Impatto delle linee elettriche sull`avifauna.

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Impatto delle linee elettriche sull`avifauna.
IMPATTO DELLE LINEE ELETTRICHE SULL’AVIFAUNA. Dispositivi di
mitigazione, Individuazione di aree critiche, Effetti su specie vulnerabili, Effetti sul
servizio.
SOMMARIO
Le linee di trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica si stendono su vasti tratti del territorio e attraversano i
più diversi ecosistemi e habitat. A causa della loro estensione e prominenza nel paesaggio, questi elementi
costituiscono un'importante interfaccia tra le strutture antropiche e l'ambiente. Uno dei problemi ambientali che si
presentano all'industria elettrica è quello degli impatti negativi delle infrastrutture elettriche sulla fauna selvatica,
in particolare l'avifauna.
Le più comuni forme di interazione delle linee elettriche con l'avifauna sono costituite da:
- la collisione di uccelli in volo contro le strutture;
- l'elettrocuzione di uccelli che le utilizzano come posatoi, luoghi di sosta o di nidificazione;
- le interruzioni di servizio e i necessari interventi di manutenzione straordinaria che derivano dalle prime due e da
altre forme specifiche di interazione.
Il proseguimento delle attività di indagine, condotte nel corso del 2001, sono consistite in:
1.
Individuazione dei dispositivi di mitigazione
Oltre ai dispositivi di prevenzione già individuati, nel corso del precedente anno di attività, il proseguimento della
indagine di mercato ha permesso di individuarne altri Questi dispositivi rientano nelle categorie dei sistemi di
avvertimento visivo e dei sistemi di impedimento/attrazione della posa su pilone. Essi sono disponibili
commercialmente in Italia e ne vengono fornite informazioni dettagliate.
2.
Localizzazione delle aree di possibile interazione tra avifauna e sistema elettrico
Dai risultati che vanno emergendo nel corso della presente attività, risulta evidente come in Italia ci siano ampie
possibilità per interazioni negative tra avifauna migratoria e sistema elettrico.
Allo scopo di individuare le possibili aree critiche di interazione tra sistema elettrico e avifauna, pur essendo le
migrazioni un fenomeno estremamente studiato, i dati pubblicati relativi al territorio nazionale sono estremamente
frammentati e spesso aneddotici o difficilmente rintracciabili. Si è pertanto proceduto, in collaborazione con
l’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, alla raccolta ed elaborazione di tutte le informazioni esistenti che
possano concorrere a definire un quadro della localizzazione geografica delle principali vie e corridoi di
migrazione sul territorio italiano.
Come risultato, è stato redatto un primo elenco di siti o aree considerate potenzialmente importanti per i migratori
sul territorio italiano; va sottolineato come questo rappresenti il primo tentativo di realizzare un inventario dei siti
importanti per la migrazione dell’avifauna in Italia.
Complessivamente sono stati individuati 476 siti sparsi su tutto il territorio italiano. Gran parte dei siti individuati
(38%) corrispondono a valichi montani dell’arco alpino, mentre il 35% dei siti è costituito da zone umide. L’analisi
delle tipologie di migrazione ha consentito di individuare 182 “colli di bottiglia” per la migrazione e 174 aree
vaste.
3.
Sviluppo di un caso studio su di una specie altamente vulnerabile
Lo studio mirato alla valutazione dell'impatto delle linee elettriche su di una popolazione di Gufo reale, iniziato nel
orso del 2000, è proseguito con il monitoraggio, nella stagione riproduttiva 2001, di un diverso insieme di coppie
nidificanti della popolazione presente nella provincia di Trento, in collaborazione con Il Museo Tridentino di
Storia Naturale.
La metodologia della ricerca, del tutto simile a quella messa in atto nel 2000, si è concentrata sul censimento di un
campione di 17 coppie territoriali e riproduttive di Gufo reale, delle quali è stato accertato il successo riproduttivo
e gli effetti dell’impatto delle linee elettriche sulla sopravvivenza dei giovani nei primi mesi dopo l’involo (luglio settembre).
Per il secondo anno consecutivo, è stata evidenziata una forte correlazione tra la scomparsa precoce dei giovani
nati (nel periodo successivo all’involo) e la presenza di linee elettriche MT in vicinanza del sito di nidificazione,
mettendo in evidenza l’impatto del fenomeno dell’elettrocuzione a carico della popolazione di Gufo reale della
provincia di Trento.
4.
Analisi degli effetti sul servizio
Le folgorazioni di uccelli lungo linee elettriche MT hanno dei riflessi sul sistema di distribuzione dell’energia
elettrica. In particolare sono tra le cause di interruzioni accidentali non permanenti (o microinterruzioni).
Nrel corso del 2000, erano stati analizzati i dati relativi alle microinterruzioni registrate sulle linee di una delle
direzioni territoriali di ENEL Distribuzione. L’analisi degli andamenti delle microinterruzioni ha consentito di
descrivere l’andamento stagionale e orario di questi eventi lungo singole linee e di paragonare i loro pattern con le
informazioni note sui ritmi di attività degli uccelli e con le variabili meteorologiche disponibili. Ne è risultato che i
fattori meteorologici presi in considerazione hanno mostrato scarse o nulle correlazioni con gli eventi di
microinterruzione e quindi un elevato tasso di microinterruzioni sembra essere dovuto ad altre cause, comprendenti
anche l’elettrocuzione degli uccelli.
Nel proseguimento di questa indagine, sono stati ottenuti anche i dati relativi agli eventi di caduta fulmini nella
zona e nel periodo per i quali si disponeva delle registrazioni delle microinterruzioni, allo scopo di esaminare
anche l’influeza di questo fattore meteorologico. L’analisi, condotta anch’essa con motodi statistici, ha messo in
luce come il numero di interruzioni attribuibili ai fulmini oscilla tra lo 0% e il 15% delle interruzioni mensili, pari
circa al 7% del totale annuale di interruzioni, mentre la restante frazione è da attribuire a cause diverse. A seguito
di tutte le considerazioni condotte, sembra giustificato ipotizzare che una cospicua frazione di quell'80% delle
interruzioni totali (attribuibili a cause diverse dagli eventi meteorologici e dal tasso fisiologico di guasti dei
componenti e registrate in ore diurne) sia legato agli eventi di folgorazione di uccelli.
5.
Qualificazione dei dispositivi di prevenzione
Nell’ambito della ricerca in atto, sono state inserite alcune attività di qualificazione dei dispositivi di mitigazione
dell’impatto, mirate a definire le caratteristiche di accettabilità impiantistica e di efficacia di quei dispositivi (di
dissuasione, di isolamento dei conduttori, ecc.) che sono stati progettati e vengono proposti al preciso scopo di
proteggere l’avifauna dal rischio di elettrocuzione o di collisione.
Per quanto riguarda i dispositivi di segnalazione visiva di linee aeree, è stato portato a termine un programma di
prove di laboratorio comprendente:
−
verifica dei colori
−
verifica dello scorrimento
−
prova di trazione
−
prova di flessione
−
prove di invecchiamento artificiale
−
prova di fatica
−
prova d’urto
−
ciclo di invecchiamento climatico accelerato.
Per quanto riguarda i dispositivi di dissuasione di tipo attivo, è stata eseguita una verifica dell’efficienza, che ha
richiesto la realizzezione di una apposita struttura di collaudo.