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I nostri fornitori
Il Comitato Italiano per l’UNICEF seleziona e individua i
propri fornitori al fine di confrontare e monitorare
costantemente i costi di fornitura oltre a individuare
eventuali nuove tecnologie e/o prodotti in grado di ridurre i
costi stessi.
Attività 2011
Nel 2011 è stato approvato il Regolamento per la
disciplina delle modalità di acquisto dei beni e dei
servizi del Comitato Italiano per l'UNICEF, che si è così
dotato di uno strumento indispensabile per garantire la
necessaria trasparenza nell'approvvigionamento di beni e
servizi.
Inoltre, come previsto dal Decreto Legislativo 231/01 in
materia di responsabilità di impresa, codice etico e
responsabilità delle persone giuridiche, è stata avviata la
costituzione di un Organismo di Vigilanza che ha il
compito di vigilare in modo efficace sul funzionamento e
sull'osservanza dei modelli organizzativi adottati, curandone
il loro aggiornamento ed adottando modelli gestionali idonei
a prevenire l’eventuale commissione di illeciti, anche sul
fronte degli acquisti.
©UNICEF/UGDA2010-00676/Noorani - -
Secondo la nuova procedura, una volta individuato il bene o servizio necessario, l’Ufficio Acquisti può
adottare per l’emissione di un ordine di acquisto (se l’acquisto non ha carattere continuativo) o per la
stipula di un contratto (se invece riveste carattere continuativo), una procedura negoziata (trattativa
privata) o ristretta (licitazione privata in busta chiusa o aperta, e appalto concorso).
Nello specifico per le forniture di beni e servizi valgono le regole espresse nella tabella seguente:
Importo dell'acquisto
Fino a 3.000 €
Da 3.000 a 20.000 €
Oltre 20.000 €
Modalità di individuazione del fornitore
Trattativa privata
Licitazione privata con busta aperta e obbligo di contattare
almeno 3 fornitori
Licitazione privata con busta chiusa ed obbligo di contattare
almeno 3 fornitori o Appalto concorso qualora la fornitura
riguardi lavori di installazione e posa in opera
Requisiti e standard per le forniture all'UNICEF
Italia
L'UNICEF Italia, ad avvenuta aggiudicazione e prima di autorizzare, approvare e stipulare i contratti,
chiede ai fornitori di fornire tutta una serie di documenti comprovanti l’iscrizione alla Camera di
Commercio, la regolarità contributiva, amministrativa e fiscale per i propri dipendenti, gli
adempimenti previsti dalle normative in materia di sicurezza e salute dei lavoratori, eventuali
certificazioni o l’adozione di un codice etico e la dichiarazione che fa riferimento alla cosiddetta
normativa antimafia.
Tutti i contratti di fornitura di servizi periodici quali possono essere a titolo esemplificativo quelli
riguardanti la pulizia dei locali, l’assistenza software e hardware, la manutenzione impianti, ecc. sono di
durata massima annuale e prevedono la possibilità di recesso anticipato in qualsiasi momento.
Alcuni di questi il Comitato Italiano li ha affidati in outsourcing subordinatamente ad un processo di
valutazione ed approvazione che segue criteri stabiliti a livello internazionale.
In quest’area rientrano il contratto per la gestione del Numero Verde UNICEF e quello per la gestione
del DRM (Donors Relationship Management) dell’UNICEF, relativo al personale che si occupa del data
entry delle offerte dei sostenitori dell’organizzazione.
http://www.unicef.it/doc/3869/fornitori-unicef-requisiti.htm
Comitato Italiano
per l'UNICEF onlus
Via Palestro 68, 00185 Roma
Numero Verde 800-745.000
Cod. Fis. 015619 205 86
C/C postale 745.000
IBAN IT55 O050 1803 2000 0000 0505 010
email [email protected]
www.unicef.it
Cosa acquistiamo
Nella tabella sottostante riportiamo gli oneri sostenuti nel 2010 dall'Ufficio Acquisti dell'UNICEF Italia
per l'acquisizione di beni e servizi, fatta esclusione dei costi per il personale.
