rene - Dipartimento di Scienze Psicologiche, della Salute e del
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Il RENE Apparato Urinario Si compone di: 2 reni 2 ureteri: canali che iniziano con le pelvi renali e trasportano l’urina prodotta dai reni alla vescica Vescica: più correttamente definita vescica urinaria, è un organo muscolo membranoso che accoglie l’urina; è molto elastica e consta di un epitelio specializzato capace di ridursi o ispessirsi in maniera notevole Uretra: canale che permette l’espulsione dell’urina; mentre nell’uomo è in comune con l’apparato riproduttivo e permette il passaggio di sperma, nella donna è più corta Struttura del Rene Pari Forma di fagiolo 12 X 7 X 3 cm Peso 150 g Capsula fibrosa esterna costituita da due lamine che avvolge il parenchima che in sezione mostra una zona MIDOLLARE E CORTICALE estremità superiore margine mediale margine laterale ILO arteria renale vena renale estremità inferiore uretere Faccia anteriore rene destro Faccia mediale incavata: ILO renale Sup.Art. med.vena inf.uretere Midollare Circa 20 formazioni coniche Piramidi midollari il cui apice è rappresentato dalle papille renali Piramidi midollare Calici minori Calici maggiori Pelvi renale ANATOMIA MACROSCOPICA I reni sono localizzati in sede retroperitoneale, nella parete posteriore dell'addome, ai lati della colonna dorso-lombare e si estendono dall’ultima vertebra toracica (T12) fino alla terza lombare (L3). Il polo superiore è a livello della 1/2 vertebra toracica, il polo inferiore raggiunge la 3° vertebra lombare. Il rene dx è più basso di circa 1/2 vertebra per la presenza del fegato sul lato. 1 vertebra toracica ANATOMIA MICROSCOPICA In sezione sagittale nei reni si distinguono 2 porzioni: la CORTICALE: è la più periferica, situata sotto la capsula renale alla periferia del parenchima forma gli archi corticali e si insinua tra le porzioni midollari (piramidi) come colonne renali del Bertin. la MIDOLLARE: è la porzione più interna formata da 10-12 piramidi con base all'esterno ed apice verso l'ilo; l'apice si apre in un calice minore. Contiene le porzioni spesse delle anse di Henle ed i collettori. Funzioni del rene • Eliminare i prodotti finali del catabolismo azotato (urea, acido urico, creatinina, solfati) • Regolare il volume del liquido extracellulare e perciò del contenuto idrico dell’organismo partecipando alla regolazione dell'equilibrio idroelettrolitico mediante l'escrezione selettiva di acqua ed elettroliti, in modo da bilanciare l’apporto esterno e la produzione interna Funzioni del rene • Regolare la pressione osmotica del liquido extracellulare, tramite il riassorbimento del Na+ e dell’acqua, equilibrio idro-salino • Regolare il pH ematico entro limiti ristretti, tramite il riassorbimento e la produzione del bicarbonato (HCO3-) Equilibrio acido-base Per mantenere il pH normale ci sono 3 meccanismi: 1. Sistemi tampone 2. Ventilazione 3. Regolazione renale di H+ e HCO3Sistemi tampone (prima linea di difesa) Ventilazione (seconda linea di difesa) Comprendono proteine, ioni fosfato e HCO3Risposta rapida e controllata per via riflessa Si combinano con H+ quando questi sono in eccesso Può tamponare il 75% delle alterazioni Se un soggetto ipoventila pCO2 ioni H+ Rilasciano ioni H+ quando questi diminuiscono Se un soggetto iperventila pCO2 ioni H+ Regolazione renale di H+ e HCO31. Può tamponare il 25% delle alterazioni 2. Attua compensazioni lente, effettive dopo 24-48 h 3. Modificano il pH: •direttamente tramite l'escrezione o riassorbimento di H+ •indirettamente modificando il riassorb o l'escrezi del tampone HCO3- Anche L'iperventilazione isterica, può portare ad uno stato di alcalosi, quindi ad un aumento della presenza di sostanze alcaline nel sangue. L'ipocapnia è normalmente ben tollerata. Nonostante questo l'ipocapnia produce alterazioni cerebrali (VASOCOSTRIZIONI) DISTURBI VISIVI ANSIETÀ. In questi casi può risultare utile la respirazione dentro un sacchetto. Questo meccanismo non compensa pienamente la ridotta pressione parziale dovuta