L` Agricoltura Mantovana n° 2 del 1° febbraio 2016

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L` Agricoltura Mantovana n° 2 del 1° febbraio 2016
Periodico della Confagricoltura
di Mantova in abbonamento
postale
chiuso in tipografia il 28 gennaio 2016
Anno LXVII - N. 2 - 1 febbraio 2016
Il materiale non pubblicato
non si restituisce - Direz.,
Redaz. e Amministraz. Via Luca
Fancelli, 4 - Mantova - Tel.
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- LO/MN
CRISI LATTE,
RIPRENDONO LE TRATTATIVE.
CORTESI: «INACCETTABILE
UN NUOVO CROLLO DEL PREZZO».
I
ntervista ad Alberto Cortesi, presidente
della sezione lattiero casearia di Confagricoltura Mantova.
La scadenza dell’ultimo accordo trimestrale sul prezzo del latte, che ha portato a un
aumento di 3,1 centesimi di euro a litro, si
avvicina. Cosa accadrà dopo?
«Difficile fare previsioni. Rispetto al momento in cui è stato firmato l’accordo, la
situazione macroeconomica del settore è
rimasta sostanzialmente invariata. La fine
delle quote latte, l’embargo russo e la frenata dell’economia cinese hanno contribuito ad accentuare la sovrapproduzione
europea. In questa situazione non è certo
ipotizzabile prevedere aumenti di prezzo,
ma neanche crolli. Di buono c’è che l’export
dei nostri prodotti continua ad aumentare
e non mi riferisco solo al Grana Padano e
al Parmigiano Reggiano, ma anche al Gorgonzola, alla mozzarella. Anche i consumi
interni hanno smesso di calare e si registra
un lieve miglioramento. Insomma, la nostra
TEMPI TROPPO STRETTI
PER LA RICOSTRUZIONE POST SISMA,
CHIESTA UNA PROROGA.
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situazione non può essere paragonata alla
crisi pesante che sta investendo i produttori
del Nord Europa, soprattutto perché il latte
italiano è destinato a produzioni molto apprezzate sui mercati internazionali e quindi
ben più remunerate rispetto alla media».
Come stanno gestendo la situazione all’estero?
«In Olanda Friesland Campina, la più importante cooperativa nazionale che raccoglie circa l’80% di tutto il latte prodotto, ha recentemente disdetto i contratti con i produttori
belgi. La ragione ufficiale di questa scelta è
la necessità di regolare il volume nazionale
di latte alla domanda del mercato in Belgio.
Di fatto, gli agricoltori olandesi sono soci della cooperativa e i belgi no. I membri olandesi
sono stati favoriti e autorizzati a continuare a
fornire il loro latte a scapito dei non soci. Nonostante ciò, Friesland Campina è comunque
in difficoltà e non riesce a commercializzare
tutto il latte prodotto, quindi ha chiesto ai
QUOTE ASSOCIATIVE, ANCHE PER IL 2016
CONFERMATA LA RIDUZIONE.
Sono in corso di spedizione, tramite MAV
bancario, le quote associative per l’anno
2016. Il Consiglio Direttivo ha deliberato, salvo ratifica assembleare, di lasciare
inalterate le aliquote associative per l’anno 2015, comportando il fatto che negli
ultimi 9 anni non è stato eseguito alcun
aumento. Il Consiglio ha anche confermato la riduzione delle quote associative
ordinarie, già prevista anche per gli ultimi anni, per i Soci che provvederanno al
versamento entro il 31 marzo prossimo,
portando il livello della quota associativa
a quello del 2005.
Ricordiamo che tramite il MAV bancario,
che riporta già la quota ridotta, sarà possibile effettuare il versamento richiesto
presso tutti gli sportelli bancari senza aggravio di spese.
continua nella seconda pagina
continua nella seconda pagina
LEGGE DI STABILITÀ, ESONERO
CONTRIBUTIVO PER CHI ASSUME
A TEMPO INDETERMINATO.
confagricolturamantova.it
VIA LIBERA ALLA MISURA
A SOSTEGNO DEI PIOPPICOLTORI.
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ATTUALITÀ
continua dalla prima pagina
propri soci di limitare le produzioni
e previsto incentivi per chi lo fa».
E l’Europa in tutto questo?
«L’Unione europea dovrebbe almeno intervenire incentivano le
esportazioni della polvere di latte
e lo stoccaggio. Purtroppo l’Europa non si è ancora resa conto che
tecnicamente c’è stata una grande
rivoluzione legata all’automazione e alla genomica,
rivoluzione che ha portato a un aumento della produttività molto più marcato rispetto a prima».
Quali sono, oggi, i timori più grandi degli allevatori?
«Temiamo per gli aumenti produttivi di Grana Padano e Parmigiano Reggiano. I dati sulla produzione degli ultimi mesi registrano aumenti notevoli
e se questo trend dovesse continuare potrebbe
diventare un problema. Inoltre, il cambiamento
legato al post quote latte rappresenta un salto
nel vuoto per tutti. Questo passaggio non è stato
seguito da alcuna politica di accompagnamento e
gli operatori del settore non sanno davvero cosa
aspettarsi».
continua dalla prima pagina
E’ bene anche sottolineare come gli associati concorrono all’attività sindacale di
Confagricoltura attraverso il versamento di
contributi associativi. L’attività di tutela sindacale e di difesa economica degli interessi
degli imprenditori, così come l’efficienza dei
servizi, sono indissolubilmente legati ad una
corretta gestione economica dell’Organizzazione.
L’invito, nell’interesse di tutti gli associati, è
quindi di versare con sollecitudine le quote
a Confagricoltura Mantova.
TEMPI TROPPO STRETTI PER LA RICOSTRUZIONE POST SISMA,
CHIESTA UNA PROROGA.
L
e associazioni del mondo economico
mantovano e i rappresentanti dei Comuni colpiti dal terremoto del 2012 si sono
incontrati nella sede provinciale di Regione
Lombardia per fare il punto sulla ricostruzione. Alla riunione, convocata dalla consigliera
regionale Annalisa Baroni che ha la delega del
governatore Maroni per gestire l’emergenza a
Mantova, ha partecipato anche Roberto Cerretti, commissario delegato per l’emergenza
sisma nonché addetto all’attuazione del programma di ricostruzione sul territorio.
È stato illustrato il quadro relativo ai fondi
disponibili: un anno fa, su un danno stimato
in un miliardo di euro, mancavano 550 milioni. Poi con i 205 milioni stanziati dal premier
Renzi a giugno, di cui 65 già versati la scorsa
estate e 140 arrivati a dicembre, e con i recenti
100 milioni messi a disposizione con la legge
di Stabilità dal governo (che la Regione intende anticipare per rendere più celeri i contributi a privati e imprese), il gap si riduce a circa
150 milioni, gravando soprattutto sul capitolo
delle abitazioni civili perché per le attività produttive la copertura finanziaria è quasi totale.