Si evidenzia come nel 2011 l'incremento delle tariffe postali continui a rappresentare un costo elevato,
a fronte del quale l'UNICEF Italia è intervenuto spostando parte dell'attività di raccolta fondi verso canali
alternativi, mentre prosegue la riduzione dei costi di beni ed attrezzature (nonostante la naturale
tendenza all’aumento dei prezzi) grazie a procedure di mantenimento e miglioramento nei rapporti con i
fornitori.
Voce di spesa
Importo
Spese postali e di spedizione
1.748.376 €
Attività di promozione
1.860.403 €
Consulenze servizi professionali
1.206.507 €
Servizi per attività di advocacy
39.539 €
Servizi per la raccolta fondi
3.631.490 €
Affitto, gestione, locali e utenze
1.437.477 €
Beni e attrezzature
484.926 €
Servizi tecnologici e manutenzione
229.679 €
Servizi per attività generali
227.670 €
http://www.unicef.it/doc/3111/cosa-acquistiamo.htm
Comitato Italiano
per l'UNICEF onlus
Via Palestro 68, 00185 Roma
Numero Verde 800-745.000
Cod. Fis. 015619 205 86
C/C postale 745.000
IBAN IT55 O050 1803 2000 0000 0505 010
email [email protected]
Noi e l'ambiente
Le attività tipiche del Comitato Italiano per l'UNICEF non
presentano una particolare rischiosità di impatto
ambientale: gli impatti diretti (come i consumi di materie
prime, le emissioni atmosferiche, i consumi energetici ecc)
non sono quantitativamente rilevanti.
Tuttavia l'UNICEF Italia adotta alcune attenzione per
ridurre il più possibile la propria "impronta ecologica".
Ad esempio, il toner utilizzato per fotocopiatrici e stampanti
è di tipo rigenerato ed è fornito da una società certificata
che si occupa anche del loro smaltimento secondo le
norme in materia di tutela ambientale.
Nel 2011, attraverso questa società fornitrice di stampanti a
zero emissione di inquinanti, l’UNICEF Italia ha aderito a
un’iniziativa a livello mondiale, “CO2balance”, volta alla
riduzione
di
anidride
carbonica
nell’atmosfera,
contribuendo così ad importanti progetti per la protezione
dell’ambiente in tutto il mondo.
Uzbekistan - ©UNICEF/NYHQ2008-1797/Pirozzi - -
Un'altra convenzione è in vigore con la società municipalizzata per la raccolta differenziata dei rifiuti.
Per i rifiuti ingombranti viene eseguita la pratica specifica a norma di legge.
Sul fronte dell'uso della carta, generalmente viene preferita la stampa su carta certificata FSC, il
marchio che identifica i prodotti contenenti legno proveniente da foreste gestite in maniera corretta e
responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. L’utilizzo della carta certificata
FSC rappresenta circa il 50% del totale della carta usata.
Anche l'utilizzo sempre più frequente degli strumenti web e della posta elettronica contribuisce al
risparmio di carta.
Per incentivare la mobilità sostenibile e diminuire l’impatto ambientale generato dai veicoli privati, vige
il divieto di accedere con i mezzi privati all'interno del cortile della sede nazionale: per rispondere inoltre
ad un'esigenza dei dipendenti, è stata installata una rastrelliera per il parcheggio delle biciclette.
L'UNICEF Italia è consapevole che l'interesse dei donatori è sempre più orientato verso
l'ecocompatibilità dei prodotti: per venire incontro a questa legittima esigenza anche nel 2011 l'UNICEF
ha fatto produrre con materiale riciclabile alcuni tra i propri gadget: 20.000 matite in carta riciclata
100% e 2.500 penne riciclabili al 100%.