all'altezza, quindi, la minor saturazione che risulta essere intorno all’ 88% . effetto collaterale l'alcalosi respiratoria aumento del pH plasmatico da 7.4 a 7.6, che si manifesta con una maggiore eliminazione degli ioni bicarbonato [HCO3-], come meccanismo di compenso, da cui si ottiene un diminuito potere tampone nei confronti dell'acido lattico. Nell’alcalosi respiratoria il rapporto (HCO3-)/(CO2) aumenta a causa dell’aumentata ventilazione che aumenta l’eliminazione di CO2 e diminuisce la Co2 plasmatica. Questo sposta il equilibrio a dx e diminuisce il HCO3. ALCALOSI ACIDI BASI RESPIRATORIA (< PaCO2) METABOLICA (> HCO3) Eliminare la CO2 con il respiro aumenta il potere tampone del bicarbonato, in quanto minimizza, pur senza eliminarle, le variazioni nel rapporto fra le concentrazioni di base e acido. IL COMPENSO AVVIENE DA PARTE DEL RENE 1. L’escrezione renale di acidi diminuisce 2. Diminuisce la quantità di bicarbonato normalmente aggiunta al plasma dal rene 3. E se necessario, il tubulo renale secerne bicarbonato, aggiungendo così H+ al plasma) In tale modo la [HCO3] diminuisce e quindi anche il pH ritorna ai valori normali CAUSE DI ALCALOSI RESPIRATORIA - polmoniti, interstiziopatie, asma,embolia polmonare - sepsi, ipertermie - iatrogena o tossica - insufficienza epatica - patologie del SSN - ascensione a grandi altezze - gravidanza Funzioni del rene • Regolare la concentrazione ematica d’importanti metaboliti e ioni, mantenendola in ambiti normali • Detossificare l’organismo tossici, per poi eliminarli da composti Funzioni endocrine del rene I reni hanno anche importanti funzioni endocrine, secernendo diversi ormoni ad azione sistemica, quali: • renina, per la regolazione della pressione arteriosa sistemica • eritropoietina, principale regolatore dell’eritropoiesi • calcitriolo, forma attiva della vitamina D3, importantissimo ormone regolatore del metabolismo del calcio RENINA • E’ secreta dalle cellule Juxtaglomerulari • La secrezione è stimolata dalla riduzione – della pressione arteriosa – del volume ematico – della pressione di perfusione renale SISTEMA RENINA-ANGIOTENSINA Angiotensinogeno Renina Angiotensina I ACE Angiotensina II Fondamentalmente il sistema ha un'azione proipertensiva attraverso 3 meccanismi: EFFETTO VASOCOSTRITTORE per azione diretta della AT II sulle miocellule della parete vascolare (lo stimolo più efficace è una brusca riduzione della volemia) PA=FCxGS/RP PRODUZIONE SURRENALICA DELL'ALDOSTERONE con aumento del riassorbimento di Na+ a livello dei tubuli collettori Effetto opposto dell'Aldosterone con EFFETTO NATRIURETICO - DIURETICO Peptide natriuretico atriale Prodotto da cellule atriali specializzate Secreto quando l’atrio è stirato più del normale ( quando c’è della volemia) Provoca l'escrezione di Na+ e la perdita urinaria di H2O Inibisce il rilascio di renina, aldosterone e vasopressina Stimolo diretto dell‘ AT II sul tubulo prossimale con conseguente RIASSORBIMENTO TUBULARE DI NA+. ANGIOTENSINA II Gli effetti dell’ Angiotensina II sono 1. Vasocostrizione vasi ↑ Pressione Arteriosa 2. Stimola produzione di Aldosterone da parte della corticale del surrene ALDOSTERONE Induce RIASSORBIMENTO DI NA+ ESCREZIONE DI K+ Il riassorbimento di Na+ non aumenta direttamente la P.A. ma la ritenzione di Na+ agisce stimolando l’assunzione di H2O e l’espansione del volume. ERITROPOIETINA • Prodotta dalle cellule dei tubuli • L’ipossia tissutale ne stimola la produzione • ↓ O2 ↑ Eritropoietina • È il principale regolatore dell’ eritropoiesi ERITROPOIETINA • Stimola formazione di eritroblasti midollari a partire da cellule progenitrici • ↑ Concentrazione di Emoglobina INSUFFICIENZA RENALE ANEMIA La maggior parte di queste funzioni avviene nel Nefrone Il nefrone unità funzionale Ogni rene è composto da oltre 1 milione di nefroni IL NEFRONE Ad ogni nefrone appartiene un’arteriola che dopo aver svolto la sua funzione diventa venula IL NEFRONE E’ CHIARO!!! Disposizione in Parallelo dei nefroni Funzione renale deriva dalla somma delle funzioni, di eguale