Scintigrafia sequenziale renale con eventuale test al Lasix apri copia

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Scintigrafia sequenziale renale con eventuale test al Lasix apri copia
Informazioni per il PAZIENTE
Scintigrafia sequenziale renale con
eventuale test al Lasix cod. 92.03.3
Che cos’è la scintigrafia renale sequenziale?
E’ una indagine diagnostica che studia come arriva il sangue al rene,
come funziona il rene e come viene allontanata l’urina attraverso le
vie escretrici del rene. Per effettuare l’esame si utilizzano sostanze,
come il DTPA o il MAG3 marcati con 99mTc, che, una volta iniettate
per via endovenosa, vengono concentrate dal rene in proporzione
alla sua funzione e successivamente allontanate attraverso le vie
urinarie mescolandosi all’urina. Con questo tipo di esame è possibile
pertanto studiare con semplicità, separatamente, la funzione di
ciascun rene. Quando l’allontanamento dell’urina è rallentato a
causa di un ostacolo posto lungo le vie escretrici si ha generalmente
un ristagno di urina e una dilatazione a monte dell’ostacolo. Questa
situazione
viene
chiamata
“idronefrosi”
e
può,
nel
tempo,
compromettere la funzione renale se non si elimina l’ostacolo lungo
la via escretrice. Non sempre però una dilatazione della via
escretrice è determinata da un meccanismo ostruttivo e per tale
motivo è necessario differenziare un ristagno di urina determinato da
una ostruzione, da un ristagno di urina determinato da una semplice
dilatazione della via escretrice. Il metodo più corretto e più semplice
per differenziare queste due situazioni è la scintigrafia renale
sequenziale con successiva somministrazione endovenosa di
diuretico (Lasix).
Il Medico Nucleare valuta preventivamente, a tutela del Paziente, la
congruità e la appropriatezza della richiesta in relazione ai dati clinici
e al quesito diagnostico proposto (art. 111 D.L.vo 230/95).
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In cosa consiste l’esame ?
Dopo essere andato in bagno per vuotare la vescica, sarà invitato ad
accomodarsi nella sala diagnostica. Per effettuare l’esame si dovrà
distendere sul lettino; non è necessario che si spogli ma dovrà
togliere dal campo di esplorazione indumenti con parti metalliche od
oggetti
metallici
(monete,
spille,
catenine,
etc)
in
quanto
interferiscono con la qualità dell’esame. Lo strumento esplorante, la
gamma camera, sarà posizionato sulla regione renale. Verrà inserito
in una vena dell’avambraccio un ago a farfalla collegato ad un
flacone di soluzione fisiologica attraverso il quale verrà iniettato il
radiofarmaco. Contemporaneamente inizia l’esame che consiste
nella raccolta in sequenza (da qui il termine sequenziale) di una
serie ravvicinata di immagini. Al termine di questa fase verrà inviato
in bagno per svuotare la vescica e successivamente verrà acquisita
una immagine in posizione supina. Se al termine di questa fase
permane un ristagno di urina nelle vie urinarie può essere
necessario procedere alla somministrazione endovenosa di Lasix e
alla acquisizione di immagini per altri 20 minuti. Al termine
dell’esame potrà lasciare il Servizio solo se preventivamente
autorizzato dal personale sanitario e potrà riprendere tutte le Sue
comuni occupazioni salvo diversa prescrizione.
Principio
L'indagine utilizza radiocomposti che, somministrati per via venosa,
vengono eliminati per filtrazione glomerulare e/o secrezione tubulare
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permettendo
la
valutazione
della
funzione
depuratrice
del
parenchima renale nonché della pervietà delle vie escretrici.
Mediante diverse procedure di calcolo è possibile quantificare il
filtrato glomerulare, la portata plasmatica renale effettiva e la
funzionalità tubulare dei reni separatamente. I composti impiegati
sono il Tc-99m DTPA (acido dietilen-tetra-aminopentacetico) per la
determinazione del filtrato glomerulare; Tc-99m MAG3 (acido
mercapto-acetil-triglicinico) per la valutazione della funzione tubulare
Preparazione del paziente
Preparazione del paziente: idratazione prima dell'indagine
……..(almeno 1 litro d’acqua).
Indicazioni cliniche ed informazioni diagnostiche
Quantificazione della funzione renale separata mediante
……..determinazione del filtrato gromerulare, del flusso plasmatico
….….renale effettivo e della funzione tubulare
Nefro-uropatie ostruttive: valutazione della funzione residua
….…..del rene (o reni) e/o localizzazione del danno a livello
…..….escretorio.
Nefro-uropatie infiammatorie: valutazione del danno escretorio
Nefro-uropatie congenite: valutazione della funzione renale pre
…..….e/o post-operatoria
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