, primi piatti con ragù di lago. Domani inoltre si può pranzare con un ricco menù a 32 euro tutto compreso. In questo caso serve la prenotazione allo 0 3 5. 9 3 1 2 8 7 oppure 348.2933932. Quella di quest’anno è la 27a edizione, a conferma del successo di questa sagra molto apprezzata da una vasta platea di buongustai di ogni dove, attirati anche dall’efficiente servizio di accoglienza. E il tutto lo si deve al numeroso è attivo gruppo della Pro loco guidata dall’intraprendente Roberta Manenti che ogni volta introduce delle novità culinarie sperimentate nel corso dell’anno. Grazie al bel tempo, lo scorso weekend la sagra ha fatto il pienone fino a tarda sera, tutti in fila per degustare la cucina di Gallinarga. Con il ricavato la Pro loco sostiene due importanti manifestazioni, il «Naèt d’or» e il Villaggio di Babbo Natate, senza gravare sul Comune, grato ai volontari per la positiva pubblicità che fanno al paese. La Regione ricorre al Tar contro la decisione dell’Ispra (l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) di bocciare due richieste di deroga in materia di caccia. La decisione è stata presa ieri dalla Giunta regionale, su proposta del governatore Roberto Maroni. La vicenda è iniziata tra marzo e aprile, quando Palazzo Lombardia ha richiesto il parere dell’Ispra per due deroghe: la cattura dei richiami vivi e il prelievo di fringuello, peppola e storno. Si tratta di un passaggio obbligato, visto che tutte le Regioni che annualmente intendono chiedere delle deroghe alla direttiva uccelli, devono comunicarlo all’Ispra che ha 60 giorni di tempo per esprimersi. E così è avvenuto per le richieste della Lombardia: dopo due mesi l’Istituto ha valutato negativamente le due istanze. Tuttavia, la Regione ritiene che i pareri formulati dall’Ispra non siano corretti e per questo li ha impugnati, ricorrendo al Tar. La richiesta che Palazzo Lombardia fa al Tar è che l’Istituto riformuli i propri pareri perché sono «carenti di motivazioni». Ma la contesa con l’Ispra non è l’unica questione che riguarda la caccia su cui la Regione ha deciso di ricorrere alle vie legali. Sempre ieri, la Giunta ha deciso di intervenire ad «adiuvandum» nel ricorso presentato al Tar da Federcaccia e Anuu contro la decisione, presa dal governo nel 2014, di annullare la delibera regionale sull’apertura dei roccoli per la cattura dei richiami vivi. Con questa azione, in pratica, la Regione si schiera accanto alle due associazioni venatorie, in difesa della sua delibera, contro il governo. Il provvedimento è quello annuale con il quale si autorizza l’entrata in funzione degli impianti per la cattura dei richiami vivi. Secondo l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianni Fava, «la caccia ha un impatto minimo sulla conservazione delle specie e questo è ben evidenziato in numerosi rapporti, la cui autorevolezza è riconosciuta anche a livello europeo». Dunque «ben altri sono i fattori che stanno causando il declino di talune specie, ma certi burocrati, sia italiani sia europei, e certi ambientalisti da salotto davanti a questi dati oggettivi chiudono gli occhi». M. F. Fabio Florindi A Gallinarga torna la sagra In tavola pure la beneficenza Tavernola Il ricavato della sagra della sardina per sostenere il «Naèt d’or» e il Villaggio di Natale efJfznfTvwFpGfbYsrnQ5HwkAQ71lM1hJvV60EQ4t7Q= Remo Traina ©RIPRODUZIONE RISERVATA