entità, dei singoli nefroni. NEFRONE UNITÀ FUNZIONALE DEL RENE Ciascun nefrone è per se stesso capace di formare urina Pertanto, per analizzare la funzione del rene non è necessario prendere in considerazione l’intero organo, ma basta esaminare le attività di un singolo nefrone Il sangue Cosa avviene al sangue non filtrato? Privo delle sostanze filtrate esce dal glomerulo nell’arteriola “efferente” che si divide in una rete di capillari che ha come scopo quello di irrorare le cellule renali. I capillari, divenuti venosi, si raggruppano in una venula che unita a tutte le altre venule del rene andrà a costituire la vena renale. VASCOLARIZZAZIONE 1200 litri/ al giorno (20% GC) Arteria renale (ILO) Arterie segmentali o lobari Arterie interlobari(Lato piramidi) Arterie arcuate (Base piramidi) Arterie interlobulari Arteriole afferenti ai glomeruli Rete capillare glomerulare Arteriole efferenti Capillari peritubulari. Vasi Retti (nefro.iuxtamidolari.) Vene progressivamente > Vena renale Produzione di urina Viene formata dal rene mediante 3 fasi: 1. 2. 3. Filtrazione glomerulare Riassorbimento tubulare: con passaggio selettivo di sostanze utili (come acqua ed elettroliti) dall’ultrafiltrato al sangue Secrezione tubulare: con passaggio di sostanze dal sangue nell’ultrafiltrato. Formazione di Urina Filtrazione glomerulare L’ultrafiltrazione a livello dei glomeruli è generata dalla forte differenza di pressione tra sangue (60-70 mm Hg) e l’interno della capsula di Bowman (5 mmHg) La membrana filtrante è permeabile all’acqua, ai sali inorganici, e alle piccole molecole, mentre trattiene cellule quali globuli rossi, piastrine e grosse molecole proteiche (albumina, globulina, fibrinogeno) La molecola dell'albumina è carica negativamente, come la membrana glomerulare dei reni e la repulsione elettrostatica impedisce quindi il passaggio dell'albumina nell' urina Albumina Nelle sindromi nefrosiche questa proprietà viene persa e quindi si nota la comparsa di albumina nelle urine del malato. L'albumina per questo è considerata un importante marcatore di disfunzioni renali che compaiono anche a distanza di anni. FILTRAZIONE Movimento di liquidi dal sangue al lume dei nefroni Avviene nel corpuscolo Prima tappa della formazione delle urine Filtrato costituito solo da H2O e soluti, senza proteine ed elementi corpuscolati (questione di dimensioni) Superficie totale filtrante delle anse capillari dei 2 milioni di nefroni nei 2 reni 1 m2 1 metro 1 metro FILTRAZIONE Tre diverse barriere di filtrazione Endotelio capillare Lamina basale Epitelio della Capsula diBowman Endotelio capillare capillari fenestrati con grandi pori Lamina basale glicoproteine cariche negativamente Epitelio della Capsula di Bowman Podociti, cellule con grandi estroflessioni citoplasmatiche Velocità di filtrazione glomerulare (VFG) VOLUME DI FILTRATO NELL’UNITÀ DI TEMPO Dipende da: Pressione netta di ultrafiltrazione (Pf) risultante dal bilancio tra le forze idrostatiche e colloidoosmotiche agenti attraverso la membrana di filtrazione. Coefficiente di ultrafiltrazione (permeabilità x superficie filtrante), nel rene 400 volte superiore a quello degli altri distretti vascolari. Ai fini della regolazione della VFG, i fattori più soggetti a variazioni e quindi sottoposti a controllo fisiologico sono: • Pressione colloido-osmotica • Pressione ematica capillari glomerulari La pressione colloido-osmotica all’interno del glomerulo aumenta da 28 mmHg (inizio capillari) a 36 mmHg (fine capillari) (valore medio 32 mmHg) a causa della progressiva concentrazione delle proteine conseguente alla filtrazione. E’ influenzata da Concentrazione delle proteine plasmatiche I 4 processi renali di base FILTRAZIONE Velocità di Filtrazione Glomerulare: VFG Il filtrato prodotto da entrambi i reni ogni minuto: 125 ml/min 7,5 l/ora 180 l/giorno Volume ematico: 5.5 l Tutto il sangue è filtrato ogni 40 min!!!!! FILTRAZIONE • • Il rene riesce a mantenere una VFG relativamente costante a fronte delle normali fluttuazioni della pressione arteriosa La VFG è