L` Agricoltura Mantovana n° 2 del 1° febbraio 2016
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L` Agricoltura Mantovana n° 2 del 1° febbraio 2016
Periodico della Confagricoltura di Mantova in abbonamento postale chiuso in tipografia il 28 gennaio 2016 Anno LXVII - N. 2 - 1 febbraio 2016 Il materiale non pubblicato non si restituisce - Direz., Redaz. e Amministraz. Via Luca Fancelli, 4 - Mantova - Tel. 0376.330711 Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/MN CRISI LATTE, RIPRENDONO LE TRATTATIVE. CORTESI: «INACCETTABILE UN NUOVO CROLLO DEL PREZZO». I ntervista ad Alberto Cortesi, presidente della sezione lattiero casearia di Confagricoltura Mantova. La scadenza dell’ultimo accordo trimestrale sul prezzo del latte, che ha portato a un aumento di 3,1 centesimi di euro a litro, si avvicina. Cosa accadrà dopo? «Difficile fare previsioni. Rispetto al momento in cui è stato firmato l’accordo, la situazione macroeconomica del settore è rimasta sostanzialmente invariata. La fine delle quote latte, l’embargo russo e la frenata dell’economia cinese hanno contribuito ad accentuare la sovrapproduzione europea. In questa situazione non è certo ipotizzabile prevedere aumenti di prezzo, ma neanche crolli. Di buono c’è che l’export dei nostri prodotti continua ad aumentare e non mi riferisco solo al Grana Padano e al Parmigiano Reggiano, ma anche al Gorgonzola, alla mozzarella. Anche i consumi interni hanno smesso di calare e si registra un lieve miglioramento. Insomma, la nostra TEMPI TROPPO STRETTI PER LA RICOSTRUZIONE POST SISMA, CHIESTA UNA PROROGA. PAG. 2 situazione non può essere paragonata alla crisi pesante che sta investendo i produttori del Nord Europa, soprattutto perché il latte italiano è destinato a produzioni molto apprezzate sui mercati internazionali e quindi ben più remunerate rispetto alla media». Come stanno gestendo la situazione all’estero? «In Olanda Friesland Campina, la più importante cooperativa nazionale che raccoglie circa l’80% di tutto il latte prodotto, ha recentemente disdetto i contratti con i produttori belgi. La ragione ufficiale di questa scelta è la necessità di regolare il volume nazionale di latte alla domanda del mercato in Belgio. Di fatto, gli agricoltori olandesi sono soci della cooperativa e i belgi no. I membri olandesi sono stati favoriti e autorizzati a continuare a fornire il loro latte a scapito dei non soci. Nonostante ciò, Friesland Campina è comunque in difficoltà e non riesce a commercializzare tutto il latte prodotto, quindi ha chiesto ai QUOTE ASSOCIATIVE, ANCHE PER IL 2016 CONFERMATA LA RIDUZIONE. Sono in corso di spedizione, tramite MAV bancario, le quote associative per l’anno 2016. Il Consiglio Direttivo ha deliberato, salvo ratifica assembleare, di lasciare inalterate le aliquote associative per l’anno 2015, comportando il fatto che negli ultimi 9 anni non è stato eseguito alcun aumento. Il Consiglio ha anche confermato la riduzione delle quote associative ordinarie, già prevista anche per gli ultimi anni, per i Soci che provvederanno al versamento entro il 31 marzo prossimo, portando il livello della quota associativa a quello del 2005. Ricordiamo che tramite il MAV bancario, che riporta già la quota ridotta, sarà possibile effettuare il versamento richiesto presso tutti gli sportelli bancari senza aggravio di spese. continua nella seconda pagina continua nella seconda pagina LEGGE DI STABILITÀ, ESONERO CONTRIBUTIVO PER CHI ASSUME A TEMPO INDETERMINATO. confagricolturamantova.it VIA LIBERA ALLA MISURA A SOSTEGNO DEI PIOPPICOLTORI. PAG. 3 PAG. 4 ATTUALITÀ continua dalla prima pagina propri soci di limitare le produzioni e previsto incentivi per chi lo fa». E l’Europa in tutto questo? «L’Unione europea dovrebbe almeno intervenire incentivano le esportazioni della polvere di latte e lo stoccaggio. Purtroppo l’Europa non si è ancora resa conto che tecnicamente c’è stata una grande rivoluzione legata all’automazione e alla genomica, rivoluzione che ha portato a un aumento della produttività molto più marcato rispetto a prima». Quali sono, oggi, i timori più grandi degli allevatori? «Temiamo per gli aumenti produttivi di Grana Padano e Parmigiano Reggiano. I dati sulla produzione degli ultimi mesi registrano aumenti notevoli e se questo trend dovesse continuare potrebbe diventare un problema. Inoltre, il cambiamento legato al post quote latte rappresenta un salto nel vuoto per tutti. Questo passaggio non è stato seguito da alcuna politica di accompagnamento e gli operatori del settore non sanno davvero cosa aspettarsi». continua dalla prima pagina E’ bene anche sottolineare come gli associati concorrono all’attività sindacale di Confagricoltura attraverso il versamento di contributi associativi. L’attività di tutela sindacale e di difesa economica degli interessi degli imprenditori, così come l’efficienza dei servizi, sono indissolubilmente legati ad una corretta gestione economica dell’Organizzazione. L’invito, nell’interesse di tutti gli associati, è quindi di versare con sollecitudine le quote a Confagricoltura Mantova. TEMPI TROPPO STRETTI PER LA RICOSTRUZIONE POST SISMA, CHIESTA UNA PROROGA. L e associazioni del mondo economico mantovano e i rappresentanti dei Comuni colpiti dal terremoto del 2012 si sono incontrati nella sede provinciale di Regione Lombardia per fare il punto sulla ricostruzione. Alla riunione, convocata dalla consigliera regionale Annalisa Baroni che ha la delega del governatore Maroni per gestire l’emergenza a Mantova, ha partecipato anche Roberto Cerretti, commissario delegato per l’emergenza sisma nonché addetto all’attuazione del programma di ricostruzione sul territorio. È stato illustrato il quadro relativo ai fondi disponibili: un anno fa, su un danno stimato in un miliardo di euro, mancavano 550 milioni. Poi con i 205 milioni stanziati dal premier Renzi a giugno, di cui 65 già versati la scorsa estate e 140 arrivati a dicembre, e con i recenti 100 milioni messi a disposizione con la legge di Stabilità dal governo (che la Regione intende anticipare per rendere più celeri i contributi a privati e