Il vero problema per le imprese agricole sono i
tempi dettati dall’Ue: entro il 29 maggio 2017
le spese e i contributi stanziati dalla Regione
devono essere rendicontati, trattandosi di aiuti di Stato. E il Pirellone ha fissato al 30 settembre 2016 il termine per la chiusura lavori
da parte delle imprese agricole. Malgrado la
Regione abbia dato precedenza alle richieste
di aiuto presentate dalle imprese del settore
primario, il timore è che una parte delle 400
aziende agricole che hanno fatto domanda
per avere i contributi non riesca a finire i lavori
entro settembre.
Per evitare che questo accada – sono circa sessanta le aziende agricole che potrebbero non
terminare i lavori in tempo – la Lombardia,
insieme all’Emilia Romagna, ha chiesto a novembre al ministro Martina di presentare alla
commissione europea una nuova richiesta di
proroga dei termini (la seconda dopo quella
accolta ad inizio 2015), al 31 dicembre 2018. A
dicembre, il ministro ha inoltrato formalmente la richiesta alla commissione che ora dovrà
decidere. Si spera che i recenti attriti tra Roma
e Bruxelles non pregiudichino l’accoglimento
dell’istanza. I tempi previsti per la risposta purtroppo non sono brevi e bisognerà aspettare
la prossima primavera.
ACCESSO AL CREDITO, ACCORDO TRA BANCA POPOLARE
DI VICENZA E CONFAGRICOLTURA MANTOVA.
B
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anca Popolare di Vicenza – 41 miliardi di
attivo, 5.500 dipendenti e 650 sportelli e Confagricoltura Mantova hanno siglato
un accordo a sostegno delle circa 4 mila imprese associate con lo scopo di dare un supporto
concreto al settore agricolo mantovano. L’intesa prevede interventi su misura per le imprese
del settore e comprende l’offerta di finanziamenti, una gamma di conti correnti dedicati e
l’operatività con l’estero.
Per soddisfare le particolari esigenze del settore agricolo, infatti, Banca Popolare di Vicenza
dedica alle aziende associate a Confagricoltura
Mantova le proprie soluzioni di finanziamento Mondo Verde che prevedono interventi con
finalità e durate differenziate, dal supporto
all’esercizio dell’attività agricola al sostegno
degli investimenti in beni strumentali. Grazie
all’accordo, le aziende associate, gli imprenditori ed i loro dipendenti per le proprie posizioni personali, troveranno presso tutti gli sportelli di Banca Popolare di Vicenza la gamma di
conti correnti SemprePiù a condizioni ad essi
esclusivamente riservate. Nell’ambito dei servizi che favoriscono l’internazionalizzazione, la
Banca mette a disposizione delle imprese agricole specifiche linee di credito e servizi dedicati
allo sviluppo dell’export grazie alla collaborazione con 72 banche estere di 48 Paesi.
L’Istituto persegue da tempo un significativo
programma di supporto alle PMI e si conferma
banca del territorio, vicina alle famiglie e alle
imprese. Ad oggi, infatti, sono 586 gli accordi
e le convenzioni siglati da Banca Popolare di
Vicenza con le principali Associazioni di Categoria delle Imprese, Consorzi di Garanzia Fidi
ed Enti Pubblici a favore dell’economia e al servizio delle Istituzioni Pubbliche.
“L’intesa sottoscritta con Banca Popolare di Vicenza – ha evidenziato il Presidente di Confagricoltura Mantova, Matteo Lasagna – si inserisce nel quadro dello sviluppo dei servizi e delle
attività a supporto delle imprese agricole. Principale impegno di Confagricoltura Mantova è
infatti quello di affiancare le aziende per tutte
le loro esigenze e certamente il credito rappresenta uno dei principali bisogni. Nel pacchetto
di supporto che Confagricoltura Mantova mette in campo, oltre all’accordo, è prevista l’assistenza personalizzata da parte di personale
specializzato con l’utilizzo dello strumento di
Agricheck; con questo pacchetto sarà possibile accompagnare l’impresa nella redazione del
business plan e nel controllo di gestione, per
una crescita equilibrata dell’impresa”.
LEGGE DI STABILITÀ,
ESONERO CONTRIBUTIVO
PER CHI ASSUME A TEMPO
INDETERMINATO.
L
a Legge di Stabilità 2016 conferma il riconoscimento, per l’anno
in corso, di uno sgravio contributivo per chi assume a tempo indeterminato. La durata dell’esonero è
stata però portata a 24 mesi (nel 2015
erano 36) e la misura ribassata al 40%
rispetto alla precedente (3.250 euro
su base annua anziché 8.060).
In agricoltura, a differenza degli altri
settori, lo sgravio viene riconosciuto
su istanza dell’azienda, nei limiti di
un budget annuale secondo l’ordine cronologico di presentazione. Per
il 2016 sul limitato budget agricolo
pesa anche l’esonero contributivo per
gli impiegati che fino al 2015 rientravano nella misura generalista priva di
limiti di spesa.
Restano esclusi dal beneficio i contratti di apprendistato e di lavoro
LAVORO IN AGRICOLTURA
domestico. Non possono inoltre usufruire
dell’esonero i lavoratori assunti da qualsiasi
datore di lavoro con contratto a tempo indeterminato nei sei mesi precedenti l’assunzione
e chi ne ha già beneficiato per una precedente
assunzione a tempo indeterminato.
I datori di lavoro agricolo non hanno diritto
all’esonero se la persona che si intende assumere risultava occupata, nel corso del 2015,
con un rapporto di lavoro a tempo indeterminato presso qualsiasi azienda agricola; o se
risultasse in forza, sempre per il 2015, a tempo
determinato per un numero di giornate superiore a 250.
Si tratta di un vantaggio contributivo non cumulabile con altri esoneri, o riduzioni delle
aliquote di finanziamento, previsti dalla normativa vigente. Così, ad esempio, non è cumulabile con le riduzioni contributive per le zone
montane o svantaggiate per le quali verranno
applicate solo queste ultime.
Per la piena operatività
bisognerà attendere le istruzioni
dell’INPS.
Per la piena operatività della norma bisognerà comunque attendere le istruzioni dell’INPS
per la presentazione delle istanze che quest’anno riguarderà anche le categorie di impiegati,
quadri e dirigenti agricoli.
CONTRIBUTI ANTINFORTUNISTICI IN CALO PER IL 2016.
L’
Inail ha dato indicazioni, per il
2016, sulla riduzione di premi e
contributi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie
professionali, disposta dall’art. 1, c. 128,
della Legge n. 147/2013. La riduzione è
stata fissata nella misura del 16,61% dei
premi e contributi (ottenuta rapportando
le risorse finanziarie disponibili per l’anno in corso - pari a 1.200 milioni di euro
- all’ammontare stimato del gettito Inail
per premi e contributi per il medesimo
anno). Si tratta di una riduzione più consistente (+ 1,23 punti percentuali) rispetto al 2015, quando era stata fissata nella
misura del 15,38%.
Come si ricorderà, la riduzione della contribuzione antinfortunistica tiene conto
dell’andamento antinfortunistico aziendale e opera su tutte le tipologie di premi
e contributi, compresi quelli della Gestione Agricoltura.
