Attrezzati per la ricerca dell`oro
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Attrezzati per la ricerca dell`oro
Applicazioni Semestrale di informazione aziendale - Ottobre 2008 N. 28 Attrezzati per la ricerca dell’oro di Ing. Giovanni Zinzani Azionamenti su ruote Trasmital serie 600 Trasmital 600 Series wheel drives S enet Projects è una rinomata società sudafricana di consulenza tecnica e di gestione progetti attiva in tutto il mondo. Due dei suoi più recenti contratti riguardano la fornitura di tre convogliatori via terra con stazioni di trasferimento e di un convogliatore via terra con carro scaricatore, per una miniera d’oro in Uzbekistan, terra della leggendaria Samarcanda. I due contratti hanno un valore totale di $ 4.050.000 (USA) e fanno parte di una joint venture tra la Newmont Mining, la Navoi Mining Combine e il Governo dell’Uzbekistan, per l’estrazione dell’oro residuo, mediante lisciviazione in cumulo, dai depositi di superficie di materiale di risulta proveniente dalle miniere d’oro sfruttate negli ultimi 30 anni. Il secondo contratto, avente un valore di $ 1.050.000 (USA) e il cui completamento è previsto per l’ottobre di quest’anno, prevede l’installazione di un convogliatore di 1200 m di larghezza per il trasferimento di due miliardi di tonnellate di materiale dall’enorme complesso di depositi al carro scaricatore mobile. Sopra a questo nastro trasportatore, il carro scaricatore 12 devierà il materiale di risulta verso una serie di punti di lisciviazione in cumulo situati vicino al nastro principale. Il sistema è stato progettato in modo che il carro scaricatore possa spostarsi in due direzioni verso qualsiasi posizione lungo il convogliatore del prodotto per lo scarico sulle attrezzature di accatastamento dei cumuli esistenti. Progettazione del carro scaricatore Il carro scaricatore è progettato per scaricare il materiale di nuovo sul convogliatore principale oppure, mediante un deviatore, sul convogliatore ad alette a bordo del carro scaricatore, perpendicolare ad esso. La macchina è ad azionamento idraulico e ha una massa totale di 86 t, un’altezza di 8 m, una lunghezza di 25 m e una larghezza di 9 m. Il sistema di azionamento a 8 ruote, con meccanismo di sterzata anteriore e posteriore, è stato messo a punto e installato da Denquip Hydraulics (Pty) Limited, parte di un gruppo che ha lavorato a stretto contatto con Senet per molti anni. Esso incorpora una centralina idraulica speciale, collegata a otto motori di azionamento idraulici a bassa velocità e coppia elevata Bonfiglioli Trasmital e riduttori planetari montati all’interno dei mozzi di ciascuna ruota da 1350 m. Gli azionamenti a catena a ingranaggi planetari sono stati selezionati da Denquip, che li ha preferiti ai riduttori a vite senza fine convenzionali perché più compatti e con un migliore rapporto prezzo-prestazioni. Ogni azionamento è progettato per fornire una coppia di 10.000 Nm, che consenta all’unità di muoversi alla velocità massima di 200 mm al secondo. La potenza idraulica totale installata degli azionamenti e dei meccanismi di sterzata è pari a 45 kW, con l’alimentazione elettrica primaria fornita da un cavo posteriore. Il carro scaricatore è stato completamente assemblato e testato presso gli stabilimenti Denquip prima di essere spedito in Uzbekistan. È stato quindi disassemblato e inserito in un container da 40’ per la spedizione in Olanda. Da qui viaggerà su strada attraverso l’Europa Centrale fino all’Uzbekistan, seguendo le antiche vie carovaniere. Semestrale di informazione aziendale - Ottobre 2008 N. 28 Geared up and going for Gold S enet projects is a well-known South African engineering and project management consultancy that operates world wide. Two of its most recent contracts were the supply of three overland conveyors with transfer stations, and an overland conveyor with tripper car, for a gold mine in Uzbekistan, home of the legendary Samarkand. The two contracts have a total value of $4 050 00 (US) and are part of joint venture between Newmont Mining, the Navoi Mining Combine and the Uzbekistan Government, to extract residual gold by the heap leach method from surface dumps, deposited over the last 30 years. The second contract, which is valued at $1 050 000 (US) and due for completion by October this year, involves installation of a 1 200m wide conveyor to transfer some two billion tons of material