imprese), il gap si riduce a circa 150 milioni, gravando soprattutto sul capitolo delle abitazioni civili perché per le attività produttive la copertura finanziaria è quasi totale. Il vero problema per le imprese agricole sono i tempi dettati dall’Ue: entro il 29 maggio 2017 le spese e i contributi stanziati dalla Regione devono essere rendicontati, trattandosi di aiuti di Stato. E il Pirellone ha fissato al 30 settembre 2016 il termine per la chiusura lavori da parte delle imprese agricole. Malgrado la Regione abbia dato precedenza alle richieste di aiuto presentate dalle imprese del settore primario, il timore è che una parte delle 400 aziende agricole che hanno fatto domanda per avere i contributi non riesca a finire i lavori entro settembre. Per evitare che questo accada – sono circa sessanta le aziende agricole che potrebbero non terminare i lavori in tempo – la Lombardia, insieme all’Emilia Romagna, ha chiesto a novembre al ministro Martina di presentare alla commissione europea una nuova richiesta di proroga dei termini (la seconda dopo quella accolta ad inizio 2015), al 31 dicembre 2018. A dicembre, il ministro ha inoltrato formalmente la richiesta alla commissione che ora dovrà decidere. Si spera che i recenti attriti tra Roma e Bruxelles non pregiudichino l’accoglimento dell’istanza. I tempi previsti per la risposta purtroppo non sono brevi e bisognerà aspettare la prossima primavera. ACCESSO AL CREDITO, ACCORDO TRA BANCA POPOLARE DI VICENZA E CONFAGRICOLTURA MANTOVA. B 2 anca Popolare di Vicenza – 41 miliardi di attivo, 5.500 dipendenti e 650 sportelli e Confagricoltura Mantova hanno siglato un accordo a sostegno delle circa 4 mila imprese associate con lo scopo di dare un supporto concreto al settore agricolo mantovano. L’intesa prevede interventi su misura per le imprese del settore e comprende l’offerta di finanziamenti, una gamma di conti correnti dedicati e l’operatività con l’estero. Per soddisfare le particolari esigenze del settore agricolo, infatti, Banca Popolare di Vicenza dedica alle aziende associate a Confagricoltura Mantova le proprie soluzioni di finanziamento Mondo Verde che prevedono interventi con finalità e durate differenziate, dal supporto all’esercizio dell’attività agricola al sostegno degli investimenti in beni strumentali. Grazie all’accordo, le aziende associate, gli imprenditori ed i loro dipendenti per le proprie posizioni personali, troveranno presso tutti gli sportelli di Banca Popolare di Vicenza la gamma di conti correnti SemprePiù a condizioni ad essi esclusivamente riservate. Nell’ambito dei servizi che favoriscono l’internazionalizzazione, la Banca mette a disposizione delle imprese agricole specifiche linee di credito e servizi dedicati allo sviluppo dell’export grazie alla collaborazione con 72 banche estere di 48 Paesi. L’Istituto persegue da tempo un significativo programma di supporto alle PMI e si conferma banca del territorio, vicina alle famiglie e alle imprese. Ad oggi, infatti, sono 586 gli accordi e le convenzioni siglati da Banca Popolare di Vicenza con le principali Associazioni di Categoria delle Imprese, Consorzi di Garanzia Fidi ed Enti Pubblici a favore dell’economia e al servizio delle Istituzioni Pubbliche. “L’intesa sottoscritta con Banca Popolare di Vicenza – ha evidenziato il Presidente di Confagricoltura Mantova, Matteo Lasagna – si inserisce nel quadro dello sviluppo dei servizi e delle attività a supporto delle imprese agricole. Principale impegno di Confagricoltura Mantova è infatti quello di affiancare le aziende per tutte le loro esigenze e certamente il credito rappresenta uno dei principali bisogni. Nel pacchetto di supporto che Confagricoltura Mantova mette in campo, oltre all’accordo, è prevista l’assistenza personalizzata da parte di personale specializzato con l’utilizzo dello strumento di Agricheck; con questo pacchetto sarà possibile accompagnare l’impresa nella redazione del business plan e nel controllo di gestione, per una crescita equilibrata dell’impresa”. LEGGE DI STABILITÀ, ESONERO CONTRIBUTIVO PER CHI ASSUME A TEMPO INDETERMINATO. L a Legge di Stabilità 2016 conferma il riconoscimento, per l’anno in corso, di uno sgravio contributivo per chi assume a tempo indeterminato. La durata dell’esonero è stata però portata a 24 mesi (nel 2015 erano 36) e la misura ribassata al 40% rispetto alla precedente (3.250 euro su base annua anziché 8.060). In agricoltura, a differenza degli altri settori, lo sgravio viene riconosciuto su istanza dell’azienda, nei limiti di un budget annuale secondo l’ordine cronologico di presentazione. Per il 2016 sul limitato budget agricolo pesa anche l’esonero contributivo per gli impiegati che fino al 2015 rientravano nella misura generalista priva di limiti di spesa. Restano esclusi dal beneficio i contratti di apprendistato e di lavoro LAVORO IN AGRICOLTURA domestico. Non possono inoltre usufruire dell’esonero i lavoratori assunti da qualsiasi datore di lavoro con contratto a tempo indeterminato nei sei mesi precedenti l’assunzione e chi ne ha già beneficiato per una precedente assunzione a tempo indeterminato. I datori di lavoro agricolo non hanno diritto all’esonero se la persona che si intende assumere risultava occupata, nel corso del 2015, con un rapporto di lavoro a tempo indeterminato presso qualsiasi azienda agricola; o se risultasse in forza, sempre per il 2015, a tempo determinato per un numero di giornate superiore a 250. Si tratta di un vantaggio contributivo non cumulabile con altri esoneri, o riduzioni delle aliquote di finanziamento, previsti dalla normativa vigente. Così, ad esempio, non è cumulabile con le riduzioni contributive per le zone montane o svantaggiate per le quali verranno applicate solo queste ultime. Per la piena operatività bisognerà attendere le istruzioni dell’INPS. Per la piena operatività della norma bisognerà comunque attendere le istruzioni dell’INPS per la presentazione delle istanze che quest’anno riguarderà anche le categorie di impiegati, quadri e dirigenti agricoli. CONTRIBUTI ANTINFORTUNISTICI IN CALO PER IL 2016. L’ Inail ha dato indicazioni, per