Per gli assicurati della Gestione Agricoltura (autonomi e datori di lavoro), in par-
ticolare, il beneficio spetta se l’Indice di
Gravità Aziendale (IGA), calcolato dall’INAIL, risulti inferiore o uguale all’Indice
di Gravità Medio (IGM) della categoria di
riferimento. Questi indici esprimono il numero di giornate di lavoro perse annualmente da ciascun addetto per infortunio
o malattia professionale secondo gli standard internazionali. Per gli operai agricoli
dipendenti l’IGM è pari a 8,32 mentre per
i soggetti autonomi l’IGM è pari 12,84.
Per quanto riguarda l’applicazione della
riduzione alle aziende agricole, si ricorda
inoltre che:
• la riduzione si cumula alle altre riduzioni e/o agevolazioni già previste
dalla normativa vigente ad altro titolo
per lo specifico settore agricolo (ad es.
le agevolazioni contributive per zone
montane e svantaggiate) e si applica al
contributo assicurativo dovuto, al netto
di tutti gli altri “sconti” e agevolazioni;
• per le lavorazioni iniziate da oltre un
biennio, l’accesso al beneficio da par-
La riduzione è stata fissata
nella misura del 16,61%
dei premi.
te dei soggetti in possesso dei requisiti
non richiede la presentazione di alcuna
istanza, mentre per le lavorazioni iniziate da meno di un biennio, l’accesso al beneficio richiede da parte delle
aziende interessate la presentazione di
apposita istanza .
Naturalmente la riduzione riguarda anche i datori di lavoro che assicurano i propri dipendenti direttamente all’Inail, corrispondendo i relativi premi antinfortunistici col sistema dell’autoliquidazione,
quali le cooperative di trasformazione,
manipolazione e commercializzazione di
prodotti agricoli ex lege n. 240/84, nonché le nostre Unioni e Federazioni, le Società di servizi e gli Enti collegati per il
personale assicurato.
ABOLITO IL REGISTRO DEGLI INFORTUNI,
DAL 23 DICEMBRE È ATTIVO IL “CRUSCOTTO”.
P
er semplificare gli adempimenti formali relativi agli infortuni sul lavoro e
alle malattie professionali, l’art. 21 c. 4
del D. Lgs. 151/2015 ha previsto l’abolizione
dell’obbligo di tenuta del registro infortuni.
L’Inail ha confermato con una circolare l’abolizione in questione a decorre dal 23 dicembre 2015. Nulla è mutato, invece, rispetto all’obbligo del datore di lavoro di denunciare all’Istituto stesso gli infortuni occorsi ai
dipendenti nel rispetto delle norme vigenti.
Venendo meno l’apposito registro, gli organi preposti alla vigilanza potranno prendere
visione degli infortuni che si verificheranno
a partire dal 23 dicembre 2015 tramite uno
strumento alternativo predisposto dall’Inail
e denominato “cruscotto infortuni”. Naturalmente quelli avvenuti prima del 23 dicembre 2015 dovranno essere trascritti nel
registro infortuni attualmente abolito.
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PSR 2014 - 2020
C
om’è noto, ammonta a 23 milioni il budget che Regione Lombardia ha messo a disposizione dei giovani agricoltori al primo
insediamento per incentivare il ricambio generazionale e la sopravvivenza di molte aziende.
Sarà possibile presentare domanda di aiuto fino
a fine 2017.
È Confagricoltura ad analizzare le opportunità,
ma anche le criticità con cui i giovani imprenditori agricoli devono confrontarsi. Dal 2008 al
2014, stando ai dati elaborati dall’ufficio tecnico
dell’organizzazione, a Mantova sono stati premiati 370 giovani - il 30% dei beneficiari regionali - per circa 6 milioni di contributi. E la nostra
provincia è stata fra quelle che più ha sfruttato
i benefici della misura a sostegno degli under 40
- solo Pavia ha fatto meglio di Mantova -, non a
caso c’è stato un turnover significativo.
«Il nuovo Programma di sviluppo rurale prevede,
per ogni giovane, la possibilità di ottenere un
premio di 20mila euro, il doppio di quello precedente che ammontava a quota 10mila», spiega
PSR, CONFAGRICOLTURA
AI GIOVANI AGRICOLTORI: IN PALIO PREMI
DA 20MILA EURO, APPROFITTATENE.
Pietro Angeli, presidente dei Giovani di
Confagricoltura. Da qui l’invito a fare
domanda tramite gli uffici di Confagricoltura a tutti i giovani di età compresa
fra i 18 e i 40 anni non ancora compiuti, titolari di impresa individuale, oppure soci di società di persone (in questo
caso, tutti i soci devono essere giovani)
insediati da meno di 12 mesi dalla data
di presentazione della domanda. Per
data di insediamento si intende quella
di attivazione della partita iva, ovvero
della prima fattura in entrata o uscita.
Il richiedente deve essere un agricoltore
attivo quindi disporre della qualifica di
imprenditore agricolo professionale.
«Purtroppo – ha puntualizzato Matteo
Lasagna – non possiamo non evidenziare
alcuni punti di criticità. Il bando è uscito
molto tardi a causa dei rallentamenti le-
gati all’approvazione del Psr lombardo
e vari giovani non potranno accedere
alla misura perché sono passati più di 12
mesi dal loro insediamento. Ricordo che
l’ultimo bando per gli under 40 con il
vecchio Psr terminava a settembre 2014,
ragion per cui chi si è insediato da ottobre a dicembre 2014 ne resta fuori.
Non solo, si parla spesso della necessità di favorire il ricambio generazionale,
ma nella pratica avviene esattamente il
contrario. Basti pensare che la legge di
Stabilità applica la tassazione Imu anche
al proprietario dei terreni che affitta
ai figli, vanificando di fatto l’aiuto che
proviene dal Psr con una maggiore tassazione. Si tratta oggettivamente di un
controsenso e servirebbe una revisione
della norma per agevolare davvero i casi
di affitto tra genitori e figli».
VIA LIBERA ALLA MISURA A SOSTEGNO DEI PIOPPICOLTORI.
D
a giovedì 28 gennaio e fino a lunedì 29 febbraio è possibile presentare
la domanda di contributo per realizzare i pioppeti nell’ambito del nuovo PSR
2014-2020. La Regione Lombardia ha infatti
pubblicato nei giorni scorsi le disposizioni
attuative per poter presentare le domande di aiuto ai sensi dell’Operazione 8.1.01
“Supporto ai costi di impianto per la forestazione e imboschimento”, relativamente
alla sola tipologia A “pioppeti”.
Cosa viene finanziato.
Sono finanziate le spese per la realizzazione dell’impianto legnoso, le spese generali
di consulenza e direzione dei lavori e le spese per realizzare il cartello per informare il
pubblico sull’intervento finanziato. La spesa per ettaro finanziabile va da un minimo
di 1.667,98 euro ad un massimo di 3.058,21
euro, più le spese generali, nella misura
compresa fra il 2,5 e il 5% dell’importo dei
lavori.
Contributo erogabile.
Viene riconosciuto un contributo del 60%
delle spese ammissibili, che sale all’80% nel
caso di impianti realizzati da beneficiari in
possesso di certificazione ambientale PEFC
o FSC, oppure nel caso di utilizzo esclusivo
di piante appartenenti a cloni a maggior sostenibilità ambientale.