from the huge complex of dumps to the mobile triper car. Straddling this conveyor belt the tripper car, which will divert material from the dumps to a series of heap leach pads sited near to the main belt. The system has been designed in such a way that the tripper, car can move in bidirectional, to any position along the product conveyor for discharging onto existing heap stacking equipment. Tripper car design The tripper car is designed to either offload product material back onto the main conveyor or, by a diverter gate, onto the wing conveyor fitted onboard the tripper car at 90 degrees. The machine is hydraulically operated and has a total mass of 86 tonnes, a height of 8m, length of 25m and a width of 9m. The 8-wheel drive system, with front and rear steering mechanism, was developed and installed by Denquip Hydraulics (Pty) Limited, part of a Group which has worked closely with Senet for many years. It incorporates a special purpose hydraulic power Applicazioni pack, linked to eight low speed, high torque Bonfiglioli Trasmital hydraulic drive motors and planetary gear boxes mounted inside the hubs of each 1350 m wheel. The planetary gear chain drives were selected by Denquip in preference to conventional worm drives because they are more compact and cost effective. Each drive unit is geared to give 10 000 Nm of torque, enabling the unit to move at a top speed of 200mm per second. The total installed hydraulic power of the drives and steering mechanisms is 45 kW, with primary electrical power supplied via a trailing cable. The tripper car was fully assembled and tested at the Denquip workshops before dispatch to Uzbekistan. It was then disassembled and put into a 40’ container for shipping to Holland, From there it will travel by road across central Europe to Uzbekistan, following some of the caravan routes of ancient times. 13 Applicazioni Semestrale di informazione aziendale - Ottobre 2008 N. 28 Il riduttore planetario Bonfiglioli Serie 300 elimina i tempi di inattività nel trattamento delle acque del mulino da cellulosa Il riduttore planetario Bonfiglioli Serie 300 sostituisce un riduttore cicloidale, migliorando la produzione del mulino da cellulosa, riducendo i tempi di inattività, i costi per la sostituzione dell’azionamento e semplificando la manutenzione. di Agostino Gagliardi M olte Lincoln Paper and Tissue è un’azienda produttrice di carta e prodotti specialistici in tessuto con sede a Lincoln, Maine. L’azienda produce 66.000 tonnellate/anno di asciugamani e tovaglioli per uso giornaliero, nonché tessuto di grado specialistico. Il mulino produce inoltre 75.000 tonnellate/anno di carta da stampa semplice specialistica in grande formato. Nella lavorazione che si effettua presso Lincoln tutti gli scarti liquidi prodotti dal mulino vengono pompati nell’impianto di trattamento delle acque dedicato. Nell’ultimo passaggio del trattamento delle acque interviene una pressa per l’estrazione dell’acqua, che separa l’acqua dagli scarti della carta, dai frammenti, da cenere, corteccia e altri residui solidi. Scopo di questo processo è l’eliminazione della massima quantità d’acqua possibile, poiché Lincoln utilizza questi elementi solidi mescolandoli al carburante che alimenta la caldaia. Quanto più asciutti diventano i residui solidi, tanto maggiore sarà l’energia termica sviluppata durante la combustione. Lincoln produce circa la metà della corrente elettrica che utilizza, con la combustione di morchia, legno, corteccia e frammenti, alimentando una pentola di Papin e una turbina a vapore a pressione contraria. L’alternativa alla combustione della morchia è il trasporto ad un deposito locale, operazione che non è soltanto costosa, ma contraria alla politica ambientale dell’azienda. “La pressa a vite è un componente essenziale del nostro processo di trattamento dell’acqua”, afferma John Sutherland, supervisore della manutenzione degli impianti presso Lincoln. “L’affidabilità del riduttore di questa pressa è fondamentale per il mulino.” I tempi di inattività di questa macchina sono 14 molto costosi, non soltanto con riferimento al riduttore, ma anche in termini di ore di manodopera e perdita produttiva. L’interruzione dell’estrazione d’acqua giornaliera da 50-60.000 libbre di morchia si può tradurre in un costo di migliaia e migliaia di dollari.” La pressa a vite acquistata dal mulino fu importata dal Giappone e