il 2016, sulla riduzione di premi e contributi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, disposta dall’art. 1, c. 128, della Legge n. 147/2013. La riduzione è stata fissata nella misura del 16,61% dei premi e contributi (ottenuta rapportando le risorse finanziarie disponibili per l’anno in corso - pari a 1.200 milioni di euro - all’ammontare stimato del gettito Inail per premi e contributi per il medesimo anno). Si tratta di una riduzione più consistente (+ 1,23 punti percentuali) rispetto al 2015, quando era stata fissata nella misura del 15,38%. Come si ricorderà, la riduzione della contribuzione antinfortunistica tiene conto dell’andamento antinfortunistico aziendale e opera su tutte le tipologie di premi e contributi, compresi quelli della Gestione Agricoltura. Per gli assicurati della Gestione Agricoltura (autonomi e datori di lavoro), in par- ticolare, il beneficio spetta se l’Indice di Gravità Aziendale (IGA), calcolato dall’INAIL, risulti inferiore o uguale all’Indice di Gravità Medio (IGM) della categoria di riferimento. Questi indici esprimono il numero di giornate di lavoro perse annualmente da ciascun addetto per infortunio o malattia professionale secondo gli standard internazionali. Per gli operai agricoli dipendenti l’IGM è pari a 8,32 mentre per i soggetti autonomi l’IGM è pari 12,84. Per quanto riguarda l’applicazione della riduzione alle aziende agricole, si ricorda inoltre che: • la riduzione si cumula alle altre riduzioni e/o agevolazioni già previste dalla normativa vigente ad altro titolo per lo specifico settore agricolo (ad es. le agevolazioni contributive per zone montane e svantaggiate) e si applica al contributo assicurativo dovuto, al netto di tutti gli altri “sconti” e agevolazioni; • per le lavorazioni iniziate da oltre un biennio, l’accesso al beneficio da par- La riduzione è stata fissata nella misura del 16,61% dei premi. te dei soggetti in possesso dei requisiti non richiede la presentazione di alcuna istanza, mentre per le lavorazioni iniziate da meno di un biennio, l’accesso al beneficio richiede da parte delle aziende interessate la presentazione di apposita istanza . Naturalmente la riduzione riguarda anche i datori di lavoro che assicurano i propri dipendenti direttamente all’Inail, corrispondendo i relativi premi antinfortunistici col sistema dell’autoliquidazione, quali le cooperative di trasformazione, manipolazione e commercializzazione di prodotti agricoli ex lege n. 240/84, nonché le nostre Unioni e Federazioni, le Società di servizi e gli Enti collegati per il personale assicurato. ABOLITO IL REGISTRO DEGLI INFORTUNI, DAL 23 DICEMBRE È ATTIVO IL “CRUSCOTTO”. P er semplificare gli adempimenti formali relativi agli infortuni sul lavoro e alle malattie professionali, l’art. 21 c. 4 del D. Lgs. 151/2015 ha previsto l’abolizione dell’obbligo di tenuta del registro infortuni. L’Inail ha confermato con una circolare l’abolizione in questione a decorre dal 23 dicembre 2015. Nulla è mutato, invece, rispetto all’obbligo del datore di lavoro di denunciare all’Istituto stesso gli infortuni occorsi ai dipendenti nel rispetto delle norme vigenti. Venendo meno l’apposito registro, gli organi preposti alla vigilanza potranno prendere visione degli infortuni che si verificheranno a partire dal 23 dicembre 2015 tramite uno strumento alternativo predisposto dall’Inail e denominato “cruscotto infortuni”. Naturalmente quelli avvenuti prima del 23 dicembre 2015 dovranno essere trascritti nel registro infortuni attualmente abolito. 3 PSR 2014 - 2020 C om’è noto, ammonta a 23 milioni il budget che Regione Lombardia ha messo a disposizione dei giovani agricoltori al primo insediamento per incentivare il ricambio generazionale e la sopravvivenza di molte aziende. Sarà possibile presentare domanda di aiuto fino a fine 2017. È Confagricoltura ad analizzare le opportunità, ma anche le criticità con cui i giovani imprenditori agricoli devono confrontarsi. Dal 2008 al 2014, stando ai dati elaborati dall’ufficio tecnico dell’organizzazione, a Mantova sono stati premiati 370 giovani - il 30% dei beneficiari regionali - per circa 6 milioni di contributi. E la nostra provincia è stata fra quelle che più ha sfruttato i benefici della misura a sostegno degli under 40 - solo Pavia ha fatto meglio di Mantova -, non a caso c’è stato un turnover significativo. «Il nuovo Programma di sviluppo rurale prevede, per ogni giovane, la possibilità di ottenere un premio di 20mila euro, il doppio di quello precedente che ammontava a quota 10mila», spiega PSR, CONFAGRICOLTURA AI GIOVANI AGRICOLTORI: IN PALIO PREMI DA 20MILA EURO, APPROFITTATENE. Pietro Angeli, presidente dei Giovani di Confagricoltura. Da qui l’invito a fare domanda tramite gli uffici di Confagricoltura a tutti i giovani di età compresa fra i 18 e i 40 anni non ancora compiuti, titolari di impresa individuale, oppure soci di società di persone (in questo caso, tutti i soci devono essere giovani) insediati da meno di 12 mesi dalla data di presentazione della domanda. Per data di insediamento si intende quella di attivazione della partita iva, ovvero della prima fattura in entrata o uscita. Il richiedente deve essere un agricoltore attivo quindi disporre della qualifica di imprenditore agricolo professionale. «Purtroppo – ha puntualizzato Matteo Lasagna – non possiamo non evidenziare alcuni punti di criticità. Il bando è uscito molto tardi a causa dei rallentamenti le- gati all’approvazione del Psr lombardo e vari giovani non potranno accedere alla misura perché sono passati più di 12 mesi dal loro insediamento. Ricordo che l’ultimo bando per gli under 40 con il vecchio Psr terminava a settembre 2014, ragion per cui chi si è insediato da ottobre a dicembre 2014 ne resta fuori. Non solo, si parla spesso della necessità di favorire il ricambio generazionale, ma nella pratica avviene esattamente il contrario. Basti pensare che la legge di Stabilità applica la tassazione Imu anche al proprietario dei terreni che affitta ai figli, vanificando di fatto l’aiuto che proviene dal Psr con una maggiore tassazione. Si tratta