Superficie minima e caratteristiche degli
impianti.
La superficie minima per singola domanda
è di un ettaro. Per impianti fino a 30 ettari è previsto l’utilizzo di almeno il 50% di
piante appartenenti a coloni a maggior sostenibilità ambientale. Per impianti oltre i
30 ettari è necessario prevedere l’utilizzo di
almeno 3 cloni diversi, di cui 2 da scegliersi
nella lista regionale dei cloni a maggior sostenibilità ambientale. Questi ultimi devono rappresentare almeno il 50% dei cloni
scelti.
Inizio lavori e durata impegni.
I lavori debbono iniziare dopo la presentazione della domanda. Il periodo di impegno
minimo è di 8 anni, che inizia il 1° gennaio
dell’anno successivo a quello del collaudo.
Fine lavori.
L’impianto finanziato deve essere realizzato
entro e non oltre il 31 marzo 2017, avendo
cura di presentare la domanda di pagamento (collaudo) entro il 31 maggio 2017.
Per maggiori informazioni e per presentare
le domande di contributo è possibile rivolgersi ai nostri uffici di zona o della sede.
RIFIUTI AGRICOLI, OBBLIGATORIA LA CONSEGNA DEI DOCUMENTI 2015.
R
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icordiamo ancora una volta che le imprese agricole che producono vuoti di
contenitori fitofarmaci, olio esausto,
batterie, contenitori medicinali veterinari,
plastica, ecc. devono comunicare ogni mese
ai nostri uffici la produzione di rifiuti, così
come previsto dalla normativa vigente, utilizzando il registro verde consegnato a inizio
anno. Le schede mensili sono da consegnare
anche se non si è prodotto alcun rifiuto. In
caso di smaltimento, inoltre, dovranno essere consegnate le copie dei relativi formulari.
Infatti, le registrazioni sul registro di carico
scarico aziendale devono essere eseguite
mensilmente. Gli associati sono invitati a
inoltrare al più presto i documenti relativi ai
rifiuti prodotti o smaltiti nel corso del 2015
ai nostri uffici zona o all’ufficio Ambiente
della sede di Mantova. Entro il prossimo 30
aprile sarà necessario presentare la dichiarazione annuale MUD che riepiloga produzione e smaltimenti del 2015.
Ricordiamo, infine, che sono sempre più frequenti i controlli in azienda su rispetto degli
adempimenti elencati. In caso di inadempienze, oltre alle sanzioni previste dalla legge, scatta anche la decurtazione dei contributi comunitari percepiti dall’azienda, come
Entro il prossimo 30 aprile
sarà necessario presentare
la dichiarazione annuale MUD.
previsto dalle norme della condizionalità.
Infine, si comunica che anche per il 2016 il
ministero dell’Ambiente ha prorogato fino
al 31 dicembre l’attuale sistema di gestione
dei rifiuti.
Per maggiori informazioni rivolgersi agli uffici di zona o all’ufficio Ambiente della sede
di Mantova (0376/330706).
SICUREZZA SUL LAVORO,
DA MARZO I FINANZIAMENTI
DELL’INAIL.
L’
INAIL ha nei giorni scorsi emanato “l’Avviso pubblico per incentivi di sostegno
alle imprese per la realizzazione di interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro,
per l’anno 2015.” Come gli scorsi anni l’INAIL
mette a disposizione incentivi per il sostegno
alle imprese, indirizzati al miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Quest’anno sono state individuate le seguenti
tipologie di intervento:
1) progetti di investimento;
2) progetti di responsabilità sociale e per l’adozione di modelli organizzativi;
3) progetto di bonifica da materiali contenenti amianto.
Risorse finanziarie e ripartizione a livello regionale.
Per i progetti rientranti nella tipologia 3, relativa alla bonifica dell’amianto, è assegnato un
budget a livello regionale specifico. A partire
dal 1° marzo 2016 verrà aperta la procedura informativa nel portale www.inail.it – servizi on
line, per caricare i progetti. Le imprese possono
presentare un solo progetto riguardante una
sola unità produttiva e una sola tipologia tra
quelle individuate.
Contenuti generali degli avvisi regionali.
Requisiti dei destinatari.
Le imprese, anche individuali, devono essere
ubicate nel territorio nazionale e iscritte alla
CCIAA.
Per quanto attiene al regime “de minimis” per
il settore dell’agricoltura, gli Avvisi regionali
prevedono che l’importo complessivo degli aiuti
“de minimis” concessi ad una medesima impresa del settore non deve superare i 15mila euro
nell’arco di tre esercizi finanziari.
TECNICO-ECONOMICO
Progetti ammessi a contributo.
Nel progetto riguardante l’amianto, la presenza di materiali contenenti amianto deve essere
riscontrabile nel documento di valutazione dei
rischi.
Ammontare e spese ammesse a contributo.
Il finanziamento è costituito da un contributo
in conto capitale, pari al 65% delle spese sostenute dall’impresa per la realizzazione dei progetto, al netto dell’IVA. Viene precisato che è
erogabile un contributo massimo pari a 130mila
euro ed ammissibile un contributo minimo pari
a 5mila euro. Pertanto, la spesa minima ammissibile è pari a 7.700 euro. Le spese si devono riferire a progetti non realizzati e non in corso di
realizzazione alla data del 5 maggio 2016.
Non sono ammesse a contributo alcune spese,
quali ad esempio l’acquisto di DPI, di impianti
per abbattimento di emissioni, di hardware e
software di protezione informatica, di mobili e
arredi, il trasporto del bene acquistato, la consulenza per la redazione, la gestione ed invio
telematico della domanda del contributo, la
manutenzione ordinaria degli ambienti di lavoro, attrezzature, macchine e mezzi d’opera,
l’acquisto di beni usati.
Modalità di presentazione delle domande.
La procedura, articolata in tre fasi, per la presentazione delle domande ricalca quella degli
scorsi Avvisi:
1. Accesso alla procedura on line e compilazione della domanda, attraverso il codice ditta presente negli archivi INAIL (credenziali di
accesso ai servizi on line Inail); in assenza è
necessario iscriversi al portale.
A partire dal 1° marzo 2016 e inderogabilmente fino alle ore 18 del giorno 5 maggio
2016, le imprese registrate hanno la possibilità di compilare la domanda, secondo una procedura informatica, di verificare il raggiungimento della soglia di ammissibilità pari a 120
punti, di salvare la domanda.
A partire dal 12 maggio 2016 le imprese che
hanno presentato progetti ritenuti ammissibili, perché hanno superato la soglia minima
prevista, possono accedere alla procedura informatica per scaricare un codice identificativo e un documento che deve essere custodito
ed utilizzato nel giorno dedicato all’inoltro
telematico.
2. Invio della domanda on line (click day)
Le imprese potranno inviare la domanda di
ammissione al contributo, utilizzando il codice identificativo attraverso lo sportello informatico. Lo sportello informatico collocherà le
domande in ordine cronologico di arrivo sulla
base dell’orario registrato dai sistemi informatici INAIL.
La data e gli orari dell’apertura e della chiusura dello sportello informatico per l’invio delle
domande, saranno pubblicati sul sito www.
inail.it a partire dal 19 maggio 2016.