montava un riduttore di tipo cicloidale, del quale Sutherland dichiara “È già molto se siamo riusciti a utilizzarlo per un anno.” E prosegue: “Incominciavo ad essere stanco di sostituire un riduttore dalle prestazioni inadeguate, che non poteva essere riparato ed era troppo costoso. Ogni volta che smontavamo l’unità cicloidale, con la speranza di poterla riparare, trovavamo 3/4 di libbre di metallo depositato sul fondo del riduttore e i rulli spezzati a metà. La perdita era totale, considerato che la riparazione sarebbe costata più di un’unità nuova. A quel punto ho iniziato a cercare soluzioni differenti.” Randy Bryant e Wes Archer, responsabile di progetto di Lane Conveyors and Drives, (con sede a Brewer, Maine), fornitore di fiducia locale di Lincoln di componenti per la trasmissione di potenza, hanno consigliato il riduttore planetario di Bonfiglioli Serie 300. Il consiglio si basava sull’esperienza diretta con le unità Bonfiglioli applicate a diversi tipi di macchinari dotati di comandi cingolati, usati nel settore del legname. Randy sosteneva che “gli alloggiamenti in ferro duttile della Serie 300, i suoi cuscinetti a sfera rastremati e le scanalature interne conferiscono alla Serie 300 quella resistenza al carico d’urto che la rende la scatola di comando ideale per la pressa a vite usata nel processo Lincoln.” Lane Conveyors and Drives ha agevolato il compito di Lincoln, realizzando piedini speciali per la Serie 300 e per una piastra di base “a inserimento rapido”. Grazie a queste modifiche Lincoln ha potuto attuare una transizione rapida ed esente da problemi dall’unità cicloidale al riduttore planetario Bonfiglioli. “Il riduttore planetario Bonfiglioli Serie 300 ci consente di lavorare al limite superiore di capacità della pressa, che prima corrispondeva ad un sovraccarico per l’unità cicloidale”, afferma Sutherland. Grazie alla conversione in vapore ed elettricità della biomassa solida e dei residui legnosi rimasti Lincoln risparmia oltre 9 milioni di galloni di olio combustibile, con conseguente riduzione annua dell’impatto sull’atmosfera e di emissioni di gas serra. Bonfiglioli è orgogliosa del ruolo che riveste per aiutare Lincoln Paper nella gestione efficiente e ottimale del mulino da carta. Semestrale di informazione aziendale - Ottobre 2008 N. 28 Bonfiglioli 300 Series Planetary Reducer Eliminates Downtime in Pulp Mill’s Water Treatment Processing Bonfiglioli 300 Series Planetary replaces cycloidal reducer, improving pulp mill’s production, while reducing downtime, drive replacement costs and simplifying maintenance. L incoln Paper and Tissue is a manufacturer of paper and specialty tissue products headquartered in Lincoln, Maine. They produce 66,000 tons/year of commodity towel and napkins as well as speciality grade tissue. The mill also makes 75,000 tons/yr of specialty high bulk uncoated printing papers. In the Lincoln process, all liquid waste produced by the mill is pumped to their water treatment plant. The last step in the treatment of this water incorporates a dewatering screw press. This press separates the water from paper waste, chips, ash, bark and other solid waste. The goal of the dewatering process is to remove as much water as possible, as Lincoln then uses these solids to mix with the fuel to fuel their boiler. The drier they get the solids, the higher the BTUs generated. Lincoln generates about 1/2 of their electricity, as the sludge is burned, along with wood, bark and chips, fueling a digester and a back-pressure steam turbine. The alternative to burning this sludge, is trucking it to a local landfill, which is not only expensive, but it’s counter to Lincoln’s environmental policy. “The screw press is a vital part of our watertreatment process” according to John Sutherland, Lincoln’s Utilities Maintenance Superintendent, “reliability of the gearbox on thispress is crucial for the mill”. Downtime on this machine is very expen-sive, not only in terms of gearbox cost, but in manhours and lost production. If the 50-60,000 pounds of sludge being dewatered each day is interrupted, costs could reach into thousands and thousands of dollars.” The screw press the mill purchased was imported from Japan and used a cycloidaltype gearbox, which Mr. Sutherland said “We’re lucky if we could get 12 months from it.” He continued, “I was getting tired of replacing a gearbox that underperforms, is not