Nasce “Research4Life” per diffondere e sostenere la ricerca

Transcript

Nasce “Research4Life” per diffondere e sostenere la ricerca
9/7/2015
Medicina e Salute: consigli utili - Corriere della Sera
Stampa
Stampa senza immagine
Chiudi
ITALIA
Nasce “Research4Life” per diffondere e sostenere la
ricerca biomedica
Conoscere le frontiere della medicina basandosi su fatti documentati. Prima iniziativa dedicata al
dibattito sulla sperimentazione animale
Giovanni Caprara La ricerca ha bisogno di buona e
appropriata informazione; unica via
per diffonderne il valore e, soprattutto,
la necessità praticarla, sostenerla e
ampliarla. Con questo fine è nata
“Research4Life”, una piattaforma web
attraverso la quale dare sostanza ad
un’iniziativa importante mirata a far
conoscere le frontiere della ricerca
biomedica, vale a dire la ricerca sulla
(Fotogramma)
UNO STIMOLO AL DIALOGO
vita per migliorare la vita. L’iniziativa è
importante per vari motivi.
Il primo perché nasce con il sostegno di università, enti
di prestigio e società private che hanno a cuore la scienza (Assobiotec,
Farmindustria, Fondazione Giovanni Armenise Harvard, Fondazione per la ricerca
biomedica avanzata, Fondazione Telethon, Istituto Firc di oncologia molecolare­
Ifom, Istituto italiano di tecnologia–Iit, Istituto nazionale di genetica molecolare­Ingm,
Irccs­Ospedale San Raffaele, Irccs­Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri,
Università degli studi di Milano). Il secondo motivo è che si tratta della prima iniziativa nazionale di Science
Advocacy, cioè rivolta a rappresentare e difendere punti di vista e diritti dei cittadini
di fronte a coloro che dovrebbero riconoscerli. Nei paesi anglosassoni iniziative simili
sono già consolidate ed efficaci da tempo. Basti pensare alla Federation of
http://www.corriere.it/salute/15_luglio_08/nasce-research4life-diffondere-sostenere-ricerca-biomedica-f6704df4-256d-11e5-85c7-ee55c78b3bf9_print.html
1/3
9/7/2015
Medicina e Salute: consigli utili - Corriere della Sera
American Scientist e al Bulletin of th Atomic Scientist. Il terzo motivo è quello di affrontare i temi della ricerca in una chiave autorevole,
documentata e aperta in modo da dimostrare con i fatti la realtà di cui si parla. La
scienza nei suoi balzi in avanti incontra talvolta resistenze che sono soprattutto
dettate dalla non conoscenza. Una reazione ovvia e naturale, data anche la velocità
con la quale i risultati si ottengono, ma che deve servire da stimolo per fornire
informazioni adeguate nel modo giusto. Il tutto in una disponibilità di dialogo che
tenga conto anche delle ragioni su cui si basano le opinioni contrarie.
Così agirà infatti Research4Life
attraverso il suo sito Internet iniziando proprio con uno dei temi più discussi del
momento, cioè la sperimentazione animale, che ha un notevole bisogno di
PRIMO NODO LA SPERIMENTAZIONE ANIMALE
informazione. Il primo passo compiuto è infatti la presentazione alla Commissione
europea di una lettera aperta perché il nostro Paese ritorni ad adottare la direttiva
sulla protezione degli animali a fini scientifici nella sua versione originale approvata
a Bruxelles, togliendo le restrizioni introdotte nella legge italiana ponendo il paese a
rischio di infrazioni rispetto all’Europa. E non solo; perché la moratoria approvata di
tre anni pregiudica la possibilità di accesso ai bandi europei penalizzando i
ricercatori italiani. «Mi auguro che questo appello possa concretamente servire a far si che la
Commissione Europea aiuti la nostra politica ad aprire gli occhi su uno strumento
irrinunciabile alla ricerca», ha sottolineato la scienziata senatrice a vita Elena
Cattaneo durante la presentazione della piattaforma avvenuta in Senato.
Ovviamente Research4Life andrà oltre questo
primo tema d’attualità affrontandone altri altrettanto urgenti nell’ambito delle scienze
UN’INFORMAZIONE APPROPRIATA
della vita. «Sappiamo quanto poca cultura scientifica sia diffusa nel nostro Paese –
commenta Giulio Cossu,professore di medicina rigenerativa all’Università di
Manchester e che ha partecipato alla presentazione in Senato – rispetto a quella
umanistica e artistica. Lo scienziato è al massimo considerato un tecnico
specializzato. Nei social media, poi, c’è una grande confusione e il ricercatore con
un grande lavoro alle spalle ottiene la stessa considerazione dell’ultimo ciarlatano
che interviene. Quindi bisogna filtrare e mediare in modo appropriato i messaggi in
modo da diffondere una conoscenza precisa. Per la sperimentazione animale sono
certo che lo scontro non serva. Ma sull’argomento siamo spesso davanti a posizioni
preconcette di tipo ideologico o d’altro genere che impediscono il dialogo. Purtroppo
nei confronti vince chi riesce a far sentire più forte la sua voce non tanto il valore
delle parole. Ancora una volta l’unica via per cambiare è un’informazione
appropriata effettuata da giornalisti preparati». http://www.corriere.it/salute/15_luglio_08/nasce-research4life-diffondere-sostenere-ricerca-biomedica-f6704df4-256d-11e5-85c7-ee55c78b3bf9_print.html
2/3
9/7/2015
Medicina e Salute: consigli utili - Corriere della Sera
«Il problema, tutto italiano, è che noi scienziati non siamo abituati a parlare alla
società civile – sottolinea Marco Foiani, direttore scientifico dell’Ifom ­. Le questioni
che pone la scienza all’estero sono già state metabolizzate da tempo, mentre noi
viviamo questi argomenti con provincialismo. Un’iniziativa come Research4Life
vuole anticipare le problematiche di interpretazione e comprensione delle questioni
scientifiche sensibili dal punto di vista etico e sociale, in modo che vengano
affrontate in modo maturo e consapevole dai media, dai politici e dai cittadini».
Giovanni Caprara
8 luglio 2015 | 15:13
© RIPRODUZIONE RISERVATA
http://www.corriere.it/salute/15_luglio_08/nasce-research4life-diffondere-sostenere-ricerca-biomedica-f6704df4-256d-11e5-85c7-ee55c78b3bf9_print.html
3/3