oggettivamente di un controsenso e servirebbe una revisione della norma per agevolare davvero i casi di affitto tra genitori e figli». VIA LIBERA ALLA MISURA A SOSTEGNO DEI PIOPPICOLTORI. D a giovedì 28 gennaio e fino a lunedì 29 febbraio è possibile presentare la domanda di contributo per realizzare i pioppeti nell’ambito del nuovo PSR 2014-2020. La Regione Lombardia ha infatti pubblicato nei giorni scorsi le disposizioni attuative per poter presentare le domande di aiuto ai sensi dell’Operazione 8.1.01 “Supporto ai costi di impianto per la forestazione e imboschimento”, relativamente alla sola tipologia A “pioppeti”. Cosa viene finanziato. Sono finanziate le spese per la realizzazione dell’impianto legnoso, le spese generali di consulenza e direzione dei lavori e le spese per realizzare il cartello per informare il pubblico sull’intervento finanziato. La spesa per ettaro finanziabile va da un minimo di 1.667,98 euro ad un massimo di 3.058,21 euro, più le spese generali, nella misura compresa fra il 2,5 e il 5% dell’importo dei lavori. Contributo erogabile. Viene riconosciuto un contributo del 60% delle spese ammissibili, che sale all’80% nel caso di impianti realizzati da beneficiari in possesso di certificazione ambientale PEFC o FSC, oppure nel caso di utilizzo esclusivo di piante appartenenti a cloni a maggior sostenibilità ambientale. Superficie minima e caratteristiche degli impianti. La superficie minima per singola domanda è di un ettaro. Per impianti fino a 30 ettari è previsto l’utilizzo di almeno il 50% di piante appartenenti a coloni a maggior sostenibilità ambientale. Per impianti oltre i 30 ettari è necessario prevedere l’utilizzo di almeno 3 cloni diversi, di cui 2 da scegliersi nella lista regionale dei cloni a maggior sostenibilità ambientale. Questi ultimi devono rappresentare almeno il 50% dei cloni scelti. Inizio lavori e durata impegni. I lavori debbono iniziare dopo la presentazione della domanda. Il periodo di impegno minimo è di 8 anni, che inizia il 1° gennaio dell’anno successivo a quello del collaudo. Fine lavori. L’impianto finanziato deve essere realizzato entro e non oltre il 31 marzo 2017, avendo cura di presentare la domanda di pagamento (collaudo) entro il 31 maggio 2017. Per maggiori informazioni e per presentare le domande di contributo è possibile rivolgersi ai nostri uffici di zona o della sede. RIFIUTI AGRICOLI, OBBLIGATORIA LA CONSEGNA DEI DOCUMENTI 2015. R 4 icordiamo ancora una volta che le imprese agricole che producono vuoti di contenitori fitofarmaci, olio esausto, batterie, contenitori medicinali veterinari, plastica, ecc. devono comunicare ogni mese ai nostri uffici la produzione di rifiuti, così come previsto dalla normativa vigente, utilizzando il registro verde consegnato a inizio anno. Le schede mensili sono da consegnare anche se non si è prodotto alcun rifiuto. In caso di smaltimento, inoltre, dovranno essere consegnate le copie dei relativi formulari. Infatti, le registrazioni sul registro di carico scarico aziendale devono essere eseguite mensilmente. Gli associati sono invitati a inoltrare al più presto i documenti relativi ai rifiuti prodotti o smaltiti nel corso del 2015 ai nostri uffici zona o all’ufficio Ambiente della sede di Mantova. Entro il prossimo 30 aprile sarà necessario presentare la dichiarazione annuale MUD che riepiloga produzione e smaltimenti del 2015. Ricordiamo, infine, che sono sempre più frequenti i controlli in azienda su rispetto degli adempimenti elencati. In caso di inadempienze, oltre alle sanzioni previste dalla legge, scatta anche la decurtazione dei contributi comunitari percepiti dall’azienda, come Entro il prossimo 30 aprile sarà necessario presentare la dichiarazione annuale MUD. previsto dalle norme della condizionalità. Infine, si comunica che anche per il 2016 il ministero dell’Ambiente ha prorogato fino al 31 dicembre l’attuale sistema di gestione dei rifiuti. Per maggiori informazioni rivolgersi agli uffici di zona o all’ufficio Ambiente della sede di Mantova (0376/330706). SICUREZZA SUL LAVORO, DA MARZO I FINANZIAMENTI DELL’INAIL. L’ INAIL ha nei giorni scorsi emanato “l’Avviso pubblico per incentivi di sostegno alle imprese per la realizzazione di interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro, per l’anno 2015.” Come gli scorsi anni l’INAIL mette a disposizione incentivi per il sostegno alle imprese, indirizzati al miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Quest’anno sono state individuate le seguenti tipologie di intervento: 1) progetti di investimento; 2) progetti di responsabilità sociale e per l’adozione di modelli organizzativi; 3) progetto di bonifica da materiali contenenti amianto. Risorse finanziarie e ripartizione a livello regionale. Per i progetti rientranti nella tipologia 3, relativa alla bonifica dell’amianto, è assegnato un budget a livello regionale specifico. A partire dal 1° marzo 2016 verrà aperta la procedura informativa nel portale www.inail.it – servizi on line, per caricare i progetti. Le imprese possono presentare un solo progetto riguardante una sola unità produttiva e una sola tipologia tra quelle individuate. Contenuti generali degli avvisi regionali. Requisiti dei destinatari. Le imprese, anche individuali, devono essere ubicate nel territorio nazionale e iscritte alla CCIAA. Per quanto attiene al regime “de minimis” per il settore dell’agricoltura, gli Avvisi regionali prevedono che l’importo complessivo degli aiuti “de minimis” concessi ad una medesima impresa del settore non deve superare i 15mila euro nell’arco di tre esercizi finanziari. TECNICO-ECONOMICO Progetti ammessi a contributo. Nel progetto riguardante l’amianto, la presenza di materiali contenenti amianto deve essere riscontrabile nel documento di valutazione dei rischi. Ammontare e spese ammesse a contributo. Il finanziamento è costituito da un contributo in conto capitale, pari al 65% delle spese sostenute dall’impresa per la realizzazione dei progetto, al netto dell’IVA. Viene precisato che è erogabile un contributo massimo pari a 130mila euro ed ammissibile un contributo