repairable and is overpriced. When ever we disassembled the cycloidal unit, in hope of repair, we’d find 3/4 of a pound of metal sitting in the bottom of the gearbox and rollers broken in half. It was a total loss, as fixing it cost more than a new one. That’s when I started looking at different solutions.” Randy Bryant and Wes Archer, Project manager Applicazioni of Lane Conveyors and Drives, (based in Brewer, Maine), Lincoln’s trusted local supplier for power transmission equipment, recommended the Bonfiglioli 300 Series Planetary reducer. His recommendation was based on his experience with Bonfiglioli units used on various skid steers used in the forest products industry. Randy said “the 300 Series’ ductile iron housings, tapered roller bearings and internal splines give the 300 Series the shock load capability that made it the right box for the Lincoln screw press application.” Lane Conveyors and Drives made the job easy for Lincoln by fabricating special feet for the 300 Series and a “drop-in” base plate. These modifications allowed Lincoln to make a quick, painless transition from the cycloidal unit to the Bonfiglioli Planetary. “The Bonfiglioli 300 Series Planetary allows us to run at the upper limits of the press on what was overload for the Cycloidal unit”, said Mr. Sutherland. By converting the biomass solids and wood wastes left to steam and electricity, Lincoln saves over 9 million gallons of fuel oil, while also reducing air impacts and greenhouse gas emissions annually. Bonfiglioli is proud of the part we play in helping Lincoln Paper run a highly efficient, successful paper mill. Il riduttore planetario Bonfiglioli Serie 300 aziona una pressa per l’estrazione dell’acqua presso Lincoln Paper & Tissue, Lincoln, Maine. The Bonfiglioli 300 Series planetary gearbox drives a water extraction press at Lincoln Paper & Tissue, Lincoln, Maine. Lane Conveyors and Drives ha realizzato speciali piedini per la Serie 300 e per la piastra di base “a inserimento rapido”, che hanno consentito a Lincoln di attuare una rapida e agevole transizione dall’unità cicloidale al riduttore planetario Bonfiglioli. Lane Conveyors and Drives developed special feet for the 300 Series and for the ‘quick fit’ base plate. These allowed Lincoln to make a quick and trouble-free transition from the old cycloid gearbox to the new Bonfiglioli planetary unit. 15 Applicazioni Semestrale di informazione aziendale - Ottobre 2008 N. 28 La tecnologia della Serie A di Bonfiglioli contribuisce al restauro del ponte del porto di Sidney, icona nazionale di Sandro Tonnicchi G ruppi sincronizzati di riduttori industriali Bonfiglioli sono entrati in funzione sul ponte del porto di Sydney, icona del paese, per azionare due portali per le maestranze da 60 tonnellate, essenziali per attuare quel restauro che si prefigge di estendere indefinitamente la durata di questo simbolo dell’Australia. I riduttori elicoidali conici della serie A, compatti e versatili (lo stesso tipo utilizzato nei settori manifatturiero, minerario, per la movimentazione di materiali e applicazioni per lavorazioni di base) vengono usati a gruppi di otto su ogni piattaforma mobile, per guidarle su binari sotto l’estensione dell’arco principale del ponte lungo 503 metri. Fornite dall’importante produttore australiano di strutture industriali Eilbeck Cranes, le piattaforme presentano encoder sofisticati, che assicurano il funzionamento sincrono uniforme dei motoriduttori Bonfiglioli Serie A60 i quali, con una potenza motore installata di 2.2 kW e una coppia in uscita di 2117 Nm, azionano a loro volta quattro gruppi di ruote su ogni lato di ciascuna piattaforma. Gli azionamenti compatti presentano inoltre componenti freno in acciaio inox realizzati su misura per i motori freno, tali da assicurare un funzionamento affidabile in ambiente marino. Gli azionamenti sono stati studiati per garantire il funzionamento durevole del ponte, che fu inaugurato nel 1932 ed è uno dei punti caratteristici australiani più noti e fotografati, insieme alla Sydney Opera House. Il ponte del porto di Sydney è il ponte ad arco in acciaio più grande del mondo (più corto del Golden Gate di soli 66 cm). La parte più alta del ponte si eleva a 134 metri di altezza sul 16 porto ed è lunga complessivamente 2,3 km, con le sue otto corsie per il traffico stradale e due linee ferroviarie. Nel periodo della sua costruzione 