Si fa presente la difficoltà di accedere ai contributi INAIL a causa del meccanismo del click day,
che rende aleatoria le possibilità di essere ammessi a contributo.
Per maggiori informazioni, accesso ai bandi regionali e relativa modulistica, , si riporta di seguito il link al sito INAIL:
http://www.inail.it/internet/default/INAILincasodi/Incentiviperlasicurezza/BandoIsi2015/Avvisipubbliciregionali/index.html
Informazioni anche presso Confagricoltura
Mantova, telefono 0376/330705.
FITOSANITARI, ARRIVA IL REGISTRO ELETTRONICO DEI TRATTAMENTI.
L
a Regione Lombardia ha messo
a disposizione di tutte le aziende lombarde un registro dei
trattamenti fitosanitari in formato
elettronico collegato al nuovo portale dell’agricoltura Sisco. In particolare, a partire dal 2016 verrà chiesta
la compilazione obbligatoria del
registro elettronico dei trattamenti
fitosanitari, in luogo della versione
cartacea, con le seguenti specifiche
temporali e di superficie colturale.
• Anno 2016: aziende maidicole
con una Sau a mais superiore a 300
ha, aziende risicole con una Sau a
riso superiore a 250 ha, aziende viticole con una Sau a vite superiore
a 60 ha.
• Anno 2017: aziende maidicole
con una Sau a mais superiore a 250
ha, aziende risicole con una Sau a
riso superiore a 200 ha, aziende viticole con una Sau a vite superiore
a 30 ha, aziende con differente ordinamento colturale con una Sau
superiore a 300 ha.
• Anno 2018: aziende maidicole
con una Sau a mais superiore a 150
ha, con una Sau a riso superiore a
150 ha, aziende viticole con una
Sau a vite superiore a 25 ha, aziende con differente ordinamento
colturale con una Sau superiore a
200 ha.
Oltre a quanto sopra riportato, a
partire dal 1° gennaio 2016 è obbligatorio utilizzare il registro elettronico dei trattamenti per le aziende
con Sau superiore a 150 ha a riso e/o
mais ricadenti nei Siti Natura 2000.
SPANDIMENTO REFLUI ZOOTECNICI, IL DIVIETO TERMINA IL 3 FEBBRAIO.
R
icordiamo che il 3 febbraio terminano
i divieti di spandimento invernale dei
reflui zootecnici e dei concimi chimici azotati. Per le deiezioni avicunicole essic-
cate il termine invece è il 29 febbraio 2016.
Pertanto, dal giorno successivo al termine
dei divieti è possibile riprendere a spandere,
osservando le consuete limitazioni spaziali
(distanza dai fossi e canali) e meteo (nessun
spandimento in presenza di terreni gelati, allagati o innevati).
5
TECNICO-ECONOMICO
MISSIONE ECONOMICA IN
ISRAELE CON CONFAGRICOLTURA.
C
onfagricoltura, Ambasciata d’Israele in Italia ed Ambasciata d’Italia in
Israele, con il supporto del consigliere diplomatico del ministro delle Politiche Agricole, organizzano una missione in Israele per imprenditori
associati a Confagricoltura, avente per principale obiettivo la conoscenza diretta delle realtà agricole, della ricerca e delle tecnologie avanzate applicate nel
settore in Israele.
La delegazione degli imprenditori sarà accolta dall’ambasciatore italiano,
Francesco Maria Talò, e proseguirà, poi, con visite alle aziende agricole, ai
centri di ricerca del ministero dell’Agricoltura israeliano ed alle ditte che producono tecnologie. E’ prevista anche una visita alla città di Gerusalemme.
La missione naturalmente è aperta a tutti i soci di Confagricoltura, anche se
i settori di maggiore interesse nel Paese sono l’ortofrutticolo, la zootecnia
da latte e la gestione delle acque/irrigazione e si svolgerà dal 18 al 22 marzo
2016. I soci interessati potranno comunicare l’eventuale adesione alla mail:
[email protected], entro e non oltre il 3 febbraio 2016.
“PROGETTI DI BOTTEGA”, ECCO I TIROCINI FORMATIVI PER I GIOVANI.
S
i rende noto che sul sito Italia Lavoro
S.p.A. è stato pubblicato l’avviso pubblico “Botteghe di mestiere e dell’innovazione”, sostenuto dal ministero del
Lavoro, per individuare “Progetti di Bottega” da avviare allo scopo di favorire l’inserimento lavorativo di giovani attraverso la
promozione del contratto di apprendistato
e la formazione on the job. I “Progetti di
Bottega” saranno avviati nell’ambito dei
comparti produttivi propri della tradizione italiana tra cui quelli agricolo e agroalimentare e saranno rivolti a giovani disoccupati di età compresa tra 18 e 35 anni.
Ogni “Progetto di Bottega” dovrà prevedere l’inserimento di un numero di tirocinanti compreso tra un minimo di 7 e un
massimo di 10. La durata dei tirocini è di 6
mesi e tutti i tirocini dovranno concludersi
entro il 31 marzo 2017.
A favore dell’impresa ospitante sarà corrisposto un contributo mensile per le attività
di tutoraggio di 250 euro per tirocinante
ospitato fino ad un contributo massimo di
1.500 euro per ciascun percorso semestrale di tirocinio. Inoltre, I soggetti promotori
riceveranno un contributo a costi standard
a risultato di 500 euro per le attività di ge-
stione e svolgimento di ciascun percorso di
tirocinio. I tirocini avviati prevedono l’erogazione a favore dei tirocinanti di un’indennità di partecipazione di entità variabile.
Le domande di partecipazione all’avviso
pubblico “Botteghe di mestiere e dell’innovazione” potranno essere presentate
entro e non oltre le ore 12.00 del giorno 8
marzo 2016.
Eventuale richiesta di informazioni o chiarimenti che può essere inoltrata ai seguenti indirizzi: [email protected]
o [email protected]
ASSICURAZIONE AGEVOLATA PER LE PRODUZIONI ZOOTECNICHE
E LE SERRE, PARTONO I RINNOVI.
N
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ell’ambito del Piano Assicurativo Nazionale sono previsti, anche
per il 2016, contributi pubblici sui
premi assicurativi relativi alle coperture
contro i rischi derivanti da epizoozie sulle
produzioni zootecniche. Questi contratti hanno normalmente durata annuale e
sono in fase di rinnovo. Le principali garanzie incluse in queste polizze sono:
- i danni diretti conseguenti ai provvedimenti di abbattimento forzoso adottati dall’Autorità Sanitaria, in attuazione
dei piani di eradicazione delle epizoozie
(contributo fino al 65% del premio);
- il mancato reddito derivante da fermo
dell’allevamento a seguito di abbattimento forzoso, parziale o totale, per
gli allevamenti colpiti direttamente dal
focolaio e dai provvedimenti previsti
dall’Autorità Sanitaria per le aree perifocali (contributo fino al 65% del premio);
- la mancata produzione di latte o di
miele derivante da condizioni atmosferiche di particolare stress (alte temperature, alti tassi igrometrici, ecc.) (contributo fino al 65% del premio);
- i danni diretti relativi ai costi di smaltimento, sostenuti per la rimozione e la
distruzione delle carcasse dei capi morti
in allevamento. Vengono smaltiti gratuitamente i capi morti per qualsiasi causa, salvo il superamento del limite previsto dal contratto assicurativo, che viene
determinato in funzione delle caratteristiche dell’allevamento e della sua specifica storia (contributo fino al 50% del
premio).