influenzata dallo stato di contrazione delle arteriole afferenti ed efferenti FILTRAZIONE Feedback tubulo-glomerulare: via di controllo, attraverso la quale modificazioni del flusso all’interno del tubulo distale, rilevate da sensori della macula densa, sono in grado di influenzare la VFG. Il tubulo distale passa fra le arteriole afferenti ed efferenti. Nelle regioni in cui avviene il contatto le pareti hanno una struttura modificata FILTRAZIONE Macula densa + Cellule juxaglomerulari Apparato juxtaglomerulare FILTRAZIONE Quando il flusso di liquido all’interno del tubulo distale aumenta per l’aumento della VFG, le cellule della macula densa inviano un messaggio alla arteriola afferente che si contrae, aumentando le resistenze e diminuendo la VFG VASOCOSTRIZIONE = ↓ VFG VASODILATAZIONE= ↑ VFG RIASSORBIMENTO • • • Ultrafiltrato: 180 l/giorno Escreti: 1,5 l urine/giorno Riassorbimento: 99% Riassorbimento tubulare SOSTANZE COMPLETAMENTE RIASSORBITE Non si rilevano nell’urina normale se non sono presenti nel sangue in alte concentrazioni: glucosio, vitamina c, aminoacidi SOSTANZE PARZIALMENTE RIASSORBITE Si rilevano comunemente nell’urina: sodio, potassio, acido urico, fosfati, bicarbonati SOSTANZE NON RIASSORBITE Compaiono costantemente nell’urina e in forte quantità: creatinina e urea Tubulo prossimale riassorbimento dell’80-90% dell’acqua, del sodio, del cloro, di tutto il glucosio, della maggior parte del calcio del magnesio, della vitamina C e di parte dei fosfati. Ansa di Henle viene riassorbita parte dell’acqua e del sodio Tubulo distale viene riassorbita parte di acqua e di fosfati e quella parte di sodio non ancora riassorbita dai segmenti precedenti L’acqua residua sostanze disciolte urina. tubulare con le in essa diventa SECREZIONE Contrario del riassorbimento Capillari peritubulari lume dei tubuli. fluido interstiziale SECREZIONE • Rimuove selettivamente molecole dal sangue e le aggiunge al liquido presente nel lume • Consente di eliminare rapidamente alcune potenziali tossine Secrezione I tubuli prossimali e distali, oltre ad assorbire le sostanze, garantiscono una pressione osmotica ed un pH del sangue costanti Mediante tale processo il rene mantiene normale la composizione del sangue e regola l’ambiente idrico e salino dell’organismo Escrezione L’ammontare della quantità di qualsiasi sostanza presente nell’urina (carico escreto) è dato dalla seguente espressione: Creatinina: Dal metabolismo della creatina che e’ contenuta essenzialmente nei muscoli. Questa sostanza viene eliminata dal rene e quindi si accumula in caso di insufficienza renale. La creatinina gode anche di una particolarità: non e’ riassorbita e non e’ secreta dai vari segmenti del nefrone renale. (secrete solo irrilevanti quantità). Grazie a queste caratteristiche si puo’ usare la creatinina per valutare la quantita’ di sangue che viene depurata dal rene nell’unita’ di tempo la Clearance L’esame della Clearance della Creatinina presuppone la raccolta delle urine delle 24 ore. Si effettua quindi prelevando un campione ematico e un campione dalla raccolta totale delle urine. La formula che si usa e’: U×V P Dove V= la quantita’ di urine escrete in un minuto = quantita’ di urine delle 24 ore diviso i minuti di un giorno (1440) U= concentrazione della creatinina nelle urine in mg/dl P= concentrazione della creatinina nel sangue in mg/dl U (creatinina urinaria mg/dl) × V (urine escrete in un minuto) P (creatinina ematica mg/dl) Esempio: Creatinuria 120 mg/dl, Urine escrete in un minuto (diuresi 1500/minuti in 24h 1440= 1.041) Creatininemia: 1.6 mg/dl, L’esame della Clearance: 120 × 1.041 = 125 125 : 1.6= 78 ml/min 78 mil/min. è la quantita’ di sangue che viene depurata dal rene nell’unita’ di tempo La raccolta delle urine deve essere precisa in quanto, trattandosi di una formula matematica, un errore potrebbe portare a risultati diversi. Se nell’esempio precedente il paziente avesse raccolto male le urine che invece di essere 1500 erano in realta’ 2000, la clearance reale avrebbe dovuto essere: 104!!! Fine