96 locomotive a vapore furono sistemate in diverse posizioni per provarne la robustezza. Durante il 75° anniversario dalla sua realizzazione, l’anno scorso, il ministro dei trasporti del Nuovo Galles del Sud, Eric Roozendaal, ha annunciato che sarebbero stati spesi 85 milioni di dollari australiani per lavori strutturali e di rinforzo, volti a preservare le eccellenti condizioni del ponte e a prolungarne la durata. “Vogliamo potere festeggiare il centesimo e duecentesimo anniversario del ponte. I lavori saranno tali da assicurare ciò”, ha dichiarato Roozendaal. L’Amministratore Delegato di Bonfiglioli Transmission (Australia e Nuova Zelanda) Pty Ltd, Malcolm Lewis, dichiara che il ponte comporta attività di manutenzione industriale e strutturale tra le più imponenti dell’Australia, trattandosi di una quantità di acciaio (55.000 tonnellate) maggiore di quella utilizzata per costruire la nave da crociera Titanic. La sola verniciatura ha richiesto un totale di 270.000 litri di prodotto per i primi tre strati protettivi e il lavoro è proseguito da allora in un ciclo infinito, da un’estremità all’altra. L’attuale programma di restauro, il cui completamento è previsto per l’anno prossimo, comprende due nuovi portali, per i quali sono stati scelti gli azionamenti Bonfiglioli. “È un progetto di importanza nazionale; perciò la scelta da parte di Eibeck Cranes dei nostri azionamenti è per noi un grande onore, considerato che l’obiettivo è assicurare standard di resa e affidabilità elevati” ha dichiarato. La Serie A di Bonfiglioli di lunga durata (adesso disponibile in 12 misure da 0,9 – 55 Kw e 150 Nm -14000 Nm di coppia) si distingue per il vantaggioso rapporto coppia-prezzo; dispiega la sua versatilità grazie ad un intervallo di rapporti eccezionale, che può arrivare fino a 1700:1 in un unico riduttore. La Serie A è in grado di soddisfare un enorme spettro di applicazioni di dimensioni mediopiccole in settori quali: costruzione ed estrazione, cemento, ingegneria civile, produzione di elettricità, lavorazione alimentare, produzione di vetro e bottiglie, manifattura in generale, Semestrale di informazione aziendale - Ottobre 2008 N. 28 Applicazioni Bonfiglioli A-grade industrial technology helps drive refurbishment of iconic Sydney Harbour Bridge S ynchronised sets of Bonfiglioli industrial gearboxes are being used on Sydney’s iconic Harbour Bridge to drive two 60-tonne workmen’s gantries essential to an upgrade announced to extend indefinitely the lifespan of this symbol of Australia. The compact and versatile A series bevel helical gearboxes – the same type used in manufacturing, mining, materials handling and primary processing applications – are used in sets of eight on each mobile platform to drive them along rails beneath the length of the 503m long main arch of the bridge. Supplied by the prominent Australian Industrial Crane manufacturer Eilbeck Cranes, the platforms feature sophisticated encoders to ensure smooth synchronous operation of their A60 series Bonfiglioli Gearmotors, which, with 2.2 kW installed motor power and 2117 Nm output torque, drive four sets of wheels on each side of each platform. The compact drives also feature stainless steel brake components especially fitted to the brakemotors to ensure reliability of operation in marine environments . The drives are designed to ensure longevity of service on the Bridge, which was opened in 1932 and is one of Australia’s most well known and photographed landmarks, along with the Sydney Opera House. 17 Applicazioni Semestrale di informazione aziendale - Ottobre 2008 N. 28 movimentazione materiali ingombranti, produzione dei metalli inclusa l’attività di fonderia, industria mineraria, petrolio e produzione di gas, stampa, cellulosa e carta, trattamento del legname, tessile, manifattura di calzature e abbigliamento, preparazione farmaceutica e trattamento delle acque e dei liquami. Fra le attrezzature che possono utilizzare la Serie A sono inclusi trasportatori, gru, elevatori, miscelatori, pompe, valvole, verricelli e attrezzature per scopi speciali. Le fasi di progettazione e realizzazione degli azionamenti della Serie A di Bonfiglioli si avvalgono della FEA (analisi degli elementi finiti). Questa analisi consente di realizzare costruzioni leggere, sia pure preservando la robustezza e la durevolezza proprie dei riduttori in acciaio al nichel cromo indurito, afferma