minimo pari a 5mila euro. Pertanto, la spesa minima ammissibile è pari a 7.700 euro. Le spese si devono riferire a progetti non realizzati e non in corso di realizzazione alla data del 5 maggio 2016. Non sono ammesse a contributo alcune spese, quali ad esempio l’acquisto di DPI, di impianti per abbattimento di emissioni, di hardware e software di protezione informatica, di mobili e arredi, il trasporto del bene acquistato, la consulenza per la redazione, la gestione ed invio telematico della domanda del contributo, la manutenzione ordinaria degli ambienti di lavoro, attrezzature, macchine e mezzi d’opera, l’acquisto di beni usati. Modalità di presentazione delle domande. La procedura, articolata in tre fasi, per la presentazione delle domande ricalca quella degli scorsi Avvisi: 1. Accesso alla procedura on line e compilazione della domanda, attraverso il codice ditta presente negli archivi INAIL (credenziali di accesso ai servizi on line Inail); in assenza è necessario iscriversi al portale. A partire dal 1° marzo 2016 e inderogabilmente fino alle ore 18 del giorno 5 maggio 2016, le imprese registrate hanno la possibilità di compilare la domanda, secondo una procedura informatica, di verificare il raggiungimento della soglia di ammissibilità pari a 120 punti, di salvare la domanda. A partire dal 12 maggio 2016 le imprese che hanno presentato progetti ritenuti ammissibili, perché hanno superato la soglia minima prevista, possono accedere alla procedura informatica per scaricare un codice identificativo e un documento che deve essere custodito ed utilizzato nel giorno dedicato all’inoltro telematico. 2. Invio della domanda on line (click day) Le imprese potranno inviare la domanda di ammissione al contributo, utilizzando il codice identificativo attraverso lo sportello informatico. Lo sportello informatico collocherà le domande in ordine cronologico di arrivo sulla base dell’orario registrato dai sistemi informatici INAIL. La data e gli orari dell’apertura e della chiusura dello sportello informatico per l’invio delle domande, saranno pubblicati sul sito www. inail.it a partire dal 19 maggio 2016. Si fa presente la difficoltà di accedere ai contributi INAIL a causa del meccanismo del click day, che rende aleatoria le possibilità di essere ammessi a contributo. Per maggiori informazioni, accesso ai bandi regionali e relativa modulistica, , si riporta di seguito il link al sito INAIL: http://www.inail.it/internet/default/INAILincasodi/Incentiviperlasicurezza/BandoIsi2015/Avvisipubbliciregionali/index.html Informazioni anche presso Confagricoltura Mantova, telefono 0376/330705. FITOSANITARI, ARRIVA IL REGISTRO ELETTRONICO DEI TRATTAMENTI. L a Regione Lombardia ha messo a disposizione di tutte le aziende lombarde un registro dei trattamenti fitosanitari in formato elettronico collegato al nuovo portale dell’agricoltura Sisco. In particolare, a partire dal 2016 verrà chiesta la compilazione obbligatoria del registro elettronico dei trattamenti fitosanitari, in luogo della versione cartacea, con le seguenti specifiche temporali e di superficie colturale. • Anno 2016: aziende maidicole con una Sau a mais superiore a 300 ha, aziende risicole con una Sau a riso superiore a 250 ha, aziende viticole con una Sau a vite superiore a 60 ha. • Anno 2017: aziende maidicole con una Sau a mais superiore a 250 ha, aziende risicole con una Sau a riso superiore a 200 ha, aziende viticole con una Sau a vite superiore a 30 ha, aziende con differente ordinamento colturale con una Sau superiore a 300 ha. • Anno 2018: aziende maidicole con una Sau a mais superiore a 150 ha, con una Sau a riso superiore a 150 ha, aziende viticole con una Sau a vite superiore a 25 ha, aziende con differente ordinamento colturale con una Sau superiore a 200 ha. Oltre a quanto sopra riportato, a partire dal 1° gennaio 2016 è obbligatorio utilizzare il registro elettronico dei trattamenti per le aziende con Sau superiore a 150 ha a riso e/o mais ricadenti nei Siti Natura 2000. SPANDIMENTO REFLUI ZOOTECNICI, IL DIVIETO TERMINA IL 3 FEBBRAIO. R icordiamo che il 3 febbraio terminano i divieti di spandimento invernale dei reflui zootecnici e dei concimi chimici azotati. Per le deiezioni avicunicole essic- cate il termine invece è il 29 febbraio 2016. Pertanto, dal giorno successivo al termine dei divieti è possibile riprendere a spandere, osservando le consuete limitazioni spaziali (distanza dai fossi e canali) e meteo (nessun spandimento in presenza di terreni gelati, allagati o innevati). 5 TECNICO-ECONOMICO MISSIONE ECONOMICA IN ISRAELE CON CONFAGRICOLTURA. C onfagricoltura, Ambasciata d’Israele in Italia ed Ambasciata d’Italia in Israele, con il supporto del consigliere diplomatico del ministro delle Politiche Agricole, organizzano una missione in Israele per imprenditori associati a Confagricoltura, avente per principale obiettivo la conoscenza diretta delle realtà agricole, della ricerca e delle tecnologie avanzate applicate nel settore in Israele. La delegazione degli imprenditori sarà accolta dall’ambasciatore italiano, Francesco Maria Talò, e proseguirà, poi, con visite alle aziende agricole, ai centri di ricerca del ministero dell’Agricoltura israeliano ed alle ditte che producono tecnologie. E’ prevista anche una visita alla città di Gerusalemme. La missione naturalmente è aperta a tutti i soci di Confagricoltura, anche se i settori di maggiore interesse nel Paese sono l’ortofrutticolo, la zootecnia da latte e la gestione delle acque/irrigazione e si svolgerà dal 18 al 22 marzo 2016. I soci interessati potranno comunicare l’eventuale adesione alla mail: [email protected], entro e non oltre il 3 febbraio 2016. “PROGETTI DI BOTTEGA”, ECCO I TIROCINI FORMATIVI PER I GIOVANI. S i rende noto che sul sito Italia Lavoro S.p.A. è stato pubblicato l’avviso pubblico “Botteghe di mestiere e dell’innovazione”, sostenuto dal ministero del Lavoro, per individuare “Progetti di Bottega” da avviare allo scopo di favorire l’inserimento lavorativo di giovani attraverso la promozione del contratto di apprendistato e la formazione on the job. I “Progetti di