Riteniamo utile informare, che soprattutto per lo smaltimento delle carcasse degli
allevamenti bovini e suini, queste polizze
offrono l’opportunità di gestire in maniera efficiente lo smaltimento stesso con un
risparmio sui relativi costi, grazie al con-
tributo sul premio assicurativo. Anche le
strutture utilizzate per la protezione delle
colture, quali serre, tunnel in film plastico,
reti antigrandine e gli stessi nuovi impianti di produzioni arboree ed arbustive (es.,
nuovi vigneti o uliveti) possono essere
protette con polizze assicurative agevolate da contributi pubblici (fino al 50% del
premio) contro i danni provocati dalle seguenti avversità atmosferiche: grandine,
vento forte, eccesso di pioggia, eccesso
di neve, tromba d’aria, uragano, fulmine,
gelo (per gli impianti di produzioni arboree e arbustive).
In futuro sarà sempre meno possibile far
conto su fondi pubblici per rimediare ai
danni causati da epizoozie o calamità naturali e, in quest’ottica, le forme assicurative agevolate rimangono l’unico sistema
per proteggere il reddito da eventi calamitosi. Il Consorzio Agridifesa Lombardia
ha stipulato convenzioni con primarie
compagnie assicuratrici per la copertura delle produzioni zootecniche e delle
serre, tunnel, reti antigrandine e offre
un supporto informativo e un’assistenza
qualificata. Per informazioni, Agridifesa
Lombardia, telefono 389-5436262, o uffici
di zona.
MANTOVA
Listino n. 4
Giovedì 28 gennaio 2016
FRUMENTO TENERO:
Panificabile Superiore (c.e. 1% max.; p.s. non inf. a
Kg. 80/hl; u. max. 14%; prot. 13% min.; w min. 250)
alla ton. € 198,00 - 204,00
Superfino (c.e. 1% max.; p.s. non inf. a Kg. 78/hl;
u. max. 14%; prot. 12% min.) alla ton. € 176,00 179,00
Fino (c.e. 1% max.; p.s. non inf. a Kg. 78/hl; u. max.
14%; prot. 11% min.) alla ton. € 176,00 - 179,00
Buono mercantile (p.s. non inf. a Kg. 76/hl; c.e. 1%
max.; u. max. 14%) alla ton. € 171,00 - 174,00
Mercantile (p.s. non inf. a Kg. 74/hl; c.e. 3% max.;
u. max. 14%) alla ton. € 164,00 - 169,00
Mercantile (p.s. inf. a Kg. 73/hl; u. max. 14%) non
quotato
Andamento del mercato: calmo
FRUMENTO DURO NAZIONALE (Produzione Nord)
(Mercato di Bologna del 21 gennaio 2016 €/ton.)
Fino (79/80kg/hl,ce 1+1%,b.30/35%,v.6%,p12,5%)
255,00 - 260,00
Buono
mercantile
(77/78
kg/hl,ce
1,5+1,5%,b.50/60%,v.8%,p11,5%) 245,00 - 250,00
Mercantile (74/75 kg/hl,ce 2+2%,v. 10%) non quotato
Andamento del mercato: invariato
GRANOTURCO:
Granoturco nazionale-alimentare-u.max 14%-conforme ai Reg.UE 1881/2006;1126/2007;165/2010
alla ton. non quotato
Granoturco nazionale-zoot.-aflat. B1 inf. a 0,005
ppm (5ppb)-DON inf. a 4 ppm (4.000 ppb)-u.max
14% alla ton. 171,00 - 173,00
Granoturco nazionale, a f. farinosa, ibridi e similari
(u. max. 14%) alla ton. € 165,00 - 167,00
Granoturco naz.le, a f. farinosa, ibridi e similari, da
fuori provincia, f. arrivo (u. max. 14%) alla ton. €
172,00 - 174,00
Granoturco estero, f. arrivo (camion ribaltabile) comunitario alla ton. € 177,00 - 179,00
Granoturco estero, f. arrivo (camion ribaltabile) non comunitario alla ton. € 181,00 - 183,00
Granella verde, umidità al 25% uso foraggero
Trinciati di mais 1° raccolto non quotato
Andamento del mercato: stazionario
SEMI OLEOSI:
Semi di soia nazionali (umidità 14% - impurità 2%
max) alla ton. € 345,00 - 348,00
Semi di soia esteri (franco arrivo) 363,00 - 368,00
Semi di soia esteri geneticamente modificati (franco arrivo) non quotato
Andamento del mercato: stazionario
CEREALI MINORI
Orzo nostrano in natura: p.s. min. 55 sino a 60
(umidità max. 14 %) alla ton. € non quotato
Orzo nostrano in natura: p.s. oltre 60 sino a 63
(umidità max. 14 %) alla ton. € non quotato
Orzo nostrano in natura: p.s. oltre 63 sino a 65
(umidità max. 14 %) alla ton. € 165,00 - 169,00
Orzo nostrano in natura: p.s. oltre 65 sino a 70
(umidità max. 14 %) alla ton. € 170,00 - 174,00
Orzo estero p.s. 63/64 (franco destino del compratore) alla ton. € 175,00 - 180,00
Orzo estero p.s. oltre 66 (franco destino del compratore) alla ton. € 179,00 - 184,00
IL MERCATO DELLA SETTIMANA
Andamento del mercato: calmo
FORAGGIO SECCO
Maggengo di 1° taglio 2015 - in campo alla ton.
€ non quotato
Maggengo di 1° taglio 2015 - in cascina alla ton.