Lewis che aggiunge che le caratteristiche principali della Serie A comprendono coppia elevata, grande efficienza e bassa rumorosità. L’efficienza operativa è potenziata dalla coppia di ingranaggi conici ipoidali brevettati ad elevate prestazioni, il cui utilizzo si traduce in un notevole risparmio di energia. La bassa rumorosità degli ingranaggi è ottenuta collocando la coppia di ingranaggi conici in corrispondenza della fase di uscita del motoriduttore, riducendo le emissioni rumorose a una soglia considerevolmente minore di quella dei motoriduttori elicoidali conici tradizionali di dimensioni analoghe. La Serie A risulta pertanto conforme alle specifiche meccaniche più esigenti. 18 L’ampia scelta di rapporti, offerta dalla Serie A (con i suoi quattro stadi di riduzione delle unità più grandi), consente di impiegare un’unica Serie A nei casi in cui precedentemente due unità di riduzione comportavano costi e dimensioni maggiori. La Serie A è inoltre disponibile anche per i motori compatti, con conseguente riduzione delle dimensioni complessive a aumento del rapporto costi-efficacia. l’onorevole John ‘Jack’ T. Lang, dichiarò il ponte ufficialmente aperto e, invece di tagliare il nastro per sottolineare il memorabile evento, lasciò che il capitano Francis De Groot, appartenente al gruppo politico “The New Guard”, tranciasse il nastro con la sua spada. Secondo le sue vedute, l’unica persona che poteva inaugurare il ponte avrebbe dovuto essere un membro della famiglia reale. Il recente ampliamento della gamma della Serie A fa seguito alla massima espansione mai attuata della gamma Bonfiglioli e delle strutture dedicate all’assistenza nell’Asia australe, un’area nella quale le dimensioni delle sue sedi sono più che raddoppiate. La Serie A è stoccata presso la nuova struttura del valore di 8 milioni di dollari, ubicata presso la circonvallazione M7 nella zona occidentale di Sydney. Si racconta che nel 1943 una squadriglia di 24 caccia Wirraway della RAAF volò sotto il ponte del porto di Sydney, mentre uno dei piloti cambiò la sua traiettoria all’ultimo momento, andando a sorvolare la sommità del ponte, mancandolo per poco. Nel 1998 iniziarono le arrampicate pubbliche organizzate del ponte, che hanno attirato sia turisti sia appassionati locali. Dopo l’arrampicata attraverso passerelle, pioli e scale, la vista è assolutamente mozzafiato. Tra le precauzioni sono inclusi il controllo della presenza di alcool nel sangue e un simulatore di arrampicata, che mostra ai futuri arrampicatori le condizioni che si potrebbero verificare sul ponte. Esponenti della famiglia reali e celebrità, quali il Principe Federico e la Principessa Maria di Danimarca, Matt Damon, Hugo Weaving, Sarah Ferguson, Cathy Freeman, Kylie Minogue e Kostya Tszyu, hanno tutti effettuato l’arrampicata. In aggiunta all’investimento in capitale nelle sue nuove sedi dell’Asia australe, Bonfiglioli spende altri 12 milioni di dollari in scorte in Australia e Nuova Zelanda, per assicurare una disponibilità ad ampio raggio e consegne tempestive delle sue tecnologie di azionamento. Una storia interessante Denominato con affetto dai locali come “Coathanger” (appendiabiti), il ponte del porto di Sydney ha un passato interessante, inclusa la sua inaugurazione avvenuta il 19 marzo 1932. Il primo ministro del Nuovo Galles del Sud, Semestrale di informazione aziendale - Ottobre 2008 N. 28 The Sydney Harbour Bridge is the world’s largest steel arch bridge (and is just 66cm shorter than the Golden Gate Bridge). The top of the bridge stands 134 metres above the harbour and has a total length of 2.3km, carrying eight road traffic lanes and two rail lines. At the time of construction, 96 Steam locomotives were positioned in various ways to test the strength of the bridge. During the bridge’s 75th anniversary last year, the NSW Minister for Roads, Mr Eric Roozendaal announced the $A85 million structural and strengthening upgrades to maintain its excellent condition and to extend its lifespan – “We want to be celebrating the Bridge on its 100 and 200 anniversaries. This work is designed to guarantee that,’ said Mr Roozendaal. The Managing Director of Bonfiglioli Transmission (Aust and NZ) Pty Ltd, Mr Malcolm Lewis says the Bridge represents one of Australia’s biggest industrial and structural maintenance tasks, involving more steel (55,000 tonnes) than was used to build the ocean