Bottega” saranno avviati nell’ambito dei comparti produttivi propri della tradizione italiana tra cui quelli agricolo e agroalimentare e saranno rivolti a giovani disoccupati di età compresa tra 18 e 35 anni. Ogni “Progetto di Bottega” dovrà prevedere l’inserimento di un numero di tirocinanti compreso tra un minimo di 7 e un massimo di 10. La durata dei tirocini è di 6 mesi e tutti i tirocini dovranno concludersi entro il 31 marzo 2017. A favore dell’impresa ospitante sarà corrisposto un contributo mensile per le attività di tutoraggio di 250 euro per tirocinante ospitato fino ad un contributo massimo di 1.500 euro per ciascun percorso semestrale di tirocinio. Inoltre, I soggetti promotori riceveranno un contributo a costi standard a risultato di 500 euro per le attività di ge- stione e svolgimento di ciascun percorso di tirocinio. I tirocini avviati prevedono l’erogazione a favore dei tirocinanti di un’indennità di partecipazione di entità variabile. Le domande di partecipazione all’avviso pubblico “Botteghe di mestiere e dell’innovazione” potranno essere presentate entro e non oltre le ore 12.00 del giorno 8 marzo 2016. Eventuale richiesta di informazioni o chiarimenti che può essere inoltrata ai seguenti indirizzi: [email protected] o [email protected] ASSICURAZIONE AGEVOLATA PER LE PRODUZIONI ZOOTECNICHE E LE SERRE, PARTONO I RINNOVI. N 6 ell’ambito del Piano Assicurativo Nazionale sono previsti, anche per il 2016, contributi pubblici sui premi assicurativi relativi alle coperture contro i rischi derivanti da epizoozie sulle produzioni zootecniche. Questi contratti hanno normalmente durata annuale e sono in fase di rinnovo. Le principali garanzie incluse in queste polizze sono: - i danni diretti conseguenti ai provvedimenti di abbattimento forzoso adottati dall’Autorità Sanitaria, in attuazione dei piani di eradicazione delle epizoozie (contributo fino al 65% del premio); - il mancato reddito derivante da fermo dell’allevamento a seguito di abbattimento forzoso, parziale o totale, per gli allevamenti colpiti direttamente dal focolaio e dai provvedimenti previsti dall’Autorità Sanitaria per le aree perifocali (contributo fino al 65% del premio); - la mancata produzione di latte o di miele derivante da condizioni atmosferiche di particolare stress (alte temperature, alti tassi igrometrici, ecc.) (contributo fino al 65% del premio); - i danni diretti relativi ai costi di smaltimento, sostenuti per la rimozione e la distruzione delle carcasse dei capi morti in allevamento. Vengono smaltiti gratuitamente i capi morti per qualsiasi causa, salvo il superamento del limite previsto dal contratto assicurativo, che viene determinato in funzione delle caratteristiche dell’allevamento e della sua specifica storia (contributo fino al 50% del premio). Riteniamo utile informare, che soprattutto per lo smaltimento delle carcasse degli allevamenti bovini e suini, queste polizze offrono l’opportunità di gestire in maniera efficiente lo smaltimento stesso con un risparmio sui relativi costi, grazie al con- tributo sul premio assicurativo. Anche le strutture utilizzate per la protezione delle colture, quali serre, tunnel in film plastico, reti antigrandine e gli stessi nuovi impianti di produzioni arboree ed arbustive (es., nuovi vigneti o uliveti) possono essere protette con polizze assicurative agevolate da contributi pubblici (fino al 50% del premio) contro i danni provocati dalle seguenti avversità atmosferiche: grandine, vento forte, eccesso di pioggia, eccesso di neve, tromba d’aria, uragano, fulmine, gelo (per gli impianti di produzioni arboree e arbustive). In futuro sarà sempre meno possibile far conto su fondi pubblici per rimediare ai danni causati da epizoozie o calamità naturali e, in quest’ottica, le forme assicurative agevolate rimangono l’unico sistema per proteggere il reddito da eventi calamitosi. Il Consorzio Agridifesa Lombardia ha stipulato convenzioni con primarie compagnie assicuratrici per la copertura delle produzioni zootecniche e delle serre, tunnel, reti antigrandine e offre un supporto informativo e un’assistenza qualificata. Per informazioni, Agridifesa Lombardia, telefono 389-5436262, o uffici di zona. MANTOVA Listino n. 4 Giovedì 28 gennaio 2016 FRUMENTO TENERO: Panificabile Superiore (c.e. 1% max.; p.s. non inf. a Kg. 80/hl; u. max. 14%; prot. 13% min.; w min. 250) alla ton. € 198,00 - 204,00 Superfino (c.e. 1% max.; p.s. non inf. a Kg. 78/hl; u. max. 14%; prot. 12% min.) alla ton. € 176,00 179,00 Fino (c.e. 1% max.; p.s. non inf. a Kg. 78/hl; u. max. 14%; prot. 11% min.) alla ton. € 176,00 - 179,00 Buono mercantile (p.s. non inf. a Kg. 76/hl; c.e. 1% max.; u. max. 14%) alla ton. € 171,00 - 174,00 Mercantile (p.s. non inf. a Kg. 74/hl; c.e. 3% max.; u. max. 14%) alla ton. € 164,00 - 169,00 Mercantile (p.s. inf. a Kg. 73/hl; u. max. 14%) non quotato Andamento del mercato: calmo FRUMENTO DURO NAZIONALE (Produzione Nord) (Mercato di Bologna del 21 gennaio 2016 €/ton.) Fino (79/80kg/hl,ce 1+1%,b.30/35%,v.6%,p12,5%) 255,00 - 260,00 Buono mercantile (77/78 kg/hl,ce 1,5+1,5%,b.50/60%,v.8%,p11,5%) 245,00 - 250,00 Mercantile (74/75 kg/hl,ce 2+2%,v. 10%) non quotato Andamento del mercato: invariato GRANOTURCO: Granoturco nazionale-alimentare-u.max 14%-conforme ai Reg.UE 1881/2006;1126/2007;165/2010 alla ton. non quotato Granoturco nazionale-zoot.