€ 90,00 - 95,00
Fieno di 2° taglio 2015 - in campo alla ton. € non
quotato
Fieno di 2° taglio 2015 - in cascina alla ton. € 80,00
- 85,00
Fieno di 3° taglio 2015 - in campo alla ton. € non
quotato
Fieno di 3° taglio 2015 - in cascina alla ton. € 70,00
- 75,00
Fieno di 4° taglio 2015 in campo alla ton. € non
quotato
Fieno di 4° taglio 2015 in cascina alla ton. € 60,00
- 65,00
Erba medica fienata di 1° taglio 2015- in campo alla
ton. € non quotato
Erba medica fienata di 1° taglio 2015- in cascina
alla ton. € 90,00 - 95,00
Erba medica fienata di 2° taglio e successivi 2015 in campo alla ton. € non quotato
Erba medica fienata di 2° taglio e successivi 2015 in cascina alla ton. € 110,00 - 115,00
Andamento del mercato: calmo con prezzi invariati
PAGLIA di frumento pressata
da mietitrebbia in campo (Rotoballe) alla ton. €
non quotato
da mietitrebbia in cascina (Rotoballe) alla ton. €
45,00 - 50,00
Andamento del mercato: stazionario
RISONE
Vialone nano (resa 50 - 56) alla ton. € 500,00 570,00
Carnaroli (resa 55-61) alla ton. € 680,00 - 730,00
Arborio (resa 52 - 57) alla ton. € 720,00 - 770,00
Andamento del mercato: calmo
RISO:
Vialone nano alla ton. € 1.400,00 - 1.490,00
Carnaroli alla ton. € 1.620,00 - 1.670,00
Arborio alla ton. € 1.620,00 - 1.670,00
Andamento del mercato: calmo
FORMAGGIO GRANA PADANO
Stagionatura di 10 mesi e oltre al kg € 6,600 - 6,700
Stagionatura da 14 e oltre al kg € 7,350 - 7,450
Stagionatura di 20 mesi e oltre al kg € 7,850 - 7,950
GRANA (con bollo provvisorio di origine del Grana
Padano) - Stagionatura tra i 60 e i 90 giorni fuori
sale al Kg € 5,450 - 5,600
Andamento del mercato: stazionario
FORMAGGIO PARMIGIANO REGGIANO
Stagionatura di 12 mesi e oltre al kg € 8,100 - 8,250
Stagionatura di 18 mesi e oltre al kg € 8,800 - 8,950
Stagionatura di 24 mesi e oltre al kg € 9,350 - 9,550
Andamento del mercato: buono
BURRO:
Zangolato di creme fresche per la burrificazione al
kg. € 1,500
Burro mantovano pastorizzato al kg. € 1,700
Burro mantovano fresco classificazione CEE, al Kg.
€ 2,650
Andamento del mercato: calmo
SUINI da allevamento (a peso vivo) del peso:
di 7 Kg al capo € 50,00
di 15 kg. al kg. € 4,080
di 25 kg. al kg. € 2,680
di 30 kg. al kg. € 2,360
di 40 kg. al kg. € 1,830
di 50 kg. al kg. € 1,450
di 65 kg. al kg. € 1,350
di 80 kg. al kg. € 1,340
di 100 kg. al kg. € 1,320
Andamento del mercato: buono per i lattonzoli stazionario per i magroni
SUINI da macello:
oltre 130 a 145 kg. al kg. € non quotato
oltre 145 a 160 kg. al kg. € non quotato
oltre 160 a 180 kg. al kg. € non quotato
oltre 180 kg. al kg. € non quotato
Andamento del mercato: non quotato
VACCHE da macello (a peso vivo):
vacche 1°qualità (O2 - O3 - R2 - R3) al kg. € 0,820
- 0,920
vacche 2° qualità (P2 - P3) al kg. € 0,590 - 0,690
vacche 3° qualità (P1) al kg. € 0,420 - 0,520
Andamento del mercato: stazionario
VITELLONI da macello (a peso vivo):
Vitelloni incroci naz. con tori Pie Blue belga (U2 U3 - R2 - R3) al kg. € 2,310 - 2,430
Vitelloni incroci naz. con tori da carne (limousine,
charolaise e piemontese) (O2 - O3 - R2 - R3) al kg.
€ 1,990 - 2,090
Vitelloni limousine (U2 - U3 - E2 - E3) al kg. € 2,820
- 2,970
Vitelloni charolaise (U2 - U3 - E2 - E3) al kg. € 2,600
- 2,690
Andamento del mercato: stazionario
VACCHE da macello (a peso morto):
Razze da carne (R2 - R3 - U2 - U3) oltre 340 kg. € 2,130 - 2,230
Pezzate nere o altre razze (O2-O3) da 300 a 350 kg. € 1,980 - 2,080
Pezzate nere o altre razze (O2-O3) da 351 kg. e oltre € 2,130 - 2,230
Pezzate nere o altre razze (P3) da 270 a 300 kg. € 1,710 - 1,810
Pezzate nere o altre razze (P3) da 301 e oltre € 1,860 - 1,960
Pezzate nere o altre razze (P2) da 240 a 270 kg € 1,630 - 1,730
Pezzate nere o altre razze (P2) da 271 e oltre € 1,680 - 1,780
Pezzate nere o altre razze (P1) fino a 210 kg. € 1,230 - 1,380
Pezzate nere o altre razze (P1) da 211 a 240 kg. € 1,380 - 1,480
Pezzate nere o altre razze (P1) da 241 kg e oltre € 1,480 - 1,580
Andamento del mercato: stazionario
VITELLONI da macello (a peso morto):
Limousine (U2 - U3 - E2 - E3)
da 350 a 380 kg. al kg. € 4,710 - 4,860
da 381 a 400 kg. al kg. € 4,550 - 4,650
da 401 kg. e oltre al kg. € 4,350 - 4,450
Charolaise o incr. francesi (U2 - U3 - E2 - E3)
da 380 a 420 kg. al kg. € 4,390 - 4,470
da 421 a 450 kg. al kg. € 4,350 - 4,440
da 451 kg. e oltre al kg. € 4,200 - 4,280
Andamento del mercato: stazionario
SCOTTONE da macello (a peso morto):
Limousine (U2 - U3 - E2 - E3)
da 230 a 270 kg. al kg. € 4,850 - 4,950
da 271 a 300 kg. al kg. € 4,590 - 4,690
da 301 kg. e oltre al kg. € 4,520 - 4,580
Charolaise o incr. francesi (U2 - U3 - E2 - E3)
da 260 a 300 kg. al kg. € 4,340 - 4,440
da 301 a 340 kg. al kg. € 4,300 - 4,400
da 341 kg. e oltre al kg. € 4,280 - 4,380
Andamento del mercato: buono
Uova Nazionali fresche colorate in natura (€/Kg)
Prezzi I.v.a. Esclusa - Franco azienda. Quotazioni del mercato avicunicolo del
comune di Forli’ (www.avicola-forli.com) Listino dei prezzi rilevati del 25 gennaio 2016
Uova nat. S - meno di 53 gr. al Kg € 0,8300 - 0,8700
Uova nat. M - da 53 a 63 gr. al Kg € 0,9100 - 0,9500
Uova nat. L - da 63 a 73 gr. al Kg € 0,9000 - 0,9400
Vitelli maschi pezzati neri:
da 40 a 45 kg. al kg. € non quotato
da 46 a 55 kg. al kg. € 1,400 - 1,600
da 56 a 70 kg. al kg. € 1,300 - 1,500
Andamento del mercato: stazionario
Vitelli femmine pezzate nere ( a parità di peso e
categoria le femmine vengono valutate € 0,30 in
meno al Kg. dei maschi)
Uova Nazionali Fresche Colorate e Selezionate (€/100pz)
Prezzi I.v.a. Esclusa - Franco centro imballaggio. Quotazioni del mercato avicunicolo del comune di Forli’ (www.avicola-forli.com) Listino dei prezzi rilevati
del 25 gennaio 2016
Uova sel. S. - meno di 53 gr. €/100 pz 8,700 - 8,900
Uova sel. M. - da 53 a 63 gr. €/100 pz 9,700 - 9,900
Uova sel. L - da 63 a 73 gr. €/100 pz 10,700 - 10,900
Uova sel. XL - da 73 gr. e più €/100 pz 12,700 - 12,900
Vitelli maschi incroci con tori limousine, charolaise
e piemontese:
da 46 a 55 kg. al kg. € 1,900 - 2,100
da 56 a 70 kg. al kg. € 1,900 - 2,100
Andamento del mercato: stazionario
Vitelli femmine incroci con tori da carne (a parità di
peso e razza le femmine vengono valutate € 0,30
in meno al Kg dei maschi)
GASOLIO AGRICOLO
Prezzi al consumo Iva esclusa consegne a destino del 15 gennaio 2016
- Fino a litri 1.000 €/Lt 0,693
- da litri 1.001 a 2.000 €/Lt. 0,681
- da litri 2.001 a 5.000 €/Lt. 0,667
- da litri 5.001 a 10.000 €/Lt. 0,657
- oltre litri 10.000 €/Lt. 0,651
Vitelli maschi incroci con tori pie blue belga:
da 46 a 55 kg. al kg. € 3,700 - 4,200
da 56 a 70 kg. al kg. € 4,200 - 4,700
Andamento del mercato: stazionario
Vitelli femmine incroci con tori pie blue belga (a
parità di peso e razza le femmine vengono valutate € 0,70 in meno al Kg dei maschi)
Prezzi medi informativi rilevati in provincia di Mantova
ANNUNCI ECONOMICI
Sei socio di Confagricoltura Mantova?