liner Titanic. Painting alone required a total of 270,000 litres for the first three protective coats and the job has continued in a never-ending sequence, from end to end, ever since. The current refurbishment programme, scheduled for completion next year, includes the two new gantries for which the Bonfiglioli drives were chosen. “This a project of national importance, so it was a considerable distinction to have our drives chosen by Eilbeck Cranes to provide the high standards of performance and reliability required,” he said. The highly durable Bonfiglioli A series – now available in 12 sizes from 0.9-55Kw and 150Nm-14000Nm torque – is noted for its torque per dollar value for money and achieves it’s versatility by boasting a ratio range of up to 1700:1 in a single gearbox. The A series covers an enormous range of small-to-medium-sized applications within industries such as construction and quarrying; cement; civil engineering; electricity generation; food processing; glass and bottle manufacture; general manufacturing; bulk materials handling; metal production, including foundries; mining; petroleum and gas production; printing; pulp and paper; timber processing; textile; clothing and footwear manufacture; pharmaceutical processing and water and sewage treatment. Equipment in which the A series may be used includes conveyors, cranes, elevators, mixers, pumps, valves, winches and special purpose equipment. Bonfiglioli A series drives feature FEA (Finite Element Analysis) procedures in its design and construction. These allow for lightweight construction whilst maintaining strength and durability from case-hardened nickel chrome steel gears, says Mr Lewis, who added that major features of the A series include high torque, high efficiency and low noise. Operating efficiencies are enhanced by Bonfiglioli’s high performance patented hypoid bevel gear pair, which gives significant energy savings. Low noise gearing is achieved by locating the bevel gear pair at the output stage of the gearmotor. This allows noise reductions significantly below similarly sized traditional bevel helical gearmotors. It allows the A series to conform to the most arduous of mechanical specifications. The A series wide ratio range (with up to four reduction stages in the larger units) permit one A series to be used where previously two gear units increased dimensions and cost. The A series is also available with compact motors, to further reduce overall dimensions and increase cost-effectiveness. The recent expansion of the A series range follows the largest expansion ever of Bonfiglioli range and service facilities in Australasia, where it has more than doubled the size of its headquarters Down Under. The A series is Applicazioni stocked at this new $8 million facility located near the M7 Orbital in the Western Sydney. In addition to the capital investment in its new Australasian headquarters, Bonfiglioli is spending a further $12 million on stock inventories in Australia and New Zealand to ensure the broad availability, and prompt deliveries of its drive technologies. An interesting history Fondly known by the locals as the ‘Coathanger, the Sydney Harbour Bridge has an interesting past including its opening on 19 March 1932. The NSW Premier, the Honourable John ‘Jack’ T. Lang, officially declared the Bridge open and instead of cutting the ribbon to signify the momentous event, Captain Francis De Groot of the political group The New Guard slashed the ribbon with his sword. He believed that the only person to open the Bridge should be a member of the Royal family. It is reported that in 1943 a flight of 24 RAAF Wirraway fighter aircraft flew under the Sydney Harbour Bridge, with one of the pilots changing his flight path at the last moment to go over the top of the Bridge, only just clearing it in time. Organised public climbs of the Bridge started in 1998 and attract tourists and locals alike. After climbing through catwalks and up ladders and stairs, the view is absolutely breathtaking. Safety precautions taken include a blood alcohol reading and a climb simulator, which shows climbers the climbing conditions that might be experienced on the Bridge. Royals and celebrities such as Prince Frederik and Princess Mary of Denmark, Matt Damon, Hugo Weaving, Sarah Ferguson, Cathy Freeman, Kylie Minogue and Kostya Tszyu all have done the Climb. 19