-aflat. B1 inf. a 0,005 ppm (5ppb)-DON inf. a 4 ppm (4.000 ppb)-u.max 14% alla ton. 171,00 - 173,00 Granoturco nazionale, a f. farinosa, ibridi e similari (u. max. 14%) alla ton. € 165,00 - 167,00 Granoturco naz.le, a f. farinosa, ibridi e similari, da fuori provincia, f. arrivo (u. max. 14%) alla ton. € 172,00 - 174,00 Granoturco estero, f. arrivo (camion ribaltabile) comunitario alla ton. € 177,00 - 179,00 Granoturco estero, f. arrivo (camion ribaltabile) non comunitario alla ton. € 181,00 - 183,00 Granella verde, umidità al 25% uso foraggero Trinciati di mais 1° raccolto non quotato Andamento del mercato: stazionario SEMI OLEOSI: Semi di soia nazionali (umidità 14% - impurità 2% max) alla ton. € 345,00 - 348,00 Semi di soia esteri (franco arrivo) 363,00 - 368,00 Semi di soia esteri geneticamente modificati (franco arrivo) non quotato Andamento del mercato: stazionario CEREALI MINORI Orzo nostrano in natura: p.s. min. 55 sino a 60 (umidità max. 14 %) alla ton. € non quotato Orzo nostrano in natura: p.s. oltre 60 sino a 63 (umidità max. 14 %) alla ton. € non quotato Orzo nostrano in natura: p.s. oltre 63 sino a 65 (umidità max. 14 %) alla ton. € 165,00 - 169,00 Orzo nostrano in natura: p.s. oltre 65 sino a 70 (umidità max. 14 %) alla ton. € 170,00 - 174,00 Orzo estero p.s. 63/64 (franco destino del compratore) alla ton. € 175,00 - 180,00 Orzo estero p.s. oltre 66 (franco destino del compratore) alla ton. € 179,00 - 184,00 IL MERCATO DELLA SETTIMANA Andamento del mercato: calmo FORAGGIO SECCO Maggengo di 1° taglio 2015 - in campo alla ton. € non quotato Maggengo di 1° taglio 2015 - in cascina alla ton. € 90,00 - 95,00 Fieno di 2° taglio 2015 - in campo alla ton. € non quotato Fieno di 2° taglio 2015 - in cascina alla ton. € 80,00 - 85,00 Fieno di 3° taglio 2015 - in campo alla ton. € non quotato Fieno di 3° taglio 2015 - in cascina alla ton. € 70,00 - 75,00 Fieno di 4° taglio 2015 in campo alla ton. € non quotato Fieno di 4° taglio 2015 in cascina alla ton. € 60,00 - 65,00 Erba medica fienata di 1° taglio 2015- in campo alla ton. € non quotato Erba medica fienata di 1° taglio 2015- in cascina alla ton. € 90,00 - 95,00 Erba medica fienata di 2° taglio e successivi 2015 in campo alla ton. € non quotato Erba medica fienata di 2° taglio e successivi 2015 in cascina alla ton. € 110,00 - 115,00 Andamento del mercato: calmo con prezzi invariati PAGLIA di frumento pressata da mietitrebbia in campo (Rotoballe) alla ton. € non quotato da mietitrebbia in cascina (Rotoballe) alla ton. € 45,00 - 50,00 Andamento del mercato: stazionario RISONE Vialone nano (resa 50 - 56) alla ton. € 500,00 570,00 Carnaroli (resa 55-61) alla ton. € 680,00 - 730,00 Arborio (resa 52 - 57) alla ton. € 720,00 - 770,00 Andamento del mercato: calmo RISO: Vialone nano alla ton. € 1.400,00 - 1.490,00 Carnaroli alla ton. € 1.620,00 - 1.670,00 Arborio alla ton. € 1.620,00 - 1.670,00 Andamento del mercato: calmo FORMAGGIO GRANA PADANO Stagionatura di 10 mesi e oltre al kg € 6,600 - 6,700 Stagionatura da 14 e oltre al kg € 7,350 - 7,450 Stagionatura di 20 mesi e oltre al kg € 7,850 - 7,950 GRANA (con bollo provvisorio di origine del Grana Padano) - Stagionatura tra i 60 e i 90 giorni fuori sale al Kg € 5,450 - 5,600 Andamento del mercato: stazionario FORMAGGIO PARMIGIANO REGGIANO Stagionatura di 12 mesi e oltre al kg € 8,100 - 8,250 Stagionatura di 18 mesi e oltre al kg € 8,800 - 8,950 Stagionatura di 24 mesi e oltre al kg € 9,350 - 9,550 Andamento del mercato: buono BURRO: Zangolato di creme fresche per la burrificazione al kg. € 1,500 Burro mantovano pastorizzato al kg. € 1,700 Burro mantovano fresco classificazione CEE, al Kg. € 2,650 Andamento del mercato: calmo SUINI da allevamento (a peso vivo) del peso: di 7 Kg al capo € 50,00 di 15 kg. al kg. € 4,080 di 25 kg. al kg. € 2,680 di 30 kg. al kg. € 2,360 di 40 kg. al kg. € 1,830 di 50 kg. al kg. € 1,450 di 65 kg. al kg. € 1,350 di 80 kg. al kg. € 1,340 di 100 kg. al kg. € 1,320 Andamento del mercato: buono per i lattonzoli stazionario per i magroni SUINI da macello: oltre 130 a 145 kg. al kg. € non quotato oltre 145 a 160 kg. al kg. € non quotato oltre 160 a 180 kg. al kg. € non quotato oltre 180 kg. al kg. € non quotato Andamento del mercato: non quotato VACCHE da macello (a peso vivo): vacche 1°qualità (O2 - O3 - R2 - R3) al kg. € 0,820 - 0,920 vacche 2° qualità (P2 - P3) al kg. € 0,590 - 0,690 vacche 3° qualità (P1) al kg. € 0,420 - 0,520 Andamento del mercato: stazionario VITELLONI da macello (a peso vivo): Vitelloni incroci naz. con tori Pie Blue belga (U2 U3 - R2 - R3) al kg. € 2,310 - 2,430 Vitelloni incroci naz. con tori da carne (limousine, charolaise e piemontese) (O2 - O3 - R2 - R3) al kg. € 1,990 - 2,090 Vitelloni limousine (U2 - U3 - E2 - E3) al kg. € 2,820 - 2,970 Vitelloni charolaise (U2 - U3 - E2 - E3) al kg. € 2,600 - 2,690 Andamento del mercato: stazionario VACCHE da macello (a peso morto): Razze da carne (R2 - R3 - U2 - U3) oltre 340 kg. € 2,130 - 2,230 Pezzate nere o altre razze (O2-O3) da 300 a 350 kg. € 1,980 - 2,080 Pezzate nere o altre razze (O2-O3) da 351 kg. e oltre € 2,130 - 2,230 Pezzate nere o altre razze (P3) da 270 a 300 kg. € 1,710 - 1,810 Pezzate nere o altre razze (P3) da 301 e oltre € 1,860 - 1,960 Pezzate nere o altre razze (P2) da 240 a 270 kg € 1,630 - 1,730 Pezzate nere o altre razze (P2) da 271 e oltre € 1,680 - 1,780 Pezzate nere o altre razze (P1) fino a 210 kg. € 1,230 - 1,380 Pezzate nere o altre razze (P1) da 211 a 240 kg. € 1,380 - 1,480 Pezzate nere o altre razze (P1) da 241 kg e oltre € 1,480 - 1,580 Andamento del mercato: stazionario VITELLONI da macello (a peso morto): Limousine (U2 - U3 - E2 - E3) da 350 a 380 kg. al kg. € 4,710 - 4,860 da 381 a 400 kg. al kg. € 4,550 - 4,650 da 401 kg. e oltre al kg. € 4,350 - 4,450 Charolaise o incr. francesi (U2 - U3 - E2 - E3) da 380 a 420 kg. al kg. € 4,390 - 4,470 da 421 a 450 kg. al kg. € 4,350 - 4,440 da 451 kg. e oltre al kg. € 4,200 - 4,280 Andamento del mercato: stazionario SCOTTONE da macello (a peso morto): Limousine (U2 - U3 - E2 - E3) da 230 a 270 kg. al kg. € 4,850 - 4,950 da 271 a 300 kg. al kg. € 4,590 - 4,690 da 301 kg. e oltre al kg. € 4,520 - 4,580 Charolaise o incr. francesi (U2 - U3 - E2 - E3) da 260 a 300 kg. al kg. € 4,340 - 4,440 da 301 a 340 kg. al kg. € 4,300 - 4,400 da 341 kg. e oltre al kg. € 4,280 - 4,380 Andamento del mercato: buono Uova Nazionali fresche colorate in natura (€/Kg) Prezzi I.v.a. Esclusa - Franco azienda. Quotazioni del mercato avicunicolo del comune di Forli’ (www.avicola-forli.com) Listino dei prezzi rilevati del 25 gennaio 2016 Uova nat. S - meno di 53 gr. al Kg € 0,8300 - 0,8700 Uova nat. M - da 53 a 63 gr. al Kg € 0,9100 - 0,9500 Uova nat. L - da 63 a 73 gr. al Kg € 0,9000 - 0,9400 Vitelli maschi pezzati neri: da 40 a 45 kg. al kg. € non quotato da 46 a 55 kg. al kg. € 1,400 - 1,600 