Vuoi pubblicare qui gratuitamente un annuncio
economico che riguarda la tua azienda agricola?
Invia il testo dell’annuncio a:
[email protected]
Direttore Responsabile: Daniele Sfulcini
Design: fachiro.com
Stampa: Publi Paolini
Autorizzazione Tribunale MN - n. 14 del 6-6-1949
Iscrizione ROC N. 7843 - del 29 agosto 2001
7
ESTERO
I
PAC, IL COMMISSARIO HOGAN CHIEDE
REGOLE PIÙ SEMPLICI.
n occasione della riunione straordinaria
della commissione agricoltura del PE,
dello scorso 18 gennaio a Strasburgo, il
commissario Hogan ha presentato le prime
proposte di semplificazione della PAC, legate soprattutto agli aspetti sanzionatori. In
attesa dei dettagli, queste le misure specifiche annunciate dal commissario:
Controlli preventivi delle domande PAC: si
dà la possibilità all’agricoltore di correggere, senza penalità, eventuali errori nella
domanda PAC per un periodo di 35 giorni
dalla data di invio della stessa (misura già
in vigore).
Sistema semplificato per l’applicazione delle sanzioni amministrative: si rende più leggera la sanzione amministrativa. Nei casi in
cui il sistema di controllo si rivela efficace e
la probabilità di individuare i casi illeciti è
alta, il sistema attuale, fatto di sanzioni che
possono arrivare fino al doppio di quello
che viene dichiarato in più, viene sostituito da un sistema più semplice, con sanzioni
equivalenti a una volta e mezza la superficie
dichiarata “in più”. Questo livello ridotto di
sanzioni si applicherà già dal 2016. La sanzione non si applicherà quando la dichiarazione in più è inferiore al 3% o inferiore ai
2 ettari;
Sistema del “cartellino giallo”: quando si
tratta di prima sanzione e quando la dichiarazione in più è inferiore al 10% della superficie dichiarata, la sanzione amministrativa è ridotta del 50%. Gli agricoltori che
avranno ricevuto un cartellino giallo saranno sottoposti a controlli on the spot l’anno
successivo.
Il Commissario ha poi annunciato misure che
verranno prese più tardi nel corso dell’anno
relativamente al greening ed all’ocm (con
misure specifiche di semplificazione per intervento pubblico, ammasso privato, licenze
di importazione e esportazione e OP). Anche nel quadro dello sviluppo rurale ci saranno semplificazioni per quanto riguarda
l’obbligo di informazione per i beneficiari
minori e le regole relative agli strumenti finanziari.
OLANDA, POSITIVI
GLI SCAMBI PER L’ORTOFRUTTA.
I
l valore delle importazioni di ortofrutticoli dei Paesi Bassi è aumentato del 7% ed ha raggiunto 5,1 miliardi di euro nel 2015 che
risulta un anno record anche per la produzione del Paese, il cui
valore totale ha raggiunto 3,4 miliardi di euro, corrispondente ad un
aumento del 13%. Solo il volume delle esportazioni è leggermente
diminuito (-3%), così come il consumo interno, che ha fatto registrare,
un - 0,5% per la frutta ed un - 3% per gli ortaggi. Da rilevare che, a
seguito dell’embargo nei confronti della Russia, le destinazioni delle
esportazioni sono leggermente cambiate, con sbocchi più importanti
nei Paesi europei, soprattutto per le pere, ed in Italia e Spagna per
le verdure. Per quanto riguarda questi ultimi Paesi, il clima è stato
un fattore decisivo, visto che le produzioni nazionali sono giunte sul
mercato in ritardo a causa del caldo. I principali Paesi di destinazione
delle esportazioni olandesi di ortofrutticoli sono tuttora la Germania
(37%), il Regno Unito (12%), il Belgio (6%) e la Francia (5%). L’Italia
occupa il nono posto nella classifica, con un valore di 230 milioni di
euro (3% delle esportazioni totali).
(Fonte: ICE Agenzia)
IRAN E RUSSIA:
ACCORDO SU LATTE
E CARNE.
R
ussia e Iran intendono firmare alcuni accordi sui controlli veterinari e fitosanitari che di fatto apriranno
agli operatori iraniani l’accesso al mercato russo del
latte e della carne. I prodotti lattiero-caseari di origine iraniana hanno superato con successo le prove di controllo,
di conseguenza quest’anno quattro produttori lattiero-caseari e sei aziende produttrici di carni avicole hanno ottenuto la licenza all’esportazione dei prodotti verso la Federazione Russa. Alcune settimane fa l’Ispettorato nazionale
Rosselkhoznadzor, a margine della Conferenza Internazionale del Grano svoltasi in Egitto, aveva comunicato ai
giornalisti che la Russia stava discutendo con l’Iran la possibilità di scambio di prodotti alimentari e l’Iran avrebbe
offerto in cambio del grano russo prodotti lattiero-caseari,
ittici e a base di carne.
(Fonte: ICE Agenzia)
RUSSIA, PRODUZIONE RECORD DI GRANO.
I
8
(Fonte: ufficio Bruxelles di Confagricoltura)
l ministero dell’Agricoltura della Federazione Russa ha informato che raccolto di grano in Russia nel
2015 ha raggiunto 101 milioni di tonnellate. Questo risultato è di quasi un milione di tonnellate superiore rispetto alle stime dello stesso Ministero. Il raccolto dello scorso anno, quindi, permetterà alla Russia
di esportare circa 30 milioni di tonnellate di grano. Si
tratta di un risultato davvero particolare considerando le condizioni climatiche sfavorevoli dettate dalla
siccità. Ancora il Ministero russo ha confermato che
nel 2016 la superficie destinata alla semina verrà aumentata di 350 mila ettari (fino a 79 milioni di ettari
complessivi) e si prevede che entro 5-10 anni il raccolto di grano nel Paese potrà essere incrementato di
ulteriori 15-20 milioni di tonnellate.
(Fonte: ICE Agenzia)
confagricolturamantova.it