da 56 a 70 kg. al kg. € 1,300 - 1,500 Andamento del mercato: stazionario Vitelli femmine pezzate nere ( a parità di peso e categoria le femmine vengono valutate € 0,30 in meno al Kg. dei maschi) Uova Nazionali Fresche Colorate e Selezionate (€/100pz) Prezzi I.v.a. Esclusa - Franco centro imballaggio. Quotazioni del mercato avicunicolo del comune di Forli’ (www.avicola-forli.com) Listino dei prezzi rilevati del 25 gennaio 2016 Uova sel. S. - meno di 53 gr. €/100 pz 8,700 - 8,900 Uova sel. M. - da 53 a 63 gr. €/100 pz 9,700 - 9,900 Uova sel. L - da 63 a 73 gr. €/100 pz 10,700 - 10,900 Uova sel. XL - da 73 gr. e più €/100 pz 12,700 - 12,900 Vitelli maschi incroci con tori limousine, charolaise e piemontese: da 46 a 55 kg. al kg. € 1,900 - 2,100 da 56 a 70 kg. al kg. € 1,900 - 2,100 Andamento del mercato: stazionario Vitelli femmine incroci con tori da carne (a parità di peso e razza le femmine vengono valutate € 0,30 in meno al Kg dei maschi) GASOLIO AGRICOLO Prezzi al consumo Iva esclusa consegne a destino del 15 gennaio 2016 - Fino a litri 1.000 €/Lt 0,693 - da litri 1.001 a 2.000 €/Lt. 0,681 - da litri 2.001 a 5.000 €/Lt. 0,667 - da litri 5.001 a 10.000 €/Lt. 0,657 - oltre litri 10.000 €/Lt. 0,651 Vitelli maschi incroci con tori pie blue belga: da 46 a 55 kg. al kg. € 3,700 - 4,200 da 56 a 70 kg. al kg. € 4,200 - 4,700 Andamento del mercato: stazionario Vitelli femmine incroci con tori pie blue belga (a parità di peso e razza le femmine vengono valutate € 0,70 in meno al Kg dei maschi) Prezzi medi informativi rilevati in provincia di Mantova ANNUNCI ECONOMICI Sei socio di Confagricoltura Mantova? 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Sistema semplificato per l’applicazione delle sanzioni amministrative: si rende più leggera la sanzione amministrativa. Nei casi in cui il sistema di controllo si rivela efficace e la probabilità di individuare i casi illeciti è alta, il sistema attuale, fatto di sanzioni che possono arrivare fino al doppio di quello che viene dichiarato in più, viene sostituito da un sistema più semplice, con sanzioni equivalenti a una volta e mezza la superficie dichiarata “in più”. Questo livello ridotto di sanzioni si applicherà già dal 2016. La sanzione non si applicherà quando la dichiarazione in più è inferiore al 3% o inferiore ai 2 ettari; Sistema del “cartellino giallo”: quando si tratta di prima sanzione e quando la dichiarazione in più è inferiore al 10% della superficie dichiarata, la sanzione amministrativa è ridotta del 50%. Gli agricoltori che avranno ricevuto un cartellino giallo saranno sottoposti a controlli on the spot l’anno successivo. Il Commissario ha poi annunciato misure che verranno prese più tardi nel corso dell’anno relativamente al greening ed all’ocm (con misure specifiche di semplificazione per intervento pubblico, ammasso privato, licenze di importazione e esportazione e OP). Anche nel quadro dello sviluppo rurale ci saranno semplificazioni per quanto riguarda l’obbligo di informazione per i beneficiari minori e le regole relative agli strumenti finanziari. OLANDA, POSITIVI GLI SCAMBI PER L’ORTOFRUTTA. I l valore delle importazioni di ortofrutticoli dei Paesi Bassi è aumentato del 7% ed ha raggiunto 5,1 miliardi di euro nel 2015 che risulta un anno record anche per la produzione del Paese, il cui valore totale ha raggiunto 3,4 miliardi di euro, corrispondente ad un aumento del 13%. Solo il volume delle esportazioni è leggermente diminuito (-3%), così come il consumo interno, che ha fatto registrare, un - 0,5% per la frutta ed un - 3% per gli ortaggi. Da rilevare che, a seguito dell’embargo nei confronti della Russia, le destinazioni delle esportazioni sono leggermente cambiate, con sbocchi più importanti nei Paesi europei, soprattutto per le pere, ed in Italia e Spagna per le verdure. Per quanto riguarda questi ultimi Paesi, il clima è stato un fattore decisivo, visto che le produzioni nazionali sono giunte sul mercato in ritardo a causa del caldo. I principali Paesi di destinazione delle esportazioni olandesi di ortofrutticoli sono tuttora la Germania (37%), il Regno Unito (12%), il Belgio (6%) e la Francia (5%). L’Italia occupa il nono posto nella classifica, con un valore di 230 milioni di euro (3% delle esportazioni totali). (Fonte: ICE Agenzia) IRAN E RUSSIA: ACCORDO SU LATTE E CARNE. R ussia e Iran intendono firmare alcuni accordi sui controlli veterinari e fitosanitari che di fatto apriranno agli operatori iraniani l’accesso al mercato russo del latte e della carne. I prodotti lattiero-caseari di origine iraniana hanno superato con successo le prove di controllo, di conseguenza quest’anno quattro produttori lattiero-caseari e sei aziende produttrici di carni avicole hanno ottenuto la licenza all’esportazione dei prodotti verso la Federazione Russa. Alcune settimane fa l’Ispettorato nazionale Rosselkhoznadzor, a margine della Conferenza Internazionale del Grano svoltasi in Egitto, aveva comunicato ai giornalisti che la Russia stava discutendo con l’Iran la possibilità di scambio di prodotti alimentari e l’Iran avrebbe offerto in cambio del grano russo prodotti lattiero-caseari, ittici e a base di carne. (Fonte: ICE Agenzia) RUSSIA, PRODUZIONE RECORD DI GRANO. I 8 (Fonte: ufficio Bruxelles di Confagricoltura) l ministero dell’Agricoltura della Federazione Russa ha informato che raccolto di grano in Russia nel 2015 ha raggiunto 101 milioni di tonnellate. Questo risultato è di quasi un milione di tonnellate superiore rispetto alle stime dello stesso Ministero. Il raccolto dello scorso anno, quindi, permetterà alla Russia di esportare circa 30 milioni di tonnellate di grano. Si tratta di un risultato davvero particolare considerando le condizioni climatiche sfavorevoli dettate dalla siccità. Ancora il Ministero russo ha confermato che nel 2016 la superficie destinata alla semina verrà aumentata di 350 mila ettari (fino a 79 milioni di ettari complessivi) e si prevede che entro 5-10 anni il raccolto di grano nel Paese potrà essere incrementato di ulteriori 15-20 milioni di tonnellate. (Fonte: ICE Agenzia) confagricolturamantova.it